Io lo so, al cuore non si comanda, quindi continuerete imperterriti su “Infernet” a gasarvi idolatrato Ridley, lo Scott sbagliato perché hei! Lui ha fatto “Alien”, senza sapere o ignorando volutamente il fatto che Ridley sia solo l’ultimo dei tanti papà di quel progetto.
Non mi interessa farvi cambiare idea su nessun argomento,
tanto meno sulla vostra idolatria per Ridley, anche perché sarebbe come cercare
di fermare le onde del mare e poi perché in fondo lo sapete, lo avete pensato
quando NON siete andati in sala a vedere The Last Duel o “House of Gucci” (a vedere questo sono andati per lo più i fan
di Lady Gaga o del BELLISSIMO Adam Driver), nella vostra testolina quel
pensiero è li che vi fissa, come il mucchio di vestiti da stirare sulla sedia,
come Obi-Wan Kenobi che vi compare e vi ripete quello che già sapete, che lo
Scott giusto, sarà sempre e solo Tony.
Lo so, lo so! A nessuno piace chi gongola, però se è lo
stesso Ridley ad inciampare in questo modo io che posso farci? Mi ricordo
l’entusiasmo di chi sosteneva che questa volta l’Accademy avrebbe ricoperto
Ridley di Oscar (cosa che probabilmente accadrà, ma questo non cambia nulla
della scarsa qualità del film), eppure “House of Gucci” è un frontale con un
auto articolato che ricorda il meglio della produzione dello Scott sbagliato,
autore di capolavori immortali come “Un’ottima annata” (2006) che comunque è
meglio meno peggio di questa sorta di American Crime Story con i soldi, che in certi momenti ha la cura per la ricostruzione
storica e il dettaglio di una fiction di Rai 1.
Se Lady Gaga vi si strofinasse contro, fareste anche voi la faccia di Adamo Guidatore. |
Non sono un sadico, il cinema di Ridley Scott lo conosco bene e sono pronto a fornirgli delle attenuanti generiche anche garantite dai suoi trascorsi, è chiaro che abbia firmato per dirigere questo “House of Gucci” per portare avanti la tradizione dei film legati ai drammi delle ricche famiglie, iniziata con “Tutti i soldi del mondo” (2017), con la differenza che “House of Gucci” se la gioca sul melò più spinto, quello che fa il giro completo su se stesso e diventa fiction televisiva, diventa Soap-Opera più dalle parti di “Dallas” o “Dinasty” che del cinema che ti aspetteresti da parte di un professionista come Ridley Scott(o).
Considerando che Lady Gaga aveva già recitato (la parte di
una lady Gaga vampira) in American Horror Story, forse sarebbe davvero stato
più sensato mettere su una stagione di “American Crime Story” per il piccolo
schermo incentrata sulla famiglia Gucci, perché se l’ambizione era fare “Il Padrino”,
bersaglio mancato Ridley, ma di diversi chilometri.
Ridley impegnato a trattare con l’ex sindaca di Roma Raggi. Magari parlavano delle location per “Il Gladiatore 2” |
La storia è nota, ispirata agli eventi che nel 1995 portarono Patrizia Reggiani a essere la mandante dell'omicidio di Maurizio Gucci, suo marito, nonché imprenditore e presidente della casa di moda Gucci. Solo che è proprio la messa in scena a risultare fuori fuoco e spesso risibile, posso capire la trovata degna di una commedia scollacciata Italiana degli anni ’70, di far entrare in scena Patrizia Reggiani (Lady Gaga) intenta a sculettare tra i fischi dei camionisti dell’azienda di trasporti del padre, e non mi aspetto nemmeno da Ridley Scott la cura nella ricostruzione storica, quella l’ha sacrificata nell’arena di “Il Gladiatore” ormai da diverso tempo. Ecco perché il matrimonio tra la Reggiani e Maurizio Gucci (il bellissimo Adam Driver) avvenuto nel 1971, nella finzione si sposta più avanti, almeno a ridosso se non proprio negli anni ’80 inoltrati, visto che delicatamente Ridley sceglie di mostrarci la scena con “Faith” di George Michael come sottofondo, in un caso maldestro di musica fuori contesto che risulta solo imbarazzante, come un po’ tutta questa fiction diretta e prodotto con tutti i soldi del mondo.
Sorvolo sul fatto che il numero di casa di Patrizia Reggiani,
quello che scrive con il rossetto sul vetro della Vespa di Maurizio Gucci, sia
un numero a sei cifre che inizia per 534, tipico prefisso di… Boston
probabilmente, Italiano non di sicuro, ma di questi dettagli nemmeno mi curo,
con Ridley di mezzo so che non bisogna cercare l’accuratezza nella
ricostruzione dei fatti, si parla sempre e comunque di cinema, per l’aderenza
ai fatti esistono i documentari. Il problema è come lo fai il cinema, e qui
purtroppo molto ma molto male.
Natale con Ridley. |
Il vero motivo di interesse per buona parte del pubblico - anche se poi la sua somiglianza con Marisa Laurito è diventata un tormentone su “Infernet” - ovvero Lady Gaga, alla fine resta forse l’unica ragione per godersi questo “House of Gucci”. La sua Patrizia Reggiani è una “femme fatale” piuttosto riuscita anche nel suo cercare di passare dalla piccolo borghese ben poco raffinata, alla grande signora senza perdere però la natura un po’ melodrammatica che la contraddistingue, la scena in cui mostra l’album fotografico al marito è puro melò, ma rende bene l’idea. Lady Gaga che in “A star is born” (2018) di fatto era ancora alle prese con un ruolo autobiografico, quasi quanto la sua vampira di AHS, qui per la prima volta non è tenuta ad interpretare solo Gaga, ma accetta e vince la sfida di un ruolo che non ha nulla a che spartire con i suoi trascorsi musicali, infatti quando la sua Patrizia Reggiani sparisce dalla storia per dare spazio all'ascesa di Maurizio, “House of Gucci” perde molti colpi.
“Come direbbe Bart Simpson, non è stata colpa mia!” |
Il fallimento di Ridley Scott non va ricercato come detto nella scarsa verosimiglianza nella ricostruzione, ma proprio nella sciatteria con cui un film che avrebbe dovuto essere corale fin dal titolo, procede malamente a strappi, come se il cast fosse stato lasciato allo sbando. Invece di fare quadrato attorno alla sua attrice più famosa (per il pubblico) ma con meno esperienza, tutti gli altri professionisti sembrano schegge impazzite impegnate a recitare ognuno un film differente, ma andiamo per gradi.
Salma Hayek si becca il ruolo da Wanna Marchi della situazione, e tutto sommato porta a casa il ruolo della fattucchiera Giuseppina Auriemma, un po’ guida spirituale della Reggiani un po’ suo contatto con il mondo criminale. Dal punto di vista femminile “House of Gucci” sta in una botte di ferro, Ridley dovrebbe baciare la terra dove camminano le sue attrici perché senza, il film sarebbe stato un disastro ancora maggiore, inoltre Salma che dal suo profilo Instagram pubblicizza la sua presenza nel film con foto in costume, con la scritta “Gucci” piazzata, diciamo sul cuore, resta la prova che lei è sempre la numero uno, grazie di esistere signora Hayek.
Promozione cinematografica, Salma sa come farla. |
Tra i satelliti che orbitano attorno al pianeta Gaga, una serie di personaggi che vanno dalla macchietta all’abbozzato, si parte dal padre Rodolfo Gucci, in cui Jeremy Irons senza nemmeno mai mettere la terza, ci regala una sorta di vampiro snocciolatore di profezie ("Quella vuole solo i tuoi soldiiiiii!") che una volta svolto il suo compito scompare dalla storia, fin troppa professionalità Geremia per un ruolo tanto infame.
"Dove sei David Cronenberg? Vieni a salvarmi!" |
Adam Driver è bellissimo. Messo in chiaro questo punto fondamentale, il suo Maurizio Gucci sembra il classico sfigato che non dovrebbe mai assaggiare la vita, perché quelli come lui poi diventano in automatico degli stronzi. Adamo Guidatore riesce a raccontare tutto questo mantenendo un regale distacco quasi da Ludovico II di Baviera che Ridley Scott(o) scioccamente, non riesce a sfruttare a suo vantaggio. Il Gucci recalcitrante che si ritrova tirato dentro e comincia la sua energica scalata dalla vetta della famiglia, avrebbe dovuto essere il vero barometro del film, peccato che la sua trasformazione da amante appassionato a freddo imprenditore sia didascalica, raccontata senza enfasi con una regia meccanica da fiction con i soldi. Ridley, avevi per le mani il tuo Michael Corleone e lo hai gettato alle ortiche in scene che, capisco volessero essere volutamente anti climatiche, ma Adam Driver in sella alla biciclettina girato in quel modo? Sembra di guardare la scena in cui Nicolas Cage scippa la bicicletta alla tipa in “Il prescelto” (2006), fai il bravo dài!
Adam "Bellissimo" Driver, nulla da aggiungere. |
Menzione speciale: la più atroce scena di sesso mai vista nel cinema contemporaneo, non ho capito se andava interpretata in modo comico, di sicuro per far passare ogni tipo di istinto è perfetta, anticoncezionale ideale.
Al Pacino nel ruolo del vecchio Aldo Gucci è abbandonato in
balia della corrente del mare, da una parte ha l’aristocratica freddezza di
Adam Driver, dall'altra gli tocca dividere molte scene con il Paolo Gucci di... Vabbè ne parliamo nel prossimo paragrafo. Quindi nel tentativo di fare da
collante, lui che Michael Corleone lo conosce meglio di tutti, al suo Aldo dona
in certi momenti un fare paterno, da custode della tradizione Gucci e in altri
sbraga malamente (quando si mette ad ululare «Nooo noooooooo!» siamo in piena
zona melò scappato di mano) perché al suo fianco ha una radio rotta piazzata su
undici come l’amplificatore degli Spinal Tap, quindi per farsi sentire il povero Al deve
come minimo urlare. Ok ci siamo, siamo al paragrafo che stavate aspettando.
Al, mentre cerca di imporre le mani sul film nel disperato tentativo di salvarlo. |
La tragedia, il vero buco nell’acqua, la prova del fallimento di Ridley Scott(o) è il Paolo Gucci di un attore che per mezz’ora ho creduto essere un Peter Stormare particolarmente alticcio, salvo poi capire che si trattava invece del solito megalomane Jared Leto, che accanto a tutti quei grandi nomi si sente più diva di Lady Gaga, quindi ha pensato bene di giocarsela alla Nicolas Cage (senza averne il talento) trasformando Paolo Gucci in una macchietta ridicola diciotto metri sopra le righe.
Colpa di Jared Leto? Anche, ma lo sappiamo che lui recita
tutti i personaggi così, la vera colpa resta di un regista che non ha saputo
rendere corale un film che poteva essere non dico il suo “Il Padrino”, ma di
sicuro non un American Crime Story con i soldi in questo modo, meno appassionante
che leggere gli eventi come avvenuti, elencati sulla pagina di Wikipedia.
Era dai tempi di John Leguizamo, clown panzone in Spawn, che non vedevo un tale disastro. Ma Leguizamo ne uscì con più classe bisogna dirlo. |
Per ovvie ragioni di proiezione in sala ho visto il film doppiato, ma anche qui secondo me Ridley dovrebbe far pervenire una cassa di quello buono a tutti i doppiatori, appena ne avrò la possibilità vorrei provare a guardare il film in originale, un pezzettino, tutto non credo di farcela un’altra volta. Anche perché temo che il livello di macchiettismo in lingua originale potrebbe essere stato mitigato dal doppiaggio, se qualcuno lo avesse visto in originale, ci vediamo nella sezione commenti.
Insomma, nel corso dello stesso anno Ridley è riuscito a sfornare non uno ma due film, che sono riusciti nell’impresa di farmi sentire ancora di più l’assenza di Tony, lo Scott giusto. Perché forse vi sembrerò duro con Ridley, ma in giro troverete pochi altri che conoscono e apprezzano il suo cinema più di me, per certi versi sono un cultore della famiglia Scott, tanto da poter imitare Lady Gaga dicendo: nel nome del Padre, del figlio e della famiglia Scott. Però questa volta Ridley, tu sei Paolo Gucci e il migliore resterà per sempre Tony, con la differenza che questa volta anche i tuoi fan su “Infernet” dovranno incassare, c'est la vie.
Io vorrei tanto capire in che modo Ridley sceglie i suoi soggetti da dirigere,in base a quanto sono fighettielli? in base alle location che puo' visitare a mo' di pseudovacanza? quando e' alticcio? quando come lui stesso a affermato,non e piu interessato ad intrattenere in quanto asceso ad un livello superiore della cinematografia,e chi non capisce la grandezza del suo cinema e' uno scemo? Mah,misteri senza risposta,in pieno stile Ridley Scott,prendere o lasciare!
RispondiEliminaConsiderando che insulta tutti durante le interviste e molti lo idolatrano per questo (ah, se solo altri registi facessero lo stesso, chissà se le reazioni sarebbero anche quelle uguali) forse sì, Dio Ridley può tutto, anche fare film scarsi. Cheers
EliminaUna domanda,dopo 2 flop consecutivi,gli ultimi di una altrettanto lunga lista di flopponi al botteghino,ora Ridley si buttera' di nuovo nel kolossal,stavolta su Napoleone,io mi chiedo come e' possibile che riesca sempre a trovare enormi finanziamenti,nonostante ora come ora sia di fatto un pessimo investimento monetario per i produttori,che il culto della personalita' di" Ridley Scott" sia a tali livelli ad Hollywood?
RispondiEliminaHa anche parlato di un nuovo Alien (un altro…) ed è tornato a parlare di “Il Gladiatore 2”, insomma spara in aria cercando di colpire qualcosa. Cheers
EliminaL'ho visto al cinema con mia madre. Non capitava da... 30-35 anni? Vabbè... Che dire di questo lavoro di Scott? Allora, il 99% del cast è semplicemente perfetto. I fatti di cronaca (l'ascesa della Reggiani, il jet-set, la maga, la famiglia ricca e famosa, i giochi di potere, l'omicidio,...) sono già cinematografici in partenza e potevano essere presi pari pari e girati senza tanti abbellimenti.
RispondiEliminaIl problema è tutto nella regia. Concordo quando affermi che procede a strappi, come fossero degli episodi girati singolarmente e mal amalgamati mentre i tagli, le inquadrature paiono veramente quelle di una telenovelas. Quindi lo dico fuori dai denti e senza paura di essere smentito: questo materiale in mano ad un altro regista era oro puro e poteva venire fuori un melò nerissimo, cupo, cinico. Sesso, denaro, potere, violenza. C'era tutto ed è stato buttato via in modo incredibile. A mia madre tutto sommato non è dispiaciuto (ma a lei appassionò la storia della Reggiani), io ho sentito pesantissime le due ore e mezza di questo melò.
Si, mi sembra di ricordare di un altro fratello Scott di nome Ridley, era quello meno figo della famiglia, però anche quando girava un film così così, dirigeva alla grande. Chissà cosa gli è capitato? Cheers
EliminaAiuto Cassidy sono in pieno delirio,nella mia testa gira un film immaginario,"Il Canto Di Natale di Ridley Scott",dove Ridley riceve una notte la visita del fantasma di Dan O'Bannon,che lo avvisa che ricevera' la visita di tre spiriti,il primo spirito del natale passato impersonato da suo fratello Tony,gli mostra quello che era un tempo,un Ridley che riusciva a far confluire in modo naturale le sue fisse filosofiche ed intellettuali senza rompere gli zebedei al pubblico,il secondo spirito del natale presente impersonato da Rutger Hauer che gli mostra la sua vita professionale di regista dedita alla rendita dei suoi soli cult riconosciuti con il solo scopo di distruggere quello che di bello aveva creato,troppo impegnato a far valere i suoi capricci artistici,per rendersi conto dei progetti che ha provveduto a distruggere come il film di Blomkamp,che hai suoi occhi aveva commesso il peccato di amare il cult di Cameron piu'del suo,di fatto violando il suo comandamento,infine lo spirito del natale futuro impersonato ovviamente da Giger,che mostrera' ad uno spaventato Ridley le future conseguenze del suo delirio di onnipotenza,con lui diventato pazzo come il Salieri di "Amadeus" che invoca il fratello Tony,talento mai riconosciuto!!
RispondiEliminaBellissimo, sicuramente meglio di “House of Gucci”, un film così lo guarderei ;-) Cheers
EliminaCarabara, non ho ancora visto il film sull'affaire Gucci - immagino sia lunghissimo ed aspetto comunque il suo atterraggio su una comoda piattaforma - ma qualche sera fa Sky ha dedicato un canale agli anni ottanta con un cocktail eterogeneo di Tempo delle mele, Jake & Elwood e colonie extra mondo. Io vivo nel quartiere Isola di Milano che è la Los Angeles dei replicanti di Ridley Esse. Biblioteche di quartiere e case di ringhiera di fianco al bosco verticale. Non abbiamo le auto volanti, vero, ma è solo un dettaglio. Tony Esse aveva ritmo e sapeva raccontare mondi vicinissimi come in Spy Game ed il suo capolavoro, per me, Nemico Pubblico. Ridley è un visionario. E' postmoderno. Da sempre. Da prima che il termine avesse un senso che Tondelli gli ha dato. Ridley " contiene " i ragazzi di Frigidaire, la pazza posse di Metal Hurlant. Il fatto storico è solo una traccia. Se davvero fara Napo, non stupirti se scapperà da Sant'Elena su di una moto che vede solo lui. Il suo Bonaparte non potrà morire in esilio. Partirà per mondi lontanissimi, per le colonie extra mondo.
RispondiEliminaSe dovesse mai dirigere il remake di "Driver l'imprendibile" , il Driver volerebbe via tra i palazzi, sopra le arene, nello spazio dove nessuno può sentirti cantare Paparazzi. Mi chiedo chi sceglierebbe per interpretare il protagonista, ma immagino sarebbe un attore bellissimo...ciao ciao
Il peccato originale di Ridley è stato aver schifato la fantascienza, al grido io «Io sono un regista vero!», salvo poi tornarci quando era troppo tardi, come i marzialisti bravi che al massimo della forma si mettono in testa di fare gli attori, salvo poi tornare e menare quando il corpo non è più quello di un tempo, magari si fosse dedicato al metallo urlante ai tempi che furono ;-) Cheers
EliminaCredo di essere una delle poche persone andate al cinema consapevoli che avrebbero avuto per le mani una trashata e desiderose proprio di vederne una.
RispondiEliminaCon questo stato d'animo, me lo sono goduta dall'inizio alla fine, ridendo come una pazza assieme al mio quasi vicino di poltrona sconosciuto (ti voglio bene!) che bofonchiava risate grasse sotto la mascherina senza chiedermi nemmeno di smetterla.
Ah, non era un film comico? Eeeeehhh..... buff!, come direbbe Jared Leto.
(P.S. Pacino è l'unico a salvare la baracca e, da donna, ritengo Driver di una bruttezza rara, nonostante il fisico da bava alla bocca)
Pacino è chiaramente l’uomo barometro, quello che mette in chiaro quanto al cast sia mancata una direzione precisa. Mi sono già scontrato con i tanti fan di Adamo Guidatore, sono una lobby potentissima, di mio direi che mi sta simpatico come chiunque abbia lavorato (per altro così bene) con Gilliam, ma siccome i suoi fan leggono tutto sarà per sempre bellissimo ;-)
EliminaTra la faccia di Adamo quando si struscia su Lady Gaga, quella scena di sesso che sembra uscita da “Hot Shots! Parte 3” e Jared Leto ad ogni inquadratura, più che una biopic sembra una commedia come un tempo forse le faceva solo Mel Brooks ;-) Cheers
Evito accuratamente qualsiasi film di Ridley Scott da Covenant e continuerò a farlo, tre urrà per lo Scott giusto!
RispondiEliminaHip hip urrà! Hip hip urrà! Hip hip urrà! ;-) Cheers
EliminaNon posso che applaudire, con tanto di lacrimuccia :-P
EliminaTony sempre nei nostri cuori. Cheers
EliminaCome puntata di Tale E Quale Show non era male, peccato solo che non cantavano 😜. Tutto sommato l'ho retto fino alla fine
RispondiEliminaSi, anche solo per vedere come si sarebbe completato questo disastro ;-) Cheers
Eliminanon l ho visto e non lo vedro l ultimo che ho visto dello scot sbagliato è american gangster che non mi era dispiaciuto poi basta
RispondiEliminala domanda che mi pongo ( vale anche per clint eastwood steven spielberg e harrison ford) è : ma alla tua età scott sbagliato due soldi in banca ce li avrai pure.
stai a casa e goditi la pensione meritata.
Per gente come Eastwood e Spielberg che hanno ancora da dire la loro, il discorso pensione non c'entra.
EliminaA quei due lì non puoi dire di stare a casa con quello che sanno ancora fare.
“American Gangster” visto al cinema ai tempi (e poi mai più), come al solito celebrato con petardi e mortaretti dai discepoli di Dio Ridley, soldi incassati il giusto, beccami gallina se mi ricordo qualcosa della trama (storia vera), ci stava Denzel di quello sono certo, la se Denzel faceva i film con Tony era un attore che sprecava il suo talento, ne ha fatto uno con lo Scott sbagliato, mortaretti. Cheers
EliminaOnestamente se Eastwood e Spielberg smettessero di fare film oggi, sarebbe un gran perdita per tutti. Non mi sento di dire lo stesso dello Scott sbagliato ecco, ma non infierisco, dopo “House of Gucci” non è sportivo prendere a calci uno che sta già a terra. Cheers
EliminaA me Ridley non mi frega più, mi ha perso definitivamente con "The Counselor" e non mi fido nemmeno se mette Lady Gaga e Al Pacino nello stesso film.
RispondiEliminaLa storia del doppiaggio l'ho sentita un pò ovunque, li hanno fatti recitare in "italianese".
Lo potrei recuperare giusto per vedere come va l'evoluzione attricesca di Lady Gaga, ma credo aspetterò il suo prossimo film.
Poi diciamocelo, i fili pieni zeppi di grandi nomi raramente sono ben bilanciati e strutturati, ma è un mio pregiudizio.
Che roba brutta che era “The Counselor", che spreco di vita e tempo che non tornerà mai più. Queste orge di attori piacciono tanto al pubblico che di solito pensa tanti nomi = tanto talento = bel film, ma non è così facile. Sono riuscito a risalire in sella dopo “Covenant”, anzi ero quasi pronto anche a recuperare l’unico film dello Scott sbagliato che non ho visto (“Tutti i soldi del mondo”) , ma dopo questo Gucci magari aspetto ancora un po’, un altro film di famiglia ricche non so se riesce, non a breve distanza. Cheers
EliminaPregiudizio che condivido: quando promuovono un film al grido di "cast stellare" di solito è perchè si son dimenticati di pagare gli sceneggiatori...
EliminaMai fidarsi della pubblicità ingannevole ;-) Cheers
EliminaSi, anche io non l'ho trovato bello, sembra una puntata di dinasty venuta male, ancora peggio di beautiful, ho apprezzato the last duel, molto più intrigante di questo
RispondiEliminaRispetto a questa telenovelas ci voleva anche poco. Cheers
EliminaOoh, adesso si' che ci divertiamo.
RispondiEliminaIn due parole?
Porcatina trascurabile.
Il tempo sa essere galantuomo, e ancora una volta ne abbiamo la dimostrazione.
Ormai e' chiaro che era IL TONY, il vero talento.
I suoi film, a parte un paio ma li' son gusti, fanno parte del bagaglio culturale necessario al processo di crescita, sviluppo e formazione di ogni vero uomo che si rispetti.
E Ridley? Di lui che abbiamo?
Due tra i piu' importanti film di fantascienza della storia del cinema.
Diretti anche bene, e ammettiamolo. Pur con tutti sebbene e distinguo del caso.
Perche' se devo proprio scegliere chi buttare dalla torre, butto il suo e mi tengo quello di Jimmy. Ma tutta la vita.
E "Blade Runner" l'ho apprezzato col tempo e le successive visioni, che a vederlo da pischello mi sono addormentato.
Con quelli ha vissuto di rendita, e goduto di credito illimitato presso la critica.
Non imbroccandone piu' mezza manco per sbaglio, aggiungo.
A parte "Black Rain", ma Ribadisco che per me l'ha girato suo fratello, non accreditato. E un giorno la verita' verra' fuori.
La vicenda reale alla base di questo e' a dir poco squallida, a romanzarla a dovere poteva venir fuori qualcosa di buono ma cosi' si va a sfiorare il ridicolo.
Giuro, verrebbe da ridere se non ci fosse il morto di mezzo.
Ho pensato ai Vanzina, quando si erano messi in testa di fare film semi - Seri tipo "Via Montenapoleone", se non fosse che il livello e' ancora piu' basso.
Ma sai cosa mi da' davvero fastidio?
Che i nomi coinvolti per la critica bastano e avanzano.
C'e' Lady Gaga che ormai rende oro tutto quel che tocca, e Herbert Ball...ehm, Driver che sta diventando il suo attore feticcio, di questo passo.
Vuole un consiglio? Si smarchi, finche' e' in tempo. Ha tutto da perderci.
E poi Pacino e Irons, pur ridotti a caratteristi. Anche se mi danno piu' l'idea delle macchiette.
Io, per il modo in cui li ha impiegati, lo ritengo solo uno spreco. Ma probabilmente se ne sono fregati e sono passati alla cassa.
Su Leto non mi pronuncio.
Resta sempre popolarissimo, anche se mi da' l'idea del classico tizio convintissimo di essere un genio poliedrico a trecentosessanta gradi, impegnato in decine di "progetti" contemporaneamente. Peccato che non gliene riesca uno che e' uno.
Comincio a capire perche' con Ridley si e' inteso a meraviglia.
Ma il punto e': con un team cosi', come fai a fallire anche se il film fa schifo?
C'e l'avesse avuta chi-dico-io, una tale abbondanza...
E invece no. Per IL TONY gli esami non finivano mai. A Ridley invece glieli regalavano, i diplomi.
Peeo' ho notato che dopo l'uscita al cinema, di colpo hanno smesso di parlarne.
Ok, le uscite per via delle restrizioni sono diventate un casino. Ma niente niente non e' che quando hanno concesso anche a noi comuni mortali di vederlo, parecchio pubblico italiano si e' giusto un filo incapperato a vedere come ci ritrae Ridley?
Sembra che per lui italiano faccia rima con deficiente, scusate...
Va beh, dimentichiamoci di quest'orrore, please.
E che i critici se lo godano pure, se ci tengono tanto.
Cosa ci riserva Ridley, per il futuro?
Mah, vedendo questo ipotizzo il remake di "Vacanze di Natale" il nuovo film di "Me contro Te" e "Ferragnez - The Movie", come minimo.
La cosa divertente è che chi idolatria lo Scott sbagliato, "Black Rain" non lo ha nemmeno visto ;-) Cheers
EliminaPer farti capire quanto io sia davvero fuori dall'Infernet, appena vista quella foto di Lady Gaga mi sono detto "Va' come somiglia a Maurisa Laurito da giovane", e zàc, tu lo scrivi subito sotto. Pensa quanto sono riuscito a rimanere fuori da questo come da qualsiasi altro progetto di Scott! ^_^
RispondiEliminaQuando gli attori sono andati a presentarlo al Graham Norton Show ho notato una cosa: Adam Driver probabilmente è stato ricattato per interpretare il film e non vedeva l'ora di allontanarsene, e soprattutto di non sentire più Lady Gaga. Viene infatti specificato che la cantante per non dover uscire e rientrare nel personaggio in continuazione durante le riprese ha sempre parlato con un ridicolo accento italiano che manco i Griffin sarebbero arrivati a così tanto, roba da "pizza mandolino" spinto. E Adam ha così gradito la cosa che più volte è stato a un passo dal gaghicidio :-P
Comunque il mio storico disinteresse per la cronaca nera mi spinge ad essere forse l'unico a non aver idea di chi sia 'sta gente, non avendo mai sentito parlare di questo "omicidio Gucci": già col rapimento Getty avevo solo una vaga nozione della cosa, qui sono colto del tutto impreparato. Senza neanche un briciolo di curiosità!
Dopo Getty e Gucci, di cosa parlerà Scott? Di Giggi? :-D
Fai bene, perché il faccialibro ormai è un posto pieno di sciroccati, continua così! Poi Infernet non è così grande come sembra, come un lago in cui se qualcuno lancia dentro un sacco l’acqua s’increspa tutta, alcune affermazioni come quella su Gaga Laurito si diffondono velocissimamente ;-)
EliminaEro quasi curioso di vedere il film in originale, un giorno magari lo farò quando approderà su qualche piattaforma, per ora mi fido del giudizio di Adamo Guidatore. Geppi, io suggerisco Geppi ;-) Cheers
Quasi chiunque, però si il tuo ragionamento riassume il modo di pensare del pubblico, che vede le orgie di attori e si butta, anche se come dicevo, questo film sono andati a vederlo per Lady Gaga, lo avesse diretto [INSERIRE-QUI-NOME-A-CASO] sarebbe stato lo stesso, almeno per l'interesse del pubblico. Cheers
RispondiEliminaSettimana piena, ho letto solo ora il post e mi è venuto in mente che ieri sera ho giocato a pallavolo contro un tizio che era uguale uguale al bellissimo Adam Driver e portava pure gli occhiali!! Per quanto riguarda la pellicola, mi astengo da qualsiasi commento, sarebbe veramente come sparare sulla Croce Rossa... Mi sa che lo zio Tony si starà facendo grasse risate da lassù 👋
RispondiEliminaIn realtà stava studiando per il suo prossimo ruolo, dopo Enzi Ferrari per Michael Mann, Adamo Guidatore (ora il suo nome ha senso) sarà Andrea Lucchetta in una biopic sulla sua vita, basta non farlo sapere allo Scott sbagliato ;-) Cheers
EliminaAhhhhhh, quello è il cuore della Hayek? :--D
RispondiEliminaMa la scena di sesso è peggio di quella nella piscina di Showgirls? Perché se sì siamo messi veramente male..
Io questo lo salto a pie pari, comunque! Grazie per il sacrificio! :--)
Sai che secondo me è molto peggio? Perché quella è pacchiana, ma in un film che a tratti lo è volutamente, nel messaggio, nelle scenografie. Questo Gucci vorrebbe essere melò ma quella scena non si capisce se debba essere drammatica, Comics, grottesca. Paul Verhoeven sapeva cosa stava facendo e è aveva il controllo, lo Scott sbagliato no. Per il resto, viva Salma! ;-) Cheers
EliminaAhah tu sei stato pure troppo cattivo :D Noi ci siamo divertiti...certo, ci sono molti momenti trash, citerei anche la pisciata sul foulard Gucci, veramente imbarazzante :D Ah la vera maga Pina era leggerissimamente diversa da Salma Hayek :D
RispondiEliminaSai che se posso tirare le orecchie allo Scott sbagliato non mi tiro mai indietro ;-) Cheers
EliminaSul tema della ricostruzione storica accurata, segnalo la perla della cartomante in TV nel 1980, con la grafica di scritte e numero di telefono di almeno 20 anni dopo, con un numero da chiamare che inizia per 800 come il servizio clienti Esselunga.
RispondiEliminaMa non potevano trovare un modo meno scemo di fare incontrare Lady Gaga e la Hayek?
Si sono impegnati molti con le ricerca, ma anche con le svolte della trama, tanto basta dire "Tratto da eventi realmente accaduti" per avere l'indulgenza popolare. Cheers
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