mercoledì 14 dicembre 2022

Chucky - Stagione 2 (2022): la famiglia (disfunzionale) di Chucky


Lo sapete che Chucky è il mostro ufficiale preferito di Casa Cassidy, quindi attendevo molto la seconda stagione della sua serie, sempre prodotta da SyFy e curata dal papà della bambola assassina, ovvero Don Mancini che non molla davvero un colpo.
La seconda stagione di “Chucky” è andata in onda negli Stati Uniti tra Halloween e Natale, letteralmente visto che inizia con l’episodio 2x01 intitolato “Halloween II” e termina scortandoci fino alla festa dicembrina, anche se l’episodio 2x08 è andato in onda solo la scorsa settimana. Per quanto riguarda uno strambo Paese a forma di scarpa, si spera che Italia 1 ci faccia il regalo e porti questa serie in seconda serata, come ha fatto anche per la prima stagione. Visto che la serie è ancora inedita da noi (dita incrociate), ve lo scrivo: seguono moderati SPOILER!

Visto che Don Mancini nella prima puntata strizza l’occhio fin dal titolo ad Halloween II, il nostro pensa bene di seguirne anche la lezione, infatti la seconda stagione di “Chucky” inizia un minuto dopo la fine di quella precedente con Andy (Alex Vincent) alla guida di un camion pieno di bambole “Tipo Bello”, minacciato da Tiffany, sempre doppiata dall'indaffaratissima Jennifer Tilly. Sembrava un trionfo per Chucky, con 72 nuovi corpi in cui trasferire la sua anima, ma Andy troverà il modo di mettergli i bastoni per tra le ruote, almeno per un po’.

Un Chucky ad orologeria.

Proseguono anche le vicende dei giovani protagonisti della prima stagione, mentre cercano di riprendersi dal loro incontro con Chucky: Jake (Zackary Arthur) cerca di viversi la sua storia a distanza con Devon (Björgvin Arnarson) ma anche di fare il buon fratello maggiore, anche se la più incasinata resta Lexy (Alyvia Alyn Lind), dentro fino al collo ad una dipendenza da droghe, normale quando sei sopravvissuta per miracolo a Chucky e tua madre, continua a giocare alla famiglia perfetta per via della sua carriera politica. In ogni caso lo confermo, anche se ‘sti ragazzi crescono a vista d’occhio tra una stagione e l’altra, come il grano d’estate, tutti e tre sono davvero bravi, più di quanto la loro giovane età anagrafica lascerebbe pensare, anche in questa stagione si fa spudoratamente il tifo per loro, come lo si fa per le vecchie glorie, ecco, parliamo di loro!

Tiffany è una bambola dentro il corpo da pin-up di Jennifer Tilly, di cui occupa identità e villa, per tenere segregata Nica Pierce (Fiona Dourif), ridotta ad un tronco di donna dai gesti sadici della bambola Tiffany. Sia messo agli atti che avevo l’occasione per fare una battutaccia delle mie e non l’ho fatta, anche se implicitamente era un complimento a Fiona Dourif che se li merita sempre tutti, ok?

Nica scopre che conoscere una celebrità potrebbe non essere proprio uno spasso.

Se Tiffany occupa il corpo di Jennifer Tilly, Nica combatte ancora con la personalità dell’originale Chucky pronta ad emergere… non ci state capendo niente? Vuol dire che non avete seguito tutti i film della saga di Chucky e mi dispiace dirvelo, con questa seconda stagione Don Mancini non ci prova nemmeno a guadagnarsi nuovo pubblico. Non vorrei dire che Mancini predica ai convertiti, perché più che altro si rivolge proprio ai suoi, ed è qui chi è necessaria una doverosa precisazione.

Vi disturbano le serie con adolescenti omosessuali come protagonisti? Pensate che siano una moda dettata dall’aria che tira nei programmi televisivi targati 2022? Bene, allora sappiate che a Don Mancini della vostra lamentela non frega un cazzo, Chucky era già una saga palesemente queer quando ancora questa parola non era di uso comune. Lo era in modo spudorato non solo per via dell’orientamento sessuale di Mancini, ma proprio nella piega presa dalla storia, non è un caso se in questa stagione di “Chucky” tornino in scena anche i personaggi più controversi di tutta la saga, ovvero Glen/Glenda.

Si chiamano come un film di Ed Wood e mancavano da questa serie da tempo.

A ben pensarci la saga di Chucky ha sempre parlato di famiglie, il più delle volte disfunzionali, come la mamma single che cresceva Andy nel primo film, la sua sorella maggiore acquista Kyle nel secondo, passando per la presa per i fondelli ad un’autorità in grado di raddrizzare i ragazzi come il servizio militare del terzo film. Per arrivare al delirio dei capitoli più comici e queer come Il figlio di Chucky e la “nuova famiglia” degli ultimi capitoli, che non a caso trovano in Fiona Dourif la migliore rappresentante, proprio lei che è la figlia di Brad Dourif, ovvero la voce ufficiale di Chucky, giusto per chiudere il cerchio.

Don Mancini ha sempre parlato di famiglia, non come la media di tutte le opere americane degli ultimi vent’anni, in cui la famiglia sembra la risposta a tutti i problemi del mondo. Quella naturale per Mancini sono spesso la causa del trauma, mentre le famiglie allargate sono spesso la soluzione, insomma il buon vecchio Don sventola la sua bandiera arcobaleno e utilizza l’horror come leva naturale, d’altra parte è sempre stato il genere schierato dalla parte degli “strambi” no? Quindi la seconda stagione di “Chucky” non si allinea, ne alla volontà di cercare nuovo pubblico, ne agli algoritmi che hanno l’inclusività tra i loro parametri impostati, Don Mancini va dritto per la sua strada e non prende prigionieri, anzi al massimo lascia un sacco di morti per strada, tutti per mani della sua celebre creatura.

«Solo Batman può permettersi gli addominali di plastica?»

Il primo episodio mette subito in chiaro che Chucky non prenderà prigionieri, senza rovinarvi l’esplosiva sorpresa (in tutti i sensi), il bastardello in salopette tornerà a tormentare Jake, Devon e Lexy, facendo ricadere su di loro la colpa del suo primo cattivissimo gesto. I tre ragazzi, due omosessuali e una tossica, hanno bisogno di aiuto e correzione secondo i canoni della società, quindi vengono spediti al Signore Incantato, scuola gestita da Padre Bryce (Devon Sawa che trova il modo di tornare nel casting della serie dopo la prima stagione) e dove faranno la conoscenza di Nadine (Bella Higginbotham), la prova vivente che tutti i piccoletti con i capelli rossi non sono malvagi, non vogliamo mica seminare stereotipi no?
 
Il tentativo di conversione è l'ennesimo sfottò di Mancini, dopo la parentesi militare del terzo film, però è realizzato con molto più sale in zucca, quello che il vecchio Don ha dimostrato di avere, altrimenti la sua creatura in salopette non sarebbe sopravvissuta nel tempo e nel cuore del pubblico tutti questi anni. Nell’equazione mettete in conto il vero tentativo di Jake di lasciarsi alla spalle il trauma chiamato Chucky, questo porta alla prima delle tante varianti della bambola assassina che vedremo in questa stagione.

Arancia Bambola meccanica.
 
Il “Chucky Buono”, riconvertito con una sorta di cura Ludovico fatta in casa è una trovata satirica, ma anche un modo per portare avanti la trama: cosa sta combinando Chucky e perché sembrano esserci così tante versioni delle bambole “Good Guy” in circolazione? Come ad esempio “Chucky forzuto” ma soprattutto il Chucky senza capelli, che entra in scena come una gag sulla calvizie e diventa presto l’eminenza grigia dietro a tutta l’operazione, una sorta di colonello Kurtz in salopette, con una collana di orecchie legate al collo, pazzo esadico, citofonare Andy per conferma.
 
Bisogna dire che la seconda stagione di “Chucky” ci mette un po’ ad ingranare, tutti i protagonisti sono sparsi in giro e per arrivare a collaborare ci metteranno cinque o sei episodi, ma non perdetevi d’animo perché anche la seconda stagione regala momenti notevoli, come il ritorno in scena di Glen/Glenda ad esempio.

In questa serie tutti raddoppiano, anche il numero di sorelle Tilly coinvolte.
 
Finalmente in forma umana dopo la scena finale di Il figlio di Chucky, dei due gemelli si erano perse le tracce, tornano interpretati dall’attore non binario Lachlan Watson (lo avete visto in Le terrificanti avventure di Sabrina) che qui spariglia le carte, tra personaggi che a ben guardarli sono tutti non binari, visto che ognuno di loro non è semplicemente etichettabile, come ad esempio la loro mamma Jennifer Tilly, protagonista assoluta di un episodio che è una storia nella storia, anche perché entra in scena anche Meg Tilly, nella parte di... Meg Tilly. Tanto per non farci mancare nulla.
 
La puntata 2x04 (Death on denial) non solo è il tentativo della bambola Tiffany di continuare a nascondersi dentro il corpo e la vita di Jennifer Tilly, ma diventa presto una cena con delitto, utilizzata dall'attrice per nascondere i suoi veri omicidi, come ad esempio quello del maggiordomo politicamente scorretto (e odiosissimo) che non è l’assassino, visto che viene ammazzato per primo.

Don Mancini ha messo su un seguito di "Bound" senza avvisare nessuno.
 
Se nella prima stagione Don Mancini citava Frankenstein (film dalle forte connotazione queer) qui si rifà spudoratamente ad un altro titolo della stessa tipologia, ovvero “Bound - Torbido inganno” (1996) il primo film delle Wachowski, giusto perché Don Mancini si è messo in testa di riuscire a farmi sbagliare tutti i pronomi, tutti insieme, nello stesso post.
 
Alla cena con delitto ritroviamo buona parte del cast di “Bound”, dalla già citata Jennifer Tilly, passando per Gina Gershon e Joe Pantoliano, tutti molto ironicamente impegnati ad interpretarsi prendendosi per i fondelli. Normale quindi che questa puntata senza Chucky, finisca per bucare definitivamente la quarta parete, con il bambolotto nel ruolo di ideale presentatore di un programma, in cui l’ospite principale è la campionessa della WWE Liv Morgan, che in un’intervista aveva espresso il desiderio di essere uccisa da Chucky e qui viene prontamente accontentata.

Proprio vero quello che dicono, fai attenzione a quello che desideri.
 
Dopo la parentesi altamente meta-narrativa della stagione, “Chucky” rimescola ancora una volta le carte, la grande famiglia allargata di personaggi creati da Don Mancini finisce per mescolarsi, integrarsi, con i gemelli separati tra mamma Tiffany e papà Chucky, due perfetti esempi di cattivi genitori che non fanno che portare lo scompiglio tra i loro figli, naturali e non.
 
Lo sfottò alla Chiesa si consuma nel modo più ovvio e in linea con un prodotto Horror, ovvero la scena dell’esorcismo di Chucky che è l’apice dell’episodio 2x07 (Goin’ to the chapel), ma le soprese non finiscono, perché quando sembra che il male sia stato sconfitto, la seconda stagione di "Chucky" cambia ancora una volta pelle, regalandosi un finale tutto ambientato nei giorni prima di Natale.

Se ve lo state chiedendo, non manca nemmeno il canonico vomito verde.
 
L’ultima puntata, l’episodio 2x08 (Chucky Actually), sembra fatto dal sarto per omaggiare tutto il corposo filone degli horror Natalizi, oltre che ad impostare le trame per il futuro della serie, perché ovviamente Don Mancini non ha nessuna intenzione di chiuderla qui, ma prima si regala una convergenza astrale che ancora non si era vista in tutta la saga, Chucky armato di motosega! Ok, le celebrazioni di Natale ora sono ufficialmente iniziate!

Now I have a machine gun chainsaw, ho-ho-ho (quasi.cit.)
 
A cavallo tra Halloween e Natale, “Chucky” si conferma una serie divertente, che parla di generi (horror ma non solo) perché sa di cosa sta parlando e gli sta a cuore l’argomento, a differenza di tutte le altre serie che parlano di famiglia con la caramellosità tipica del 25 dicembre. Chucky, che è più cattivo del Grinch, ci si avventa contro, braccio armato di un Don Mancini che prosegue caparbiamente lungo la sua traiettoria, dritto come un treno. In mezzo ad un sacco di serie finto buone, io non ho dubbi, molto meglio una gustosamente cattiva e dispettosa come "Chucky".
 
Ed ora mi siedo qui, ed aspetto la conferma della terza stagione. Vi conviene farlo amici di SyFy se non volete rivedere per Natale una scatola impacchettata, dimensioni 60x30 con un fiocco sopra e una bambola assassina dentro.
 
Come sempre, vi ricordo lo speciale dedicato a Chucky della Bara Volante!

8 commenti:

  1. Zeppa di momenti esilaranti e, soprattutto, di giovani attori bravissimi (Lachlan Watson da il bianco!), mi sono goduta tantissimo anche questa seconda serie. Non vedo l'ora esca la terza stagione e, nel frattempo, mi è anche venuta voglia di rivedere Bound, visto che la puntata dedicata alla "cena con delitto" è stata uno stranissimo tuffo nel passato di un film che ricordavo a poco!

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    1. Ha una fiammata (ah-ah) iniziale, poi si prende il suo tempo e dopo, non guarda più in faccia nessuno, altra gran stagione, la terza la vorrei tipo, adesso ;-) Ho sempre detto che "Bound" è il secondo miglior film delle due registe, Don Mancini ne ha confermato lo stato di culto. Cheers!

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  2. Ancora devo vedere la prima stagione: un giorno farò una scorpacciata e tornerò a commentare :-P

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    1. Quando vuoi, Don Mancini e la sua creatura in salopette per me meritano sempre il tempo impiegato a seguirli ;-) Cheers

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  3. Mi sono arenato più o meno a metà della prima stagione, l'orario in seconda serata è una menata e sky quando si tratta di registrare i programmi mediaset tende a tagliare gli episodi. Sembra una figata seguendo il filone dei film, spero un giorno di trovarla su qualche servizio perché così mi passa la voglia.

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    1. Abbastanza impossibile da seguire in tv, odio la pubblicità ;-) Dovrebbero aver fatto anche il cofanetto, in ogni caso si è una figata, Don Mancini non rinuncia alla sua continuity, non vedo l'ora di seguire anche la stagione numero 3! Cheers

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  4. Speriamo che anche questa seconda stagione arrivi su Mediaset, che vorrei vederla ;)

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    1. Non ho accesso ai dati di gradimento di Italia 1, ma la sensazione, almeno nella mia "bolla" (che però è piena di horror maniaci) è che l'iniziativa della prima stagione in seconda serata sia stata tutto sommato seguita, magari qualche Barista ha qualche informazione meno basata sul "senso di Cassidy per il nulla cosmico dei palinsesti" ;-) Cheers

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