Ogni promessa è debito, se per guardare La battaglia dei tre regni, continuo a consigliare la versione integrale, per il post sul
film ecco la seconda parte con tutti gli approfondimenti del caso, la parola al
mio consulente sino italiano per il capitolo extra della rubrica… Who's Better, Woo's Best!
Dopo i primi cento anni di prodotti
cinematografici, si può con sicurezza affermare che i registi destinati a fare
la Storia del Mezzo sono fondamentalmente bambinoni che registrano le loro
proprie Avventure con i Pupazzetti. Poi, è vero, aver avuto infanzie di varie
gradazioni di difficoltà, ed averle elaborate o meno, li distingue per stile e
risultati, ma di base è questo su cui si basa la famigerata "Magggia del C." - ed anche il
motivo per cui l'astina generale tende sempre più all'infantilismo, ma ok…
D'altronde non esiste religione al mondo che
non abbia dato merito alla condizione di purezza del fanciullo, quale punto di
vista migliore sullo spettacolo della Vita.
È ovvio che per quanto poi i genitori possano raccomandarsi, non si riuscirà mai ad andare d'accordo e farsi piacere i giochi proprio di TUTTI i bambini del parchetto: antipatie, egoismi, stupidità, in alcuni sono più marcate che in altri e si finisce per dividersi in gruppi o isolarsi a seconda dei gusti in comune.
È ovvio che per quanto poi i genitori possano raccomandarsi, non si riuscirà mai ad andare d'accordo e farsi piacere i giochi proprio di TUTTI i bambini del parchetto: antipatie, egoismi, stupidità, in alcuni sono più marcate che in altri e si finisce per dividersi in gruppi o isolarsi a seconda dei gusti in comune.
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«Vuoi giocare con me alla guerra?» |
Ma un giorno sono stato costretto a cambiare completamente idea su di lui, quando per Natale gli hanno regalato un set elefantiaco di Warhammer e mi ha invitato a sorpresa a casa sua.
La prima volta che ho visto Red Cliff, me lo hanno proposto integrale, omettendo di proposito di specificarmi chi fosse il regista con cui sapevano stavo litigato. Considerate anche che non ho mai avuto interesse particolare ai films de GueRa in quanto tali, sebbene li conosca praticamente tutti per questioni specifiche e tecniche delle varie lavorazioni e qualità di ricostruzione.
Da allora sono passati una dozzina d'anni, e ancora una pellicola di genere, durata ed epicità di questa portata e qualità la devo ancora vedere.
Giusto l'altro giorno ho cercato d'illustrarvi i presupposti culturali di questa Epopea Filmico Marziale degli Archetipi Eroici, nata per celebrare il momento esatto in cui la Repubblica Popolare Cinese si apprestava a mangiarsi il pianeta intero: ci si può finalmente dedicare all'osservazione più attenta di ogni strato di quello che è lecito definire il Canto del Cigno di un Autore per troppi anni dilaniato tra troppe istanze culturali opposte ed inconciliabili, che qui trovò la pace.
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In pace anche con le simmetrie Manniane (per continuare le affinità tra i due) |
Nelle ultime puntate della presente rubrica é stato documentato impietosamente quanto frastornato fosse a livello artistico, ed è cosa altrettanto nota dell'assunto iniziale che facevo sul cinema in generale, che quando un Autore è in crisi la cosa migliore sia fare ritorno alle origini.
Il materiale di partenza sarebbe un libro. Anzi: sette; ma andiamo con ordine iniziando da una serie di videogiochi e da un film demenziale.
Il primo Dynasty Warriors della Koei è in giro dal '97; Chinese Odyssey, scompisciante gioiellino di raro pregio della cricca/factory di W.K.W., dal 2002.
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Come si sentono i fan di Won Kar Wai dopo questo paragrafo. |
La storia non è quella accaduta per davvero ai tempi della morte di Settimio Severo, ma la ben più rispettata e conosciuta versione contenuta in uno dei 5 pilastri della Cultura Cinese Tradizionale, scritto mille anni dopo. Gli altri quattro ce li ficca d'ufficio Johnny Wu e aggiunge per buona misura anche l'Arte della Guerra di Sun Tsu, un evergreen dall'epoca di Aristotele, e l'I-Ching con i suoi tetragrammi e sentenze mistico sciamaniche.
Il malloppone cognitivo viene integralmente caricato sulle spalle del cast di maiuscoli, supportati da una Sinfonia Originale gloriosa ed immaginifica fino al pop e dalle ricostruzioni monumental-maniacali che solo un popolo che idolatra la propria sola memoria storica sa creare.
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«Non disponibile su audiolibro» |
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In foto, l'attore preferito del regista presente in tutti i suoi film. L'altro invece è Takeshi Kaneshiro. |
Terra, Fuoco e Acqua son lasciati alle fazze da antologia dell'Archetipo Lombrosiano di Tong Dawei, Zang Jinsheng e quel gran pirata di Nakamura Shidō II, rispettivamente. Insieme formano un Voltron di felini a strisce di innaturale, sovrumana Maestria Bellica, Sagacia, Abnegazione ed Abilità Violente, proprio come fedelmente immortalato ne I BRIGANTI (Shuihu zhuan), conosciuto anche come "Sulle rive della palude", attribuito a Shi Nai’an, anche se non si hanno notizie certe in merito alla paternità, al solito… Immaginate l'Anabasi di Senofonte, i Tre -anzi 5- Moschettieri, Robin Hood e i suoi allegri compari della foresta e la Chansón de Roland, tutto mischiato insieme e realmente accaduto per davvero. Dovreste proprio leggervelo.
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«Ma non su ebook!» |
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Appena premiato a Venezia, festival che ormai rende omaggio ai prediletti di questa Bara. |
Leggende a parte, documenti alla mano fu comunque davvero Macchiavelli, Cesare Borgia e Lorenzo il Magnifico messi insieme, nella sua epoca. Farlo interpretare dall'unico uomo in Cina che se incontra Donnie Yen può fargli *pat-pat* di commiserazione sulla testolina ed avere indietro la mano con un "Mi scusi, buongiorno dottore.. .", è fare solo metà del lavoro.
Accantonato il manicheismo duopolistico tra contrapposti/uguali-ma-diversi che l'ha reso acclamato, John si butta su un Infinity War di Supereroi del Kung Fu contro il Thanos degli Eserciti: uno contro tanti. Aggressore Imperialista contro Indomiti Difensori. Una sfida non indifferente di progettazione creativa, equilibrio, composizione narrativa, direzione, gestione di set ed egocentrismi grossi come quartieri metropolitani e coordinazione di maestranze da erezione della Grande Muraglia.
Mentre imbastisce sequenze di guerra e
combattimenti di ogni specialità possibile che voleranno dalla linea dei liberi
per schiacciare in testa a scene come il Fosso di Helm, lo sbarco del soldato
Ryan, l'incipit nella selva del Gladiatore, tutto Troy, Alexandros, Crociati,
BenHurry e compagnia belluina famosa, trovando tempi, modi e maniera di
rinfrescare un po' l'atmosfera inserendo altri due ulteriori Testi Fondamentali
della Cultura Classica Cinese: IL SOGNO DELLA CAMERA ROSSA (Hong lou meng) capolavoro di epoca Qing Scritto da Cao
Xueqin tra '6 e '700, e ovviamente il suo adorato "La prugna del vaso d’oro, ossia Jin Ping Mei" anonimo caposaldo
romantico di epoca Ming e testo di riferimento per i personaggi femminili suoi
e di tutti i colleghi suoi amichetti operanti sui set più ricercati del
periodo.
Centrano pochino con l'epica di massacri campali e lotte di civiltà della trama principale ma il loro contenuto è saldamente affidato a fotografia, costumi, musica e due attrici.
E non un paio di figuranti semi amovibili, spesso foriere solo di tragedie & rompimenti, facili al dramma e al vittimismo come da poetica dell'Autore da decenni. Nono: tutto il contrario.
Nella miniserie di 5 puntate in cui idealmente oggidì lo si potrebbe scomporre, ci sarebbe tranquillamente da confezionare un paio di episodi solo col minutaggio delle imprese delle Principesse Lin Chi-ling / Xiao Qiao e Zhao Wei / Sun Shangxiang, indimenticabile portiere saracinesca di Shaolin Soccer (VERSIONE ORIGINALE INTEGRALE!). Come anticipatovi venerdì entrambe permetteranno che il sanguinario volteggiar di maestria guerresca di tutti i maschietti porti a qualcosa di concreto, anche se frutto della fantastica penna dell'autore dei Tre Regni: un lieto fine di pace.
A proposito di calcio, per gli appassionati di
quello Storico Fiorentino (che se non conoscete vi consiglio di ri-scoprire) ci
sono pure gli extended highlights di una partita del suo antenato: il Cuju.
Centrano pochino con l'epica di massacri campali e lotte di civiltà della trama principale ma il loro contenuto è saldamente affidato a fotografia, costumi, musica e due attrici.
E non un paio di figuranti semi amovibili, spesso foriere solo di tragedie & rompimenti, facili al dramma e al vittimismo come da poetica dell'Autore da decenni. Nono: tutto il contrario.
Nella miniserie di 5 puntate in cui idealmente oggidì lo si potrebbe scomporre, ci sarebbe tranquillamente da confezionare un paio di episodi solo col minutaggio delle imprese delle Principesse Lin Chi-ling / Xiao Qiao e Zhao Wei / Sun Shangxiang, indimenticabile portiere saracinesca di Shaolin Soccer (VERSIONE ORIGINALE INTEGRALE!). Come anticipatovi venerdì entrambe permetteranno che il sanguinario volteggiar di maestria guerresca di tutti i maschietti porti a qualcosa di concreto, anche se frutto della fantastica penna dell'autore dei Tre Regni: un lieto fine di pace.
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Un po' di storia per gli appassionati di calcio. |
"Kiki's Delivery Service" e "Memories of a Murder" potrebbero già dirvi qualcosa, se proprio non conoscete già di nome e per
capacità Taro Iwashiro, ma il
compositore giapponippo ha il tema centrale di questo film come suo migliore
biglietto da visita per i neofiti o gli appassionati di temi magniloquenti e
Colonne Sonore da Fomento Glorioso. A questo Maestro, a Tim Yip per i costumi ed a Yue
Lü per la fotografia, il Figliol Prodigo della Terra di Mezzo affida
l'impianto ultra realistico che precipiti tutti i partecipanti alla Battaglia
dai due lati dello schermone nel 208 dell'era cristiana comunemente accettata.
Da quelle parti non hanno mai smesso di
produrre con le stesse tecniche gli stessi oggetti per qualcosa come 5000 anni.
Anche solo come falsi da vendersi persino tra loro, dalle spille da balia alle
macchine d'assedio; se proprio manca qualcosa di pronto si possono sempre
recuperare i progetti originali negli archivi: la veridicità tecnica delle
ricostruzioni architettoniche, metallurgiche, tessili e plastiche NON
è un problema.
Eppure trasuda la mitologia del fantasy più tolkeniano da superare spudoratamente la Narnia di C. J. Lewis, pur non perdendo neanche un secondo di crudo realismo. No: nemmeno per mezzo pezzetto di cavo wuxia o un'ipercinesi (pun intended) di calcivolanti come un# Wachowski qualunque(chiunque?).
Ve n'è davvero per tutti i gusti della
famiglia, in quantità e qualità sibaritici, 'Imperiali' verrebbe da dire, se
non fosse che quell'epiteto all'epoca non l'avevano ancora coniato. Saranno le
drammatiche vicende qui narrate a portare all'unificazione dell'immenso
territorio di vastissima varietà che chiamiamo Cina.
Forse troppo colto e denso persino per i suoi intenti è rimasto comunque completamente insuperato per resa stilistica generale, livelli produttivi ed eccellenza di risultato, quasi impietoso nel confronto con i risultati di budgets e Terabytes di CGI decuplicati che si usano adesso e su cui tutti possiamo deprimerci (Anelli del Potere, anyone?).
Eppure trasuda la mitologia del fantasy più tolkeniano da superare spudoratamente la Narnia di C. J. Lewis, pur non perdendo neanche un secondo di crudo realismo. No: nemmeno per mezzo pezzetto di cavo wuxia o un'ipercinesi (pun intended) di calcivolanti come un# Wachowski qualunque(chiunque?).
Forse troppo colto e denso persino per i suoi intenti è rimasto comunque completamente insuperato per resa stilistica generale, livelli produttivi ed eccellenza di risultato, quasi impietoso nel confronto con i risultati di budgets e Terabytes di CGI decuplicati che si usano adesso e su cui tutti possiamo deprimerci (Anelli del Potere, anyone?).
Un'impresa che è il Tempo stesso a dirci essere stata catartica, per il regista, e sapete bene tutti come uno degli Antichi Proverbi Cinesi di questa Bara reciti che il Vecchio Ineluttabile Bastardo è il miglior critico della Storia, per distacco.
Io allora feci pace con John Woo e lui con se stesso, ritirandosi artisticamente a vita privata e uscendo solo per incassare il Paychek ad intervalli regolari. Il resto della sua produzione mi risulta tutt'ora piuttosto insignificante, ma mi e ci ha regalato uno delle pellicole più maestose e complete degli ultimi trent'anni. Basta e avanza.
Vi ricordo che trovate la prima parte del post dedicato a "La battaglia dei tre regni".
Stimolante e con alcune tracce da seguire ed approfondire. Mi sono preso la libertà di girarlo ad un giovane amico che va frequentando un corso di sceneggiatura in Milano. Attendo altri tuoi scritti. Buona domenica.
RispondiEliminaTi ringrazio molto e ringrazio anche Giocher per il doppio lavoro, che è stato anche triplo, perché questi due post hanno richiesto più tempo e modifiche di quello che potrebbe trasparire. In ogni caso entrambi ci tenevamo a rendere giustizia scrivendo di un film trattato sempre un po' troppo frettolosamente da tante recensioni, anche valide ma non così approfondite che si trovano in italiano. Cheers!
EliminaGrazie Paolo, spero che il tuo giovane amico rinunci al piú presto ad un settore foriero solo di prostituzione intellettuale, saccheggio ideologico e depressione sfiduciata spinta molto mossa... 😜
EliminaMa se é fanatico di cinema e retroscena ti e gli consiglio lo speciale dedicato a Cool Runnings uscito su questo blog ad agosto 😎
Giocher
Mi associo.
RispondiEliminaPost molto articolato ed esauriente, con numerosi spunti per chi avesse voglia di saperne di piu'.
Che poi, alla fine, e', quel che dovrebbe fare un film basato su fatti storici.
Passata la dovuta sbornia di spettacolarita', magari ti viene una voglia matta di scoprire un po' come si sono svolti i fatti.
Visto che hai parlato di videogiochi, da appassionato di vecchiume ripenso ai due picchiaduro a scorrimento Dynasty Wars e Warriors of Fate di Capcom.
Diciamo che in 2D e pixel non badavi molto al fatto di pesare decine e decine di avversari sempre uguali, mentre in 3D è poligoni, beh...lo si nota un po' di piu'. E infatti viene a noia ben presto.
trovo che sia il bello di questo film, vuoi le battaglie? Qui ne abbiamo di fantastiche e dirette alla grande, poi subentra (si spera) la curiosità di sapere di più della Storia, per questo ho sempre apprezzato moltissimo questo filmone. Cheers!
EliminaUn po' come 300.
EliminaIl film, piu' che altro.
Al di la' del dispensare testosterone gratuito che ti spinge a spararti le flessioni nel parcheggio del multi una volta uscito, magari dopo vai a leggerti qualcosina sulla storia vera.
E scopri che e' ancora piu' pazzesca. Del tipo che gli spartani erano in rotta e stavano fuggendo (val bene la morte gloriosa, ma fino a un certo punto), ma poi si sono accorti che il Re era rimasto indietro, e...hanno fatto retromarcia e si sono ributtati in mezzo.
Seeeee se non fosse che in questo caso ci sarebbe il "problema" della fonte fumettistica, in cui Miller parte dalla Storia ma racconta quello che gli fa comodo a lui secondo il suo punto di vista, quindi non me la sento tanto di paragonarlo a "Red Cliff" perché il film di Woo è frutto di gran lavoro di studio e ricerca da parte del regista, "300" invece NO, perché il regista era impegnato a ricreare solo l'estetica delle tavole e basta, non ha sfogliato altre pagine se non quelle del fumetto di Miller. Cheers!
EliminaDa ben piú di un punto di vista, il buon Red non ha tutti i torti: il fumetto di Miller ed il testo originario di questo film, scritto in una fase Dolcestilnovistica cinese, hanno ben poco a che fare con i fatti davvero accaduti, ed un medesimo afflato agiografico.... Le similitudini però finiscono qui.
EliminaTra i film c'é la differenza che pasaa tra una redbull sgasata e addizionata con un Long Island particolarmente secco e aromatico..