lunedì 27 settembre 2021

Space Jam - New Legends (2021): ora sappiamo chi è il vero G.O.A.T.

Sono talmente tanti anni che sento parlare di uno “Space Jam 2”, che ora che il film è uscito, esiste per davvero, mi sembra tutti così strano, perché per certi versi incaponirsi a fare un secondo “Space Jam” nel 2021, per certi versi è un po’ il riassunto della situazione attuale del cinema, dipendente da vecchie glorie, eroi e qualche volte, anche un Re.

Sono da sempre emotivamente coinvolto quando si tratta di Space Jam, andiamo lo avete letto il post che ho scritto sul film originale con Michael Jordan? Vi sembra scritto da qualcuno freddo e con il giusto grado di distacco? Impossibile, non da me, perché lo sappiamo tutti che il primo “Space Jam” è nato come versione estesa di una vecchia pubblicità con MJ e Bugs Bunny, un enorme marchettone per promuovere ancora un po’ quei dodici o tredici prodotti di cui Jordan era il testimonial. Oggi è ancora più palese il fatto che l’animazione del film del 1996 sia invecchiata, specialmente nelle poche e bruttarelle parti che facevano timido uso di CGI, eppure quel film aveva una magia speciale, conosco fior fiori di persone che si sono appassionate alla pallacanestro guardandolo, ma anche tante che lo hanno visto a ripetizione (non come me, io gioco in una categoria di sociopatici a parte) amandolo ancora oggi, malgrado i suoi evidenti limiti.

Una superstar NBA e i Looney Tunes? Che idea originale, facciamolo!

“Space Jam” nel 1996 era un film chiave, per la carriera di MJ che era ad una svolta dopo il ritorno dal suo primo ritiro, uscito nelle sale in un momento in cui la passione per il basket della NBA stava per esplodere. Un piccolo film, quasi intimo per certi versi se pur prodotto con tutti i soldi del mondo, che parlava di eroi, dell’infanzia e della pallacanestro, certo era anche una straordinaria marchetta, ma si è costruito il suo stato di culto negli anni e nei cuori delle persone. In tutti questi anni tante volte è stato minacciato uno “Space Jam 2” ma nessuno è stato mai davvero così matto da provarci, persino Kobe Bryant, uno come noi cresciuto nel mito di MJ, un appassionato di cinema (aveva un cinema personale in casa sua, storia vera), l’unico bipede al mondo che per movenze sul parquet, si è avvicinato più di tutti a poter ambire al trono lasciato vacante da Jordan, non ne ha mai voluto sapere ci fare uno “Space Jam 2”, lui no, ma LeBron James sì!

Mi ritengo enormemente fortunato, perché nella stessa vita, ho potuto veder giocare allo stesso gioco tre artisti (perché di questo si tratta) come Michael Jordan prima, Kobe Bryant dopo per arrivare fino a LeBron James, uno con una storia personale già da cinema. Il ragazzo povero di Akron, nell’Ohio, nemmeno nei quartieri belli, dal fisico fantascientifico e il talento strabordante, con così tanto carisma da decidere di farsi tatuare a caratteri cubitali sulla schiena le parole “CHOSEN ONE”, il prescelto, per poi auto nominarsi King James e arrivare per davvero a prendersela quella corona.

L'uomo che volle farsi re.

Lo sport vive di storie e drammi da cinema, in quanti di voi avrebbero considerato un “buco di sceneggiatura” Dennis Rodman che scompare prima dei Playoff con i Chicago Bulls, per andare a fare festaccia nera a Las Vegas, se lo avessero visto in un film? Eppure è successo davvero, tanto che Hollywood ha opzionato la storia, che se mai dovesse diventare un film per la Lionsgate come annunciato, metterebbe in soffitta sia “Una notte da leoni” (2009) che Paura e delirio a Las Vegas.

LeBron James è stato l’uomo immagine della NBA nell’era di Internet, tra i suoi “Taco Tuesday” e l’odio mediatico generato dai suoi continui cambi di maglia, nessuno come lui prima ha dovuto fare i conti con “Infernet”, non come la intendiamo oggi almeno, eppure in una carriera costellata di record personali infranti, quattro titoli NBA vinti con tre squadre diverse (dai piccoli Cleveland Cavaliers ai blasonati Los Angeles Lakers, perché nulla mi toglie dalla testa che James sia andato nella città degli angeli per la storia del gioco, ma anche per fare cinema), King James è uno dei più grandi interpreti di questo giochino con la palla a spicchi, chi sostiene il contrario nega la realtà. Parliamo di un campione che non le ha mai mandate a dire, schierandosi anche politicamente come MJ non aveva mai voluto fare in carriera, mantenendo il regale distacco di chi era stato battezzato “His Airness”. Insomma bisogna avere un ego notevole per decidere di andare a giocare nello stesso campo di Jordan, infatti da decenni tra gli appassionati di pallacanstro infuria il dibattito: chi è il G.O.A.T.?

Voi da che parte state? Ci vediamo nei commenti, che so già saranno infuocati visto l'argomento.

Gli americani che un acronimo non lo negano a nessuno (hanno una nazione riassunta nell’acronimo U.S.A.), con G.O.A.T. non si riferiscono alle capre ma all’espressione Greatest Of All Time, il più grande di sempre. Personalmente non ho nessun dubbio su chi sia il più grande tra Michael Jordan e LeBron James, ma il nostro King James, decidendo volontariamente di prendere il testimone di “Space Jam” dalle mani di MJ, ci ha fornito, non solo l’ennesima prova di carattere in una vita e una carriera dove lo aveva già ampliamente dimostrato, ma ci ha anche fornito la risposta alla definitiva alla domanda.

Dopo svariati cambi di regista, “Space Jam - A New Legacy”, in uno strambo Paese a forma di scarpa tradotto (si fa per dire) con il titolo “Space Jam - New Legends” (lasciatemi l’icona aperta sul più grande doppiaggio del mondo, sarò più immarcabile di King James) è un film che ha subìto molti cambiamenti e varie riscritture, per sceneggiare il seguito di un film del 1996 dalla semplicità disarmante, si sono messi in quattro, quasi una squadra di basket composta da Juel Taylor, Tony Rettenmaier, Keenan Coogler e Terence Nance.

"Sono sempre così lunghe le premesse di Cassidy?", "Solo quando qualcuno decide di fare Space Jam 2"

La storia comincia esattamente come il primo film, con il piccolo LeBron James e i suoi sogni di gloria sul campo da basket, interrotti soltanto dalla prima delle tante marchette sparse nel corso del film. Se solo il ragazzo la smettesse con quel maledetto Game Boy potrebbe diventare il più grande di sempre, come puntualmente accade, la carriera di King James ci viene riassunta durante gli spettacolari titoli di testa, che ve lo dico subito, sono una gioia per ogni cestista ma a livello di colonna sonora, non allacciano nemmeno le Air Jordan scarpe alla vera arma segreta dell’originale Space Jam, una selezione perfetta di canzoni che questo secondo film non riesce a replicare nemmeno per errore. Segnate due punti subito per MJ e siamo solo ai titoli di testa.

“Ma a me la pallacanestro non piace, a me piacciono i videogiochi”, “E allora ti insegnerò a giocare alla videopallacanestro” (quasi-cit.)

Bisogna dire che LeBron James è più “attore” di quanto non lo fosse Michael Jordan ai tempi, a pari livello di “legnosità” davanti alla macchina da presa, King James è un pochino più sciolto, privo di quel distacco che Jordan ha sempre mostrato in pubblico. James non ha problemi a farsi vedere con la bandana in testa prima di andare a letto (la versione “Gangsta Rap” della papalina), ma nemmeno a farsi rappresentare come il padre despota, quello che per i figli vuole solo il meglio, ma pretende che diano tutto sul campo da basket, anche se Dom James (Cedric Joe) preferirebbe concentrarsi sul suo vero amore, i videogiochi.

Di fatto la trama sembra ricalcata frettolosamente su quella di Hook, il pragmatico realismo di papà James si scontra con i sogni virtuali di suo figlo, ma visto che la mediazione di mamma Kamiyah (la prezzemolina Sonequa Martin-Green) per provare a mettere sulla stessa pagina due generazioni ci James non va a buon fine, ci pensa la Warner Brothers!

Lo stesso ruolo di Theresa Randle, ma tu Sonequa farai più strada, ne sono sicuro.

Consapevole di avere un figlio irrimediabilmente Nerd, King James porta Dom alla riunione con la casa di produzione, il piano di quei geni del male delle Warner è di affidarsi all’algoritmo, qui rappresentato dal gigionesco cattivone virtuale Al-G Rhythm, un gioco di parole scemone fatto a forma di Don Cheadle, che rappresenta la quota facce note che nel primo film, era garantita da Bill Murray. Ve lo dico con tutta la stima (tanta) che ho per Cheadle: in uno contro uno con Bill Murray, il buon vecchio Don va sotto bevendo dall'idrante.

Scannerizzando l’immagine di King James, l’algoritmo potrà farlo comparire in tutte le produzioni Warner, volete Batman vs LeBron? Si può fare. Volete “Il LeBrono di Spade”? Niente di più semplice. Un’idea che esalta il giovane Dom e fa rabbuiare il Re, bisogna pensare alla pallacanestro non a questa roba da sfigati! In un solo colpo LeBron riesce a far incazzare sia il figlio che Al-G Rhythm, pronto a scatenare la sua vendetta: come il Capitano Uncino di Spielberg rapisce il figlio del suo nemico e lo ammalia con le sue meraviglie virtuali. Lo rivuoi indietro King James? Vieni a prendertelo, anzi giochiamocelo con una partita a Basket.

“Che mondo sarebbe senza Capitan Uncino un algoritmo?” (quasi-cit.)

Problema, sia per King James che per “Space Jam - New Legends”, il basket qui somiglia più a quello del “Game” (perché chiamarlo gioco pare brutto e suona troppo italiano) sviluppato da Dom, un giochino in cui il ragazzo ha creato il suo avatar, ma anche quello di alcuni campioni scannerizzati per il gioco durante una partita di beneficenza, ovviamente organizzata da papà, la costante è che “Space Jam” sia agiografico, non si scappa. Quindi non solo Dom fa squadra con il diabolico algoritmo, ma può contare sul talento delle versioni virtuali e vitaminizzate al computer di Klay Thompson, Anthony Davis, Damian Lillard, Diana Taurasi e Nneka Ogwumike. Ho visto quintetti base ben più scarsi credetemi!

Avete già capito dove andrà a parare la trama no? Al-G Rhythm ama il gioco sporco e mentre convince Dom a creare la potentissima squadra virtuale, la Goon Squad, con divisa viola come da tradizione dei cattivi fumettistici, spedisce papà LeBron già per il buco, come Alice nel Paese dei suonati, anzi dei lunatici, l’unico posto all'interno del server della Warner Brothers, dove è sicuro non troverà nessuno di talento per mettere insieme una squadra di basket decente.

Il NULLA che distrugge Fantàsia? No peggio, la Warner Bros!

Già perché il primo, grande, enorme, GARGANTUESCO (cit.) errore di “Space Jam - New Legends” è proprio questo, la scelta di utilizzare la tecnologia sarà anche super moderna, fresca e al passo con i tempi e il pubblico GGGgiovane di oggi, però passa come pialla sulla fantasia. L’originale "Space Jam" parlava in modo agiografico di un eroe della pallacanestro, che faceva squadra con gli eroi dei cartoni animati, dando per scontato e dicendo ai più piccoli che si, una cosa così è possibile, i cartoni animati esistono. Una sospensione dell’incredulità che solleticava la fantasia e che in questo Space-Jam-non-chiamatemi-Space-Jam-2, manca completamente perché i Looney Tunes sono una proprietà intellettuale, sono dei file salvati in una sottocartella del database della Warner, quindi il viaggio di LeBron James non è nel mondo dei cartoni animati ma dentro un computer. E voi pensavate che una Lola Bunny meno sexy fosse il vero problema del film eh? Polemiche da Internet, presto fatte presto dimenticate.

Dall'orgia di citazioni inutili, questa è l'unica che ho apprezzato per davvero.

Dove il primo "Space Jam" ci metteva un attimo a far fare squadra tra MJ e Bugs Bunny, questo “Space Jam - New Legends” si gioca un secondo atto infinitamente lungo che distrae inutilmente dalla esile trama, per permettere al film di smarchettare impunito. LeBron James ha le sue nuove scarpe da vendere? Si anche, ma quelli che sembrano più interessati a vendere il loro prodotto sono i dirigenti della Warner Brothers, che ogni volta si confermano come il Male cinematografico in Terra, perché i Looney Tunes sono sparsi in giro per l’Ominimondo, il server della Warner e per radunarli tutti, il film di Malcolm D. Lee (al servizio della Warner e di King James più dell’astioso Al-G Rhythm) è costretto a dirigere una serie di scene che sembrano infilate nel film solo per ricordare quanto sia grosso il campo da gioco della Warner, portando in scena citazioni facili, totalmente estemporanee e spesso fuori luogo: Daffy Duck è finito nel mondo dei cartoni animati della Distinta Concorrenza, impegnato a fermare un treno in corsa (la prova da superare per i super eroi cinematografici) con il Superman disegnato da Bruce Timm, la nonna in versione Trinity sta insieme a Speey Gonzales nel server dedicato a Matrix. Taddeo compare nei panni del Dottor Male di Austin Powers mentre quello che secondo la mia Wing-woman mi rappresenta meglio, Yosemite Sam, è impegnato a rifare la scena di “Casablanca” (1942), perché la citazione sul pianista di nome Sam era troppo ghiotta per essere sprecata.

Comunque meglio (o meno peggio) di Matrix Revolutions e Reloaded.

Ma per far salivare un po’ il pubblico drogato di citazioni fini a loro stesse, vuoi non mettere Willy il coyote a zompettare nel mondo di Mad Max Fury Road oppure far comparire, completamente a caso e senza senso anche Rick & Morty? Con tutto che amo tutti questo titoli citati, ritrovandoli così alla rinfusa, tutti assieme, ho avuto più un senso intenso di fastidio che una vera ammirazione (storia vera).

AMMIRATELO!

“Space Jam - New Legends” è inutilmente pasticciato e troppo “pensato” (specialmente a tavolino) per risultare fresco e diretto come il film su cui è stato ricalcato, nel tentativo di renderlo moderno e al passo con i tempi, è venuto fuori un film spudorato, senza il minimo ritmo e ben poco coinvolgente. Il frutto di questo lavoro a tavolino si vede quando per sottolineare le “quote rosa”, Lola Bunny entra in scena tra le Amazzoni di Wonder Woman, insomma se Joe Dante aveva odiato il primo "Space Jam", non so cosa penserà di questo, dove i Looney Tunes, ed esclusione di Bugs Bunny, l’unico con un minimo spazio di manovra, sono ridotti a pura merce, avete presente Daffy Duck che mostrava orgoglioso il logo Warner Bros cucito sul culo? Deve essere l’unico fotogramma che gli autori di questo seguito-non-chiamatemi-seguito hanno visto e capito.

Il riassunto della riunione creativa di "Space Jam - New Legends"

Voi direte, ma il basket in tutto questo? Qui arriva il secondo enorme problema del film, i Monstars del film originale davano spazio a Sir Charles Barkley, a Muggsy Bogues, a Patrick Ewing e al resto del quintetto base, qui la Goon Squad entra in scena frettolosamente, senza dare affatto spazio ai giocatori usati da modello. Non si sa perché Anthony Davis dovrebbe avere delle ali e chi non conosce il giocatore, non capirà la frecciatina di LeBron sulle sue sopracciglia. Ma anche i giochi di parole sono incomprensibili per il pubblico generico, ad esempio Klay Thompson, qui diventa una creatura di acqua e fuoco, perché trattandosi di un tiratore micidiale sul campo, fa sempre canestro dalla distanza (in gergo fare “Splash!”), però è anche caldo, con la mano rovente da tiratore, quindi è fuoco e acqua. Sfido chiunque a comprenderlo solo guardando il film.

Doveva essere un post molto breve, ma ormai sono rovente, ho la mano calda.

L’unico ad avere un minimo di spazio è Damian Lillard, il suo “Dame Time” entra in scena facendo rallentare il tempo (come il Quicksilver degli Uomini Pareggio) perché il gesto caratteristico di Lillard quando decide di vincere le partite, è quello di battersi due volte il dito sul polso su un immaginario orologio, come a dire, che ora è? Ora di vincere. Ma tutta questa roba, se non siete fanatici di NBA credo che difficilmente la comprenderete guardando un film che sembra voler dire: ai ragazzi è piaciuto Ready Player One? Bene allora facciamo Ready Space Jam One!

Pronto giocatore due.

Infatti il premio “poveracciata” questo film lo vince con il pubblico, composto da apparizioni dei Gremlins e poi da tutti i cattivi del mondo Warner, realizzati con i peggiori trucci possibili. Vedere Pennywise, i Drughi di Arancia Meccanica o i non morti di Giocotrono a bordo campo, ci trascina tutti ad un concorso di cosplayer spiantati, sembra di stare a Lucca Comics, la versione povera però!

"Booom Cassidy la spara grossa!" (ora ditemi che non era meglio il pubblico in formato gif del 1996)

Ma in un film che riesce a sbagliare così tante trovate tutte insieme, “Space Jam - New Legends” fallisce nella più semplice di tutte. La squadra di LeBron e quella del figlio Dom si scontrano ad un gioco che somiglia alla pallacanestro, ma di fatto è un videogioco sulla pallacanestro, quindi è normale che un giocatore possa segnare 16 punti in un azione, grazie a dei bonus stile o a delle mosse speciali, insomma la premessa originale, una Superstar della NBA che gioca a Basket con i Looney Tunes viene malamente tradita perché al massimo, tutti insieme giocano ad un videogioco con una palla a spicchi, tanto che persino gli sceneggiatori non ci hanno capito niente: perché Al-G Rhythm quando scene in campo, con pieni poteri e capacità di barare sul punteggio, va a schiacciare (malamente in faccia a King James) segnando solo due punti? Potrebbe far valere il suo canestro 2000 punti e vincere, invece no, perché bisogna apparecchiare il campo per l’ultima scena che in teoria dovrebbe dare il titolo al film, però le regole di questo film sono così inutilmente pasticciato, quando dovevano essere semplici e nette come quelle della pallacanestro.

"Me lo avevano detto che Cassidy aveva i gomiti a punta, ma quasi mi manca la difesa di Draymond Green"

Ovviamente anche “Space Jam - New Legends” diventa il solito pippone sull'importanza dell’essere se stessi e della FAMIGLIA, sono disposto a pagare oro per vedere un film americano “per tutti” che parla d’altro, ve lo giuro. Ma un film che sbaglia nel rappresentare il mondo della fantasia, derubricandolo a contenuto di uno spazio Cloud, che trasforma la pallacanestro in un videogioco, perché altrimenti come la “vendi” ai giovani moderni? Risulta pachidermico, manca proprio di ritmo, di brio, 115 minuti per questa marchetta sulle proprietà della Warner Brothers sono davvero troppi e per assurdo, forse King James sarà stato anche l’unico ad avere avuto il fegato di provare a sfidare Michael Jordan anche sul campo di “Space Jam”, ma non è l’atleta giusto per raccoglierne il testimone.

Certo, qui King James è il primo a scherzare su se stesso, ma è anche quello che quando gli chiedono di fare una squadra, vorrebbe King Kong e Superman in squadra, salvo poi doversi accontentare di Bugs e compagni. Autoironia? Forse, intanto l’unica vera, grande ombra sulla carriera di LeBron James è proprio questa: per vincere si è sempre comportato come un GM in campo, pretendendo di scegliersi lui i compagni di gioco (ovviamente i migliori) da avere accanto, questo per me è l’unico neo sulla sua carriera. Andiamo anche per vincere in “Space Jam 2” voleva farsi lo squadrone! Ma poi con che forza dovrei credere a questa favoletta? Lo "Space Jam" del 1996 finiva con il ritorno del migliore sui campi della NBA, quelli che nella realtà Michael Jordan ha dominato per altre tre stagioni vincendo con i Chicago Bulls, insomma tra realtà e finzione il film si incastrava perfettamente, ma questo? Volete farmi credere al LeBron redendo che comprende le vere qualità del figlio Dom, quando poi nei suoi Los Angeles Lakers, poco dopo l'uscita nelle sale americane di questo film, sono arrivati Russell Westbrook, Carmelo Anthony ed una serie di altri nomi grossi, radunati per provare a vincere un altro titolo con i Lakers a 36 anni per LeBron, eddai su! Se mai “Space Jam - New Legends” ha un valore è quello di fornirci in maniera definitiva la risposta alla domanda su chi sia il G.O.A.T. mettendo a confronto i due “Space Jam” non ci sono dubbi, Team MJ tutta la vita!

"Bugs, sei licenziato, prendo Russell Westbrook per il seguito"

Vi ero debitore di un’icona sul doppiaggio lasciata aperta, la chiudo qui nel quarto quarto del post: in tutto il mondo questo film è uscito a luglio del 2021, noi abbiamo dovuto aspettare fino a settembre per vederlo, anche perché nel frattempo bisognava dare il tempo al “miglior doppiaggio del mondo” di lavorarci su no? Il risultato sono battute e giochi di parole piallati, come quello sulla T.N.T incomprensibile per il pubblico italiano, per non parlare della gag sull'entrata in scena di Michael Jordan (occhiolino-occhiolino) in questo film? L’avevo già indovinata a febbraio e non era divertente nemmeno allora (storia vera).

Ma a parte il linguaggio da videogioco mantenuto inalterato come già accaduto in Free Guy, mi spiegate che senso ha chiamare Fedez, uno che di mestiere NON fa il doppiatore, a prestare la voce a quelle due parole pronunciate da Anthony Davis, per altro usando un distorsore vocale per fare la voce da mostro carrivo? Oppure ancora peggio, ci sono voluti 25 anni perché la pallacanestro diventasse così popolare da non aver bisogno di voci prese dal calcio (Sandro Ciotti o Simona Ventura) in un film che parla di Bakset, ma mi spiegate che senso ha scomodare Flavio “The Voice” Tranquillo? Non per fargli fare la telecronaca della partita, ma per doppiar Ernie Johnson, storico telecronista americano che nel film compare come personaggio e che quindi avrebbe potuto essere affidato ad un doppiatore professionista e non ad una voce, chiamiamola “vip”, e lo dico con tutta l’enorme stima che ho per Flavio Tranquillo (infinita!)

Ho aspettato l'uscita italiana del film solo per la sua voce (storia vera)

Abbiamo aspettato fino a settembre per cosa? Per un film intitolato in originale “Space Jam - A New Legacy” che qui da noi è stato tradotto (ah-ah) in “Space Jam - New Legends”? Sul serio!? Il miglior doppiaggio del mondo signore e signori!

Se avete bisogno di me, vado a fare pace con il cinema e la pallacanestro rivedendomi ancora una volta Space Jam, quello giusto!

"Serve una mano a rialzarsi, Bron?"

36 commenti:

  1. Siamo sicuri che questa roba non sia essenzialmente un trailer promozionale kilometrico da 115 minuti di HBO Max,che per una pura casualita si e ritrovato con il titolo Space Jam accanto al vero titolo del film,ovvero New Legacy?

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    1. Eh appunto, di sicuro non è un bel film ma nemmeno simpatico e con personalità come quello del 1996. Cheers

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  2. L'ho visto e mi è piaciuto, certo il primo space jam era divertente, ed era un film tipicamente anni novanta, e aveva anche una colonna sonora intrigante, questo invece si è concentrato di più sul politically correct

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    1. Onestamente non ho visto per nulla il famigerato politicamente corretto alla grappa, ho visto un film piatto, una noiosa marchetta alla Warner dove mancano gli elementi chiave: il basket e i Looney Tunes. Cheers!

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  3. Con che coraggio queste persone possono definirsi amanti dei Looney Tunes? Joe Dante,be e meglio non pensarci,visto che Hollywood ed il suo pubblico bue lo hanno gia umiliato abbastanza gettandolo nel dimenticatoio,producendo roba che con Bugs Bunny & company non c'entra niente,come d'altronde era gia stato il primo film con Jordan! Ma almeno quello aveva la durata giusta per un soggetto cosi basico,piu sciolto e divertito,e poi c'era Bill Murray che giocava a basket in squadra con Jordan!

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    1. Ho rivisto l'originale acui i difetti non mancano ma batte 21 a zero questo secondo film su tutti i fronti. Cheers!

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  4. Ora invece postiamo la domanda infamissima che non andrebbe fatta......voi siete team animazione 2D o animazione 3D?

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    1. Di norma non mi considero purista, ma in questo caso il 3D non ha senso, perché in teoria dovrebbe rendere "reali" i Looney Tunes ma poi l'ultima scena nega tutto, quindi il 3D qui serve per strizzare l'occhio ai videogiochi. Cheers!

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  5. Ammazza,quante citazioni infilate a caso con l'imbuto! Warner Bros che si destreggia nella nobile arte del fritto misto di paranza!

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    1. Un bel marchettone, chiamiamolo con il suo nome ;-) Cheers

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  6. Certo che tra questo nuovo Space Jam e il nuovo Tom & Jerry,hanno proprio fatto doppietta quest'anno,di certo non sono esperti conoscitori della materia alla Warner! Oltre che per i Looney Tunes piango anche per Hanna & Barbera! Perdonateli,perche non sanno quello che fanno!

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    1. Anche quello una bella schifezza, non ho avuto nemmeno voglia di scriverne, a snaturare i personaggi sono bravissimi. Cheers!

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  7. Ah ah, e io che pensavo di farlo vedere a mio figlio! gli faccio vedere il primo, va, che è meglio... anche perché essendo un bambino non capirebbe un decimo di tutte queste citazioni. A meno che qualcuno non pensi che gli abbia fatto vedere Arancia Meccanica a 6 anni.

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    1. Il film originale prende ancora a scoppole questa robetta noiosa. Cheers!

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  8. Sei stato parecchio preciso nel sottolineare i difetti del film, dando motivazioni varie. Io mi son sentito di essere un pochino più stringato perché perdere tanto tempo a scrivere di un film brutto non vale la pena. Ma siamo comunque d'accordo e più o meno abbiamo scritto gli stessi concetti.

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    1. Pensa che ero partito per dire le stesse cose, convinto che ci avrei messo davvero poco a scrivere il post, non ci ho messo molto, ma è venuto fuori lunghissimo lo stesso, meglio così preferisco argomentare sempre ;-) Cheers

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  9. Sai che anche i Corridor Crew (i ragazzi degli effetti speciali che su YouTube "reagiscono" agli effetti speciali fatti da altri) hanno detto una cosa simile? In pratica durante tutta la partita non sono riusciti a seguire la vicenda perché distratti dall'oceano di cosplayer sullo sfondo che urlavano sempre, anche quando non ce n'era bisogno, e facevano le boccacce. Mettersi a guardarli tutti per individuare quante più citazioni possibile ha distratto qualsiasi attenzione dal film.
    Non credo che lo vedrò, ma sono contento che il miglior doppiaggio del mondo rimanga in vetta :-D

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    1. Sono una moltitudine di brutti cosplayer casuali, roba che tante ragazze e ragazzi non pagati (dalla Warner) che si dilettano con il cosplay, tante volte sanno fare meglio di così, in compenso il miglior doppiaggio del mondo ha colpito ancora, più sonoramente che mai ;-) Cheers

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  10. Oh, non metto in dubbio che al pubblico odierno piacerà senz'altro.
    Si accomodino, ci mancherebbe.
    Io da parte mia passo e mi tengo quello vecchio con MJ, Murray e il quintetto di campionissimi di allora. Tra cui Barkley, il mio mito assoluto.
    Da bravo bastian contrario, tra MJ e LeBron scelgo Sir Charles.
    Il primo Space Jam aveva forse meno roba e meno licenze al confronto, ma se l'era sapute giocare meglio.
    Tipo creare quella sorta di cortocircuito tra finzione e realtà col ritiro e successivo rientro in scena di Jordan. Per tornare a vincere anzi, a rivincere tutto un'altra volta, visto che si parla del vero che supera addirittura il cinematografico...
    Alla Warner hanno ripreso la formula di "Ralph 2", a parer mio, pensando potesse essere uan buona idea. E non capendoci nulla, tanto per cambiare.
    Là funzionava perché la Disney oltre ad autocitare sé stessa si pigliava anche per i fondelli.
    Soprattutto la Pixar, ma soprassediamo.
    Qui vedo solo un sacco di roba buttata dentro alla rinfusa nel calderone, tipo i personaggi Hanna e Barbera.
    Poi potrà essere una mia impressione, e ritengo che il periodo che stiamo vivendo abbia avuto il suo peso in tal senso.
    Ma a me puzza di vecchio, se devo fidarmi del mio istinto.
    Censura totale non sulle forme o meno di Lola ma sul doppiaggio nostrano. E la Warner non é nuova a queste trovate. Pessime, tra l'altro.
    Geppi Cucciari nel film di Lego Batman mi fa ancora sanguinare le orecchie.
    Ma non abbiamo gente che sa fare il suo mestiere, senza tirare in ballo altra gente che con questo lavoro non c'entra nulla?

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    1. Qualcuno mi spieghi Rick & Morty in questo film, lo sanno anche i sassi che io vado pazzo per quella serie ma davvero, perché sono in questo film? Mah! Cheers

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  11. Il primo, quello VERO me lo vidi con gli ex compagni di squadra appena uscì. E ogni tanto me lo metto su perché è ancora una meraviglia. Questo devo ancora trovare non il tempo, ma proprio la voglia di vederlo. Anche il trailer non mi acchiappò e nemmeno mi fomentò... Ovviamente prima o poi mi deciderò e lo guarderò ma dopo questa tua approfondita disamina mi sa che lo terrò in panchina per un altro po'.

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    1. Hanno ridato quello VERO l'altra sera in TV, ovviamente me lo sono rivisto. Questo film l'ho visto due volte, una per approfondire la questione doppiaggio, vedrò il vero Space Jam altre cento volte prima di arrivare alla visione numero tre di questo. Cheers!

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  12. Sarò brutale :il primo SJ era una boiata assurda , un prodotto piatto e incolore, senza trama e sopratutto senza quella presunta magia che tu e altri gòi avete visto da bambini.
    A parte Lola Bunny e le sue fan art zozze, non aveva lasciato molto al Mondo.
    Ora, questo seguito non ha Lola sexy e si basa su una star di uno sport che fuori dagli USA frega a 4 gatti ( almeno in Italia ).
    Di originale ha che per la prima volta, i personaggi Warner vengono visti per quello che sono davvero, delle proprietà intellettuali appartenenti a una multinazionale e con come essere viventi del nostro Mondo ( però vivono e pensano negli hard disk della WB : qualcosa non mi torna....).
    Ma d'altronde, come facevi a giustificare la presenza di così tanti personaggi appartenenti a universi diversi ?
    Un idea che di per sè ci potresti fare un film ben più interessante di una brutta copia del già mediocre SJ.
    Cacchio, hai i looney tunes, i supereroi DC, Matrix, IT, il Mago di OZ , tutti i personaggi Hanna e BARBERA, vi rendete cosa ci tirereste fuori ?
    Un super colossal che spaccherebbe l' Universo e loro cosa ci fanno ?
    Una miserevole partita di basket come nella scalcinata serie animata degli Harlem Globe Trotters ( sempre Waner ) !

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    1. Certo, era una boiata nato da una pubblicità per fare altri soldi, ma era una boiata veloce, spassosa, divertente che ha creato iconografia a pacchi e si merita il suo stato di culto perché rispettava il gioco e i personaggi. Questo film non fa nulla di tutto questo, come si diceva nei commenti lassù una piatta pubblicità ad HBO Max ch ooops! Si dimentica del Basket e non venite a dirmi che un videogioco sul basket è la stessa cosa ;-) Cheers

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    2. Ecco, io ritengo in maniera inappellabile che il primo SJ era tutto tranne che rispettoso verso i personaggi : i Looney sono da sempre personaggi egoisti, pazzi , presuntuosi e scorretti (ad eccezione in parte di Bugs ) e come eroi che devono salvare il Mondo non c'azzeccano nulla.
      Infatti, la critica specializzata e appassionati adulti del tempo che erano cresciuti con i vecchi corti originali, trovavano il film ridicolo da questo punto di vista e che avrebbero potuto metterci qualsiasi altro personaggio che tanto sarebbe uscito uguale.
      L'unica cosa che ha lasciato quel film, è stata Lola Bunny e le sue fan art zozze.
      Che diciamocelo, Lola era un personaggio caratterialmente ridicolo e buono solo a far arrapare adolescenti amanti del furry.
      Molto meglio, come costruzione psicologica, quella che appariva nella nuova serie dei Looney Tunes, dove viene dipinta come una stalker fuori di testa innamorata di Bugs.
      La Lola del nuovo SJ non è matta come l'ultima citata , nè sexy come la versione iniziale .
      Insomma ha il peggio di entrambe le versioni !
      Riguardo al basket, io non lo seguo, ma fuori dagli USA , quanti sono gli ammiratori di questo sport ?
      Pochi o tanti che siano, non credo andranno a vedere questo film (e forse neppure i bambini, che hanno la fissa per i supereroi )

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    3. Questo punto credo sia stato un po' sottovalutato: minacciati i Looney Tunes provano a barare sfidando i piccoli alieni a basket, poi fregati giocano ancora sporco e puntano ad MJ, in quel momento impegnato con il baseball. Quindi proprio santi non sono, detto questo il basket ha tanti appassionati anche in uno strambo Paese a forma di scarpa, stai sicuro che questo film lo hanno già visto tutti ;-) Su quanti bambini conoscano i Looney Tunes oggi, meno di quelli che giocano a basket e di sicuro meno di quelli che conoscono King James, quindi a chi si rivolge a questo film? Ai fan del basket? Male perché nelfilm non giocano a basket. A noi ex giovani che ricordano Bugs e soci? Ai giovani che non li hanno mai visti? Questo film lo ha voluto LeBron James per poter dire di aver fatto un'altra cosa alla MJ in carriera, inutile filosofeggiare, James è andato in California anche per fare soldini con i film ;-) Cheers

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  13. Il mio interesse per questo SJ2 era più che vicino allo zero, sotto zero. Il primo film fa parte della mia infanzia/preadolescenza senza troppa venerazione, ma il punto centrale è tutto nel commento: Space Jam con MJ ci diceva "ehy! i cartoni esistono da qualche parte e i nostri mondi potrebbero incrociarsi!"
    Per me era lì che il film funzionava, così come il suo inserimento nella parabola di MJ, il passaggio esistenziale di un campione che nella strana transizione da uno sport all'altro passava per un mondo fantastico, come se in quel film MJ dovesse riscoprire (o accettare) il fatto che lui era quella roba lì: era IL basket, e non il baseball. Era ciò che era diventato, e non la copia sbiadita in un desiderio d'infanzia.
    Perchè forse esagero, ma in Space Jam c'era una strana morale, per cui puoi anche pensare di avere un posto nel mondo ma a volte capiti ad occuparne un altro, e se là finisci per eccellere, se là sei diventato qualcuno è legittimo ma pure patetico cercare di diventare ciò che volevi per luce riflessa di un successo che è arrivato in modo diverso da quello che pensavi.

    Oh, non metterei Space Jam nemmeno entro una top 100 dei miei film, eppure lo strano percorso di MJ raccontato attraverso quel film mi ha scavato dentro davvero a fondo.
    Perciò l'idea di un LeBron James intrappolato in una simulazione computerizzata è sbagliata. Punto. Non c'è altro da aggiungere. Perchè da ignorante e profano assoluto del basket MJ è comunque un simbolo, e il "suo" Space Jam si inseriva nella SUA storia.

    Di Space Jam ce n'è uno. Il resto è nebbia. O pubblicità.

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    1. Analisi impeccabile, ho sempre pensato che "Space Jam" fosse una storia di eroi, dell'infanzia e dell'adolescenza, ma in effetti narrato come personaggio, in quel momento della sua (vera) storia, ha davvero un senso e una logica che hai ben descritto, tutta roba che questo secondo film non ha. Mi sia concessa una banalità, non ha cuore questa nuova storia, perché non ha niente da raccontare, solo LeBron che vuole mettere il suo nome accanto ad un altro record, per essere ricordato come MJ, gli mancava uno Space Jam: fatto, ma non risulta credibile perché questo "New Legends" non ha niente di leggendario. Cheers!

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  14. Ho visto il primo Space Jam in VHS nel lontano 1998 quando facevo il servizio civile ed ero impegnato nei campi vacanze con i ragazzini e sarà che lo vidi su quello che era ai tempi considerato un megaschermo (sarà stato un trenta pollici!!) con un audio bello pompato, insomma lo ricordo come un film piacevole e per niente stucchevole, certo molto legato alla popolarità di MJ ma sicuramente un prodotto fatto con il cuore e anche con una morale, insomma roba per bambini ma anche per grandi! In più con Murray, Bird e Barkley, quindi tanta roba.
    MJ non sarà stato un grande attore ma aveva carisma da vendere, forse non era un manager ai livelli di LeBron ma sicuramente aveva il fattore umano che lo caratterizzava, sapeva riprendersi dopo ogni caduta come solo i campioni sanno fare e questo lo rendeva un grande uomo, oltre che uno sportivo eccezionale.
    Come scrive Quinto Moro ognuno di noi ha qualcosa che lo rende speciale, deve solo capirlo, come anche lo diceva Jack Palance a Billy Cristal in Scappo dalla città. A volte ci incaponiamo nel far qualcosa che però non è la cosa giusta per noi ma la vita ci riporta sempre sulla strada corretta.
    Buona giornata.

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    1. Penso che MJ fosse (e ancora è) più imprenditore di King James, che sta seguendo il modello di His Airness. Quello del 1996 sarà stato anche un filmetto ma questo non arriverà mai dove è arrivato quello, proprio per la popolarità di MJ. Cheers!

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  15. nella parte del doppiaggio, viste le premesse, avevo pensato anche io a Free Guy e... due righe dopo lo citavi!
    soddisfazioni

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  16. Premetto che il film vecchio l'avrò visto tre-quattro volte, non di più: molto simpatico, ma non sono mai stato tipo da sport, e da piccolo preferivo la Disney ai looney.
    Sono andato a vedere questo SJ2 con amici, classico film che ti guardi in compagnia tanto per "ossigenare il cervello": ammetto che alcune gag mi hanno fatto sghignazzare (ridere, però no) e si è respirata una leggerissima psico-patologia di Bugs all'inizio, cosa molto rara da vedere in un animale antropomorfo ormai.
    Anch'io ho maggiormente gradito l'idea dei looney come abitanti di un mondo proprio, e non di un universo virtuale (anche perché, se sono di proprietà di uno studio, come diavolo possono scorrazzare per gli altri film e perfino nel mondo reale?). Inoltre, il pubblico era composto o da pupazzi in cgi, o da cosplayer scadenti dei brand più famosi (capisco che...vabbè, gli spettatori fanno da marchetta e sono inquadrati per due-tre secondi in panoramiche ampie, in buona parte del film, ma spendere due centesimi in più per i costumi? Tanto più che gli immortali di 300 sono fatti bene...uhm, la cosa mi puzza, a fronte degli zombi ghiacciati di GoT, usciti dal Padova Comics di 10 anni fa).
    E poi...i monstars in versione mignon: a parte che non capisco perché tifino i cattivi del film (ma non si erano pentiti sul finale del film precedente?), ma hanno riutilizzato animazioni prese di petto dalla pellicola vecchia, manco scomodarsi.
    In definitiva...boh, filmetto che intrattiene, per carità, ma ho apprezzato di gran lunga la parte in animazione "tradizionale", con LeBron cartone animato, che non la partita vera e propria....essendo poi io un ignorante patentato, ignoravo completamente chi fosse perfino LeBron prima del film.
    Ammetto che War Machine nei panni del cattivo mi ha strappato un sorriso, sarà che è troppo inverosimile in quel ruolo.

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    1. Ti ringrazio perché posso portare questo punto, il post era già abbastanza lungo così: in "Ready Player One" il gigante di ferro ha una parte della gamba (anca, sul lato sinistro) incompleta, come se il modello 3D non fosse terminato e quella parte della gamba sia solo fatto come "wireframe". Ora guarda la gif che ho messo nel post del gigante di ferro, guarda la gamba e la vedrai incompleta, per questo film hanno utilizzato lo stesso modello 3D di "Ready Player One" con lo stesso errore, un modello di libreria nei server della Warner. Cheers!

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  17. Pur avendolo letto saltando qua e là, vista la lunghezza del post, vista la lunga premessa, ho già capito che devo fare :)
    Ascolto così anche il giovine che non ne vuole sapere di tradire il primo Space Jam e faremo finta che questo non esista. Sono sicura che vivremo più sereni.

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    1. Non pensavo sarebbe venuto fuori un post così lungo, ma in quanto Blogger e giocatore di Basket sono in missione. A questo film manca la pallacanestro e la fantasia, due cosette che apprezzo parecchio quindi meglio considerare "Space Jam" figlio unico ;-) Cheers

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