Avevano ragione da vendere gli Afterhours, anzi ora che il revival degli anni '90 è in pieno svolgimento, qualcuno come Netflix, resiste alla tendenza come il villaggio gallico di Asterix.
Capiteli, sono la piattaforma di streaming che ha puntato tutto sulle Strane Cose della malinconia per il decennio delle spalline a punta e dei jeans a vita alta, ed ora che sta per arrivare la quarta stagione della vostra (non mia) serie preferita, la casa della grande "N" rossa non può farsi sorpassare a destra da cosa? Dalla nuova ossessione per gli anni '90? Non scherziamo!
Considerando che Archive 81 è andata piuttosto bene (tanto da essere stata cancellata, bene ma non benissimo), Netflix ci riprova con un film horror, uno di quelli che pesca dagli anni' 80 e si gioca il protagonista di un'altra serie molto popolare della piattaforma, ovvero Asa Butterfield di Sex Education, perché tanto vale utilizzare gli attori sotto contratto no? Anzi lasciatemi l'icona aperta, più avanti ci torneremo.
"Choose or die" è un soggetto perfetto per Ai confini della realtà o per assurdo, per uno di quegli esperimenti interattivi proprio di Netflix, solo allungato alla durata canonica di un film, che inizia con un prologo niente male.
Il prezzemolino Eddie Marsan (che però mi piace sempre ritrovare nei film) è un padre di famiglia in fissa con un vecchio videogioco, un avventura testuale su monitor a fosfori verdi, appunto, degli anni '80, chiamato CURS>R, che suona un po' come "Cursor" ma anche come maledizione che supera la realtà, perché il gioco ti costringe a fare una scelta, che però ha affetti drammatici sulle persone a cui il giocatore vuole bene, insomma siamo in pura zona Rod Serling.
Salto in avanti facciamo la conoscenza dell'odioso Nerd in fissa nera con la roba degli anni '80, anche se Asa Butterfield è nato nel 1997 e della sua socia, Lola Evans che è la facente funzione di Zendaya ma più economica per la produzione.
In questa versione horror di Jumanji, il gioco comincia e il film dell'esordiente Toby Meakins diventa efficace, ma piuttosto ripetitivo. Ogni livello del gioco prevede una nuova scelta e un nuovo parente o amico in pericolo, la scena della minaccia del topastro è un esempio di economia applicata al cinema, mostrando solo un topo su una grafica da videogioco retrò, la tensione resta alta lo stesso.
Non sarà così per tutto il film bisogna dirlo, anche perché Asa Butterfield e Lola Evans hanno una chimica di coppia frizzante come una confezione di surgelati rimasta sul fondo del freezer. Non solo le dinamiche tra i loro personaggi risultano piuttosto banali, ma il modo di recitare insieme dei due attori proprio non va.
Non è un caso se il finale, che riprende il prologo e fa tornare in scena Eddie Marsan è una scena finale piuttosto efficace, che purtroppo paga la scarsa esperienza alla regia di Toby Meakins. Ora non vorrei fare il megalomane che fa confronti con i giganti, ma lo stesso finale nella mani di Cronenberg sarebbe stato dieci volte più micidiale, qui invece conclude un film decente, in grado magari di salvarvi un pomeriggio, ma che risulta comunque ben poco memorabile.
A confermare la mia teoria che questo film faccia parte di una strategia precisa da parte di Netflix, vi aggiungo un dettaglio: all'interno del gioco la voce narrante è quella di Robert Englund, che guarda caso è stato messo sotto contratto da Netflix per un ruolo nella quarta stagione di Strane Cose (storia vera). Secondo me i dirigenti di Netflix sono dei grandi fan del gruppo di Manuel Agnelli, non ho altre spiegazioni.
Ehm... A me Strane Cose piace e attendo la quarta stagione 😏
RispondiEliminaCome te tanti, sono io quello più strano di Strane Cose ;-) Cheers
EliminaAhahahah! Si, sicuramente sono dei fan degli Afterhours, magari ora faranno fare uno Studio 666 pure a loro! X--D
RispondiEliminaMi fa piacere per Englund, che trova lavoro alla sua veneranda età, ma tutte queste operazioni nostalgia mi lasciano freddino, ammetto.
Non potrebbe essere peggio della colonna sonora di “Diabolik” ;-) Sempre benvenuto Robert, ma la malinconia anni ’80 ha bello che rotto, già da tempo. Cheers!
EliminaChe poi la colonna sonora di Diabolik in fondo era il male minore...
EliminaSi vero, ma subito così all'inizio già buttava tutto in zona parodia. Cheers
EliminaStavolta per puro caso già ho visto il film in questione: di solito sei il mio blog di riferimento per conoscere le realtà della Grande N Rossa, a cui mediamente arrivo buon ultimo, stavolta invece per una pura casualità ho già avuto modo di disistimare il film, notando come persista questa insana mania per i (finti) anni Ottanta ma anche per il genere "gioco che uccide", i cui titoli raramente conquistano il cuore, preferendo interessare altri organi :-D
RispondiEliminaAbbiamo visto così tanti film similari che non mi spiego la voglia di farne un altro ancora se non l'essere diretto ai giovani d'oggi, quindi ignari dei tanti film sui giochi assassini del nuovo millennio (altro che '80!). Quand'eravamo noi giovani nei veri anni Ottanta miravamo molto più in alto :-P
P.S.
Recuperato il mese scorso, essendo io probabilmente l'ultimo italiano a NON aver visto le Strane Cose, dopo una prima stagione "Va be'" in cui mi dicevo che le parti interessanti sarebbero arrivate magari dopo, i crampi intestinali che mi ha provocato la seconda mi ha fisicamente impedito di vedere la terza: ma davvero 'sta roba ha stregato milioni di spettatori? Voglio sperare che durante la prima messa in onda ci fosse in scena l'Hypno-Rospo che dominava le menti degli spettatori convincendoli che stessero vedendo una serie spettacolare :-D
Devo passare a leggere le tue recensioni delle stagioni ma già solo l'idea di vedere una foto di Strane Cose mi procura fitte dolorosissime :-P
Perché anche tu venerdì pomeriggio non eri in forma e ti sei guardato questa roba dalla locandina inguardabile come ho fatto io ;-) Siamo davvero in zona finti anni ’80, ogni volta che Asa Butterfield ti fa quasi dimenticare quanto sia bravo in “Sex education”, dimostrazione che fare serie per i giovani, ambientate al giorno d’oggi è possibile.
EliminaStesso percorso, la prima si salva, poteva essere un film di novanta minuti più che decente, dalla seconda è chiaro che non abbiano uno straccio di idea se non sbattere in faccia al pubblico degli anni ’80 posticci, ma tanto basta, le persone preferiscono la malinconia alla logica, non ho altre spiegazioni. Infatti la già annunciata quarta stagione sarà più lunga, con più episodi, più menate, il tutto per nascondere la verità che dopo la prima, avevano già esaurito la benzina. Cheers
Luvius, hai visto il doppio delle stagioni di Strane Cose che ho visto io. A me la prima è bastata e avanzata! :--)
EliminaHai fatto bene a fermarti lì ;-) Cheers
Elimina@Cassidy: sai che per un attimo ho avuto il dubbio, che cioè fossero continuate le coincidenze con cui abbiamo passato il Venerdì Santo? Invece dai miei archivi risulta che il film l'ho visto a Pasquetta, lunedì. Però sapendo che il giorno dopo sarei dovuto andare a lavoro in sede sicuramente bene non stavo :-P
Elimina@SamSimon: Pensa che all'epoca della prima messa in onda ricordo che i social erano pieni di gente che metteva rimandi ad Aliens e citazioni aliene a grappolo, e io mi sentivo in colpa perché avrei dovuto indagare e non mi andava di farlo. Invece nelle prime due stagioni non c'è nulla di nulla: è stato un complotto, m'hanno preso in giro! :-D
Comunque la seconda stagione non ha nulla da dire: si limita a ridire le cose della prima, allungando il brodo. Ripeto, come abbia fatto ad avere successo 'sta serie è il vero mistero misterioso della serie!
Un giorno l'umanità si sveglierà da questa illusione collettiva ;-) Cheers
EliminaÈ un gombloddo, come direbbe il buon Conte!
EliminaPurtroppo il problema è che pur essendo pienamente consapevole della pochezza espressa da Strane Cose, non mi viene la malinconoia, bensì la voglia di vederne ancora... Probabilmente il mio cervello è completamente andato, cosa resterà degli anni '80... Però ho visto un barlume in tutto questo, il nostro uomo con una serie nuova ambientata a Tokyo, con il grande Ken Watanabe...
Altro che Strane Cose, quella sono le serie da guardare ;-) Cheers
EliminaSono indietro clamorosamente su troppe cose e aggiungere film (o serie...) alla mia già sterminata lista di recuperi mi fa stare male...
RispondiEliminaFortuna che ogni tanto prendi qualche pallottola al posto nostro e copri film da dimenticare o quantomeno da non compiere peccato mortale se li salto.
Sono qui anche per questo capo ;-) Cheers
EliminaGrazie per esserti ancora una volta sacrificato.
RispondiEliminaLo salto senza problemi con la consapevolezza di non essere più il target di riferimento di Netflix, ormai dedicato agli adolescenti o ai nostalgici a cui va bene tutto, basta che strizzi l'occhio alla loro nostalgia.
Ormai, salvo solo quei filmoni che presenta a Venezia e le serie comedy animate, Apple TV sembra il futuro.
Penso anche io che il target ormai sia quello, sperano che vada meglio con Apple TV, ormai tutte le piattaforme di streaming mi piacciono più di Netflix, se non fosse per "Big Mouth". Cheers
EliminaNon gli avrei dato due lire effettivamente, però sembra quantomeno avere qualcosa di interessante.
RispondiEliminaNon è bello, ma nemmeno da gettare via, a patto di accettare la poca esperienza del regista almeno salva un pomeriggio, se proprio non hai altro da vedere però. Cheers
Eliminaavevo visto il tuo post ma senza leggerlo, per questo sabato sera me lo sono visto (tanto fra il non dormire per via dei bambini che si svegliano ogni ora e questo film non so cosa possa essere peggio!).
RispondiEliminami sono chiesto dove cavolo fosse Robert Englund nella parte di himself ed era solo in versione himvoice...non sapevo facesse parte della quarta stagione delle strane cose, non vedo l'ora ci sia la quarta stagione, ricopritemi pure d'insulti :)
però dai a differenza di tanti altri film almeno in questo non si vedono BXM! poi oh io che sono nato negli anni 80 adoro questi effetti nostalgia, sarà l'effetto di non volere invecchiare!
Visto doppiato è impossibile sentirlo, bisogna impostare la lingua originale per sentire Robert Englund ;-) Cheers
Elimina