sabato 1 maggio 2021

The Falcon and the Winter Soldier (2021): è affetto (per chi lo sa)

Continua il piano di espansione dei Marvel Studios sul piccolo schermo, senza perdere troppo tempo il venerdì di DisneyPlus è passato da WandaVision alla nuova miniserie “The Falcon and the Winter Soldier”. Un passaggio non proprio indolore bisogna ammetterlo.

Gli intenti delle due (mini)serie erano differenti, “The Falcon and the Winter Soldier” è un lungo film per la TV di circa sei ore di durata, che non si adatta molto bene allo spezzettamento di un episodio alla settimana che caratterizza la politica di DisneyPlus. WandaVision era una serie perfetta per il piccolo schermo proprio perché ne sfruttava il formato alla perfezione, invece le avventure “Bromance” dell’uomo uccello (eh?) e dell’accigliato soldato d’inverno non funzionano altrettanto bene, almeno non come singoli episodi settimanali, ovvero il formato che ha fatto la fortuna di The Mandalorian, per restare su DisneyPlus ma cambiando “universo” narrativo. Quindi il consiglio è quello di gustarsi tutta la serie insieme o comunque, guardando gli episodi a distanza ravvicinata, anche perché le puntate 1x02 e 1x03 sono decisamente le più soporifere e anche le meno riuscite di tutta la miniserie.

Anche se ormai le regole del gioco dovreste conoscerle dopo un decennio di film di tizi in super calzamaglia, vi avviso lo stesso: [Cassidy ispira forte] The Falcon and the Winter Soldier [Cassidy espira forte] comincia subito dopo gli eventi di Endgame, quindi per comodità vi avviso, da qui in poi SPOILER!

“Chi stai fissando adesso?”, “Non lo so, ci sono delle persone dentro una Bara Volante”

Sam Wilson (Anthony Mackie) è stato scelto da Capitan America (mi rifiuto di chiamarlo “Captain”) in persona per essere il nuovo portatore dello scudo, moderno Excalibur che oltre a ritornare al proprietario dopo ogni lancio, è un simbolo di cui l’America (quindi il mondo occidentale) ha bisogno, solo che Falcon questa responsabilità proprio non la vuole e preferisce continuare le sue missioni in giro per il mondo, come quella in piano sequenza iniziale della prima puntata, che è anche una delle migliori scene movimentate che dovremmo farci bastare per tanti, troppi episodi.

“Ehi sono Falcon non l’aquilone di Charlie Brown taglia ‘sta corda!”

L’aver consegnato lo scudo al museo Smithsonian (quindi al governo americano) non ha messo di buon umore l’ex soldato d’inverno, Bucky Barnes (Sebastian Stan), anche se credo che niente possa mettere di buon umore “l’uomo che fissa la gente”, ex spalla di Cap, ex Lupo Bianco del Wakanda, insomma ha più soprannomi lui di Prince.

Bucky dopo gli eventi di Endgame e il tirocinio nel Wakanda, ora è un uomo (quasi) nuovo, attraverso sedute dalla psicologa (dirette da un regista con una macchina da presa a cui si è bloccato il tasto dello zoom), il nostro ha redatto una lista di persone a cui ha fatto del male nella sua vita, insomma è diventato Earl di “My Name is Earl”.

“Mi sto solo sforzando di essere una persona migliore, il mio nome? Bucky”, “Guarda che se ti atteggi come Earl, scordati che io faccia Crabman!”

Parliamoci chiaro, le prime puntate di “L’uomo uccello e l’uomo che fissa la gente” mi ha deluso sotto parecchi punti di vista, uno dei punti di forza della Marvel è quello di avere svariati filoni per i suoi personaggi, questa miniserie si incastra perfettamente in quello più “politico” (virgolette obbligatorie) di film come "Captain America: The Winter Soldier" (2014) o Civil War, ma i due titolari della serie fino a questo momento, erano stati ben poco carismatici, Falcon credo che abbia un problema strutturale che si porta dietro fin dai fumetti (un uomo con le ali che vola, che super potere sarebbe esattamente?), mentre Sebastian Stan si alterna tra una certa capacità di colpire il pubblico femminile con la sua presenza, e la presenza scenica rubata al migliore (o al peggiore, tanto è uguale) Steven Seagal, anche se sapete che non sono un fanatico della famigerata “espressività” come unico metro di giudizio per il talento.

Bisogna dire che nemmeno Wanda aveva avuto chissà quale utilizzo nei film della Marvel, Elizabeth Olsen ha potuto finalmente mostrarci il suo talento solo nella miniserie WandaVision dopo anni passati a tenere le manine tese davanti allo schermo verde, quindi mi auguravo che questa nuova miniserie, avesse il ritmo sincopato del recente fumetto mandato alle stampe dalla Marvel (anticipando l’uscita della serie tv) in cui anche due eterne spalle come Falcon e Bucky, funzionavano grazie ad una buona chimica, che purtroppo è quasi totalmente mancata alle loro controparti in carne, ossa, ali e braccia di Vibranio.

I segreti di Brokeback Mountain Marvel.

Era lecito aspettarsi una sorta di “Buddy Movie” sul filo della gloriosa tradizione iniziata da Walter Hill? Magari anche meno, ma invece i due protagonisti sono due discreti pali anche piuttosto impacciati tra di loro, caratterizzati con quintali di “Bromance” sì, ma di quella che viene fuori quando agli sceneggiatori scappa la mano. In più di un momento, più che Roger e Martin, mi sembravano più Turk e J.D. di Scrubs ma senza tutte le parti comiche divertenti. Specialmente nei sonnolenti episodi 1x02 e 1x03 ho sperato di sentirli finalmente duettare sulle note di Guy love. Sarebbe stato fantastico, la prima coppia dell’universo Marvel, avete presente a che livello di decibel sarebbero arrivate le urla di tutti quei nerdacci (rappresento la categoria, quindi posso dirlo) che strepitano sempre perché la Marvel utilizza personaggi “inclusivi” solo perché sono degli ipocriti? Ci sarebbe stato da divertirsi.

Bucky e Falcon in un'acrobatica scena d'azione.

Per somma gioia dei nerd che non hanno capito come funziona la Marvel da più di settant’anni, i personaggi appartenenti a tutte le categorie non mancano, si perché “The Falcon and the Winter Soldier” si gioca anche la carta di Isaiah Bradley, il primo esperimento con il siero del super soldato, fatto su soldati di colore. Un personaggio che nei fumetti Marvel ha esordito nel 2003, quindi ben prima di quella che alcuni (che ancora non hanno capito in che direzione gira il mondo) pensano sia solo una moda passeggera.

Isaiah Bradley, sfruttato e dimenticato dal suo Paese, rappresenta quell’America nera, giustamente arrabbiata a cui Sam sente di appartenere. Il nostro potente uomo-uccello (ok, non lo dico più giuro!) sente che accettando il potere e la responsabilità di uno scudo, appartenuto ad un ragazzone bianco, biondo e con gli occhi azzurri, non solo potrebbe non essere all'altezza, ma potrebbe tradire i suoi fratelli. Infatti “The Falcon and the Winter Soldier” nelle prime puntate, in maniera un po’ impacciata cerca di seguire questo filone, con Sam fermato dalla polizia lungo le strade di Baltimora solo perché nero, ma lasciato andare una volta riconosciuta la sua identità di Vendicatore, o Avengers se preferite.

Si perché l’ansia di mettere un nome Yankee a tutto, colpisce anche l’adattamento televisivo di un vecchio avversario di Cap dei fumetti, che abbiamo sempre chiamato lo Spezzabandiera, ma che qui diventa il gruppo rivoluzionario dei “Flag-Smasher”, che come gli amici al bar di Gino Paoli vorrebbero cambiare il mondo utilizzando il siero del super soldato, ma sembrano più che altro una banda di volenterosi imbranati. Considerando il loro logo, mi è venuto istintivo ribattezzarli “Movimento cinque dita”.

Dei cattivi da “Facciapalmo”, nel vero senso della parola.

Una volta stabilita la minaccia, bisogna alzare la posta in gioco, quindi nei primi episodi della miniserie, mentre i due titolari vivono nella loro indecisione (ho detto basta battutacce a doppio senso!) a prende il palcoscenico è il barone Zemo, cattivone coinvolto nella vicenda per sfruttare i suoi contatti e portare la serie in uno dei (non) luoghi Marvel che da lettore ho sempre amato di più, la pericolosa isola di Madripoor. Avete presente i peggiori bar di Caracas? Sono luoghi da educande rispetto alla fumettistica Madripoor, un'isolaccia piena di tagliagole e pendagli da forca che meriterebbe una serie tutta sua, sarebbe l’equivalente Marveliana di ValVerde, anche se qui viene rappresentata in un posto tutto discoteche e luci al neon, che nelle intenzioni dovrebbe fare tanto John Wick ma purtroppo solo in quelle.

Madripoor, il posto più pericoloso di tutto l’universo Marvel e voi me lo fate sembrare Las Vegas!

Si perché Zemo risulta per interventismo e carisma, il personaggio in grado di rubare la scena, diventando la famigerata linea comica (sento le urla di Renè Ferretti in sottofondo), anche se ammettiamolo, Daniel Brühl tutto mi sembra tranne che un attore a suo agio nei panni dell’alleggerimento comico. Se buca lo schermo è solo per vuoto pneumatico di carisma da parte dei due titolari, inoltre le scene d’azione non ci vengono certo incontro.

Dancing Zemo is the new Spider-Emo.

Devo ammettere che il campione di MMA Georges St-Pierre è stato utilizzato meglio nei cinque minuti in cui compare qui, piuttosto che dai fratelli Russo (ci vuole anche poco), ma specialmente nell’episodio 1x03 le scene di lotta violano la sacra trinità (regia, coreografia, atleti capaci), portando in scena belle coreografie ma montante malissimo, quindi diventa normale vedere Sharon Carter (Emily VanCamp), sparare a bruciapelo in faccia ad uno sgherro, senza che si intraveda nemmeno l’effetto del colpo. Ovvio, non mi aspetto da una serie targata Disney le fratture esposte e i fori di uscita (sono Cassidy, non sono nato ieri), ma mi aspetto per lo meno scene d’azione montante come si deve, considerando anche che sia Falcon che Bucky, non si fanno troppi problemi ad eliminare, in maniera definitiva, un ragguardevole numero di sgherri, più di quanto mi sarei aspettato, questo devo ammetterlo.

La musica cambia nell’episodio 1x05, dove i tanti spunti seminati vengono finalmente raccolti e la puntata comincia con uno scontro a tre tra super tizi, che finalmente tiene conto nella coreografia di combattimento, delle singole capacità personali, perché se hai un lottatore fortissimo ad utilizzare i pugni, è giusto esaltarlo in una coreografia di combattimento orientata in questa direzione, ma se hai un tizio che vola e uno con un braccio indistruttibile, sarebbe logico fare lo stesso e finalmente questo accade all’inizio della quinta puntata.

Perché alla fine “The Falcon and the Winter Soldier” è una miniserie che funziona più di testa che di pancia, per quattro episodi a tenere banco sono gli spunti davvero interessanti disseminati nella storia. Ci sono tante Americhe in questa miniserie, quella nera e radicale di Isaiah Bradley, quella che sta prendendo coscienza di sé e del suo potere (e responsabilità) rappresentata da Sam Wilson, ma anche l’America bianca convinta di poter aggiustare il mondo e che proprio non vuole guardare in faccia i suoi errori, quella rappresentata da John Walker.

"State parlando di me? Eccomi qui pronto a farvi vedere stelle e strisce!"

Bisogna dirlo, Wyatt Russell con la maschera è un nasone a patata (ereditato da mamma) quasi tenero nella sua illusione, un ragazzone senza poteri, eroe di guerra convinto che le sue tre medaglie al valore, possano bastare a diventare il nuovo Capitan America. Scoprirà presto che pesante è il braccio di chi porta lo scudo, era così il detto? Magari ricordo male. Le responsabilità possono esistere senza i poteri? John Walker è l’America pronta a ricorrere a tutto (anche al siero del super soldato, una sorta di steroidi per supereroi) pur di raggiungere un fine, ecco perché il figlio del vecchio Kurt tira fuori il meglio (o il peggio) del suo personaggio quando fa sprofondare John Walker nel lato QAnon della Forza, perché l’America del 2021 è anche questo e questa miniserie da questo punto di vista è davvero molto riuscita nel rappresentare tutte le sfaccettature di un Paese controverso e spezzato, alla ricerca di un Capitan America in grado di guidarla, si spera nella direzione giusta.

"Excalibur", "No, le robe con la X nel nome le lasciamo agli Uomini-Pareggio"

L’episodio 1x05 resta il migliore del lotto, non solo perché comincia e si gioca scene di lotta finalmente dirette e coreografate come si deve, ma anche perché completa il passaggio al “lato oscuro” di Walker, peccato che il gran finale apparecchiato risulti riuscito ma con parecchi difetti.

Girare tutte le scene d’azione dell'episodio 1x06 di notte, resta un ottimo modo per mascherare alcune magagne di regia, inoltre, possibile che Walker dopo un veloce processo farsa, che si risolve più o meno: «Riportaci il costumeeeeeeeee!», possa davvero concludere l’arco narrativo del personaggio con John con la barba lunga di tre giorni, un veloce (velocissimo!) pentimento e poi pacche sulle spalle con tutti, come se non fosse accaduto niente. Sul serio? Ormai mi sembra che la narrazione orizzontale, il portare avanti la lunga trama dell’universo Marvel, abbia la meglio (e sia più importante per i fan) sullo sviluppo dei singoli personaggi. Certo ora la Marvel può giocarsi il nuovo US Agent e Valentina Allegra de Fontaine (interpretata splendidamente da Julia Louis-Dreyfus), ma sei episodi per questa miniserie in certi momenti sono sembrati troppi (per le lungaggini della trama) a volte troppo pochi (per sviluppare per bene i personaggi).

"Nero si può avere?" (quasi-cit.)

Il discorso alla nazione del nuovo Cap in carica corre in pericoloso equilibrio tra il qualunquismo e frasi mandate a segno, il risultato finale per “The Falcon and the Winter Soldier” è una trama che azzecca molti punti davvero interessanti ma non ha la forza e il tempo per svilupparli a dovere. Anche se è ammirevole il fatto che nella settimana della sentenza del processo che l'America stava aspettando, la Marvel sia stata in grado di giocarsi un finale davvero al passo con i tempi. Lo hanno fatto perché hanno pianificato bene i tempi? Sono stati fortunati o hanno saputo interpretare la cronaca di un Paese in fermento? Sono ipocriti? Sono "troppo politici" come si usa dire in uno strambo Paese a forma di scarpa? Sono dittatori che benpensano? Oppure come diceva un tale di nome Stan, la Marvel è il mondo che vedi quando guardi fuori dalla finestra? Io credo che l’ultima sia la risposta giusta.

Anzi trovo anche molto azzeccato il fatto che la Marvel utilizzi le sue super tutine per parlare di problemi concreti, certo in una miniserie dove tutti lanciano lo scudo con così tanta precisione, la trama risulta sbilenca e spesso zoppicante, il bersaglio è stato mancato ma il lancio, era decisamente nella direzione giusta.

Ora sotto con “Loki”, che spero risulterà meno canonica e più frizzante nell'utilizzare il formato televisivo, abbiamo ancora bisogno della finestra Marvel aperta sul mondo.

40 commenti:

  1. Probabilmente l'unica cosa che mi aveva avvicinato a questo progetto è il figlio di Kurt, visto che nel tempo ha dimostrato di saper reggere i ruoli del padre. Ma non so anche se guardarla.

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    1. Lui è molto bravo in un ruolo reso non semplice dalla trama ma a ben guardare, anche il più sfaccettato. Se deciderai di farlo penso che Wyatt ti risulterà comunque uno dei migliori del lotto. Cheers

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  2. una domanda da profano,ma Sam Wilson in teoria per poter usare lo scudo in vibranio,non dovrebbe essere un super soldato?da quello che so e solamente un tizio con le ali,nel primo film di capitan bandiera americana non si diceva che occorrevano dei riflessi superiori per poterlo usare senza piantarselo a tutta velocita in fronte?

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    1. Corretto, infatti Sam ricorre ad un antica tecnica: il training montage. Qui ci starebbe una canzone da "Team America" ;-) Cheers

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  3. Non vorrei passare per uno stronzo,ma per quale motivo si e pensato che questo soggetto potesse funzionare?seriamente il secondo film di capitan america era piaciuto perche aveva un buon soggetto,ma di certo i personaggi non erano il suo forte,capitan america era un tortellone,Sam Wilson era un tizio incontrato per strada ,che a fine film tira fuori le ali,ma ha nessuno fregava di lui,mentre il soldato d'inverno che io chiamavo il cattivo dell'Ispettore Gadget inquadrato in volto,era semplicemente il braccio armato dei cattivi interpretato da un tizio ancora piu tortellone di Capitan America,una miniserie con protagonisti bird-man e braccio di ferro soprattutto con quegli attori,non mi attrae affatto!

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    1. Di sicuro Bucky e Sam non hanno il peso divistico che possono avere Jason Todd & Dick Grayson. Questo già si sapeva da molto tempo.

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    2. Se ci pensi anche Wanda non aveva avuto chissà che caratterizzazione, da queata miniserie i due personaggi migliorano, anche se non ne sono usciti (a mio avviso) bene come Wanda. Cheers!

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    3. Anzi devo dire che Falcon esce come un personaggio per cui ora mi è più facile fare il tifo, Bucky invece, bah(cky). Cheers

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  4. Ma solo a me i cattivi mascherati,sembravano un plagio degli orchi che portano la mano bianca di Saruman?

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    1. Ma dopo aver conosciuto Jason Voorhees ;-) Cheers

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  5. Provero' a vederla, anche se ad una prima impressione non mi ha convinto piu' di tanto.
    Insomma...con l'omonima serie finalmente sia Scarlet che Visione hanno avuto il giusto sviluppo che meritavano, ma Falcon cos'ha veramente da offrire?
    Ancora ancora il Soldato d'inverno.
    Riferendosi solo alla sua versione MCU, nei film lo avevo trovato tosto quanto bastava. Qui non mi pare altrettanto riuscito, o mi sbaglio?
    La parte forse piu' riuscita e' stata forse mostrare uno spaccato dell'America di oggi, come hai detto tu.
    Un paese che sta cercando disperatamente qualcosa o qualcuno in cui credere.
    Sotto con Loki, sperando non la bruttino troppo in caciara.
    Personalmente, anche se qui parliamo di animazione, la serie che aspetto al varco e' "What If...?"
    Dici che siamo di fronte a quel nuovo "Into the Spider-verse" che aspetto da piu' di due anni?
    Ci spero tanto.

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    1. Per assurdo Bucky che aveva più da offrire (nel fumetto lo ha fatto nel periodo in cui Steve Roger era fuori dai giochi) qui non evolve molto, Falcon è pronto per un film solista. Ma posso dirlo? Ora io voglio vedere la serie animata su M.O.D.O.K e ho qualche aspettativa per Loki. "What if...?" farà esplodere diversi crani nerd ;-) Cheers

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  6. Ciao amico,mi chiamo Bucky,un tempo ero cattivo ma ora ho stilato una lista con tutti i torti da me compiuti ai danni del prossimo!Qualche anno fa ho massacrato tutta la tua famiglia,c'e qualcosa che posso fare per poter rimediare?

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    1. "You know the kind of guy who does nothing but bad things and then wonders why his life sucks? Well, that was me" (cit.) Cheers!

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  7. Vista tutta tra risate sguaiate (per la terapia di coppia soprattutto) e pennichelle varie. Personaggi di cui, mi sono resa conto, non ricordavo quasi nulla pur avendoli visti già in diversi film: vorrà dire qualcosa! Ora aspetto con trepidazione Loki, finalmente si torna ai piani alti!

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    1. Loki ha molto potenziale, specialmente considerando la mini a fumetti che useranno come punto di partenza ;-) Cheers

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  8. Abbandonata dopo il primo episodio che, aldilà della bella apertura, mi ha lasciato senza alcun interesse ad andare avanti. E da quanto leggo, non ho perso nulla.

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    1. Si direbbe che tu abbia visto SOLO un episodio! ^^

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    2. La puntata 1x05 merita, ma bisogna faticare per arrivarci. Cheers

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    3. Direi di sì, una miniserie di una puntata e poi basta ;-) Cheers

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    4. Si, per me è stato così. Ho visto solo il primo episodio. Beh, non è che tutto ciò che fa la Marvel sia oro colato. Vogliamo parlare di Black Panther?

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    5. Anche no, peggior film Marvel per quello che mi riguarda. Cheers

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    6. Anche per me Black Panther è il peggior film del lotto, eppure si beccava la sufficienza.

      Falcon and the Winter Soldier riesce ad essere il peggior prodotto in generale (ora che non ci sono più solo film), rimanendo insufficiente...

      Il pitch meeting sul tema ( https://youtu.be/URHTrIlO3Os ) riporta esattamente tutti i problemi che qua a casa Corso abbiamo riscontrato.

      La prima puntata l'ho trovato pessima (mi sono sembrate interrssanti solo le parti con bucky); l'intro "action" mi ha lasciato, anche von mia estrema sorpresa, proprio indifferente ed anzi infastidito per il suo protrarsi.
      Paradossalmente le puntate con Zemo sono state quelle più interessanti!
      Mentre la puntata 4 proprio l'ho trovata totalmente stupida: svolte di trama solo perché sì, senza nessuna contestualizzazione.
      Walker ha ammazzato un terrorista che aveva appena rivendicato l'attentato bombarolo nel quale avevano petso la vita anche dei bambini... e la reazione di tutti è di disgusto, prendendo le distanze (senza però mai smettere di filmare) e processando walker?
      In un contesto verosimile ci sarebbero stati almeno tanti applausi quanti fischi, se non addirittura solo applausi.
      Personalmente poi trovo wilson un enorme ipocrita: zemo e morgentau sono formalmente identici (diversi solo per motivazioni e capacità: laddove il primo è in grado di perseguire la propria agenda, la seconda è solo un'imbracchista), eppure uno è un terrorista, l'altra "non chiamatela terrorista", una che ha dato l'ordine di far bruciare vivi dei civili solo per "dare loro qualcuno da salvare" (o era una che scommetteva sulle incapacità proprie e dei suoi uomolini, oppure doveva mettere in conto che se gli eroi non ci fossero riusciti, in tempo, quei civili sarebbero morti...); per non parlare poi che tra una sharon ferita e sanguinante con un colpo di pistola in pancia e la terrorista ormai morta, sto fesso si prende la briga di portare fuori la salma e poi di fare la paternale più populista e demagogica possibile, dimenticandosi nuovamente per l'amica (?) ferita ed anzi stupendosi poi alla fine quando la trova con dei paramedici?!
      Ma quale nuovo capitan america, a rifare la gavetta da capo dovrebbero mandarlo (considerato poi che tutti i "suoi" poteri sono frutto della tecnologia wakandiana, che l'hanno reso più una sorta di iron patriot con le ali in aggiunta ai razzetti, che un capitan america... altra nota sui "poteri": anche tony si affidava completamente alla tecnologia, ma se la inventava e produceva lui, come nei fumetti fa peter con la ragnatela... avere tecnologia wakandiana alle spalle del simbolo americano sarebbe uno spunto perfetto per una trama che non mi aspetto verrà mai toccata dall'MCU, purtroppo).

      Insomma tutto molto deludente e la scusa che hanno dovuto fare reshoot per eliminare tutta una porzione consistente di plot (malattia globale forse causata dal bleep, vaccini da rubare, un personaggio completamente tagliato e rimasto in un'inquadratura, linee ridoppiate sopra fuori campo, etc) non è sufficiente per giustificare il disastroso risultato finale.

      Se devono seguire il filone più politico dell'MCU, devono prendere allora sceneggiatori più capaci: è un filone che è meglio non trattare se bisogna farlo con superficialità e qualunquismo.
      Il tema dei "ritornanti" è un tema che già si è visto nella realtà: dopo la caduta del muro, chi era riuscito a fuggire dalla germania est tornando "a casa" si è trovato proprio con le abitazioni occupate da altre famiglie, proprio come è successo ai bleepati in questo scenario fantapolitico.
      Il tema è stato molto serio e non può essere risolto con la paternale in diretta tv "dovete fare meglio"...

      Nathan

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    7. L'unica parte che funziona è la rappresentazione delle tante Americhe, ognuna incarnata da un personaggio, spunto di base bellissimo, in gran parte sprecato da minutaggio utilizzato male e trama con difetti logici enormi. Ma non credo che nessuno lancerà mai l'iniziativa #RestoreTheFalconAndTheWinterSoldier ;-) Cheers

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  9. Concordo sul fatto che Sam Wilson sia un personaggio con poco carisma e che non ha grande presa sul pubblico, d'altronde non ha super poteri, può solo volare come un uccello, sarà anche forte e coraggioso, ma, onestamente, se mi metto nei panni di un bambino, chi vorrebbe essere Falcon?
    Discorso diverso per Bucky, sarebbe sulla carta abbastanza sfaccettato, prima buono, poi cattivo, infine redento, da essere abbastanza interessante, tra l'altro Capitan America e Il Soldato d'inverno è uno dei miei film preferiti dell'universo marvel, proprio per il fatto che c'è un personaggio così borderline. Insomma forse proprio la scelta di accoppiarli (!) non è il massimo fin dall'inizio. Detto questo per ora non la guardo, mi ispira molto più la serie su Loki dove ho visto ci sarà anche Owen Wilson. Buona festa dei lavoratori 👋

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    1. Falcon emerge come un personaggio per cui ora, ho quasi voglia di fare il tifo, spero di vederlo evolvere ancora. Temo che Bucky e John Walker finiranno a fare tappezzeria a meno di qualche piano che la Marvel sicuramente ha in testa. Auguri e buona festa! Cheers

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  10. Non la vedrò ma mi tengo informato qui sulla Bara :-P

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  11. Fa un po' tristezza vedere gente che ha contribuito a salvare (e ripopolare) il mondo ridotti a fare la terapia di coppia (almeno ci fosse davvero stata la svolta gay, avrebbe avuto un senso).

    Delusione per Winter Soldier, partito da figo badass per diventare un bolso piagnone.
    Idem per John Walker, potenziale sprecato.
    Falcon nemmeno pervenuto, un personaggio che anche da incazzato sembra stia sbadigliando.

    Mi sarebbe piaciuto invece saperne di più su Isaiah, una puntata sulla storia come CA potevano dedicarla.

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    1. Si, si sarebbe potuto fare meglio, ma penso fosse anche la serie più problematica (a livello di carisma dei personaggi) tra tutte quelle annunciate dalla Marvel. Isaiah che ha avuto una mini a fumetti tutta sua e poco altro, ma sua nipote ha fatto più strada ;-) Cheers

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  12. Con tutti i suoi difetti io da amante dell'MCU me la sono goduta in pieno :) Si vede proprio che c'è tutta la produzione Disney dietro!

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    1. Chi ha lasciato Falcon alla fine di "Endgame" lo ritroverà (probabilmente in "Cap 4") come titolare, quindi proprio come nei fumetti di super eroi, questa miniserie è quello che i nostri cugini yankee chiamerebbe un "tie-in". Espressione che a me fa pensare ad un tipo di pasta lunga ottima con il sugo ;-) Cheers

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  13. Non so dove scriverti, posso ripubblicare qualche tuo articolo su https://www.giornalepop.it/ ?

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    1. Certo sarebbe fantastico, ripubblicalo pure vi leggo sempre ;-) Cheers!

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  14. Non l'ho ancora guardato perchè guarsando il trailer non mi ispirava molto, e leggendo i commenti qui sotto, non mi sento molto invogliato.
    Domanda: posso saltarlo oppure è essenziale guardarlo per la continuità dei prossimi film?

    138 volte grazie!

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    1. Penso che nei prossimi film troverai Falcon con lo scudo e un costume nuovo e un tale di nome USAgent, per ora potrebbe bastarti questo per essere aggiornato sulla famigerata continuità ;-) Cheers

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  15. Visto con molta calma e concluso solo con qualche giorno di ritardo rispetto al resto del mondo. Sono fondamentalmente d'accorto col tuo post. La serie è oggettivamente ben fatta e ha un paio di scene veramente da incorniciare (l'avvio con Falcon contro gli elicotteri e il nuovo Cap che secca il tizio usando lo scudo ad esempio). Peccato che il ritmo sia tutto tranne che televisivo, ci siano mille e più spunti gettati nel mucchio senza svilupparli più di tanto e molte cose mi hanno fatto alzare parecchio il sopracciglio denotando una certa pigrizia nella scrittura (tipo: Falcon è un Avengers ma non ha due spicci da prestare alla sorella per salvare la barca di famiglia? Addirittura il tizio in banca lo tratta malissimo. Boh! O l'evasione di Zemo avvenuta fuori schermo). Sorvolo sul fatto che Falcon abbia ottenuto il superpotere di saper usare lo scudo dopo due giorni di corsa e qualche lancio nel cortiletto di casa. Della serie: "Le cose stanno così e devono proseguire così. Nessuna domanda! Andiamo avanti...".

    Non posso dire che non mi sia piaciuto, ma non è stato nulla di che è che nel "mio personalissimo cartellino" non so se posso dargli la sufficienza. Due personaggi "minori" hanno ottenuto un po' più di spazio e un po' più di profondità rispetto ai film dove erano dei semplici comprimari. Forse (e sottolineo il forse) se avessero snellito inutili sottotrame e avessero concentrato tutto in 4 episodi di fanta-politica e doppi-giochi dove i nostri si limitano a fare le "spie" e ad indagare con ovvi momenti di menare dove via via intervengono il nuovo Cap, l'agente Carter e i suoi sgherri o le Dora Milaje a togliergli le castagne dal fuoco, avrebbero centrato meglio il bersaglio. Alla fine la "trama base", il voler riportare il mondo al pre-BLIP, avrebbe pure senso. Peccato che è tutto fatto e sviluppato coi piedi.

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    1. Per assurdo l'idea del super eroe famoso ma spiantato aveva anche senso, solo che è una delle cento trovate interessanti buttate a caso nel mucchio. Cheers!

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  16. C'è stato grande sforzo per la serie. Dentro c'è tutto gruenwald (Sempre sia lodato): batroc, spezzabandiera, powerbroker, us agent, Lemar, zemo. Mancava solo crossbones ma era già stato usato nel film. E per tutto questo la serie già merita di essere vista. Il combattimento tra falcon, bucky e walker è fatto veramente bene. Ciò che non mi è piaciuto è la storia del siero. Cap non ha mai avuto bisogno della superforza. Lui rappresentava l'apice del potenziale umano. Non sollevava auto né reggeva palazzi ma giocava nello stesso campionato di Thor. L'allegria era semplice e anche molto yankee ma ha sempre funzionato. Tutta la trama del powerbroker doveva dare la superforza senza parlare di siero del supersoldato. Che è ciò che succede nei fumetti dimostrando che us agent è fisicamente più forte di cap ma per il resto è nettamente più mediocre. Infine un appunto su falcon: a chi si lamenta che non ha superpoteri vorrei fargli vedere come andava giro prima dei film. Adesso sembra quasi un jet da combattimento.

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    1. Esatto, infatti il mio appunto era da vecchio lettore, quando Redwing era Redwing e non un drone. Per il resto analisi perfetta, peccato che dopo questa miniserie non sia proprio tutti così lampante come nel tuo commento. Cheers!

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