Il New Jersey è una palude nebbiosa e anche un po’ lugubre, da questa landa desolata il più delle volte scherzata dai vicini Newyorkesi, sono arrivati il vendicatore tossico della Troma, Bruce Springsteen e il disegnatore Charles Addams.
Il New Jersey è una palude nebbiosa e anche un po’ lugubre, da questa landa desolata il più delle volte scherzata dai vicini Newyorkesi, sono arrivati il vendicatore tossico della Troma, Bruce Springsteen e il disegnatore Charles Addams.
Qualche mese fa un mio amico è stato assunto come aiuto attrezzista in una produzione “della rete”, per una fiction di prossima uscita con un titolo sinistramente simile a “Occhi del cuore 2” (storia vera). I suoi racconti di vita vera dal set, mi hanno inevitabilmente fatto pensare al personaggio di Alessandro (Alessandro Tiberi) infatti mi sono deciso finalmente di finire di vedere “Boris” per intero.
La musica e il cinema mi mandano da sempre giù di testa, quindi perché non celebrarli entrambi in una rubrica di musica e colonne sonore che serva a farvi alzare il volume ricordando che più le cose cambiano, più restano le stesse.
Quarto appuntamento con il nuovo fumetto Western di Leo Ortolani, Matana entra nel vivo e concedetemi una citazione anche a me: Le colt cantarono la morte e fu... tempo di massacro.
Per i più John Krasinski è il tizio che compare nella versione Americana di “The Office”, per qualcuno l’attore che assieme ad Harrison Ford, Alec Baldwin, Ben Affleck e Chris Pine ha interpretato l’unico eroe occidentale che cambia sempre attore, senza che nessuno se che a nessuno freghi un accidenti, ovvero Jack Ryan.
Il più grande inganno del diavolo è stato quello di far credere al mondo che lui non esiste (cit.), il più grande inganno del maledetto GIEI GIEI invece? Essere riuscito a far credere al mondo di avere vero talento. Parleremo di questo nel nuovo appuntamento settimanale con la saga di “Star Trek”.
Alan Moore ha esplorato futuri distopici, ha smontato gli ingranaggi dei super eroi ed esplorato tutta la gamma di colori degli eroi di carta, ma forse il suo lavoro più complesso, colto e strutturato è quello che ha come protagonista l’assassino più famoso della storia, Jack lo squartatore.
Il gran casino globale della pandemia pare non aver intaccato la professionalità della Pixar, certo molti dei suoi titoli recenti sono stati dirottati dalla sala al paginone di DisneyPlus, il povero Onward è sicuramente quello che ha pagato il prezzo più alto in termini di visibilità. Ma seguendo il buon risultato di Soul, uscito direttamente sulla piattaforma di streaming è arrivato anche la loro ultima fatica, ovvero “Luca”.
Ci tenevo a contribuire in minima parte a questo giugno e in occasione del “Pride Month”, non potevo perdere la possibilità di affrontare quello che a casa Cassidy è un assoluto culto: “Priscilla - la regina del deserto”.
Bisogna dirlo: è stata una lunga svolazzata, ma purtroppo siamo arrivati alla fine... Benvenuti all’ultimo capitolo della rubrica… Above and beyond!
Nel corso di questa lunga rubrica su “Star Trek” abbiamo solcato lo spazio, affrontato Romulani, Khan e Klingon, ma l’avversario più grande è qui. Verrà la morte (del cinema) e avrà negli occhi i “lens flare” di GIEI GIEI.
Una grande fetta di pubblico lo ricorderà solo per quando sbraitava dietro al San Bernardo, ma qualche giorno fa ci ha lasciati un grande attore come Charles Grodin, che avete visto recitare (bene) in tantissimi film e mi auguro per voi, anche in quello con cui vorrei ricordarlo oggi.
A nessuno piace chi gongola, ma nemmeno chi fa il Nelson Muntz della situazione. Anche se questa volta mi tocca, perché è dal 2019 che lo dico che zio George A. Romero (la “A” sta per amore, ve lo ricorderò sempre) prima o poi sarebbe tornato. Lo dicevo perché ci credevo, lo dicevo perché sapevo che prima o poi “The Amusement Park” sarebbe uscito.
Vi avevo già raccontato del mio bizzarro rapporto con la saga di “Saw”, in occasione del (fallito) tentativo di rilancio della serie di ormai quattro anni fa. L’unico capitolo che mi piace sul serio è il capostipite, ma questo non ha influito minimamente su quella che nel corso del tempo (e dei seguiti) era diventata una tradizione: andare al cinema a vedere il nuovo “Saw” ad ogni nuovo ottobre che si presentava sul calendario.
La musica e il cinema mi mandano da sempre giù di testa, quindi perché non celebrarli entrambi in una rubrica di musica e colonne sonore che serva a farvi alzare il volume ricordando che ciò che è, ciò che è stato e ciò che sarà comincia qui, con le parole: «All'inizio c'era Howard!»
È nato prima l’uomo o la pandemia? Nel senso, pensate che considerando l’ultimo strambo anno e mezzo che abbiamo vissuto, le storie che utilizzano una pandemia globale come spunto iniziale, aumenteranno oppure erano già nell'aria prima di tutto questo gran casino? Inizio criptico per un post lo so, lasciatemi argomentare meglio.
“Stuck” in inglese sta per bloccato, incastrato o più in generale, nei guai. Un titolo semplice, ma perfetto per il film di oggi, benvenuti al nuovo capitolo della rubrica… Above and beyond!
Il viaggio di questa Bara Volante nell’universo di “Star Trek” questa settimana segue la rotta di “Enterprise”, vi consiglio di allacciarvi le cinture di sicurezza, perché si ballerà un po’.
Il maestro Roger Corman ha tenuto a battesimo tanti talenti sui set dei suoi film, il più delle volte girati in contemporanea, il lavoro non mancava ma soltanto di un futuro regista Corman è arrivato a dire: «Sul set tutti camminavano, Jimmy correva».
In realtà penso di essere la persona meno adatta ad affrontare i film della saga di “The Conjuring”, badate bene, non me ne perdo uno nemmeno per errore, però questa formula ormai collaudata di fare film mi annoia più che crearmi vero interessare.
Un film di Guy Ritchie è come il secondo giro di bevute, non si rifiuta mai. Specialmente dopo che il nostro si è rimesso in careggiata con The Gentlemen, dopo un paio di titoli davvero poco a fuoco. Inoltre l’interesse per questo nuovo “Wrath of Man” era garantito anche dalla presenza di uno dei prediletti di questa Bara, Jason Statham.
La musica e il cinema mi mandano da sempre giù di testa, quindi perché non celebrarli entrambi in una rubrica di musica e colonne sonore che serva a farvi alzare il volume ricordando uno dei miei Milius preferiti.
Poteva un maestro dell’orrore come Stuart Gordon venire ignorato da una serie intitolata “Masters of Horror”? Proprio no, infatti questo sarà l’argomento del nuovo appuntamento con la rubrica… Above and Beyond!
Se cercavo strani e nuovi mondi quando mi sono imbarcato in questo lungo viaggio sulla rotta di “Star Trek”, di sicuro oggi qui, ne troverò di stranissimi, benvenuti ad un nuovo capitolo di questa lunga maratona Trekkie.
No, non ho deciso di fare un elenco dei miei “odiatori” personali (tutti e sette), oggi mi sono messo in testa di affrontare il nuovo film di Taylor Sheridan, in uscita in streaming il 3 giugno, proprio ora che i cinema stanno faticosamente e timidamente riaprendo. Ci sarà pure un motivo no?
Poche altre cose al mondo mi tirano fuori l’acido dalle vene in stile Xenomorfo, più dei famigerati “Live action” della Disney, ma se siete corsi al cinema (o su Disney+) per vedere la storia di una cattiva, potete sopportarmi anche in versione “Crudelio” in fondo ho anche una Dalmata, quindi sapete che quando di mezzo ci sono le macchie, non mi posso proprio tirare indietro.