No, non mi sono dimenticato una “P” davanti nel titolo, non parliamo di fumetti (anche se...) ma della nuova, leggerissimamente sponsorizzata serie tv di Prime Video, ovvero “Reacher”.
Dopo un’infinità di libri e dopo essere stato impersonato al cinema da Tommaso Missile (due volte), il personaggio nato dalla penna di Lee Child torna in una nuova incarnazione, decisamente più consona alla famigerata stazza del personaggio. Soldato pluridecorato, capace di cavarsela nel corpo a corpo grazie anche da una mola fisica eternamente sottolineata da tutti quelli che lo incontrano, Jack Reacher torna questa volta non stipato nel metro e tanta voglia di crescere di Cruise, che compensa con il suo super ego quello che gli manca in centimetri e se non altro, grazie al primo film ha portato in scena una collaborazione con Christopher McQuarrie, che ci ha regalato ottimi frutti.
"Scusate le spalle" |
Bisogna dire che passare da Tom Cruise ad Alan Ritchson ricorda un po’ quella vecchia pubblicità in cui alle casalinghe al supermercato veniva chiesto se erano disposte a cambiare il loro fustino di Dixan con due confezioni di un altro detersivo di un’altra marca, in questo caso due fustini maxi, visto che Alan Ritchson è decisamente più credibile nei panni di un personaggio che dichiara di essere 1.98 per 113 kg, considerando poi quanto mangia nella serie, complimenti anche per il metabolismo.
Ritchson in precedenza era stato Hawkman e Aquaman in un
paio di serie tv della Distinta Concorrenza (non mi chiedete esattamente quali,
non ne seguo nessuna), visti i suoi trascorsi ittici posso spingermi a dire che
rispetto a Tommaso Missile, a recitare è comunque un discreto tonno pinne gialle, però
sicuramente si è calato bene nella parte, il fisico gli permette di risultare
credibile quando da solo picchia uno, due, cinque uomini e le scene d’azione
(brevi e sparse tra un dialogo e l’altro) sono comunque tutte ben curate.
Non so voi, ma io Greta Thunberg la ricordavo un po' diversa. |
Avrà pure sempre impersonato eroi della Distinta Concorrenza, ma questa versione di Jack Reacher sembra un po’ il vecchio Hulk della serie televisiva con Bill Bixby e Lou Ferrigno, uno che vaga per l’America fermandosi di tanto in tanto a risolvere torti. Arrivato a Margrave in Georgia, Reacher non fa in tempo a gustarsi un pezzo di torta che viene arrestato per un omicidio che non ha commesso, da cui si scagionerà da solo grazie al suo talento affinato negli anni nella polizia militare. Di fatto Reacher è Sherlock Holmes dentro il corpo di Hulk, arrivato in città ufficialmente per trovare informazioni su un Bluesman come in un film di Walter Hill, ma di fatto spedito dal fratello, per una combinazione di eventi un po’ fortuita a livello narrativo.
Manca solo il the lonely man theme in sottofondo. |
Con quell'aria da personaggio dei fumetti che fa leva sul sento di giustizia dei ragazzini, Reacher si guadagna subito le grazie del pubblico, perché tutti vorrebbero entrare in una stanza e capire al volo chi è il colpevole, ma anche potersela cavare con una battutaccia e senza nemmeno un graffio in una rissa. Inoltre il personaggio sembra un Golem di moralità che fa solo cose giuste, come la gag del cane maltrattato di cui si prende cura, che diventa una gag non certo per il trattamento subito dal cane, ma per come Reacher rimette a cuccia il suo molesto padrone. Decisamente più riusciti questi passaggi, o le consulenze telefoniche fornita per uscire fuori dalla brutte situazioni, piuttosto che la caratterizzazione del cattivo, abbastanza monodimensionale, succede quanto tutta l'attenzione è sul protagonista titolare.
L’indagine poi non manca di momenti quasi horror, visto che alcuni cadaveri vengono ritrovati impalati nei modi peggiori, anche se bisogna dire che la seconda metà degli otto episodi che compongono la prima stagione della serie, sono più interessanti e avvincenti degli ultimi, ma in prospettiva futura “Reacher” potrebbe essere una serie in grado di appassionare il pubblico, di sicuro romanzi da cui pescare per le prossime indagini del personaggio non mancano, infatti la serie è già stata confermata per una seconda stagione. Dopo tutto il martellamento mediatico da parte di Prime Video, mi sembra il minimo.
Pensa, anch'io ne parlo oggi, nella rubrica domenicale delle armi delle 14.00, anche se purtroppo il pistolone di Reacher fa giusto una comparsata.
RispondiEliminaMe la sono vista con piacere, è una serie leggera il giusto e non da prendere troppo sul serio: come dici giustamente i "cattivi" sono davvero poco delineati, paiono più semplici macchiette e manca totalmente il climax nello sconfiggerli. Però otto puntate volano via d'un fiato e la montagna umana - grande due Tom Cruise e mezzo - si lascia seguire senza problemi.
Ipotizzo che durante le otto puntate il protagonista si mangia l'equivalente del peso di Tom Cruise in forma di cibo :-D
In effetti ne fa un uso modesto dopo tutta quella presentazione, ci leggiamo tra poco ;-) Una serie che a tratti cerca di essere seria ma ha una struttura e dei personaggi da cartone animato, a partire dal protagonista, un Hulk non verde che mangia quello che Tommaso Missile non si concede nemmeno a Natale! Cheers
EliminaPassano gli anni, cambiano i contesti ma la formula "eroe solitario arriva in buco di paese, risolve problemi e va in prossimo buco di paese" funziona SEMPRE.
RispondiEliminaPuo' essere il cowboy, un ex-sbirro, un mercenario futuristico o un ronin (dopotutto l'epoca feudale nipponica, opportunamente romanzata, era il western. E viceversa), ma a meno che tu non sia un impedito totale come sceneggiatore te la giochi sul sicuro.
Logico, nei decenni le serie e il pubblico si sono evoluti.
Oggi sono piu' film spalmati in una ventina di episodi.
Col risultato che alle volte sono lentissimi. E devi tenere d'occhio i dettagli, che se ti sfugge qualcosa o perdi una puntata non ci capisci piu' niente.
Con le piattaforme di oggi non c'e' pericolo, ma all'inizio con serie come "I Soprano", trasmesse a orari assurdi e con la cronologia spesso sballata (a cazzo de cane, per usare un eufemismo) era impossibile.
Ma ogni tanto non mi spiace il ritorno alla vecchia formula, con un svolgimento quasi orizzontale.
Alla fine in ogni stagione per la trama contavano si' e no due o tre puntate, per il resto...sbizzarritevi. E divertitevi.
E gia' che ci siete, fate divertire anche chi vi guarda.
Potevi beccarti un episodio a caso e te lo sciroppavi lo stesso, senza problemi.
Una struttura che ho trovato anche col mandaloriano e company, e che for proprio per questo ho gradito coso' tanto.
Qui piu' che Ethan Hunt mi e' sembrato di vedere la versione moderna del giustiziere buzzurro in stile Billy Jack (che poi pure lui era un reduce, mi pare), ma mi e' piaciuto.
Divertente.
Buona domenica!!
Un tempo la struttura degli episodi era orizzontale, ora verticale, prima dei Soprano, ci aveva pensato Miami Vice ad invertire la tendenza, buona domenica anche a te! Cheers
EliminaStavo aspettando proprio la tua recensione, caro Cassidy, anche perché il personaggio, per quanto lo conosca solo dalle pellicole con Tomino Cruise, mi intriga molto. Poi diciamo che ho sempre sentito che non c'era molta similitudine fisica tra la creatura di Lee Child e il nostro amico, ma si sa, ha sempre compensato la differenza con un'autostima esagerata, se non ricordo male in uno dei suoi primi ruoli faceva il giocatore di football americano.
RispondiEliminaAnche se faceva un pò ridere il fatto che non poteva sembrare nemmeno troppo muscoloso per non apparire ancora più tozzo di quanto sia.
In ogni caso apprezzo molto il fatto che le serie siano brevi e concentrate, senza inutili lungaggini che fanno stufare in fretta, un pò come per Jack Ryan, che non si dilungava troppo.
Oggi le do un'occhiata. 👋
Merita un'occhiata, non cambierà la storia delle serie tv ma si lascia seguire senza troppe pretese, potrebbe fare strada, intanto arriverà una seconda stagione. Cheers!
EliminaFinito di vedere ieri sera, avendo avuto un momento di pausa tra Peppa Pig e Wolfoo (chi ha figli capirà). Devo ammettere che mi ha intrattenuto piacevolmente, nello specifico, più che per il monolitico e monoespressivo protagonista, che comunque riesce a risultare simpatico, per i suoi comprimari, molto azzeccati e anche ben caratterizzati. Come hai scritto non è nulla di rivoluzionario però fatto bene e anche con discreti dialoghi, cosa mai banale. 👋
EliminaSi p visto ben di peggio in tv, alla fine è una serie che fa il suo dovere ;-) Cheers
EliminaCentrato in pieno: Sherlock nel corpo di Hulk. Peccato che io continui a preferirlo in quello di Robert Downey jr.
RispondiEliminaUna versione smargiassa in puro stile Guy Ritchie quella. Cheers
EliminaVista ieri la prima puntata, per ora un mezzo meh: il protagonista avrà anche il fisique du role ma in quanto a espressività stiamo davvero in zona itrica, e i comprimari per ora sono TUTTI odiosi... Se mi dite che guadagna punti in termini di umorismo nel corso della stagione provo a tenere botta...
RispondiEliminaPS un plauso allo sceneggiatore della poliziotta diversamente intelligente 'potresti spezzarmi il collo con due dita, ma hai gli occhi buoni quindi ti volterò tranquillamente le spalle': all'Accademia sarebbero fieri...
Un pochino migliorano tutti, anche la simpatia del protagonista ma no aspettarti "Seinfeld", la trovata degli occhi è una menata, faceva prima a dire che lo trovava figo e basta, sarebbe stata più onesta come trovata. Cheers
EliminaIn effetti "Ti trovo figo e quindi non puoi essere l'assassino" è un'argomentazione (ormonalmente) molto più sensata :) Ci riprovo e vedo come va...
RispondiEliminaTanto appena li vedi nella stessa inquadratura quei due, sai già come finirà, quindi sarebbe stato più onesto ;-) Cheers
EliminaCredo che l'attore fosse protagonista anche della fantastica e trashissima serie Blood Drive, che ho adorato e così a naso mi sembra assai più intrigante di questa che, francamente, credo proprio che passerò.
RispondiEliminaUn giorno riuscirò anche a vederla quell'unica stagione di "Blood drive". Cheers
EliminaPer prima cosa ho letto più di qualche romanzo dedicato a Reacher, tra "Zona Pericolosa" da cui prende spunto la serie (tra l'atro si trova spesso in omaggio sia su kindle che ibook). I romanzi sono assai divertenti, non roba scritta da Leopardi, ma intrattengono molto bene. Quando uscì il primo film al cinema non mi sono mai preoccupato delle fattezze diverse del protagonista rispetto a Cruise, sopratutto dopo che la personalità di Reacher esplodeva sullo schermo anche meglio che sulla carta. Dove i film non convincevano erano nelle atmosfere molto meno dense rispetto ai romanzi. Ora la serie farà esultare veramente gli amanti dei libri perchè difatto è esattamente quello che si aspetta di vedere in tutto e per tutto. Ora se qualcuno ha letto il romanzo, non potrà che rimanere stupito dalla ricostruzione di Margrave, come pure Reacher stesso che ora è super aderente al materiale di partenza. Questo però è anche il limite più grande dell'intera operazione, perchè non c'è fantasia o libertà alcuna, ma solo mestiere di ottima fattura.
RispondiEliminaDevo decidermi a iniziare a leggere un po' Lee Child. Cheers!
EliminaI film con Tom Cruise non mi erano dispiaciuti, ma ho trovato questo Reacher, oltre che più grosso, anche più simpatico. Mi immagino l'atmosfera da Carramba quando Alan Ritchson e la sempre splendida Kristin Kreuk si sono ritrovati a più di 10 anni da Smallville...
RispondiEliminaIn effetti si, compare anche lei, pensavo fosse sparita dopo quella roba su Chung-li invece, eccola qui. Cheers!
EliminaE aggiungo che si mantiene sempre bene, ha perso un pò di freschezza ma è sempre carinissima!! 😜
EliminaNon mi sono mai fatto un'idea precisa su di lei, bisogna dire che resta sempre identica quello si ;-) Cheers
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