Sostantivo.
"Breve partecipazione di un attore famoso in un film, che permette di disegnare con grande capacità artistica, nonostante la brevità, il personaggio interpretato."
Vi ricordate di Luigi Parisi? Ho avuto modo di chiacchierare con il regista quando ci siamo conosciuti per il ToHorror qualche anno fa. Grazie al buon vecchio Obs (non perdetevi la sua intervista) dopo il corto Mirror Midnight, ho la possibilità di parlarvi anche del nuovo corto di Parisi, intitolato “La casa blu”.
Le storie, a volte, prima fanno dei giri immensi e qualche volta si trasformano in film anche controversi, come quello che oggi sarà protagonista del nuovo capitolo della rubrica… Hurricane Billy!
William Peter Blatty è nato nel Bronx nel 1928, i suoi genitori erano arrivato a New York dal Libano con tutti i fratelli e le sorelle di Billy. La madre di Blatty, Mary “Miriam” Mouakad era una gran lavoratrice dedita alla famiglia, pare che quando fece richiesta per la cittadinanza americana, come motivo aggiunse che lo faceva per i suoi figli e alla domanda: «In caso di morte del presidente degli Stati Uniti, chi prende il suo posto?», Mary rispose «Suo figlio», al giudice tanto bastò per concederle la cittadinanza (storia vera).
Non ci posso fare nulla, sono da sempre magneticamente attratto dai film antologici horror, figuriamoci poi se a distanza di anni, quando ormai la macchina da presa ballerina e tutti gli «Oh my God!» tipici del found footage sembrano finiti in soffitta, non torna in voga la saga di “V/H/S”, andiamo non posso perdermi questo regalone di Shudder!
Periodo interessante per essere un appassionato di horror questo, che dite? Film dell’orrore che vincono a Cannes, ma anche una delle culle del cinema “alto”, come il festival del cinema di Venezia, che quest’anno, ha dedicato un premio alla carriera a Jamie Lee Curtis, la “Scream queen” che da grande non voleva fare la “Scream queen” e che finalmente ha deciso di accettare il peso che la corona comporta.
Diario del capitano, supplemento. I viaggi di questa Bara Volante nell’universo di Star Trek continuano, in attesa di nuove serie e nuove civiltà, teniamo l’equipaggio allenato grazie all’attività sui ponti bassi, garantita dalla seconda stagione di Star Trek - Lower Decks.
Spero abbiate portato l’attrezzatura perché abbiamo una cassaforte piuttosto resistente da scassinare, benvenuti al nuovo capitolo della rubrica… Hurricane Billy!
Dopo aver portato a cassa 440 milioni di fogli verdi con sopra facce di ex presidenti defunti ai botteghini di tutto il globo, dieci candidature agli Oscar e due statuette (miglior sonoro e miglior sceneggiatura non originale), L’esorcista non era più solo un film ma un fenomeno di costume. Seguito? Potete scommetterci la vostra minestra di piselli verde preferita!
Il venticinquesimo film dedicato all’agente segreto più famoso della storia del cinema è stato rimandato così tante volte, che ho temuto seriamente gli cambiassero titolo in “No time to uscire in sala”, ma Barbara Broccoli figlia del fondatore della EON Productions e attuale detentrice dei diritti cinematografici sul personaggio creato da Ian Fleming, ha tenuto duro.
Tra le tante ragioni per cui bisognerebbe volere molto bene a Mike Flanagan, metteteci anche il fatto che il nostro ha tutte le stigmate dell’autore, perdonate l’espressione religiosa un po’ forte, ma è proprio uno dei temi cardine del nuovo lavoro di Flanagan, la miniserie in sette episodi prodotta da Netflix.
Anche quest’anno la Blumhouse ha svuotato i fondi di magazzino, quattro film da giocarsi durante il mese di ottobre con l’operazione Welcome to Blumhouse, che dopo Bingo Hell e Black as night, si completa con i due titoli di oggi, non perdiamo altro tempo!
La rubrica su William Friedkin procede spedita, quindi vi
ricordo il post dedicato a uno dei suoi film più riusciti (oltre che uno dei
miei preferiti), precedentemente tumulato pubblicato su questa Bara.
Arriva il momento prima o poi di affrontare le divinità e perché no, anche i loro diretti rivali, questa Bara oggi affronta solo uno dei film più famosi della storia del cinema, mettetevi comodi e benvenuti al nuovo capitolo della rubrica… Hurricane Billy!
Lo continuerò a ripetere finché lui continuerà a fare film come questo: io Antoine Fuqua non lo capisco. Avrebbe tutto per essere uno dei giusti, invece continua a sfornare film da Facciapalmo.
Non sono mai stato in Sardegna, anche se un giorno mi piacerebbe andarci. Eppure da quanto ho capito il clima in quell'isola non deve essere tanto differente da quello di Arrakis, visto che ormai Quinto Moro pare aver preso la cittadinanza sul pianeta. Non pago di aver scritto un gran post sul Dune di Denis Villeneuve, Quinto Moro ha pensato bene di esagerare, legato al vecchio film di David Lynch e benzinato con la Spezia, si è lanciato nell’impresa, quindi lascio il palcoscenico a lui, Quinto Moro, sei tutti noi!
Quanto è bello ottobre? Il clima migliora, il cibo migliora, Michael Myers torna a casa e quindi per far fronte all'abbondanza di horror del periodo torna anche il formato inventato da Quinto Moro, il Triello per parlarvi di tre film del 2021, uno buono, uno decente ed un altro decisamente brutto, il tutto mentre aspettiamo Halloween.
Vi ricordate di Don Max? Dovreste, perché è la mente dietro 21stCentury Schizoid Don, oggi graditissimo ospite per questa suonata a quattro mani sulla serie del momento. Don Max la palla è nel tuo campo!
Altro tiro, altro giro, altro regalo e altro capitolo della versione targata 2021 dell’operazione Welcome to Blumhouse, il piano di ottobre con cui Jason Blum svuota i fondi di magazzino della sua casa di produzione, con horror adatti al periodo ma mi verrebbe da aggiungere, inadatti a qualunque altra cosa, perché se Bingo Hell era competente ma dimenticabile, con questo “Black as night” scendiamo un altro gradino verso il basso.
Anche quest’anno Prime Video rinnova l’iniziativa Welcome to the Blumhouse, il primo titolo estratto dal cilindro dalla casa di produzione di Giasone Blum è un… Bingo!
Nella vita avere una testa molto dura tante volte aiuta, ne sono convinto, sbaglia una volta, sbaglia ancora e ancora e poi sbaglia meglio e invece di abbandonarti ai fallimenti impara, può succedere che finirai ad entrare a far parte della storia del cinema, com'è successo all'uomo soprannominato… Hurricane Billy, benvenuti al nuovo capitolo della rubrica.
Questa Bara vorrà sempre eternamente bene a quella santa donna di Barbara Crampton, che dal suo profilo Instagram non fa mai mancare una foto con chiunque, dal set su cui sta – per fortuna nuovamente – lavorando. Devo dire che con il suo Jakob's Wife mi era andata molto meglio, ma ho voluto dare fiducia anche a questo “Superhost”.
Questo film mi ha lasciato con qualche rimpianto, che tale non è quindi diciamo più una riflessione a caldo: se io non avessi già visto il film danese di Gustav Möller, “Il colpevole - The Guilty” (2018), allora forse mi sarei goduto di più questo remake americano. Ma d’altra parte se gli americani guardassero film sottotitolati questo film non avrebbe avuto nemmeno senso di esistere no?
Nel 1987 Menahem Golan era il peso massimo dell’esagerazione, con la sua Cannon Films fondata insieme al cugino Yoram Globus, dominava incontrastato l’immaginario cinematografico degli anni ’80, quello che ha allevato almeno un paio di generazioni di maschietti.
Aspettavo questo secondo capitolo di “Don't Breathe”, da noi in uno strambo Paese a forma di scarpa, “tradotto” con il titolo di Man in the dark? Proprio no, perché a me il primo film non era piaciuto per niente, fondamentalmente perché ho più di un problema con il cinema di Fede Álvarez.
La musica e il cinema mi mandano da sempre giù di testa, quindi perché non celebrarli entrambi in una rubrica di musica e colonne sonore che serva a farvi alzare il volume ricordando di non pronunciare il nome Candyman cinque volte allo specchio.
Non sono solo i buoni a fare la storia del cinema, molto spesso i cattivi sono altrettanto iconici, e questa rubrica è tutta per loro, quei fantastici bastardi che amiamo odiare, cattivi fino al midollo: B-b-b-b-b-b-b-bad, bad to the bone!
No, non avete sbagliato giorno e sì, abbiamo un altro compleanno da festeggiare per questa rubrica, benvenuti al nuovo capitolo di… Hurricane Billy!