Nel corso di questa lunga rubrica su “Star Trek” abbiamo solcato lo spazio, affrontato Romulani, Khan e Klingon, ma l’avversario più grande è qui. Verrà la morte (del cinema) e avrà negli occhi i “lens flare” di GIEI GIEI.
Fine del commento, ci vediamo la settimana prossima con un altro capitolo della rubrica dedicata a “Star Trek”. No giuro, ho finito potete andare. Questo è tutto quello che ho di buono da dire su questo film. Ok avete ragione, vi meritate un po’ più di argomentazioni, cominciamo dall'inizio.
Il disastro di La Nemesi mise fine alle avventure cinematografiche di “Star Trek” per un lungo, lunghissimo periodo, il tutto mentre sul piccolo schermo, la saga nata per arrivare là dove nessuno era mai giunto prima, ha mestamente svoltato alla rotonda impostando la rotta in retromarcia. Cosa succede quando apri la porta al male? Quello viene a trovarti e infatti anche “Star Trek”, come tutte le lunghe saghe che si rispettino, ha dovuto sopportare il supplizio del reboot.
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Certezze della vita: la morte, le tasse e il rilancio di una saga storica. |
Nel 2005 la Viacom che possedeva la Paramount Pictures, si è separata dalla CBS che però ha mantenuto tutte le proprietà televisive un tempo della Paramount, tra cui proprio il marchio “Star Trek”. L’allora presidente della Paramount, Gail Berman, riuscì a trattare con la CBS una finestra di diciotto mesi, un tempo relativamente breve per tirare su un nuovo film e non perdere i diritti cinematografici sulla saga creata da Gene Roddenberry. Cosa succede in questi casi? Corsa agli armamenti e siccome la porta era stata aperta il male si è intrufolato, sul suo naso gli occhiali tondi del maledetto GIEI GIEI.
Contestualizziamo per un momento, la serie televisiva più calda nel 2005 era senza ombra di dubbio Lost, ancora lontana dallo schiantarsi malamente contro il suo risibile finale. I suoi creatori capitanati dall'odioso GIEI GIEI, erano come giocatori di poker che dopo aver vinto un paio di mani, erano riusciti a far credere a tutti di essere bravi sul serio, complice anche il contributo non negativo arrivato con film come “Mission: Impossibile III” (2006), il più insignificante e fondamentalmente innocuo di tutta la saga.
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"Ok qui, mettiamo sette o otto lens flare. Facciamo dieci" |
Mettiamo sul tavolo anche il dettaglio non secondario,
che nel 2005 l’idea di rilancio scorreva potente ad Hollywood, nello stesso
anno Nolan raccontava nuovamente le origini dell’uomo pipistrello, quindi la Paramount corse subito ad accaparrarsi
i servigi degli sceneggiatori Alex Kurtzman e Roberto Orci, i due zerbini collaboratori di GIEI GIEI Abrams, due che si consideravano rispettivamente
“Moderatamente Trekker” e “Trekker sfegatato”. In compenso il loro capo, salito
a bordo del progetto solo dopo aver letto la sceneggiatura (e intuito che razza
di danni avrebbero potuto fare al cinema) ha fatto di più, una volta annunciato
come nuovo regista di “Star Trek”, oltre a co-produrre il film con la sua casa
di produzione, la Bad Robot, pensò bene di annunciare al mondo che lui da
ragazzino, aveva sempre preferito Star Wars (storia vera). Sono sicuro ci sia stato un progressivo caso di
incanutimento prematuro in tutti i Trekkie sparsi sul pianeta Terra.
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La spocchia di chi non ama Star Trek ma poggia subito il culo sulla sedia del capitano. Ci vedo qualcosa di metaforico. |
Parliamoci chiamo, ogni gruppo di fan è da considerarsi conservatore, i Trekker hanno sempre guardato ad ogni nuova incarnazione di “Star Trek” tenendo gli scudi alzati. Picard è stato considerato un imitatore di scarso livello prima di diventare uno dei capitani più amati e la stessa Deep Space Nine, prima di collezionare cori di affetto è stata guardata con sospetto. Ma presentarsi a dei fan tanto fedeli, dichiarando di amare la concorrenza è un po’ come entrare in chiesa con la maglia degli Slayer, o sei un rivoluzionario oppure più semplicemente un cretino. Se chiedete a me il giudizio su GIEI GIEI è chiarissimo, ma bisogna dire che grazie a questo film il suo bluff ha funzionato, perché il maledetto è maldestro e paraculo, ma non è stupido, per lo meno non quando si tratta di abbindolare il pubblico.
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Foto a caso di Zoe per distrarre da tutte quelle lucine stronze. |
Il mio rapporto con “Star Trek” ormai lo conoscete, vi ho ripetuto quasi ogni settimana che da bambino sono cresciuto più con i film classici di Kirk e compagni che con la serie televisiva. Inoltre nel 2009 quando il film uscì nelle sale, Lost non era ancora finita (male) e GIEI GIEI non si era ancora guadagnato l'etichetta di mio nemico numero uno, un titolo che allora forse spettava ancora… Gore Verbinski? Si, direi che era lui il mio “prediletto” in quel periodo. Pensare che oggi siamo quasi amici, visto cosa è capace di fare GIEI GIEI quando ci si mette?
Andai a vedere il film al cinema con la Wing-woman, ancora più a secco di “Star Trek” di me, devo essere onesto, se escludiamo il fatto che per una settimana, ho avuto le “lucine” negli occhi a causa di tutti quei dannatissimi “lens flare”, tutto sommato il film lo avevo anche abbastanza apprezzato… non ve lo aspettavate questo eh? Ma d’altra parte cosa ci insegnano i fumetti di super eroi? Le grandi rivalità, il buono e il cattivo, un tempo qualcosa in comune lo aveva.
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"Vedo qualcosa sullo schermo. Oltre a tutti questi dannati lens flare intendo..." |
Eppure mi rendo davvero conto, che aver deciso di affrontare questa lunga rubrica su “Star Trek” mi ha permesso di crescere, ho vissuto sulla mia pelle (e i miei capelli) quell'effetto di incanutimento attraverso cui sono passati i Trekker di tutto il mondo. Credo che più conosci “Star Trek” e la sua filosofia, meno sia possibile apprezzare il film di GIEI GIEI, che punta spudoratamente a conquistare nuovi fan (numericamente in vantaggio rispetto ai Trekkie), dando un colpo al cerchio e uno alla botte, provando anche a tener buoni quelli vecchi, insomma, la solita paraculata targata GIEI GIEI che però nel 2009, era ancora una mossa relativamente nuova, applicata ad un film che comunque un minimo si è impegnato. Non è un caso se dopo il successo di questo "Star Trek", il maledetto GIEI GIEI sia assorto a nuovo guru di (quasi) tutti i Nerd nel mondo, il falso profeta in grado di rilanciare le saghe storiche. Lo so assurdo, ma qualcuno ancora crede a questa favola.
La paraculata di Abrams non è certo un film fatto a tirar via, il maledetto ha voluto tutti i suoi pretoriani, Damon “Cioccolatino” Lindelof tra i produttori, gli effetti speciali della Industrial Light and Magic e poi ammettiamolo, un cast abbastanza illuminato in grado di cavalcare un principio semplice: tutti conoscono Kirk, le orecchie di Spock e il mito dell’Enterprise, questi personaggi sono delle tali icone nella cultura popolare da essere paragonabili per riconoscibilità alla bottiglia della Coca Cola. Raccontarli nuovamente, enfatizzando al massimo le loro caratteristiche principali, in un film in grado di tenere alto il ritmo è una sfida, ma anche una potenziale macchina macina soldi notevole.
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"... In realtà il computer rivela solo lens flare sovrapposti ad altri lens flare, Bozhe moi!" |
Ora che mi sono goduto ore ed ore (ed ore!) di episodi di “Star Trek” posso capirlo meglio, Abrams conosceva i vecchi film di “Star Trek”, dopodiché deve essersi ripassato qualcuno degli episodi della serie classica e con la spocchia che lo contraddistingue, ha deciso di prendere solo il meglio, o per lo meno, quello che lui riteneva essere il meglio, ignorando tutto il resto.
In uno dei primi episodi della serie classica, Uhura utilizzando il suo atteggiamento sempre amabilmente provocatorio, lanciava una mezza battutina a doppio senso a Spock, che in quanto rigido Vulcaniano con emozioni sempre sotto controllo, non coglieva al volo il riferimento sessuale, una scena da nulla che serviva più che altro a mettere in chiaro l’emotività di Spock. Abrams convinto di essere il genio che non è, secondo me ha visto quella scena e ha pensato: «Ora faccio mettere insieme Uhura e Spock e questo si sarà qualcosa di rivoluzionario!». Perché il maledetto è così, come quelle persone che al buffet prima di mettersi nel piatto una tartina, tocca con le ditine tutto il cibo esposto e poi sceglie di prendere solo quello che ritiene più buono, senza rispetto (per l’igiene) e le iconografie con cui decide di mettersi a giocare. Ma anche per il cibo, ammettiamolo.
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"Illogico. Ma anche antigienico" |
Questo spiega perché l’equipaggio dell’Enterprise è caratterizzato in maniera più simile a come abbiamo visto i personaggi nei film classici, piuttosto che a come si comportavano nella serie. Un esempio? Montgomery Scott nei film era molto più guascone rispetto alla serie classica, infatti qui è stato affidato ad uno dei miei prediletti, il mitico Simon Pegg che con questo ruolo, ha inaugurato la sua carriera di Nerd in tutte le grandi produzioni americane, un ruolo da caratterista che lo accompagnerà fino alla pensione.
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Bisogna dirlo, il direttore del casting si è guadagnato lo stipendio. |
Gli altri personaggi? Tutti affidati all’attrice o all’attore giusto, sono fondamentalmente bella carta da parati: Uhura la nera sexy, affidata all’attrice di colore più calda in quel periodo, Zoe Saldana. L’orientale Sulu (John Cho), il russo che parla “russoski” Pavel Chekov (il compianto Anton Yelchin) e via così. Funziona benino il "Bones" (soprannome che gli deriva dalla sua ex moglie, e vabbè!) di Karl Urban, peccato che il povero Carlo Urbano abbia la capacità naturale di scomparire nel ricordo generale che il pubblico ha di lui, quindi anche lui, carta da parati attorno a Kirk e Spock, che poi sono il cuore vero del film di GIEI GIEI.
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"Ero anche in "Il signore degli anelli", non ti ricordi?", "Tu chi sei?" |
Infatti inizia tutto con loro, letteralmente visto che la prima scena è ambientata a bordo della USS Kelvin, che attaccata dal romulano Nero (di cognome, di nome Franco. Interpretato da Eric Bana) viene distrutta e verrà ricordata solo per aver dato il nome a questo “universo alternativo”, un concetto preso dalla fantascienza che serve a rendere un po’ più digeribile l’idea di un reboot di “Star Trek”. Il famigerato “Kelvinverso” di GIEI GIEI è una paraculata in pieno stile Lost: prendi qualcosa che funziona dai vecchi film per cercare di giustificare una storia che è tutto, tranne che nuova, ma da paraculo supremo, Abram cosa fa? Secondo voi qualunque fan di “Star Trek”, vecchio o nuovo che sia, potrà mai davvero lamentarsi se in un film compare il vecchio Spock interpretato da Leonard Nimoy in persona? Capite quanto è diabolico GIEI GIEI?
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Nessuno Nerd può resistere davanti al buon vecchio Leonard. Nessuno! |
“Star Trek” se non altro dalla sua ha un ritmo indiavolato davvero notevole, inizia con la USS Kelvin, capitanata per dodici minuti dal padre di Kirk, qui interpretato da Chris Hemsworth. Lo so, a rivederlo adesso fa senso l’idea che Thor sia il padre di Kirk!
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Questo vuol dire che Loki è suo zio? |
Poi si continua con il giovane James a rombare su una decapottabile rossa sulle note di musica classica come i Beastie Boys.
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Three MC's and one |
Nella versione di GIEI GIEI “Star Trek” è tutto una corsa, una rissa in un bar, Kirk che si spupazza una tettona dalla pelle verde all'accademia e Spock che resiste a 35 tentativi di fargli perdere le staffe, ma poi s’incazza quando qualcuno cita sua madre (interpretata da Winona Ryder, Edipo levati, ma levati proprio). Cioè 35 insulti di fila e nessuno di questi prevedeva citare la mamma? Di norma nella provincia dove sono cresciuto io ti insultando partendo subito dalla tua progenitrice, ma forse GIEI GIEI è cresciuto nei quartieri alti.
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Rachels Nichols con il trucco delle grandi occasioni, in versione She-Hulk. |
Ad una prima occhiata questo “Star Trek” è un
giocattolone ultra patinato, talmente patinato che tutto scintilla a colpi di
“Lens flare”. La plancia dell’Enterprise sembra un Apple Store, ci vogliono gli
occhiali da sole per guardare le scene ambientate in plancia senza perdere un
paio di diottrie. GIEI GIEI fa scintillare “Star Trek” più di un vampiro di
“Twilight”, posso capire le superfici riflettenti dei computer di bordo, ma
persino la caverna sul pianeta di ghiaccio scintilla se a dirigerla è GIEI
GIEI, che con Star Trek Wars nel cuore, non fa altro che replicare
momenti e dinamiche presi dalla saga di Lucas: lo Scott di Simon Pegg farà pure
battute sul beagle dell’ammiraglio Archer, ma poi va in giro con una sorta di
Yoda come compare.
Sulu fa a spadate con un soldato Romulano come se in mano avesse una spada laser e il pianeta di ghiaccio dove Leonard Nimoy è chiamato a recitare un lungo (lunghissimo!) spiegone che prevede la materia rossa che genera buchi neri (quindi, se tanto mi dà tanto, la materia nera genera buchi rossi? Funziona così?) sembra il pianeta ghiacciato di Hoth. Con il senno di poi, quello che riempie le fosse, sembra il colloquio per l’assunzione alla Lucasfilm di Abrams.
"Non ho ancora capito perché il regista continua a chiamarmi Luke" |
Aggiornare una saga non vuol dire snaturarla, “Star Trek” non è bella perché piena di azione e lucine colorate, ma Abrams nella sua smania di gran paraculo prende Leonard Nimoy, mette su una supercazzola giustificandola con il nome di “Kelvinverso” e poi gioca tutto sul gran ritmo. Tanto lo sa che la maggior parte del pubblico che andrà in sala a vedere questo film, non lo sa che Kirk è nato nell’Iowa e non a bordo della USS Kelvin, oppure che Eric Bana interpreta un Romulano che dovrebbe arrivare dallo stesso universo di “Old Spock”, anche se poi di fatto è un personaggio di rara inutilità con una vendetta inutilmente complicata da gestire e nessuna vera influenza sulla storia, che per altro nell’aspetto non somiglia per niente ai classici Romulani. Perché? Perché è più figo! Mi sembra di vederlo il maledetto sul set che gesticola: «Pum! Pam! Qui facciamo limonare Kirk! Qui mettiamo due lucine! BOOM! Bang!».
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Il romulano Nero. Per gli amici Franco. |
Chris Pine si impegna, ed in effetti funziona nella versione bimbominkia di Kirk, un personaggio che passa da cadetto a capitano in due ore di film, il tutto senza mai indossare la divisa, ma sempre solo la “maglia di sotto” nera, l’equivalente Trekkie della canottiera della salute. Allo stesso modo chi lo avrebbe mai detto nel 2009, che Zachary Quinto avrebbe funzionato così bene nel ruolo del Vulcaniano meno capace a mantenere le emozioni di sempre? Un personaggio con un irrisolto materno che avrebbe fatto fumare un paio di sigari a Freud notevole, uno che viene scacciato dalla plancia invocando la regola 619, un capitolo del libro della Flotta stellare che credo sia stato scritto da Rey Mysterio… Booyaka 619!
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"MARTHA!" (Cit.) |
“Star Trek” è pieno di cazzate che riescono a passare abbastanza inosservate (da questo punto di vista è un Prometheus che da meno nell'occhio) con citazioni infilate a forza per far contenti i vecchi fan. Per ogni Kirk che non cade nel vuoto restando incollato per attrito delle dita al pavimento e poi si tira su di polpastrelli (avete mai fatto qualche trazione in vita vostra? GIEI GIEI non di sicuro), trovate dentro una Kobayashi Maru utilizzata quasi più per giustificare il modo barbaro in cui il maledetto ha messo le sue manacce sul buffet chiamato “Star Trek” infischiandosene di tutto… mi sa che mi sta salendo la carogna che non mi era salita in sala nel 2009. Gente, se non sono diventato un Trekker con questa rubrica (no, quello è un titolo che non mi merito) credo almeno di essere sulla soglia per esserlo.
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PIM! PUM! BANG! Quello che GIEI GIEI ha capito di "Star Trek" (dai due episodi che qualcuno ha riassunto per lui) |
Ho una cosetta positiva da dire su questo film, che poi era anche l’unica che volevo scrivere visto che l’ho messa lassù all’inizio del post. Ho avuto la fortuna di sentir suonare dal vivo Michael Giacchino un paio d’anni fa, prima di dirigere l’orchestra sul tema (bellissimo) di questo film, il compositore ha raccontato come fosse completamente bloccato. Su di lui, l’ombra di nomi come Alexander Courage, Jerry Goldsmith o James Horner, il massimo che riusciva a strimpellare Giacchino era una brutta copia del tema classico di “Star Trek”, fino al giorno in cui Damon “Cioccolatino” Lindelof non gli disse: «Non cercare di comporre il tema per un film di Star Trek, cerca di comporre la musica per una storia che parla di due amici» (storia vera). Il risultato è un tema principale originale che procede in crescendo, esaltante e degno di stare accanto a quello dei grandi compositori che hanno preceduto Giacchino, quindi bisogna dirlo, se vi piace la colonna sonora di questo film è anche un po’ merito di “Cioccolatino”, che almeno una cosa buona nella vita l’ha fatta.
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"Non ti gasare, ogni tanto il sole batte anche sul culo di un cane", "Lo diciamo anche su Vulcano" |
Ma questo era davvero tutto il buono che aveva da dire su questo film, “Star Trek” di fatto è il Batman Begins di GIEI GIEI, le origini di un’icona della cultura popolare raccontate abbastanza bene da farla sotto il naso al grande pubblico. Un film che nella sua pancia portava già tutti i segni dei futuri disastri, ma che nel 2009 non avevamo ancora i mezzi per capire che di lì a poco, ci avrebbero colti tutti con gli scudi abbassati.
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Il capitano |
L’adattamento Italiano ha pensato bene di aggiungere il solito sottotitolo, in realtà la frase di lancio del film integrata come parte del titolo (tipica scelta maldestra italiota) che qui suona particolarmente spocchiosa: il futuro ha inizio. Si ma il futuro di cosa? Al massimo il futuro di tutto il cinema peggiore che abbiamo dovuto sorbirci negli ultimi anni. Per dirla citando zio Neil Young, stavamo volando fuori dal blu dentro il nero (non Franco, il Romulano). Infatti questo post era il riscaldamento, la madre di tutte le battaglie, lo scontro finale tra me e la mia nemesi arriverà tra sette giorni, dove andremo davvero dentro il nero. Signore, signori, scudi sollevati, siluri pronti… vengo a prenderti GIEI GIEI!
La Bara Volante parte a curvatura verso la battaglia…
Intanto non perdetevi il post di SamSimon, anche lui oggi partecipa alla festa delle mazzate contro il maledetto.
Devo ammettere che anche a me non era dispiaciuto questo film quando era uscito. Forse proprio a causa del disastro del film precedente e di una lunga assenza dagli schermi, un pò per il cast, un pò per il fatto che ci fosse Nimoy, come abbiamo già detto nel suo ultimo ruolo cinematografico, per quanto fosse una paraculata pazzesca, ma non essendo un trekker duro e puro non mi aveva dato troppo fastidio. La verità è che non mi ha lasciato molto, anche la voglia di rivederlo non ha mai fatto capolino nella mia cabeza. Però si faceva guardare, anche io ho pensato vedendolo a una sorta di ibridazione con Star Wars, anzi forse per la prima volta mi era balenata l'idea (sacrilegio!) di un crossover. Buona giornata 👋
RispondiEliminaEsatto! Sta in questo l’abilità diabolica di GIEI GIEI, passare per quasi bravo, nel 2009 lo avevo trovato un film quasi gradevole al netto di alcuni svarioni, ma allora forse ero il “target” di riferimento per il film. Ora dopo questa rubrica e grazie ai Trekker su questa Bara ho rivisto un film con occhi diversi, ma anche orecchie (a punta) diverse, questo è il titolo con cui il maledetto si è costruito una credibilità, con il prossimo l’ha subito persa, ne parleremo ;-) Cheers
EliminaChe dire... D'accoreo su tutta la linea! Non mi aspettavo che ti lanciassi contro Jar Jar con tutti i banchi phaser e quantum torpedoes così, d'acchito, ma hai fatto proprio bene! Anche io piano non ci sono andato, credo, o almeno credevo, prima di leggere il tuo post! :--D
RispondiEliminaMa effettivamentr la prossima settimana sarà anche peggio con Star Trek Fast and Furious!
Su Karl Urban mi hai fatto molto ridere ricordandomi la splendida recensione del film della settimana prossima fatta dal mitico Ortolani! :--D
Continuiamo il viaggio quindi, ed è sempre un piacere! :--)
Dammi due minuti e passerò a leggerti ;-) on lo pensavo nemmeno io, era partito con tutta l'intenzione di essere molto logico nell'approccio, ma poi come lo Spock di questo film mi è salita la furia senza controllo, più ne scrivevo più vedevo la truffa di GIEI GIEI. Ed ora sono carico per il prossimo capitolo ;-) Cheers
EliminaAhahahah, sei stato il perfetto vulcaniano secondo Jar Jar e compagnia! Comunque mi sembra logico scrivere così di questo film, quindi in realtà sei in linea anche con lo Spock originale! X--D
EliminaEquilibrato e "calmo" come lo Spock di Quinto che passa il tempo a sbraitare. D'altra parte ho l'originale Spock come modello di vita non a caso ;-) Cheers
EliminaAllora... Se devo dire la verità anch'io preferisco Star Wars a Star Trek. Ma il paragone in realtà non ha alcun senso perché sono due saghe fondamentalmente diverse. Sarebbe come dire che preferisci 007 al Signore Degli Anelli, ecco. Detto ciò, forse é per questo che a me sto film era pure piaciuto, come anche il secondo, mentre il terzo si può tranquillamente cestinare senza vederlo che stai pure meglio. E si, i lensflare ti arrivano in faccia quasi come per ipnotizzati e farti sorvolare su certe cose che un trekker di quelli che vanno ai raduni a fare il saluto vulcaniano magari non sopporta, però lo spettacolo c'è e si gode specialmente se visto al cinema anche grazie alle belle musiche come hai sottolineato. Ma lo so che su certe cose noi due abbiamo visuali diverse, come dimostra il fatto che io Crudelia (pardon Cruella) l'ho apprezzato per una serie di motivi, uno dei quali é la colonna sonora top e l'altro invece si chiama Emma Stone😁. Ma va bene così e anzi attendo la recensione del secondo film.
RispondiEliminaP.s. in Cruella non avevi parlato del doppiaggio dei Maneskin... Ti era sfuggito o hai dribblato abilmente?
Ne ho sentito parlare, ma in tutta onestà nel film non mi sono accorto ascoltando "I wanna be your dog" che fosse una versione tanto diversa, ormai ero accecato e reso anche sordo ;-) In tanti anni su Internet ho capito che i pareri opposti sono i più preziosi e ben venga conoscere persone con cui vai d'accordo che non la pensano al 100% come te, anche solo il 99% va bene. Per fortuna sei uno di quelli con cui si può scambiare parare ed essere in armonioso disaccordo, per me questo è un valore, quello che hai sottolineato sulla differenza tra le due "Star-Saghe" è oro, molti ancora non l'hanno capito, nemmeno GIEI GIEI ;-) Cheers
Elimina"Aaaaah,sii,percepisco il tuo odio! Ora sei pronto per abbracciare il lato oscuro!"
RispondiEliminaPosso dirlo? Avere GIEI GIEI sotto le dita era quello di cui avevo bisogno oggi. L'ho già affrontato in campo Star Wars, non vedo l'ora di farlo ancora. Anzi, vado a scrivere ;-) Cheers
EliminaNon posso dirmi una vera Trekkie ma Star Trek mi piace molto; nonostante questo ho apprezzato il film, anche se si tratta di un film d'azione con un pizzico di divertimento che nulla ha a che fare con le riflessioni filosofiche e sociologiche che tanto amo della serie classica (e della fantascienza in generale). In ogni caso concordo con te sul fatto che il cast sia stato scelto molto bene e soprattutto sul fatto che il lens flare sia insopportabile! Eppure è diventato una moda, guardando Discovery (ecco, in confronto a questo sì che questo film sembra un capolavoro) credevo di perdere le pupille per sempre! Comunque mi sono goduta la tua recensione, come sempre!
RispondiEliminaIl Cassidy del 2009 sarebbe d'accordo, invece "Old Cassidy" del futuro/presente si è macinato troppe ore di Star Trek, che hanno sortito il loro effetto, in ogni caso ti ringrazio sempre gentilissima. Cheers!
EliminaQuesto tuo articolo non fa che rinfocolare l'astio che provo verso il maledetto, dovuto principalmente proprio a questo film e al suo seguito. Ma perché devo andare a vedere star trek e trovarmi a guardare star wars con i personaggi sbagliati, perché?!?
RispondiEliminaColpa della spocchia di GIEI GIEI che non studia, non approfondisce, prende quello che vuole senza rispetto per il lavoro altrui. Cheers
EliminaE il "paradosso di JJ Abrams",che si è sempre dichiarato un fan di "Star Wars",più che di "Star Trek",va detto che i suoi film su Kirk e soci gli sono comunque venuti molto meglio,mentre quando si è trattato di dirigere il proseguimento della saga di George Lucas da lui tanto amata,ecco che arriva il "paradosso"! Per me sono i suoi "Star Wars" la vera ciofeca,i suoi "Star Trek" al limite potrebbero offendere solo i fissati trekker in cerca del classico pelo nell'uovo,io li ritengo ben girati e che il giusto livello di intrattenimento,appunto da apprezzare maggiormente se non si è dei trekker sfegatati! Va detto in ogni caso che dover girare sotto la Disney deve essere un grattacapo non da poco,mi immagino il povero JJ sommerso dai paletti imposti dalla major di Burbank,cioè non dare un naturale proseguimento ed un giusto aggiornamento alla saga di Lucas,ma al contrario rifare uguale ma in peggio,smettendo di essere una favola sci-fi per famiglie,diventanto un lungo spot mal realizzato del "girl power"!
RispondiEliminaSono film con ottimo ritmo, questo in particolare, ma GIEI GIEI sa passare per figo quando può capiar... Ehm fare quello che gli pare. Lavorando a Star Wars ha dimostrato a tutti di essere un bluff. Cheers!
EliminaNon sputarmi addosso, ma i film della trilogia di JJ non mi dispiacciono affatto :D Ha dato una svecchiata alla saga, e infatti dopo sono venuti Discovery, Picard e le serie animate. Il cast lo trovo veramente azzeccato, così come la trama. Ecco, forse il cattivo non è memorabile
RispondiEliminaFigurati ma a dirla tutta, questo sarebbe un bene? Da quello che sto vedendo di "Discovery" ho dei dubbi. Il cast è validissimo ma la vera fregatura è il prossimo capitolo. Cheers!
EliminaDa non fan di Star Trek lo vidi al cinema e... Ma che cacchio, questo non è Star Trek! Questo è un film action fantascientifico con bombe, bambole e botte, auto veloci, sboronate e luci accecanti. E' il sogno bagnato di un ragazzino delle medie che ha visto Star Trek e da buon ragazzino gli ha iniettato una bella dose di steroidi per vitamizzarlo e renderlo esageratamente figo ai suoi occhi di ragazzino. E' qualcosa che si discosta totalmente dal prodotto originale ma mantiene il minimo sindacale per dire di essere Star Trek.
RispondiEliminaRipeto, non sono un fan per nulla, ma pure ai miei occhi profani questo non Star Trek. Può piacere? Certamente, anzi sicuramente è piaciuto a molti e anch'io l'ho trovato gradevole (tutto sommato). Ma potevano evitare di chiamarlo ST.
Che poi forse li confondo pure... E' questo quello con la motoretta o quello della settimana prossima?
Quello con la motoretta è il terzo, quello non diretto da GIEI GIEI. Direi che il tuo lapsus dice tutto di questa saga ;-) Cheers
EliminaIo non l'avrei confuso, visto che a tutt'oggi il terzo è ancora quello che mi è piaciuto di più (prevedevo nuovi problemi con Justin Lin, e invece lui s'è lasciato alle spalle JJ e LindeLOST senza troppi rimpianti) ;-)
EliminaCosa dire di questo reboot del 2009? Quando lo vidi ai tempi, avevo già macinato parecchia multimedialità Trek (serie, fumetti, romanzi, film), il che me lo fece comunque trovare un prodotto divertente a patto però di stabilire dei solidi paletti: il meglio di sé lo dava come fantascienza action a sé stante, mentre l'escamotage dell'universo parallelo (non solo un viaggio nel tempo, tantino inflazionato, ma anche in un'altra realtà) era l'unico accettabile per poter cominciare a lavorare su di un nuovo filone trekkiano SENZA andare a intaccare l'universo principale... Chiaro che come nuovo film di Star Trek rimaneva ben lontano dal potersi reggere sulle proprie gambe, considerandolo nell'ottica di un vecchio fan come il sottoscritto. Rivedendolo oggi non ho cambiato di molto la mia posizione, se non per il fatto -come ho detto anche di là da Sam- di ritenere ancor più necessario e indispensabile l'apporto di altri media per poter inserire in maniera coerente questo "NewTrek" all'interno di un universo ormai cinquantacinquennale: nello specifico parlo qui di fumetti come "Countdown" e "Nero", fondamentali nel venire incontro a quello che il film continua a NON saper fare da solo, e cioè dare vero senso e spessore a situazioni e personaggi... ma, più in generale, credo che l'intero Kelvinverse possa fregiarsi del marchio di Star Trek esclusivamente per via del background creatogli dai fumetti, grazie ai quali pure Kurtzman e Orci possono dimostrare quanto sia vero ciò che dicono di sé stessi (e scrivere quindi storie di Star Trek che NON somiglino a Star Wars).
JJ Abrams? Non lo odio, certo che no, ma questo non toglie che la saga di Roddenberry non sia mai stata cosa sua (per palese ammissione, fra l'altro). "Super 8", per dire, mi era piaciuto molto di più...
Anche io ho preferito quello di Justin Lin, caciara per caciare, almeno quello non avevo svarioni logici da capogiro. Detto questo capisci il punto? Un film comunque tutto sommato accettabile, che però si portava già dentro i primi pericolosissimi segnali del modo di fare cinema di GIEI GIEI. La Marvel/Disney sta ancora sfornando fumetti di “Star Wars” (che i fan di Star Wars NON leggeranno) per tentare di rattoppare il casino fatto dal maledetto, se in questo film si vedevano solo i primi segni, nel prossimo molto di più ma ne parleremo a breve. Cheers!
EliminaIn fondo qui sono stati fatti meno danni che negli ultimi Star Wars.
RispondiEliminaE' stato furbo introdurre l'incidente temporale di Nero (personaggio che trovo bruttissimo, privo di carisma, un incrocio brutto fra il Kurgan, il Wez di Road Warrior e il pupazzo animato del video di "Wild Boys"). Ha permesso di creare un universo alternativo in cui tutto, a partire dalla distruzione di Vulcano, sarà diverso dal classic, che pure viene mantenuto in qualche modo. Quindi, di fatto, i reboot sono ambientati in un ennesimo mirror universe (privo purtroppo della Nana Visitor sadomaso).
Detto questo:
-Cechov con l'accento russo è terribile, una cosa così non si sentiva dagli anni 70 ( e gli alieni invece parlano un perfetto inglese.
-Il Sulu spadaccino è ripreso dalla serie classica, ma purtroppo per seguire le mode qui si va oltre e alla fine se non ricordo male lo si scoprirà dotato di una vera e propria "spada de foco" (Cit.)
-Scotty e Bones abbastanza accettabili (soprattutto Bones anche perché "ci somiglia").
-Uhura e Spock: bisognava far vedere che i Vulcaniani sono sì "rigidi", ma che non sempre è un male.
E alla fine tutto un lussuoso Crash Boom Bang che lascia il tempo che trova.
Il vero disastrone lo faranno quando si permetteranno di toccare Khan ...
"Cumberbatch ..." "Sì?" "...PUPPA!"
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=kB7ETJ3QTdU
Sono perfettamente d'accordo con la tua analisi, anche se il romulano Franco Nero sembratutto tranne che romulano, ma erano ancora tempi in cui bisognava spiegare qualcosa al pubblico, ora si sorbisce film ben peggiori, perché anche per colpa del maledetto, il panorama è cambiato in peggio. Cheers!
EliminaCumbercoso fa un'ottima imitazione di Alan Rickman, un giorno gli faranno interpretare l'Alexander Dane di un universo alternativo ;-) Cheers
EliminaPur'io devo confessare che i primi due film del reboot non mi erano dispiaciuti: come hai scritto anche tu il cast è (inaspettatamente) azzeccatissimo, i siparietti di Bones funzionano, le paraculate di JJ qui (ancora) non sono troppo smaccate... Ma già dal secondo è evidente che la saga non stava andando da nessuna parte...
RispondiEliminaSui danni di JJ a Star Wars taccio, che se no anche a me parte l'embolo...
Paraculo ma non scemo, se avesse sbagliato in maniera plateale questo film, non vi sarà be stato nessun altro film per lui, con il prossimo capito sarà battaglia vera, quel film è un vero danno. Cheers!
EliminaEcco, qua non odiarmi...
RispondiElimina... non ho mai seguito attivamente "Star Trek", anzi, certe serie le ho skippate del tutto. Conosco le basi e, forse per questo... questo film mi è piaciuto ^^' rivisto a pezzi in un passaggio televisivo e devo dire che ha continuato a intrattenermi, anche se poi GIEI GIEI si è fatto odiare anche da me per il suo lavoro su Star Wars.
Figurati non potrei mai, anche perché nel 2009 anche io era un perfetto esempio dello spettatore medio di questo film, che ha un gran ritmo, ma in proporzione con Star Wars GIEI GIEI ha davvero fatto più danni che qui molti di più. Cheers!
EliminaAncora oggi in alcune chiese si possono trovare appesi dei dipinti di Caravaggio, amante di ogni vizio nonché omicida, e il Vaticano ancora si vanta della Cappella Sistina, creata da un notissimo omosessuale come Michelangelo: ingaggiare artisti che sono palesemente "dall'altra parte" rispetto alle direttive della casa madre è pratica antica, ma certo è chiaro che devono essere artisti. Gei Gei è solo uno famigerato, più che famoso :-D
RispondiEliminaNon a caso nella puntata di "Big Bang Theory" che fa da marchetta al nuovo Star Wars c'è l'odiato Will Wheaton che si presenta al cinema vestito da Star Trek: essere odiosi è un bel lancio di carriera :-D
Lo confesso, ho ignorato a lungo questi reboot finché con l'uscita del terzo me li sono visti tutte e tre insieme, trovandola una visione piacevole, anche se un secondo dopo non ricordavo più nulla. Ricordo solo la brava Sofia Boutella che fa l'aliena marziale pittata di bianco, che infatti è stata subito cancellata dall'universo Trek.
Vedendo questi film mai, neanche per un secondo, ho pensato di star vedendo Star Trek: sono solo giocattoloni pieni di lucette e battutine fiacche che fanno "wroom wroom" e "bang bang". Anche perché per quanto mi riguarda Star Trek è finito nel 1991 con il sesto film, quindi da allora per me è tutta roba apocrifa :-P
Magari fosse un artista, al massimo un arrivista ;-) Una caciara con un suo fascino, che però ha portato l'apribottiglie vicino al tappo, con il prossimo film quel tappo è saltato ed ora i film seguono la formula GIEI GIEI, una formula davvero dannosa. Cheers!
EliminaAh, mi fa piacere di non essere l'unico ad apprezzare questo film. Moderatamente, certo, il livello del reboot del pianeta delle scimmie non lo vede manco col binocolo, ma almeno non annoia e alla fine ti fa empatizzare con i protagonisti, anche se sei totalmente digiuno di Star Trek.
RispondiEliminaPoveraccio Yelchin, era davvero giovanissimo.
Prendilo come un post in due parti, i danni veri GIEI GIEI li ha fatti con il prossimo titolo, questo film funziona grazie a ritmo e cast, a patto di non sapere nulla di Star Trek. Cheers
EliminaResta il suo miglior Star Wars 😆
RispondiEliminaAhaha geniale! Frase da copertina del DVD definitiva! :-D Cheers
EliminaGei Gei sono decenni che dovrebbe darsi al testatore di luci al neon, invece di ammorbarci con le sue boiate... La baracca la tengono su Bana che povero Cristo ci prova ad esser complesso risultando un povero scemo ma comunque un minimo interessante e Urban, anche se esser h24 una lamentela unica in burbero mode non gli si confà per nulla, dato che Kelley all'epoca era si un brontolone, ma capace di molte molte altre emozioni.. Urban qui ne fa palesemente il Cosplay, fatto bene ma un pò esagerato. Vedere Leonard Spock fu quasi l'unico piacere di questo film la cui sceneggiatura è una gigantesta paraculata scritta su un tovagliolo di carta, ma che tuttavia funzionerebbe se approfondita meglio. Rachels Nichols è una pheega senza senso, in qualsiasi colore...
RispondiEliminaOra sta cercando di appiccicarsi, stile cozza allo scoglio, alla Distinta Concorrenza, che poveretta ha già i suoi bei problemi. Se fosse il grande genio che molti credono che sia, come mai campa aggrappandosi alle saghe come Tarzan alle liane? La risposta la sappiamo tutti, anche i suoi fanatici ;-) Concordo su tutto, anche sulla Nichols. Cheers!
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RispondiEliminaI meriti vanno sempre riconosciuti.
Anche a chi, pur non godendo delle mie simpatie, fa un gran lavoro.
E quindi...J.J. È un gran furbone. E alle volte non occorre altro.
Questo bisogna concederglielo.
Nella scelta dei tempi non lo batte nessuno.
La cosa bella é che se nella vita giungi al giro di boa nel momento giusto, ti accorgi che funziona tutto a cicli. Data la tendenza di certe cose a ripetersi, nell'arco di decenni.
Non che sia questa gran scoperta. Ma almeno ti rende un po' meno propenso a farti infinocchiare.
Beh, ai tempi il giro di boa non l'avevo ancora fatto. E quindi ho abboccato all'esca con l'amo e tutta quanta la lenza.
Mi era persino piaciuto, tu guarda. Ma forse solo perchè l'ultimo faceva talmente peggio che schifo che ne aspettavamo uno nuovo come la manna dal cielo.
Ma il guaio é che i lavori di J.J. sono fatti per essere dei fenomeni momentaneamente percepibili.
Ad uso istantaneo. Da consumare preferibilmente entro oggi stesso, che l'indomani già puzzano.
Tradotto...ad una prima occhiata magari esaltano pure. Ma già alla successiva mostrano impietosamente pecche e lacune.
Vale per questo. E pure per Cloverfield.
Di Lost meglio non parlarne, perché già quello da solo basterebbe per pigliarlo a scarpate.
Ma forse, come attenuante, va detto che in quel caso non era tutta colpa sua.
Si dice anche che il comico sia il mestiere più difficile del mondo.
Uno non può far ridere per sempre. Prima o poi, anche il repertorio più collaudato finisce.
E allora che si fa? Si fa che si va a spulciare tra il vecchiume proprio o di qualcun altro e lo si ripropone con qualche modifica, confidando nel fatto che sono passati vent'anni e nessuno se lo ricorda più.
Una tesi interessante, che a parer mio la si può applicare anche ad altri campi.
Tipo quella parolina magica che ad un certo punto sembrava essere diventata la soluzione divina per qualunque cosa.
Reboot. Ovvero...non abbiamo più idee? E allora rifacciamo tutto da capo, che tanto c'é tutto un nuovo pubblico da accalappiare!
E mi sta bene. Non sono per me, questi film. Non sono io, il pubblico di riferimento.
Ormai l'ho capito.
Non é il MIO Star trek, questo. Ma i miei, ce li ho già.
Di solito, davanti a queste operazioni, mi metto l'animo in pace e me li guardo lo stesso. E alle volte capitano pure delle belle sorprese.
Ma attenzione. Perché tra un reboot ed una REBOOTTANATA il passo é breve.
Perché può capitare che il comico, una volta sul palco, se la faccia sotto e decida di rappresentare la vecchia gag fresca di riciclo alla vecchia maniera. Perché magari quella nuova potrebbe non piacere.
O chissà...magari tra il pubblico c'é qualche estimatore di vecchia data.
Ora...se vuoi fare tabula rasa, per me é ok. Fà un bel respiro, ti pigli le tue reponsabilità, ci rifletti su un attimo e poi ti butti. E vada come deve andare.
Ma soprattutto...abbi il coraggio di andare fino in fondo, per la miseria.
E invece no. Perché devi anche tener conto della vecchia fanbase, che anche loro sono una fonte di introiti. Forse anche l'unica, se non dovesse far presa sulle nuove leve.
Si vuol tenere il piede in ogni scarpa e si finisce per scontentare tutti.
Quante saghe gloriose ho visto negli ultimi anni finire a naufragio, per volersi ostinare a tenere in vita i morti...
Ma a J.J. glì andò bene, in quest'occasione.
Il pubblico sovrano, nonché pagante, fece pollice alzato.
Scusa tanto, J.J. Mi sa tanto che alla fine hai ragione tu. E sei l'unico ad aver capito tutto.
Ma occhio, perché in genere il pubblico lo freghi una volta sola.
Ma J.J. Dimostrerà di non aver capito per nulla la lezione. E non solo con Star Trek, ma anche con la saga fantascientifica di cui si dichiara così tanto fan sfegatato.
Che sia un opportunista non si mette in discussione, il suo vero talento è quello di saper vedere la sua cosa come nessuno, in quello è un vero venditore capace di creare l’attesa, peccato che poi il più delle volte venda fuffa, anche se questo film, resta il suo lavoro migliore. O meno peggio visto che è il mio arci nemico ;-) Cheers
EliminaSarò onesto, i nuovi ST sino a Beyond (il migliore) sono un discreto spasso.
RispondiEliminaQuando si criticano spesso si dimentica gli abissi di schifo in cui sono scivolati i vecchi film.
Mi pare di aver argomentato a dovere tutti i film (e le serie) presentante fino a questo momento, non sono stato tenero con "La Nemesi" giusto per fare un titolo. Inoltre giudicare bene un film, perché l'alternativa è peggiore è proprio la ragione per cui l'ultimo "Star Wars" di GIEI GIEI è stato un tale scempio, perché molti hanno detto che "Episodio VII" comunque era meglio dello schifo in cui erano scivolati i vecchi film. Aggiungo anche che ho ribadito in questo e nel prossimo post (che ho già scritto e arriverà la prossima settimana) che il ritmo di questi film è invidiabile, così come il casting e la musica, ma sono anche i film che hanno creato una dannosissima formula che fin troppo film moderni stanno ancora applicando. Cheers
EliminaNon dovevo commentare ma almeno una lode al sarcasmo con cui hai demolito e sotterrato Abrams è doverosa! 😂
RispondiEliminaSe avesse voluto rifarsi ai film, Uhura avrebbe dovuto flirtare con Scotty, non con Spock che peraltro era puntato dalla Chapel.
Pensa che questo film la prima volta mi era piaciuto e la seconda volta piaciucchiato, ma più ne scrivevo più mi rendevo conto del danno fatto da GIEI GIEI al cinema d'intrattenimento americano contemporaneo. In compenso con il prossimo post non prenderò prigionieri, giuro ;-) Cheers
EliminaL'inizio della recensione dedicata alla colonna sonora è una verità assoluta. Il merito più grande di questo nuovo Star Trek è aver trasportato Giacchino dall'animazione al cinema in via definitiva. Ciò detto ricordo molto bene quando lo vidi al cinema, quella sera prima vidi questo Star Trek, ci andai con un amico giusto per vederlo, poi sulla strada di casa mi chiamò un altro mio compare dicendomi, non andare a casa, torna indietro che andiamo a vedere "Angeli e demoni". Qualcuno direbbe "sticazzi", io pensai ben venga la doppietta XD. Ad ogni modo, vuoi perché non sono mai stato un fan di "Star Trek", vuoi perchè Giei Giei dopo M:I-3 non godeva della mia stima, avevo aspettative molto, molto, molto ba...diciamo nulle va. Usci dal cinema in realtà esaltato perché più che un film di "Star Trek" mi sembrava di aver assistito a una space opera stile "Mass Effect" per Xbox. Ora a distanza di anni questo primo capitolo lo riguardo volentieri e sono sicuramente più gentile di te nei suoi confronti, ma forse proprio perché non sto a fare la conta delle incongruenze interne ed esterne al film o al suo approccio con la saga.
RispondiEliminaAnche io pensavo che sarei stato più gentile, ma scrivere vuol dire anche questo, con tutti i distinguo resta un film tecnicamente ben fatto, ma i suoi difetti, beh li ho elencati no? ;-)
EliminaSono stato fortunato a poter sentire suonare dal vivo Giacchino, non essendo un appassionato di videogiochi non avevo mai sentito la sua colonna sonora di “Medal of honor”, l’ho fatto quella sera con orchestra, come primo pezzo del concerto. Ho avuto un cappotto di pelle d’ora ad avvolgermi (storia vera). Cheers!