Roland Emmerich sarà anche nato a Stoccarda ma nel suo cuore è più americano della statua della libertà, che non a caso è francese. Si capisce dal fatto che pochi più di lui amano la fantascienza e in particolare quella degli anni ’50.
Avrà l’eterna sfiga di essere uno a metà tra Spielberg (la
sua ambizione) e Michael Bay (la sua indole), ma gli vorrò eternamente bene per Independence Day, ma confesso un’insana
passione anche per altri suoi titoli, tipo “Il patriota” (2000), che non a caso
era un patriota appunto, ma americano. Ed ora un po' di musica scelta per associazione mentale con il titolo.
La sua carriera è stata immolata sull’altare dei film catastrofici, i Meteo Apocalypse (filone che è stato spremuto più di un limone) girati con quasi tutti i soldi e la voglia di devastazione su schermo del mondo. Voglio bene a Rolando Emmerigo e non mi perderei un suo film nemmeno per sbaglio, anche se il più delle volte so che vedrò sempre la sua solita “formula” applicata al nuovo obbiettivo, il nuovo bersaglio da distruggere su grande schermo, che diventa di volta in volta più ambizioso, perché ammettiamolo, Rolando sulla Terra ha distrutto e fatto esplodere di tutto, quindi la nuova sfida ogni volta sta nell’alzare la posta in gioco, per questo Emmerich guarda alla Luna e non al dito che la indica per dire: «Quella, distruggerò quella questa volta».
Proprio come gli Yankee che ammira tanto, Rolando torna
sulla luna dopo il suo “Moon 44 - Attacco alla fortezza” (1990), titolo che non
rivedo dall’infanzia e dovrei una volta di queste decidermi a ripassare perché
ai tempi mi era anche piaciucchiato, anche se ho visto più volte i suoi
successivi “I nuovi eroi” (1992) e “Stargate” (1994), già destinati a questa
Bara, perché è qui il posto dove devono stare.
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Quando il saggio indica la luna, Rolando pensa a come farla esplodere. |
Facciamo una breve panoramica sulla carriera di Rolando? Independence Day, ovvero Rolando dice la sua sui film di invasioni aliene stile anni ’50 e in pieni anni ’90 distrugge l’America scaldando i cuori. “Godzilla” (1998), Rolando distrugge il mito di ‘Zilla creando un enorme incidente diplomatico con il Giappone. “The Day After Tomorrow” (2004), Rolando contro il surriscaldamento globale quando Greta Thunberg aveva appena compiuto un anno di età, nessuno però è sceso in piazza tutti i venerdì a protestare, nemmeno per la qualità del film. “10.000 AC” (2008), Rolando distrugge Piero Angela. “2012” (2009), Rolando distrugge i Maya. “Anonymous” (2011), Rolando distrugge la fama di Billy Shakespeare ovviamente con un film pieno di teorie complottistiche. “Sotto assedio - White House Down” (2013), Rolando distrugge la Casa Bianca prima che gente vestita da Bufalo lo rendesse popolare. “Stonewall” (2015), Rolando batte la testa e si lancia in un film drammatico/storico, flop totale che lo costringe a dirigere un seguito fuori tempo massimo del suo film più famoso. Per concludere abbiamo anche Midway, ovvero Rolando distrugge “La battaglia delle Midway” di John Ford. Fine della breve panoramica.
Insomma dopo aver disseminato distruzione in lungo e in
largo, al nostro non restava che tornare sulla Luna, infatti “Moonfall” parla
proprio di questo, nella Luna che esce dalla sua orbita e punta dritta verso la
Terra. Ora però sorge un problema, se la minaccia è la stessa (l’annichilimento
totale), come differenziare questo film da un "Armageddon" o
"Deep Impact" (1998) qualunque? Assimilando la lezione di Doctor Who, quando Peter “Twelve”
Capaldi nel settimo episodio dell’ottava stagione (intitolato “Kill the Moon”)
doveva dare supporto all’umanità minacciata da una Luna resa instabile e
destinata alla distruzione, salvo poi scoprire che la Luna non era altro che
l’enorme contenitore per qualcosa di molto diverso.
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Gli inglesi provavano a curare la Luna mandando un Dottore... |
Non so se Roland Emmerich sia un Whoviano, sicuramente il suo “Moonfall” pesca a mani basse dai classici, dentro ci troverete un pizzico di "2001: Odissea nello spazio" (1968), "Contact" (1997) ma anche The Abyss a guardar bene, tutti gettati dentro un po’ alla rinfusa e applicati alla solita formula consolidata con cui Rolando tratteggia tutti i suoi personaggi: qui abbiamo un altro professionista caduto in disgrazia, padre amorevole ma divorziato, rappresentato dall'astronauta interpretato da Patrick Wilson.
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... gli americani la Luna invece beh, leggete la scritta. |
Cacciato dalla NASA per il solito incidente in stile “Gravity” (2013) che fa da prologo al film sulle note canticchiate di Africa dei Toto. Patrizio Pallone ha perso un compagno lassù ma ha salvato tutto il resto, agendo fuori dalla procedura e per questo è stato cacciato e fatto passare per matto per quello che dice di aver visto, uno strano evento che trova riscontro solo nelle parole di un altro classico personaggio Emmerichiano, il complottista eccentrico, facente funzione di spalla comica, che però capisce il disastro meglio e soprattutto prima di tutti, qui interpretato da John Bradley, il Sam di Giocotrono.
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"Puoi chiedere a Giosnò, sono uno di fiducia" |
Ora so cosa state pensando: abbiamo bisogno di un film che rende eroici i complottisti? No, ma muovere questa accusa oggi a Roland Emmerich sarebbe come dire a Spike Lee di stare sfruttando l’onda emotiva del movimento Black Life Matter, non avrebbe nessun senso perché la “Formula Emmerich” per i film era già questa nel 1996, in fondo parliamo di quello che faceva il “Greto Thunberg” prima di Greta, quindi non fate i complottisti!
“Moonfall” è “Kill the Moon” senza il Dottore di Peter
Capaldi ma con la voglia di spaccare tutto di Rolando, che dirige un film con
ambizioni talmente alte, che spesso gli effetti speciali non gli stanno dietro,
in cui la logica scientifica deve essere piegata a quella drammatica, quindi è
normale che l’avvicinamento della Luna fuori dalla sua traiettoria, permetta ai
personaggi di sfruttare una gravità tutta pasticciata e di fare salti come
l’Uomo Ragno, oppure di sollevare tronchi con la facilità con cui prima, era
concessa solo a John Matrix. Tutto estremamente scientifico eh? Piero Angela è ancora in lacrime dal 2008.
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Mi piacciono i film con i sommergibili. |
Seguendo la “Formula Emmerich” è normale che Patrick Wilson sia l’unico in grado di pilotare uno Shuttle fino alla Luna a mano (Eh?), perché dal nostro satellite qualcuno o qualcosa manda un impulso che disturba la tecnologia, per cui l’unico modo per arrivare lassù è proprio guidare la navetta come John Matrix faceva con la jeep senza freni a motore spendo in discesa… Poi la smetto di fare metafore su Commando lo giuro!
In questa girandola che forse nel frattempo ha fatto
iniziare a piangere anche Alberto Angela, per il nostro Rolando è normalissimo
che i figli dei protagonisti sulla Terra, si trovino proprio dove la
distruzione infuria, intenti a salvare il mondo e le loro relazioni, tipo con
il nuovo fidanzato di mamma, un Michael Peña insopportabile nel ruolo di un
venditore di auto.
Menzione speciale per l’apparizione lampo di Donald
Sutherland, che continua a recitare da seduto per via della sua condizione di
salute (tanto di cappello a Donaldone per questo) nell’ingrato ruolo del Dottor
Spiegoni, lo scienziato che spiega cose anche se il migliore resta proprio il
Sam di “Giocotrono”, l’unico che ha capito che la Luna è una Super Struttura,
che non è un programma di DMAX o uno di quei canali televisivi lì, ma è
appunto una struttura gigante costruita da qualcuno e alimentata da una nana
bianca, perché la trama della Luna che si schianta contro la Terra era troppo
semplice e lineare per le ambizioni di Rolando, posso dirlo? Ci è andata bene,
ho temuto seriamente che piazzasse anche i Nazisti sul lato oscuro della Luna
oppure i conigli, generando così il secondo incidente diplomatico della sua
carriera con il Giappone. Questa la capiranno in pochi ma dovevo proprio scriverla.
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Sopravvissuto a King Kong, distrutto da Rolando. |
“Moonfall” smette presto di essere il solito film sul nostro pianeta colpito da un pietrone e diventa un’esplorazione spaziale verso boh? L’origine della vita? Un primo contatto con una razza superiore intenzionata a comunicare con noi ma anche minacciosa, visto che ci sono dei tentacoloni biomeccanici attratti dagli Smartphone, perché vi giuro che succede anche questo nel film! Non è un complotto!
Insomma “Moonfall” diverte o annoia nella misura in cui voi come spettatori sarete in grado di lasciarvi trasportare da questa montagna di fregnacce con cui
Rolando farcisce la trama, nessuno degli attori è particolarmente in palla da
distrarci dal tono, di base piuttosto serioso con cui questi dialoghi (già
scricchiolanti) vengono recitati, nemmeno Halle Berry pare crederci più di
tanto, quindi “Moonfall” ad una prima occhiata distratta passerà per l’ennesimo
“Disaster Movie” Emmerichiano, anzi nemmeno uno dei più ispirati, anche se
voglio spezzare un satellite a favore di Rolando, che più ambizioso di così è
stato raramente in carriera.
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"Secondo te perché Rolando deve finire tutti i suoi film citando Uomini veri?", "Non so, buongusto?" |
Dopo questo minestrone di temi e trovate, dove rivolgerà lo sguardo la prossima volta il nostro fanatico di film catastrofici americani fino al midollo? Sono quasi curioso di scoprirlo e lo dico sinceramente, il cinema di Emmerich ha un valore catartico, preferisco di gran lunga vedere intere città devastata sul grande schermo che, che ne so, al telegiornale ad esempio. Ho consumato i miei istinti guerrafondai giocando con i G.I.Joe da bambino, quindi mi piacerebbe che ad occuparsi di assecondare il bisogno di distruzione dell’umanità fosse sempre Roland Emmerich, che sono sicuro in questo momento è là fuori da qualche parte a pianificare un’enorme partita a biliardo con i pianeti della via lattea per il suo prossimo film, o qualche altra diavoleria del genere.
A Rolando gli si vuole bene, inutile girarci intorno. I suoi film intrattengono il giusto e i soldi del biglietto glieli ho dati (quasi) sempre più che volentieri. Ammetto però che dopo una prima appassionante visione, la ri-visione dei suoi film mi ha sempre lasciato freddino. Addirittura dopo anni, la rivisione arriva ad annoiarmi. Un esempio su tutti: STARGATE. Visto in sala mi esaltò abbestia, ora lo trovo quasi "fastidioso" e zeppo di difetti. Oggi pome sarei libero ma questo MOONFALL dalle mie parti è già passato... Vedo se me lo recupero per vie traverse anche se visto a casa non è la stessa cosa della sala.
RispondiEliminaAlcuni visti su uno schermo normale perdono qualcosa, altri potrei vederli ogni settimana, tipo ID4 o appunto “Stargate” ;-) Cheers
EliminaA Rolando Emmerico gli voglio bene.
RispondiEliminaForse perché, come scrivi giustamente, è quasi il cugino "sfigato" di Bay con ambizioni elevate, però mi sembra che ci metta sempre cuore e passione in ogni progetto e in più la quota relativa alla comicità delle sue pellicole mi sembra leggermente più misurata (e quindi sopportabile) rispetto a quella di Michele Baia.
Detto questo si sa già cosa si andrà a vedere quando ci si approccia ai suoi film: delle storie di famiglie con problemi inserite in contesti moooolto più grandi di loro.
Semplicemente cambia gli attori e aumenta la componente catastrofica che devo ammettere, per quanto spesso sia scientificamente poco realistica, ma non posso millantare parentele con gli Angela per permettermi di fare lo scienziato, quindi alla fine mi va bene tutto, dicevo che la distruzione su schermo è sempre realizzata bene e chiaramente, al di là di altri registi già citati.
Detto ciò ho purtroppo una certa avversione verso Patrizio Pallone che mi rende indigeste le pellicole dove compare. Per fortuna c'è Halle Berry che compensa! In ogni caso lo vedrò ma senza particolare premura.
Applausi per aver inserito riferimenti a Commando in questo post, solo tu ci potevi riuscire con tale maestria!
Sul seguito di ID4: lo spunto di base era a mio avviso molto buono, l'idea di una commistione tra tecnologia terrestre e aliena che aveva fatto fare un balzo in avanti alla società poteva venire sfruttata meglio.
Ultima cosa, il prossimo film, aumentando la scala dei disastri, prevederà il formarsi di un buco nero nella galassia che attira progressivamente tutti i pianeti del sistema solare. La terra sarà quindi costretta a trasformarsi in un'enorme astronave per fuggire al suo destino (mi sembra anche questo poco plausibile scientificamente ma solo Rolando potrebbe farcela a metterla in immagini!).
Ciao
Patrizio Pallone ha la faccia di uno che ti aspetti veder recitare malissimo, invece tiene botta, funziona come americano medio (da film) quindi ne comprendo l’avversione però riconosci che sia anche uno che fa sempre il suo dovere. Cheers!
EliminaIl vero mistero, Daniele, è come mai nel 2019 Emmerich non abbia diretto un remake per commemorare "The Black Hole" (1979), il grande non-successo della Disney, solo che invece di una sola astronave verso il buco nero stavolta ci sarebbero stati tutti i pianeti, stile biliardo :-D
EliminaSecondo me Rolando il buco nero al botteghino della Disney lo ha visto fin troppe volte ;-) Cheers
EliminaProbabilmente nemmeno Rolando, nonostante l'esperienza in catastrofi, riuscirebbe a gestire un buco così grande!!
EliminaPerò sarebbe davvero bello un remake / reboot (chiamatelo come preferite) di The Black Hole!!
Rolando in questo caso arriverebbe tardi, Daniele: una cosa del genere hanno già provato a farla... ;-)
Eliminahttps://en.wikipedia.org/wiki/The_Wandering_Earth
https://www.youtube.com/watch?v=_lsOwtKNsAA
Ne avevo sentito parlare di questo ma non ho ancora avuto modo di vederlo, grazie per avermi rinfrescato la memoria ;-) Cheers
EliminaGrazie Giuseppe! Non sembra nemmeno male!
EliminaIl film l'ho visto ieri sera e devo dire che mi è piaciuto più del previsto. Devo anche fare ammenda su Patrizio Pallone, è sicuramente funzionale alla pellicola. Certo qualche americanata è presente, del tipo mi fermo a guardare un'onda anomala magnetica che viene nella mia direzione... Magari prima metto un pò di margine di distanza, poi me la posso anche vedere... Comunque devo ammettere che mi sono divertito... Buona domenica
Ben felice di averti consigliato bene allora ;-) Cheers
EliminaEmmerich non l'azzecca sempre, e l'hai detto. E pure stavolta l'affare mi puzza un po'. Anch'io però non mi stanco di quei due suoi film, anche se uno di essi si risolve un un modo così blah! (i computer alieni infettati da un virus... Ma daiii).
RispondiEliminaLa trovata del virus informatico è diventata un meme quando ancora non sapevamo nemmeno cosa fossero ;-) Cheers
EliminaPerò spezziamola una lancia in suo favore, dai: in ID4 il primo velivolo alieno lì, nell'Area 51, lo stavano studiando da cinquant'anni e quindi un po' ci può stare che qualcuno, alla fine, ci capisse qualcosa e ideasse un virus adatto alla bisogna ;-)
EliminaComunque il mio Emmerich preferito continua a collocarsi fra il periodo povero ("Moon 44" compreso) e il passaggio alla ricchezza, dove per passaggio alla ricchezza -di budget- intendo proprio "Stargate" e "ID4"... Quanto a "Moonfall", potrei considerare di vederlo anche solo per l'aggancio che hai fatto con il Doctor di Capaldi (alle prese con una Luna non proprio priva di vita, in effetti) ;-)
Anche secondo me quello era il suo periodo migliore, di fatto "Moonfall" è quell'episodio di Doctor Who con più soldi e attitudine Yankee ;-) Cheers
EliminaMa si', alla fine Rolando e' uno di noi.
RispondiEliminaCome il suo "gemello mancato" Micheluzzo Bay ha un gusto tutto speciale nel mettere in scena situazioni tutte esagerate anche se in maniera un po' meno grezza e tamarra, in quanto fedele da sempre alle storie edificanti in pieno stile stelle e strisce.
Sapete, no? Dio, patria, famiglia...quella roba li'.
Soprattutto la famiglia.
Non a caso il protagonista parte sempre da una situazione di crisi, versione piccola di quella ben piu' gigantesca con cui il resto dell'umanita' dovra' fare i conti.
Il disastro diviene quindi la metafora per illustrare il percorso con cui l'eroe, salvando la Terra, salvera' anche se' stesso ritrovando l'equilibrio e l'unita' coi suoi cari andate perdute tempo fa.
Va beh. Ormai se vai a vedere un suo film sai esattamente cosa aspettarti, perche' per quanto possa alzare la posta riguardo alle calamita' naturali e cosmiche (scommetto sull'amico Daniele e propendo pure io per il buco nero, nel suo prossimo film), il canovaccio sempre quello rimane.
Anche dal punto di vista narrativo e delle trovate.
Non so...forse gli si potrebbe rimproverare un approccio sempre un po' troppo scolastico e didascalico (nel senso che certe idee sembrano arrivare dritto dalla quinta elementare).
Ok che siamo tutti soggetti alla gravita', secondo alcuni persino nei risvolti piu' imprevisti come l'umore e nei rapporti interpersonali, ma...basta la luna piu' vicina per donarci i superpoteri?
Ma sul serio? Nel 2022? E dai.
Gia' che c'eri mettevi che la verdura cresceva a ritmi record, diventavano tutti capelloni in cinque minuti, avvenivano parti prematuri a raffica e divorziavano tutti!!
Ma non gliene faccio una colpa, eh.
Rolando e' un amico, ci mancherebbe.
Per lo meno ci prova. Ma lo vedi che non ci riesce, punto.
E' il suo modo di fare film, e di li' non si discosta.
Va bene cosi', dai. Se non altro e' una certezza, nei suoi limiti.
E mai come oggi servono certezze.
Almeno su di lui possiamo contare, e non e' poco.
Va bene cosi'.
Ti piacciono le esplosioni grosse al cinema? Sei uno di noi ;-) Cheers
Elimina"Mi piacciono i film con i sommergibili" e son caduto per terra.
RispondiEliminaStrano, da quanto ho capito dal film l'attrazione gravitazione della Luna avrebbe dovuto farti svolazzare :-P Cheers
EliminaNon riesco a trovare aspetti positivi in questa vaccata.
RispondiEliminaForse Emmericchione è rimasto colpito da DON'T LOOK UP (dove muoiono proprio tutti) e, come capita a chi ha battuto la testa contro uno spigolo, non si è ancora riavuto.
In effetti è un po' quello che abbiamo pensato tutti, la risposta di Rolando a "Don't look up" ;-) Cheers
EliminaNon mi ha mai deluso Roland, nel senso che ha sempre firmato delle stronzate enormi e divertenti. Ora questo non l'ho visto al cinema, ma appena posso lo recupero.
RispondiEliminaSi è superato, anche in ambizione e per questo io continuo a volergli bene, sai cosa aspettarti ed ogni volta Rolando lo garantisce, quasi una sicurezza ;-) Cheers
EliminaPrima cosa: non bisogna smettere mai di fare metafore su "Commando".
RispondiEliminaSeconda cosa: non bisogna smettere mai di fare metafore su "Commando". :-D
Terza cosa: me lo vedo Piero Angela che ad ogni film di Emmerich sta lì, in sala, che piange al buio. "Dove ho sbagliato? Dove ho sbagliato?" :-D
Temo di essermi perso per strada qualcuno dei film di un regista che non seguo particolarmente, anche perché il genere catastrofico non mi ha mai preso, ma al regista di Universal Soldier continuo a volere bene "alla cieca" :-P
«Anni di divulgazione scientifica gettati al vento!» dopodiché Piero si arma, si mette il trucco da battaglia e bazooka carico di scienza in spalla va a spiegare la gravità a Rolando ;-) Nella sua filmografia almeno un titolo per cui volergli bene si trova sempre, “Universal Soldier” è uno di quelli. Cheers!
EliminaMe lo vedo proprio Pierino nostro che tiene per il braccio più debole Rolando e poi "lo lascia andare"!
Elimina«Per onestà devo confessarti che questo è il mio braccio più debole» (cit.) Cheers!
EliminaPerò anche se Rolando è simpatico e gentile, non penso che Pierino mantenga la promessa di ucciderlo per ultimo!
EliminaGiuro che ora smetto!
Mi immagino Angela che tiene Emmerich sospeso nell'abisso per un piede. "Ti ricordi quando ho detto che trovavo scientificamente validi i tuoi film? Mentivo!" :-D
EliminaBeh, alla fine sono da vedersi a occhi sgranati (anche se ormai stupirsi e' davvero difficile, se penso a come stavo al cine con "Indipendence Day"...proprio come diceva il buon Ortolani. Potevi sentire i dinosauri urlare IL PROSSIMO!! La sensazione piu' vicina all'estinguersi che ho provato. Ma ero pischello, ci sta) e cervello rigorosamente spento.
EliminaChe se li pigli sul serio assisti a un tale bombardamento di scemenze che dovresti mollare il cine dopo mezz'ora.
Ho adorato "Moonfall",Emmerich resta uno dei pochi registi al mondo con la capacità di farmi tornare bambino,eh si sono anche uno dei pochi che hanno amato quasi tutti i suoi film,compreso l'odiatissimo "Godzilla"! Roland non teme le etichette,è soprattutto non teme gli stereotipi del blockbuster,anzi non se ne vergogna a differenza di tanti altri colleghi,e li abbraccia con l'ingenuità di un bambino che ama i giocattoloni pompati a manetta,con budget uguali,ma anche inferiori agli altri blockbuster prodotti da Hollywood,il mio amato tedescone riesce sempre a tirare fuori film con immagini talmente titaniche nel loro gigantismo sfrenato,che gli altri film ad alto budget si nascondono per la vergogna! Inoltre un fatto rilevante da non trascurare,è che Emmerich se ne frega delle mode del momento,di quello che chiede il pubblico medio,porta avanti con orgoglio la tradizione del "catastrofico",un genere ormai in via di estinzione,forse l'ultimo vero alfiere rimasto ed anche il più ambizioso,aggiungiamo poi che non ama i cinefumetti e si capisce perchè le "capre" di questo mondo lo ignorano! Roland Emmerich,un regista che fa film che piacciono prima di tutto a lui,"infernet" a lui non gli fà un baffo!!
RispondiEliminaGiusto dimenticavo,Emmerich è anche l'unico regista al mondo che che mostra ai finti nerd fighetti di oggi,come sono i veri nerd originali prima che diventassero una moda perdendone la loro spontaneità,occhialuti,ignorati,bistrattati e sgraziati,scarti della società presi per i fondelli da tutti gli altri,e fa tutto questo in film ambientati nel presente senza dover seguire l'odiosa moda dei film ambientati negli anni 80 e 90,thiè beccatevi questa!
EliminaAggiungo per ultimo le steccate clamorose che inserisce sempre nei confronti delle istituzioni e l'autorità,in questo suo ultimo film,ne ha avuto per tutti,arraffoni stronzissimi che sguazzano nelle catastrofi umane,capi militari che più merde di così non si può,presidente praticamente assente ecc ecc,gli unici che si fanno il mazzo per salvare il mondo lo fanno di propria iniziativa è senza dover chiedere il permesso alle persone al comando che letteralmente si limitano a ficcare la testa sotto terra!
EliminaScusa me mi intrometto, ma...
EliminaSostanzialmente e' una cosa che torna spesso, nei suoi film.
Il perfetto nessuno che nel momento critico sfodera insospettabili atti di eroismo, nel piu' puro spirito decisionista.
Molto stereotipato, tocca dirlo. Ma nel bene o nel male funziona sempre.
Mi intrometto anche io per dire che alla fine anche nella vita vera funziona così.
EliminaIl solito nerd con il quale mi identifico assolutamente nell'accezione classica, ovvero sfruttato, represso, calpestato, odiato, deriso, frustrato, picchiato, derubato, dimagrito, declassato, sottomesso, disgregato (per "rubare" le parole al grande Rino Gaetano), è quello che alla fine decide e salva la situazione, ovviamente con i capi che se ne prendono i meriti, però è quello che al momento decisivo fa ciò che deve essere fatto, prendendosene tutti i rischi e gli oneri...
In fondo Emmerich stesso e' uno dei nerd originali maltrattati e denigrati,che emozione quando il regista racconto' il suo passato da studente di cinema in Germania,dove veniva bullizzato dai suoi compagni di classe che parlavano solo di cinema espressionista,roba russa e polacca,mentre la colpa di Roland agli occhi di quei presuntuosi con la pipa in mano,era di avere nel cuore Steven Spielberg che era il suo eroe e modello ideale di regista!
EliminaA me il film è piaciuto, un bel filmetto per distrarci anche se l'entità aliena l'ho trovata piuttosto disturbante
RispondiEliminae purtroppo non conosco tutti i classici da cui ha attinto o che ha citato 💔
invece io ho trovato insopportabile il ciccione
avesse messo lo stereotipo della biondina scema sarebbe stato meglio
Allora ti ho dato qualche spunto visto che ti piace il genere ;-) Cheers
EliminaCredo sia il film di Emmerich più serio che vedo da un bel po'...i protagonisti non sono dei cliché bipedi, non ci sono troppe cazzate catastrofiste e i personaggi di supporto sono normali, non ti fanno tifare per il disastro che li ammazzi tra atroci sofferenze. Inoltre c'è un interessante spunto di trama sulle due intelligenze artificiali in lotta...certo, il tutto è derivativo da altre opere (luna che nasconde un segreto>Transformers 3; esseri umani/umanoidi che impiantano vita su altri mondi>Prometheus; nanomacchine ribelli>Terminator) però non è+ per nulla male.
RispondiEliminaAlla fine fa il suo catastrofico dovere secondo me ;-) Cheers
EliminaCaro Toshiro, non ho una cultura (cinematografrica e non) nè ho guardato il film con sufficiente attenzione da poter proporre delle idee valide su quali possano essere state le fonti d'ispirazione da cui ha preso spunto Emmerich, ma dubito che tra questi possano spiccare come seminali per qualcosa Prometheus o addirittura Transformers 3 :/
EliminaRecuperato ieri sera su Prime.. inutile dire che si , il nostro Rolando si fa voler bene , e anche se la trama e i dialoghi sono evidentemente stati scritti sul tovagliolo di carta dell’osteria dove lui e i sceneggiatori si sono fatti diversi quartini di vino della casa, che ci vuoi fare , i suoi film mi fanno tornare bambino quando giocavo con le astronavi di lego e anche io mi inventavo le trame più assurde , e come in questo film, per un paio di ore sono felice...
RispondiEliminaConcordo, fa il suo dovere ;-) Cheers
EliminaStavo per vederlo in sala (unico modo di vedere un film di Emmerich), ma l'ho schivato e vedendolo a casa L'HO DETESTATO. Nemmeno visto tutto, ho mandato avanti delle scene per disperazione (cosa contraria a tutti i miei principi) ma non ce l'ho proprio fatta. Ormai le dinamiche, i dialoghi e i personaggi della "formula Emmerich" sono sempre gli stessi, e non la sopporto più (o meglio mi ha divertito solo una volta, con Indipendence Day).
RispondiEliminaVoglio dire, hai potenziali minacce aliene, un grande mistero, scene spaziali e te le giochi così? Le interrompi per sciacalli brutti e cattivi col fucile? Inseguimenti a casaccio? Soliti drammetti famigliari in cui ogni singolo personaggio deve salvare la pelle? Per non parlare della deprimente origine della creatura, sforzo creativo al minimo storico proprio.
Se riesci a farmi annoiare con scene spaziali, astronavi ed esplosioni, c'è qualcosa che non va. Tipo personaggi che vorrei veder morire. Preferibilmente soffrendo, insieme a chi li ha scritti. E anche chi li ha diretti. Tanto Roland, la roba figa in questo film l'hanno fatta i tecnici della CGI.
"Sto diventando troppo vecchio per queste stronzate".
La formula è sempre quella, ormai non si discosta più di un millimetro dai suoi binari consolidati. Cheers
EliminaVisto stasera ed ho gradito molto. Senza aspettarmi nulla di diverso da quanto già visto di suo, mi sono invece trovato qualcosa che non mi aspettavo. Non mi hanno per nulla infastidito i cliché del suo (e non solo) Cinema che, anzi, alla fin fine ti confortano come qualcosa di familiare.
RispondiEliminaL'entità aliena mi ha ricordato molto un mostro visto nel manga "Dynamic Super Robot Wars" di Nagai/Ishikawa, che puoi vedere quì: https://www.gonagaiworld.com/wp-content/uploads/2016/02/000.png
Sempre rimanendo in tema JAP, la tua battuta finale mi ha fatto pensare che Rolando sarebbe adattissimo a realizzare un'ipotetico live action di "Gurren Lagann", hai presente? Se non lui, chi? ;-)
Probabilmente potrebbe essere quello giusto ;-) Cheers
Elimina