sabato 25 marzo 2023

Fight Girls di Frank Cho (2022): principesse da combattimento (e la Disney… MUTA!)


Se ci sono artisti su questo gnocco minerale che ruota attorno al sole, che dominano l’anatomia umana e sanno disegnare donne giunoniche, dinosauri e mostri meglio di Frank Cho, per favore avvisatemi e indicatemi i nomi, grazie.

Lo sapete, ho una venerazione per il papà di “Liberty Meadows” da decenni, i suoi fumetti si acquistano a scatola chiusa perché il suo tratto unisce la tradizione delle strip a fumetti disegnate con dovizia di dettagli di Bill Watterson, ma anche la capacità di disegnare anatomie e donne stupende di Milo Manara, Paolo Eleuteri Serpieri o Adam Hughes. Quindi figuriamoci se potevo perdermi il suo “Fight Girls”, storia drittissima, che concede a Frank Cho di regalarci pagine piene di bellissime combattenti alle prese con mostri di ogni tipo.

Vi metto anche i crediti completi, va che precisione!

Pubblicato in originale dalla Artists, Writers & Artisans (AWA) di Axel Alonso e qui da noi da SaldaPress, “Fight Girls” è un pretesto per far scatenare Cho, in palio un trono da conquistare, lasciato vacante dalla regina, ogni regno manda la sua campionesse che dovrà sopravvivere a quattro prove mortali...

La giungla.

Il deserto.

L'oceano.

Il combattimento corpo a corpo.

Le dieci principesse si sfideranno attraverso questi percorsi, passa il livello chi raggiunge la piattaforma di teletrasporto in grado di teleportati al sicuro nello studio televisivo dove viene fatta la telecronaca in diretta, si proprio come L’implacabile o “Hunger Games” se siete schifosamente giovani, “Battle Royale” se invece vi piace l’oriente.

La gara sarà ad eliminazione fisica, chi vince eredita il trono e il titolo di regina della Galassia, allettante no? Quindi il ritmo di lettura è velocissimo, il numero di morti alto, e il quantitativo di epidermide esposta delle combattenti ragguardevole, visto che sono in striminzita tenuta da combattimento. Ma se pensate ad una roba pruriginosa per maschietti, diciamo 60 e 40, perché Frank Cho svela il giallo e le motivazioni che muovo i personaggi letteralmente solo nell'ultima pagina, quindi non sbirciate, anche se sfogliare i disegni di Cho per rifarsi gli occhi è una grande tentazione.
La solidarietà femminile questa sconosciuta.

Cosa funziona di “Fight Girls”? Tutto. Mostri giganti, bellissime guerriere e una trama semplicissima che procede a colpi d’azione, non si può chiedere di meglio. L’unico difetto che riesco davvero ad imputare a questo fumetto è una certa affinità di gusti con l’autore, che presente in una comoda pagina riassuntiva le sue dieci principesse (non Disney) e al vostro amichevole Cassidy di quartiere è bastato scegliere quella più avvenente per dire: «Vince lei!», stranamente, perché di solito sono Mister previsione sbagliata, ci ho anche azzeccato (storia vera). Ma per quanto sia un fumetto d’azione, con una grossa componente fantascientifica a giustificare l’esile trama, ricordatevi è un giallo il cui mistero verrà chiarito solo alla fine, quindi vi assicuro che merita la lettura.

Le dieci combattenti, fate la vostra puntata.

Ma poi di cosa stia parlando, l’edizione SaldaPress è stata presentata con due copertine, la “Variant” dalla dedica firmata dal suo autore (Frank Cho after Frazetta) mette in chiaro quanto dal lato giusto sia il cuore del papà di “Liberty Meadows”. Quindi non serve aggiungere davvero altro, vi beccate una carrellata di immagini per rifarvi gli occhi.

Abbiamo i dinosauri.

Ma anche le tartarughe!

Ribadisco: se conoscete qualcuno su questa Terra che disegna soggetti così meglio di Frank Cho, la sezione commenti qui sotto esiste proprio per questo.

22 commenti:

  1. George Perez
    Michael Turner
    Marc Silvestri
    Jim Lee
    Adam Hughes

    I primi che mi vengono ammmente cosí de mattina presto
    ..considera che nessuno di loro aveva a disposizione le tecnologie e i coloristi di Choo

    IO jo butt...ehm
    ..scelgo la 5

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    1. Frank Frazetta e Jose Gonzalez.? Cioé....
      È J. Scott Campbell !!

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    2. il primo che ho pensato è Jim Lee, effettivamente anche gli altri ci stanno. Aggiungerei anche Scott Campbell

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    3. La Sacra Trimurti Italiana di Dei sempiterni la tralascio apposta dato che Franchino é il primo a dirsi "nun sum dignus".... ;)

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    4. Adam Hughes e Frank Frazetta li ho citati nel post, poi non volevo fare il cinico parlando di artisti in attività.
      La Vampirella di Pepe González si leggeva senza davvero bisogno di una trama, che per me è un gran complimento per un disegnatore. J. Scott Campbell è il campione del mondo delle “Pin-up”, infatti è più attivo con le copertine, anche se gli farei disegnate tutti i personaggi femminili americani.
      Michael Turner meraviglia, Marc Silvestri con il suo tratto nervoso mi fa impazzire e a Jim Lee devo il mio amore per i fumetti americani, il mio primo fumetto Yankee in assoluto erano i suoi Uomini-Pareggio, anzi le sue Donne-Pareggio, Rogue e Jean Grey ancora me le sogno la notte.
      Un discorso a parte lo merita poi George Pérez, che riusciva ad essere chiarissimo anche riempiendo le tavole di mille mila personaggi, inoltre sosteneva che il suo personaggio preferito da disegnare fosse Wanda, perché sotto quel costume era impossibile per lei indossare biancheria intima, infatti la disegnava proprio così, una meraviglia di riccioli.
      Di suo in più Cho ha una certa plasticità, che arriva da Hughes e un po’ da un altro nome che non avete fatto, poco male lo cito io, ovvero Arthur Adams, che per me è titolo l’arma totale dei tavoli da disegno. Cheers!

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    5. Chissà perché ero sicuro che avresti puntato tutto sulla numero cinque ;-) Cheers

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    6. Te hai chiesto,io ho risposto su 2 piedi,1 caffé,1/2 boffo mattutino.
      Ma considerando che erano due manciate facili prese senza sforzi di cultura dai Marvel & DC Swuimsuit special dei Zozzi ninetees e la mia infarinanza in materia, son certo che i veri esperti possano fare altri nomi ,pure esteri - tipo un paio di francesi,una manciata di nippo etc..

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    7. I messaggi son venuti nammé stamane...
      Originariamente era

      "A.Huges e Franzetta? E Gonzales eJS.Cambell?"

      Nel senso che se parlavi di quei due ,quegli altri due meglio IMHO..

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    8. Hai fatto benissimo, perché la mia era tutta una scusa per parlare di bravi artisti e di fumetti, non per forza solo quello in oggetto oggi ;-) Cheers

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    9. Si, avevo intuito dopo quella "E" solitaria, commento che blogger ha deciso essere spam e poi era ormai superato ;-) Cheers

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  2. Punto tutto sulla 2! Però ammetto che i colori non mi facciano impazzire... I disegni sono molto belli, invece! :--)

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    1. La numero due è tosta forte, bisogna dire che più che i colori secondo me fa l'illuminazione, nei fumetti di Cho sempre sempre che i personaggi siano su un set illuminato da un gran direttore della fotografia e il buio sia quasi bandito, non un male, si sposa bene con quella plasticità che lo caratterizza. Cheers!

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    2. È vero, ma mi sembra cosa diffusa, anche il Neonomicon e specialmente Providence di Moore li hanno colorati più o meno così, eppure lì l'oscurità ci stava tutta...

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    3. Providence già un po' di più, ma credo sia lo stile di Jacen Burrows, quasi tutti i suoi fumetti, anche i più oscuri spesso sono in piena luce, forse perché si veda il sangue bene ;-) Cheers

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  3. Quando all'epoca ero ancora su instagram (sono parecchio sfortunato coi social!) era un piacere rimanere aggiornati con gli schizzi di Frank Cho, uno che dopo una giornata di lavoro scendeva alla videoteca sotto casa a sfondarsi di Blu-ray per poi fotografarli: uno di noi! ^_^
    Perché a fumetti le eroine sono muscolose mentre al cinema sono scheletriche? Arriverà mai un giorno in cui potremo avere delle eroine alla Frank Cho anche dal vivo???

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    1. Il suo profilo Instagram è quello di uno di noi, la campagna "Outraged" lo ha confermato, la prova che però siamo rimasti una minoranza a volere eroine come le disegna Cho, purtroppo. Cheers!

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  4. Mi viene in mente anche Simon Bisley. :)

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    1. Ho una copia del suo "Fistful of blood" sul comodino, quindi direi che ci sta ;-) Cheers

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  5. Io direi che se la cavava piuttosto bene anche Don Lawrence con il suo "Storm"... ;-)

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    1. Ecco, quello purtroppo non ho mai avuto la possibilità di leggerlo, ho sempre solo visto i disegni di Don Lawrence in rete, però direi che calza a pennello come esempio. Mi ha sempre ricordato un po' Mark Shultz ;-) Cheers!

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    2. Eh, sì... In effetti, chissà come sarebbe stata una loro collaborazione (magari così Schultz avrebbe avuto anche l'occasione per poter uscire dalla "pausa" post 1993) ;-)

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    3. Non sarebbe stato male. Cheers!

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