Torna l’appuntamento
con titolo
Springsteeniano, con le ultime serie viste di recente, quindi
via!
Stranger Things
Stagione: 4 - Parte 2
Dove la trovate: Netflix
Continuo a non
apprezzare la politica di Netflix di spezzettare le stagioni delle sue serie
più popolari, anche perché non credo affatto alla storiella inventata da fratelli
Duffer per cui, le ultime due puntate della quarta stagione di “Strane Cose”,
avevano bisogno di più tempo per la post produzione, il primo segmento, la
Parte 1 è stata scientificamente tagliata nel punto emotivo più alto della
stagione, quindi ok che siamo ragazzi ingenui e crediamo a tutto, ma non
proprio tutto tutto.
Quello che manca all’abbondante
(nel minutaggio) quarta stagione di “Strane Cose” era appunto solo la
conclusione, due episodi che non cambiano la buona direzione imboccata dalla
popolare serie, molto più horror nell’approccio, un po’ meno citazionismo
spudorato, oppure forse il livello di strizzate d’occhio agli anni ’80 (di
plastica, quelli che sono esistiti solo sul grande e piccolo schermo) è sempre
lo stesso, solo che ormai ci siamo rassegnati, almeno io l’ho fatto perché tanto
mi rendo conto che a buona parte del pubblico piace di più una citazione “pop”
piazzata al momento giusto che un arco narrativo raccontato come si deve, che
ci volete fare, sono un tipo strano che non si rassegna a queste strane cose.
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Forse ricorderemo questa serie come la rampa di lancio per tanti nuovi talenti. |
Detto questo l’episodio
4x08 è scritto con una sciatteria più unica che rara, voglio fornire ai Duffer
l’attenuante generica del fatto che questa sia comunque la puntata, che arriva
dopo il colpone di scena dell’episodio 4x07, fisiologica necessaria per far prendere fiato
al pubblico, ma anche troppo. Visto che il minutaggio infinito delle puntate
viene sfruttato nel modo peggiore dai Duffer, che si soffermando sulla stessa
scena per un tempo indeterminato, vogliamo parlare della scena dell’elicottero?
Meglio di no visto che se fosse durata la metà sarebbe stata efficace, ma trascinata
per quella lunghezza ha tutto il tempo per risultare ridicola, grazie al
cecchino con la mira buona come un soldato dell’Impero. Le so fare anche io le
citazioni pop, visto?
Mi sono rassegnato
anche al fatto che i Duffer continuino a ripetere lo stesso schema orma da
quattro stagioni, con il gruppo di protagonisti divisi e il cattivone di turno
da sconfiggere, in questo caso il malefico Vecna, detto Vectavir per gli amici.
Ah! Avete presente perché il bel mostrone realizzato con ottimi trucchi vi
ricordava così tanto il re degli estranei di
Giocotrono? Perché è stato creato
dallo stesso esperto di effetti speciali (storia vera), quindi abbiamo messo in
chiaro finalmente a chi somiglia Vectavir.
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"Portatemi Jon Snow, quell'ignorante" |
Non vorrei perdere
del tempo a riflettere su quanto la cultura delle armi sia radicata negli
americani perché non è certo questa la serie, se non altro l’ultima puntata,
seppur sempre caratterizzata da dialoghi infinitamente lunghi (per giustificare
l’immotivata durata di due ore e venti dell’episodio) si gioca qualche momento divertente,
dopo aver abbracciato l’horror i Duffer accolgono anche una certa estetica del Metallo,
Eddie Munson (Joseph Quinn) che suona
Master of Puppets è una tamarrata
divertente esattamente come veder spuntare una certa
spada (una citazione con
elsa e lama), che non ha nessuna cittadinanza nella storia o nella scena, però
se non altro alza l’asticella della caciara.
 |
Immagini che potete sentire (MASTER! MASTER!) |
Insomma ho poco da
aggiungere su quanto già descritto riguardo alla
Parte 1 della quarta stagione,
visto che mancava davvero solo l’ultimo tratto della maratona. “Stranger Things
4” si è impegnata cercando di far maturare il tono, abbracciando per davvero l’horror
come registro narrativo e non come semplice posa per farsi i fighi, i difetti
sono sempre gli stessi, esasperati da una lunghezza spesso immotivata, ma sono
anche i motivi per cui io personalmente non amo questa serie, ma pare tutto il
resto del mondo sì, a questo punto preferisco attendere al varco i Duffer, più
che con la stagione finale di “Strane Cose”, per il loro adattamento di “Il
Talismano” scritto da Stephen King e Peter Straub nel 1984 e apertamente citato
nell’episodio 4x09.
Ci sarà tempo, modo
e maniera per analizzare il loro lavoro, ma non mi stupisce che i Duffer siano
attratti proprio da quel libro di King, un altro esempio di quelle storie che
sembrano piacere a tanti, ma non al sottoscritto che pure non si perde un libro
del Re nemmeno per errore. Insomma, i Duffer sono destinati a tornare su questa
Bare in un modo o nell’altro, spero che lo facciano con il loro cuore da
appassionati di Horror pulsante, me lo auguro sul serio.
Commento in breve: se amavate questa roba, buon divertimento. Per
gli altri niente di nuovo se non i meme in rete.
Chi ne ha scritto
meglio di me: il
Moz è lui
Mr. Stranger Things.
The Boys
Stagione: 3
Dove la trovate: Amazon Prime Video
Ho deciso che questo
sarà il post dei pareri impopolari, tanto anche per quello che riguarda
The Boys, se volete solo gli elogi, internet è piena di persone (anche quotate) che
secondo me dell’adattamento del fumetto di
Garth Ennis e Darick Robertson
non ci hanno capito un’infioccettatissima. Parere mio eh? Lasciatemi fare la parte di Billy il macellaio per una volta.
Mi sono già
dilungato a spiegare
il mio punto di vista, il primo dei tanti difetti di
questa amatissima serie è aver spostato l’attenzione sui cattivi, tanto che i “The
Boys” del titolo sono appena caratterizzati, la non-spiegazione sul nome Latte
Materno (Laz Alonso) resta la conferma di quanto le caratteristiche proprie dei
“Boys” siano stata slittate sui Super, nello specifico su Patriota (Antony
Starr).
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"Certo che questa Bara oggi è piena di buoni sentimenti per tutti eh?" |
Quello che tutto
coloro che sostengono, dopo aver letto il fumetto, che la serie tv sia molto
meglio non hanno capito, è proprio il senso di tutta l’operazione messa su da
Garth Ennis, che si, ogni volta cerca il modo di spostare più avanti il limite
del descrivibile nel fumetto “per tutti” americano, in una sfida con la censura
che non è mai finita più o meno dai tempi di
Preacher. Quello che forse
non è arrivato del fumetto è stato il modo in cui Ennis ha saputo mettere alla
berlina le brutte abitudini dell’industria americana dei fumetti, da sempre
dipendente dai tizi in calzamaglia.
The Boys è essenzialmente un’enorme
satira all’industria dei fumetti, che nel mezzo ha trovato il modo di tirare
due picconate anche all’industria delle armi, utilizzando un tono grottesco
prima di svoltare verso un dramma più umano, con il ciclo di storie “Macellaio,
fornaio, candelaio”, che mi viene da pensare, nessuno abbia letto, altrimenti
anche i grossi nomi molto quotati non starebbero su “Infernet” a sostenere che la serie fa un lavoro migliore, o magari lo fanno solo per beccarsi facili “mi
piace”? Faccio lo scemo per non andare in guerra, ma la verità la sappiamo
tutti.
“The Boys”, arrivato
alla terza stagione, si conferma un’occasione sprecata, a mio avviso i tempi
erano maturi per una serie che prendesse per il culo l’industria dell’intrattenimento,
ormai dipendente anch'essa dai “Super”. Perché parliamo chiaro, per ogni Marvel-Zombie
(o DC-Zombie) che guarda SOLO film con super calzamaglie, la fuori molta gente
si è rotta il cazzo di vedere tutti questi pigiamoni. Il problema della
serie di Prime Video è il suo essere timida, certo si gioca una strizzatina d’occhio a
Dawn of Justice a alla faccenda #ReleaseTheSnyderCut, oppure far cantare ai suoi
Super “Imagine” di John Lennon come ha fatto Gal Gadot dal suo profilo
Instagram, ma sono piccoli colpiti di gomito, un messaggio in codice tra Nerd
che si perde in una serie che non è nemmeno capace di fare satira sociale, non
come si deve almeno.
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"Qualcuno spieghi a questi Nerd che Banshee non è solo uno degli Uomini-Pareggio" |
La svolta “Trumpiana”
di Patriota, che in quanto maschio bianco, si vede sorpassato a destra da
Starlight (Erin Moriarty) e si sfoga in diretta TV guadagnando punto con tutta
quella porzione di pubblico che un tempo, girava con in testa il cappellino “Makes
America great again”. Ma vogliamo parlare della “redenzione” di A-Train (Jessie
Usher)? Un modo manicheo di sfruttare l’onda del movimento “Black Life Matter”
infatti a chi viene opposto il personaggio? Ad un Super violento con il colore “Blue”
(life matter, come la polizia americana) nel nome di battaglia, che picchia i neri per far rispettare
la legge.
Questa sarebbe satira?
Queste sono trovate paracule per cercare di restare al passo con i tempi, per
una serie cerchiobottista che da una parte si gioca trovate mosce di questo
tipo e dall’altra, solletica e tintilla i Nerd contro cui dovrebbe scagliarsi,
con Soldatino (Jensen Ackles) che altro non è che un Capitan America o meglio,
un
Soldato d’inverno che non si sa perché i Boys non dovrebbero far scatenare
contro i loro nemici, visto che ha il potere di spazzarli tutti via.
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Che ti ridi? Gli unici soldatini che mi piacciono sono i G.I.Joe. |
Ma poi parliamoci
chiaro, “The Boys 3” risente del problema che in passato ha colpito anche
The Walking Dead, una serie che era interessante finché ha provato a camminare
sulle proprie gambe, prendendo le distanze dal solco già tracciato dal fumetto
scritto da
Robert Kirkman per poi, a metà della quarta stagione, capire di non
potercela fare, solo per trasformarsi in una versione slavata e meno riuscita
delle stesse trame del fumetto, una fotocopia sbiadita. Passi quindi piazzare l’ufficio
dei Boys nel mitico Fuller Building, il “ferro da stiro" che è la loro
casa anche nel fumetto, ma tutta la storia del composto V-24, quello che ti
trasforma in un Super per appunto, ventiquattro ore, non è altro che un modo
per sopperire ad un grosso problema che la serie ha deliberatamente ignorato e
che Garth Ennis aveva risolto a pagina uno: come fanno degli umani a combattere
uno come Patriota, se non hanno a loro volta dei poteri e non combattono il
fuoco con il fuoco?
Non è mai un buon
segno se una serie tratta da fumetto, decide di iniziare a pescare idee dallo
stesso in una fase così avanzata come la terza stagione. A questo punto del suo sviluppo “The Boys”
avrebbe già dovuto avere una storia tutta sua, invece pesca ancora dal fumetto
solo per creare scalpore ma senza avere un vero bersaglio, si mi riferisco a “Eroegasmo”,
il tanto pubblicizzato episodio 3x06 che è un enorme buco nell’acqua.
 |
"Non si era detto acqua? Questa non mi sembra acqua" |
Non lo è solo per il suo
contenuto, che si rivela provocatorio per il solo gusto di esserlo, molto più di quanto
molti (che non hanno capito) accusano di essere la prosa di Ennis. Nel fumetto Eroegasmo
era una palese presa per il culo a tutte quelle Maxi-Saghe a fumetti in cui Marvel
o Distinta Concorrenza, fanno incontrare e scontrare i loro eroi contro il
cattivone di turno. Ne esce una così l’anno, serve solo a spillare altri soldi
ai lettori perché di solito sono storie scritte a tirar vie, orge di personaggi
appunto che Ennis ha sfottuto alla grande, trasformandole proprio in questo, un’orgia
tra super che dicono di stare andando a salvare il mondo, invece per una
settimana si danno alla pazza (e degenerata) gioia su un’isola deserta. Nella
serie cos’è Eroegasmo? Cito testualmente le parole dei dialoghi: a turno i Super si trovano
a casa di uno e scopano. No sul serio? Avevate sulla racchetta l’occasione per
sfottere i vari
Endgame e questo è il massimo che siete riusciti ad inventarvi?
“The Boys” è una
serie basata su personaggi che cambiano umore e obbiettivo anche tre volte nel giro
dello stesso episodio, se questo serve a garantire un colpo di scena ad
effetto, il fatto che ci siano parolacce, sesso e violenza, non la rende una
serie matura, ma solo una serie furba con evidenti problemi di scrittura e
caratterizzazione. Una serie che non ha saputo nemmeno fare per il cinema e le
serie tv quello che Ennis ha fatto sulla carta, ovvero sfottere un settore dove
se tiri un calcio al muro, ti cascano addosso dieci storie di tizi in calzamaglia
tutte uguali. Eppure al pubblico piace, più o meno come a me piaceva
Spawn
da ragazzino, perché era violento e diceva le parolacce, ma la mia scusa era che
avevo quattordici anni, la vostra?
 |
Come non fidarsi del caro vecchio Burke dico io! |
Volete un altro
esempio di quanto non solo “The Boys” abbia sbagliato mira, ma sia solo una serie
paracula? Il personaggio di Paul Reiser, il mitico Burke di
Aliens qui interpreta
la Leggenda, che nel fumetto aveva le sembianze di Jack “The King” Kirby, un
disegnatore stanco della propaganda della Vought America e che aiutava i Boys. Un riferimento nemmeno velato al modo (di caccapupù) con cui Marvel prima e
Distinta Concorrenza subito dopo, hanno trattato uno dei più grandi artisti della
storia del fumetto. Bene, nella serie la Leggenda di Paul Reiser non è un
disegnatore, ma uno con dei grandi occhiali che racconta di essersi divertito
con i VIP negli anni ’70, sfido chiunque di quelli che sostengono che questa
serie sia “bella bella in modo assurdo” a dirmi se hanno capito a chi sta
facendo il verso Paul Reiser, perché che non sia una parodia di Jack Kirby è facile
da capire, chi dice di amare i fumetti (ma non li legge) non sa nemmeno chi
sia “The King”, ma state tranquilli che non hanno nemmeno colto lo sfottò a
Stan Lee, Oops!
Commento in breve: lo so che vi piace tanto, ma resta un’enorme
occasione sprecata.
Chi ne ha scritto
meglio di me: Omniverso, la palla
è nel tuo campo.
Shining Girls
Stagione: 1
Dove la trovate: Apple TV
Sto provando a fare
amicizia con le serie di Apple TV ma niente, ci siamo annusati ma non ci
piacciamo proprio. Con
Slow Horses bene ma non benissimo, stessa cosa
per
Severance, ma non è andata meglio con “Shining Girls”, basata sul
romanzo omonimo di Lauren Beukes del 2013, la serie inizia con un tocco da
Thriller investigativo, che ruota attorno alla morte dell’archivista del Chicago
Sun-Times, Kirby Mazrachi (Elisabeth Moss),
una trama bella cupa anche
nell’ambientazione, per un’indagine misteriosa di cui viene davvero voglia di
scoprire il finale, anche se sembra impossibile da risolvere, visto che
a tratti pare trasformarsi in un delitto della stanza chiusa.
 |
Le loro facce descrivono questa serie meglio di mille parole. |
Infatti sul più
bello, quando come spettatori la serie ha calamitato la nostra attenzione, la
trama spalle al muro non sapendo più come uscire dal vicolo cieco che si è
creata da sola, cambia trasformandosi nella solita storiella paranormale, con
vite parallele, salti temporali e tanta voglia di mandare tutti a quel paese (che
non è Chicago, dove la storia è ambientata), perché tanto è chiaro che malgrado
essersi giocati la svolta paranormale, le lacune della trama restano e molto
non torna lo stesso. Insomma un altro “mistero misterioso”, che spreca il
talento di due dei migliori del piccolo schermo,
Elisabeth Moss che
ormai dopo la sua ancella, pare destinata in eterno a tutti i ruoli da donna
maltrattata ma risoluta e il bravissimo e qui quasi irriconoscibile
Wagner Moura, ormai sono abituato a vederlo nei panni di Pablo Escobar, ho faticato ad indentificarlo tanto quanto ad arrivare al fondo di “Shining Girls".
Commento in breve: arrivi per il Thriller, te ne vai via bestemmiando
per il paranormale.
Chi ne ha scritto
meglio di me: credo nessuno, nel
caso ci vediamo nella sezione commenti.
Zio Portillo
RispondiEliminaOk, vado in ordine (qualche SPOILER!):
- STRANGER THINGS. Sono uno dei pochi che ha apprezzato anche le stagioni 2 e 3... Ma questa 4^ mi ha preso molto più delle precedenti. Sarà stata la svolta horror non lo so, quello che so è che nonostante un minutaggio esagerato, nonostante innumerevoli ripetizioni buone solo per allungare il brodo, nonostante il frazionamento del cast e nonostante un'inspiegabile spezzatino di episodi (concordo... Perché?), sono arrivato al finale esaltato (Eddie!) ed entusiasta. Non è una serie perfetta manco per idea e anche a sto giro ci sono un sacco di difetti ma i Duffer hanno rialzato l'asticella. E spero che la prossima sia veramente l'ultima della serie e che ci regali il medesimo divertimento di questa 4^ stagione. E magari che muoia anche qualche protagonista non sarebbe male... Ok Duffer, non siete il "Trono di Spade" come avete ribadito di recente, ma possibile che in mezzo a questa fine del mondo, nessuno dei ragazzini ci abbia rimesso le penne? Pure Max che stava per essere accartocciata come una lattina è là viva e vegeta...
- THE BOYS 3. Non sono un lettore di fumetti, quindi mi prendo la serie come serie e non come declinazione del fumetto (anche se un amico, lui si lettore, mi ha spiegato un paio di settimane fa come finiva il fumetto facendomi smascellare!). Detto ciò, la serie a me è piaciuta e ha rialzato la testa dopo una meno riuscita stagione 2. Qua si carica tutto sulle spalle creando accumuli e tensioni, situazioni perennemente al limite (del grottesco, del drammatico, del comico,...), si arriva al gran finale pronti per lo scontro totale ma... Montagna che partorisce il topolino. Finale, per me, molto molto deludente che prometteva fuoco&fiamme ma stringi stringi si torna al "Via" senza manco ritirare le 20.000 Lire. Qualche colpetto (blando) di satira c'è (vedi il tizio che ricorda lo Sciamano di Capitol Hill), qualche punzecchiatura sparsa sui mass media e sui reality arriva, ma è tutto all'acqua di rose perché credo che gli sceneggiatori siano più interessati al "grottesco" e non al "satirico". Qualcosa colpisce il bersaglio ma visto la pseudo-carta bianca che quelli di Amazon gli hanno lasciato, era lecito aspettarsi qualcosa in più. La serie mi piace comunque e attendo con impazienza la stagione finale (spero... Prima che vada tutto in malora!) ma sono ben conscio che si poteva fare qualcosa di ancora più estremo.
- SHINING GIRL. C'è la Moss? Bene, si guarda. E' una ciofeca come le ultime stagioni della sua ancella? Non importa, c'è la Moss e si guarda zitti senza fiatare. Mo me la segna e vediamo come va. Anche se ultimamente dei gialli in tv, salvo solo "Omicidio a Easttown" perché le altre serie drammatiche-thriller, pure molto strombazzate (a caso: "The Undoing" e "Nine perfect stranger") si sono rivelate puttanate incredibili.
Zio Portillo
EliminaAggiungo una nota: finalmente è finito THIS IS US... Un calvario lungo 6 stagioni (almeno 2 di troppo) che piaceva a mia moglie ma che al sottoscritto faceva un male cane guardare. Idea di base molto buona (stessa famiglia, stesse dinamiche ma vissute in epoche differenti: passato, presente e futuro) gettata nel cesso dopo un solo anno per inserire a forza drammi via via sempre più grossi, traumi, paranoie, insicurezze, parenti di cui nessuno sapeva nulla fino a due giorni prima, oscuri segreti e il solito, immancabile, politicamente corretto. Episodi su episodi dove non succedeva letteralmente un cazzo di nulla ma si passava da un silenzio a dei sospiri. Da delle domande del kaiser a risposte piagnucolose che sono state martellate sanguinose sugli zebedei. Per chi l'ha vista: Kate, non sai quanto ti ho odiata!
Grazie a Dio è finita.
I Duffer si sono impegnati, gli va riconosciuto, però restano i Duffer, quello che hai sottolineato su Max è giustissimo. Mi urta più The Boys che potrebbe volare, invece sta già precipitando. Cheers
EliminaMi manca quella serie, grazie per avermi messo in guardia ;-) Cheers
EliminaConcordo con The Boys 3 ,stanno palesemente girando a vuoto,poi mi chiedo l' utilità di Abisso (alias Mister inutile,il peggir attore di tutta la serie)
RispondiEliminaEssere protagonista di scene ambigue con gli anfibi. Poi dicono che Ennis è provocatorio per il solo esserlo eh? ;-) Cheers
EliminaQui stiamo parlando di poca cura dei personaggi,doveva passare per molestatore/stupratore/bastardo al cubo ,alla fine si rivela un ometto inetto e patetico,non sono nemmeno così Anti politically correct come vogliono farsi passare
EliminaInfatti quello che mi fa ridere, sono tutti contro il politicamente corretto (alla grappa) e poi idolatrano prodottini come questo che in realtà sono più allineati e pronti a diffondere messaggi sbagliati, vogliamo parlare della "redenzione" di A-Train? Cheers
EliminaSono d'accordo su Stranger Things e le troppe lungaggini che la popolano. Discutibile anche la cosa di spezzare la stagione, ma vabbè. Tutto sommato però mi è piaciuta. Solo due cose su Vecna non andavano. Il mascherone che si vedeva essere tale è la sua voce italiana da pentito della mafia che non faceva capire una mazza. Nella versione originale, la voce era naturale, cupa, ma naturale.
RispondiEliminaThe Boys mi ha preso benissimo con i primi tre episodi pubblicati un mese fa, e addirittura non credevo fosse possibile far vedere certe cose in tv, così ne ho parlato da subito entusiasta. E anche adesso che sono arrivato proprio ad Eroegasmo non cambio idea. Per me rimane ottima. 😉
I difetti di Strane Cose sono sempre quelli, però con questa stagione si sono impegnati. Sono felice che ti piaccia "The Boys" ma dovevo sottolineare come secondo me, sia solo un'occasione sprecata, piace, anche molto, ma solo perché genera Meme quindo invece avrebbe davvero potuto volare in alto. Cheers
EliminaTi leggo con piacere ma rimango a distanza di sicurezza da tutte queste serie :-P
RispondiEliminaTi ringrazio, vuol dire che anche oggi ho fatto il mio dovere ;-) Cheers
EliminaSono stato un pò assente ultimamente e me ne dispiaccio molto, perché ci sono tanti tuoi bei posti molto interessanti di cui vorrei parlare.
RispondiEliminaNe approfitto per dire la mia su Stranger Things e The Boys. Intanto la cosa strana è che entrambe vedano la partecipazione di Paul Raiser e la cosa non può che fare bene a entrambe.
Su ST ho notato anche un piccolo riferimento a Cobra Kai, in particolare quando Murray usa il karate, però devo ammettere che mi ha esaltato più lui che Hopper, che ha fatto cura dimagrante nella SPA russa, manco fosse andato all'Isola dei famosi.
La formula è sempre quella, effettivamente, ma sarà che ormai è rodata, per i miei gusti risulta ancora efficace, anche se ho una predilezione per i personaggi di Steve e Robin che ho trovato un pò sottoutilizzati, mentre le loro dinamiche di "coppia" anche se non di fatto, rendevano frizzante la terza serie. In ogni caso, senza fare troppi spoiler, rimane comunque una serie di transizione in attesa del gran finale. A dire il vero però anche io ho trovato il minutaggio eccessivo e alcune parti un pò troppo tirate, segno di un pò di stanca...
The Boys è ormai una serie comica con qualche momento drammatico ma chi la conosce come il sottoscritto soprattutto per la parte televisiva la guarda ormai per capire quale trovata splatter sarà introdotta nel calderone.
Effettivamente l'approfondimento dei personaggi principali è stato lasciato molto in disparte per concentrarsi sui cattivi, una scelta che può avere la giustificazione di renderli più comprensibili, ma spesso lascia dei dubbi sulle reali motivazioni dietro le azioni di Butcher & Co.
Soldatino, a parte il nome ridicolo, poteva essere un'aggiunta interessante ma non è stato a mio avviso sfruttato a dovere, inizialmente sembrava una versione più cupa di Winter Soldier ma poi si capisce che è solo un super problematico...
Hai riassunto bene "The Boys" piace perché pazza e violenta, ci tenevo a sottolineare come avrebbe potuto essere pazza, violenta e davvero satirica, non satirica per finta ;-) Sul resto vai tranquillo, i post non scappano. Cheers!
EliminaLa quarta di Stranger Things ci è piaciuta molto (ho preso pure la maglietta di Vecna :D) ma pensa che avrei preferito a questo punto una puntata a settimana, per ovviare agli spoiler incontrollati.. per dire, era appena uscita e già leggevi in giro Jamie Campbell Bower (da noi ribattezzato Camilla Parker Bowles) chi avrebbe interpretato, bruciando così uno dei grossi colpi di scena della stagione..
RispondiEliminaSi, o tutta insieme oppure una puntata a settimana, ma Netlifx non lo farà mai, piuttosto fa lo spezzatino di stagioni. Cheers
EliminaSolo tre paroline su The Boys...Prima cosa: ho deciso di aprire il portafoglio (30 fogli grigi firmati Christine Lagarde a volume non sono pochi di questi tempi) e di mettermi finalmente in pari con il fumetto. Non ho mai letto nulla di così sporco, violento e iconoclasta in tutta la mia vita. In breve: mi sono divertito una cifra, parola di chi proprio i comics li digerisce a fatica.
RispondiEliminaSeconda cosa: la serie Amazon, per quanto brava nel "fare il compitino", fa leva su una caratteristica che alla lunga rischia di essere il suo tallone d'Achille: vive essenzialmente del suo hype, e questo finisce per porla sullo stesso piano dei prodotti su cui vuole far satira. Le idee ce le ha buone, per carità, peccato che al momento della visione lascino il tempo che trovano. Prendiamo per esempio l'Eroegasmo: su Netflix c'è un serial stupidissimo (il Pentavirato, con Mike Myers che...beh, fa Mike Myers) che ha una scena estremamente simile che dura pochi minuti ma è così demenziale e meta-cinematografica da fare il giro ed essere geniale. Non so se l'hai vista ma ecco dove sarebbe dovuto andare a parare quell'episodio.
Per il resto lo ripeto: non me la sento di giudicare male anche questa stagione, tutto considerando l'impegno di Starr (che più passa il tempo e più diventa schiavo del suo personaggio anche fuori dal set), del guardiamarina dei ponti bassi Jack Quaid (quello del teletrasporto ormai è diventato un tormentone) e soprattutto di Karl (Vigil) Urban (e della sua possente barba), che in questa occasione ha avuto l'occasione di esprimere il suo pacato giudizio sul Giudice Dredd (cfr. la scena di Gunpowder, a proposito di meta-citazioni). Una quarta stagione è stata già annunciata? Bene. Speriamo solo che non commettano l'errore di tirar troppo la corda dell'hype e facciano finire tutto con un meritato bagno di sangue.
Terza cosa: Erin Moriatry, ti prego sposami.
- Matt Giger da Facebook
Ho visto mezza puntata di Pentavirato, fatico con l'umorismo di Myers non quello di Carpenter. Hai riassunto bene, quindi se basi una serie sull'attesa, per di più del pubblico, vuol dire che è basata sul nulla ;-) Cheers
EliminaA quanto pare, quella spada non é solo una copia per far citazione, é proprio LA spada del film di Milius ❤️
RispondiEliminaNon si sono fatti mancare niente, ma al posto loro io avrei fatto lo stesso, tanto paga Netflix ;-) Cheers
EliminaLa terza stagione di "The Boys" é stata strombazzata fino all'inverosimile.
RispondiEliminaTutti a dire che finalmente avevano riguadagnato punti, dopo una seconda stagione un pò così così.
A me continua a non convincere, al punto che ormai ho rivalutato seriamente il fumetto.
Scusa, Garth. Avevi ragione tu, e avevi già capito tutto.
Da una parte sono contento che la serie abbia successo, il problema é che continua ad averlo per i motivi sbagliati.
Se nel fumetto giustificavi un autentico baccanale con qualche evento cataclismatico o invasione non ben precisata (tra cui lo stermino dei G - Men, in realtà effettuato dalla stessa Vought) perché tanto coi super é così, non c'é alcun reale pericolo e di fatto sono macchine macina-soldi che non hanno neppure bisogno di muovere un super-potere per generare introiti, qui...cosa sarebbe?
Un'orgetta tra amici?
Bah, é incredibile che gli spettatori di oggi riescano a commuoversi con così poco. E' un chiaro indice di come stiamo messi (male).
"The Boys" non è una bella serie è una serie famosa, è diverso, molto diverso ;-) Cheers
EliminaChe un adattamento televisivo di "The Boys" fosse cosa assai rischiosa, e questo sin dall'inizio, era chiaro a chiunque fosse già stato a conoscenza del fumetto originale di Ennis. Con la terza stagione tutti i nodi sono ormai venuti al pettine... e, a questo punto, credo ci convenga molto di più ributtarci a bomba sui ragazzacci cartacei così come li aveva pensati Garth ;-)
EliminaAggiungo solo Amen! ;-) Cheers
EliminaSono indietrissimo con tante di quelle serie che The Boys è ancora in attesa ed è finito prima che mi ricordassi di iniziare questa nuova stagione.
RispondiEliminaSulle altre due, siamo più o meno d'accordo.
Alla fine, per quanto bastian contraria, per quanti sbuffi mi faccia tirare la fandom di Stranger Things, mi ritrovo coinvolta e passo sopra alle strizzatine d'occhio, alle scene da meme e anche alle parti noiose. Hawkins mi frega sempre, e visto che il giovine non ci è mai stato e me lo fa pesare da anni, per la prossima stagione farò una maratona: che differenze noterò?
Shining Girls parte da una premessa interessante ma si perde in più bicchieri d'acqua.
Povera Moss, incastrata in un ruolo e in una espressione, liberiamola!
Penso un salto di qualità tra la terza e la quarta e tutte le parti fastidiose che hai ben elencato ancora più urticanti, per chi come noi le trova tali, molti amano “Strane Cose” proprio per quello che ammettiamolo è parte del suo DNA ormai. Cosa vogliamo? Liz Moss libera! Quando lo vogliamo? Ora! ;-) Cheers
EliminaCi sta una scena che viene ripetuta in loop continuo, in tutte e 3 le stagioni, Patriota si avvicina, parla, e il personaggio di turno terrorizzato, a un certo punto non ne potevo più e per una settimana non l'ho più guardata. Sempre quella scena, sempre la stessa, guarda, il giorno che trovo una recensione che esalta Il Patriota come uno dei migliori cativi della tivi mi esplodera la testa. Che personaggio monotono. Ho letto il fumetto due volte, ormai non c'è partita.
RispondiEliminaInfatti non capisco che serie stiano guardando, o che fumetto abbiamo letto per dire che questa baggianata di serie è meglio, bah! Cheers
EliminaGli altri due sono in lista, ma letto il tuo commento ora sono molto in fondo alla suddetta. Perché su The Boys sono stra-daccordo. D'altra parte, siamo alla terza stagione e non aveva ancora svaccato, mica si può pretendere la luna. La copiatura del soldato d'inverno, aggiungo, è una copiatura così patetica che non ci volevo credere. Per tutto l'episodio 4 mi sono detto 'ma no, non sarà così, non possono essere così a corto d'idee, che almeno serbino dignità…'
RispondiEliminaE invece no.
Non hanno ancora sbragato male solo perché il fumetto di partenza è solido, ma stanno già vistosamente barcollando, eppure è una serie famosa (non bella, famosa) le basta quello per piacere a tanti. Cheers
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