martedì 25 maggio 2021

Army of the Dead (2021): guardo i film di Snyder con una mente sospettosa

Per la storia, “Army of the Dead” verrà per sempre ricordato come il film originariamente pensato per essere prodotto dalla Warner Brothers e diretto da Matthijs van Heijningen Jr. (salute!), i cui diritti sono stati ripescati da Netflix e affidati chiavi in mano a Zack Snyder, ma nulla nella mia testa matta (o dopo aver visto il film), mi suggerisce che la genesi del film non sia stata questa.

«Buongiorno sono Zack Snyder, sto preparando un film di zombie e avrei bisogno di qualche spunto, potreste mandarmi una copia di Un lupo mannaro Americano a Londra, “Il tesoro della Sierra Madre”, Aliens - Scontro finale, 1997 - Fuga da New York, Trappola di cristallo e il ritorno dei morti viventi 3?»

Lei ad esempio, sembra uscita dritta dal film di Yuzna.

«Certo, vorrebbe anche qualcosa di Romero
«Chiiiiii?»
«Ehm, no niente mi scusi. Serve altro?»
«Magari un CD con le migliori canzoni pop e rock in versione cover hipster, grazie».

Zack Snyder alla prima del film con alcuni spettatori entusiasti.

“Army of the Dead” è quello che succede quando in troppi per troppo tempo, ti ripetono che sei un “regista visionario” e tu, Zacky Zack Snyder cominci davvero a crederci. Odio doverlo fare ma siccome il nostro Snyder, anno di grazia 2021, risulta essere uno dei registi più amati (ma anche odiati), per altro nella lussuosa condizione di poter fare quello che vuole, compreso un film di super eroi in 4:3 della durata di quattro ore, da parte mia devo purtroppo esibirmi in questa tediosa premessa: non ho proprio nulla conto Zack Snyder, anche se nel corso degli anni ha messo le sue manacce su tante delle mie storie preferite con risultati rivedibili, eppure “Army of the Dead” è un mezzo disastro, non solo, più che un film sembrano 148 minuti (e ci è andata di lusso questa volta) di “Trova la citazione”, un nuovo gioco per tutta la famiglia. Ma soprattutto dal punto di vista cinematografico, sembra la prova che Zack Snyder avrebbe anche il talento per farli i film, ma quasi nessuna idea di come farli per davvero.

Ecco come è stato curato il montaggio del film.

Non voglio risultare troppo duro nel giudizio, “Army of the Dead” sono due ore e ventotto minuti di cinema caciarone, pensato per essere puro intrattenimento che però, sfiga! Non intrattiene, ma anzi annoia per vistosi problemi di ritmo. Snyder ha dimostrato di essere un appassionato di fumetti no? Bene “Army of the Dead” sembra un film tratto da un fumetto che non esiste e che ti fa pensare: «Il fumetto era meglio». Un’altra conferma del fatto che Snyder amerà anche i fumetti, ma più che leggerli, guarda solo i disegni.

Probabilmente tra molti anni, diventerà un titolo di culto ma prima, dovrà essere passato così tanto tempo perché tutti dimentichino i film che Snyder, carta carbone alla mano, ha tracopiato per dare forma al suo e francamente, spero di non veder mai arrivare quel momento. Sarebbe una sconfitta per tutti gli amanti del cinema.

La buona notizia è che almeno non sono sette, fiuuu!

Purtroppo non ci sono scuse, questa volta non ci sono fumetti di riferimento da utilizzare come scudo, questo film Snyder lo ha scritto, diretto, prodotto e ne ha anche curato – per la prima volta in carriera – la fotografia, con risultati spesso disastrosi, alcuni videoamatori non professionisti sarebbero almeno in grado di tenere a fuoco i personaggi sullo sfondo, Snyder in molti passaggi di questo film non riesce a fare nemmeno quello.

La storia utilizza il linguaggio del fumetto, ma più che risultare un intelligente e post-moderna rivisitazione dei classici (per quello bisogna bussare alla porta di Edgard Wright), sembra solo un mappazzone di idee pescate da ogni parte, mescolate alla rinfusa in maniera spesso più urticante che davvero ammirevole. Visto che lo spirito di Elvis Presley aleggia su tutta la pellicola, mi calo nel ruolo, faccio agitare il bacino, indico il cielo nemmeno fossi Nicolas Cage e mi tocca guardare ancora una volta al cinema di Snyder, con una mente sospettosa.

Il meglio del film. La scena, non l'imitatore di Elvis.

“Army of the Dead” comincia con una premessa da B-Movie, dei militari impegnati a citare Raiders ed eventi soprannaturali di varia natura, stanno trasportando un misterioso carico, sulla loro strada una coppia di sposini novelli, che per un po’ di sesso alla guida, come i protagonisti pasticcioni di Il ritorno dei morti viventi, liberano il contenuto del carico dando il via all’apocalisse zombie, che colpisce la città di Las Vegas. Ma prima non vuoi prenderti un minuto per far morire i due soldati che hanno fatto l’errore di lasciare il sentiero, ricopiando identica la scena iniziale di Un lupo mannaro Americano a Londra? Eh no dai, Snyder può resistere a tutto tranne che alla tentazione del “Fanboy” dentro di lui, infatti non si fa mancare niente, nemmeno più avanti, un’agghiacciante cover in stile fricchettone con l’Ukulele di “Bad Moon Rising” dei Creedence. No Zacky Zack, puoi fare (quasi) tutto quello che vuoi, ma i Creedence tu li devi lasciare in pace va bene?

Uno dei marchi di fabbrica di Snyder sono le “sigle” dei suoi film, infatti “Army of the Dead” si gioca il suo momento migliore proprio in questo modo, trasformando la lunga premessa e la presentazione dei singoli personaggi, in un lungo videoclip sulle note di una versione fighetta di “Viva Las Vegas” che ve lo dico, resta l’unica ragione concreta per cui questo film non dura quattro ore. Per nostra fortuna grazie ai suoi trascorsi da regista di videoclip, Snyder riesce a riassumere l’entrata in scena dei protagonisti ma anche la distruzione della “Città del peccato”, circondata da container e isolata come al New York Carpenteriana però piena di zombie. Se fosse necessaria un’altra conferma che Snyder avrebbe potuto essere il più grande regista di videoclip del mondo, ma purtroppo ha deciso di mettersi a fare film, ora l’abbiamo.

"Ma questa non è Las Vegas, questa è Las Sfigas" (Cit.)

Visto che li abbiamo citati, affrontiamo l’argomento di petto. Era legittimo pensare che “Army of the Dead” avrebbe fatto il punto su quello che dal 2004 viene considerato (a torto o a ragione), lo zombie di Zack Snyder, in effetti questo film mette in chiaro parecchie cosette, a partire dal fatto che l’idea che Snyder ha degli zombie è più o meno la stessa che potrebbe avere degli addobbi Natalizi, ovvero roba da mettere sul suo albero per riempirlo, che siano morti viventi, UFO o citazioni ad altri film, a Snyder non importa un fico secco, l’importante è che il suo albero sia il più pacchiano e carico di addobbi di tutto il vicinato.

Gli zombie di questo film non sembrano nemmeno cugini di quelli di L’alba dei morti viventi, hanno regole completamente diverse e a ben guardarli, sembrano più che altro ballerini con la faccia truccata, probabilmente perché sono ballerini con la faccia truccata. Quindi se mai è esistito per davvero uno zombie di Zack Snyder, lo stesso regista non ne era consapevole e comunque, non gli fregava un accidente, possiamo finalmente mettere la parola fine ad una discussione che va avanti dal 2004. Ora passiamo alla parte davvero sanguinosa del film.

Bene, che il massacro cominci, facciamo volare un po' di pallottole.

Con gli zombie a fare da generica minaccia (alla faccia di “…of the Dead” nel titolo) il film diventa un “heist movie” con un sacco di fogli verdi con sopra facce di ex presidenti zombie defunti da portare via dalla cassaforte di uno dei casinò di Las Vegas, per farlo viene assoldato Dave Bautista nella parte di Dave Bautista con gli occhiali, che a sua volta mette su una banda di gatti senza collare che Snyder non ha nessuna voglia di caratterizzare, figuriamoci farci affezionare a loro, il massimo che fa è radunarli in base al ruolo oppure, peggio, al film che vuole fotocopiare, in questo caso dosi abbondanti di Aliens - Scontro finale

Con una cassaforte di mezzo ci vorrà un nerd tedesco per aprirla, interpretato da Matthias Schweighöfer con le cuffiette arancioni del Walk-man, per aumentare il livello “Hipster”, già messo alla prova dall’odiosa colonna sonora. Per fuggire serve qualcuno che piloti l’elicottero, quindi prendiamo la comica Tig Notaro che come tutti i comici portati via dai loro spettacoli, al cinema non fanno ridere nemmeno per sbaglio, in compenso qui la Notaro è stata inserita nelle scene digitalmente, per sostituire un altro comico americano, cacciato perché non faceva ridere implicato in uno scandalo sessuale (storia vera). Capito come vengono spesi i soldi degli abbonamenti di Netflix? Bello vero?

"L'abbonato Rai Netflix ha sempre un posto in prima fila"

Il resto dei personaggi di dubbia utilità vanno dalla socia messicana di Dave Bautista, alla “Coyote” (non nel senso canide del termine, nel senso di esperta ad entrare ed uscire da Las Vegas) di nome Lily (Nora Arnezeder) e non so voi, ma a me ha fatto davvero ridere il fatto che Snyder nel suo film abbia messo la sorella di Willy, Lily Coyote.

"Fermi tutti. Non vi è sembrato di sentire come un bip bip in lontananza?" 

Preferirei sorvolare sullo Youtuber con l’arte dell’uccidere più zombie con un colpo solo nelle mani, oppure sul fisioterapista che sproloquia sui massimi sistemi, dico solo che quado ha attaccato a parlare del loop temporale, avrei voluto avere Snyder per tra le mani per prenderlo a sonori schiaffoni sul coppino (storia vera). 

Andiamo al sodo, i due personaggi chiave nel mucchio selvaggio (ti ho fatto un complimento Zack) di gatti senza collare radunati dal regista sono di fatto Vasquez e Burke di Aliens - Scontro finale, con dei nomi differenti (ma la stessa bandana rossa in testa) ma soprattutto, che nel film di Snyder fanno e dicono esattamente quello che gli originali facevano nel film di Cameron. Il che trascende l’omaggio, la citazione, oppure la trovata post-moderna, qui siamo proprio alla sciatteria bella e buona, perché se in un film così ci metti un Burke che fa cose da Burke, diventa subito chiaro che la rapina è tutto un espediente per coprire altro, infatti il colpo di scena non può essere considerato tale e il secondo atto di “Army of the Dead” si spegne nella noia più mortale. Non vi basta come spiegazione? Benissimo, io non sono Zack Snyder, se qualcuno prima di me ha fatto un buon lavoro, non lo scopiazzo malamente ma al massimo lo cito, infatti correte a leggervi il post di Lucius, che ha messo in chiaro (scena per scena) come mai “Army of the Dead” sia una scopiazzata al film di Jimmy Cameron.

“Ehi, quasi Vasquez... sei in media abbastanza troppa!”

Letto? Cavolo se siete veloci! Bene svolto questo compito, posso continuare nella mia opera di imitatore di Elvis e guardare al lavoro di Snyder con mente sospettosa, spiegando perché a mio avviso il secondo atto del film è una tragedia, ma siccome a Snyder piace citare i classici, lo faccio anche io: quando Jena Plissken viene spedito nella prigione di New York, con un tempo limitato per assolvere la sua missione, il protagonista non si perde in chiacchiere e la trama del film trova il modo di sviluppare i rapporta e le dinamiche tra i personaggi, ma in un modo coerente con la storia, ovvero in piena corsa contro il tempo. “Army Of the Dead” no, per assurdo un film che avrebbe tantissimo da spiegare e molti personaggi da presentare nel primo atto del film, procede veloce, rapito e spedito grazie allo stile videoclipparo (funzionale alla storia) di Snyder, poi quando la missione comincia, il nostro Zacky Zack si perde in chiacchiere, con protagonisti rilassati come se fossero in spiaggia con il Mojito invece che in una missione suicida, tutti impegnati in dialoghi padre e figlia, oppure in discussioni su massimi sistemi del Tofu, perfetto per cucinare qualunque alimento (eh?). 

"Tofu arrosto, Tofu grigliato, spiedino di Tofu, cocktail di Tofu, zuppa di Tofu, Tofu saltato in padella..."

Sorvolo sul fatto che l’utilità della figlia di Bautista con gli occhiali, sia più che dubbia (solo lei poteva salvare Geeta? Dei militari addestrati con una sua foto no? Vabbè) per arrivare al punto. Io capisco che la perdita della figlia per Snyder sia stato il momento più nero della sua vita, quindi posso comprendere che sia il protagonista che il cattivo (lo zombie Alfa) siano entrambi dei padri alle prese con la perdita (a loro modo) di un figlio. Lo capisci Zacky Zack che non sono un mostro dal cuore di pietra? Internet è pieno di persone pronte ad odiarti, io non ti voglio male ma benedetto figliolo, se decidi di raccontarci una storia dove i protagonisti sono in corsa contro il tempo, non puoi permetterti di fare un secondo atto dove allunghi il modo e ammazzi il ritmo del film in questo modo, essù! 

E quelli di la casa di carta… MUTI!

L’uso della colonna sonora poi è più didascalico di quello di Suicide Squad e francamente, non credevo che sarebbe mai stato possibile. Sono sicuro che tra i tediosi pezzi utilizzati, qualcuno era il preferito della figlia di Snyder, non lo metto in dubbio, ma “Zombie” dei Cranberries? Sul serio? Dopo quell’utilizzo sanguinoso dei Creedence anche questo Zack? No dai, fai il bravo.

Tutti sanno che è invincibile, nello streaming è temibile: Zack (Zack Sny-der!), Zack (Zack Sny-der!), Zack (Zack Sny-der!)

Insomma “Army of the Dead” è un calderone pieno di momenti presi di peso da altri film, che torna buono giusto per un gioco alcolico, ogni volta che Snyder cita e scopiazza un altro film si beve un sorso, sono sicuro che arriveremmo tutti sbronzi ben prima dei 148 minuti di durata, almeno servirebbe a dimenticare più facilmente il non finale del film, lasciato volutamente aperto per giustificare la serie animata già annunciata da Netflix (storia vera).

Già perché la casa della “Grande N” ha investito due soldini su Snyder, oltre al budget stimato tra i 70 e i 90 milioni di dollari (quindi? Ci accordiamo per 80 e passa la paura?), la popolare piattaforma streaming si è lanciata in una campagna promozionale forse anche migliore del film stesso. Vogliamo parlare del ritorno dello Chef Tony direttamente dalle pubblicità degli anni ’90? A mio avviso resterà la trovata più memorabile legata a questo film, dimostrazione che il reparto pubblicitario di Netflix, può contare sui geni che mancano a quello adibito a procacciarsi film e serie tv per il loro catalogo. 

Anche il pianeta delle scimmie Zack!?

Per certi versi "Army of the Dead" mi ha ricordato uno degli ultimi fumetti di uno dei preferiti di Snyder, ovvero Frank Miller, che fin troppe volte ha firmato opere che sembrano scimmiottare il suo stesso stile, insomma bene ma non benissimo.

Ok Zacky Zack, l'uso della televisione l'hai presa da QUI.

Insomma con un esordio semi disastroso come direttore della fotografia e una gestione del ritmo della storia da dimenticare, “Army of the Dead” mette in chiaro molto sui veri talenti di questo “regista visionario”, uno che se calato all’interno del contesto giusto, affiancato da tecnici capaci e magari, quegli esseri mitologici ormai estinti ad Hollywood chiamati sceneggiatori, potrebbe fare anche bene, ma in solitaria è solo uno che si è convinto di essere visionario sul serio, non serve nemmeno guardare i film di Snyder con una mente sospettosa per capirlo. 

Cassidy has left the building.

37 commenti:

  1. La tua recensione mi ricorda quella che avevi fatto per Love And Monsters, che in effetti citava molti altri film, ma che tutto sommato mi ha divertito. Adesso mi hai incuriosito nello stesso modo per questo. 😅😅😅

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    1. Ecco "Army of the Dead" è "Love & Monsters" a cui è scappata la mano, ma aspetto il tuo parere ;-) Cheers

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  2. "Zack hai finito di elaborare il soggetto del tuo film netflix?" "Un secondo che devo finire di mangiare la peperonata di zombi!" "Peperonata?alle 8 del mattino?a mezzogiorno topi morti di Bruno Mattei!".

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    1. "Bruno Mattei con trentamila lire lo faceva meglio!" ;-) Cheers

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  3. A me il vero problema di questi film che probabilmente non supereranno una sola visione,e che con tutto quel citare film nettamente migliori in toto,mi passa la voglia di guardare il film in questione ,ed al contrario ributtarmi a riguardare con gusto i filmoni citati male! Sorry Zack!

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    1. Ho pensato proprio lo stesso, infatti da due giorni ho voglia di rivedermi il film di Cameron. Per la serie, ogni scusa è buona ;-) Cheers

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  4. Ora a Zach manca solo dirigere il prossimo John Wick. ahahahah!

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    1. No per carità, lasciamolo dove sta che è in buone mani ;-) Cheers

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  5. Registi che sono anche direttori della fotografia? be se sei Peter Hyams o pochi altri che ci sono riusciti va bene,purtroppo Zack Snyder non riesco a capire se e un raccomandato o e solo fortunato ad avere il supporto del popolo di internet,ovviamente finche sara di moda farlo! Si sa i social ti masticano e poi ti risputano quando il trend passera ad un altro regista sopravvalutato! A me sinceramente spiace per Zack,e come se non avesse colto gli intenti tutt'altro che onesti dei suoi sostenitori leoni da tastiera che ringrazia tanto!

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    1. Infatti già con questo film l'aria ha cominciato a tirare in un'altra direzione. Cheers

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  6. Carabara, i fumetti si guardano, non si leggono. Non mi ricordo chi lo ha detto, ma faceva riferimento anche ai balloons, le dida, gli effetti sonori alla Simonson ecc. Probabilmente è il motivo per cui parecchi lettori, ad una certa età, lasciano i comics sugli scaffali: li hanno sempre letti e non hanno mai imparato a "guardarli". Lo sa bene il mio amico ed ex allievo Dave McKean chhe ha inventato e brevettato almeno un font.
    Ti ringrazio per il tuo post perché non amo gli zombies e non vedrò l'ultimo lavoro di Zack. Considerato che la Warner non gli permetterà di giocare di nuovo con Bats, Supes e WW, immagino che dovrò aspettare che qualcuno capisca che è la persona giusta per provare con i tipi della Valiant ( dopo il passo falso o meglio non convinto di Bloodshot ) o del defunto universo supereroico della Dark Horse ( X, Babe Wire, Ghost ). Non può toccare la roba di Malibu o Crossgen perché in mano alla Marvel. Peccato che i ragazzi nella stanza dei bottoni per Mamma DC non la pensino come te - birichino, ho capito che bene ma non benissimo era un riferimento a Shade The Changing Man - perché Zack darebbe all'universo del profugo di Meta un mood alla Sucker Punch: Rac Shade esiste davvero? non è un universo nato negli ultimi istanti di vita di Troy sulla sedia elettrica ? o è una fantasia di Kathy che non riesce ad elaborare il lutto per la morte dei genitori? L'Urlo Americano è lo zombie del Sogno Americano? non ha senso guardare la realtà perché non possiamo leggere nulla che non sia stato già raccontato, elaborato, assimilato? Non ci crederai, ma Milligan e Bachalo, quando nel 1990, hanno ripreso il personaggio di Ditko, tra le leggende americane che volevano dissezionare, oltre a JFK dei primi numeri, contavano anche Elvis, ma Mamma DC disse no.
    Anni dopo la Marvel impedì a Milligan di infilare il ghost di Diana Spencer nel suo X-Statix. So goes life. Ciao ciao

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    1. Verissimo, lo dici ad uno che ha cominciato a guardare i fumetti prima di aver imparato a leggere (storia vera), quindi con me sfondi una porta aperta. Esatto pensavo proprio a Shade, inoltre per la Valiant, Snyder sarebbe perfetto e sarebbe anche la classica "win-win situation" come dicono gli amici dall'altra parte della grande pozzanghera ;-) Cheers

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  7. La mia opinione già la sai...
    ... Piuttosto... Tre-dico-tre sceneggiatori per sto groviera???

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    1. Si, ma Snyder li avrà cacciati via per fare tutto lui. E si vede ;-) Cheers

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  8. Tutto sommato i film di Snyder non li disdegno.
    Ma un conto e' quando piglia in mano roba gia' sistemata da altri. Perche' se decide di fare tutto lui...allora e' lecito preoccuparsi.
    E che non ci vogliamo mettere pure una spruzzata di Dead Rising, visto che ci siamo?
    Perche' qui siamo proprio al piu' puro e classico teorema del bidone della spazzatura applicato ai film.
    Butti tutto nel calderone e mescoli, sperando che qualche ingrediente funzioni o che la zuppa non faccia troppo schifo.
    Snyder avra' visto si i classici, ma in avanzamento veloce e capendone si' e no la meta'.
    E' tutto troppo schematico e didascalico. E fosse solo quello, il problema...
    A parte il piattume generale ci sono pure alcune scelte che non ho proprio capito.
    Perche' mai fare una zona di quarantena fuori citta' se il contagio e' immediato e non ci sono cure?
    Boh.
    Aah, ma e' chiaro!
    Una critica ai centri di terapia intensiva costruiti giusto per speculare sui fondi stanziati dal governo, e poi lasciati inutilizzati!
    Ma come ho fatto a non pensarci!
    Mmh, no. Io vorrei crederci fortissimo, ma ho il sospetto che Snyder a queste sottigliezze non ci arriva.
    Qualche idea carina ci sarebbe anche, tipo gli zombi che di notte si "freezano".
    Ma a me e' sembrata l'ennesima riprova che Snyder se la cava meglio con la roba statica ripresa da ogni angolazione possibile che con quella in movimento.
    E a concludere degnamente il tutto ci aggiungiamo pure della CGI talmente brutta da risultare imbarazzante.
    Sicuro che non vuoi occuparti del buon Zack, Cass?
    No, perche' siamo gia' a due in meno di una settimana. E se tanto mi da' tanto...

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    1. Il post della scorsa settimana era in vista di questo. La critica sociale (se così possiamo definirla) Snyder la utilizza come faceva il suo mito Frank Miller, infatti molta delle critica arriva da un frettoloso battibecco in televisione e poco altro. Detto questo, ennesima conferma che Snyder vorrebbe fare l'autore ma non ha idea di come farlo, se lavorasse affiancato da direttori della fotografia, sceneggiatori e montatori come si deve, allora si sarebbe un regista capace di fare la differenza. Cheers

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  9. "Army of the dead" ha secondo me un problema principale che sottolinei pure tu nella recensione: frena quando deve accelerare. La seconda parte, dal momento in cui entrano a Las Vegas si perde in inutili sproloqui sui padri e figli, quando dovrebbe consumarsi su di una tensione crescente. Come accade spesso nel suo cinema da SP in poi, Snyder è troppo e inutilmente prolisso. Certo questo film rimane la sua pellicola più godibile da "Watchmen", ma non basta per renderla interessante. Si guarda, a tratti diverte ma niente più.

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    1. Sempre più involuto come narratore, più stile che sostanza purtroppo. Cheers!

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  10. L'avevo adocchiato ma non c'ho manco il tempo di commentare i post, figuriamoci guardare un film di questa durata. Ovviamente lo guarderò perché, per me, Zack è Zack. Ma le svariate stroncature che leggo praticamente ovunque mi hanno affossato la voglia di vederlo... Boh... Riapasserò in futuro. Forse...
    (sto perdendo mesi di post da commentare... Non ce la farò mai!)

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    1. Non scappano, prima o poi la piccola compierà 18 anni e prenderà la patente no? ;-) Vai tranquillo non ti affannare. Cheers!

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  11. Ti ringrazio per la citazione e sono più che sicuro che la pre-produzione del film si sia svolta con Zack che ordinava film da visionare, ignorando Romero. Il che, parlando di morti viventi, è un errore bello grosso!
    Sono contento che abbia copiato dai migliori, perché l'unico pregio del film è il divertimento della caccia alla citazione: per il resto è tutto quanto già raccontato ri-raccontato male. Grazie, non ne avevamo bisogno.
    Mi spiace per le vicende personali di Zack, ma questo non può alleggerire il giudizio sulla sua opera. Dopo il massacro della moglie incinta non è che i critici si siano fatti più teneri con Polanski...

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    1. Esatto, separare opera e artista e non solo quando fa comodo, per il resto Snyder con questo film ha messo in chiaro molti dei vuoti del suo cinema. Cheers!

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  12. Anche io sono uno di quelli che non ama Zacky Zack ma nemmeno lo odia, insomma mi lascia indifferente, un pò come le sue opere che hanno nella scarsa originalità il problema principale e quindi ti lasciano poco o nulla dopo la visione, sicuramente poca voglia di approfondirla. Che poi uno ci passerebbe anche sopra alla scarsa originalità se il film fosse divertente, ma qui mi sembra anche un pò noiosetto, nonostante abbia tutti gli elementi in partenza per essere qualcosa di adrenalico. Sarà proprio l'incapacità di Zack nel riuscire a tenere insieme un baraccone così variegato, sicuramente l'impresa non è semplice, se poi vieni "montato" oltre i tuoi meriti...
    Forse dovrebbe fare come Bay, non che gli sia servito molto, però il risultato era apprezzabile con Pain & gain, provando a tornare alle origini, con storie più semplici e un budget ridotto. Mi dispiace molto per Dave Bautista perché a mio avviso meriterebbe di più, si impegna il ragazzo, avrebbe bisogno veramente di un Jimmy Cameron che ne sapesse valorizzare i talenti. Sicuramente non perderò 148 minuti dietro questo film. Grazie, come sempre, Cassidy per il servizio pubblico reso, se ci fosse un canone per la Bara te lo pagherei. 👋

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    1. Bisogna dire che ho trovato meglio "6 sottoterra" di Bay a questo, a parità di libertà soldi di Netflix da spendere. Grazie fin troppo gentile Daniel-San! ;-) Cheers

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  13. A me di solito Snyder non dispiace, la tua rece però è troppo divertente, specie nella parte su Zack che ordina film sugli zombie. Vedrò il film appena possibile e poi ti saprò dire cosa ne penso.

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    1. Ti ringrazio Bro, non vedo l'ora di sapere il tuo parere sul film ;-) Cheers

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  14. Complimenti per la recensione e chapeau per il riferimento a Suspicious minds nel titolo, veramente geniale.
    Io devo essere sincero, mi aspettavo un film pane e salame, oltretutto - data la produzione Netflix, specializzata in fiere del riciclo - non sono stato neanche troppo infastidito dal profluvio di plagi, però al terzo dialogo a c@zzo padre-figlia la palpebra ha inziato a farsi pesante e le pause enfatiche mi hanno dato il colpo di grazia. Va bene tutto, ma se un film pane e salame fa addormentare allora qualcosa non quadra. Complessivamente, a mio parere, molto men che mediocre.
    Saluti da Vegas
    Blissard

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    1. Una traduzione un po' in stile Bara Volante di Suspicious minds ma ti ringrazio ;-) Un film d'intrattenimento che non intrattiene, Hoiston anzi, Las Vegas abbiamo un problema ;-) Cheers

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  15. Guarda, trovo già fastidiose le gif ipersaturate, figurati se reggo il film ... (e cmq Snyder non lo reggo dai tempi di Watchmen). Ma affidarsi a una sceneggiatura per una volta pare brutto? Cosí, per dire...

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    1. Scrivere una storia è la parte che costa meno della realizzazione di un film, ma per ragioni oscure la più difficile da trovare. Cheers!

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  16. Ma il Robot Zombie l'ho visto solo io o me lo sono sognato ? Sono anche tornato indietro e sembrava propio un robot. Daccordissimo sul fatto che se la prendano troppo comoda,ero li che gridavo '' la bomba cazzo,ma volete darvi una mossa ? '',quando poi dice '' mancano 9 minuti'' mi son propio cadute le braccia. Tig Notaro mi ha fatto impazzire,non è un delitto non far morire dalle risate,ma mi è piaciuta propio,il personaggio migliore del film per me.Mi è piaciuta cosi tanto che la voglio dappertutto,come cugina di Dominic Toretto,come maggiordoma al posto di Alfred per Batman,come agente in nero al posto di Chris Hemsworth,come... ok la smetto.

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    1. Per cercare di dare una smossa ai personaggi impedendo a Zack Snyder di menare il torrone per quattro ore, il presidente degli Stati Uniti ha anticipato il bombardamento di Las Vegas di un giorno ;-) Non ti preoccupare, verrai accontentato, Tig Notaro ha girato la sua parte davanti ad uno schermo verde, quindi come un meme potrà comparire in ogni film da qui alla fine della civiltà. Cheers!

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  17. A confronto il buon Marshall con il suo Doomsday nel 2009 fece un ottimo minestrone, Snyder per quanto abbia occhio non doveva distaccarsi dal suo film del 2004. Già il primo aveva solo 1/4 di Romero (iniziò e finale) questo invece si è diluito. Non che mi aspetto di più dai film sui non-vivi (così li chiama Batman in DCeased) che non seguono la prassi del maestro, ma qui Snyder si è perso troppo nell'estetica zarra di cui lui è ghiotto. Batista aveva il compitino, fatto con peso divistico giusto ma meritava un'altra scrittura. Il resto di contorno poteva anche starmi bene. Ma qui più che Army of the dead siamo Heist of the dead.

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    1. Zack Snyder, troppe idee (altrui) e tutte molto confuse. Cheers!

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    2. E poi la mancanza di Gunn in sceneggiatura si è sentita.

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  18. Quando usci il trailer pensai sto film è una figata stessa cosa che sto pensando vedendo il trailer di dont lock up speriamo bene tornando a army of the death sono riuscito a vederlo a casa in tre giorni. Al cinema sto film è improponibile. La collocazione perfetta di sta roba è in TV.una miniserie di 7 episodi di 20 minuti l uno.

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    1. Perfettamente d'accordo, la differenza tra i film pensati per il cinema e quelli pensati per il piccolo schermo è sempre più netta. Cheers!

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