
A mani basse, il nuovo Spider-film era uno dei titoli più
attesi del 2021, tra trailer eternamente rimandati e una volta rilasciati,
taroccati per nascondere il segreto di Spider-Pulcinella che ormai conoscevano
tutti, questo “No Way Home” è stato un teatrino a tratti anche un pochino
tragicomico che aveva fatto pizzicare il mio senso di Cassidy.
Mi conoscete, so essere solo brutalmente onesto, ero
piuttosto certo che un film con Tom Holland impegnato a fare le scoregge con le
ascelle per due ore, mentre intorno a lui si alternavano tutti i nomi, pescati
dai vari “universi” e dai precedenti film sull'Uomo Ragno, avrebbe comunque
mandato in brodo di giuggiole i fan. Insomma come direbbe MJ in questo film,
aspettati un disastro e non resterai mai deluso, quindi con questo spirito nel
cuore sono andato a vedere “No Way Home” al primo spettacolo (in modo da vivere
sereno e al sicuro da tutta quell'ansia da “Spoiler” che sui social-cosi rasenta la follia) e devo dire che il film non è un disastro, in 148 minuti che filano
via belli lisci ho riso, mi sono divertito, mi sono unito al coro spontaneo di
applausi della sala (almeno tre o quattro momenti sono stati accolti così,
storia vera) e più in generale sono uscito dal cinema con la voglia di
camminare sulle pareti dalla gioia. Beh, poteva andarmi peggio no?
Penso che a questo punto sia anche molto complicato
separare l’opera singola dall’arazzo in più capitoli di cui fa parte, Kevin Feige ha saputo
tirare su una ragnatela di trame e personaggi che ha replicato al cinema la
struttura stessa del fumetto di super eroi, una lunga soap opera in cui il
pubblico spesso si affeziona più ai personaggi e alla storia che alla qualità generale
del formato, considerando che gli
ultimi capitoli di questa infinita telenovela non mi avevano
propriamente esaltato, ero pronto al peggio, rassegnato a vedere
l’MCU trasformato nella versione moderna di “Milagros” con super tutine. Bello
essere sbugiardato in questo modo e uscire dal cinema con un sorriso da tempia
a tempia.
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“È uscito il nuovo film di Spider-Man!”, “Ma io non ho visto gli ultimi sei film Marv... Aaaaaaaaahhhhh!” |
“Spider-Man - No Way Home” è il migliore dei tre film
diretti da Jon Watts con Tom Holland come protagonista, questo non vuol dire
che in alcuni momenti non sia esente da piccoli (grandi) problemi, come degli
effetti speciali in certi passaggi secondari non all’altezza, oppure al fatto
non di certo da poco che Watts resti un volenteroso mestierante. Sarebbe carino
chiedergli come mai nel momento più drammatico del film, il regista di
Cop Car fosse così interessato ad
inquadrare le nuche dei suoi protagonisti, però mi rendo anche conto che alla
pari del suo Bimbo-ragno è un regista che sta crescendo, qui salvato dalla
ragnatela di sicurezza di una trama che poteva essere un disastro, una
fastidiosa orgia di “fanservice”, mentre invece non solo riesce a dare il giusto
spazio ai tantissimi personaggi, ma fornisce un arco narrativo coerente a tutti
i personaggi, vecchi e nuovi che siano. A fine visione avevo parecchia roba in
testa, ma un pensiero spiccava sugli altri: gli autori di
Ghostbusters Legacy dovrebbero vedere “No Way Home” a ripetizione
riflettendo sul casino che hanno combinato.
Regole d’ingaggio: in quanto film più atteso dell’anno da
un’enorme fetta di pubblico, dirò tutto quello che devo dire subito, poi vi
sparerò una gigantesca ragnatela per avvisarvi della parte del post piena di velenose anticipazioni, in modo che tutti potranno leggere in serenità, andate avanti
tranquilli a leggere se vi va, ci penso io alla vostra incolumità.
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Ci sarà uno sdoppiamento del post, capito? Uno sdoppiam... Ok la smetto! |
La trama riprende da dove avevamo lasciato Spidey
(Tommaso Olanda), ovvero con la sua identità segreta spiattellata in pubblica
piazza da
Mysterio, una notizia da
prima pagina che in poco tempo fa diventare J. Jonah Jameson (
J.K. Simmons, bentornato!) il nuovo re
dei mass media mondiali. La vita di Peter Parker è finita proprio ora che lui,
MJ (Zendaya) e “L’uomo sulla sedia” Ned (Jacob Batalon) sognavano di essere
tutti ammessi all’M.I.T. ah per inciso! Finalmente Flash Thompson in questo
film è biondo, una “trollata” come direbbero i giovani, per prendere per il
naso chi si era lamentato di questo (fondamentale!) dettaglio.
L’attenzione mediatica sul ragazzo del Queens diventa senza
senso, così come non è molto logico che nel momento peggiore della sua vita
Peter si preoccupi della fine della storia tra sua zia May (Marisa Tomei detta
Tomay) e Hap (Jon Favreau) ma vabbè, lo facciano rientrare nei piccoli difetti
di un film che comunque ha sempre scelto fin da
Homecoming di utilizzare la commedia come cifra stilistica, su
questo lasciatemi l’icona aperta, tra poco ci torniamo.
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"MEFISTO!" (questa la capiranno solo i fan di WandaVision) |
Mettiamola così, Tom Holland si è creato (aprire il
vocabolario alla pagina: costruito a tavolino) questa immagine da pasticcione
dell’MCU, il ragazzo che Ooops! Per eccesso di entusiasmo durante le interviste
spiattella le rivelazioni chiave dei film in uscita per tenere alta l’attenzione dei fan oppure
che sui suoi profili social, sempre per “errore” (immaginatemi mentre disegno
virgolette con le dita) carica i trailer in anteprima dei nuovi film Marvel. Insomma questa
immagina da
ciccio palestrato pasticcio permane anche nel personaggio
che interpreta, infatti dopo una
consulenza legale che lo mette momentaneamente al sicuro (non cliccate sul link se non volete anticipazioni, cliccatelo forte se non avete paura di nulla), la soluzione più sensata pensata dal
nostro aracnide pasticcione è quella di consultare il
Doctor Strange, un incantesimo per far dimenticare a tutti il nome
dell’uomo sotto la maschera di testa di tela. Ovviamente i siparietti comici
tra Tommaso Olanda e Benedicto Cumbercoso si sprecano, vi dico la mia? Io mi
sono divertito, perché i dialoghi filano, gli attori sono in palla, a me questo
tono da commedia piace. Di fatto la sinossi è quella della famigerata saga a
fumetti “One more day”, in versione ben fatta questa volta, con la magia e il
multiverso al posto di quella trovata cretina di Mefisto, anche se il trucco di
far dimenticare a tutti l’identità segreta è un classico dei super eroi, in
epoca recente lo ha utilizzato anche Daredevil.
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“Soltanto un altro giorno”, “Non dire quelle parole, fanno incazzare i fan di Spidey più della saga del clone” |
Ovviamente scherza con la magia ma non toccare il
Multiverso, perché il grande casino combinato durante il lancio
dell’incantesimo attira per errore verso questo mondo, tutti i personaggi che
conoscono l’identità segreta di Spider-Man da tutti gli universi paralleli del
Multiverso, il che in soldoni si traduce in un modo molto spiccio: da qui in
poi vale tutto!
Se consideriamo le precedenti incarnazioni dell’Uomo
Ragno al cinema come un “universo” (il concetto delle varie Terre, che nei
fumetti è il pane quotidiano di qualunque Nerd), allora si può pescare il
meglio da tutte le versioni del ragnetto viste negli ultimi vent’anni, a questo
aggiungete che alla Marvel (quindi Disney) hanno tutti i soldi del mondo e
nessuna paura di utilizzarli, quindi possono far venire giù un attore anche per
pochi minuti di recitazione pagandolo bei soldi, infatti in tal senso
Alfred Molina è stato il più onesto di tutti, pur garantendo grande professionalità bisogna dirlo.
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Qualche arto aggiuntivo è comodo per agguantare più velocemente l’assegno. |
Non è un caso se sulla sponda della Distinta Concorrenza,
il prossimo film di Flash sta facendo parlare di se solo per il ritorno di
Michael Keaton sotto il Bat-Mantello, il Multiverso è la nuova frontiera dei
cinecomics, a patto di saperla utilizzare con sapienza e bisogna essere onesti,
alla Marvel sono vent’anni che pur sfornando film fatti con lo stampino,
prodotti con la stessa formula che manda in sala prodotti di livello
medio/alto, hanno sempre avuto la massima attenzione per i personaggi. Infatti
“No Way Home” non è la solita sagra del precotto con personaggi che tornano
solo per dare ai fan quello che vogliono, ma è una storia costruita bene,
che senza mai chiamarli così porta in scena i “Sinistri Sei” (anche se sono
cinque, anche su questo più avanti ci ritorniamo), ma riesce anche a far
evolvere tutti i personaggi alla perfezione, quindi arriviamo al vero motivo
per cui “No Way Home” si merita tutti gli applausi che raccoglierà, fatemi
chiudere quell’icona lasciata aperta lassù.
Con
Homecoming
la Marvel aveva portato in scena uno Spider-Man con un’aurea da eroe
Springsteeniano, un ragazzo che finiva ad usare i suoi poteri per aiutare gli
altri non per via di un dramma irrisolto, tipo dei genitori uccisi all’uscita
di un cinema dove proiettavano Zorro, ma solo perché è la cosa giusta da fare. Un’idea molto fresca ed etica che poi la stessa Marvel non ha sviluppato
granché con
Far from home, perché
ammettiamolo, fino a questo momento il Bimbo-Ragno dell’MCU era un personaggio
che ha sempre dovuto sottostare alla trama del momento che la Marvel doveva
portare avanti, questa versione di Peter Parker era un personaggio a cui
mancava il dramma (sostituito dai toni da commedia) ma soprattutto mancava di
un vero conflitto per evolvere davvero come personaggio.
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A questa incarnazione di Spidey mancava dramma e conflitto, ora lo abbiamo (sotto la pioggia per di più) |
Bene, in “No Way Home” il conflitto e il dramma arrivano
per davvero, lo fanno in maniera coerente e se in tanti anni e in tante
incarnazioni cinematografiche del personaggio, le parole “Da grandi poteri
derivano grandi responsabilità” erano diventate anche un noioso mantra pieno di
ragnatele, qui il film di Jon Watts, scritto da Chris McKenna ed Erik Sommers
trova il modo di ridare forza all'etica dell’Uomo Ragno, rilanciando così alla
grande lo Spidey di Tom Holland. Ci sono voluti tre film e un percorso che lo
ha reso diverso da tutte le altre incarnazioni dell’Uomo Ragno viste al cinema
prima di lui, ma ora questo Peter Parker è davvero diventato Spider-Man,
diventa chiarissimo nell'esaltante scena finale sulle note del tema di Michael
Giacchino.
Approfondiremo nella sezione commenti del post già lo so,
ma un paragone diretto con gli altri Spider-Film devo farlo, era inevitabile
che un film basato sul concetto di “Multiverso” come questo, andasse a giocare
nello stesso campo di
Spider-Man - Un nuovo universo, temevo che “No Way Home” ne sarebbe uscito con le ossa rotte,
invece siamo fortunati perché abbiamo due bei film sull’Uomo Ragno
ingarbugliato nella ragnatela degli universi paralleli, la sostanziale
differenza è una:
Un nuovo universo
ti faceva appassionare ad un fottio di personaggi “nuovi”, tutti presentati al
meglio in un unico film che poteva essere visto da chiunque, “No Way Home”
invece ti fa affezionare ad altrettanti personaggi “usati” (occhio a come
utilizzo questa parola) a patto di aver visto tutti i film precedenti dal
2002 in poi.
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"Guarda che non si svita la testa, sono Spider-Man non Lego Spider-Man!" |
In quasi vent’anni la Marvel ha creato quintali di
iconografia che ora fanno parte della cultura popolare, ricordi condivisi per
il pubblico, di fatto “No Way Home” fa per i film di Spider-Man quello che
Endgame ha fatto per tutti gli altri
film dell’MCU, non solo è un modo per chiudere un capitolo, per cominciarne un
altro, perché nei fumetti conta sempre il prossimo numero, non quello che hai appena
finito di leggere, quello te lo hanno già “venduto", per farlo il film gioca con
quelle immagini e con quei personaggi che, mi dispiace zio Martino, veicolano
emozioni e lo fanno anche molto bene. Ecco perché se qualche personaggio cade da
un’impalcatura (per altro dalla statua della libertà, che sia un omaggio a
Il mio nome è Remo Williams? In fondo
anche lui era un po’ un super eroe) per buttarsi a salvarla non va lo
Spider-Man più indicato, ma quello più giusto (quando vedrete la scena vi sarà
chiaro) e nessuno che ha familiarità con questi personaggi, potrà dire che non
sia la scelta migliore.
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Di solito non finisce mai bene questo volo (“SNAP!” Cit.) |
“No Way Home” riesce nell’impresa di non scivolare mai
sulla buccia di banana del “Fanservice”, o per lo meno lo fa, ma così
brevemente, in un momento di rilassatezza prima della battaglia finale, da
risultare accettabile, perché se non sacrifici la storia dei tuoi personaggi
sull’altare del citazionismo sfrenato, allora vuol dire che stai facendo bene
il tuo lavoro, bisogna dirlo, alla Marvel si guadagnano il loro stipendio al
meglio, dopo questo film sono pronto per la prossima trilogia di Spider-Man con
Tommaso Olanda ed ora Bariste e Baristi, da qui in poi SPOILER da tutto il multiverso!
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“Fermi! Da qui in poi non potrò più difendervi dagli Spoiler!” |
Sorvolo sulla scena drammatica perché senza rivelare
nulla ho già detto tutto quello che dovevo dire, un vero colpo al cuore
necessario con cui il Ragno-Pasticcione dell’MCU paga il prezzo più alto e
finalmente cresce, era dal “L’uomo Ragno” No. 185 (testi di DeMatteis e disegni
di Mark Bagley) che non soffrivo così per un personaggio. La scena del ponte riporta in scena i nomi grossi e quella sequenza, la riassumerei con le immortali parole del Maestro: «esplosioni verdi, gente che entra ed esce volando», quindi direi che altro mi
preme dire qualcosa sulle vecchie glorie, parto dal Doc Ock di Alfred Molina,
che sarà pure tornato solo per soldi ma si conferma essere quel personaggio
drammatico che era in
Spider-Man 2,
quasi un mentore per il protagonista, mi ha fatto molto piacere ritrovare uno dei
personaggi più riusciti della storia dei
cinecomics, recitato al meglio, anche per uno che si è dato del mercenario da solo.
Jamie Foxx deve avere un grande agente, perché il suo
Electro pur non essendo mai stato un personaggio molto interessante fin dai
tempi di
(non tanto) Amazing Spider-Man 2,
qui si prende spazio, certo si sprecano le battute per il suo precedente
aspetto da Grande Puffo, ma con il giusto ritocco all’aspetto e al costume si
guadagna più spazio di che so, il suo collega Rhys Ifans, che compare in un
paio di primi piani, ma anche il suo Lizard risulta molto più riuscito e
viscido (d’altra parte, è uno che si chiama lucertola no?) in pochi minuti qui
che in tutto il primo
(non tanto) Amazing.
 |
“Alla Disney pagano meglio che alla Sony, mi sono rifatto il guardaroba, niente più Grande Puffo!” |
Destino simile per il sempre bistrattato Thomas Haden
Church, anche per lui poco più che un primo piano il resto, lo facciamo
recitare alla sua versione in sabbiosa CGI, forse Sandman avrebbe meritato più spazio
di Electro, ma qui è il fan(atico) in me che parla, forse anche per Flint
Marko finalmente un po’ di pace dopo un destino che con lui è sempre stato
cattivo,
parafrasando le sue parole.
Il migliore per ultimo, ci ha provato la
Distinta Concorrenza a riciclarlo in un ruolo pop, ma in un film che rinuncia alle maschere e mostra sempre il
volto degli attori, Dafoe qui si gioca il suo “
Spider-Man Goblin, no
more” e si riprende il ruolo da diabolico cattivo ghignante che gli spetta, da sempre la vera
nemesi di Spidey, bentornato Willem mancava un cattivo come il tuo Norman
Osborn!
 |
La singola vignetta più citata dal fumetto americano (e non solo) l’ha disegnata Romita Senior sulle pagine di “Amazing Spider-Man” numero 50. |
Vi ero debitore di una riflessione sui “Sinistri Sei”,
che in realtà sono cinque, perché appena ho capito che il gioco era pescare
tutti i personaggi che fossero a conoscenza dell’identità segreta di Parker, mi
sono detto: «Quindi arriverà anche James Franco!», invece nulla. La Marvel ha
richiamato anche il vice bidello del liceo di Peter ma James Franco no, ormai
da tempo è stato condotto alla cinta daziaria di Hollywood e non credo che lo
vedremo ritornare tanto presto.
Due parole sulle altre vecchie glorie? Mi sembrano
doverose! Ci credete che ero quasi contento di rivedere il giovane-vecchio
Andrea Isidoro, l’ho apprezzato molto di più che in quei suoi due film
(non tanto) Amazing, peccato che il
doppiaggio abbia piallato la battuta proprio sull'aggettivo, ma in fondo quello
era l’unico vero momento di “fanservice” del film quindi poco male.
 |
Visto? Un post intero senza nessuna immagina "Spoiler", poi ditemi che non vi voglio bene. |
Tobey Maguire non vince la sfida con il Peter Parker
sugli …anta (e con dolori alla schiena) di
Un nuovo universo, però rivedere lui vuol dire tornare indietro alle emozioni
del primo grande Spider-Man al cinema, infatti non è un caso se la seconda
scena dopo i titoli di coda (che in realtà è più che altro una clip), chiuda
idealmente il cerchio con il prossimo film di Stefano Strano, perché senza il
vecchio Tobey e Sam Raimi, lo stile Marvel nemmeno esisterebbe e ci sarebbe un
buco di vent’anni nei cinema e nei cuori del pubblico.
Visto che ho citato le scene dopo i titoli di coda, la
prima si ricollega a
Venom - La furia di Carnage, un momento più che altro comico che sembra un anticipo del già
annunciato incontro/scontro tra Marvel e Sony che pare sia già in cantiere
insomma, “Spider-Man - No Way Home” è il modo migliore per chiudere un capitolo
per rilanciarne altri, ancora una volta i ragazzi della grande “M” rossa mi
hanno mandato a casa felice, il tre, che sia il capitolo del film o il numero
di incarnazioni del personaggio è davvero il numero magico per Spidey questa
volta… Excelsior!
Come al solito vi ricordo lo
speciale dedicato a Spidey della Bara!
Carabara, come sai sono spesso nei brainstorming in cui si progettano i movies - come diceva il pubblicitario dei dodici uomini indispettiti si lancia qualcosa per la stanza e si vede come rotola -e ricordo, come fosse ieri, anche se è stato parecchio tempo fa il mio amico ed ex allievo Martin Scorsese che suggeriva " Peter Parker è figlio di un Tony Stark adolescente - quasi un Carlo Calenda dei comics - e di una teen Jessica Drew. L'incidente in cui crede di aver ottenuto i poteri è il Caso che innesca il suo Destino di eroe aracnide, l'appuntamento col suo totem. Jessica è una ragazza turbolenta. Vive sulla strada. Non sa degli esperimenti del padre sul feto che è stata. Finisce per essere la geisha assassina di Kingpin. Doc Strange invia un Tom Holland ormai adulto indietro nel tempo perchè la separi dal suo protettore ( sorta di cattivo Stick ). Tom guida un taxi per avvicinarla ( la chiama scherzando la Ragnomobile ). No spoiler, ma ti dico solo che lo showdown non aveva tanto lo stile Disney...uno dei ragazzi della Stanza delle Approvazioni ha detto a Martin che era un punto di vista interessante e che nel caso qualcuno gli avrebbe fatto sapere. Mm. Ciao ciao
RispondiEliminaPensare che "Joker" più o meno lo hanno progettato a tavolino così, tuo ex allievo compreso ;-) In ogni caso Spider-devil Elektra Drew lo avrei gustato! Cheers
EliminaCarabara, questo tuo commento mi fa sospettare che tu abbia letto la storia "flashback" di Deadpool di Kelly/Lopresti, ma si sa che le note sono più di sei e meno di otto...
EliminaHo adorato tutta la vecchia operazione "Flashback", peccato sia rimasta senza repliche, mi era piaciuta anche l'impaginazione fatta per le versioni italiane di quelle edizioni ;-) Cheers
EliminaSarà anche un potentissimo stregone,ma Mr.Strange fa proprio danni come la grandine! Come direbbe il tipico professore:"Bravo,ma non si applica!",per qui Dottor Strange bocciato alla prova pratica,e rimandato di un anno alla "Scuola Di Magia e Stregoneria di Hogwarts"(sotto le note di John Williams).
RispondiEliminaDirei più che altro rimandato alla corte del vero Stregone Supremo Sam Raimi che si occuperà di fargli scontare i suoi pasticci ;-) Cheers
EliminaDa uno che di nome fa "Strano" ci si può aspettare di tutto.
EliminaVero, anche perché con la magia di mezzo, un po' come il multiverso vale tutto, infatti non è che sia tutto chiarissimo nelle regole dell'incantesimo (anzi), ma proprio perché Peter non ci capisce nulla e Stefano Strano a tratti sembrerebbe anche meno, secondo me ci può stare. Cheers!
EliminaI fan(atici) sono una specie strana,per anni e anni si sono azzannati fra di loro nel sentenziare quale fosse il miglior Spider-Man cinematografico,chi diceva che quello di Raimi era troppo sfigato ed esageratamente fumettistico nella sua estetica(fortuna che erano appassionati dell'uomo ragno!),quello di Marc Webb troppo fighetto,quello di Jon Watts troppo bimbo,chi si lamentava dei vari villain trasposti,della loro caratterizzazzione o del loro look! Ora esce questa riunione di classe ragnesca e tutti compresi gli odiatori delle precedenti trasposizioni si esaltano e si bagnano nelle mutande manco fossero ragazzine sugli spalti di un programma della De Filippi!
RispondiEliminaRegola numero uno: mai discutere con i Fanboy ;-) Cheers
EliminaNon me ne voglia il capoccia della catena di montaggio dei marvel studios Kevin Feige,ma l'unico film dell'uomo ragno che attendo davvero è il seguito del film d'animazione "Into The Spider-Verse"! So che tu Cassidy non visioni i trailer ed ovviamente non voglio dirti nulla,io l'ho visto invece il teaser del sequel d'animazione in arrivo il prossimo ottobre,e posso dire che da solo il teaser trailer a ridotto in polvere le ossa del film di Jon Watts,anche se do per scontato che farà meno soldi del film live action!
RispondiEliminaNon l'ho visto, ma correrò a vederlo al cinema, anche perché questa volta ci sarà il mio Spidey alternativo preferito di sempre: Miquel O'Hara ;-) Cheers
EliminaE bravo il nostro amichevole Cassidy di quartiere. Bel post, ma non l'ho voluto leggere tutto per non essere spoilerato, dato che questo Spidey lo guarderò 😊
RispondiEliminaHo distinto bene la parte con le anticipazioni perché è un argomento anche più caldo del solito, ti ringrazio aspetto il tuo parere ;-) Cheers
EliminaPovero Sam Raimi,spero proprio che lo abbiano impaccato di soldi! Strappato via dal suo habitat naturale e gettato in pasto alla macchina produttiva di Feige e soci in un macro universo narrativo condiviso per il solo fatto che Scott Derrickson si è defilato per le solite divergenze creative e quindi ai marvel studios in questo caso serviva un veterano con grande esperienza in grado di completare il film in breve tempo per non scombinare il loro calendario,altrimenti non si spiega come si siano rivolti ad un regista ingombrante e dal grande peso autoriale come il buon Sam,quando normalmente si rivolgono a registi intercambiabili che possono essere comandati a bacchetta dai dirigenti Marvel!
RispondiEliminaOvviamente a parte James Gunn,lui è stato l'unica vera eccezzione,ma anche li quei maledetti dei fratelli russo potrebbero aver distrutto l'indipendenza della saga dei guardiani in vista del terzo film dal resto dei film marvel studios,facendo tabula rasa del legame stretto fra i guardiani facendone fuori una,e rimpiazzandola con un'altra uguale ma diversa(aarrgh!)
EliminaStavo per citarti James Gunn ma lo hai già fatto tu ;-) Sam Raimi è l'unico che ha piegato il cinema ai fumetti (e non viceversa) poi sa portare a casa anche progetti su commissione, sono curioso e si, non sarà venuto giù per due spiccioli, ma quelli non mancano alla Casa degli assegni. Cheers
EliminaSecondo me Gunn si terrà stretto il suo spazio di manovra sui Guardiani, specialmente dopo aver azzeccato anche la Suicidio Squadra per la Distinta Concorrenza. Cheers!
EliminaPiù che altro la differenza con il film "The Flash" in arrivo il prossimo novembre e che in quel caso far incontrare vari Batman rientra unicamente nel suggeto del film in questione,fortunatamente alla warner hanno deciso molto saggiamente di utilizzare il concetto di multiverso,semplicemente per consentire di poter realizzare varie versioni dei personaggi al cinema,ognuno nel proprio universo narrativo senza per forza di cose farli incontrare,dando così ai registi la possibilità di essere molto più liberi dal punto di vista creativo,non dovendo più sottostare al sistema narrativo condiviso brevettato dai marvel-studios!
RispondiEliminaMica tanto, parlano già di infilarci dentro anche Bat-Fleck nel film di Flash (storia vera). Cheers
EliminaSi si ma infatti l'avevano già detto che ci sarebbero stati due batman! più che altro mi è parso di capire che il multiverso riguardi solo il film di flash e non un'ipotetico universo narrativo condiviso,in fondo nello stesso anno avremo il grande ritorno in solitaria di Batman per mano di Matt Reeves!
EliminaMatt Reeves andrà avanti per la sua strada, alla Nolan per capirci, almeno fino a nuovo ordine. Cheers
EliminaAnche se diciamocelo,in realtà nel film di flash la gente non gli sfrega un piffero di Barry Allen,pochetto pochetto di Bat-Fleck,tuuti sono bagnati per il ritorno di Keaton! Io avrei preferito il terzo Batman di Burton,ma così e la vita,fatta anche di delusioni,anche se lo ammetto,rivedere keaton sarà emozionante,ma davvero povero flash non ti caga nessuno,nemmeno nel tuo film ufficiale!
EliminaInfatti mi fa molto ridere il fatto che tutti attendano il film di Flash per vedere Batman, lo sanno anche alla Distinta Concorrenza che il loro velocista ha poco carisma ;-) Cheers
EliminaUn carisma che scivola via alla velocità della luce eh eh!
EliminaHo saltato la parte con gli spoiler. Mi hai convinto, temevo che sarebbe stato esattamente quello che prometteva di essere, cioè un'ernorme carrellata di volti noti senza una trama a tenerli insieme. Fa piacere essere smentiti, almeno abbiamo un altro buon film da vedere.
RispondiEliminaPer quello abbiamo già "Ghostbusters: Legacy", per fortuna qui il tanto temuto "fanservice" è sotto i livelli di guardia. Cheers
EliminaIl fanservice c'è ma è fatto così bene da inserirsi nel racconto e tira fuori qualche gag scema ma simpatica. Gioca addirittura coi meme nati negli anni attorno alle varie saghe di Spidey, ci hanno scherzato su e funziona. E poi c'è il dramma, finalmente. Finalmente "questo" Spiderman diventa il supereroe con superproblemi che prima non era.
EliminaEsatto, ci sarebbe materiale per un post "Cosa è il Fanservice?", perché anche qui ognuno ha il suo grado di tolleranza su questa scottante materia ;-) Cheers
EliminaVero, la soglia di tolleranza è molto soggettiva. Ci sono i film di puro fanservice e c'è chi li ama e chi li odia.
EliminaE' un mix di elementi, a volte dipende proprio da come ti prende. In un universo parallelo c'è un altro me che ha adorato il film su Diabolik e disprezzato Ghostbusters Legacy, ma in questo universo sono più indulgente verso il secondo e inflessibile col primo. O dicasi anche del nuovo film su Resident Evil.
Sta diventando un pò un casino aver a che fare con così tanti film che sono sequel, remake, franchise eccetera. A volte il film in sè rischia di finire in secondo piano rispetto ai paragoni col passato, o le aspettative. Alle nuove uscite "originali" questo non succede, o succede in misura assai più ridotta. Ci sono meno dietrologie.
Immagino sia il pegno che deve pagare chi sceglie di realizzare un film di un franchise, o un semplice rifacimento o sequel. Ma è anche un pegno che dobbiamo pagare noi spettatori, sia verso film che sono prodotti da chi sta sulle uova col rischio di dover accontentare tutti, sia verso noi stessi e i nostri gusti consolidati.
Essere cinefili sta diventando un bel casino!
Verissimo, pensa che dopo una giornata passata a sentir parlare di "Fanservice" su "Infernet" stasera mentre mi riguardavo "Ritorno al futuro parte II" mi chiedevo: e se uscisse oggi un film così? Il pubblico cosa direbbe? Forse viviamo nel 2021 alternativo di Biff ;-) Cheers
EliminaBeh, mi sento rincuorato.
RispondiEliminaPremetto che il Bimbo-Ragno DELL'MCU non e' il mio Spider-Man, cinemtograficamente parlando.
Il mio e' quello di Raimi.
Pero' ho trovato bella la storia e belli i personaggi, anche se necessariamente svecchiati. Senza contare che Pete qui e' una derivazione della Civil War griffata Tony Stark, che se non lo nomina a o ogni due secondi non erano contenti.
Insomma, ero partito con i peggiori pregiudizi, credendo di trovarmi di fronte all'ennesima operazione N (nostalgia) che ultimamente mi genera l'orticaria.
Io sto con Paulie, eh.
Senza contare che per cose come il multiverso trovo piu' indicata l'animazione, e Spider-Verse lo ha dimostrato.
Pero'...poteva andar peggio considerate le premesse, no?
Si prova ad inserire un po' di dramma, come avevano fatto da "No Way Home" in poi, in seguito a "Endgame".
Gli interpreti sono in palla, per fortuna. Perche' do' ragione al buon Molina.
Alla fine lo fai per soldi, che ti frega. Ma non e' un buon motivo per non fare bene il proprio lavoro.
E qui lo fanno. E meno male, perche' molto dipendeva da loro e dalla voglia che avrebbero avuto di rivestire panni dismessi da tempo.
Pure il gatto di marmo Garfield.
Che non ho nulla contro di lui, in "Hacksaw Ridge" era bravissimo.
Ma non c'entra una mazza con Spidey, tocca dirlo.
E cosi' anche L'MCU ha il suo Spider-Verse, ora.
Fermo restando che quello VERO...sappiamo cosa esce il prossimo Ottobre, si'?
Scherzi a parte, faccio un grosso augurio a Lord e Miller, che li attende una prova difficilissima.
Avranno tutti gli occhi puntati addosso, e aspettative alle stelle.
Se non fosse che sono in gambissima...avrei un po' di strizza, al posto loro.
Pardon, intendevo dire "Far from Home", il film precedente.
EliminaAggiungo anche che pure io sentivo una gran puzza di "One more day", che fece danni enormi. Oltre a far dire a un mucchio di gente "OK. Ciao, eh?"
Me compreso.
Insomma, ero li' con gli amennicoli gia' girati di default, pronto a non farmi andare bene niente.
Invece...hanno fatto un bel lavoro, e i lavori fatti bene vanno sempre riconosciuti. Con merito, anche.
Bravi.
Bene, allora possiamo dire che viviamo nel migliore degli universi possibili, quello dove tutto si è risolto al meglio e ad ottobre avremmo un altro Spider-Film promettente ;-) Cheers
EliminaVedo che siamo d'accordo con le nostre recensioni, anche per me è l'Endgame degli Spider-Man :) Ah, grandissimo il pezzo sui titoli di coda (anno 1989!), penso che me lo ricordassi solo io in sala :D
RispondiEliminaInfatti come puoi vedere ho sparato i De La Soul dritti nel titolo ;-) Cheers
EliminaHo letteralmente DETESTATO i film con Holland (lui mi sta simpy, invece) e questo, nonostante tutto, mi ha lasciato indifferente dal trailer.
RispondiEliminaSe però il mio amichevole Cassidy di quartiere lo promuove, allora devo dargli una chance :)
Sai quella cosetta che dicevamo mancare a questo Spidey? Evidentemente non solo noi ne sentivamo la mancanza, aspetto il tuo parere ;-) Cheers
EliminaSinceramente trovo difficile provare per i film marvel studios e per questo in particolare un tale entusiasmo,nei confronti di un qualcosa che non e mai veramente autoconclusivo,gia confermata un'ulteriore trilogia piu i vari spin-off dedicati ai villain,non amo l'idea di un diretto derivato dell'approccio editoriale fumettistico applicato ai film,insomma l'approccio seriale al cinema all'inizio in me destava un po di curiosita,ma poi ho finito col detestare l'approccio,il brand conta piu del regista,e se mi lascio andare unicamente alle emozioni base di un fan senza piu badare alla qualita del film che guardo,tutto cio annulla lo spirito critico,anche io sono un fan,ma sinceramente sono un po affaticato dal dover stare dietro ad infiniti cicli annuali piu inoltre le varie serie tv ad esse collegate! E comunque anche i fumetti dopo un po resettano la narrazione per ricominciare da capo!
RispondiEliminaQuesto è il difetto congenito della struttura stessa dei fumetti di super eroi, ci stiamo muovendo in una frontiera nuova, io credo che sia sempre necessario tenere acceso lo spirito critico, per distinguere quelli bravi dai cagnacci, ma sia anche necessario tener conto della serialità. Anche perché il cinema è sempre in evoluzione. Cheers
EliminaE' una vita che non esco da un cinema camminando in aria, anche perché è una vita che non ci entro, ma capisco la sensazione: anche il peggior film del mondo vale la pena, se poi ti fa uscire sognante dalla sala ^_^
RispondiEliminaDetto questo, ormai sono uscito dal tunnel del cinecomics e da tempo non li seguo più, ma sono contento che attori storici abbiano avuto l'occasione di incassare un corposo assegno per il loro ritorno :-P
Certo che però potevano richiamare pure l'attore della serie TV di Spidey degli anni Settanta! Il problema però è che non l'avrebbe riconosciuto nessuno :-D
Toh ci piazziamo anche i multi Capitan America,cosi piazziamo quello di Albert Pyun!
EliminaNo no scherzo in realta vogliamo solamente vedere il giapponese "Supaidaman" con tanto di Robot mecha gigante annesso!
EliminaIo ci ho sperato di rivedere dere Nicholas Hammond, però dici bene non lla sala dove ho visto il film lo avrei riconosciuto solo io, malgrado le sue sembianze siano state da base per la serie animata degli anni '90, per molto pubblico di oggi comunque preistoria ;-) Cheers
EliminaAnch'io visto al primo giorno. Ho fatto bene a tenermi alla larga da qualsiasi articolo e dalle "analisi" dei trailer che spopolano sul tubo (che per principio trovo ridicole).
RispondiEliminaCome al solito alla Marvel sono vecchie volpi e il trailer era tutta roba dei primi 20 minuti.
In sala esultanza, applausi e stupore, sottoscrivo tutta la recensione, e il pensiero che questi film abbiano creato dei ricordi ed emozione condivisi, ed è una figata farne parte. Quando è apparso Tobey Maguire ha suscitato più emozione del martello di Thor.
Bellissimo rivedere i cattivi, Willem e Molina sono due monumenti.
Totalmente d'accordo su tutta la linea, compresa la follia dell'attesa, in cui si spende più tempo, parole ed energia sui trailer che sui film finiti, che poi sono quelli che contano, i trailer finiscono giusto negli extra dei blu-ray ;-) Cheers
Eliminamamma mia. mamma mia. Che brividi. Filmone a mani bassissime, non ha deluso alcuna aspettativa... Sentire quelle parole su poteri e responsabilità sai già che è un epitaffio che hai visto millemila volte accadere ma cavolo se ha fatto male.. Dafoe in stato di grazia come sempre, tutto meraviglioso. Avrei gradito moooooooltissimo un bel magnate della moda Kingsley raccogliere quei pezzi di maschera per futuri ri-assemble pensando "però... starebbero bene color giallo oppure metallizzati oro, sull'arancione" ma non mi lamento. Che roba.
RispondiEliminaFigo eh? In effetti io ho sperato di veder spuntare James Franco in arancione, quindi diciamo che abbiamo fatto quasi la stessa pensata ;-) Cheers
EliminaMi permetto di aggiungere alla recensione un'altra nota positiva: finalmente goblin e l'uomo ragno di menano come fabbri ricordando che entrambi hanno la superforza. Unica nota stonata: quando goblin picchia l'uomo ragno lui è giustamente tumefatto e con una costola rotta. Quando nella parte finale Peter scarica pugni sulla faccia di goblin, questo non succede. E dubito che si stesse trattenendo in quella scena
RispondiEliminaBisogna dire che i lividi nei fumetti di super eroi spuntano solo quando bisogna mettere in chiaro che l'eroe ha affrontato una battaglia disumana, un po' come il costume a pezzi, visto che in molti passaggi questo film è fumettistico, trovo abbia una sua logica ;-) Cheers
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