Abbiamo un mistero a bordo di questa Bara Volante da affrontare oggi, un mistero legato a filo doppio con il nuovo appuntamento settimanale con “Star Trek”, bentornati!
Il mistero di oggi si chiama “Star Trek - L'insurrezione”,
mistero perché pur avendo visto al cinema Primo Contatto e sicuramente anche il film successivo dedicato all'equipaggio di The Next Generation (a breve su queste Bare), proprio non ricordo come mai non andai a vedere anche “Star Trek -
Insurrection” al cinema, oppure peggio, se l’ho fatto non ne conservo memoria.
Eppure ricordo bene un certo martellamento mediatico, con la
pubblicità in tv del film che passava a ripetizione e F. Murray Abraham
conciato da alieno che urlava «Gnoooooooo!», proprio così visto che faceva un
urletto abbastanza fastidioso e ridicolo. Ricordo anche di averlo visto questo film, a
questo punto a noleggio e poi ancora qualche settimana fa in vista di questa
rubrica, ma beccami gallina, se riesco a ricordarmi qualcosa che non sia F.
Murray Abraham che fa «Gnoooooooo!».
![]() |
Non fidatevi di lui, ha |
Per “Star Trek - Insurrection” vale l’antico adagio: squadra che vince non si cambia, quindi non solo l’equipaggio è sempre il solito, guidato dall'inossidabile “Gianluca” Picard, ma anche in cabina di regia è stato confermato Jonathan “Two takes” Frakes, il nostro numero uno che qui si conferma mestierante capace, alle prese con una storia in linea con la sua regia, volenterosa ma molto televisiva.
Primo Contatto era un film con diversi difetti, ma anche in grado di raccontare con pennellate gustosamente horror un momento chiave della storia di “Star Trek”, era lecito aspettarsi che dopo il successo di quel film, la produzione puntasse più in alto, invece “Star Trek - L'insurrezione” è poco più di una puntata lunga di The Next Generation, con un numero di eventi minore al vostro episodio medio della serie, ma con parecchia noia in più e beh, F. Murray Abraham che grida «Gnoooooooo!».
![]() |
Gnooooooo! I titoli di testa gnoooooo! |
Il soggetto del solito produttore Rick Berman, trasformato
in una sceneggiatura da Michael Piller, ci porta su Ba'Ku, pianeta popolato da
una pacifica comunità di figli dei fiori che vive di boh, coltivando marijuana
probabilmente, tanto a nessuno importa. Quello che invece fa gola a tanti è la
radiazione assolutamente non letale del pianeta, dotata anzi di proprietà
curative notevoli, gli abitanti di Ba'Ku non invecchiano e quella che a tutti
gli effetti potrebbe essere la fonte dell’eterna giovinezza attira tutti, anche
gli alti vertici della Federazione, che per una volta non viene ritratta come
gli americani amano dipingere loro stessi, ovvero gli eroici portatori di
democrazia e pace. Contravvenendo in parte alla visione di Gene Roddenberry,
qui ci viene raccontato che ci sono delle gran carogne anche a capo della Federazione,
pronta ad allearsi con i viscidi Son'a, evidente contrazione dell’espressione
“son-of-a-bitch”, gli alieni figli di buona donna, capitanati dal Ahdar Ru'afo
(salute! F. Murray Abraham truccatissimo che fa «Gnoooooooo!»), un figuro nemmeno
vagamente losco no no, proprio per niente, ma soprattutto interessatissimo a
mettere le mani sul pianetucolo, per vincere la sua eterna battaglia con un
corpo in decadimento. Insomma come chiunque di noi dopo i trent'anni.
![]() |
Fun fact: nel film compare anche Lorella Cuccarini, ma la sua parte è stata tagliata, la potete giusto intravedere QUI. |
Per portare avanti questa trama tirata per i capelli, piena
di tempi morti e il più delle volte lacunosa, una delle tappe è quella di far
sloggiare i Ba'Ku da casa loro, ovviamente Picard e l’equipaggio
dell’Enterprise, in quanto rappresentanti della parte più nobile e pura degli
Stati Uniti della Flotta Stellare, cercheranno di opporsi a quella che è una
deportazione di massa, semplicemente chiamata con un nome diverso. Sapete come
funziona no? Si chiama una guerra “missione di pace” e il gioco è fatto.
Eppure anche Picard e compagni si ritrovano ad essere
inizialmente delle pedine, a partire da Data (Paolo Bonolis Brent Spiner)
spedito su Ba'Ku in quanto insensibile agli strani effetti che la radiazione ha
sugli umani, armato di una tuta mimetica che lo rende invisibile ai locali,
anche a lui gira il boccino per motivi non precisati rivelando non solo la sua
posizione, ma la presenza dell’alleanza tra capi della Federazione e alieni
“son-of-a-bitch” su Ba’Ku. Tutto questo a mia volta per cercare di usare un
lungo giro di parole, necessario a mimetizzare una scena d’apertura che prevede
la capoccia di Data svolazzante a mezz'aria, in quello che è un utilizzo
piuttosto pezzente del “Chroma key”, il caro vecchio schermo verde. Se questo è
l’inizio del film, il resto potete immaginarlo? No, non potete, perché “Insurrection”
diventa di colpo la sagra del “Facce ride” che però, non fa ridere, ma proprio per
niente, come le battute di Pio e Amedeo.
La vendetta della capoccia volante. |
Invece di spiegarci come è possibile, che l’avanzatissimo Data, l’androide che per sette stagioni di The Next Generation ci hanno spiegato essere l’unico della sua tipologia, un orgoglio tecnologico inarrivabile, possa essere stato “Hackerato” come l’ultimo dei cloud pieni di foto zozze della stellina televisiva di turno. Ma la trama è molto più interessata a mostrarci momenti davvero salienti, come Jean-Luc Picard impegnato in attività da ambasciatore che prevedono l’indossare una sorta di trecce in stile Greta Thunberg.
Fridays for Picard. |
Ma non è mica finita qui, vogliamo negarci anche Worf e Picard che si esibiscono in un duetto canoro per far leva sui ricordi dello smemorato di Collegno Data? Posso comprendere che per i fan di vecchia data (ah-ah) possa essere simpatico vedere i propri beniamini un po’ più rilassati del solito, specialmente dopo l’azione convulsa, anche drammatica e decisamente oscura di Primo Contatto, ma da qui a farli passare proprio per dei deficienti, mi sembra anche eccessivo.
Ad un certo punto mi sono convinto che più che una vaga
critica (o apprezzamento) alla politica estera americana, “Star Trek -
L'insurrezione” sia una metafora sulla crisi di mezza età, si perché abbiamo William
T. Riker che per compensare il girovita più abbondante di un tempo, si taglia
la caratteristica barba per darsi una botta di vita e per restare in tema, ho
seriamente sospettato che Jonathan Frakes, abbia accettato un’altra regia solo
per girare una scena dove si infila in una vasca da bagno con Marina Sirtis
(chiamalo scemo), perché qui l’eterno tira e molla tra Riker e Deanna Troi,
sembra diventare la trama principale di “Insurrection”.
Shave like a |
Se come da tradizione di molte serie televisive, due personaggi che sembrano fatti dal sarto per stare insieme, accampano costantemente scuse per non mettersi insieme, di solito è solo per tenere alta l’attenzione del pubblico, Mulder e Scully lo hanno fatto per duecento puntate, stessa cosa Deanna e Riker che hanno sempre messo la carriera davanti al loro rapporto, malgrado una storiella mezza accennata tra la bella Betazoide e Worf (Michael Dorn), che in quanto più amato dal pubblico, doveva essere sempre nella zona delle operazioni, tutte, anche quelle amorose.
Visto che abbiamo 103 minuti da riempire, una sorta di crisi
di mezza età anche per Picard non vogliamo mettercela? Infatti il capitano si
prende una cotta per la bella locale iniziando un teatrino insopportabile
almeno quanto vedere Data fare amicizia con i bambini del villaggio. Non venite
a dirmi, anzi non osate proprio nemmeno accennare al fatto che i contadini
difesi da un manipolo di guerrieri, sia l’omaggio di “Star Trek” al capolavoro
“I sette samurai” (1954), cioè probabilmente lo è perché Kurosawa ha creato un
archetipo narrativo tale, da essere diventato un modello quasi automatico a cui
fare istintivamente riferimento quando si scrive una storia, ma più che questo
non voglio sentire ok?
![]() |
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei e come volevasi dimostrare, sette. |
Ma più che Kurosawa qui mi sembra di assistere ad una storia sulla crisi di mezza età, andiamo non metti un cattivo con la faccia tirata come le peggiori stelline televisive in lotta con Padre Tempo, se non vuoi seguire quella china. Sul serio, l’alieno di F. Murray Abraham, dovrebbe essere l’ennesimo cattivo di “Star Trek” guidato da intenti alti, la ricerca dell’eterna giovinezza per Ahdar Ru'afo (salute!), dovrebbe sostituire l’ossessione in stile “Moby Dick” di Khan? Ci potrebbe stare sulla carta, ma nei fatti abbiamo solo un cattivo con la faccia più tirata di quella di certi personaggi di Brazil. Solo che in più piagnucola facendo «Gnoooooooo!».
![]() |
Giusto un ritocchino per le zampe di gallina, impercettibile. |
La stessa strombazzata insurrezione del titolo poi, risulta davvero poca cosa, un elemento importante nella storia certo, ma quasi tangenziale e non degno di comparire a chiare lettere nel titolo, sarebbe come intitolare “Taxi Driver” (1976) qualcosa tipo “Primo appuntamento in un cinema porno”, si certo succede, perché è un elemento della trama, ma non proprio quello fondamentale o almeno per resta, non lo sembra per nulla.
A sostegno della mia teoria sul film dedicato alla crisi di
mezza età, ci sta anche il monologo di Worf sul tempo che passa e sulle mezze stagioni che non ci sono più o qualche banalità del genere. Non nego la presenza di momenti emotivi pensati
per fare leva sul cuoricino dei Trekkie, come Geordi La Forge (LeVar Burton) che “vede” il
suo primo tramonto, ma in generale il film mi sembra uno spreco di F. Murray
Abraham, anzi no, perché sotto un trucco brutto anche qui l'attore riesce ad essere
l’unico elemento memorabile, di un film che sto dimenticando (ancora!) anche
ora che sono impegnato a scriverne, non è un caso se mi ricordo solo il suo
urlo disperato, che poi potrebbe anche essere il miglior commento al film:
«Gnoooooooo!».
![]() |
Quando gli F. Murray Abraham fanno “Gnoooooo” (che grande noia) |
Insomma questa puntata noiosa di The Next Generation portata al cinema, potrebbe essere uno dei titoli più insipidi di tutta la saga di “Star Trek”, per fortuna che la prossima settimana ci sarà un altro film con Picard e compagni a tenerci compagnia. Non ho detto bello, un film, ma in ogni caso, non mancate!
Intanto non perdetevi il post di SamSimon, non potrei avere compagno di viaggio migliore in questo viaggio nell'universo di Star Trek.
Purtroppo lo ricordo molto bene, l'aggettivo che utilizzerei per definirlo è "irritante". Sembra che sia stato fatto di proposito per farci disaffezionare dai nostri beniamini di TNG. Infatti l'ho visto una volta sola in vhs e poi mai più! Per colpa tua passerò la giornata a ridere da solo pensando a Murray Abraham che fa gnoooooo! 👋
RispondiEliminaRicorda: gnoooooooo! ;-) Che poi è il miglior commento possibile davanti ad un film come questo. Cheers
EliminaGuarda, anche io il Gnooooooo di Abraham l'ho sempre trovato urticante hai fatto benissimo ad usarlo reiterate volte per criticare questo film che di buono, purtroppo, fa poco. Tra un paio di giorni scrivo del libro di Piller che spiega perché sto film è uscito come è uscito... :--)
RispondiEliminaBene non vedo l'ora di leggerti, anche se i problemi di fondo dei film di ST con l'equipaggio di TNG sono strutturali, hanno ignorato le caratterizzazioni dei personaggi in sette anni di stagione per non perdersi il pubblico generico che andava al cinema, ma poi non hanno saputo fare film come quelli con Kirk e compagni, con una loro dignità cinematografica, gran peccato. Cheers!
EliminaAssolutamente, quello è il problema grosso da Generations in avanti... Però la storia di Piller è moooolto interessante! Anche lì Rick Berman, come quando ne parla Wil wheaton, non sembra una bellissima persona, diciamo.
EliminaMi sono fatto la stessa identica idea, diciamo pure che Harve Bennett aveva idee migliori per Star Trek. Cheers
EliminaRick Berman a un certo punto era persino arrivato a lamentarsi ritenendo il pubblico "colpevole" di non saper premiare le sue idee, senza nemmeno provare a considerare di essere forse lui quello che non riusciva più da tempo ad averne, di idee, perlomeno quelle buone...
EliminaIo, comunque, ricordo questo film principalmente per la presenza di Lorella Cuccarini, con il suo ruolo da protagonista assoluta presente in ogni singolo fotogramma (e meno male che, secondo una vecchia intervista, all'inizio lei pensava di dover interpretare nientemeno che una principessa aliena) ;-D
Scherzi a parte, questo è per me il meno riuscito in assoluto del quartetto di TNG su grande schermo (un bel po' peggio di Nemesis), dove tra l'altro si tratta in maniera superficiale quello che potenzialmente avrebbe potuto essere il forte tema in comune con la coeva DS9 e cioè la messa in mostra di una Federazione non sempre specchiato modello di etica, morale e non interferenza, capace anche di ricorrere a mezzi poco puliti pur di raggiungere i propri obiettivi... una grande occasione persa, e perderla in questo modo certamente non ha fatto bene al brand.
Berman è il tipico esempio di produttore in grado di fare più danni della grandine. Anche io credo che questo sia ben più insignificante di "Nemesis" che però ha altri tipi di problemi, ne parleremo. Cheers!
EliminaSe l'ho visto? Direi proprio di "gnoooo" 😂😂😂 però mi pare che la Cuccarini si intraveda in una scena alla consolle per circa mezzo secondo in un movimento di macchina. Perlomeno da qualche parte avevo visto quel microfotogramma che la ritraeva al rallentatore perché sennò non la vedi proprio.
RispondiEliminaEsatto, nel video che trovi nel link si intravede, premendo pausa al momento giusto si vede il profilo della Cuccarini ;-) Cheers
EliminaIo l'ho visto proprio al cinema, e la sensazione che mi lasciò è esattamente la stessa: una puntata lunga della serie, ma meno emozionante. Peccato.
RispondiEliminaSul serio, non aggiunge davvero molto, perché portare proprio questa storia al cinema, non si sa. Cheers
EliminaEh gia', che ci stava pure la nostra Lorellona nazionale!
RispondiEliminaScherzi a parte, gran bella donna.
Ancora oggi. E una delle poche, vere conduttrici che si possono fregiare a pieno merito di tale titolo, a parer mio.
Ma non divaghiamo.
Cosa mi hai tirato fuori, Cass...anche perche', a conti fatti, e' una di quelle riscoperte di cui non si sentiva assolutamente la mancanza e di cui si poteva continuare a fare benissimo a meno.
Grazie per esserti sobbarcato l'onere, comunque. Non dev'essere stato facile.
Io l'avevo persino rimosso.
Unico merito, forse?
Anche se nemmeno di questo c'e' da vantarsi troppo...
L'aver magari dato i natali all'altro celebre urlaccio della storia del cinema.
Quella specie di muggito ridicolo che emette Anakin dopo la sua trasformazione in Darth Vader, nell'ultimo film della prequel tragedy.
NNNUUUOOOOOOOHHHHH!!
Ma per piacere...
Heilà Red, anche io sono un fan della Lorellona, seppur non condivida certe sue posizioni, è sempre stata una bellissima donna e come scrivi giustamente dà ancora tanti punti ad altre più giovani...
EliminaAlmeno quello aveva una logica anche se era di dubbio gusto, qui sembra più un lamentio insopportabile. Cheers!
EliminaPer quello che compare nel montaggio finale del film potrebbe essere quasi chiunque ;-) Cheers
EliminaMamma mia, povero Murray "salieri" Abrahams, che brutta carriera ha fatto (un po' come Ben "gandhi" Kingsley).
RispondiEliminaChissà per quali "maneggi" produttivi Lorella finì per avere una "particella" in questo film, ché giustamente altro non meritava... in other words: Chi ha cuccato, la Cuccarini? :D
Citazione di un certo livello ;-) Pare che la produzione volesse personalità internazionali pescate da varie Paesi, ma mi puzza di spiegazione campata in aria. Cheers
EliminaIl film l'ho visto su Tele+1, quando cioè il pagare un abbonamento ci spingeva a vedere anche i film che non volevamo vedere, e questo nessuno in famiglia voleva vederlo. Non ricordo se avevamo visto i precedenti, ho il sospetto che per qualche bega distributiva non fossero passati su Tele+ (o magari ne ho cancellato il ricordo), ma questo lo ricordo come una visione di una noia epocale, spinta esclusivamente dal proposito di non saltare film che si era pagato per vedere. L'ho rivisto recentemente per catturare schermate dei fanta-fucili, scoprendolo incredibilmente più fastidioso di quanto ricordassi :-D
RispondiEliminaFastidioso nel suo essere noioso, hai detto proprio bene, fastidio che arriva dal film ma soprattutto, dalla sua rara inutilità ;-) Cheers
EliminaA me questo non è dispiaciuto, certo Primo contatto è di un altro livello, ed è vero che sembra una puntatona stiracchiata :D Aspetta il prossimo qual è? La Nemesi? Aiutoooo! :D
RispondiEliminaMoooolto stiracchiata ;-) Prossimo capitolo "La Nemesi", post pronto arriverà la prossima settimana. Cheers
EliminaNemesi direttamente, senza passare da Enterprise? Mi ci butto, allora! :--D
EliminaVolevo battere il ferro finché caldo inoltre mi manca ancora tutta l'ultima stagione di "Enterprise" da vedere, quindi cerco di prendere un po' di tempo, manovra Cassidy ;-) Cheers
EliminaEnnesimo viaggio in territori, per me, inesplorati. E da quanto leggo faccio bene a non azzardarmi ad avventurarmici.
RispondiEliminaTieni duro, presto diventerà più familiare ma non per questo, meno ostile, teniamo su gli scudi ;-) Cheers
EliminaDetto bene: è una puntata di TNG portata al cinema e allungata un po'... Diciamo che ho visto puntate doppie migliori.
RispondiEliminaDevo purtroppo ribadire che i film con Picard e soci non rendono affatto il livello della serie, al cinema sono andati molto meglio Kirk e i suoi, nonostante "L'ultima frontiera".
E se penso che il prossimo è "La nemesi"... depressione.
Tra i due equipaggi al cinema è un 40-0 senza pensarci, il problema sta tutto nel produttore, ne parleremo nel prossimo post ed è un peccato che le craterizzazioni dei personaggi nella serie, siano state ignorate al cinema. Cheers
EliminaIl "vero" film di TNG è l'episodio doppio finale.
EliminaGli concedo anche l'idea di "Primo contatto", ma con l'Enterprise-D, Picard e Riker scambiati di ruolo, senza regina Borg e con la Defiant comandata da Worf che segue l'Enterprise nel passato. 😎
Ci potrebbe stare, anche perché il non utilizzo della Defiant è stato sanguinoso. Cheers
Elimina