Ormai è una tradizione ma lo ammetto, anche un piacere, quando Luigi Parisi vi permette di dare un’occhiata al suo nuovo cortometraggio, lo faccio sempre volentieri e con questo siamo a tre, nel caso vi foste persi gli altri, li trovati QUI e QUA, quindi in automatico questo nuovo corto è QUO. Scusa Luigi.
Non può esserci nuovo corto del regista senza una bella
citazione d’apertura, questa volta tocca ad Oscar Wilde con la sua: «Le follie
sono le uniche cose che non si rimpiangono mai», che non è un tocco per darsi
un tono, ma alla luce della rivelazione finale è una citazione molto sensata.
La storia ruota intorno a Jenna Wilson, personaggio in odore
di Dario Argento, avete presente i suoi personaggi ammerriGGGani che vivono in Italia
per giustificare la nazionalità di chi li interpreta? Qui è la stessa cosa,
perché l’insegnante di inglese esperta nel paranormale Wilson, Jenna Wilson
come si presenta lei (alla Bond), viene assoldata da una ricca signora per
utilizzare i suoi poteri per trovare le cose perdute del titolo. Le chiavi
della BMW? No, qualcosa di più sfizioso.
![]() |
L'importanza di presentarsi con la giusta sicurezza. |
“Le cose perdute” è una favola ammonitiva, se vi danno un anticipo da capogiro, per un lavoro che di norma vi pagano una miseria, girate i tacchi. No, in realtà il corto non parla di questo, la svolta arriva quando Jenna trova con il suo pendolino stile Maurizio Mosca in versione paranormale, il diario della figlia della sua committente, un oggetto che la donna è disposta a pagare ogni cifra pur di ritrovare. Non vi racconto la svolta chiave, ma è quella che porta il corto da un’atmosfera da Horror italiano degli anni ’70 ad un tema molto in stile 2023 anche se a ben guardare vecchio quanto il mondo, quindi un'ottima svolta.
Un difetto? Ma solo per gusto mio, ho trovato ridondante la
voce narrante che fa un po' "Effetto SPIEGONE", quando Parisi con la sua regia riesce
già a raccontare tutto nel flashback rivelatore, ma si sa che io sono un fautore
dello “Show, don’t tell”, ma è davvero l’unico difetto nemmeno grave che posso
trovare, perché sono un noto rompicoglioni, ormai mi conoscete.
![]() |
Se ti offrono mille milioni, beh dovresti sentire puzza di bruciato. |
Quello che invece ho trovato bellissimo è l’uso della fotografia, candele, candelabri e fulmini che illuminano la notte dalla finestra, so che Luigi Parisi ci tiene alla fotografia naturale e me lo immagino sul set ad accedere e posizionare tutte le candele a modino, il risultato è notevole, visto che ormai sono un frequentatore assiduo dei lavori del regista, ho notato un netto miglioramento, la fotografia e i movimenti di macchina di “Le cose perdute” non hanno nulla da invidiare a film ben più costosi.
![]() |
Candele? Vedo lo zampino di Luigi! |
Una menzione speciale la meritano le due bravissime attrici, Maria Letizia Gorga e Margherita Remotti, che da sole si dividono la scena e in generale, se la mangiano, davvero notevoli. Se volete vedere il corto per intero (dura solo 14 minuti) vi basterà cliccare fortissimo QUI, ma dovrete digitare la parola chiave che troverete subito sotto e ve lo dico, non è “Fidelio” (cit.)
Password: Wilsonjenna.329
Per me è sempre un piacere ospitare il nuovo lavoro di Luigi Parisi su questa Bara, per altri dettagli e una sfiziosa intervista al regista, passate a trovare Obs oppure leggete il post Zinefilo!
E' una mia impressione o nella locandina sembra di vedere Gates McFadden e Marina Sirtis di "The next generation". 😅
RispondiEliminaOra che me lo hai detto, molto vagamente, ma sarà mia cura chiedere al regista se è anche lui un Trekker ;-) Cheers
EliminaL'unico difetto, per me? Ecco, l'unico vero difetto sta nel cinema italiano (ma nemmeno la televisione scherza, anzi) contemporaneo, interessato principalmente a farsi finanziare pellicole di non si sa bene quale interesse culturale invece di incoraggiare progetti validi come questi (e la cosa fa incazzare assai)...
RispondiEliminaIo, comunque, mi sono già gustato questa nuova perla di Luigi Parisi e non posso che fare i meritatissimi complimenti a lui e alle due splendide (davvero) attrici ;-)
Lo penso anche io, un film horror di Parisi io lo guarderei volentieri. Cheers!
Elimina