L’ambizione è una cosa bella il più delle volte, denota la volontà di migliorare, senza ombra di dubbio “Eternals” potrebbe essere non solo il progetto più ambizioso dell’Marvel Cinematic Universe, anche perché chiunque decida di raccontare gli Eterni, deve familiarizzare con concetti ambiziosi come l’epica, perché gli Eterni non sono come il resto delle super tutine nate tra le pagine dei fumetti della Marvel.
Il divorzio tra Jack Kirby e la Marvel Comics negli anni '70 fu clamoroso,
accolto con tappeti rossi stesi alla Distinta Concorrenza, l’uomo che aveva
largamente contribuito a creare lo stile Marvel di fare fumetti, ha potuto
davvero fare quello che voleva, carta bianca totale, la risposta di “The King”
fu il clamoroso ciclo di storie “Il quarto mondo”, a mani basse uno degli apici
della prodizione Kirbiana. Tornato alla casa delle idee Kirby non aveva
ancora esaurito la sua voglia di raccontare storie di grande, grandissimo
respiro, fu così che nacquero gli “Eterni”, creati dalle celestiali
(occhiolino-occhiolino) matite di Jack Kirby nel 1976, un periodo in cui il
fumetto americano stava cercando diventare più leggero e veloce da leggere,
“The King” raccontava in direzione ostinata e contraria, muri di testo e alcuni
passaggi che riletti oggi, risultano un po’ datati ma applicati ad una storia
che pescava dalla psichedelia degli anni ’70, dalla mitologia greca, se non
proprio addirittura dalla Bibbia, il tutto condito dalla tavole magniloquenti (anzi marveloquenti) di Kirby, insomma un fumetto che andava all’origine dell’universo Marvel, se
non proprio all’origine della figura stessa del super eroe. L’asticella con gli
Eterni è stata piazzata così in alto fin da subito, che per competere, la
Marvel su questi personaggi ha sempre dovuto giocarsi nomi cinque stelle extra
lusso.
Hail to the king, baby |
Ad esempio nel 2007, il rilancio dei personaggi venne affidato ad uno che in linea di massima, le storie saprebbe anche raccontarle benino, Neil Gaiman fece riflettere gli Eterni sul concetto di umanità, spargendoli per il mondo nelle loro nuove identità umane, un risveglio per personaggi che erano stati dimenticati e se la trama vi ricorda un po’ quella di American Gods è perché le note sono sette (ciao Crepascolo). I disegni di questo ciclo di storie ideale per avvicinarsi ai personaggi? Uno che per anni ha portato avanti la tradizione dello stile Marvel, John Romita Junior quando era ancora al meglio della strapotenza della sua matite.
La potenza di Jr Jr, per lui lo stile Marvel è una tradizione di famiglia. |
Al momento sto seguendo la nuova serie Marvel dedicata agli Eterni, nata anche per anticipare lo sbarco al cinema dei personaggi, ma anche qui i nomi in gioco sono veri talenti, come quello di Kieron Gillen affiancato dalle straordinarie matite di Esad Ribić, uno davvero in grado di disegnare le divinità, insomma con questo pippone da vero nerd spero io sia riuscito a farvi intuire la difficoltà del compito, infatti Kevin Feige non ha voluto per questo film il solito mestierante in grado di riprodurre lo schema registico dei film Marvel, prodotti con lo stampino e da sempre, più interessati all’intreccio, alla caratterizzazione dei personaggi e al quadro generale di un racconto più grande, piuttosto che alla regia nel senso più stretto, potremmo dire che i film della Marvel sono più orientati sulla sceneggiatura, quelli della Distinta Concorrenza sul talento degli autori a cui vengono di volta in volta affidati, il fatto che poi i registi coinvolti si ritrovino costantemente con bastoni infilati tra le loro ruote è un discorso per un altro post.
Thor e Conan, Ribić disegna i giganti. |
Avere assegnato “Eternals” ad una regista come Chloé Zhao, che
arriva dai documentari, fresca fresca di Oscar per il suo “Nomadland” (2020)
che per quello che vale, non mi ha propriamente esaltato (ma questo è solo il
mio umile parere) di certo denota una volontà ambiziosa, perché gli Eterni a
ben guardarli, non solo la solita banda di super tutine. Chi ha blaterato in
giro che alla Marvel non interessava lanciare questi personaggi, tanto da
presentarli tutti insieme e non in dodici comodi film solisti come fatto ai tempi per
gli Avengers, vuol dire che non ha capito una mazza di questi personaggi. Voi
presentereste il pantheon degli dei greci uno alla volta? Zeus, Athena, Apollo,
Efesto e Pollon (anche lei bazzicava l’Olimpo no?) funzionano come gruppo, se
ci pensate lo stesso Superman è una divinità che deve i suoi poteri al sole,
mandato sulla Terra, caduto dal cielo per salvarci dai nostri peccati, e ho
citato Superman solo perché Sentry lo conosciamo solo noi nerd proprio
il film di Chloé Zhao in una gag lo cita apertamente mentre in un’intervista,
la regista ha dichiarato di essersi ispirata al Superman di Zack Snyder per il
personaggio di Ikaris (storia vera). Quando sia una scelta suicida prendere ispirazione proprio dalla versione di
Snyder (che palesemente Big Blue lo odia) sarebbe motivo di argomentazione
chilometrica, ma questa mia premessa rischia di diventare più voluminosa
dell’intera ristampa degli Eterni di Kirby, quindi andiamo al sodo.
“Ciao sono Zack Snyder ho dir…” BZZZZZZACK!! |
Ho sentimenti estremamente contrastanti nei confronti di “Eternals”, i suoi 156 minuti sono una maratona che in alcuni momenti si corre con leggerezza e in altri, pare di doverla affrontare con uno zaino pieno di mattoni sulla schiena, perché il film scritto ad otto mani (EH!?) dalla stessa Chloé Zhao insieme a Patrick Burleigh, Ryan Firpo e Matthew K. Firpo ha così tante idee giuste, contrapposte a momenti sbagliati da spiazzare. Passiamo il tempo a lamentarci che i film della Marvel siano fatti con lo stampino, che quasi mi sento un rompicoglioni (SPOILER: lo sono!) a lamentarmi ora che Kevin Feige ha provato ad alzare la posta in gioco, purtroppo in “Eternals” a combattere, più che Eterni contro i Devianti (lo fanno per carità, anche con discreto scambio di pugni) è un tono generale che passa da una sequenza estremamente lirica seguita da quella dopo incredibilmente goffa, potremmo dire che l’etica del film, inciampa nella sua stessa estetica, ma parliamo dell’elefante nella stanza, perché in tanti là fuori aspettavano solo di vedere il gigante Marvel barcollare per dare la colpa al politicamente corretto alla grappa.
Lamentarsi del fatto che la Marvel non abbia presentato gli
Eterni in dieci film solisti ha ancora meno senso del lamentarsi della
diversità con cui vengono rappresentanti, tra i lati positivi di “Eternals”
sicuramente bisogna considerare la sua capacità di parlare dell’umanità
rappresentandola nella sua interezza, il mondo qui non è quella porzione di
terreno che confina a nord con il Canada e a sud con il Messico, ma è l’intero
gnocco minerale che ruota intorno al sole, quindi gli Eterni sono bianchi, neri,
orientali, qualcuno di loro ha una disabilità fisica e pensate, alcuni non sono
nemmeno felici e sereni di vivere nel corpo che Madre Natura i
Celestiali ha dato loro e tutto questo non è il film, come accade in fin troppe
produzioni moderne in cui i personaggi sono caratterizzati dall’essere, il
nero, la giappa e l’omosessuale, ma risulta essere cornice. Davvero qualcuno ha
mai valutato gli Dei greci per il loro orientamento sessuale? Questo è il primo
film che riesce a fare lo stesso perché allarga il punto di vista talmente
tanto da farci vedere la luna e non il solito dito che la indica.
Gli Eterni, sgommano, inchiodano e vanno a manetta e fanno cagare addosso i matusa e i governi (quasi-cit.) |
Lati negativi? Una noia apocalittica in cui gli spiegoni per assurdo, sembrano quasi gli unici momenti in cui aggrapparsi a qualcosa, si perché dopo mezz'ora la mia Wing-woman mi ha guardato con fare enigmatico tanto da farmi sentire in dovere di dirle: «Eh stanno combattendo i Devianti», dopo un’altra ora allo stesso sguardo ho risposto dicendo: «Stanno ancora, combattendo i Devianti. Credo». Il succo della vicenda è più o meno questo, gli Eterni esistono da sempre (altrimenti si sarebbero chiamati “Gli Scaduti”), nella prima scena scendono sulla Terra nella Mesopotamia del 5000 A.C. (Avanti Comics) è sono l’equivalente in tutina dell’obelisco di “2001 odissea nello spazio” (1968), dopo aver capito che questi umani non sono poi così male, parte Time dei Pink Floyd ed è qui che si capisce per davvero che “Eternal” punta alla divinità, in quanti altri “Cinecomics” avete sentito un pezzo dei Pink Floyd? Più o meno gli stessi dove due personaggi sono impegnati in una scena di sesso come accade qui, ve lo dico io quanti, nessuno. Anche se in Doctor Strange si sentiva "Interstellar overdrive", per fortuna ho lettori attentissimi che vegliano sui buchi della mia memoria (grazie Iceboy86!).
Le scimmie di Kubrick avevano reagito con più dignità, bisogna dirlo. |
Proprio come nel ciclo di storie di Neil Gaiman gli Eterni sono sparsi sulla terra e devono essere ritrovati, per rimettere insieme la banda (cit.) perché i loro nemici mortali i Devianti sono tornati a minacciare l’umanità, problema: sono passati 7000 anni e questi Eterni dell’umanità non hanno capito molto. Avete presente quelle storie in cui i personaggi perseverano nel loro status quo, aspettando il momento di avere noi spettatori come pubblico per la loro evoluzione? Non succede mai che il robot protagonista prenda coscienza tra un film e l’altro, oppure che uno dei bambini di King diventi adulto lontano dal nostro sguardo, quindi Chloé Zhao s’impegna tantissimo a raccontare l’evoluzione degli Eterni, di pari passo con il progredire dell’umanità (i flashback puntuali, ambientati in Babilonia o a Hiroshima) che il più delle volte risultano abbastanza didascalici per non dire proprio da facciapalmo.
Si perché sfiga! 7000 anni a zonzo e la rivelazione sulla
loro origine arriva proprio ora che noi spettatori siamo davanti allo schermo
il che, in un film che dura 156 minuti dal ritmo che procede a strappi, mi
porta a farmi qualche domanda: possibile che in tutto questo tempo, questi
essere dai poteri divini non abbiano mai trovato una soluzione pratica alla
disabilità di Makkari (Lauren Ridloff)? Oppure è possibile che abbiano davvero
bisogno di una spalla comica proveniente da Bollywood, impegnata a fare battute
e battutine che non fanno ridere nemmeno per errore ma anzi, creano solo
imbarazzo?
La spalla comica e la spalla della spalla comica, in un’unica immagine. |
Per assurdo l’unica non-spiegazione del film, resta anche il suo momento più evocativo ed interessante, perché “Eternals” dà per scontato il concetto di Celestiali senza esplorarli minimamente, hai le divinità che hanno creato le divinità, dei colossi altri come tre pianeti e non li sfrutti minimamente, anche se lo dico senza vergogna, ogni entrata in scena di Arishem mi ha lasciato con la mascella caduta sul pavimento, imbambolato a guardare lo schermo per tutta quell'epica (storia vera).
Foto di Salma Hayek a caso, perché il blog è mio e ci metto tutte le foto di salma che voglio, tiè! |
Diventa imbarazzante quindi lo scontro tra ideologie, il tentativo di far convivere il cinema di Chloé Zhao con la formula collaudata dell’MCU, non che le due parti non ci abbiano provato a vivere in armonia, i combattimenti non mancano e sono anche ben coreografati, chiari e puliti, peccato poi siano realizzati con una CGI paurosamente sotto il livello medio di qualità, da risultare spesso una poveracciata imbarazzante, nata già vecchia ora, figuriamoci quando rivedremo il film tra cinque anni (tempo necessario a riprendersi da questa maratona), alla faccia di personaggi eterni eh?
Per assurdo la Marvel, che nel corso del tempo si è liberata
dei vari Joss Whedon e Sam Raimi (che
però sta per rientrare dalla finestra) nelle rare volte in cui si è affidata ad
un autore dallo stile riconoscibile, ne ha sempre giovato, penso a nomi come Kenneth
Branagh, Shane Black o Taika Waititi (e non mi rompete i coglioni nerd
integralisti, Iron Man 3 e Thor Ragnarok sono i capitoli migliori delle
rispettive saghe!), invece malgrado la volontà di amalgamarsi (non è ancora
tempo per l’universo Amalgam al cinema, non ancora) Chloé Zhao e la Marvel sono
come l’olio e l’acqua, lo si vede nella direzione degli attori.
“Hai una produzione da duecento milioni di dollari sulle spalle e tutti gli occhi addosso, però non ti sentire sotto pressione, recita naturale” |
Per assurdo i nomi meno famosi presenti nel cast di “Eternals” sono quelli che forse per maggiore “fame” sanno sorprendere, la Sersi di Gemma Chan non somiglia per nulla a quella in giacca di pelle che ricordavo io tra le fila dei Vendicatori, in un periodo (fumettistico) in cui se sopra la tutina non indossava la giacca di pelle, eri un Paperino, eppure il suo personaggio è sfaccettato e riuscito, uno dei più efficaci di tutto il film, in perfetta contrapposizione con il quasi famoso Richard Madden direttamente da Giocotrono, il suo Ikaris in troppi momenti, invece di incarnare la divinità a cui anche Jerry Siegel e Joe Shuster si sono ispirati nel 1933, sembra il Superman musone di Snyder perché il problema forse è davvero questo, nel suo prendersi così dannatamente sul serio, questo ambizioso film della Marvel sembra essere riuscito solo a scimmiottare il peggio della Distinta Concorrenza cinematografica, ed è questo l’errore più grosso di tutto il film.
Un altro esempio di questa ricetta a base di acqua e olio? La
più famosa di tutto il cast, Angelina Jolie è così spaventosamente fuori posto
che ogni volta che entra in scena, “Eternals” pare trasformarsi in una
pubblicità di qualche profumo costoso alla moda, un imbarazzo che non vi dico!
J'adore le nouveau parfum de MCU. |
Certo, le motivazioni dei Devianti, si rivelano più vicine a quelle degli Angeli di “Neon Genesis Evangelion” e rispetto a delle carnevalate come Jupiter's Legacy, qui il respiro è molto più ampio e per assurdo, le riflessioni sull’umanità, sul tempo che passa, sul vivere 7000 anni in un corpo che non cresce mai (anche se Katrina sull’argomento aveva già detto tutto), sono più interessanti dei combattimenti, un PING! PUM! PAM! Di lucine dalle mani in brutta CGI che non decollano mai per davvero.
Purtroppo in tutto questo interrogarsi sull’umanità, sono
proprio gli umani a mancare, il fidanzato umano di Sersi, è quello che non
sapeva niente di Giocotrono (secondo estratto) ovvero Kit Harington che nei
panni di Dane Withman è giù un “umano con l’asterisco”, perché poi vai a leggere
sotto in piccolo nel contratto e scopri che dopodomani sarà il cavaliere nero
che non è quello di Gigi Proietti, ma quello che trova la sua spada nella scena
dopo i titoli di coda, l’unica che ha generato commenti in rete, perché si
sente la voce del prossimo (anti) eroe Marvel, che verrà affidato ad un regista che
arriva dal cinema indipendente, e anche qui, sento già puzza di bruciato, spero
di sbagliarmi.
Quindi per assurdo “Eternals” è un film che riesce ad
espandere la storia a tutto il mondo, a portare le trame Marvel oltre i confini
del tempo e dell’universo, con ambientazioni che Chloé Zhao fa sembrare dirette
su pianeti lontani dove è sempre il tramonto oppure l’alba, eppure allo stesso
tempo quando parla di umani sembra ragionare troppo in piccolo per le ambizioni
del film che avrebbe dovuto essere la Bibbia delle super tutine, la Genesi
raccontata con semidei con semiproblemi.
Il seguito lo possiamo fare tutto così? Silenzi e Celestiali? |
Quando funziona “Eternals”? Quando smette di utilizzare il registro delle gag sceme, dei personaggi in cerca della loro umanità e tratta gli Eterni come tali, essere mistici e superiori che risolvono quello che gli Avengers non potrebbero mai affrontare. Ve lo dico fuori dai denti, la nascita del “super bambino” sarà già stata affrontata nella quinta stagione di Rick & Morty (in maniera definitiva), eppure qui è un momento che mi ha strappato almeno un brividino (storia vera): solo musica, le immagini patinate e le strapotenti che Chloé Zhao sa benissimo come dirigere, se per assurdo “Eternals” fosse stato tutto così, forse sarebbe davvero riuscito ad essere il film epico che sognava di essere, così invece resta un ambizioso tentativo, con i Pink Floyd nella colonna sonora eh? Però non del tutto riuscito.
Carabara, mi congratulo per il tuo Gli Scaduti che richiama il concetto con cui Alan Moore prima e Joe Casey poi trattano i WilddCats di Jim Lee ovvero: cosa succede quando metaumani scoprono che combattono da millenni una guerra che non ha senso ( ammesso che le guerre abbiano un senso ndr ) ? Non ho ancora visto il film, ma da bimbo ho letto le storie di King Kirby sul mensile in formato gigante della Editoriale Corno. Avevo dieci anni e quindi ero particolarmente sensibile alle splash page anche doppie, ma già allora mi colpirono la storia d'amore tra la eterna Thena ed il deviante Kro ed i personaggi del Reietto ( un deviante paria perchè bellissimo ) e Karkas ( un freak rosso e gigantesco col cuore di un poeta, come Ben Grimm altra versione di Jack Kirby ). Tante teste tante sentenze, ma credo sia stato un errore già allora prendere questi personaggi e la loro mitologia e schiaffarla nel Marvel Universe ( la testata non vendeva bene ed ecco agenti Shield ed il robot Hulk dopo la Sersi che trasforma uno scettico nella Cosa ). La storia di Kirby con gli esperimenti cosmici sulle scimmie da parte dei Celestiali ha un senso cosmico se absoluto. I New Gods invece ( idea che aveva incontrato il pollice verso di Stan Lee perchè prevedeva la caduta di Asgard ) nascono integrati con il DC Universe nella testata di Jimmy Olsen. Sarà un caso, ma è notizia di questi gg. la decisione di non proseguire nel progetto del film dalla saga del Quarto Mondo: DC sta meditando sul contenuto successo di pubblico e quello non lusinghiero di critica degli Eternals? Una idea per Eric Stephenson e la sua posse che so spesso leggono il tuo blog: Salma è un angelo scaduto, cioè ha terminato la sua missione di custode di un soul singer reietto perchè tutti pensano che abbia venduto l'anima al diavolo per suonare come prima non era in grado di fare. In realtà è stato commesso un errore da un Contabile Burocrate Celeste e Salma non doveva essere richiamata in Ufficio e quindi The Boss permette alla sua dipendente alata di tornare al fianco di Rey Eight incarnata nella sua manager Makka, ex bassista di Liverpool. Naturalmente Rey a sua insaputa è il Crocevia di energie che si scateneranno nel giorno della Apocalisse. Uno zinzino Il Paradiso può attendere e derivati, ma le note sono sette, ciao ciao
RispondiEliminaTi ringrazio molto, sono figlio anche della stramba e brillante gestione del Mago dei personaggi Image, quindi qualcosa deve essermi rimasto sul fondo della testa vuota. Penso lo stesso, Kirby puntava molto molto in alto anche se ci era già stato lassù con “Il quarto mondo”, messo in panchina forse anche per vedere l’effetto che fa (al pubblico) l’esperimento di “Eternals” al cinema, che secondo me continuerò magari anche con la stessa regista alla guida. Detto questo, il tuo progetto è super promosso non solo per la presenza di Salma, ma se mi sostituissi crocevia con “crocicchio” sarebbe perfetto, molto alla Walter Hill ;-) Cheers
EliminaConcordo. Tra l'altro il concetto del crocicchio e del diavolo è stata tradotta anche in fumetti: il primo esempio che mi passa x la zucca è un paio di numeri di Dampyr pubblicati intorno all'inizio del secolo.
EliminaDampyr non poteva tradire, visto il tema diabolico quasi gioca in casa ;-) Cheers
EliminaCiao! Non mi vorrei sbagliare ma mi sembra che in Doctor Strange si senta "Interstellar Overdrive", nella scena pre incidente di macchina e nella sua interezza nei titoli di coda. Per il resto sono più che d'accordo!
RispondiEliminaHai ragione da vendere, avevo anche citato il pezzo nel post del dotto Stefano Strano, ho modificato la frase, grazie per il sostegno mnemonico ;-) Cheers
EliminaConcordo bene o male in tutto: Kevin Feige vuole fare il cinema dell'arte, ma i suoi scagnozzi allo script non sanno che pesci prendere e ne esce fuori il film Marvel che ha l'invidia della DC.
RispondiEliminaDopo il film DC con l’invidia Marvel, direi uno ad uno palla al centro ;-) Cheers
EliminaSai che non bazzico l'argomento e penso che non vedrò il film, ma leggerti è stato un piacere: per me dovresti ampliare la sezione fumetti e parlarne di più, visto che mi aiuti a capire personaggi che i film non sembrano avere intenzione di spiegare.
RispondiEliminaA proposito di materiale d'annata, peccato in campagna stampa non si sia ricordato che in Italia gli Eterni avevano un testimone d'eccezione... cioè Renato Pozzetto! 😀
L'altro giorno il mio sindacalista si lamentava, serissimo, che gli Eterni non sono così potenti, se non hanno fermato Thanos: capisci che sono questioni scottanti!!! 😜
Mi piacerebbe farlo, da tempo vorrei scrivere dell’ultimo ciclo di Hulk e di Daredevil è il tempo che mi frega, però davvero mi piacerebbe molto.
EliminaFantastico! Quando ho visto il tuo post ho riso tantissimo, anche perché la mia ristampa in volume degli Eterni di Kirby ha proprio quella copertina che tiene in mano Renatone nazionale :-D Dovrei parlare con il tuo sindacalista, perché gli Eterni non intervengono ma era lecito essersi persi quel passaggio, visto che il film dura sessanta ore l’abbiocco colpisce potente ;-) Cheers
Non vorrei si pensasse che passo il tempo riflettendo su cose così, ma è dalla prima volta che ho visto Pozzetto con in mano il numero uno degli Eterni tanto tempo fa che ho "deciso" l'albo sia stato scelto da un oscuro trovarobe sul set perchè il regista ha chiesto un albo grande ( nel 1978 la Editoriale Corno pubblicava le ristampe di Uomo Ragno, Devil e Fantastici Quattro e gli Eterni in un formato + grande di quello dei suoi quattordicinali ) e la scelta era tra la testata con Ikaris e co. e cose come Frigidaire che avrebbero veicolato un messaggio diverso. La Roma cyberpunk di Liberatore è altra cosa dalla Olympia di King Kirby...
EliminaIn effetti sarebbe molto differente, ricordo un compagno di classe abituato ai manga, stupito dal formato comic book perché si, andavo a scuola con i fumetti nello zaino (storia vera). Cheers
EliminaFilm difficile. Non tanto per il paragone coi fumetti (di cui, al solito, non so una beata mazza...) ma perché è chiarissimo quali erano gli intenti della pellicola. E cioè parlare di filosofia, inclusione, onore, libero arbitrio, inadeguatezza,... Tutti temi alti (o quantomeno poco da film-Marvel medio) che mal si sposano con la volontà del pubblico che vuole le botte e le battutine sceme. Alla fine è anche questo ETERNALS un film sulle origini ma al posto della solita formula standard trita e ritrita, si è deciso di battere una strada differente e originale.
RispondiEliminaPeccato che il gioco di prestigio (e di equilibrio!) non sia riuscito al 100%. Anzi... Sia perché l'obbiettivo effettivamente era parecchio complicato da centrare, sia perché i temi "alti" e "leggeri" mal si sposano ("acqua&olio"... Da questo si capisce perché tu scrivi blog seguitissimo e io no!) e cozzano più e più volte in un saliscendi di momenti e situazioni.
Alcune trovate sono a fuoco e riescono bene, altre fanno cascare le palle sfociando in banalità che paiono uscire da una pellicola diversa. Film che per quanto mi riguarda guadagna un paio di punti perché l'inclusione di genere (etnia, orientamento sessuale, handicap,...) non è appiccicata con lo sputo ma ha senso ed è perfettamente propedeutica alla storia. Ma per il resto non mi sento di promuoverlo, anzi...
Ultima nota è quella sulla Zhao. Sono pure io tiepidissimo su NOMADLAND ma approvo la scelta della Marvel di affidarsi ad un'autrice. Il problema è come la mano della Zhao può emergere in un contesto come questo. Mentre la scrittura di Black o le inquadrature di Raimi si noterebbero su qualsiasi pellicola, come può metterci la firma la Zhao in ETERNALS?
Tranquilli, che tanto prima o poi arriva pure Sentry...
RispondiEliminaOrmai nel calderone stanno buttando dentro di tutto.
Solo che una domanda comincia a sorgere spontanea.
Qui si parla di personaggi per cui e' necessario masticarne almeno un poco, a parer mio.
Secondo voi possono aver presa sullo spettatore medio?
Sentry sarebbbe interessante e lo spettatore medio dello MCU potrebbe apprezzarlo anche se non sapesse si tratta di un omaggio al Miracleman di Alan Moore che era una rilettura postmoderna del Marvelman di Anglo che era un affettuoso plagio del Captain Marvel ( ora Shazam ) della Fawcett... che al mercato per due soldi mio padre comprò ( cit. Branduardi ). Mi sbaglierò come al solito, ma la Casa delle Idee aspetterà di vedere come reagisce il pubblico alla storia di un altro flippato, cioè il Moon Knight di Oscar Isaac. Se Marc Spector/Steven Grant/Jake Lockley/Moon Knight piacerà, la Disney-Marvel avrà una nuova strada da seguire con licenze come Foolkiller, Typhoid Mary, Madcap e Lunatik...
EliminaIl problema (che non è tale) di Sentry, sarebbe quello di passare non tanto per un imitatore di Supes con i trascorsi di Marvelm.. Ehm, Miracleman, ma sarebbe un altro personaggio basato sulla "retro continuity" come fece in maniera brillante Paul Jenkins ai tempi, solo che dopo la Capitana Marvel cinematografica, il pubblico finirebbe per pensare: "Ma ancora?!". Moon Knight ha tutta la mia attenzione, per affetto nei confronti di "Lunar" per l'attore scelto e soprattutto per i due registi. Cheers!
EliminaSi, Moon Knight lo aspetto con curiosita' pure io.
EliminaAspetto anche She-Hulk ma per quello temo che la delusione potrebbe essere più concreta. Vedremo! Cheers
EliminaEro disposta a passare sopra alla noia. Ero disposta a tollerare personaggi con cui si empatizza ben poco (magari è colpa mia, ci sta). Ero disposta ad aver pazienza con gli spiegoni, lanciati entro 30 secondi da quando ti sorgeva un dubbio o una domanda (però al terzo ho cominciato a digrignare i denti per la rabbia). Poi è arrivato il cliffhanger finale e mi sono accorta che non me ne fregava niente di come sarebbe andata a finire. Bastava così, no? No, evidentemente, perché la pietra tombale è stata la prima scena post credits, arricchita da un personaggio in cgi che invocava vendetta e la recitazione dell'altro che se la deve essere dimenticata a casa di Nolan. Aggiungici gli urletti di cui si è riempita la sala e la frittata è fatta. Lo odio questo film
RispondiEliminaNe carne, ne pesce cantava Elio, avessero puntato al cielo e ai Celestiali forse, ma così sembra l'ambizioso indeciso, una scena è pensata per gli urletti, l'altra era così chiara che la regista da dovuto spiegarla (!), mi è venuto da chiedermi se non fosse il caso di fare solo scene dopo i titoli di coda, tanto il pubblico parla solo di quelle. Cheers!
EliminaQuesto macro universo narrativo marvel cinematic universe e proprio "eterno"! Ammetto che per i comuni mortali come me che non sono fissati a livello maniacale coi supereroi su schermo,stare dietro a tutta questa roba tra cinema e tv in ambito Marvel e piuttosto pesante da digerire,a volte mi sento come un povero cristo che tenta di distendersi sul divato ma e troppo ingolfato per colpa della peperonata con contorno di cozze! Meglio che non penso alle tonnellate di altro materiale seriale che deve ancora arrivare,altrimenti potrei impazzire! Onore a chi tiene ancora duro con questi franchise "eterni" rimanendo lucidi,io li sto recuperando al ritmo di un bradipo di Zootropolis perche temo un attacco di overdose supereroistico!
RispondiEliminaHai descritto alla perfezione la famigerata "continuity", quella che spaventa i nuovi lettori di fumetti, che alla prima lettura di un numero a caso su un super eroe o eroina, non capirà una mazza. Purtroppo la struttura dei fumetti di super eroi si è replicata al cinema, era inevitabile perché è intrinseco nel genere. Cheers!
EliminaHo visto due film della Zhao (che ho appurato non è parente del RoboZao della Carlucci) ed entrambi sono leeentiiissiiiimiiiii. Questo non l'ho ancora visto però mi pare di capire che soffre un po' di quello stesso problema se ha quel minutaggio monster.
RispondiEliminaChe poi si può dire tanto anche con un ritmo lentissimo, non è mai un problema di "lento" in senso stretto, eppure lo stile della Zhao e della Marvel qui sono in lotta. Cheers
EliminaDovrei vederlo Sabato, ma non sembra avere un briciolo di potenza visiva della serie di Kirby che ho comprato grazie alla ristampa recente, e diciamocela tutta... Nomadland era una bufala immane, questa che fa la finto alternativa girovagando per l'america, tutto finanziato da Amazon e comunque un tetto sulla testa lo avrebbe pure tramite la sorella. Poi la regia frammenta sempre più verso la fine, con esiti mediocri.
RispondiEliminaPer me "Nomadland" ha perso tutta la sua credibilità quando dicono che il lavoro in Amazon era un bel posto fisso e sicuro. E parliamo del primo dialogo del film. Cheers
EliminaPoteva essere il film giusto con la regista e il cast giusti, per avvicinarmi alla Marvel.
RispondiEliminaInvece, il poco entusiasmo generale mi vedeva ancora tentennare.
Il tuo bollino che lo definisce bollito conferma la scelta di evitarlo. E non bastano i Pink Floyd a farmi cambiare idea, che 156 minuti sono preziosi ultimamente.
Molto preziosi, alcune trovate sono davvero brillanti, purtroppo l’amalgama tra i due stili non funziona molto bene, un vero peccato i Pink Floyd fanno sempre la loro gran figura anche al cinema ;-) Cheers
EliminaVisto al cinema e come sempre per me è difficile dare un giudizio perché sono anche un Marvel fan di vecchia data
RispondiEliminaMetto spoiler anche se non credo di svelare granché
Sersi è tutta sbagliata rispetto al fumetto. Mi sembra che l'abbiano invertita con Thena. La semipazzia (che poi nei fumetti porta anche a delle conseguenze con il cavaliere nero), il carattere, la bellicosita'. Del personaggio dei fumetti è restato poco.
I devianti: da cultura interessante e originale, da copia deforme degli eterni ma con tratti in comune come poi rivela l'amore tra Kro e Thena, sono diventati solo dei banali mostrilli. E poi cazzo avevi ghaur un personaggio carismatico come pochi e non lo usi????
Poi la stessa natura degli eterni da esperimento genetico dei celestiali come i devianti a quasi automi privi di volontà invece di essere agenti dell'evoluzione prima del giudizio dei celestiali
Gli stessi celestiali che sembrano quasi dei distruttori invece di essere gli architetti dell'universo
Infine il cavaliere nero: perché introdurlo senza fargli fare nulla? Perché tutti quei riferimenti che non capirà quasi nessuno?
PS: ci sono amici che hanno cominciato a chiedermi se a questo punto thanos è un eterno come starfox. Io ho risposto che secondo i fumetti i due fratellastri sono titani e gli eterni sono un'altra cosa ma dal film non sembra così
Intendevo anche questo dicendo che lo stile della regista fa a pugni con quello della Marvel, a Chloe Zhao interessa ben poco tutto questo, o per lo meno è la sensazione che ho avuto io. Cheers!
EliminaMe la sbrigo velocemente: del gruppo, mi sono piaciuti Gilgamesh (molto simpatico, in generale i personaggi che costruiscono robe mi stanno sempre simpatici, non male la sua scena ad Hiroshima) e Sersi (con particolare menzione alla sua voce italiana, Jun Ichikawa).
RispondiEliminaPer il resto...beh, carina la storia, per carità...però mi sta divenendo un po' troppo affollato questo universo, tra avengers, guardiani della galassia, captain marvel ed eterni ed ora anche il fratello di Thanos, e in futuro sicuramente i Fantastici 4 e gli X-men. Per me, si sballa troppo il livello di sospensione dell'incredulità...e, francamente, la scusa del non intervento degli eterni contro Thanos mi ha fatto sbuffare. Abbastanza deboluccia come scusante.
Non male, diciamo...ma nemmeno 'sta gran roba. In generale, mi sembra che dopo Endgame ci sia un po' di incertezza su come si evolverà l'MCU.
Se pensi che gli eterni sono gli De dell’universo Marvel, e abbiamo giù assodato che Thanos è un titano, più o meno la scusa su cui si basa la mitologia Greca (e quindi Romana): i Titani sono più potente degli Dei ;-)
EliminaTemo che il futuro sarà “No Way Home” e lo dico con rammarico, si punterà sempre a far emozionare i fan con trovate da Multiverso temo. Quando sarebbe bellissimo ora, fare l’adattamento cinematografico di “Marvels” ovvero raccontare le “meraviglie” dal punto di vista di un uomo normale, proprio perché l’MCU è così affollato, funzionerebbe alla grande. Cheers!
Il punto di vista di un uomo qualunque? Francamente, non credo aggiungerebbe nulla. Hanno provato a renderti più umani gli avengers, il problema è che, avendo avuto Tony come "protagonista" della saga fino ad Endgame, gli altri o non hanno avuto sviluppi, oppure li hanno ricevuti ma a singhiozzo...del tipo.
EliminaThor inizia la sua storia come arrogante ed attaccabrighe, maturando e crescendo...ma il finale del secondo film viene tradito dal fatto che la sua missione per trovare le gemme viene messa in pausa e infatti lo troviamo in Age of Ultron a Sokovia, ma non in giro per lo spazio.
Oppure Hulk...la sua relazione con Natasha è forzatissima. Tanto che lo stesso Hulk, dopo averne appreso la morte, tira una panca per aria per poi dire..."vabbè". Ma come? Lo stesso Hulk/Bruce Banner che si sentiva a pezzi dopo essersi scatenato in Africa?
E potrei andare avanti...il fatto è questo: Tony ha rappresentato il cardine su cui è stata costruita la squadra. Non sempre hanno funzionato bene come film, a volte era necessaria una notevole sospensione dell'incredulità, anche per film sui "tizi in calzamaglia" (tipo la resistenza demenziale di Thanos in Endgame a confronto di quello di Infinity War...l'asciata di Thor nei due film....), ma almeno c'era una direzione.
Adesso mi sembra che stiano tentando tutto per mantenere fedele il pubblico, ma già per il fatto che tu, nei titoli di coda, mi anticipi una sorta di cavaliere fantasy che io non conosco, ma so già che avrà serie a lui dedicate, ma ci sono anche tutti gli altri....io non mi godo più la saga. Tipo sw...ho apprezzato the mandalorian, ma non lo riguarderei e credo che nemmeno gli altri film.
Da lettore posso dirti che molti fumetti non si rileggono, ma di questo parleremo in settimana ;-) Cheers
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