mercoledì 27 luglio 2022

The Gray Man (2022): talmente grigio da risultare anonimo


Avete notato come alcuni film vengano accolti dal pubblico solo sulla base del loro budget? Se considerato troppo alto è inevitabile leggere quello che sostiene che gli stessi soldi potevano essere utilizzati diversamente, come se nel caso del film di oggi, Netflix avesse un reparto che si occupa di intrattenimento, uno di esplorazione spaziale e un altro ancora, designato a curare le malattie più letali. 

Ora, non mi voglio unire a questa schiera, preferisco morire pecora nera (quasi-cit.), ma nel caso di “The Gray Man” viene da pensare che buona parte dei duecento milioni di fogli verdi con sopra facce di ex presidenti defunti, siano stati spesi per pagare gli alcolici distribuiti durante l’anteprima stampa, perché il film dei fratelli Anthony e Joe Russo ha fatto la sua breve apparizione anche in sala, dove è stato ignorato perché andiamo, chi pagherebbe dei soldi per ammirare sul grande schermo i baffi pre-puberali di Chris Evans, quando potrebbe tranquillamente aspettare una settimana e “godersi” lo stesso monotono film comodamente a casa? In sala ci vado più che volentieri se penso che il film meriti, per “The Grey Man” ho sentito tutto il peso del mio culo e francamente ve lo dico fuori dai denti, se proprio vi interessa, guardatevelo comodamente sul divano, tanto non vi perdete poi molto.
 
Tratto dal romanzo omonimo di Mark Greaney, “The Gray Man” è la storia di Courtland "Court" Gentry anche noto come Sierra Six (Ryan Gosling), perché a sua detta 007 era già stato preso. Arruolato in carcere da Donald Fitzroy (il mutuo da pagare di Billy Bob Thornton), il nostro è il classico buono buonissimo che è finito dentro per aver fatto comunque qualcosa di eticamente sacrosanto (allora perché sta al gabbio?) arruolato dalla CIA per uccidere gente in giro per il mondo in maniera eticamente corretta, insomma per gli Yankee per lo meno.

Se i Russo mettono una buona parola, il ruolo di Guardian in Alpha Flight per la Marvel non te lo toglie nessuno.
 
Balzo in avanti il film si gioca tutto subito, a Bangkok (scritto BANGKOK a schermo pieno, perché ormai la moda imposta da xXx vuole film giramondo e nomi di città cubitali) il nostro Sierra Six armato di fucilone fantascientifico, potrebbe eliminare il bersaglio sparando attraverso due piani di pavimenti di vetro (Eh!?) ma cielo! Ci sono dei bambini (in un locale alla di Bangkok la mezzanotte di capodanno? Vabbè) quindi meglio uccidere il bersaglio a mani nude con l’aiuto di una sempre bellissima ma sprecata Ana de Armas, che se buca lo schermo qui è solo perché quella donna è una meraviglia della natura, non certo grazie ai registi, basta confrontare la sue prove qui e nell’ultimo 007, per avere davvero tutta la dimensione della differenza di un film fatto per la tv con un sacco di soldi, da uno che invece malgrado i difetti, ha per lo meno qualcosa da dire.

Il vero spreco non è il budget, ma utilizzare Ana de Armas così poco e male.
 
Basta la prima scena d’azione, tutta luci al neon e Ryan Gosling che si spara le pose perché io abbia dovuto mettere in pausa il film per cercare due parti molto importanti del mio corpo, rotolate sotto il divano. Non so che problemi abbiano i fratelli Russo con il montaggio, ma proprio di fare una scena di lotta come si deve non sono capaci, capisco che abbiano per la mani Ryan Gosling, uno che ha chiaramente imparato due movimenti tre settimane prima di iniziare le riprese, e li ripeta meccanicamente, però con un montaggio da far sanguinare gli occhi francamente mi chiedo perché i due fratellini si ostinino a fare film d’azione.
 
Trovo che si anche una perdita di tempo scendere nel dettaglio di una trama che ruota attorno al contenuto di una chiavetta USB (ancora? Nel 2022!?) e su una bambina da salvare, che con la sua entrata in scena affossa il ritmo di un film generato da un algoritmo. Si vede perché potete rimetterci l’orologio, mezz’ora di dialoghi, scena d’azione, non si scappa da questa formula, il tutto mentre i personaggi fanno cose e vedono gente in giro per il mondo, quindi sotto di scena girate a Praga, anzi chiedo scusa… PRAGA! Perché tanto lo produzione si sposta in base alle città che finanziano di più.

Questa vale per la mia teoria delle scene in metro nei film, infatti è una delle poche valide del film.
 
Non dico che alcune scene d’azione siano anche ben fatte (ci credo, con duecento milioni ci mancherebbe), ma “Infernet” è insorto perché con la stessa cifra Michael Bay ha “devastato” Firenze, ma vogliamo mettere il risultato finale? 6 Underground sarà cafone quanto il cinema di Michele Baia, ma per lo meno siamo nelle mani di un autore che sa davvero girare le scene d’azione, che per altro ha firmato uno dei pochi film Netflix che non sembravano generato dal solito algoritmo e che ovviamente è stato accolto con sguardi scuri da molto pubblico, perché di Bay bisogna parlare male sempre e comunque, allora affrontiamo la questione.
 
I fratelli Russo sotto l’ala protettiva della Marvel hanno lavorato a lungo in un ambiente “sicuro” facendosi un nome e parecchi amici, non è un caso se qui si siano portati dietro Chris “Cap” Evans (lasciatemi l’icona aperta su di lui, più avanti ci torniamo), sanno gestire grandi budget, hanno un nome che attira, vogliamo anche pretendere che siano bravi? Non scherziamo.

Si lo so Ryan, sto sulle palle a tanti, prendi il numeretto e mettiti in fila.
 
I fratellini hanno una passione per i film di genere, bontà loro almeno quello, ma guarda caso Tyler Rake che hanno prodotto affidando la regia ad uno dei loro protetti, guarda caso è l’unico film d’azione associato al cognome dei Russo davvero riuscito. Perché “The Gray Man” dalla sua ha davvero solo i nomi grossi del cast e il budget con cui è stato girato, per il resto è uno di quei film così banali che a confronto Red Notice (per restare in casa Netflix) sembra destinato a diventare un classico, ma solo nel confronto diretto eh?
 
Andiamo, ormai escono due film al mese con il protagonista a bordo di un aereo che sta precipitando, che si lancia nel vuoto sfilando il paracadute di cui è sprovvisto a qualche sgherro sacrificabile meglio attrezzato, ma se la scena la giri peggio di “Moonraker - Operazione spazio” (1979) forse è meglio che lasci perdere, specialmente se il tuo film ha delle ambizioni Bondiane.
 
Già mi pare di sentire alcuni pareri: «Eh ma io mi sono divertito», ma bontà divina sono felice per voi davvero, ma guardiamo il quadro generale, quanti altri film d’azione fatti con lo stampino con attori Marvel (gli unici che il grande pubblico conosce) dobbiamo veder ancora uscire prima di capire che non è questa la via da seguire? Si capisce anche dal fatto che Ryan Gosling, uno che solitamente fa della sua fissità una virtù (ne abbiamo parlato), qui ad inizio film sembra quasi vivo, per poi spegnersi con il passare dei minuti davanti all’ennesima scena fotocopia. Taccio sul povero Wagner Moura, qui utilizzato come l’ultimo dei caratteristi nella parte del matto oppure su Jessica Henwick, una che invece avrà una lunga e anonima carriera (se non si sveglia), perché incarna otto delle dieci caratteristiche richieste dai canoni di selezione dei casting di Netflix, insomma l’algoritmo seleziona sempre il suo nome.

Baffo buffo, che più lo guardi più è brutto.
 
La “matta” uscita dal mazzo è proprio Chris Evans di cui vi ero debitore di un’icona lasciata aperta, qui si toglie lo sfizio di un ruolo da sadico cattivo, con braghe bianche e baffi inguardabili, come a voler dire «Uh come sono eccentrico con questo baffo buffo!». Infatti sotto di facce e faccette, perché tanto può conciarsi come vuole, ma Evans avrà sempre la faccia da tontolone, ben poco credibile nel ruolo di cattivo cattivissimo, si sarà anche costruito una credibilità dietro alla scudo di Cap, ma ogni volta che lo guardo, vedo il biondone spaesato che correva dietro a Kim Basinger in “Cellular” (2004).
 
Insomma “The Gray Man” è il classico film che inizi a dimenticare mentre ancora lo stai guardando, perché proprio come Red Notice in realtà lo hai già visto, con altri titoli, con altre facce, ma questo campionario di scene movimentare non è quello che farà fare un solo passo in avanti al cinema d’azione, figuriamoci a quello di spionaggio. Sarebbe stato lecito aspettarsi che con un uscita palliativo in sala, il film avrebbe almeno avuto il coraggio di osare un po’ di più nello spendere il budget disponibile, ma con i fratelli Russo di mezzo il rischio non è nemmeno da prendere in considerazione, però tirando le somme, Netflix in sanguinosa crisi, ha deciso di tagliare sui progetti “autoriali”, quindi dimenticatevi per sempre Scorsese e Bay, e a questo punto spero anche i Russo, se i risultati sono così grigi e anonimi.

42 commenti:

  1. Carabara, anche io non appena ho letto The Gray Man ho pensato, come te sagomaccia, alla storia della Justice League di DeMatteis/Giffen/Maguire e sono rimasto deluso quando il plot è andato altrove, ma era parecchio dopo mezzanotte di sabato, la lavatrice stava ancora andando, Crepascola e Crepascolino erano in montagna e ho gettato il cuore oltre l'ostacolo arrivando allo happy end di questo primo capitolo di una serie che durerà come nemmeno 007, Mission: Impossible e quella roba con droidi, antiche religioni, principesse ed astronavi. Sierra Six ci delizierà per anni con i suoi tentativi di smetterla di rischiare la pelle per conto di mandanti sempre + inaffidabili, ma almeno i Russo Bros hanno ucciso Evans ( senza chiederlo ad Evans immagino - semi cit. da Agatha Christie ) e questo permetterà al mio amico ex allievo Nolan di utilizzarlo per il suo prossimo progetto nome di lavorazione " Eva". Di seguito una sintesi della storia: Chris è un tontolone buono come il pane di una volta innamorato da sempre della perfida, gelosissima Sierra. Quando Chris aiuta una collega a risolvere un problema personale, Sierra non la prende bene e la "rivale" sparisce nel nulla. Idem per un amico del bowling e per un poliziotto che indaga sulle scomparse. Tu sei una vecchia volpe ed un grande fan dei due Chris quindi stai pensando che Sierra sia una personalità nascosta di Evans e sei sulla strada giusta. Evans è il desiderio di catarsi di Sierra che viaggiando indietro nel tempo è incappata nella zona grigia, un momento di stasi, un nodo, in cui si ha una eternità per riflettere sui propri errori, da cui si riparte immemori. Non credo che sarà un prodotto Netflix. Nolan è fissato per le sale. Temo dovremo alzarci tutti e due dal divano. Pazienza. Ciao ciao

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    1. Con il tuo ex allievo si, toccherà andare un sala, in effetti la svolta semi Fight Club sembrava probabile, di sicuro Netflix ha già annunciato seguito e spin-off. Di questa robina anonima da 200 milioni si, della sua versione divertente e ben diretta dello stesso costo (6 Underground) no, si vede che Bay ha altro da fare che assecondare Netflix ;-) Cheers

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  2. Pensa un po'... Nella locandina Chris pareva Nicola Savino...

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  3. Un'altra johnwickkata e giustamente, inferirorissimo anche a 6 Underground, del quale resto grande fan. M il villain tontolone è protagonista dell'unica grande battuta del film, al termine di un assurdo sparatutto in piazza: "Ma possibile che non c'è uno che riesce a sparare a un uomo ammanettato?" Me l'ha copiata para para.. ahahah

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    1. In effetti quella è divertente ;-) Inspiegabile che Netflix abbia ammazzato la saga di "Sei sottoterra", film costato la stessa cifra, per annunciare già un seguito di questa roba, i Russo sono decisamente più servizievoli di Michele Baia, ma anche molto meno talentuosi. Cheers

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  4. 6 Underground rimane un ciofeca, certo che Chris Evans come cattivo e credibile come Cicciolina come suora (l' espressività nulla non lo aiuta)

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    1. Se quello è una ciofeca, che espressioni usiamo per descrivere quest'affare senza arte ne parte? Tocca scomodare le parolacce ;-) Cheers

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  5. Quando hanno rapito la ragazzino l'ho visto visto come un remake di Commando, però senza le battute sagaci di Arnold (purtroppo) :D A me non è dispiaciuto, certo i fratelli Russo potevano far di meglio. Viene da chiedersi: come mai The Winter Soldier lo riguarderei all'infinito invece questo no? Forse conta tanto il fatto che nell'MCU ci sono i carismi dei vari personaggi, qui il protagonista Sierra Six è un tizio nuovo, e non aiuta di certo il monoespressivo Gosling...

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    1. L'MCU regge quasi esclusivamente sui personaggi, per quello la fase 4 non piace, anche perché ci sono tante facce nuove. Cheers

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  6. Zio Portillo

    Visto un paio di sere fa senza sapere nulla sulla genesi o sulla trama. È il classico film Netflix: budget altissimo, 2-3 super attori da sbattere in locandina per vendere il prodotto e via a pilota automatico seguendo l’algoritmo. Con scene e idee prese da altri film e rifatte paro paro cambiando giusto due cosette per evitare le cause per plagio. Niente di originale ma tutto già collaudato e rassicurante.
    È fatto bene, nulla da dire a riguardo, perché le scene sono chiare e l’intreccio è facilmente comprensibile pure a chi si addormenta per 15 minuti, ma cavolo volete provare qualcosa di nuovo? O continuiamo così? Perché se andiamo avanti su questa strada pure al prossimo giro sarà un film che come i suoi illustri predecessori (Bright, Red Notice, Old Guard,…) verrà dimenticato dopo qualche giorno. E tra un paio d’anni finirà nel cestone dei tutto a 1€ in autogrill.

    E concordo quando tiri in ballo 6 UNDERGROUND. Mille difetti pure quello ma il budget stratosferico almeno è stato usato per far esplodere la Toscana e non per pagare il ricco cast e basta. A sto punto propongo di destinare sta cifra a Bay ogni volta. Mi sanguineranno gli occhi per i botti ma almeno mi gusto il film per qualcosa.

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    1. Uffici Netflix: "Raga basta regalare Soldoni a gent come Scorsese o Bay ok?" Ding Dong "Buongiorno siamo i Russo", "VI PREGO PRENDETE I NOSTRI SOLDI!!" ;-) Cheers

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  7. 200 milioni li hanno dati ai giornalisti per dire in giro che questa poveracciata è costata 200 milioni: due attori (ahahah "attori"! :-D ) in una stanza verde a muovere le manine e a dire stupidate: diciamo che è un film costato talmente poco che basta essere visto una volta su Netflix per guadagnare. Senza contare che Chris Evans ha dovuto pagare di tasca propria per quei baffi che gridano vendetta al Cielo.

    Per puro caso avevo visto un servizio al TG sul film, pompato come il nuovo super-mega-filmone spaziale capolavoro del millennio che cambierà per sempre le regole del cinema, mentre già dai loghi iniziali è chiaro che 'sta fetecchia inutile sarà dimenticata subito come ogni altro film del Duemila. Anche perché come al solito è una compilation di scene rubate ad altri film, non sempre migliori.
    Mentre lo vedevo gridavo "perchééééééééééééééé", ci sarà un limite all'abisso di vuotismo, ci sarà un momento in cui gli attori (ahahah "attori"! :-D ) diranno «NO, io ’sta cazzata non la faccio», invece c'è solo da scavare. E da rimanere con la domanda filosofica della vita: è il vuoto a creare Gosling o Gosling a creare il vuoto?

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    1. Film grigio con attori grigi, rispondo alla marzulliana domanda del fratello Lucius dicendo che è Gosling a creare il vuoto. Attore sopravvalutato e per nulla carismatico, sarà bello, sarà pompato, però non aggiunge nulla alle pellicole che interpreta, anzi toglie la voglia di vederle (almeno a me).
      Chris baffo Evans lo trovo migliore, già il citato Cellular lo trovo più riuscito di questo polpettone, per quanto abbastanza improbabile... In più in quello c'era anche Giasone...

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    2. Non avrei saputo dirla meglio, il buco con il Gosling intorno, 199 milioni spesi in “shottini” e campagna pubblicitaria attorno al nulla, oppure peggio, attorno ai baffi osceni di Evans ;-) Cheers

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    3. Una volta "Cellular" era considerato una ciofeca, ora il cinema è caduto così in basso che forse, ci toccherà rivalutare anche quello. I baffi di Evans no, quelli sono un crimine. Cheers

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    4. Visto che stiamo rivalutando i film dove nessuno aveva notato Chris Evans, a questo punto "The Losers" è mille volte meglio, sia per attori in campo, sia per trama, sia per Chris che fa lo stesso gioco del "finger gun" che Stallone gli copierà con "I Mercenari 2". Molto meglio di Cellular, che mannaggia alla presenza di Jason me lo sono dovuto comprare in DVD :-P (per Jason ho comprato robe che voi umani non potete immaginare, tipo il DVD di "Wrath of Man" e "Hobbs e Shaw", roba che mi bruciano le dita solo ad averli toccati, ma il collezionismo non si sceglie.)

      In quei trenta secondi di scena, totalmente inutile, Gosling sembra Schwarzenegger che s'è mangiato Hulk Hogan: c'era bisogno di pomparlo fino a quel punto? Ovvio che è l'unico punto a vendere il film all'unico pubblico davvero interessato, quelle delle fan di Ryan :-P

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    5. Non compro i DVD, però di Jason anche io vedo tutto... Se poi mi scrivi di The Losers, quello era un bel film, anche solo per il cast veramente azzeccato, forse il solo Evans era quello che risaltava meno perché non ancora in auge, ma la scena dell'"ascensore e poi del dito rimangono, anche se proprio quella dell'ascensore mi sembra un rimando alla stessa ne Il segreto del mio successo, per quanto Michael J Fox sia dotato di altra fisicità...

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    6. Che scherziamo? "The Losers" è un mio culto, specialmente da quando mi hanno detto che il cecchino del film mi somiglia (storia vera) anche se on so dove abbiano visto la somiglianza ;-) Cheers

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    7. Anche il fumetto da cui era tratto "The Losers" non era niente male, anche perché Evans lavora quasi solo in film tratti da fumetto ;-) Cheers

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    8. A proposito di Giasone e di film che solo io e Lucius (e pochi altri) vedremo, ho letto che faranno il seguito del megalodonte... Non so cosa potranno fare di più grosso!!

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    9. Scusa l'OT, Cass, ma capisci che fratello Daniele mi tira in ballo Giason e gli Squaloni quindi non posso resistere ^_^
      Visto che l'inguardabile "MEG" è (molto liberamente) tratto dal romanzo di Steve Alten, e che questo ha scritto ben 7 romanzi sugli squaloni (l'ultimo, "Purgatory", è proprio di quest'anno), direi che volendo c'è materiale a iosa per Giasone marittimo. Tutto sta a vedere se riusciranno a fare peggio di MEG: non credo sia umanamente possibile, ma ho fiducia che ci riusciranno :-P
      Comunque grazie della dritta, ne approfitto così per leggermi il secondo romanzo di Alten, l'unico altro giunto in Italia, "Minaccia degli abissi", di cui mi fregio di possedere la prima edizione "Segretissimo Presenta". Il primo MEG l'ho letto d'agosto, quindi la tua segnalazione arriva giusto in tempo ^_^

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  8. Nel film non c'è tensione, non c'è emozione e non c'è ormone. Da femmina mi aspettavo una pacchia per l'occhio con Ryan.....niente! Invece l'unica sexy è la De armas col lanciarazzi in mano....Ma possibile? O si deve cambiare parrocchia, o qui il Six era talmente tonto e poco convinto da aver ammosciato il sex! da dimenticare subito! Si anche il baffo di Evans!

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    1. Non c'è tensione (nessun dolore), non c'è emozione (nessun dolore), nessun dolore. Il tuo commento è talmente bello che non serve aggiungere altro, quindi me la canto ;-) Cheers

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    2. Me la canterò anche io tutto il giorno!! Nessun ormone...

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    3. Grazie, sto ridendo come una matta con questo blog! Complimenti, io scopiazzo, ma tu scompisci!

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    4. Ci ha regalato il pezzo del giorno ;-) Cheers

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    5. Grazie Giovanna, benvenuta sulla Bara Volante ti troverai bene, siamo tutti matti qui (cit.) ;-) Cheers

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    6. Benvenuta Giovanna, qui alla Bara non siamo belli (plurale maiestatis) ma siamo tutti simpatici!!

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    7. La Bara Volante: belli belli in modo assurdo (cit.) ;-) Cheers

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    8. Sospetto che ci sia altro nella vita oltre ad essere bello bello in modo assurdo....E presto scoprirò anche cos'è! Cit. Ah quando si facevano film intelligenti travestiti da stupidaggini, ora stupidaggini senza travestimento! Bye

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    9. Siamo finiti nel percentile sbagliato, il lato oscuro ;-) Cheers

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    10. Che poi bisogna spiegare a Giovanna che non siamo una combriccola di francescani tra i vari "fratelli". Siamo semplicemente fratelli d'elezione, tema quantomai attuale, poiché abbiamo vissuto le stesse esperienze negli stessi periodi della vita.

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    11. Anche perché non saremmo credibili nemmeno come frati trappisti, la massimo come bevitori di birra ;-) Cheers

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  9. I Russo non fanno un buon film da "Thw Winter Soldier", tutto quello che è venuto dopo è bruttino, o trascurabile. Niente che ti faccia odiare la visione, ma sono sempre film trascurabili. Ora io non so se dalle parti di Los Gatos se ne siano accorti, ma "Red Notice" prima e "The Gray Man" ora sono due film tv che costano come dei kolossal (e intendo film TV perché proprio esteticamente non sembrano produzioni cinematografiche). Pe quanto mi abbia fatto schifo "6 Underground" (picco più basso di Bay assieme a "transformers vs Exablibur" e so che non concordiamo su questo, ma abbiamo sicuramente fatto pace con "Ambulance"), quel film costato 50 milioni di bigliettoni in meno, quando gira davanti ai tuoi occhi sembra esserne costati il doppio. E in ogni caso per un motivo o per un altro non lascia indifferenti come questo. Di "The Gray Man" hanno già annunciato il seguito, quindi il pubblico gradisce evidentemente.

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    1. Perché di Bay il pubblico parla sempre e comunque male (e non mi riferisco alla nostra disparità di vedute su "Sei sottoterra"), mentre i Russo sono "i più simpa della cumpa", quella della roba Marvel quindi piacciono. Ma se "6 Underground" ci mette d'accordo su un punto è proprio questo, nel suo asfaltare "The Grey Man", mettendo in chiaro la diversità di talenti in gioco. Cheers

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  10. Quello dell'algoritmo è un problema. Non solo di Netflix. Anche se io resto convinto che il guaio peggiore resta il pubblico pigro che vuole sempre la stessa cosa, raccontata nello stesso modo.

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    1. Penso proprio lo stesso, quello è il male oscuro del cinema. Cheers

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  11. Anche se mi fa sanguinare gli occhi vedere Bay accostato a Scorsese (sono sicuro che l'hai fatto apposta!), sono sicuro che hai ragione da vendere su questo The Gray Man! :--)

    (io parlo male di Bay sin da quando parlare male di Bay non era cool!)

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    1. Sono entrambi Autori con la "A" maiuscola che hanno ricevuto soldoni illimitati da Netflix per sfornare gli unici due "originals" memorabili, un Cassidy non fa mai associazioni strampalate a caso ;-) Cheers

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  12. Una marea di location che cambiano in pochissimo tempo, ma nessuna valorizzazione, personaggi inesistenti (Evans ok non sarà il massimo nel ruolo, ma con quei baffi e vestiti lo affossi in partenza per qualunque credibilità).
    Orribile la sequenza dell'aereo che mi ha fatto desistere, tra digitale a gogo senza ritegno, pessime inquadrature (e manco mi interessa analizzarle, come le hanno materialmente girate tra droni, digitale etc...), coreografie oscene (Gosling che si arrampica stile scimmia) e montaggio scriteriato. Il remake della Mummia film orribile, in una scena del genere aveva tutt'altra gestione, sarà che Tom Cruise in tali frangenti, impone lui il modo di girarla. Alla fine i Russo tanto decantati per il sopravvalutato Winter Soldier, hanno smarrito qualsiasi capacità nel girare l'azione. Dopo i terrificanti primi 40 minuti, il film fortunatamente si assesta sulla mediocrità fetente, senza toccare picchi stra-negativi, fase finale a parte forse. Gosling non ha molto da fare, Thorton il migliore, Evans il nulla (il look e vestiti fanno schifo) e Ana de Armas di supporto e basta.

    I Russo nell'azione vanno benino solo negli spazzi stretti con un numero limitato di personaggi da gestire (nel tram a Praga, dove fanno un casino abnorme), altrimenti vanno di droni, montaggio spezzettato e soprattutto effetti sparati a mille (vedasi i fuochi d'artificio nel primo scontro) con disastri immani nella messa in scena. Imbarazzante il personaggio dell'altro sicario, Lone Wolf, cos'è quella sua porcheria nel finale? Siccome è parte di una "minoranza", non fà quello che deve fare? Patetico, questi hanno ammazzato tutto e tutti con i loro casino e poi si fanno scrupoli etici, mah...
    La ragazzina poi? Ha un peacemaker, ma praticamente rileva a zero questa cosa, non è credibile che soffra una volta quando tutto è tranquillo e poi praticamente schiva proiettili e si butti da un edificio nell'acqua senza conseguenze per la sua precaria salute.

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    1. Ma vogliamo parlare dell'inutilità dell'inquadratura con il drone davanti all'ospedale? Per riprendere gente che passeggia? Assurdo. Cheers

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