sabato 24 aprile 2021

Slaxx (2020): la notte dei Jeans viventi

«AHAH un film con i Jeans assassini che ridere! Voglio vederlo tipo subito!» (cit. chiunque sul web davanti al trailer di questo film)

Ci sono delle trame che si vendono da sole, ad esempio un horror con dei Jeans che prendono vita e uccidono le persone. Quanti di voi non vorrebbero vederlo un film così? Se siete lettrici e lettori abituali della Bara Volante, in questo momento avete la mano alzata, abbassatela pure, non era un sondaggio e poi il formicolio alla mano è fastidioso quando il sangue non circola bene.

Mi sono approcciato a “Slaxx” con la leggerezza nel cuore di chi è cresciuto con Larry Cohen e sa che anche il soggetto più matto, può diventare una critica sociale ma anche un titolo di culto. Ecco “Slaxx” non lo diventerà mai, anzi è un film che mi ha fatto sentire più che mai l’assenza del grande Larry.

Perdonali Larry, non sanno quello che fanno.

In un campo sperimentale di cotone in Canada, una ragazzina dai tratti e dagli abiti indiani, porta la sua cesta di fiocchi immacolati raccolti con fatica, verso un enorme macchinario che mi ha fatto pensare a “The Mangler - La macchina infernale” (1995) di Tobe Hooper in versione però educata. Se avete visto più di tre horror nella vostra vita, avete già capito tutta la trama di “Slaxx”.

Stacco, in una catena di negozi di vestiti super fighetti chiamato CCC, la giovane protagonista di cui non ricordo nemmeno il nome tanto non serve, esordisce al suo primo giorno di lavoro in questo negozio dallo stile insopportabile alla Abercrombie, che per quello che mi riguarda era solo il nome di un cane zombie in un corto di Tim Burton dedicato a Vincent Price, Questo vi dice di come funziona il mio cervello, ma anche il mio guardaroba.

"Non trovi che Cassidy sia così cheap? Lo trovo molto Out", "Come parla? Come parla? Le parole sono importanti!"

In questo negozio fighetto, pieno di commessi fighetti e gestito da un capetto (fighetto), la protagonista è un pesce fuor d’acqua, quindi pensa bene di fare amicizia con la quota minoranze etniche del film, una ragazza anche lei di origine indiana, con cui la protagonista fa subito una figuraccia per via della musica di Bollywood che sta ascoltando in cuffia. Sono passati due minuti e già spero che i Jeans uccidano tutti indistintamente, sul serio, tutti.

Lo spunto della trama è ovviamente la nuova linea ultra alla moda, super sostenibile, equa e solidale, ma soprattutto altamente inclusiva. Un paio di Jeans. Cioè il vostro capo di vestiario del futuro sarebbero dei Jeans? Ma non l’avete visto Il mondo secondo Jeff Goldblum? I Jeans per essere prodotti richiedono ettolitri di acqua, sono il capo di vestiario storicamente più popolare perché legato alla tradizione dei lavoratori, ma anche quello più ecologicamente dispendioso. Si, ma non quelli della CCC, perché questi nuovi Jeans sono in grado di adattarsi alla forma del corpo, eliminando lo stress della cintura, delle prese in giro sul corpo insomma, sono la soluzione a tutti i mali dell’umanità, almeno quelli più citati sui Social-Cosi.

Ho visto più sangue in certe svendite che in questo film.

Avete già capito tutta la trama no? Il commento potrebbe terminare qui, i Jeans prendono vita nella notte prima della grande inaugurazione della nuova linea e i commessi chiusi dentro per mantenere il segreto e preparare gli scaffali in vista dell’invasione di compratori (in stile, uscita del nuovo i-Telefono) già prevista per il mattino dopo, la notte dei Jeans viventi. Sulla carta tutto bellissimo, purtroppo solo sulla carta.

Già perché la regista Elza Kephart, più che dallo spirito sovversivo di Larry Cohen, si fa possedere da quello anemico degli horror anni ’90 e metà delle morti nelsuo film avviene fuori scena. Sul serio cosa può esserci di più doloroso in un horror, che non mostrare gli omicidi? Siamo qui per quello cavolo! Sarebbe come guardare un porno per i dialoghi tra l’idraulico e la bionda, interrogandosi su quale tipologia di chiave a pappagallo sia necessaria per risolvere il fastidioso problema di perdite alla tubatura dannazione!

"Non ci posso credere che Cassidy abbia scritto davvero questa frase"

Ho detto la metà delle morti, perché per fortuna Elza Kephart ci concede di vedere qualcuno dei suoi odiosi protagonisti uccisi in favore di macchina da presa, il che rende tutto ancora più frustante, perché allora cara Elza, lo vedi che quando vuoi hai capito come far funzionare una storia così? Peccato che “Slaxx” abbia una durata di 77 minuti dichiarati, ma percepiti sembrano comunque 177.

Una storiella stiracchiata, buona giusto per un cortometraggio, che diventa una banalissima critica al capitalismo scritta con il pennarellone a punta grossa, didascalica oltre i limiti accettabili in cui l’umorismo, consiste nel vedere un paio di Jeans che grazie ad un operatore con tuta verde, prontamente cancellata al computer (perché ci hanno tenuto a svelare anche questo “trucco” durante i titoli di coda, se ne sentiva proprio il bisogno), che ballano sulle note di un pezzo di Bollywood. AHAHA che rider… NO!

"Volendo potrei trovarle un perfetto paio di scarpe da abbinare, ma non mi uccida..."

Lo sforzo di trasformare una storiellina di denuncia banale come un post qualunquista sul vostro Social-coso preferito, in un film che per puzza raggiunge i 77 minuti di durata, è paragonabile a quando qualcuno cerca di infilarsi nei Jeans dopo le feste di Natale: fastidioso, imbarazzante, fa ridere due minuti ma poi diventa tedioso. Insomma tutti rimandati a casa a studiare la filmografia di Larry Cohen! Filare via, veloci, circolare!

24 commenti:

  1. Facendo riferimento alla mia banca dati celebrale,a parte il mitico Larry Cohen,di soggetti assurdi di cose che prendono vita degli ultimi anni,mi tornano alla mente follie come "Dead Sushi" dove non e difficile immaginare cosa diventa vivo facendo una mattanza,oppure l'ugualmente assurdo "Rubber" lo pneumatico rotolante assassino.Mamma mia,che ricordi trash!

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    1. "Rubber" è bellissimo, una parodia di Slasher spassosissima, "Dead sushi" una robetta da poco secondo me. Cheers!

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  2. Mi è venuta in mente la scena di Pomi d'Ottone e Manici di Scopa, quando Angela Lansbury con un incantesimo (Treguna Mecoides Trecorum Satis Dee) fa animare e ballare tutti i capi di vestiario, pantaloni compresi. Come posso quindi prendere sul serio dei Jeans assassini? Dai.

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    1. Bellissimo paragone, non possono essere credibili, non raccontati così ;-) Cheers

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  3. A volte ho l'impressione che certi film non esistano, che siano solo delle leggende metropolitane. E invece Tu mi confermi che esistono e gente ci ha pure lavorato, magari credendoci veramente😂😂😂

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    1. Per due ore è stato un trailer buffo di un film che stando ai commenti in rete, tutti volevano vedere. Mi becco la pallottola volentieri per evitare di farvi sprecare 77 minuti ;-) Cheers

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  4. Peccato.
    Perche' l'idea sembrava una di quelle tanto cretine da risultare geniali.
    Tipo "Aquaslash", che ho visto di recente.
    La vera tortura anche li' e' arrivare vivi al punto in cui la gente si butta dentro a quel dannato scivolo, trasformato in un tritacarne formato maxi.
    Ma almeno li' mantiene quel che promette, anche se ci mette una vita.
    Qui manco quello, mi sa.
    Si, il grande Larry manca a tutti.
    La sua roba era ORO, al confronto di questa.

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    1. Devo ancora vederlo "Aquaslash" ma visto che ormai me lo avete raccontato tutti in ogni modo, passerò ad altro. Cheers

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    2. Che poi, tornando a questo film, uno non e' che si aspetta una trama da Oscar.
      Ma visto che di un horror si tratta, almeno punta tutto sulla gente che muore male.
      Almeno li' non sbagli.

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    3. Bah vai a capire, poteva essere un corto spassoso, invece dura almeno 10 minuti di troppo. Cheers

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    4. Che poi, I jeans che si animano ed uccidono...si, in effetti io lo trovo persino banale.
      Proviamo a pensare cosa ci avrebbe combinato Cohen, con un'idea cosi'.
      Minimo ideava i jeans che una volta indossati iniziavano a stringere fino a trinciare le persone in due, oppure le spremevano come i limoni (al sangue).
      Continuo a pensare che con le giuste trovate, anche una scemata puo' funzionare alla grande.

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    5. Se poi vuoi fare una critica al capitalismo nel 2020 (o 2021), scegliere i Jeans mi sembra quanto meno anacronistico, si poteva scegliere anche un capo di vestiario più adatto agli anni in cui stiamo vivendo. Cheers

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  5. Jeans assassini ahahah, comunque mi hai ricordato dei pomodori ancora da vedere :D

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    1. Tutto può ucciderti in questo strambo mondo dl cinema horror ;-) Cheers

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  6. Credevo di aver visto di tutto con The Stuff - il gelato assassino. Invece...
    Ora guardo con diffidenza i miei boxer di Daffy Duck!

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    1. Quel becco giallo, quel maledetto becco giallo (quasi-cit.) Cheers!

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    2. Dal cartoon con il cane e il gallo Foghorn Leghorn? Se sì, capita la quasi-cit. :)

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    3. Era una versione di "Tredici" modificata per l'occasione, ma la tua è migliore ;-) Cheers

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  7. Per me uno degli esempi piu divertenti di oggetti assassini,resta i mitici capelloni di Serpe trapiantati su Homer Simpson,il finale con quel parrucchino infernale crivellato di colpi,ha me ha sempre ricordato il terzo atto de "La Bambola Assassina" di Tom Holland!.

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    1. Sono piuttosto sicuro che il parrucchino di Serpe sia nato dopo una ripasso della bambola assassina di Tom Holland ;-) Cheers

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  8. Sarebbe come guardare un porno per i dialoghi tra l’idraulico e la bionda, interrogandosi su quale tipologia di chiave a pappagallo sia necessaria per risolvere il fastidioso problema di perdite alla tubatura dannazione!

    MORTO

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    1. Eheh non so bene come mi sia uscita, ma quando appoggio le mani sulle tastiera escono i commenti più profondi, quelli che penso davvero dei film ;-) Cheers

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  9. Forse ricordo male, ma non c'è un episodio di American Dad con una trama simile ?

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    1. Non ti saprei dire, me ne mancano davvero troppi per poterti rispondere con sicurezza. Cheers

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