A volte le storie arrivano proprio quando devono farlo, per questo ci trovano un po’ più predisposti.
Per anni ho guardato tutti i film di Nicolas Cage (non
proprio pochini visto quanto lavora), a breve distanza dalla mia cagnetta,
l’unico mammifero più impallinato di Nick Cage del sottoscritto, le bastava
vederlo o sentirlo nominare per dare di matto (storia vera). Da qualche settimana Dina non c’è più e lo sapevo che
il primo Cage senza di lei non sarebbe stato la stessa cosa, non immaginavo
potesse anche essere il più adatto viste le circostanze e per di più, un bel
film, dettaglio non scontato vista la produzione in massa del nipote di Francis
Ford Coppola.
Come ha dichiarato in un’intervista recente, Cage ha portato il suo talento (cit.) nel cinema indipendente, una
scelta rischiosa tanto quanto lavorare come un matto per pagarsi uno stile di
vita frizzantino, che gli fa cambiare quasi più ex mogli che (eccentrici)
vestiti. Comportandosi come l’ultimo grande Divo della Terra, Cage ha scelto la
libertà di improvvisare che solo il cinema indipendente può garantirti, forte
della sua totale assenza dai Social-cosi che comunque, brulicano di suoi meme,
il vero barometro della popolarità.
“Pig” è un film che pare abbia tutto per generare valanghe
di emoticon con la risata sul web, solo a partire dal suo soggetto che prevede
Nicolas Cage e il suo maiale. Sul serio, internet è esploso per molto meno di
così.
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Nemmeno paparazzato lingua in bocca con Miley Cyrus, il nostro Nick avrebbe incendiato l'etere più di così. |
Eppure l’esordio alla regia di Michael Sarnoski (impegnato anche in veste di sceneggiatore) è il film perfetto per Nicolas Cage, una trama che applica la tecnica dell’ubriaco, imprevedibile nell'andamento, quando sembra che stia per cadere perché non più in grado di reggersi sui suoi piedi, ti assesta il colpo del KO.
La storia è quella di Rob (ovviamente il nostro Nicola
Gabbia) eremita nei boschi dell’Oregon, che passa le giornate come un luddista,
nel suo capanno diroccato in cerca di tartufi con la sua maialina. Ron chiama
la porcellina con un fischio, i due si dividono il pranzo e insieme trovano i
tartufi migliori, da consegnare in cambio di generi di prima necessità ogni
giovedì ad Amir (Alex Wolff), un tamarretto
figlio di papà con la sua Camaro gialla, di fatto l’unico contatto con
l’umanità di Rob.
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Con lei il fattore "tenerezza puccettosa" va a fondo scala. |
Del passato dell’eremita conosciamo poco, una cassetta su cui è registrato qualcosa (una voce di donna), ma è chiaro che se Rob vive così è per scelta, un’auto flagellazione resa sopportabile solo dalla presenza dell’adorata maialina, che ovviamente viene rapita nel cuore della notte. Mai una gioia.
Ora, lo so cosa state pensando, da qui in poi “Pig” applica quello che potremmo chiamare il protocollo John Wick, però con Nick Cage intento a spaccare crani, sbraitare come un pazzo come solo lui sa fare, mentre lascia i suoi boschi per tingere di rosso la vicina città in cerca del suo maiale. D’altra parte se Tony Jaa ha devastato la Thailandia a ginocchiate perché voleva riprendersi il suo elefante, pensate che Nick, in preda a quella che sul web è stata ribattezzata “Cage Rage” possa essere da meno? Hanno anche recitato insieme quei due.
Invece “Pig” per certi versi diventa l’anti-John Wick, la premessa dell’animale da compagnia rapito è simile, così come l’idea di Michael Sarnoski di sfruttare l’archetipo narrativo dell’eremita che torna ad affrontare la civiltà e con essa, tutti i demoni del suo passato, però in un modo del tutto “Wickiano” (ho inventato un aggettivo? Forse), infatti ovunque Ron vada, basta la sua faccia – spesso pesta e livida – o il suo nome pronunciato per intero per seminare il terrore e vedersi aprire tutte le porte. In questo senso personaggio e attore sono perfettamente sovrapposti uno all'altro.
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"Meglio porco che fascista" (cit.) |
Amir è spettatore, il ragazzo rappresenta il nostro punto di
vista, infatti insieme a lui scopriamo pezzi del passato e del mondo da cui
arriva Chef Rob, si avete letto bene, perché ad un certo punto “Pig”,
barcollando con la tecnica dell’ubriaco, potenzialmente potrebbe diventare la
risposta ai palinsesti televisivi nostrani, quella che non abbiamo mai osato chiedere:
Nick Cage scagliato a bomba contro l’ingiustizia gli Chef, passati da
cuochi a super star in una società perennemente a dieta.
“Pig” infatti si gioca un francamente inspiegabile Fight Club tra cuochi, in cui vince chi
incassa meglio, una scena che proprio non ho capito. John Wick si muove in
un mondo dove sono tutti assassini, Robin Feld invece è circondato da Chef
ovunque, l’unica spiegazione che mi sono dato è che questa scena in particolare
serva a far capire la determinazione del personaggio, la sua capacità di non
andare sotto contro nessuno e forse più in generale, l’ultimo tentativo di
tenere incollati allo schermo quelli che speravano di vedere Nicolas furioso, pronto a seminare morte per riprendersi il suo maiale.
Da qui in poi “Pig” vaga come l’ubriaco di cui sopra, vale
tutto, Nicola impegnato a dialogare con un ragazzino, mentre pontifica con aria
da sommesso santone, uno che nella vita le ha viste tutte e anche qualcuna di
più e ormai è arrivato all’illuminazione: incazzarsi non serve più a niente. Uno che giudica anime come tutti gli altri giudicano piatti stellati, la cui
filosofia, a metà tra Coelho e un profeta della catastrofe, sta nel valore delle
cose che contano per davvero nella vita, uno che cucina per nutrire tutto,
tranne l’ego da Chef.
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Vorrei Nick Cage, con questa faccia, contro TUTTI gli Chef televisivi del mondo. |
Sto andando sul complicato? Probabile, perché “Pig” è così, 90 minuti di durata effettiva, percepiti? Di più, non dico il doppio ma quasi, perché il film ogni volta che sembra aver preso una direzione, scarta di lato ed evita l’etichetta, il risultato finale è a suo modo ipnotico, come un ubriaco che barcolla, resti fino alla fine perché vuoi conoscere il destino della maialina e perché nel frattempo, Nicolas Cage ha fatto ancora una volta la sua magia da sciamano pazzo.
Il suo Robin Feld sembra pensato per mettere alla prova chi
si aspetta il momento “Cage Rage” per sfornare un nuovo meme, Nicola s’infuria
poco, molto poco rispetto a quello che ci ha abituato negli anni e il più delle
volte buca lo schermo con un silenzio inquisitorio, una prova estremamente
misurata, che è molto più profonda dell’aspettativa negata del momento in cui
lo vedremo sbraitare come un pazzo, un ruolo da “Grande vecchio”, che rimanda
le sue prove più intime come ad esempio in “Joe” (2013).
Alla fine il suo Rob è solo uno che nel tempo si è spogliato
di tutte quelle cazzate con cui la società ci insegna a gonfiarci l’ego, uno
che rivuole indietro il suo maiale perché beh, a quel maiale lui vuole molto
bene e basta, persino la sua “spalla”, resterà prima sconvolto e poi ammaliato
da questo strambo profeta che non c’ha cazzi di essere considerato un Maestro,
un Guru o un grande Chef, lui rivuole solo il suo maiale.
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"Sto per avere un vecchio amico per cena stasera" |
Alex Wolff è bravissimo a non scomparire nel ruolo della spalla o dell’autista di Nick Cage, il suo Amir parla ai genitori (che non ascoltano) da dietro porte chiuse e per certi versi, mi ha ricordato il personaggio di Tommaso Missile in “Rain Man” (1988), anche se in questo strambo film drammatico, che spiega senza spiegare, come nella scena della panetteria e del misterioso - ma nemmeno troppo - personaggio interpretato da Cassandra Violet, in una scena tutta ripresa da lontanissimo, come a voler lasciar soli i due personaggi a parlare tra di loro.
Anche se può sembrare assurdo, perché si tratta di due film opposti nella forma, forse il film più simile a “Pig” resta Mandy, quello era un delirio Power Metal con dosi incontrollate di motoseghe e Nicolas Cage in piena furia, questo film invece è una ballata Springsteeniana (e no, l’aggettivo non l’ho scelto a caso) che proprio come "Mandy" parla di dover fare i conti con la perdita. In entrambi i film la musica sblocca i personaggi e insieme rappresentano tutta la gamma della recitazione di Nicolas Cage, che può passare da idolo dei meme ad una prova da grande attore drammatico con la stessa scioltezza, anche se non so quanti attori oggi come oggi, potrebbero reggere la botta di un film che parla di uno che cerca il suo maiale, portando anche a casa il risultato.
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"Questo è il secondo, dopo un film così, una porzione di dolce la volete?" |
Il Robin Feld di Cage è un personaggio che è rimasto bloccato per troppo tempo, aveva già perso molto prima di perdere il suo maiale, non è un film che piacerà a tutti perché è difficile da “vendere” e scontenterà tutti quelli che speravano di vedere il John Wick porcino di Nick Cage per poterlo spernacchiare con comodo in rete. Il ritmo del film non è proprio dei più briosi, ma non riesco a pensarla diversamente questa stramba ballata barcollante firmata da Michael Sarnoski e impreziosita da Nicolas Cage. Non un film per tutte le orecchie, ma per quelle pronte ad ascoltare e come dicevo all’inizio, mi ha trovato nel momento giusto per farlo, se siete disposti a stare al gioco potreste non dico rivalutare Nicolas Cage ma almeno apprezzare, alla mia Dina sarebbe piaciuto un sacco, ne sono certo.
Io proprio non capisco le persone che guardano i film in qui recita Cage,con il solo scopo di prendersi gioco di lui! Devo essere uno dei pochi che guarda Nick Cage all'opera perchè mi piace un sacco,guardarlo in scena mi mette sempre il buon umore! Per altro io lo considero un vero professionista, che non recita in ogni tipo di film solo per pagarsi i debiti,ma soprattutto perchè non ha quegli odiosi pregiudizi da stella di Hollywood! Dei suoi film ho visto veramente di tutto,dagli esordi indie,ai blockbuster disneyani,ai tamarri assurdi come il mio prediletto e il ganzissimo "Drive Angry",alle follie scoppiate lisergiche come "Mandy",o anche roba direct-to video come il recente "Primal"! Voglio bene a questo amabile esemplare di attore vecchia scuola,ma con il fuoco nelle vene! Anche io come lui tengo esposto in casa il cranio di un Tyrannosaurus Rex,ovviamente la mia è una piccola riproduzione,ma ho reso l'idea!
RispondiEliminaIl nostro Nick vive una vita costosa, però per quello che mi riguarda è anche l’ultimo vero divo rimasto, i suoi film si guardano sempre e comunque ;-) Cheers
EliminaCage ha fatto valanghe di ciofeche, ma anche solo per Lord of war o The weather man meriterà sempre la mia attenzione.. ;)
EliminaEsatto, anche quando sbaglia viene fuori un film da vedere ;-) Cheers
EliminaCaspita,tosta avere a che fare con i maiali! Come cercatori di tartufi sono meglio dei cani,ma sono anche terribilmente ingordi,e di solito se li mangiano appena li trovano!
RispondiEliminaDa quel poco che sapevo si, anche perché in condizioni normali cercherebbero cibo per nutrirsi, non per venderlo ;-) Cheers
EliminaUn salutone a tutti gli amati animali domestici,che ci rallegrano le giornate! Nel mio caso,temo che non mi limiterei a cani e maiali,se avessi sufficente spazio,fosse per me mi terrei uno zoo in casa,nel mio giardino c'è una coppia di lucertole bellissime che vanno sempre in giro in coppia,alcune persone alla loro vista scapperebbero,io invece mi intenerisco!
RispondiEliminaA chi lo dici, meglio di qualunque essere umano ;-) Cheers
EliminaLo dico ora,detesto quei maledetti reality di cucina,che non ti insegnano niente su come si cucina! Tra l'altro ho notato che mentre sbandierano ai 4 venti l'assoluta importanza della provenienza degli ingredienti,allo stesso tempo però pubblicizzano tutta quella robaccia di sughi pronti che non sanno di niente! Io il sugo per i piatti di pasta me lo preparo da me,thiè,beccatevi questo chef stellati!
RispondiEliminaBello quando un tempo per riempire gli spazi tra una pubblicità e l'altra mettevano i film ;-) Cheers
EliminaMi spiace per Dina. Non so se nel caso di un cane valgano le condoglianze, ma a volte forse si.
RispondiEliminaGrazie capo... Bro-fist! Cheers
EliminaTi capisco.
RispondiEliminaNe abbiamo avuti tanti, tra me e i miei.
E ogni che uno ci lasciava, era un colpo al cuore.
Non voglio ricorrere alle solite frasi, ma...danno tanto, tutto quel che possono. E senza chiedere nulla in cambio.
Vorrei poter dire la stessa cosa di molti miei simili.
Certo che Nick e' incredibile.
Dicono tutti che ormai si e' ridotto a campare di film raccattati per ogni dove, e lui glielo lascia credere.
Anzi, forza pure la mano.
Qui, con simili premesse, sembrava davvero la sbertucciata definitiva di John Wick. E invece pare tenti una strada diversa.
Tra un pasticcio e l'altro, perche' da quel che ho capito non e' che sia riuscitissimo.
Un giorno mi aspetto che capiranno tutti che Nick e' un grande (tra vent'anni), ma mi auguro che nel frattempo gli riesca di piazzare il colpo da maestro che spiazzera' tutti.
Al di la' del l'Oscar, che gli ha portato piu' male che bene.
Vai, Nick! Schiantali tutti!!
Ogni volta che ricordiamo che Nick Cage ha vinto un Oscar, ad un cinefilo colto con la pipa e gli occhiali viene un colpo, per fortuna i film a volte arrivano al momento giusto, questo era quello che mi serviva, grazie Maestro Cage e grazie a te ;-) Cheers
EliminaMi dispiace per la tua cagnetta, peccato.
RispondiEliminaE per quanto riguarda questo film che dire, ma il porco dei due chi è? :D
Grazie Bro ;-) Una bella lotta, ma i veri maiali nel film sono gli altri, non i due protagonisti, direi che è questo il bello della storia. Cheers!
EliminaNon frequentando più molto instagram ho saputo del lutto solo ora, e non posso che mandarti un abbraccio fortissimo: anche mio "fratello peloso" è vecchietto e in famiglia ce lo stiamo gustando il più possibile.
RispondiEliminaVenendo a Cage, plaudo alla sua scelta "miltoniana" di regnare all'inferno, invece che servire in Paradiso. Di sicuro il cinema indipendente può sopportare il peso della sua presenza, come quello di serie A non può più fare. Visto quanto mi intriga questo "Pig", potrei addirittura diventare fan di Cage in questa nuova fase della sua carriera ^_^
Fate bene, sono felice di esserle stato molto vicino negli ultimi anni, anche più di prima, grazie davvero ;-) Un gran momento della sua carriera, lui è stato bravo a crearsi questa condizione e la sta sfruttando, i risultati sono pazzi e interessanti in parti uguale ;-) Cheers
EliminaMi spiace molto Cassidy per Dina. Anche io ho una cagnolina, Lulù, a cui non piacciono i film ma che è anzianotta e non so come prenderò il momento in cui non ci sarà più, quindi ti invio un grande abbraccio virtuale, sperando di alleviare un pò della tua tristezza.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Nicola Gabbia da pazzo scatenato è diventato un vecchio filosofo, almeno in questo film, di cui ho abbracciato da tempo il mantra per cui non mi arrabbio più per le cose futili, solo per ciò che conta davvero ed è correlato alla famiglia e non alle cose, ché tanto è inutile e te lo dice uno a cui in una settimana hanno distrutto una macchina e un'altra è rovinata dalla grandine, vetri frantumati inclusi. Purtroppo molta gente non ha ancora capito il valore delle cose importanti, nemmeno dopo una pandemia come abbiamo sperimentato, purtroppo tutti. Quindi ben vengano questi film alternativi, che ci fanno pensare e magari a qualcuno possono anche insegnare qualcosa. 👋
Grazie capo, sapevo che il primo Cage senza Dina non sarebbe stato lo stesso, incredibile è anche un titolo a tema. Esatto, l'obbiettivo deve essere quello, la pandemia lasciamo perdere, ci ha reso anche peggio mi sa, o per lo meno ha aumentato la mia distanza con il resto della specie. Cheers!
EliminaMi sa che hai proprio ragione, già ero lontano dalla specie prima della pandemia, figurati ora... Tanto che sono uno dei pochi che non ha cambiato le abitudini durante il lockdown... Mi sforzo solo per mio figlio, altrimenti sarei già a vivere da eremita come Gabbia da un bel pò di tempo... 👋
EliminaQuello è il mio obbiettivo finale, vita come John Matrix ad inizio film ;-) Cheers
EliminaQuando si ha un amico a quattro zampe si sa che non rimarrà con noi per sempre, e però non si è mai pronti. Condoglianze 😢
RispondiEliminaLi conosciamo da bimbi e vanno via da vecchietti, grazie mille cara. Cheers!
EliminaMi dispiace tantissimo per Dina, Cassidy. Tutti prendevano in giro Clooney per la sua maialina da compagnia, e poi ecco cosa arriva. Un annetto fa mi sono commossa per un maialone gigante in Okja, chissà se potrei farlo anche per questa Peppa.
RispondiEliminaGrazie cara. Lo prendevano in giro perché non avevano altro a cui appellarsi dai, solo i Coen sanno sfottere Clooney come si deve ;-) Cheers
EliminaHo letto con un occhio solo che già mi interessa. Dopo i pupazzi, dopo l'interpretare se stesso, il maiale. Come fare a scegliere? Mi ci vorrebbe una Cage Week, altro che Day!
RispondiEliminaCon il richiamo a Mandy mi hai spaventato, fortuna che hai rimediato subito con Springsteen!
Hai fatto bene, meno sai di questa storia meglio è, per certi versi è l'anti-Mandy oltre che l'anti-John Wick, Springsteen poi non va mai citato a caso ma mi dirai tu se l'ho utilizzato a dovere, sono curioso del tuo parere ;-) Cheers
EliminaPotrei dargli una chance, insomma tra un "John Wick si muove in un mondo dove sono tutti assassini, Robin Feld invece è circondato da Chef ovunque", ecco, direi che il secondo mondo è più credibile e decisamente attuale, basta accendere la tv e gli chef o aspiranti tali escono dalle proverbiali, fottute, pareti.
RispondiEliminaEsatto, anche per quello l'ho apprezzato ;-) Cheers
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