lunedì 13 giugno 2022

The Unbearable Weight of Massive Talent (2022): il talento di Mr. C

Ero un po’ preoccupato per questo “The Unbearable Weight of Massive Talent”, difficile non esserlo con questo tipo di operazioni tutte nudge nudge, wink wink ma più che altro a preoccuparmi era l’attesa generale intorno a questo film con Nicolas Cage, nella parte di beh Nicolas Cage.

Una parte di pubblico continua a negare le realtà, barricandosi dietro all’assurdità che Nick Cage sia «Un attore con una sola espressioneeeeee!», come se il numero di facce e faccette sia il parametro univoco del talento, ma ci ragionate voi con questi che si stanno perdendo l’ultimo grande divo del cinema? Io non ci provo nemmeno, problemi loro di sicuro, questo film per questa porzione di poveri di spirito sarà solo un’altra occasione per sparare a zero su un attore che qui, offre una gran prova (un’altra!), lo dicevo da tempo che se mai il nipote di Francis Ford Coppola decidesse di aprire alle commedie, avrebbe regalato delle gioie. Per parlare del film resterò sul vago, in ogni caso vi avviso, da qui in poi moderati Spoiler!

Più che altro a preoccuparmi sono gli spettatori occasionali, quelli che non sono per forza dei malati di mente come me, quelli che non guardano tutti i film del buon Nick ma che lo seguono più che altro per i momenti da meme, per le scene da “Cage Rage” che spopolano sempre sul web e vi fanno portare a casa tanti cuoricini e pollici alti nei vostri post sui Social-Cosi. Parliamo di quella parte di pubblico a cui basta che il buon Nicola si metta ad urlare per uscire dalla sala felici, di fatto quello che diceva Aldo, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo: io urlo e la gente ride. Questo forse spiega perché in questo film, Nick Cage e Pedro “Mando” Pascal rifanno la loro versione della gag “Non posso nè scendere nè salire” del celebre trio di comici.

"Da che parte sei arrivato?", "C'è il sentiero!" (cit.)

“The Unbearable Weight of Massive Talent” nasceva già con il sasso legato al collo del dover essere il film di Nicolas Cage definitivo, immagino che buona parte del pubblico da questo film si attenda più o meno un Mandy misto alle scene migliori di “Il prescelto” (2006) e “Face/Off” (1997), insomma un mostro dalle molte testa ma tutte con la faccia (urlante) di Nick Cage, proprio per questo penso che molti resteranno delusi, perché il film che in uno strambo Paese a forma di scarpa uscirà con il titolo di “il talento di Mr. C” (che più ci penso e più mi sembra un titolo del C… ma allo stesso tempo, anche quello più azzeccato), non è uno sforna-meme ad uso e consumo del pubblico ma è una commedia, con una certa dose di dignità, forse non particolarmente originale ma che guadagna punti proprio grazie alla presenza e alla prova del nipote di Francis Ford Coppola.

"Te la godi, vero, Nicolas Cage?", "E questo è solo l'inizio" (quasi-cit.)

Qui devo far valere il mio ruolo di appassionato della filmografia di Cage, forse il pubblico che lo segue per le sue trovate eccentriche non lo sa ma siamo ad una svolta, il buon Nick ha ripagato i debiti accumulati dai numerosi divorzi, l’acquisto compulsivo di fumetti e crani di dinosauro ed ora la sua carriera è ad una svolta. Avrebbe potuto accettare parti minuscole e ben pagate da caratterista in grandi produzioni ad Hollywood, invece ha preferito essere il re nell'inferno delle produzioni indipendenti come Mandy o Il colore dallo spazio, ed ora pensate un po’ è Hollywood che è tornata a cercarlo, perché Nicolas Cage non ha mai abbandonato i film, sono quelli di Hollywood ad essersi allontanati da lui.

Quindi “The Unbearable Weight of Massive Talent” non è Nick Cage che ritorna sui tappeti rossi, come il fenomeno da baraccone dei Meme, con completo leopardato presentandosi come: «Nicolas FUUUUUUUUUUUUUUUCKIN Cage!» (quello lo lascia fare a Nicky, sua controparte nel film, più avanti ci torniamo) ma è un film che non vuole essere un pretestuoso modo per solleticare l’ego, dimenticatevi quindi opere vanitose come “Jean-Claude Van Johnson”. Certo è un film che cavalca tutte le gag possibili relative ai vecchi titoli di Cage, quelli più famosi e amati in particolare ma senza bisogna di esagerare, certo, nella misura in cui si può costruire un film attorno ad un attore diventato celebre per il suo andare sopra le righe.

Nicky: l'idea che molti aveva di come sarebbe stato questo film, in ogni caso mitico!

Nicolas Cage ha prima guardato con riluttando al suo stato di icona dei meme, per poi finire per accettarlo, questo film più che essere uno sfoggio di vanità da dare in pasto a chi lo conosce solo per la sua “Cage Rage” è la prova di un professionista che offre momenti di recitazione vera, applicati ad una storia che è un tributo all’immagine pubblica che molti di noi si sono fatti di lui nelle nostre teste, più che una sorta di: solo Nicolas Cage ha abbastanza talento per interpretare Nicolas Cage in un film sulla vita di Nicolas Cage! Infatti qui il buon Nicola porta in scena la sua vita come aveva fatto Michael Jordan in Space Jam, riuscendo così a nobilitare una trama che senza di lui, sarebbe stata piuttosto anonima e anche parecchio stantia.

Per certi versi sembra di guarda “Insieme per forza” (1991) ma senza l’atmosfera da Strambi Sbirri, lì Michael J. Fox impersonava il clichè dell’attore Hollywoodiano, che per calarsi nel ruolo di un poliziotto veniva affiancato al vero e rude sbirro James Woods, per un film che proprio come questo, terminava inevitabilmente con una scena al cinema (e qui anche il ritorno muto di Demi Moore!), perché un tocco meta cinematografico è inevitabile se chiedi a Nick Cage di interpretare Nick Cage.

La differenza sta nel fatto che il protagonista non è un generico personaggio, rappresentate di quella categoria di quasi ex divi, dal nome e dalla filmografia immaginaria, il protagonista qui si porta dietro tutta l’iconografia di Nick Cage, in equilibrio tra film di culto, meme, fibbie della cintura eccentriche e tutto il suo bagaglio di “Cagetudine” per il semplice fatto di esistere.

"Vi ricordate di il ladro di orchidee? Una cosa del genere ma molto più meta"

Il film scritto e diretto da Tom Gormican è una cosina leggera, che intrattiene, strappa più di una risata, si gioca il solito tema della famiglia e che probabilmente dimenticheremo tra un paio di settimane, ma che sarebbe passato completamente inosservato e non avrebbe avuto alcun valore senza la presenza di Nicolas Cage. Il risultato quindi è una commedia piena di dignità, non solo perché si lascia guardare ma soprattutto perché Cage a questo punto della carriera può scherzare su tutto il suo passato, prima di gettarsi anima e corpo nella prossima parte della sua filmografia. In un mondo dove la Sony rimanda in sala Morbius accecata dal proliferare dei meme su “Infernet”, il lavoro duro di Cage (a cui lui stesso fa riferimento in modo scherzoso, quasi il suo manifesto programmatico) alla fine paga dividenti, ha vinto lui e il fatto che questo film non sia un generatore di meme ma una commedia con una sua dignità, forse è una gran lezione di classe da parte di uno che deve parte della sua fama anche al suo modo di vestire, a volte ben poco di classe.

Nicolas Cage (ovviamente Nicolas Cage) vede sfumare la sua parte in quello che considera il ruolo della vita, il suo agente impersonato da Neil Patrick Harris, gli rimedia un lavoro di tutto riposo, un fine settimana molto ben pagato a Majorca dove il nostro dovrà solo presenziare al compleanno di un suo grande fan, Javi Gutierrez (Pedro Pascal) sfiga: Javi è un feroce mercante d’armi a cui la CIA dà la caccia da tempo, il resto, svolte comprese, avete già capito come prosegue.

"Haaaaaave you met Ted Nicolas?" (quasi-cit.)

In mezzo metteteci la figlia del presidente catalano rapita e il rapporto padre/figlia da recuperare con Addy Cage (Lily Sheen), la versione cinematografica della selva di figli del nostro, il fatto che nel film la ragazza abbia un nome normale e non si chiami qualcosa tipo Kara Zor-El Cage, vi fa intuire quanto il film tutto sommato non abbia voglia di esagerare, anche se avrebbe potuto tranquillamente farlo considerato la vita del nostro Nicola.

Le battute su The Rock, “I Croods 2” (2020) e “Cara, insopportabile Tess” (1994) non fanno altro che dare spessore alla solita trama dell’attore di Hollywood incastrato in una situazione più grande di lui, quello che colpisce di “The Unbearable Weight of Massive Talent” è il suo sfoggiare momenti di recitazione vera (non da meme) che fanno inevitabilmente pensare a titoli come “The Weather Man” (2005) a cui il film somiglia molto di più rispetto a quanto sarebbe stato lecito aspettarsi, ma la vera arma segreta è quella di rivelarsi un riuscito “Buddy Movie”.

Se non riconoscete quelle pistole, siete banditi a vita dalla Bara Volante!

Pedro Pascal, con una prova d’altri tempi (per mancanza di ego), qui dà a tutti una lezione su cosa voglia dire fare un passo indietro, ritagliandosi un ruolo di spalla di lusso, lui che ha dimostrato che volendo, può esagerare quasi a livello Cage, ma anche fare spazio ad un animatronico verdastro con le orecchie e gli occhioni giganti. Quasi come il Dan Aykroyd dei tempi migliori (ti ho fatto un gran complimento Pedro) si mette al servizio di un film che non scade mai nell’imbarazzo, un titolo che non ha bisogno di mendicare l’amore o l’attenzione del pubblico, ma che risulta essere un buon modo per Nick Cage per lasciarsi alle spalle l’ansia dei debiti e dimostrare a tutti di aver trovato il modo di tornare ad Hollywood, ma alle sue condizioni. Il risultato è che con Pedro Pascal sfoggia una chimica di coppia come non si vedeva da quella volta in cui Cage ha duettato con Rat-Man.

Ora che questi due hanno fatto squadra, l'unica sarà vedere Rat-Man e Baby Yoda insieme.

Forse l’unica vera concessione fatta alla moda dei meme e ai fanatici della “Cage rage” è il personaggio di Nicky, per certi versi la coscienza (colpevole) del protagonista, una versione più giovane (e tamarra) di se stesso divertente, ma di cui il film non è dipendente, che rappresenta il piccolo vantaggio di avere come protagonista Nick Cage nei panni di Nick Cage e non un attore immaginario costretto a lavorare per la CIA.

In una scena in particolare poi, non vi dirò quale godetevi questa commedia leggerina in tutta tranquillità, ho avuto il sospetto che volessero anche rendere omaggio all’impresa di Paolo Calabresi, novello Nick Cage a scrocco pur di assistere alla partita della sua squadra del cuore, perché con Nicola Coppola di mezzo può succedere anche questo.

Nicola ci regala l'ennesimo saluto ufficiale della Bara Volante, grazie di esistere Nick!

Risultato finale: se siete tra quei poveri di spirito che ancora credono che Nicolas Cage abbia sempre la stessa espressione, mi dispiace per voi e per la vostra triste vite, per tutti gli altri, fanatici della “Cage Rage” o veri appassionati di quel culto umanoide che è il nostro, “The Unbearable Weight of Massive Talent” è un film istantaneo pieno di dignità, divertente da vedere e facile da dimenticare ma che serve a celebrare il momento, domani arriverà Cage nei panni di Dracula (ovviamente con il suo stile), ma oggi festeggiamo la vita e le opere di un attore che ha scelto di essere il re nell'inferno dei film indipendenti e per questo si è conquistato a colpi di lavoro duro il posto che merita di ricoprire, la verità è che questo mondo appartiene a Nicolas Cage e noi, siamo tutti suoi ospiti.

16 commenti:

  1. Mmmm,quando parli di una cosettina leggera leggera,abbastanza divertente.....mi sa che mi ero fatto un'idea completamente diversa nella mia testa riguardo a che tipo di film sia,mi pare di capire che si tratta di una commediola salvata da un ottimo duo di attori,non so perche' ma quando venne annunciato questo titolo,in realta' non ho mai pensato ai meme su Cage,nella mia mente speravo che Nicolas avesse fatto la sua versione di "Misery",per qui se ho sbagliato impressione correggimi Cassidy!🙂

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    1. No direi che non somiglia a "Misery", anche se ora vorrei vedere un "Nicolas Cage non deve morire" con Nicola in tutti i ruoli ;-) Mi ha fatto pensare ad "Insieme per forza" con la CIA al posto della polizia, ma credo che chiunque avesse la sua percezione di questo film. Cheers

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  2. Dài che questo voglio provare a vederlo, quindi mi sono fermato agli spoiler: tornerò quanto prima, magari diventato nel frattempo fan di Cage :-P

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    1. Dovrebbe arrivare, forse già a giugno, anche qui da noi con il titolo "Il talento di Mr. C", sempre se non decidano di fare cambiamenti all'ultimo minuto ;-) Cheers

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  3. L'attesa per questo film cresce, non so in che categoria di fan mettermi, forse quella di chi si è "risvegliato" in Cage provando sempre curiosità per la scelta dei ruoli e dei titoli nella sua vasta carriera. E se lo deridevo per le faccette, se lo ammiravo per i film del passato, dopo Pig la mia redenzione è completa. Che il mio cinema lo faccia anche in v. o.?! Vederlo finalmente anche su grande schermo sarebbe un sogno!

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    1. "Pig" è il film che dovrebbero vedere quelli che lo considerano scarso, ma tanto non lo faranno. Ho voluto vederlo in originale, ma ora non vedo l'ora di rivederlo su un grande schermo, il nostro Nicola merita di stare in sala, se lo è guadagnato questo diritto ;-) Cheers

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    2. Il bello sarebbe se Nicola venisse a vedere in sala il suo film qui da noi, facendosi passare per Paolo Calabresi (così, per ricambiare la cortesia del collega italano) ;-)

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    3. Volevo dire "italiano", dannata tastiera da smartphone X-D

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    4. Quello sarebbe veramente il massimo della vita :-D Cheers!

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    5. Tranquillo si era capito, le tastiere dei cellulari scrivono quello che vogliono loro. Cheers

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  4. Proprio l'altro giorno ho visto su una rete privata una (mini) biografia di NC, non poteva essere altrimenti, ha fatto troppi film, difficile starci dietro. Eppure mi sono accorto che tutti quelli citati li avevo visti, alcuni, come Arizona Junior, anche tante volte.
    Il punto è che la Cagetudine crea dipendenza, è come una droga, quando inizi non riesci più a scendere...
    Se poi ci sono film come questo, allora mi ritiro su un'isola con una buona selezione di DVD del nostro piccolo Coppola. Non vedo l'ora di vederlo!!
    Ciao

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    1. Questo dovrebbe arrivare anche nelle nostre sale, non vedo l'ora ;-) Cheers

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  5. Ma qui avete la sezione solo per Nicola? Io ancora mi sto a riprendere dalla visione di Prisoners of Ghostland e ho lo sguardo uguale a quello di Nicola +la gallina nel film. Io mica ci credo che si può superare un capolavoro come quello....cavolo, mi ero dimenticata di chi è nipote questo e perchè ha iniziato a lavorare, si fa per dire, a hollywood!

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    1. Puoi considerare il blog intero un omaggio a Maestro Cage, eroe di vita e campione di stile ;-) Cheers

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  6. L'emozione gioca brutti scherzi dopo la visione di codesto capolavoro! Il Nicola, pensa un pò, gioca a fare l'attore che, interpreta Nick Cage, che inpreta se stesso, che si autointerpreta nei suoi migliori film di azione. Il film è un bello scherzo, sulla vita reale di Nicola, sul suo rapporto con i fans, sul suo rapporto con se stesso(una autolimonata celebrativa è il top per questo film!), si ride molto, ma ovviamente, solo se si è fini conoscitori delle prodezze del nostro, si scopre che il miglior film di sempre è face/off(UUUUU a proposito del doppio, peccato lo zio Hitch non fosse già a questi livelli), seguito a ruota da Paddington 2(?????) e tanto altro. Lo consiglio, Nick fottuto Cage, mai così in parte, bravo anche Pedro Pascal, talento comico da vendere. E niente io avrei lasciato il titolo originale, più iconico!

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    1. Anche io, al massimo lo avrei tradotto, anche perché vado pazzo per i titoli chilometrici ;-) Cheers

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