Siete mai stati chiamati ad aggiustare il casino combinato da un altro? A me sul lavoro capita con una certa puntualità, ma vi assicuro che Rhett Reese e Paul Wernick hanno tutta la mia stima, riuscire ad organizzare un piano di rientro decente, dopo il sanguinoso disastro lasciato dal passaggio di Stephen “Attila l’unno” Sommers, richiede una certa dose di coraggio.
G.I.Joe è un marchio che muove ancora un certo quantitativo
di fogli verdi con sopra facce di ex presidenti defunti, un capitale
immobilizzato che fa gola a molti, ovviamente anche ad Hollywood, che non
poteva rassegnarsi a quella tragedia rappresentata dal primo inguardabile film sui Joe.
Magari potrebbe non fregarvene un accidenti dei soldatini snodati della Hasbro, non è obbligatorio essere cresciuti giocando con i G.I.Joe come il sottoscritto, ma da appassionati di cinema bisognerebbe almeno riconoscere che al netto del risultato, più o meno di vostro gradimento, “G.I. Joe - Retaliation” resta un esempio di fai da te notevole. Per essere migliore del primo capitolo, a questo seguito sarebbe bastato niente, invece il film si gioca il tutto per tutto per funzionare al meglio del suo potenziale. Un piano degno dei G.I.Joe applicato ad una mentalità da grande azienda: per massimizzare il risultato (e gli utili), bisogna tagliare via i rami secchi e applicare dei cambiamenti.
![]() |
"Siamo le novità, camminiamo in parata come i veri fighi" |
La prima delle tante scelte azzeccate fatte da questo film è quella degli sceneggiatori: Rhett Reese e Paul Wernick arrivavano dal
successo di un film che era di fatto una loro creatura, Benvenuti a Zombieland li ha messi sulla carta geografica e
Hollywood che ha pensato bene di fagocitarli, affidando il peggior lavoro da
stagista neo assunto, se questi sono riusciti ad uscire a testa alta dal “Piano
Marshall Sommers” necessario a ristrutturare il marchio G.I.Joe al cinema,
dopo avrebbero potuto fare davvero di tutto, non a caso, sono ancora in giro e
grazie al loro (dis)gusto a metà tra nerd
e caciara totale, hanno messo su un
curriculum di tutto rispetto.
Per prima cosa bisogna sforbiciare il numero di personaggi del primo film, via i pretoriani di Sommers come Brendan Fraser, oggettivamente inutile già nel primo capitolo e via anche Sienna Miller, l’unica che si è pubblicamente espressa, denunciando i disastri di Sommers a partire dalla sua gestione degli attori sul set. Un peccato non rivederla fasciata nei panni della cosplayer della Baronessa, ma il suo era anche l’unico personaggio ad aver avuto un arco narrativo quasi completo, se così possiamo chiamarlo.
Tuta gialla e nera, vale come citazione. |
Christopher Eccleston non ha avuto rimpianti ad abbandonare Doctor Who, dove era acclamato e da qualcuno anche ancora invocato (tipo il sottoscritto), figuriamoci se ha perso un minuto di sonno all’idea di non poter più tornare sotto la maschera di Destro, catturato e messo in una tecnologica boccia per pesci, da una riga di dialogo della nuova sceneggiatura e da una frettolosa voce narrante. Mentre Joseph Gordon-Levitt ha portato le sue labbra ad un indirizzo nuovo, la sua faccia sovrapposta a quella di chissà chi altro, perché tanto il suo Cobra Commander (che io continuerò a chiamare Comandante Cobra, perché sono cresciuto con il cartone animato) ha un casco integrale e parla con il Vocoder, quindi per quello che sappiamo ad interpretarlo, potrebbe essere anche quello che di norma fa il “ripieno” del Gabibbo.
![]() |
Ehi quello è Joseph Gordon-Levitt! Quello è Joseph Gordon-Levitt? |
Come in un’azienda pronta a tutto per evitare la bancarotta, chi ha dimostrato valore (o anche solo la capacità di sviluppare attenzione nel pubblico) è stato confermato, come lo Snake Eyes di Ray Park, a cui per fortuna viene fornita un’armatura decente, basta addominali e labbra di gomma come Alba Parietti. Ad altri personaggi invece tocca un “cambio Basket”, Scarlett e Lady Jane sono due personaggi che dai fumetti fino al cartone animato, hanno ben poco in comune (se non l’essere le due donne dei G.I.Joe), nel film invece se non fosse per il cambio di nome, sembrerebbe quasi che Rachel Nichols sia stata sostituita, ed ora qui lo dico e non lo nego: so che la Nichols ha parecchi estimatori, lasciatemi anche aggiungere la parola bongustai, però con Adrianne Palicki secondo me ci abbiamo anche guadagnato. Non ho mai capito se sa anche recitare (ma sospetto di no, penso che sia più adatta alla commedia) in ogni caso chissene, io Adrianne Palicki la vorrei vedere in tutti i film e le serie tv da qui alla fine del mondo.
![]() |
"Fermi tutti! Cassidy ha ricominciato a parlare di me" |
L’incolpevole Adewale Akinnuoye-Agbaje, che era già un perfetto Roadblock (anche se interpretava Heavy Duty) qui viene sostituito da qualcuno di molto meno adatto per certi versi, ma decisamente più carismatico, The Rock qui, era già pronto a rendere “G.I.Joe” la sua saga d’azione personale, non è un caso che la poca convinzione con cui questo “franchise” viene portato avanti da anni, lo abbia poi dirottato verso Fast & Furious, che poi è quello che “G.I.Joe” avrebbe potuto diventare, se non fosse stato azzoppato da Sommers.
![]() |
Come se gli anni '80 non fossero mai finiti. |
Siccome il colore di pelle di The Rock manda più in crisi i
responsabili dei casting di Hollywood di un’accusa di molestie sessuali, nel
tentativo di farlo passare per un afroamericano come il personaggio chiamato ad
interpretare, qui Rock appare più abbronzato del solito e gli sono state
appioppate d’ufficio due figlie interpretare da due bambine di colore. Avete
fatto caso al fatto che i figli di The Rock nei suoi film passano da neri ad
Alexandra Daddario a seconda dell’esigenza? Se fossi un regista, pretenderei
come protagonisti The Rock e Lucy Liu nel ruolo di papà e mamma, solo per far
impazzire le agenzie di casting in cerca degli attori giusti per i loro
possibili figli. Sono più diabolico di Cobra Commander del Comandante
Cobra, lo so.
![]() |
Possiamo fare un 23, 24 e 25 Jump Street con questi due? No vero? |
L’insopportabile Marlon Wayans? Per sostituire lui hanno chiamato, vabbè robetta… Bruce Willis. Il che rende questo film ufficialmente il preferito del Cassidy bambino che sono stato, peccato che sia uscito quando ormai avevo abbracciato gli ‘enta, perché un film sui G.I.Joe, ad alto budget, con nomi grossi e Bruce Willis nel ruolo di padrino, era più o meno il sogno bagnato di quel pupo che giocava per ore ed ore ed ore (ed ore) con i soldatini della Hasbro. Il fatto che Bruce Willis qui, sia chiamato ad interpretare il primo Joe, rende questi soldatini di celluloide idealmente figlie, figli e nipoti di John McClane, in un periodo in cui il buon Bruce non solo sembrava ancora vivo, ma sembrava pronto ad abbracciare il ruolo di grande vecchio, in un momento in cui film con gente che si spara addosso sembravano ancora possibili, prima che le super tutine inglobassero tutto. Purtroppo sappiamo com’è andata - anche la carriera di Bruce - però la sua entrata in scena, smitragliando come un pazzo sul retro di una El Camino nera, solo per poi snocciolare quella battuta(ccia) alla Palicki («Sto bene, tu come stai?», «Ho il colesterolo un po’ alto») per me, nella sua totale ignoranza, vince tutto, anzi è stata anche l’ultima volta che Bruce Willis, ha fatto il Bruce Willis per davvero.
![]() |
Vogliamo ricordarlo così, con il grugno da Bulldog pronto a sparare, proiettili e battutacce. |
La vera dimostrazione che questo film ha davvero selezionato i talenti già a disposizione, per me è rappresentata da Jonathan Pryce, nel primo film, poco più che una comparsata nel ruolo del presidente degli Stati Uniti, qui invece, complice il talento di Zartan di cambiare volto, Pryce viene coinvolto in un doppio ruolo anche perché parliamoci chiaro, Arnold Vosloo se gli date cinque euro, viene anche alla festa di compleanno di vostro nipote vestito da clown, ma passare dall’Arnold minore ad un fuori classe come Jonathan Pryce, libero di gigioneggiare con i missili nucleari mentre gioca ad Angry Birds, equivale a passare da uno dei Wayans a Bruce Willis. Certo, avrei potuto avere più fantasia nella metafora, ma volevo ricordarvi ancora una volta che il Marlon minore è fuori dai giochi in questo film, tiè!
![]() |
"Tu hai recitato con uno dei Wayans", "Si ma era quello giusto e comunque non andavamo d'accordo" |
Il ruolo del miracolato tocca a Channing Tatum, pare che dopo i primi test di prova, per “G.I. Joe - Retaliation” sia stato necessario girare delle scene aggiuntive, perché il pubblico voleva più tatone Tatum, che nel frattempo aveva mandato a segno un paio di titolo giusti (come “21 jump street”) e al pubblico piaceva tanto. Incredibilmente qui, nel ruolo della spalla comica di The Rock (anche se è il suo superiore), i due sfoggiano una chimica più che decente, anche se tatone è di fatto il solito personaggio con un bersaglio disegnato in fronte, necessario a giustificare il titolo del film, quella “Retaliation” che non solo è la parola più usata in “Sons of anarchy” (i SAMCRO la ripetevano ogni quattro parole), ma che grazie a dei titolisti italiani ispirati (o cresciuti con i film giusti), in uno strambo Paese a forma di scarpa diventa “G.I.Joe - La vendetta”, seguendo l’antica regola per cui tutti i seguiti, dovrebbero intitolarsi “… la vendetta”.
![]() |
"Harry Potter - La vendetta". "Ti presento i miei - La vendetta". Visto? Funziona con tutto! |
Per dirvi di quanto questo film sia in grado di azzeccare tutte, ma proprio tutte le scelte persino il regista, Jon M. Chu sembrava un compromesso per tenere basso almeno il suo salario, invece il regista forte di non uno, ma ben due film della saga di “Step Up” (non chiedetemi, mai visto nemmeno mezzo) qui si conferma l’uomo giusto al posto giusto. Vuoi perché in fondo, i film di danza sono come i film di arti marziali, con le mosse di ballo al posso delle mosse di Kung-Fu, ma per lo meno Chu riesce a mantenere causa ed effetto di tutte le scene, le coreografie sono chiare e anche quando film diventa un giocattolone, per lo meno si vedono i pugni e i colpi mandati a segno. Era tanto difficile Sommers?
![]() |
Con i ninja e gli Shuriken tutto diventa più bello. |
La trama riesce a limare al minimo sindacale anche i flashback di cui il precedente capitolo invece abusava, bisogna inoltre dire che Snake Eyes, da sempre il più carismatico dei Joe qui fa quasi una gara solitaria, protagonista di una sorta di film nel film, che sottolinea la sua natura di tiratore libero del gruppo, impegnato nelle sue trame Ninja, “giocattolose” quanto volete ma tutto sommato divertenti, anche perché portano avanti la sua faida con Storm Shadow (confermato anche Byung-hun Lee, che per effetto il nemico nel mio nemico è mio amico, diventa per un po’ alleato dei Joe), menzione speciale per la ninja Jinx, interpretata da Élodie Yung, talmente azzeccata per la parte che Netflix, in un moto di estrema creatività, le ha affidato il ruolo fotocopia di Elektra nella seconda stagione di Daredevil.
![]() |
La futura Elektra, che prima lotta con un muto per poi prendersela con un cieco. |
Sul perché RZA interpreti il maestro Ninja, cieco come Zatōichi ma con le sopracciglia di Peo Pericoli non so dirvelo, se non per ribadire la sua enorme passione per i film di arti marziali. Se possiamo considerarlo un Maestro sciancato, sarà l’eminente Ninja Lucius a confermarcelo.
![]() |
Enter the Wu-Tang |
Ciliegina sulla torta? Nel ruolo di un generico carceriere ghignante, che sembra per un momento riuscire a sfatare il tabù del mutismo di Snake Eyes (tranquilli, tutto un trucco), troviamo un altro maestro… Walton Goggins. No dico, uno dei più grandi attori del pianeta, gettato così nel mucchio, potete pensare quello che volete di Tarantino, ma al momento è ancora l’unico che ha saputo sfruttare il vero potenziale di Goggins, senza sprecarlo in ruoli minori in questi giocattoloni.
![]() |
"Non puoi metterci una buona parola tu? Sono bravino a recit... ah già, tu non parli" |
“G.I.Joe - La vendetta” è un costoso B-Movie orgogliosissimo di esserlo, vitaminizzato dalla musiche di Henry Jackman che si gioca riff rockettari perfetti per una trama in cui è chiaro che anche Rhett Reese e Paul Wernick giocavano con i G.I.Joe da bambini, o per lo meno hanno studiato bene i fumetti spesso scritti da Larry Hama o ancora meglio i cartoni animati.
Non bisogna chiedere la logica ad un film così, è normale
che il presidente degli Stati Uniti, possa affidare l’incarico della sicurezza
nazionale prima ai Joe e poi ai Cobra, come se non esistesse un parlamento o un
senato, insomma come voleva governare Trump, giusto per non fare nomi. Poi per
lo meno i personaggi sono tutti riconoscibili, il Roadblock di The Rock (detto
Rockblock per comodità) in teoria dovrebbe essere un sottoposto del mio
G.I.Joe preferito, ovvero Flint, ma siccome nessuno può mettere Rock in un
angolo (anche perché non esistono angoli abbastanza ampi), malgrado il grado la
trama trova il modo di renderlo presto il capo della compagine, anche perché
Flint è stato affidato ad un pupazzo di nome D. J. Cotrona, uno che sta ad una
“T” di distanza dal cantarci “The Rhythm of the Night”, che sarebbe comunque
una scelta musicale meno tamarra del remix di Seven nation army Po
poporppopopo poooooo presente nel primo trailer del film.
![]() |
Dopo l'uomo bufalo, ora anche gli uomini serpente? Non è la Casa Bianca ma uno zoo! |
Grazie all’intervento del dinamitardo Firefly (quel mito di Ray Stevenson, uno con il fisico giusto per potersi permettere un credibile corpo a corpo contro Rockblock), i Cobra prima con un attacco vigliacco lasciano sul campo centinaia di Joe tra cui Mouse (interpretato dall’ex ragazzino di Jurassic Park) e grazie al finto presidente degli Stati Uniti (ancora oggi, se mai sentissi qualcuno fischiettare “Perché è un bravo ragazzo” penso che mi volterei di colpo a cercare Jonathan Pryce nella folla) i Cobra prima diventano i meglio fichi del bigonzo e poi con una minaccia degna dei Looney Tunes, liberano il mondo dalle armi atomiche come nemmeno Superman è mai riuscito a fare, prima di minacciare il mondo con delle beh, barre di Tungsteno sparate dallo spazio. Si il materiale dei filamenti delle lampadine, meglio non approfondire, credetemi.
![]() |
Uno dei miei attori preferiti... Un altro! Nemmeno lo avessi fatto io il casting del film. |
Sul serio, cercare la logica cartesiana in un film dove i buoni si chiamano tra loro Joe e i cattivi si fanno chiamare Cobra? Per fortuna Rhett Reese e Paul Wernick hanno saputo ricreare quell'atmosfera da guerra di plastica che ha fatto grande i soldatini della Hasbro, ma che a ben guardare è a tutti gli effetti un fracassone film in stile anni ’80, girato molto, tanto fuori tempo massimo, ma che riesce a non prendersi mai sul serio, come quando Bruce Willis nasconde fucili, granate e armi da guerra nei mobili dalla cucina e tiene un carro armato in garage, cosa si può chiedere di più?
![]() |
Tenere lontano dalla portata dei bambini. |
Se avessi visto “G.I.Joe - La vendetta” da bambino, penso che sarei morto di felicità, d’altra parte ai tempi sono andato sotto bevendo dall'idrante riguardando a rotazione film anche peggiori (storia vera). Questo non vuol dire che siamo davanti ad un bel film, ma ad una divertentissima cafonata che ha capito lo spirito dei G.I.Joe e che ogni volta che passa in televisione (abbastanza spesso), finisco per rivedermi ipnotizzato davanti a tutta questa orgogliosa caciara.
![]() |
Proprio vero, nella vita ci vogliono i mezzi (corazzati) |
Il problema? Dopo aver aggiustato tutti i danni di Sommers, ed essere andati anche oltre, portando in scena facce che non sarebbe stato nemmeno lecito immaginare di trovare in un film così (nemmeno nei miei sogni di bambino), nessuno ci ha creduto davvero. L’incasso è stato dignitoso ma non da capo giro, certo qualche altro ettolitro di petrolio è stato trasformato dalla Hasbro in giocattolini da vendere, ma invece di alzare la posta in gioco puntando ad un film ancora più grosso, ognuno è andato per la sua strada, saluti e baci.
![]() |
I duri non guardano le esplosioni, al massimo le provocano. |
Il sospetto è che questi film sui G.I.Joe escano così distanti uno dall'altro, solo per non far scadere i diritti di sfruttamento cinematografico sui personaggi, anche perché che senso ha sfornare uno spin-off su Snake Eyes otto anni dopo il film precedente? Peccato, se volete ho cento trame scritte giocando con i soldatini della Hasbro da bambino già pronte, nel dubbio, mi tengo questo tamarrissimo B-Movie, al Cassidy bambino di allora sarebbe piaciuto un sacco.
Come si diceva ai vecchi tempi: Yo Joe! Ed ora sotto con Snake Eyes, so già che sarà bene poca roba ma a questo punto, sono pronto.
Ma sai... Mi pare che ultimamente le differenze etniche nelle famiglia non siano così importanti se vedi serie e film su Netflix, perciò qui erano già avanti 😊
RispondiEliminaUn giorno a The Rock verrà riconosciuto il suo ruolo di padre nobile della rappresentazione della famiglia moderna ;-) Cheers
EliminaConcordo completamente con te, caro Cassidy, tanto che considero questo il "vero" film su i G.I. Joe, quello precedente l'ho cancellato dai miei neuroni anni fa e solo il tuo bel post me l'ha fatto ricordare. E infatti non viene quasi mai riproposto in tv a differenza di questo seguito.
RispondiEliminaLa Palicki è veramente una calamita per gli occhi, poi quando deve "accalappiare" il politico ed è in tutina aderente e anche un pò sudata... Insomma è anche la buona ragione per cui mi sono visto The Orville!
Bruce, come avevo già scritto e tu hai ribadito, è forse nel suo ultimo ruolo credibile e decente, poi mi fa ridere che per tutto il film fa il galletto, anche se palesemente fuori età, con la Palicki (che chiama sempre con un nome diverso) e poi si scopre alla fine che aveva combattuto con il padre di lei e quindi la conosceva molto bene.
Invece su Channing "Ciabattone" Tatum lo sai che ho pensato esattamente il contrario di quanto hai rilevato, ovvero che avesse dato una prova tanto scialba nel primo film che avessero trovato un modo per eliminarlo abbastanza in fretta. Anche perché all'inizio onestamente non te l'aspetti, vista la "bromance" (scusa il termine inglese) con The Rock.
Per il resto Snake Eyes e Storm Shadow azzeccatissimi e finalmente con dei combattimenti decenti, molto bella tra l'altro la scena sulla montagna, The Rock che ormai "fagocita" tutto, sembra che non possa fare a meno di partecipare a ogni franchise esistente, però bisogna dire che almeno è simpatico e ha sicuramente le physique du role.
Per concludere un film sicuramente divertente e che fa sempre piacere rivedere, sperando che Snake Eyes: G.I. Joe - Le origini sia almeno paragonabile. Ciao
Fai il bravo che tra questo film e l’essermi imbarcato sulla Orville, ho fatto il pieno di Palicki, anche meglio della Pálinka ;-) The Rock era già molto ben avviato, ma non ancora con le sue pretese di apparire padre dell’anno divorandosi il film, quindi qui si gioca la carta del carisma ma è ancora al servizio della storia. Bruce adorabilmente cazzone, anche meglio qui che nei due “Red” secondo me, poteva avere una felice pensione così, invece sappiamo come sono andati i fatti. Cheers!
EliminaSi, dai.
RispondiEliminaPossiamo dire che hanno riguadagnato qualche punto, ma soprattutto hanno rimesso l'intero brand sui binari giusti, dopo la mezza (piu' di mezza) vaccata combinata col primo episodio.
Quando hai una situazione quasi del tutto compromessa, non ti resta che ingaggiare i fuoriclasse.
Con tutti i rischi che comporta un'operazione del genere.
Ben vengano quindi Bruce e The Rock, anche se c'erano buone probabilita' che si mangiassero tutto il film.
Ma Willis col tempo si e' fatto saggio, e ha imparato a dosare spacconate e battute nella giusta misura.
Lo stesso non si puo' dire per Dwayne, che gia' mostrava i segni della sindrome da divismo acuto.
The Rock va maneggiato con cautela, e a piccole quantita'.
Se non altro, gli hanno affidato il personaggio giusto.
Grosso, massiccio e incazzato.
La cosa che mi e' piaciuta?
Che questo film rispecchia in pieno lo spirito di quelle belle puntate divise in piu' parti, dove i G. I. Joe all'inizio le buscavano, i Cobra attuavano un piano micidiale quanto incasinatissimo, i buoni ancora in circolazione dovevano dividersi in piu' gruppi e andare in giro per il mondo a tentare di bloccare il piano diabolico.
E poi ci si trovava tutti nella base dei cattivi per lo scontro finale.
Da questo punto di vista, stavolta a fedelta' ci siamo.
Purtroppo non l'ho filato piu' di tanto, ai tempi.
Pur vedendolo, eh.
Ero rimasto scottato dal precedente. E l'interesse era al minimo storico.
Dovrei rivederlo.
Il tonfo del primo film ha proprio ammazzato anche questo, che comunque se fosse uscito come primo capitolo nel momento giusto, al posto del film di Sommers, secondo me qualche equilibrio lo avrebbe cambiato, invece zero, conosciamo bene la piega presa dalle carriere di tutti i coinvolti e via così ;-) Cheers
EliminaSei comunque generoso nel tuo giudizio. A me ha fatto dormire meno del primo film, ma comunque non muoio dalla voglia di rivederlo. E' vero che Bruce almeno recita e spara invece di stare lì imbambolato come in altri film, ma avrei preferito un film sui Dreadnoks diretto da Enzo Gorlomi. O qualcosa del genere.
RispondiEliminaSe questo fosse stato il primo G.I.Joe forse ci sarebbe arrivati, purtroppo la zavorra era molto pesante. Cheers!
EliminaFa un passo in avanti rispetto al primo, e poi forse due indietro, ma qui almeno c'è The Rock ;)
RispondiEliminaDue indietro non lo so, il cast mi sembra più adatto all'operazione ;-) Cheers
EliminaRZA è un maestro ad honorem, visto che la sua passione marziale è come l'urlo di Chen: terrorizza tutti i continenti! Però dovrebbe combattere da protagonista per entrare nel novero dei Maestri Sciancati, quindi temo si debba accontentare del semplice Maestro :-P
RispondiEliminaSo che ho visto questo film e riconosco le foto, ma non ricordo una sola scena neanche per sbaglio, mi ha lasciato la stessa memoria di uno starnuto: le battaglie che organizzavamo coi pupazzetti sul pavimento erano molto più complesse ed epiche di questi film. Il giorno che toglieranno la scadenza sui diritti d'autore scompariranno tutti i franchise al cinema, che ormai vivono solo per pura inerzia.
Direi che lui stesso sarebbe fiero del titolo ;-) Lo penso anche io, sia per la data di scadenza sia per la complessità dei combattimenti, abbiamo fatto di più e meglio noi ;-) Cheers
EliminaTorniamo alla teoria che aggiungendo The Rock a dei titoli già tamarri di base, il film guadagna punti a prescindere. Non che ci volesse molte a far meglio del primo capitolo eh, ma aggiustando un po' il tono del film (giocattolone action che NON si prende sul serio) e focalizzandosi sull'azione, le esplosioni e le scene spaccatutto, non si poteva proprio sbagliare stavolta.
RispondiEliminaNon condivido appieno il tuo entusiasmo perché nonostante tutto lo ritengo un filmetto guardabile e nulla più, ma almeno non è una ciofeca come il precedente. Che però ha dalla sua Sienna Miller inguantata e occhialuta...
Capo, ma due righe su Giannis me le concedi? Ho visto pochissimo di queste Finals, ma drogandomi di caffeina mi sono sparato la nottata in bianco per Gara-6. Mi spiace per CP3, ma questo Antetokounmpo merita il meglio. Tanto di cappello a lui.
Vero, se fosse stato questo il primo capitolo, le cose sarebbero andate diversamente. Antetokounmpo si è caricato tutti in spalle come Atlante, o Atlas stando alla mitologia Greca, ha avuto più fame di CP3 e non lo credevo possibile, vittoria meritatissima. Cheers
EliminaDi questa saga (è diventata davvero una saga?) ho visto solo questo, al cinema, non so nemmeno il motivo. Spari, casino, proiettili, tanto mi basta.
RispondiEliminaDelle scene d'azione non ne ricordo una che sia una. Mi ricordo però che mai come in questo caso ero d'accordo col cattivo. Insomma, la trovata di forzare tutto il mondo a usare il proprio arsenale nucleare per distruggerlo a mezz'aria è l'idea più "ozymandiesca" che qualcuno potesse avere, è il tipo di rischio che mi piacerebbe correre se fossi un supercapo del mondo, o un supervillain dal cuore d'oro. Peccato che OVVIAMENTE non possiamo mica sfruttarla fino in fondo, e che il cattivo debba rivelarsi sempre molto più cattivo perchè vuole dominare il mondo. Eccheppalle. Mainagioia. Senza pensare che la trovata delle barre di tungsteno come armi di distruzione di massa mi fa partire in loop una gag dei Simpson "tungsteno, per vivere ho bisogno di tung-steee-noooo"
Ma questo film lo ricorderò sempre per quest'idea, e per Jonathan Pryce che scherza su Kim Jong Un.
Sarà che finisco sempre per apprezzare i piani dei cattivi ma Pryce ottiene più risultati di Big Blue in "Superman 4" e intanto prende pure per il naso Kim, oltre a ricordare a tutti che gran attore è, qui spicca anche più del solito ;-) Cheers
Eliminamanco mi ricordavo che c'era Willis... per dire quanto mi ha lasciato questo secondo capitolo... Un insommina, ricordo poche cose, dovrei rivederlo. Per quanto faccia bleah preferisco il primo al momento
RispondiEliminaL'ultimo Bruce degno di nota, lo trovo migliore del primo, sarà per la Palincki? ;-) Cheers
EliminaEro così galvanizzata nel vedere Tatum e The Rock assieme che, alla prima visione, non ho notato il bersaglio sul petto di Channing e quando è morto ci sono rimasta proprio male. Non giocavo coi Joe ma questo film mi ha divertito. E poi tutte le saghe migliorano con The Rock, dai! Recensione bellissima come sempre!
RispondiEliminaFunzionano bene come coppia comica bisogna dirlo, grazie mille sempre gentilissima! Cheers
EliminaCarino il seguito, ma comunque è ben distante da essere un film che rivedrei quando cerco un poca d'azione
RispondiEliminaNon lo si guarda per quella, lo si guarda quando passa in TV spolliciando con il telecomando ;-) Cheers
Elimina