Essendo cresciuto come un bambino teledipendente, faccio parte di quella generazione per cui tanti film, cosiddetti della vita, li ho scoperti sul piccolo schermo, quel monolite, tritatutto per neuroni che sfornava a ripetizione anche quelli che una volta non ci vergognavamo a chiamare semplicemente telefilm.
Tra i titoli del mattino, premio supplementare per le giornate in cui si restava a casa malati, uno molto famoso compie i suoi primi quarant’anni in
questi giorni. Dopo il diciassettesimo Super Bowl, il 30
gennaio 1983, andava in onda il primo episodio di “The A-Team” sul canale americano NBC.
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Immagini che potete sentire (e volendo canticchiare) |
In quel periodo il presidente della NBC era il rampante Brandon Tartikoff, arrivato dalla ABC con idee bellico se. Per la sua squadra mise insieme Frank Lupo e Stephen J. Cannell, che più avanti nel corso delle loro carriere avrebbero firmato un’altra notevole infilata di telefilm con cui sono cresciuto: “Riptide”, “Hunter” e “Ralph supermaxieroe”, mica pizza e fichi. Il compito era quello di sfornare una serie d’azione che fosse un misto di “Missione: impossibile” (il caso della settimana da sbrogliare), Quella sporca dozzina (i militari ben poco pettinati), Mad Max 2 (gli innocenti da salvare), una punta di “Hill Street giorno e notte” (la leggenda vuole che Murdock sia vagamente ispirato al sergente Belker) e ah sì, avete presente quello con il taglio da guerriero mandingo e le catene al collo di Rocky III? Lui deve guidare il camion.
Lupo e Cannell mettono su la squadra e mandano a segno un
telefilm destinato ad infestare i palinsesti Fininvest prima e Mediaset poi, per
tre decenni. Novantotto puntate e cinque stagioni piene di un militarsimo e una
violenza da cartone animato più vicina ai G.I.Joe che al patriottismo di Rambo II,
dove i loro fucili, il più delle volte dei Ruger ac556 modello K con calcio
reclinabile, finivano per sparare un quantitativo esagerato di pallottole per
non colpire poi davvero niente. Penso che metà del budget della serie andasse
bruciato in scintille e scintillette generare per simulare i colpi mandati a
vuoto alle spalle dei protagonisti, oppure in auto e mezzi fatti saltare o modificati da P.E. Baracus con tubi di ferro rimediati in giro, saldatrice e
dadi chiusi a coppia usando pollice e indice.
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La "A" sta per azione. |
L’episodio pilota, porta subito in scena il commando di ex
berretti verdi chiamato appunto A-Team, accusati ingiustamente di aver rapinato
una banca ad Hanoi durante il loro servizio in Vietnam, da allora in fuga,
braccati dalla autorità ma sempre pronti a prestare esperienza, bicipiti,
astuzia e “piani ben riusciti" a tutti i bisognosi sulle strade d’America e a
volte non solo, nella quinta stagione vanno a giocare a football bella Germania
dell’Est (episodio 5x04).
Il carismatico capo di questa banda di gatti senza collare è
il colonello John "Hannibal" Smith, interpretato dall’attore veterano
George Peppard, quello che ha costretto una legione di cascatori a indossare
una parrucca canuta per sostituirlo nelle scene più movimentate, insegnando a
tanti ragazzini come me il gioco di “Individua lo stuntmen”, giusto per
ribadire quanto “A-Team” sia stato un telefilm in grado di formare l’amore per
la narrativa di genere in almeno un paio di generazioni. A differenza di Peppard,
che in carriera ha recitato in un’infinità di film, Hannibal Smith è un
aspirante attore non proprio di prima categoria, esperto in travestimento e
responsabile di chiudere tutte le puntate con la sua: «Vado matto per i piani ben riusciti!»
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Un quarto di veterano dei film di guerra: Hannibal Smith |
A guadagnare molti più soldi di Peppard - questione su cui torneremo tra poco - il più memorabile del gruppo, il pilota e meccanico con la fobia per il volo, da narcotizzare con l’inganno prima di ogni trasferta, quell'energumeno di Mr. T che con il suo sergente Bosco Albert "P.E." Baracus ha inaugurato la formula del personaggio, duro, grosso ma dal cuore d’oro, che avrebbe poi replicato altrove, come nel non molto fortunato telefilm “T. and T.” giusto per citarne uno. La cresta da guerriero mandingo e un quantitativo di collane d’oro al collo che vanno aumentando nel corso delle stagioni, Baracus resta tra i personaggi più amati e popolari degli anni ’80, anche se nella versione italiana, il gioco di parole con le sue iniziali va perso, infatti da “Bad Attitude” passiamo al nostrano “Pessimo Elemento”, che comunque suona fighissimo lo stesso.
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Un quarto di muscoli, bonaria arroganza e compro oro: Mr. T |
Anche se devo ammetterlo, per evidenti affinità, la giacca di pelle, le Converse e la follia, il mio preferito è sempre stato il capitano James Murdock. Dwight Schultz lo abbiamo visto comparire anche nell’universo di Star Trek nel corso degli anni, ma Murdock il matto sarà per sempre il ruolo della sua vita. Spalla comica di lusso, al centro di eterni siparietti con "P.E." Baracus o capace di menarla per un’intera puntata, auto convincendosi di tutto, anche di poter diventare invisibile. Insomma il lato simpatico del disturbo da stress post-traumatico.
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Un quarto dello spirito guida di Cassidy: Murdock il matto. |
Completa il quartetto, lo sciupafemmine del gruppo, il sorriso da venditore di auto usate e la faccia da schiaffi, anzi da sberle del tenente Templeton "Sberla" Peck interpretato da ehm, Tim Dunigan. Dunigan?! Quello di “Capitan Power”? Proprio lui ma solo nell’episodio pilota. Considerato troppo alto e giovane, l'attore venne sostituito in corsa con Dirk Benedict, lo Starbuck della prima versione di “Battlestar Galactica”. Infatti uno spezzone dell’episodio 2x11 è finito dritto nella mitica sigla del telefilm, mi riferisco a quando Sberla incrocia uno dei Cycloni.
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Un quarto di quota Terence Hill (e Starbuck): Sberla |
Ora, non so se sia più iconica la sigla composta da Mike Post e Pete Carpenter oppure il furgone nero, con tamarrissima striscia rossa, GMC Vandura del 1983, entrato di diritto tra i migliori “ferri” mai visti sotto il culo egli eroi della nostra infanzia. Anche perché è inutile girarci attorno, facciamo parte di quella generazione per cui l’eroe era definito anche dal mezzo, possibilmente ignorante e a benzina, che guidava. Ma che ne sanno i monopattini!
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I brake for Greta Thunberg. |
Per dirla proprio tutta, all’inizio della serie, l’A-Team poteva contare anche su Amy Amanda "Triple A" Allen, interpretata da Melinda Culea e presto sostituita dal personaggio fotocopia di Tawnia Baker (Marla Heasley) che però senza troppi giri di parole, George Peppard vedeva come il fumo negli occhi. Al primo giorno sul set l’attore veterano le diede il benvenuto dicendole che era a bordo solo perché i produttori volevano una ragazza nel gruppo, personaggio presto archiviato proprio per cercare di tenere tranquillo un set più esplosivo dei piani di Hannibal e compagni.
Come vi dicevo, George Peppard non gradiva l’idea di essere
meno popolare (e pagato) di Mr. T, quindi tra i due storie tesissime, con Dirk
Benedict utilizzato come il figlio della coppia in fase di separazione: «Va a
dire a quello con le collane che…», ambasciatore non porta pena, ma deve avere
grande pazienza.
Nel tentativo di alleggerire l’aria e mediare tra le parti, il canale NBC, seriamente intenzionato a lanciare l’ascesa dell'allora WWF sul piccolo schermo, diede il via ad una serie di apparizioni di volti noti, a partire da Hulk Hogan, eroe del Wrestling con cui Mr. T aveva un ottimo rapporto, che compare in ben due episodi.
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Potrebbe essere uno dei saluti ufficiali della Bara Volante. |
Senza contare piccoli ruoli per chiunque, Brion James, Michael Ironside, James Hong, Lance Henriksen, una parata di attori a cui vanno aggiunte apparizioni speciali anche per Boy George, perché fino alla terza stagione, “A-Team” era la festa a cui tutti volevano partecipare. Ma tra i tanti nomi coinvolti, uno che non viene citato mai si merita un paragrafo dedicato.
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«Perché insistono a chiamarlo Boy George? Pupa George sarebbe molto più adatto!» (cit.) |
Coordinatore degli stunt in 97 episodi (su 98, un giorno forse era malato) della serie, direttore di alcune seconde unità e responsabile di TUTTI i ciocchi fortissimi, le camionette ribaltate, i pugni, i salti, i calci e le esplosioni, un amico di questa Bara come Craig R. Baxley si è fatto le ossa con “A-Team”, non solo dando il taglio d’azione a tutto il telefilm, ma anche contribuendo a formarci tutti al modo giusto di intendere l’azione sullo schermo. Non è un caso se le puntate migliori della serie, abbiano tutte le zampino di Baxley anche dietro la macchina da presa, come la porzione di episodi legati al processo, all’inizio della quinta stagione.
Già perché per un lungo periodo “A-Team” è riuscita a
rivaleggiare e a battere in popolarità altri telefilm simbolo degli anni ’80
come “Dallas” e “Dinasty”. La struttura delle puntate era quella classica, una
narrazione verticale con il caso della settimana da risolvere come da moda del
periodo, ma con il calo di ascolti della quarta stagione, sono state introdotte
alcune novità.
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Come ho imparato ad amare i ciocchi fortissimi: San Craig R. Baxley da Los Angeles. |
Come ad esempio il personaggio di Frankie "Dishpan" Santana interpretato da Eddie Velez (ve lo ricordate in “Repo Man” di Alex Cox? Prima o poi dovrò scrivere un post su quel film), che riesce tutto sommato a non passare per il cane Pucci della situazione, quello che spezza le dinamiche consolidate tra i titolari della serie, i Grattachecca & Fichetto che hanno tenuto banco per quattro stagioni, come la pizza.
All’inizio della quinta stagione, si inizia ad intravedere
un po’ di orizzontalità nelle trame, la storica sigla cambia leggermente e
viene chiamato un altro attore, con cui Peppard aveva un buon rapporto, visto
che aveva recitato con lui in “I magnifici sette nello spazio” (1980), ovvero
uno dei sette magnifici originali, Robert Vaughn nei panni del Generale Hunt Stockwell, che di fatto inventa la
formula della Suicide Squad con
quarant'anni d'anticipo, diventando per un po’ il mandante delle missioni
dell’A-Team, prima del ritorno alla formula più canonica e alla chiusura della
serie, nel 1987.
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«Si, volevo sapere perché mi avete mandato Fiorello? Yul Brynner non avrebbe approvato» |
Cinque stagioni che si sono impresse a fuoco nella memoria di in almeno un paio di generazioni di spettatori, complici sicuramente le repliche, ma anche i fumetti, videogiochi, un film uscito nel 2010 (che faccio? Ne scrivo?) e una serie di emuli che hanno imparato la lezione applicando la formula vincente. Sto pensando al fumetto della Vertigo “The Losers”, diventato un film sempre nel 2010 (che faccio? Ne scrivo? Secondo estratto). Ma più che altro il lascito dell’A-Team è stato quello di aver creato personaggi ricordati ancora oggi da tutti, ma anche aver insegnato a fregarsene, amando un certo tipo di modo di approcciarsi al genere sul piccolo schermo.
Mi piace pensare che se ancora oggi mi esalto per le
esplosioni, i ciocchi d’auto fortissimi, gli inseguimenti, le sparatorie e in
generale, tutta quella roba che amo vedere in abbondanti quantitativi nella
finzione, per evitare di doverla vedere nella realtà, una buona fetta di quella
responsabilità la devo a Frank Lupo, Stephen J. Cannell, Craig R. Baxley, Hannibal,
Sberla, P.E. e Murdock. Insomma un classico di formazione da giocoso
combattimento, se questa Bara esiste e svolazza è anche perché faccio
parte della generazione che nel caso di un problema che nessuno può risolvere,
può sempre ingaggiare il famoso A-Team. Auguri ragazzi!
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Ed ora me lo posso anche concedere il sigaro della vittoria: vado matto per i post ben riusciti! |
Mi erano mitici fino a quando, prematuramente, qualcun mi spiegò e dimostrò che quei 4 altro non erano che il METAFORONE della società americana e della sua economia.
RispondiEliminaAnziani spregiudicati e viziosi residuati d'ere belliche al comando a vanvera, biondi attori wasp allevati solo al "Fake till is real", mentre il povero negraccio stolido e rabbioso ed il creativo puro e sensibile immigrato, vengono trattati come pazienti psichiatrici sotto sedazione e sfruttati in quanto gli unici effettivamente capaci.
Non li ho piú guardati allo stesso modo, e tutt'ora il 95% degli americani puoi suddividerli per queste categorie, a prescindere dal team di lavoro con cui si ha a che fare.
Magari i fumetti no..Ma il film fu un raro caso di tentativo riuscito di revival. Meglio riuscirono solo con Stusky & Hutch..varrebbe la pena ;)
Rimasi molto peggio nello scoprire che P.E. in originale non era Pubblic Enemy
Elimina><'
Legittimo, ma sarebbe poi davvero un male? A guardarla da questo punto di vista si potrebbero aggiungere strati: il chiacchiericcio sulla vita privata di Dirk Benedict, i personaggi femminili messi in panchina, uno dei quali lasciato a casa con la scusa ufficiale, si è sposata ora fa la casalinga (storia vera). Il “Latino” aggiunto in corsa in forza a questa banda di colletti blu che nella quinta stagione, prende comunque ordini da un maschio bianco, anziano e militare.
EliminaConsiderando che non ci sono state altre serie che hanno schierato in campo questo quartetto, se non opere derivate volutamente da “A-Team”, lo vedo quasi più come un pregio, ha fotografato l’America di quella cinquina d’anni. Chissà se i casting delle serie moderne (algoritmate) riusciranno a fare lo stesso oggi? Il film mi chiamava un ripasso già da un po' in effetti, non lo nego. Cheers!
Penso che sia un rito di passaggio quello di scontarsi contro l’acronimo “P.E.”, ci siamo passati tutti. Inoltre nulla mi toglie dalla testa che l’originale “Bad Attitude”, potrebbe essere stato il compromesso, la versione addolcita scelta al posto di “Bad Ass”. Cheers!
EliminaOddio,non necessariamente un "MALE", ma passa tutto dalla volontarietà dell'operazione. Le produzioni successive degli show runner, mostrano chiaramente l'assenza di una volontà satirica o caricaturale. Tutti i livelli semantici in piú, assolutamente lampanti come dicevi giustamente, sono MANIFESTI ma non volontari. Ed essendo immersi anche oggi nelle conseguenze di quel sistema,non la vedo molto allegra.
EliminaTi confesso che l'unico tentativo decentemente riuscito di una cosa del genere in moderno algoritmo é stato Legends of Tomorrow. Che mai nella vita avrei pensato, e invece ne restituisce la stessa atmosfera da mattinata infrasettimanale su Italia 1.
Sono rimasto scottato da “Arrow” che mi piaceva e poi, siamo andati per strade diverse. Una delle poche mattine malato a casa, da grande, ho beccato una puntata di “Supergirl” (non a caso su Italia 1), niente di eccezionale mi sembrava quasi i vecchi tempi delle mattine d’infanzia. Dico sempre che dovrei approfondire le serie della Distinta Concorrenza. Cheers!
Elimina40 anni?!?! Mi pare ieri che li guardavo alla mattina! Ah no, era ieri... Visto che viene ancora replicato su qualche canale satellitare. Va da se che da ragazzino lo adoravo, come tutti i telefilm che andavano di mattina nei canali Fininvest anni '80.
RispondiEliminaOvviamente ora che hai aperto il filone attendo il resto della truppa e pure un post sul film del 2010 che nonostante numerosi difetti, non era così pessimo.
In effetti era ieri sera, perché la replicavano su Twentyseven, prima del film di prima serata (storia vera). Questo però non mi ha impedito di sbagliare ripetutamente durante la stesura del post, continuano a scrivere 30 anni cercando di farmi lo sconto (storia vera). Però no, sono 40, la prima 30 gennaio 1983 su NBC, infatti sono contento di essere riuscito a scriverne entro la fine di gennaio 2023 ;-) Cheers
EliminaA-Team era parte dell'invasione di telefilm USA che presero il posto di quelli inglesi, francesi in particolare, anni 70. Rispetto ad altri un prodotto originale da vedere tornato dallo studio quotidiano sul divano con panino. Quanti anni. Buon martedì.
RispondiEliminaVero, infatti ragazze e ragazzi un po' più giovani del sottoscritto forse non si ricordano le serie popolari prima dello sbarco dell'A-Team, anzi alcune di quelle ai tempi erano quasi inedite anche a me, in ogni caso sono ben felice di essere cresciuto con questi ragazzacci, buona giornata anche a te. Cheers!
EliminaVado matto per le serie tv ben riuscite!
RispondiEliminaPurtroppo non riesco ad essere dello stesso parere per il film e ancora meno per Starsky & Hutch al cinema.
Ok Han, hai sparato per primo.
EliminaOra parliamo.. che ha che non va S&H il film?
Sono curioso, anche se io con Ben Stiller e la sua produzione ho un rapporto tormentato (storia vera). Cheers
EliminaEcco, Cassidy ha già detto in parte cosa non va.
EliminaDi Stiller adoro certi film come Zoolander 1e2, Palle Al balzo e (completamente diverso) I Sogni Segreti Di Walter Mitty.
Ma la rilettura comico demenziale di Starsky & Hutch l'avevo trovata davvero irritante.
Lo spirito originale della serie non era per niente così.
Per me era come vedere Miami Vice con Frank Drebin al posto di Crockett 😋
Ben Stiller ed il suo sodale biondo sfigurato personalmente li gradisco artisticamente quanto una retrospettiva di Cronemberg e Von Trier ad un ritiro quaresimale quaqquero.
EliminaEppure quel film funziona,loro sono perfetti e lo é ancor di piú l'operazione ammodernamento che non é affatto parodistica, ma aderente all'approccio originario della serie che era molto scazzone.
Guardati le prime 4/5 puntate sul tubo e ti ricrederai
Non ho visto tutte le puntate della serie e del film non ho un ricordo fresco, perché lo vidi all'uscita e poi mai più, ma non è che quelle quattro o cinque puntate non sono anche le stesse che hanno visto gli autori del film per caso? Così, riflessione buttata nel mucchio. Cheers
EliminaDesolato, ma persino una letta a Wikipedia inglese,che é la fonte che é, conferma quello a cui mi riferisco...Quindi,no.. ;)
EliminaIl fatto che in patria il telefilm fosse vissuto come una specie di love story tra i due poliziotti, non vuol dire che da noi vi fosse la stessa percezione, anzi. Io ricordo una serie scanzonata, a volte più seriosa a volte più leggera, ma mai demenziale al limite della parodia.
EliminaScusate l'intrusione 👋
Telefilm che mi ha "segnato" (ricordo ancora quando venne lanciato su Rete4 in prima serata e i compagni delle elementari erano tutti lì a decantarne lodi sperticate) però non mi ha mai appassionato (a differenza dei citati Ralph Supermaxieroe, Riptide, Automan, lo stesso Hunter), tanto che l'ho visto ma senza troppo entusiasmo.
RispondiEliminaIn parte ero infastidito dal fatto che sparassero senza mai beccare nulla, un pò come gli Stormtrooper, avevano una mira tremenda o erano così bravi da evitare tutte le volte di uccidere i cattivoni? Mai capito... Poi, onestamente, non mi piaceva il modo in cui P.E. trattava Murdock. Forse ero già troppo sensibile, ma per quanto si capisse che alla fine si volevano bene, trattare un veterano con qualche problema mentale in tale modo mi faceva specie...
In ogni caso, il furgone era fighissimo!! Tra l'altro la Playmobil sta facendo uscire una serie di autoveicoli ispirati ai film / telefilm di quegli anni, tra cui proprio l'A-Team e K.I.T.T. di Supercar. Quanto mi piacerebbe facessero uscire anche la Ferrari 308 GTS di Magnum P.I. o la Coyote di Hardcastle & McCormick!
Comunque vado matto per un post ben riuscito!
Aspetto anche il post su The Losers.
Ciao!
Sono cresciuto con “Guerre Stellari” e i laser, rossi per i fucili dei Cobra e blu per quelli dei G.I.Joe, quindi è una questione che non mi ha mai turbato di molto, anzi mi piaceva lo scoppiettare di scintille dietro ai protagonisti ;-) Secondo me lo trattava nel modo giusto, nel senso comne uno che deve convincere con un tale che ogni tanto si fissa con le idee più matte e pare un bambino gigante, come tra uomini si trattano male perché si vogliono bene e soprattutto non lo tratta mai come un “povero matto”, anche se glielo ripete sempre. Mi sarebbe sembrato più strano se uno come Mr. T lo avesse tenuto nella bambagia, quello sarebbe stato meno rispettoso.
EliminaDetto questo, mai avuto i Playmobil, sono un ragazzo della Lego, con quelli giocavo a casa di un mio amico che ne aveva un mucchio. Devo dire però che le loro operazioni, basate sull’attuale portafoglio di noi ex bambini, forse mi piacciono un po’ di più in versione Playmobil, avevo già adocchiato la DeLorean DMC-12, se mai uscisse il GMC Vandura, non so se potrei resistere ;-) Cheers
Anche io sono un Lego-boy, mai amato particolarmente i Playmobil... Però questi veicoli per noi ex-giovani sono fantastici. In più ti confermo che il GMC è già in circolazione da un pò (https://www.playmobil.it/the-a-team-van/70750.html). Inutile dirti che la DeLorean e la Ecto-1 le ho prese con la scusa che piacciono al figlio...
EliminaNo, non me le confermare certe notizie, parlo a nome del mio portafoglio ;-) In ogni caso grazie! Cheers
EliminaE continuano a mandarlo in TV, verso sera lo becchi sempre su uno di quei canali secondari tipo Iris o TwentySeven, non ricordo. è come la signora in giallo, ci sarà sempre un canale dove troverai le repliche, anche dopo che saranno tutti morti e sepolti! Sono cresciuto anche con questi pazzoidi, peccato non aver mai imparato a saldare tubi a caso per ottenere strani macchinari che saltano fuori da pannelli a scomparsa come P.E..
RispondiEliminaConfermo, TwentySeven ;-) Tra loro e MacGyver dovremmo saper costruire tutto! Cheers
EliminaTra gli ospiti delle varie puntate, segnalo da fan di Rob Zombie, Sid Haig - Captain Spaulding, nel ruolo di un villan biker.
RispondiEliminaBoooooy!
Bravissimo Tall Man è in una delle prime stagioni, quando l'ho visto ho urlato «Captain Spaulding!» (storia vera). Ma non manca il preside di "The Breakfast Club", Brion James e Michael Ironside nella stessa puntata (quella sulla lobby dei tassisti) e via dicendo ;-) Cheers
EliminaChe m'hai tirato fuori cassy
RispondiEliminaVisto? Rivista di recente per intero ci tenevo a questo compleanno ;-) Cheers
EliminaDa bambino teledipendente (caro collega) i telefilm mattutini erano il mio pane quotidiano, questo era nella mia top 3 con Supercar e Hazzard. Dell'A-Team ho un ricordo molto vago, non ricordo episodi particolari, Murdock era il mio preferico insieme a P.E., sberla mi stava un tantino sulle balle.
RispondiEliminaHo visto che lo danno ancora a rotta continua su qualche canale, al che mi è sorta una riflessione: ma quante scene in esterni si facevano prima nelle serie tv? Sparatorie e inseguimenti all'aperto, ampi scenari cittadini, in quegli anni erano la regola, i personaggi andavano in giro da una parte all'altra. Anche se oggi non sono un gran fruitore di serie tv, mi pare che quel tipo di approccio sia venuto meno, o sbaglio?
SPIEGONE SCENE IN ESTERNO
Elimina1) Fino alla crisi di fine millennio esistevano intere città per Km/q di estensione di proprietà degli Studios,eredità degli anni d'oro,spesso all'interno dell'area degli stessi.
Tutto dismesso o troppo costoso da mantenere.
2)L'avvento del digitale/green screen
3)Modifica sostanziale di iter, quantità,opportunità e possibilità di riprese in aree urbane delle terribili leggi per la sicurezza americane e relative assicurazioni.
Per altro, considerando che da bambino (per fortuna) non sono mai stato così tanto malato, le repliche hanno avuto il loro grosso peso, non solo perché l’A-Team è ancora in giro sul piccolo schermo, ma roba tipo Magum P.I. proprio grazie alla repliche, non dico che sia più famosa qui da noi che in patria, però quasi ;-) Cheers
EliminaPensa che ero convinto che A-team (di cui non ho visto un episodio neanche per sbaglio) fosse antecedente a Rocky III...
RispondiEliminaUn anno prima è uscito, infatti ai tempi Mr. T era solo Clubber Lang, si è trasformato in P.E. solo dopo, anche se è il modello su cui ha basato il resto della sua produzione, anche se non sconfinata. Cheers!
EliminaSe da una parte mi urta i nervi che replicare miliardi di volte questa serie significa aver lasciato inedite o dimenticate oceani di altre serie, non si può non voler bene all'A-Team, anche perché alla fine una volta visti mille volte tutti gli episodi cominci ad averci una certa familiarità :-D
RispondiEliminaE poi è stata una fucina di figuranti di spessore: da Lance Henriksen ad Al Leong, prima o poi sono passati tutti per l'A-Serie :-P
Ormai sono di famiglia, però almeno dentro ci lavoravano nomi come Baxley, Henriksen e tutti gli altri, poteva andarci decisamente peggio ;-) Cheers
EliminaE spero che tu non abbia mai visto l'Enterprise Playmobil, con triboli inclusi...
RispondiEliminaBel post che riporta ad un'altra epoca, che come dicono una marea di meme sui social-cosi, quando stavi male te li sparavi a raffica: A-Team, Supercar, Magnum P.I., Simon & Simon, Riptide, Hardcastle & McComick, Ralph e il suo costume senza istruzioni...anno dopo anno li mettevano a giro, ed erano sempre quelli, sempre gli stessi, ma li rivedevi comunque. Di qualche anno precedente Starsky & Hutch, Charlie's Angels, L'uomo da 6 milioni di dollari e la sua controparte femminile, Wonder Woman, L'incredibile Hulk, mentre MacGyver sarebbe arrivato dopo, iniziando anche lui dalla prima serata...
"Cane pazzo" Murduck era il mio preferito, con le sue uscite davvero tutte matte e adoravo i suoi duetti con P.E., dove sembrava che i due parlassero due lingue completamente diverse, facendosi poi dispetti e contro-dispetti, ma nonostante ciò riuscivano comunque a portare a casa il risultato. E mi ha sempre fatto impazzire il fatto che il soprannome di Baracus fosse stato adattato come "Pessimo Elemento". Cioè: non un "cattivo" elemento, o un "brutto" elemento, o magari un tizio terribile a caso. No, no. Proprio un "pessimo" elemento 😃
Il soprannome di John "Hannibal" Smith invece non l'ho mai capito.
Certo, a rivederli adesso faccio un po' di fatica: ci si deve sorbire prima tutta la storia imbastita per fare in modo che abbiano bisogno che l'A-Team entri in azione, da bimba e da ragazza ce la facevo, ora non più... Ma non posso che dirmi felice che abbiano smesso con le operazioni nostalgia, tirando fuori film da queste serie ormai ultra-datate, dove nel migliore dei casi sono riusciti "solo" a snaturare il telefilm di partenza, anche se ho visto che la serie remake di MacGyver è andata avanti per ben 5 stagioni, quando io non le avrei dato 'na lira. Ma ovviamente non sono più io il pubblico per queste cose...
No no, io non guardo più niente che inizi con “Play” e finsica con “Mobil” ;-)
EliminaTutti li guardavo, anche “Hunter” che era uno dei miei preferiti, ah Dee Dee McCall!
Non lo so, ma suona terribilmente figo ed è uno dei soprannomi dei miei cani, Hannibal (storia vera). Non ho mai avuto il coraggio di affrontare il nuovo MacGyver, il nuovo Magnum e la serie su Arma Letale, non è per me, ne sono consapevole. Cheers!
Hunter era anche uno dei miei preferiti. Una specie di Callaghan, leggermente stemperato da McCall, che recitava su una scatola, essendo alto 1,96 il bravo Fred Dreyer, visto anche in Sergente di Fuoco. Per quanto la pensi allo stesso modo sulle nuove serie riproposizione di vecchi classici, Arma Letale l'ho vista per le prime due stagioni e devo ammettere che non era male, aveva molto dello spirito dei film. Scusate l'intrusione!!
EliminaNo vi prego raga', così mi scappa la lacrimuccia...non me li fate nominare tutti vi prego... Le strade di San Francisco, New York New York, Chip's (sperando che facessero la puntata di Ralph Malph cantante rock maledetto), Mai dire sì (mi ero data tre opzioni per il nick-name: Vasquez, Laura Holt e Hillary Flammond, storia vera!), Agenzia Rockford...
EliminaHunter l'ho seguito meno, ma il paragone più immediato è sicuramente quello col Callaghan di quell'altro attore diversamente basso ma ugualmente affascinante.
Io c'ho provato, eh... con le nuove incarnazioni di questi personaggi, e a parte scelte di casting davvero infelici (vedasi Starsky & Hutch, ho grossi, grossissimi problemi con Ben Stiller, e Owen Wilson non lo considero nemmeno un attore), mi manca il carisma e il fascino degli interpreti originali: non si possono nemmeno non dico paragonare, ma neanche avvicinare proprio. Scusate, è solo un opinione personale, non voglio offendere nessuno 😅
Sarebbero state tutte ottime alternative ma Vasquez resta Vasquez ;-) "Hunter" per me era la serie su Callaghan che Clint Eastwood non avrebbe mai approvato, visto che controllava tutte le sceneggiature e non si muoveva foglia alla Warner, senza la sua approvazione (storia vera). Fred Dryer giocava a football quindi era ben piantato, insieme a Dee Dee McCall componevano l'articolo "il" del piccolo schermo. Cheers!
Elimina'Ma se avete un problema che nessuno può risolvere, e se riuscite a trovarli, forse potrete ingaggiare il famoso A-team'... 100 euri che la citazione è giusta senza neanche googlarla... Cass, cos'hai tirato fuori? Questa è un'operazione nostalgia vera e propria! Adoravo la sigla, e devo aver visto praticamente tutte le puntate, anche se l'unica che ricordo distintamente è quella in cui Boy George si trova a cantare in mezzo ai bykers a un raduno di musica country (ed essendo una serie in cui le pallottole non colpiscono mai nessuno, stranamente ne esce tutto intero e applaudito) In quegli anni non mancavo una puntata tra Love boat e Magnum PI ... Tra l'altro col senno del poi mi chiedo come facessi a vedere così tanti telefilm considerando che in casa mia la TV era strettamente contingentata... Cmq Team Murdock tutta la vita!
RispondiElimina"Cowoby George" il titolo oggi sembrerebbe uno scherzo. Repliche, la riposta è repliche infinite, altrimenti io non sarei dovuto andare a scuola un giorno in vita mia, visti i risultati forse non sarebbe cambiato molto ;-) Non potevo proprio esimermi da questo compleanno, sono felice di aver anche quasi rispettato il giorno giusto. Cheers!
EliminaA tutto quello che avete già detto e scritto su e intorno ad Hannibal, Mr. T, Murdock, Sberla e comprimari famosi vari io mi limito ad aggiungere questo ;-)
RispondiEliminahttps://www.dailymotion.com/video/x69nsd7
P.S. Rick Hunter e DeeDee McCall... e chi se lo dimentica Fred Dryer, con quel suo grilletto MOLTO facile :-)
Per questo ci piaceva tanto, il bellicoso Rick Hunter! Ricordo uno dei primi episodi dove veniva rapito con Dee Dee da dei redneck e poi doveva picchiare un cattivone stile street fighter che era il doppio di lui (probabilmente un wrestler perché già Rick non era proprio tascabile). La naturalezza con cui lo metteva a tappeto lo eleggevano già a mito! Ciao
EliminaCosa mi hai ricordato! Più tardi mi riguardo la puntata. Intanto rispondo perché non è giusto che solo io ogni tanto mi canticchi in giro per la casa questo pezzo di John Cena ;-) Cheers
EliminaL'episodio era l'undicesimo della terza stagione (mi sembrava fosse prima...). Si intitolava Bad Company e vede la presenze del wrestler "Big" John Studd (2.08 per 166 kg!!) oltre che del grande Dean Stockwell pre-Quantum Leap... Ho trovato anche la scena sul Tubo (non sto a mettere il link ma basta cercare Big John Studd vs Fred Dryer). Ciao
EliminaPer dirla alla Hannibal, post ben riuscito!
RispondiEliminaTelefilm che seguivo con piacere, ho anche un cofanetto con alcuni episodi "scelti" (da chi?). Il più cartoonesco telefilm d'azione, dopo un po' lo segui per le interazioni tra i protagonisti piuttosto che per le solite trame dei prepotenti da rimettere in riga, anche se il quartetto affronta anche soprusi di "vita quotidiana", tipo il racket, oltre a mettersi di traverso contro chi cerca di rubare qualcosa di prezioso... Oggi rivedrei un episodio esclusivamente per Murdock, che in quegli anni avrei visto benissimo anche nel ruolo di Shaggy in un live action su "Scooby Doo".
Citi Michael Ironside, beh lui credo se li sia girati tutti i telefilm d'azione di quegli anni, con una o anche due apparizioni dove prestare la sua faccia da duro.
Ignoravo la sostituzione di Tripla A, sarà stata proprio una meteora dato che a mia memoria sono passati dall'averla in squadra a restare in 4.
Forse non sai che l'A-Team è stato omaggiato da John Carpenter (!!!) nel fumetto di "Grosso guaio a Chinatown": Jack Burton in un episodio ha a che fare con quattro tizi che ricordano non poco Hannibal e soci! Quindi, se vai matto per esplosioni verdi, gente che entra ed esce volando...
Ti riferisci a questo fumetto dove per altro avevano trovato il modo di citare anche "Riptide" ;-) Se ci pensi in comune con la Scooby-Gang avevano anche il furgone, perché come dicevo arriviamo dalle generazioni in cui gli eroi erano definiti anche dal mezzo che guidavano. Cheers!
EliminaQuanta nostalgia!! Ricordo mattinate intere passate a guardare A-Team invece che studiare, della serie "lo lascio un po' come fondo" e invece poi venivo inevitabilmente catturata dal carisma di questo cast perfetto. Ancora oggi non saprei dire chi fosse il mio preferito ma forse un punto in più lo darei a Murdock, troppo folle per non volergli bene!!
RispondiEliminaBravissima, effetto camaleonte, un occhio sui libri l'altro sulla tv. Poi entrambi sulla tv e basta ;-) Mi fa piacere vedere tanti apprezzare Murdock, pensavo di essere tra i pochi ad averlo eletto spirito guida. Cheers!
EliminaGrande telefilm che da bambino volevo vedere ma non riuscivo. L'accoppiata su Italia 1 era alle 20.30 Supercar (altro mito da bambino) e alle 21.30 a team. Qual era il problema? Che io dovevo andare a letto alle 21.30 quindi mi beccavo la mitica sigla iniziale e poi a nanna. E l'indomani a chiedere a mio padre cos'era successo con storie, a volte, inventate di sana pianta per mascherare il fatto che si era addormentato davanti la TV.
RispondiEliminaCrescendo, finalmente, nelle innumerevoli repliche l'ho visto e continuo a vederlo tutt'oggi. Ho praticamente tutte le puntate su un hard disk e per quanto alcuni episodi li conosca a memoria lo rivedo ancora oggi con piacere. Esattamente come si vede un classico, anzi un classido, dato che siamo sulla bara. Sempre apprezzato la figura di merda che facevano i militari rendendosi ridicoli oltre ogni giustificazione. Era poi un modo per esplorare la provincia profonda degli Usa rispetto alle scintillanti città. C'era anche un po' di critica sociale, il fatto stesso che uno del team fosse una persona in cura presso il manicomio senza farlo passare per un pericoloso disadattato era bizzarro. Ci sono stati ospiti di eccezione tra cui, mi piace ricordare, Rick James in una puntata ambientata in carcere molto divertente. Il vero pazzo in alcuni casi era Hannibal comunque che si divertiva a finire nei guai. L'ultima stagione rimane anche la meno credibile perdendo l'ingenuità dell'inizio. Nel rilanciare si sbaglio target con avventure internazionali molto ridicole
Il telefilm, poi, cerca di riflettere sul Vietnam in maniera meno approfondita rispetto a magnum P.I. che firma alcuni episodi sull'argomento molto ben fatti per l'epoca.
Sul film: secondo me non ha avuto il successo che meritava. Aveva tutti gli elementi a posto. Grande cast, trovate geniali in stile a team ( la scena del carrarmato è ridicola ma calata nel contesto dell'a team è geniale), una storia solida per un film basato sulla serie TV. Peccato non sia andato avanti.
Rick James che per altro se la suonava e se la cantava, letteralmente. Ottimo riassunto il tuo, del film ne parleremo a breve, anche della questione carro armato ;-) Cheers!
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