giovedì 28 settembre 2023

Daredevil (2003): …CORNUTO!

Sono cresciuto leggendo l’ormai mitica “Devil & Hulk”, fin da prima della “separazione delle carriere” di quelli che sono i miei due personaggi Marvel del cuore, che insieme hanno esordito sul grande schermo nello stesso anno e insieme festeggiano i primi vent’anni da divi del cinema, dopo il Golia Verde, non poteva mancare il Diavolo di Hell’s Kitchen. No, non Gordon Ramsay.

So che avrei dovuto partire proprio con il Cornetto, ma ho delle attenuanti generiche (si vede che leggo i fumetti dell’avvocato non vedente e super eroe?), nel 2003 andai a vedere questo film la sera, dopo una giornata molto brutta, che poi è sempre quella giusta per vedere un bel film, ma sbagliatissima per vederne uno bruttarello. Secondo voi com’era il film che mi trovai davanti? Era “Daredevil” nella sua versione cinematografistica da 103 minuti, insomma una roba che oltre ai suoi notevoli problemi strutturali, era anche stato malamente passato a colpi di lama, come dopo un attacco ninja della Mano. Bruttissima giornata in quel 2003.

I segni del passaggio del montatore.

Da allora, sento tutti dirmi che la “Director’s cut” da 133 minuti è migliore, quindi eccomi qui, vent’anni dopo come uno dei moschettieri di Dumas, ad affrontare, in sacrificio per voi un altro capitolo della mia non-rubrica, “Quando non erano super”, con lo spirito di chi ha sempre amato il personaggio di “Doppia D”, ci voleva un uomo senza paura per questa impresa, eccomi. Nel frattempo mi sono anche sistemato i miei problemi di miopia che mi hanno sempre fatto sentire il vecchio Devil (come lo chiamavamo allora) molto vicino, anche perché più che sentirlo non potevo fare.

Un film su Devil faceva gola a molti, per anni diversi studios hanno provato a portare il Diavolo di Hell’s Kitchen al cinema, anche Joe Carnahan, ve lo avevo raccontato, il suo Daredevil ambientato negli anni ’70 e ispirato a “Taxi Driver” (1976) è stato bocciato da tutti, peccato, solito problema di ottime idee ma tempi sbagliati per Big Joe. Il momento giusto era il 2002, con la corsa agli armamenti iniziata dopo l’enorme successo dello Spider-Man di Sam Raimi, tutti volevano il proprio super eroe personale, a quel punto Avi Arad rappresentante della prima incarnazione dei Marvel Studios, in collaborazione con 20th Century Fox e Regency Enterprises, si lanciarono nell’impresa, posso dirlo? Secondo me non sapendo quasi una mazza del personaggio, non ho altre spiegazioni.

Mentre gli altri si affidavano a nomi grossi come Bryan Singer, Ang Lee e il già citato Raimi, la Regency Enterprises – che tirava le fila – cosa fa? Mette sotto contratto un nome di richiamo? No, affida un budget di circa 78 milioni di fogli verdi con sopra facce di ex presidenti piegati nel portafoglio di Matt Murdock ad uno che fino a quel momento aveva diretto solo una commedia, nemmeno famosa. Si, tocca proprio parlare di quel cornuto di Mark Steven Johnson.

«Raccontami ancora come ti hanno assunto?», «Assurdo, ancora non ci credo!»

Come ha fatto uno dalla filmografia da FACCIAPALMO come la sua a convincere tutti? Dall’alto della sua passione per il mondo dei Biker e i fumetti, deve aver sfoggiato abbastanza sicurezza nei suoi mezzi, quella che gli altri percepiscono tipo: «Mi sembra un idiota però pare convinto di quello che fa». Quindi forti di questa granitica sicurezza, gli hanno affidato “Daredevil” e non paghi dopo, un altro film in bilico tra moto e fumetti, ve lo ricordate “Ghost Rider” (2007)? Prima o poi sbarcherà su questa Bara, ma solo per Maestro Cage, non per altro. Qui ci starebbe una freddura sul perseverare che è diabolico, ma ne snocciolerò già tante a tema diavolo e i suoi derivati, quindi una ve la risparmio.

Il diavolo ci mette le cor... Ok la smetto!

Per quanto mi riguarda la selezione degli attori di questo film è lo sbaglio, figlio del compromesso e di quello che passava non il convento (dove sta la madre di Matt) ma l’anno 2003. Nulla mi toglie dalla testa che Kevin Smith, che qui fa un cameo nella parte di un patologo di nome Jack Kirby (sigh!), dopo aver schivato il proiettile della regia, abbia comunque detto la sua, perché Ben Affleck è suo vecchio amico d’infanzia, quello della “cumpa” che non leggeva fumetti, a differenza di Matt Damon che almeno non avrebbe dovuto tingersi i capelli per la parte, ma si è comunque optato per Ben perché con il suo metro e novanta poteva passare per picchiatore di Hell’s Kitchen, anche se non si spiega come mai un non vedente dovrebbe farsi la tinta ai capelli, rossiccia poi, il leprecauno più alto del mondo. In compenso la fissità tipica della sua reazione qui per una volta è funzionale al ruolo di un cieco, almeno finché una rossa naturale, ovvero BRUCE Dallas Howard ha spiegato al mondo che i non vedenti ti guardano in faccia quando ti parlano in “The Village” (2004), aggiungendo ulteriore ridicolo a “Daredevil”.

«Avvocato? Siamo da questa parte, avvocato? Sarà anche sordo?»

Ho parlato del tributo di sangue richiesto dall’anno 2003, lo abbiamo pagato in termini di Star System, per il ruolo della “fidanzata” del protagonista, perché non prendere beh, la fidanzata del protagonista? Ed ecco quindi che la letale, mortale ed Eisneriana Elektra, da greca diventa una texana mascellona fatta a forma di Jennifer Garner, che arrivava dritta da “Alias” sì, ma non il fumetto di Brian Michael Bendis.

«Dopo il viso posso toccarti anche il seno?», «Lo sapevo che eri un falso invalido, porco!»

Siccome erano i primi passi di quello che sarebbe diventato l’MCU, la spalla di Iron Man Daredevil per contratto deve essere interpretata da Jon Favreau, qui nei panni di “Foggy” Nelson, mentre l’apoteosi si raggiunge con i prossimi due nomi. Ben Urich, il reporter affidabile, serio, dall’altissimo senso di responsabilità che vive il suo tormento, vinco il Pulitzer o mantengo il segreto sull’identità di Devil, a chi lo affidiamo? Ad uno che tra i Soprano e Matrix si è fatto la fama da “infame cinematografico” ovvero Joe Pantoliano, che recita con la coppola al contrario, bevendo bottiglie di Heineken in un modo che sfida la gravità, pur di mostrare bene l’etichetta in favore di macchina da presa.

Meglio berci e fumarci su dopo questo film Joe.

Il temibile boss e re della criminalità di New York, il gigantesco Kingpin invece, a chi lo affidiamo? Ovvio! A colui che sarà eternamente ricordato come il buono buonissimo di “Il miglior verde” (1999) ovvero Michael Clarke Duncan, fisicamente perfetto, gigioneggiante oltre misura in uno dei primi casi di “Blackwashing” prima che la pratica diventasse una delle tante ossessioni di “Infernet”, anche perché Duncan malgrado tutto funziona è risulta minaccioso, lamentarsi del Kingpin di questo film è come piagnucolare perché durante un deragliamento ti si è rovesciata la bottiglietta d’acqua sui pantaloni nuovi.

«Sono stanco capo, molto stanco» (cit.) 

Ad ogni modo non voglio essere crudele con questo film, la sfida era difficile, tra tutti i personaggi della Marvel, Devil è quello con l’origine più fantasiosa, per quanto non legata a Raggi Cosmici o Gamma, già solo per spiegare il suo nome, “Scavezzacollo” che è anche un gioco di parole con il diavolo del suo costume, bisogna passare dal passato di pugile di papà Battlin' Jack Murdock (David Keith), attraversare l’incidente con i fusti ripieni di scorie radioattive (tutti gli eroi Marvel sono figli dell’era atomica, ricordatevelo) fino ad arrivare al suo addestramento Ninj… Tana per Mark Steven Johnson!

“Daredevil” ha il merito di aver sdoganato anche qui da noi, in uno strambo Paese a forma di scarpa il nome completo del personaggio (dando un senso a quelle due “D” sul suo petto), ma anche di aver saputo essere per lo meno una storia di origini se non altro riuscita, pur essendo esecrabile per tante ragioni, Mark Steven Johnson è riuscito almeno a spiegare il “senso radar” del Cornetto, anche meglio della serie Netflix sul personaggio. Nulla mi toglie dalla testa che proprio quella abbia potuto evitare di tornare su certi passaggi, perché il film del 2003 aveva già fatto il lavoro sporco: la routine da non vedente di Matt Murdock (che piega le banconote nel portafoglio e sceglie i completi in base a targhette scritte in braille), fateci caso, Charlie Cox ha potuto fare a meno di tingersi i capelli di rosso proprio perché attraverso questa scelta ridicola, era già passato Ben Affleck.

«Si era detto Devil non Aquaman!»

Tutta la prima parte di formazione del giovane Matt, funziona, se riuscite a digerire il fatto che il bulletto che lo picchia nel vicolo è il figlio toncolone di Tony Soprano (il direttore del casting stava in fissa dura con la serie HBO), quanto sfigato devi essere per farti bullizzare da quello? La scena di rivincita invece, il pestaggio tra ragazzini nel vicolo, è una delle sequenze peggio dirette e montate che io ricordi, perché “Daredevil” (e il suo regista) dà, ma allo stesso tempo toglie.

Sembra il meme di Carl, invece è la parte del film che ancora funzionicchia.

Lo spirito è quello dei fumetti di Frank Miller, padre putativo del personaggio, serietà congenita, voce narrante e frasi a volte anche taglienti, una in particolare sarà verbosa ma azzecca la filosofia dei Murdock in pieno: «Ci scambiammo una segreta promessa, quella di non mollare mai, di non avere mai paura, di stare dalla parte dei disperati come noi, eravamo due lottatori pronti alla riscossa.» poi però tutta questa smania da vecchio lettore di fumetti in mano ad un regista meno che mediocre porta a scelte di dubbio gusto, la bara piena d’acqua per dormire e non sentire i rumori (davvero?), oppure l’imbarazzante scena del corteggiamento con pestaggio zompettando in pieno giorno sulle giostrine dei bambini. Ottimo per mantenere segreta la tua identità oltre a mettere in chiaro quando sia Ben Affleck che Jennifer Garner fossero legnosi, come trasformare le coreografie di uno specialista come "J. J." Perry in una scena che sta ad un passo da beh… Spawn.

Costruiti entrambi da Foppapedretti (quanto imbarazzo!)

Apprezzo il fatto che Mark Steven Johnson abbia voluto restare fedele ai fumetti, ma il suo delirio citazionista cosa prevede esattamente? Lo snocciolamento di nomi come Romita, Bendis, Mack per i ruoli di pugili corrotti (e Mack avrebbe potuto anche ricoprire il ruolo, ho avuto modo di parlarci dal vivo e sta in forma, storia vera) oppure Quesada, onorato di dare il suo cognome ad uno stupratore. Questa sarebbe la tua idea di omaggio Marky!?

In questo calderone il regista fa una cosa giusta (si ricorda della regola della Bara delle scene in metro) e un attimo dopo sbraga mettendo un’immotivata citazione a Il Corvo perché sa che è l’unica occasione che avrà nella vita per farlo.

Perché un non vedente dopo aver ucciso un criminale, dovrebbe vandalizzare così la fermata della metro?

In generale l’origine del personaggio, non semplice da raccontare è onorata abbastanza bene, così come il costume, anche se più che il Diavolo rosso è il Diavolo Bordeaux ma si sa che i super eroi sgargianti al cinema, iniziano ad esserlo solo ora, vent’anni dopo, dove la media dei fan del genere mi sembra anche peggiore di quanto fosse Mark Steven Johnson nel 2003, il che è tutto detto. Però benedetto figliolo, come fai a depennare dalla tua storia tutti i trascorsi Ninja sia del titolare che ancora di più di Elektra? Ok l’equilibrio e tutto il resto, ma così manca una fetta enorme della genesi del personaggio, infatti Elektra sembra una pazza greca che improvvisamente afferra i Sai di Raffaello e il suo costumino da cosplayer e va a morire contro Bullseye, anche qui, ovviamente trafitta come nelle tavole di Frank Miller, con la lama che spunta dalla schiena allo stesso modo, perché nulla può fermare il delirio citazionista di un Nerd. Basta dire che le ultime inquadrature del film strizzano l’occhio a “Guardian Devil”, il ciclo di storie del personaggio scritte dal già citato Kevin Smith. Nerd, che razza brutta, ed io posso dirlo, ne faccio parte.

Neeeeeeeeeerd! (cit.

Va detto che dopo vent’anni a sentirmelo ripetere si è vero, la “Director’s cut” migliora di molto la storia, nel senso che fa sparire quelle lacune di trama, vere voragini in cui cadeva più volte la versione da 103 minuti. Qui finalmente è chiaro come fa Ben a capire l’identità di Matt prima dell’incontro con Kevin Smith, oppure perché la polizia piomba da Kingpin nel finale, inoltre se siete dei completisti della carriera da attore di Coolio, la sua sottotrama (per quanto sia un modo per far parlare il Rapper di canne tutto il tempo) almeno ha un senso nello sviluppo. Quei 30 minuti tagliati via di netto erano un insulto all’intelligenza dello spettatore, reintegrati almeno la storia non ha più quelle voragini narrative, purtroppo restano i problemi strutturali, quasi tutti dovuti a Mark Steven Johnson.

I 30 minuti extra? Tutti così, il sogno bagnato dei fan di Coolio.

Vogliamo parlare dell’invadente colonna sonora? Messa su con tutto il meglio (il meglio!?) della musica Rock (Rock!?) che il 2003 poteva offrire, avete presente il cast pastrocchiato? I brani scelti sono l’equivalente, ma in musica. Vi ricordante quando hanno sfrantumato i maroni gli Evanescence? Bene qui sono al centro di tutte le scene sbaciucchione, ma più che altro mi chiedo come abbia fatto a non essere mai stato picchiato a sangue in un bar di motociclisti uno come Mark Steven Johnson, la cui idea di uso nella musica al cinema prevede ideone come: entra in scena Kingpin, il boss nero della criminalità e lui come sottofondo mette un pezzo rap che dice «I’m an outlaw…», vabbè una volta, ci può stare ma due? Entra in scena il sicario Bullseye, irlandese come l’attore che lo interpreta, ovvero le sopracciglia di Colin Farrell impegnate a fare faccette e in sottofondo cosa si sente? “Top o’ the Morning to Ya” degli House of Pain che inizia con le parole “Ya see, I'm Irish, but I'm not a leprechaun”.

«Che c'ho scritto Giocondo in fronte?»

Un po’ si fa perdonare con la tamarrissima Man without fear di Rob Zombie, cugina della sua "War Zone" che si sentiva nel film sul Punitore, però il principio è lo stesso, entra in azione Devil e senti il futuro regista di La casa dei 1000 corpi descriverci i suoi poteri e dirci che non ha paura di niente.

Ma visto che lo abbiamo citato, forse l’unico altro contributo di “Daredevil” all’iconografia del Diavolo Rosso è proprio la cicatrice a forma di mirino sulla fronte di Colin Farrell, adottata dopo il 2003 anche dalla controparte cartacea del personaggio, che qui riesce ad essere nemesi e alleggerimento comico allo stesso tempo. Infatti la “Director’s cut” non ci risparmia nulla del suo viaggio in aereo dall’Irlanda e finché bisogna sacrificare una vecchina chiacchierona per far capire al pubblico della mira infallibile (e letale) del personaggio ci può stare, ma tutta la scena del metal detector, anche no, a meno che non fosse un omaggio strampalato ad Alta Tensione, ma tenderei ad escluderlo.

«Questa che posizione è del Kamasutra?»

“Daredevil” aveva sulle spalle la responsabilità di lanciare un personaggio dal tono e dalla genesi (ma anche dai poteri) non facili da rendere, ci vuole sospensione dell’incredulità e realismo dosati molto bene, ovviamente a Mark Steven Johnson spesso mancano entrambi, infatti il suo film scivola in “Zona Spawn” più volte (Colin Farrell che lancia i pezzi di vetro come shuriken? Oh mammasaura!), gli va riconosciuto il merito di aver esaurito subito le trovate sceme, altri arrivati dopo, evitando i suoi errori ne sono usciti bene, la già citata serie Netflix ma anche la Distinta Concorrenza, che proprio in Batfleck ha trovato uno dei suoi Uomini Pipistrello più amati. Questo non è un attestato di stima nei confronti di Mark Steven Johnson da parte mia, non voglio dire che sia stato un pioniere, non è colui che ha scoperto il fuoco, più che altro è l’uomo di Neanderthal che morendo bruciato dopo essersi dato fuoco al suo perizoma di pelo di Yak, ha spiegato agli uomini più evoluti arrivati dopo di lui, che giocare a passarsi una fiamma accesa sulle balle non è una buona idea, anche se le scintille sono tanto carucce da guadare.

Che fine hanno fatto tutti oggi? Michael Clarke Duncan ci ha lasciati troppo presto purtroppo. Ben ha sostituito Jennifer con un’altra beh, Jennifer ed quasi, forse, non è chiaro, passato da Hell’s Kitchen a Gotham, anche se proprio come Garner forse tornerà nei panni del personaggio per via dei prossimo trascorsi da Multiverso in cui il genere delle super tutine sta andando (alla deriva). Colin Farrell è quasi uscito come un gigante da questo disastro anche se tra lui e Ben non so chi ne abbia bevute di più in questi anni, forse la vera sfida tra Daredevil e Bullseye avrebbe dovuto consumarsi al bancone.

«Fatti sotto Daredevil!»

Jon Favreau ha fatto la gavetta dopo tanto praticantato ora se la comanda alla Disney. Kevin Smith non ha mai diretto un “Cinecomics” malgrado i suoi trascorsi da Padrino dei Nerd e Mark Steven Johnson? Sempre il solito cornuto di una volta, solo che ormai il mondo ha mangiato la foglia e ha un ordine ristrettivo per restare lontano da fumetterie e film tratti da fumetto di almeno 50 metri. Io avrei fatto anche 100.

Il mio omaggio alla doppietta “Devil & Hulk” termina qui, a voler essere precisi, ci sarebbe un altro titolo (quasi) a tema abbinabile, per ricordarvi quanto tempo è passato dal 2003 e come ci siamo (… si sono!) ridotti a sbavare su Ugo Uomogiacomo in tutina gialla su “Infernet”. Se ho il coraggio magari mi ci butto e no, non sto parlando di “Elektra” (2005), quello ve lo riguardate voi, sono l’uomo senza paura, non senza cervello.

46 commenti:

  1. Il titolo di lavorazione di questa "roba" era D.A.R.E. DevilS (ma questa la possono capire solo quelli che prestavano attenzione ai poster delle campagne contro le dipendenze appesi nei commissariati di polizia negli states)

    Che poi: Il Corvo, L'Uomo Ombra, The Rocketeer, CONDORMAN,per non parlare dei due Bats o il primo Sup.... Di Cinefumetti validi per quanto immaturi e prodotti per un pubblico di nicchia ma con amore e perizia ne erano già stati fatti..
    Questa era un'orgia di soluzioni idiote e sequenze inadatte agli interpreti.
    Vien da pensare a quell'altro meme con Burt e Homer:
    "Questa é la cosa peggiore che poteva capitare ai Cinefumetti..... FIN'ORA"

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    1. Me le ricordo molto bene le locandine con DARE in Hunter!

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    2. Perfettamente d'accordo, il sottogenere è sempre esistito, solo che ora è materia per "crociate" a colpo di articoli acchiappa click. Questo contiene una serie di grossi sbagli, basta guardare la filmografia del regista. Cheers

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    3. Nei polizieschi americani in generale si vedeva sempre ;-) Cheers

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  2. Mai visto per intero... e quei pochi stralci mi sono bastati 😅

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    1. Non ti sei perso molto, ma hai risparmiato tempo utile ;-) Cheers

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  3. Sai che non riesco a volergli male? L'ho rivisto giusto qualche mese fa e pur avendo mille e più difetti, è un film di quel tempo, di quella seconda ondata incerta di film di super-eroi che hanno provato a salire sul carro trainato dallo Spiderman di Raimi ma che non avevano competenze, mezzi, risorse e abilità tecniche e di scrittura non solo di Raimi ma pure di tutto ciò che arriverà in seguito (da Ironman in poi). Bastava accumulare nomi più o meno grossi nel cast, una sceneggiatura "di mestiere", qualche scena di combattimento coreografata con numerosi stacchi per dare un minimo di dinamicità e colonna sonora che pompa a più non posso. Erano degli "ibridi" che all'epoca li bollavamo immediatamente come pessimi ma che rivisti oggi e contestualizzati al periodo storico sono meglio di quanto ricordassimo se paragonati con altri prodotti sulla carta migliori usciti in seguito. Ciò non significa che siano buoni film eh, e nemmeno che sono sufficienti. Ma per me non sono così "merda".

    Parenti stretti di questo di sono il "The Punisher" con Jane e Travolta i due "F4" di Story, il "Lanterna Verde" con Reynolds,...

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    1. "ma che rivisti oggi e contestualizzati al periodo storico sono meglio di quanto ricordassimo se paragonati con altri prodotti sulla carta migliori usciti in seguito."... Enumera, prego.. Perché non mi sovvien sul momento nemmeno uno che possa essergli paragonato, nel rapporto personaggio/cast (la" carta") e il risultato.... Forse Bat Vs Sup? Tutt'altro periodo..

      Non é che magari te sei invecchiato e quindi intenerito/offuscato tu?
      Ci sono SERIE DC low budget che gli mangiano in testa, e ho detto tutto.

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    2. @Giocher

      Vedi, il mio è un giudizio personale ovviamente. Ma preferisco di gran lunga questo "Daredevil" del 2003 incerto e (molto) imperfetto, fatto senza sapere bene cosa fare, a roba immonda uscita sapendo benissimo cosa stavano facendo. Nomi a caso? Il "F4" di Trank, "Morbius", "Suicide Squd", "Carnage", "Black Widow",... E potrei continuare con molti altri titoli. Che rispetto a questo DD potevano contare su di un budget, su di un'esperienza e con una consapevolezza molto superiore.

      Peggio di questo DD e usciti nello stesso periodo storico ci metto il "Catwoman" di Pitof o "Elektra". Questi due si, insalvabili sotto ogni punto di vista.

      E comunque, se leggi bene, pure questo "Daredevil" non lo reputo un buon film, anzi. Solo che non lo ritengo così "merda". Tutto qua.

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    3. Anche io la penso come lo Zio. Non era sicuramente un bel film, ma non me la sento di stroncarlo...
      La spiegazione dei poteri di DD, effettivamente, è riuscita molto bene, tanto che se penso a come fa a "vedere" mi ricordo sempre delle scene di questo film.
      Il problema è la presenza di Ben "Carciofone" Affleck che non ispirava molto, però a quel tempo era all'apice della carriera, lo infilavano dappertutto; per la Garner tutto al contrario, però, dipendeva dal fatto che Alias era ai tempi il telefilm che preferivo, oltre al fatto che lei era di una bellezza disarmante... Anche Colin Farrell, per quanto lo reputi un buon attore, non mi sembrava la scelta più azzecata per Bullseye, mentre Michael Clarke Duncan aveva tutto per essere un buon Kingpin...
      Ecco, se proprio devo fargli una critica, oltre alla legnosità dei protagonisti è proprio la scelta del cast: però, se ripenso a vent'anni fa, faccio fatica a trovare un altro attore che potesse vestire i panni di Matt Murdock... Forse Heath Ledger , probabilmente però non era ancora così famoso da poterlo candidare come attore principale per una produzione ad alto budget...
      Altro tassello per la mia teoria su David Keith, che muore in molte pellicole alle quali partecipa...
      Buon giobia!!

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    4. Va detto che questo film è costato 75/78 milioni di paperdollari, pescando solo nomi famosi per ogni ruolo, se è brutto non è imputabile al suo essere "povero" non lo era. L'assenza della parte Ninja è criminoso, detto questo se vale il principio di altri adattamenti, se la storia è i personaggi di base (nei fumetti) funzionano, un film bruttino vive di riflesso. Cheers!

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    5. Va detto che anche la versione Netflix era migliorabile, ma tanto ora come ora, non vedremo mai un adattamento pienamente valido di Doppia D, il genere è patrimonio dei piccini ora. Magari alla prossima tornata, tra una trentina d'anni. Cheers

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  4. "Bring me to life" che s'intensifica mentre leggo il pezzo!! Scherzi a parte comunque per il periodo andava bene, anzi secondo me è anche molto più genuino di quella che girano ora che tende troppo ai gusti del mercato.

    Colin lo ricordo con amore, la scena del pub con in sottofondo gli House of Pain è troppo da inizio 2000. Duncan è stata una bella scelta per fare Wilson Fisk. La Garner, nonostante non sia sotto effetto biondismo nel film ci stava. Affleck abbastanza credibile.

    Il regista è un vero personaggio, tra questo e Ghost Rider ci ha sempre provato. Avesse avuto gli studi di produzione dietro come oggi sarebbe stato un Dio mestieranti, altro che Russso "AI" Brothers!

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    1. Mi colpisce sempre vedere come il regista abbia con fiato Colin come un suo minime, la sua idea di essere un autore, cuffie invernali in testa e giacche di pelle ;-) Cheers

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  5. Carabara, mi permetto di segnalarti che lo strano letto/bara modello Atlantis di Matt è una citazione del ciclo di DD della premiata ditta FM/Janson. In sintesi: gli iper-sensi del nostro erano impazziti ed il suo giaciglio particolare era un modo per isolarsi da un mondo troppo invadente. Mi sembra DD 188, da noi in un numero dei Fantastici Quattro della Star Comics. MSJ deve essere davvero un nerd di scala crepascolare perchè ha notato che JGarner assomiglia alla Elektra di quel ciclo e ha riprodotto da qualche parte un paio di primi piani dei comics. Ricordo che andai a vederlo con Crepascola in un cinema di Milano che non esiste + ed alla uscita le chiesi scusa per averle inflitto una cosa imbarazzante, ma ammetto che alcune cose mi erano piaciute. Ho comperato anche la riduzione a fumetti di Bruce Jones e Manuel Garcia. Non ci crederai, ma da bimbo ho passato del tempo riflettendo sul fatto che nessun cartoonist rendeva al meglio i poteri di DD. Ricordo le sagome viola degli avversari nei fumetti di Colan e le onde che colpivano gli oggetti nei fumetti di Wood. Mi pare che il più bravo sia stato Waid. DD emette dei segnali che rimbalzano ed il suo cervello rielabora un sistema che è fatto di distanze e di solidi che si avvicinano o si allontanano. Inoltre ascolta battiti del cuore ed altri rumori. Il suo universo deve essere necessariamente diverso dal nostro. FM non era tanto interessato alla questione quanto al fatto che la sua particolare percezione fosse stata innescata dall'incidente, ma la radioattività non era che un catalizzatore. Matt - come Stick e gli altri Casti - era destinato a diventare un crociato di una guerra sempiterna e simbolica che si combatte su + fronti. Idea che gli altri autori non hanno portato avanti, ma che è ripresa nella serie Netflix. Una idea per i miei amici del MCU: Matt Murdock è un fisico non vedente che nei suoi incubi vede l'atmosfera che prende fuoco a causa degli esperimenti atomici del 20mo secolo. "Stick" Maiorana lo arruola in un team chiamato Trinity assieme alla brillante ecoterrorista Elektra per trovare un modo di viaggiare nel tempo ed impedire l'armageddon. Ho in mente anche il nome del regista, ma per scaramanzia non lo dico. Ciao ciao

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    1. Decisamente si, ma era davvero così importante metterlo nel film visto quanto è durato il letto nel fumetto? Come fare un film sugli FQ con Ben con l'elmo del periodo Tom DeFalco. Anche io ho trovato elementi validi qui, concordo con te, Waid è stato uno dei pochi a rendere bene la "vista" del Cornetto, questo film ha fatto del lavoro sporco, peccato lasci un senso di imbarazzo piuttosto grosso addosso. Cheers!

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    2. L'apparizione di Lester in piedi sulla moto...è già leggenda!

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    3. Quando il cattivo è anche la spalla comica e lo stuntman ;-) Cheers

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  6. Mi e' un po' complicato parlare (male) di questo film.
    Ma facciamo un passo indietro.
    Ai tempi coi fumetti ero in crisi d'astinenza.
    I miei manga preferiti stavano per finire, e quelli nuovi...non mi dicevano nulla.
    Mi sono quindi rivolto dall'altra parte dell'oceano, scoprendo storie e autori pazzeschi.
    Pure tra i super, che pur conoscendoli li avevo sempre trattati con indifferenza.
    I miei preferiti? Spidey ma soprattutto Devil (scusate, io lo chiamo cosi').
    Devil ha un potere che e' piu' un handicap, visto quel che ha sacrificato per ottenerlo.
    Per il resto le sue abilita' derivano tutte da un allenamento rigoroso ed estenuante.
    Uno dei pochi mortali che puo' muovere i suoi passi in un mondo di Dei.
    La genesi di questo film si puo' riassumere nel seguente modo: hanno sfruttato la tendenza del momento, hanno preso i diritti su un personaggio, si sono informati e hanno fatto il film.
    Non necessariamente in quest'ordine, pero'.
    Sarebbe piu' indicato dire che hanno sgomitato facendosi largo perche' se perdevano il treno era finita, hanno preso il primo che capita e hanno girato il film senza sapere nulla del personaggio in questione.
    Come fa a venire un buon film, con premesse simili?
    Ma non importa.
    Un film con Devil, Elektra e Bullseye presi direttamente dal ciclo di Miller?
    Shut up and take my money, direbbe qualcuno.
    Lo vedo e me lo faccio piacere, incurante della vocina che ronza nella testa.
    E' quel che io chiamo un fenomeno momentaneamente percepibile.
    Mi ha beccato al momento giusto.
    Un po' come i pezzi piu' famosi degli Evanescence: allora mi gasavano, oggi e' un miracolo se ne canticchio mezzo.
    Qui basta solo capirne un minimo di fumetti e di cinema perche' certe cose saltino subito all'occhio, e non si puo' nascondere la testa sotto la sabbia.
    Beh, io l'ho fatto. Nonostante la vocina che mi diceva "Non e' vero niente, stai ingannando te stesso, non c'e' niente che va bene, qui. E' TUTTO SBAGLIATO."

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    1. Ed e' vero.
      E' sbagliato Devil che ammazza i criminali e lascia le iniziali infuocate sul terreno.
      E' sbagliato Matt Murdock, che a momenti perde le cause contro i criminali di proposito per poi giustiziarli di sua mano.
      Lo farebbero Frank Castle e Eric Draven se fossero avvocati, ma non Devil.
      E' sbagliata la vasca di privazione sensoriale.
      Sono sbagliati i poteri, che diventano piu' una specie di sonar.
      Sono sbagliate le origini, dove nel giro di cinque minuti ci viene chiesto di credere che Matt, saltellando sui cornicione da bambino, diventa un super ninja mascherato.
      E' sbagliato Ben Affleck. Che mi sta simpatico, e l'impegno ce lo mette.
      Ma allora a Hollywood era Masini. Ogni cosa che faceva nasceva con la sfiga congenita.
      E' sbagliata Elektra. Che praticamente mena un cieco davanti a dei bambini. E che infilzando due sacchetti di sabbia diventa una ninja.
      E' sbagliata la scena del l'ombrello che usa per sparire.
      E' sbagliata la Garner, che e' un ciocco.
      E dire che in "Alias" mi piaceva.
      Ma e' la solita storia: non e' detto che una che in tv e' brava, lo debba essere per forza pure al cinema.
      E' sbagliato Bullseye. Che giusto in due scenette striminzite da sfoggio della sua mira infallibile , poi abbiamo solo Colin Farrell che esibisce faccette buffe e da matto in un'interpretazione da discount di Nick Cage.
      E' sbagliato Kingpin.
      E dire che oggi brinderebbero all'inclusivita'.
      Ma allora il compianto Clarke - Duncan lo avevano preso solo perche' era il tizio piu' grande e grosso di cui potevano disporre.
      Anche se va detto che si diverte un mucchio.
      Le scene di combattimento non sono male, ma puzzano un po' troppo di Matrix.
      Un genere tutto il film sa di Matrix.
      Ma di quello diviso in due, pero'. Quello brutto brutto brutto.
      Comunque, non riesco a non volergli bene.
      Non l'ho piu' rivisto, da allora. Perche' si romperebbe l'incantesimo. E mi apparirebbe per quel che e': una ciofeca.
      Meno male che poi e' arrivato quello di Rete pellicole.

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    2. A me è andato storto fin dalla prima visione, con la versione tagliata poi, ancora peggio. Cheers!

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    3. Volergli bene bene penso sia impossibile ;-) Cheers

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    4. Ah, si'. Quasi scordavo.
      E' sbagliata pure la scena in cui Elektra, due secondi dopo aver quasi ucciso Devil lo smaschera, riconosce Matt e...di colpo CAPISCE TUTTO.
      Sbagliatissima, anzi.

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    5. https://media.tenor.com/oBOlXjSHI88AAAAM/standing-ovation.gif

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    6. Ultimissima cosa al volo: a dirla tutta, gli occhiali del film erano fighi.
      I Ray-Ban rossi, dico.
      Me li ero pure comprati, e ogni tanto li uso ancora.

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    7. Ecco esatto, due cose sono nate qui e diventate canone nel fumetto, la cicatrice di Bullseye e gli occhiali a lenti rosse. Cheers

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    8. Ancora una cosa, visto che se ne parla sotto.
      Come dicevo lo avevo capito sin dalla primissima visione che era pessimo, nonostante non lo volessi ammettere.
      E infatti oggi come oggi lo piazzerei tra gli ultimi posti della mia personale classifica.
      Ma non ultimissimo, perche' c'e' chi ha saputo far di peggio.
      E guarda caso uno dei peggiori in assoluto e' venuto fuori proprio da una sua costola.

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    9. Mamma mia la monnezza che abbiamo visto negli anni. Cheers!

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  7. Ho ancora la VHS, e lo vidi anche diverse volte, nonostante provassi un chiaro imbarazzo nello sguardo vuoto di Ben e nelle coreografie di lotta (la chiesa, oh quella chiesa, che poesia). Avevo scordato la "lotta" nel parchetto per bambini, il che mi fa dissentire sulla tua teoria che Johnson avesse mostrato a tutti come NON si fa, visto che appena un anno dopo Pitof ci deliziò con un'altra scena analoga, nel campetto da basket...

    Per qualche motivo, la visione di questo film non mi dissuase dal vedere "Elektra" in sala, e poi MAI PIU!

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    1. Vite parallele, anche per Elektra. Oddio, quella, la peggior scena di Basket forse di sempre, terribile! Cheers

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  8. Grazie, almeno adesso so perché quei pochi minuti di DareDevil che ho visto mi hano fatto sanguinare gli occhi. Regista, cast, sforbiciate, ora tutto ha un senso! Ma Elektra no, di quello non ho visto proprio nulla! X--D

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    1. Bravo, mantieniti e conservati libero da quella roba ;-) Cheers

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  9. ben affleck che ricordiamolo è l'unico bipede ad aver interpretato in tempi diversi DareDevil, Batman e... Superman!

    PS: nel finale ti riferisci a... "Processo all'Incredibile Hulk"?

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    1. Ad essere onesto è anche l'unico dettaglio che ricordo di "Hollywoodland", visto una sola volta su Sky tempo fa (storia vera). No, non è quello, la Marvel di quel periodo sarebbe materiale per una rubrica, ma ho già abbastanza da fare così ;-) Cheers

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    2. io l'ho visto di recente e l'unica cosa che mi è rimasta impressa è Bruce Wayne che se la spassava con Martha Kent! Ci credo che Superman lo volesse ammazzare xD

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    3. «MARTHA!» (cit.) ora questo momento (s)cult ha tutto un altro significato ;-) Cheers

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  10. Quando lo vidi per la primissima volta non mi convinse granché, ma avevo creduto dipendesse più dal sottoscritto che altro: fresco di visione del primo "Spiderman" di Raimi, mi aspettavo di vedere trattato Dare Devil con gli stessi (o comunque poco distanti) standard qualitativi, cosa ovviamente poi non verificatasi. E allora, pensando di essere stato troppo esigente, avevo abbassato le mie aspettative prima di dargli una seconda occasione che, però, mi confermò pari pari la sensazione precedente. Una sensazione, a questo punto, dipendente dal film e non da me (all'epoca ancora ignaro di tutti gli sbagli commessi lì dentro, a partire da un regista di cui conoscevo troppo poco i precedenti)...

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    1. Colpa del film certo, ma più che altro di Mark Steven Johnson ;-) Cheers

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  11. essendo un grandissimo fan di Devil sin da bambino lo andai a vedere al cinema, ma purtroppo in sala eravamo solo in tre: io, mia sorella e mio padre. (storia vera) negli anni ho comprato anche il dvd della versione estesa, e devo dire che, al netto dei difetti che hai evidenziato anche tu Cassidy, è un film che rivedo sempre molto volentieri. fa parte di quella fase della Marvel pre-MCU dove si sperimentava al cinema e si stava ancora capendo come trasportare questi personaggi leggendari sul grande schermo. lo metterei tra i film Marvel non perfetti, ma comunque godibili di quel periodo, come: i due Fantastici Quattro, The Punisher, e anche Ghost Rider con Nick Cage (film che trovo più riuscito di Daredevil perchè questa volta il buon Mark Steven Johnson si prende meno sul serio e cosparge il film di tocchi di ironia consapevole).
    comunque ho sempre pensato che la storia di questo Daredevil non fosse adatta come primo film sul Diavolo Rosso. troppi personaggi, e troppe cosa da raccontare in due ore. se togliamo la origin story iniziale, sembra di vedere un sequel invece di un film di che vuole presentarci il personaggio. curiosamente poi la storia produttiva di Daredevil ha molto in comune con un'altro cinecomic interpretato da Ben Affleck: Batman v Superman. entrambe le pellicole ci mostrano un'eroe disilluso che ha perso la speranza e non esita ad uccidere i criminali. entrambe hanno in'impostazione molto dark e sono inspirate da storie scritte da Miller (il suo ciclo su Daredevil, e Batman il Ritorno Del Cavaliere Oscuro). entrambe hanno diviso pubblico e critica all'uscita per poi uscire con una versione estesa in dvd! XD
    per finire vorrei fare un'applauso a Jon Favreu che dopo essere stato la spalla di Devil si è rifatto anni dopo facendo la spalla di Iron Man e Spider-Man nell'MCU. e in No Way Home ha chiuso il cerchio dividendo una scena col Matt Murdock interpretato da Charlie Cox. Colin Farrell da parte sua si è rifatto interpretando un'altro cattivo, il Pinguino, in The Batman. ed ora avrà anche una serie tutta sua sulla piattaforma streaming Max. (bravo Colin) mentre invece il maestro Frank Miller in questo film ha inaugurato i suoi cammei dove veniva sempre ucciso alla testa. in Daredevil è il tizio che Bullseye uccide per rubare la moto, in Sin City veniva ucciso da Marv/Mickey Rourke, in The Spirit veniva ucciso da Samuel l. Jackson, e i Sin City 2 si vede alla tv mentre veniva ucciso dal suo amico e co-regista del film Robert Rodriquez. ;)

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    1. Perfettamente d'accordo, troppo l'ansia di un nerd come Johnson di mettere dentro la roba che ha amato su carta. Cheers!

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  12. Che tempi, quando uscì era il filmone degli attori belli belli in modo assurdo, una storia fatta di nomi famosi con super effettoni speciali da girar la testa. Poi dopo il film abbiamo capito che era tutta pubblicità ingannevole 😀
    Serviva un DareDevil come te per recensire il film che nessuno cita mai, a ragione 😜

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    1. Talmente belli che è uscito fuori un film brutto, matematico! ;-) Cheers

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  13. Ho sempre trovato curioso come l'accoppiata più bizzarra dell'editoria italiana abbia debuttato al cinema nello stesso anno. O magari in Marvel Italia erano fan del processo all'incredibile Hulk.
    Io sono tra quelli che ha sempre preferito la director's cut, che come giustamente sottolinei da una logica agli eventi del film, peccato mantenga anche tutti i suoi difetti. La lotta nel parchetto grida ancora vendetta, una delle cose più idiote mai viste in un film di supereroi. Michael Clarke Duncan è un Kingpin perfetto e ho apprezzato anche quella mina vagante del Bullseye di Farrell. Il resto... stendiamo un velo pietoso.
    Anche io volevo festeggiare il suo anniversario sul blog ma di sto passo ne parlerò nel duemilaemai.

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    1. Per anni, nella pagina della posta ci sono stati lettori impegnati a lamentarti del matrimonio, costretti a pagare per leggersi un eroe di cui non gli importava pur di poter leggere l'altro, mai avuto questo problema, anzi, secondo me ci abbiamo perso quando in Italia sono stati separati, li davvero per mesi (se non anni) abbiamo dovuto spendere soldi in vano per leggere storie mediocri, quando insieme sulle stesse pagine, non abbiamo mai avuto questo problema. Cheers!

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  14. secondo me siam sempre stati troppo, troppo cattivi con questo film. Certo Chiappek è un cagnaccio, ma col costume non fa poi così pena. Duncan come scelta lo adoravo (sebbene in primis King Kong Bundy della WWF meglio conosciuto come "il condominio ambulante" (giuro) fece carte false per interpretare Fisk. Unico suo difetto nonostante fosse IDENTICO al Kingpin? come recitazione era alla pari di un panetto di burro. Spiace) e Colin "BULLSEYE eh?!"Bullseye... Bullseye..." sebbene recitasse col cervello in folle si faceva piacere. La Gardner era lì solo perchè finite le riprese Kiapponek le distruggeva giustamente le....... ehm.. E quindi via era d'obbligo. C'è tanto tanto di peggio, non è un batman e robin santiddio.. è un 6-.... ma comunque 6.

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    1. Si ma con i paragoni verso il basso non si va da nessuna parte, anche perché i difetti sono giganti, specialmente se si arriva dal fumetto a 'sto coso. Cheers!

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