
Vi ricordate cosa
dicevamo di Justin Benson e Aaron Moorhead, in amicizia Giustino e Aronne, subito
dopo aver visto
Synchronic?
Stavamo par
lasciarli al caldo abbraccio del piccolo schermo, prima con
Archive 81, mai confermata per una seconda stagione e poi con la disastrosa
Moon Knight,
che è tale non per colpa dei nostri due compari. Si diceva che per loro stava
comunque per cambiare qualcosa nella loro carriera, nati nell’Indie che più
Indie, solo Harrison Ford, i due a fine 2022 cosa hanno fatto? Un nuovo film.
Con due personaggi, interpretati per altro sempre da loro due (come in
The Endless) chiusi in un appartamento. A questo punto credo che Benson e Moorhead
non cambieranno mai, il che è bellissimo.
Siccome quello che
Lucius chiama MACC, il Motore ad Alta Coincidenza Cinematografica è sempre in
movimento, io poco prima di iniziare a vedere la loro ultima fatica, “Something
in the dirt” ho iniziato a leggere “Casa di foglie“ di Mark Z. Danielewski che
non ho ancora finito, ma ha un inizio davvero molto simile al film di Giustino
e Aronne.
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Bentornati su questa Bara ragazzi. |
Anche qui un
personaggio, non un tatuatore come nel libro ma con dei tatuaggi, ovvero Levi (Justin
Benson) cerca un appartamento in cui vivere e su consiglio ne trova uno, dove
si mettono in moto strani eventi come il motore di Lucius. Il nuovo coinquilino
è John (Aaron Moorhead), che si arrangia dopo essere stato mollato dal marito,
anche se il suo sogno era fare l’insegnante di matematica, insomma due opposti
che non si attraggono ma stringono subito amicizia. Ancora di più quando il
solito posacenere che compare spesso nei film della coppia, cominci a svolazzare
al centro della stanza.
Fantasmi? Alieni?
Possessioni demoniache? L’unico modo per i due è indagare, alla loro maniera,
con calcoli matematici e un documentario, per testimoniare gli strani eventi e
provare a spiegarli. Se in “Casa di foglie” in quanto romanzo, l’autore
utilizzava lo scritto ritrovato di Zampanò per fare… non so cosa, non ho finito
di leggere il libro (niente rivelazioni grazie!), Benson e Moorhead utilizzano qualcosa
di visivo come un documentario.
Anche se è uno piuttosto
travagliato, visto che i due cambiano collaboratori in corso d’opera, pensano
di aggiungere momenti con effetti speciali non per mascherare, ma per
enfatizzare e far arrivare meglio al pubblico il loro racconto. Il tutto mentre
cercano prove che forse nemmeno esistono, perdendosi tra un complotto e l’altro,
anche i più assurdi e grotteschi (come molti complotti), in un atmosfera che
ricorda Lovecraft solo perché
i due registi hanno dei trascorsi e la discesa
nella follia dei personaggi, sanno sempre come raccontarla.
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Sembrano due che cucinano metanfetamina, invece sono sia i protagonisti che i registi. |
Ecco, il succo è
questo, saper raccontare. Cosa esattamente non lo so, perché “Something in the
dirt” è un film con dentro di tutto, pur essendo basato sul niente. Lo guardi
per capire dove quei due vogliano andare a parare e ti rendi conto che forse il
film era davvero, due che non si conoscono ma diventano amici, dentro un
appartamento, usando la scusa di un posacenere volante come pretesto.
Levi e John non
hanno nulla in comune, tanto sciatto è uno quando preciso l’altro, nei momenti
di tensioni si urlano anche in faccia i loro insuccessi nella vita, ma è una
litigata tra amici passeggera, perché Benson e Moorhead in tutti i loro film,
riescono anche a parlare di amicizia maschile, in un modo tutto loro. Levi e John sono due che non hanno nulla
e insieme, trovano un motivo per andare avanti, forse anche uno qualunque, ma uniti
da un legame che è chiaro e funzionale per loro. Insomma ci vanno due palle
(artisticamente parlando) che fumano per raccontare un film che parla dei
massimi sistemi del niente, in un modo così sentito e a suo modo anche
coinvolgente, sempre a patto di stare al gioco.
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Who you gonna call? Giustino e Aronne! |
La dedica finale,
alla bellezza di fare film con amici, forse ci regala anche due coordinate per
capire meglio “Something in the dirt”, che potrebbe essere una storia sui
lavori mai completati, su due artisti che potevano fare il salto nel “mainstream”
(perdonate l’anglicismo) e che invece sono ancora qui, non che questo sia per
forza un male, anzi, perché credo che riuscire a fare un horror che non è un
horror (forse è più un film di fantascienza?) che riesce a mettere in scena
quanto possano essere complicati i rapporti umani, partendo da un posacenere fluttuante,
ci vuole del talento.
Non so a chi potrei
consigliarlo un film così, sicuramente a chi apprezza il cinema di Benson e Moorhead,
che hanno trovato il modo di sfornare un titolo ancora più microscopico,
ennesima variazione sul tema due amici in una stanza, riuscendo a parlare di tematiche
ancora più vaste, che spaziano in ogni direzione per abbracciare tutto o forse
niente. Bah, magari quando avrò finito “Casa di foglie” mi sarà tutto più
chiaro, o forse ancora meno. L’unica certezza e che Giustino e Aronne sono
ancora qui e spero ci restino a lungo, specialmente se riescono a sfornare
altri film che in teoria dovrei odiare, e invece mi incollano allo schermo.
MA BROOOH! *_*
RispondiEliminaMa quanto T.V.T.B.?!?!
Ma quindi poi lo facciamo il clebbino del libro? Dio non posso crederci che finalmente potrò parlarne con qualcuno che NE SA di entrambe le cose che servono per leggerlo :D
.hai percaso beccato la mia chat con Nanni dei 400 a riguardo?
GRAZIE .GRAZIE.GRAZIE <3
Lo stai leggendo anche tu? Vabbè ma è proprio il MACC di Lucius in azione allora ;-) No, dove vi siete scritti sul faccialibro? Figurati, grazie a te. Cheers!
EliminaL'abbiamo letto appena uscito nella riedizione completa in italiano qualche annetto fa.Ma proprio sotto alla rece di Cobretti di questo filmetto, dicevo appunto la stessa identica cosa.
EliminaNon hanno potuto, per altro usare anche "la stanza dalla metratura ipossibile" del libro,perché se l'erano già arrubbata per un horror in uscita
https://www.i400calci.com/2022/12/something-in-the-dirt-e-la-porta-che-non-si-chiude/
EliminaSono all’inizio perché era tra i libri da leggere nel 2022, slittati al 2023, causa troppa roba da leggere. Però lo spunto di partenza è il medesimo, solo che un personaggio non è tatuatore ma tatuato. La stanza dalla metratura impossibile era in Ve ne dovevate andare con Gavino Pancetta. Cheers!
EliminaAh ne hanno scritto? Me lo sono perso. Bene, me lo leggerò tra stasera e domani, così mi leggo anche il vostro scambio, grazie ;-) Cheers
EliminaLa stanza era in Barbarians che usciva a ridosso di questo.
EliminaBòn..me lo risparo (il libro) cosí c'è l'ho fresco quando vuoi farci due chiacchere..é un frullatone di roba cinematografica e lettariaria di gran simpatia.
Sett.prox l'avrò abbondantemente terminato.
Si, in effetti era anche in "Barbarians" oltre che a quello con Kevin Bacon. Ti farò sapere quando lo avrò finito ;-) Cheers
EliminaIl MACC è sempre attivo, non si scappa, e sta già lavorando per coincidenze che ancora dobbiamo scoprire :-P
RispondiEliminaDovresti brevettarlo, perché diventerà presto un'espressione di uso comune ;-) Cheers
EliminaMi sa che quando avrai finito Casa di Foglie ti sarà tutto più...confuso. Per me è stata una delle letture più affascinanti degli ultimi 10 anni, fatta con un gruppo di pazzi scatenati a chiederci che cavolo stessimo leggendo finché abbiamo deciso di leggere senza sforzarci di capire proprio tutto. E lì è cominciato il bello
RispondiEliminaTi farò sapere, per ora mi sta piacendo ;-) Cheers
EliminaBenson e Moorhead suggeriscono molto e mostrano poco ma, in generale, direi che lo sanno fare bene (e qui mi aspetto di veder succedere lo stesso) ;-)
RispondiEliminaSanno il fatto loro quei due ragazzacci ;-) Cheers
EliminaMi ero sfuggito questo film della premiata coppia che mi hai fatto conoscere, mi era sfuggito questo post ma leggo "Casa di Foglie" e mi ci butterei subito.
RispondiEliminaSpero il film sia leggermente meno strano del romanzo, che resta una lettura complicata, che mi ha regalato tante soddisfazioni.
Procedo piano nella lettura, ma procedo, mi sta piacendo, come penso ti potrebbe piacere l'ultima fatica di Giustino e Aronne ;-) Cheers
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