lunedì 26 aprile 2021

Nobody (2021): un nessuno che vorrebbe diventare un John Wick

Se c'è qualcuno che ha conosciuto la gavetta quello è Bob Odenkirk. Una vita al Saturday Night Live, poi un’infinità di ruoli medio piccoli o da caratterista in altrettanti film fino alla svolta, un ruolo (apparentemente) secondario da avvocato magheggione in Breaking Bad e a seguire una serie tutta sua, Better Call Saul. La seconda giovinezza artistica per il nostro Bob.

Il ruolo più d’azione, se così vogliamo chiamarlo, per Odenkirk fino a questo momento? Sbraitare alla radio in Die Hard 12 la parodia di Ben Stiller, fine nelle trasmissioni. Ma la verità è che nel cinema d’azione occidentale, Liam Neeson ha cambiato tutto lo scenario, forse un giorno ricorderemo questi anni divisi tra A.L. (Avanti Liam) e D.L. (Dopo Liam), un periodo in cui gli eroi d’azione americani per esserlo, devono avere due caratteristiche: aver superato gli ‘anta ed essere famosi. Se lo ha fatto così bene Denzel a lungo, perché non anche il vecchio Bob.

“Non sono lividi è la gavetta, in ogni caso dovresti vedere com'è ridotto l’altro”

“Nobody”, che quando uscirà in uno strambo Paese a forma di scarpa (lo farà? Chissà) probabilmente si intitolerà “Io sono nessuno”, strizzando l’occhio a Terence Hill, è un film strano, francamente mi è bastata la presenza di Bob “Saul” Odenkirk e quella locandina con una faccia piena di pugni per convincermi a vederlo, anche perché come sapete, non guardando (quasi) più trailer, ho ritrovato la gioia di scoprire i film nel modo migliore, guardandoli. Quindi da qui in poi parlerò a ruota libera della trama, non che contenga chissà quali sorprese, ma in ogni caso preferisco avvisarvi.

“Nobody” è la storia di Hutch Mansell (Bob nostro), uno che ha superato gli ‘anta ma si allena, lavora nell’azienda del suocero (Michael Ironside, che compare dodici secondi facendomi esaltare), spalla a spalla con l’odioso e tamarrisimo cognato della moglie, la bella Becca Mansell, la cui caratterizzazione consiste nell'essere interpretata da Connie Nielsen. Fine della caratterizzazione.

Volete sapere qualcosa della famiglia del protagonista, trovato tutto in questa foto, fatevelo bastare.

Hutch ha due figli, un adolescente inquieto e una figlia piccola che pare l’unico parente a dimostrargli ancora affetto, malgrado questo la vita del nostro grigio protagonista non può dirsi di certo brutta, monotona, quello sicuramente, come sottolinea il regista Il'ja Najšuller con un montaggio che scandisce i giorni. Alt! Fermi tutti! Il'ja Najšuller? Guarda chi si rivede, il russo musicista, regista di tanti videoclip ma soprattutto di Hardcore! Bentornato, era ora che ti facessi vivo ragazzo.

Il resto della famiglia di Hutch si completa con un fratello adottato, che comunica con lui solo via radio (eh?) e parla con la voce di RZA, anche perché come si scoprirà più avanti nella storia, ad interpretarlo è proprio il rapper con il vizio del cinema di genere RZA. Mentre il papà di Hutch vive in casa di riposo, passa la giornata a guardare vecchi Western ed è fatto a forma di Christopher Lloyd. Tutto possiamo criticare a questo film, ma non che non abbia un cast di nomi grossi.

La svolta nella vita del nostro annoiato protagonista arriva una sera, per una distrazione da poco, due ladri entrano in casa sua, portano via quattro spicci perché sono una coppia di rapinatori improvvisati, ma Hutch che potrebbe stendere la donna del duo con una mazza da golf, non fa nulla, pragmaticamente cercando di evitare ripercussioni che avrebbero potuto essere peggiori per la sua famiglia.

Allora povero me e anche il mio cavallo / sarà che sono vuoto, che la mia vita è in stallo (cit.)

Invece di vedere il suo approccio da bravo padre di famiglia premiato, Hutch viene schifato da tutti, la moglie lo guarda come un mezzo uomo, il figlio si vergona, il cognato gli offre una pistola che finirà nel freezer, e come quella di Cechov finirà per sparare solo nell’ultimo atto del film. Insomma Hutch è un molliccio, considerato un femminiello in un mondo dove i Maschi devono avere la “M” maiuscola, devono battersi il petto come gorilla atteggiandosi come fa il tamarrissimo vicino di casa, che si è comprato il macchinone per fare il figo.

Hutch ingoia tutto, zitto e buono perché comuque la sua famiglia sta bene, avrebbe potuto andare peggio ma un giorno sua figlia, non trova più il suo braccialetto con i gattini, era insieme a quei quattro spicci che sono stati rubati. Valore economico del monile? Una fesseria. Valore emotivo? Totale. Hutch può accettare tutto, ma non un dispiacere per l’unico famigliare che gli dimostra ancora affetto, decide che è ora di fare qualcosa.

John Wick piantava un casino per un cane, lui per un braccialetto con i gattini. Logico no?

Cambio posizione sula poltrona, vuoi vedere che “Nobody” potrebbe essere quel film capace di affrontare di petto tutta la rabbia che c’è nell’aria nella nostra società? Potrebbe davvero essere, non dico Cane di paglia, ma quel film anche un po’ controverso che avrebbe dovuto essere il remake di Il giustiziere della notte ma che Eli e Bruce non sono stati in grado di sfornare? Improvvisamente sento una mano sulla spalla sinistra, è lo spirito di Sam Peckinpah che ride di me e mi offre bonariamente da bere, mentre sulla spalla destra una seconda mano mi chiama, è Charles Bronson che mimando una pistola con le dita mi indica il calendario, su cui leggo “2021” e allora mi ricordo: nel 2021 nessun film che punta alla grande distribuzione può turbare e dare fastidio per davvero, infatti “Nodody” cambia di colpo pelle e diventa un John Wick in principio timido, poi sempre più giocoso per terminare in caciara. Caciara divertente, piena di sparatorie, botte, azione e belle canzoni che partono a casaccio, rendendo onore al passato videoclipparo di Il'ja Najšuller, però semplicemente diventa un altro tipo di film.

Regola numero uno per non diventare un “odiatore da tastiera”: i film vanno commentati (o recensiti per chi ama prendersi sul serio) sulla base di quello che sono, e non su come vorrebbe noi che fossimo, altrimenti il passo successivo sono le Snyder’s Cut di questo mondo. Quindi quando “Nobody” elimina dallo scacchiere i due rapinatori utilizzati quasi come MacGuffin per la trama, semplicemente il film diventa altro, un tipo di altro più caciarone ma comunque estremamente curato, che ci insegna una grande lezione, una che io che di norma mi muovo in bus, ripeto (inascoltato) da sempre.

"Avete mai fatto caso che ogni tanto sul bus si incrocia qualcuno che non va fatto incazzare? Quello sono io" (quasi-cit.)

Hutch con la voglia di litigare nel cuore prende il bus per tornare a casa e si imbatte in un gruppo di ragazzotti dall'accento russo, strapieni di Vodka fino agli occhi che salendo a bordo non fanno realmente nulla di penale (anche se sembrano indirizzati chiaramente in quella direzione), ma infrangono la regola non scritta di chi viaggia in bus: non si rompe il cazzo a chi sta tranquillamente seduto su un pullman. MAI!

“Io. Volevo. Solo. Leggere. Il. Mio. Libro!”

La coreografia di lotta a distanza ravvicinata sul bus uno contro tanti è davvero bellissima, Il'ja Najšuller arriverà dai videoclip e da un film con la macchina da presa ballerina come Hardcore! Ma sa dirigere e la coreografia di lotta è ottima, articolata, piena di oggetti usati come armi contundenti (e contro i denti), anche se come avrete già intuito se nella vita avete visto più di due film, uno dei ragazzotti rompicoglioni è fratello di un malavitoso russo con la fissa per il karaoke (giusto per aggiungere qualche altra canzone nel film) e voilà! Abbiamo una trama caciarona per “Nobody”.

Il momento della svolta per il film arriva quando Hutch recupera la pistola e il vecchio distintivo da agente dell’FBI in pensione di papà Christopher Lloyd. Qui il film abbandona ogni istanza di realismo cercando di scimmiottare il mondo pericoloso, fumettistico, ed interamente popolato di personaggi letali che è meglio non fare incazzare di John Wick. Da qui in poi è un crescendo di trovare da fumetto (e da appassionato, il mio può essere solo un complimento) Hacker russi che ricattano agenti al pentagono (eh?) pur di sapere tutto su Hutch solo per scoprire che il passato del (non tanto) mite protagonista è “Classified”, classica parola che tanti abitanti di uno strambo Paese a forma di scarpa che fa finta di conoscere l’inglese, tradurrebbero malamente.

La mia reazione, quando sento qualcuno usare parole inglesi a caso, proprio la stessa.

“Nobody” diventa un film estremamente caciarone, spassoso esattamente quando Hardcore! Se siete disposti ad accettare la realtà da fumetto in cui la storia scivola di colpo. Da qui in poi vale tutto, Bob Odenkirk può sfogare la rabbia prendendo a pugni un muro o spaccando un finestrino senza frantumarsi le nocche, ma soprattutto può eliminare una squadra S.W.A.T. con mazza da baseball, coltelli da cucina e il bollitore dell'acqua. Lo spettacolo è garantito perché Il'ja Najšuller ha gran senso del ritmo, tiene la macchina da presa alla giusta distanza per farci godere di ogni colpo mandato a segno e le coreografie di lotta sono lunghe e articolate, inoltre Odenkirk tiene botta, tiene incredibilmente botta. Se il bello di John Wick era vedere uno spaventapasseri un po’ legnoso e sgraziato come Keanu Reeves in azione, non di certo l’incubo dei criminali di cui parlano le leggende su di lui, ma di sicuro efficace, il “Nessuno” di Odenkirk è il classico ruolo che un tempo sarebbe andato a Bruce o Arnold, in cui ci saremmo lamentati - non lo avremmo mai fatto, ma cercate di capire il mio discorso - perché Bruce e Arnold tutto sembravano, ma non di certo dei normalissimi americani medi, con lavoro grigio e triste, casa di proprietà e una media di uno barra due figli a testa.

"Qui l'avvocato Saul si ferma e comincio io" (quasi-cit.)

Liam ha cambiato tutto, ora l’eroe d’azione americano per prima cosa deve somigliare al vostro vicino di casa che incrociate sul pianerottolo, deve essere famoso e aver superato gli ‘anta per attirare l’attenzione del pubblico dalla locandina del film, tanto poi il modo di fargli sparare due colpi o tirare due pugni lo troveremo, in fondo ultimamente tutti stanno tentato la via dell’eroe d’azione, e questo spiega perché uno come Scott Adkins che è ancora (abbastanza) giovane e soprattutto sa menare per davvero, non sfonderà mai perché è nato fuori dal suo tempo come Napoleone Wilson.

Non si può non divertirsi guardando “Nobody”, nessun film che utilizza una mina Claymore e un pezzo come “Heartbreaker” di Pat Benata in quel modo può essere considerato anonimo e noioso, personalmente quando ho capito che il film ambiva ad essere solo (si fa per dire) un altro “John Wick” mi sono messo comodo e mi sono goduto lo spettacolo.

Inseguimenti in auto in retromarcia sparando mirando grazie allo specchietto retrovisore, una sparatoria finale dove RZA ne stende tre con un solo colpo oppure Christopher Lloyd (lo ripeto Christopher Lloyd!) che secca sgherri a colpi di doppietta al grido di «Dasvidania!». Un fumettone, ma con una robetta del genere io ci vado a nozze, però che sia chiaro lo scenario, viviamo in un mondo (cinematografico) dove Christopher Lloyd, classe 1938 può diventare un eroe d’azione.

“Siamo qui per dare calci nel culo e farvi pensare quadrimensionalmente, grande Giove!”

Concettualmente è uno schiaffo in faccia a tutti noi cresciuti con il cinema d’azione occidentale degli anni ’80 e soprattutto ’90, dove gli eroi erano tali perché sapevano menare per davvero, ma i tempi sono cambiati e devo essere onesto, “Nobody” è un film curato, ben fatto, con un Bob Odenkirk perfetto in entrambi i registri richiesti dalla storia, si arriva si titoli di coda (e non perdetevi la scena che segue), invocando due o tre seguiti e perché no, un “crossover” (come si dice nel campo dei fumetti americani) proprio con “John Wick”, d’altra parte entrambi i film hanno una componente fumettistica forte e sono cugini alla lontana, nessuno farà mai gli “Expendables” con Denzel, Keanu, Charlize, Bob, Liam e Christopher Lloyd, ma la tendenza del cinema americano d’azione contemporaneo è questa.

Per quel film scomodo, incazzato, capace di suscitare polemiche in grado di ereditare davvero il testimone di Il giustiziere della notte, me lo dico da solo con una citazione: “Sorry, but your princess is in another castle".

40 commenti:

  1. Se faranno un sequel,lo intitoleranno"....E Poi Lo Chiamarono Il Magnifico".

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  2. Anvedi sto Bob... ti confermo che anch'io ho un brutto rapporto con i trailer ultimamente, poiché capita molto (troppo) spesso che siano montati in modo da farti vedere un film che non è quello che vedrai. Posso sorvolare sull'usanza di mettere i Carmina Burana a muzzo in scene apocalittiche, ma certi ti falsano proprio il prodotto, come quello de Il Talento Del Calabrone che te lo fa sembrare un action movie oppure Alice E Peter che pare un film stupendo e invece poi è una robetta mortalmente noiosa.

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    1. Ingannevole è il trailer più di ogni altra cosa ;-) “Alice e Peter” devo ancora vederlo grazie per avermi avvisato. Si tratta di vendere, pubblicità, quindi maneggiano l’arte del montaggio alla grande, ma non solo a volte vendono false aspettative, spesso spiattellano le parti migliori del film, di solito con i Carmina Burana a casaccio, dici bene. Cheers!

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  3. Be e presto detto il motivo del fatto che non c'e intenzione di realizzare quel tipo di film degli anni 70,mostrare un sentimento di vendetta che da giustizia personale si trasforma in gratuito sadismo,che ti rende uguale se non peggiore dei criminali,mostrare la frustrazione dell'uomo medio,la pura disillusione tipica dell'epoca,e una cosa fin troppo scomoda,non ci vuole niente a ricevere accuse di violenza gratuita,razzismo,ecc..! Emblematici oltre al "Giustiziere Della Notte","Arancia Meccanica" ma soprattutto "Un Giorno Di Ordinaria Follia",omaggiato dai simpson con il mitico personaggio di Frank Grimes,segno della grandezza di quei soggetti!

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    1. Sono finiti i tempi di quei soggetti scomodi, ora vanno per la maggiore storie senza bordi taglienti, dove nessuno rischia di farsi male. Sono rimasto io e pochi altri a rimpiangere quello stile tosto degli anni ’70. Cheers!

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  4. Poi ovviamente c'e l'altra variante,il film conservatore di destra portato volutamente all'eccesso,toccando il nirvana,il sublime sopra le righe assoluto,e di questa categoria non posso che considerare un film come "Air Force One" un assoluta opera d'arte, odiata da molti,amata da me,di quel magnifico esemplare teutonico di Wolfgang Petersen,un regista com una filmografia invidiabile che si meriterebbe una rubrica!

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    1. Su questa Bara Volante non sentirai mai parlare male di Wolfgang Petersen né della sua Bara Volante presidenziale, ma proprio mai nella vita ;-) Cheers

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    2. Pensa che quando mi menzionano Wolfgang tirandomi fuori ovviamente Mozart,io dico sempre che hanno dimenticato di includere anche Petersen,artigiano vero del cinema che ti mollava filmoni con dei casting da non crederci, da tanto erano di lusso,inoltre ha sempre fatto un uso moderato delle nuove tecnologie nei suoi film msntenendo sempre una forte tangibilita,donandoci scene memorabili!Incredibile che venga ricordato dai piu solo per il bellissimo "La Storia Infinita".

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    3. Nulla da aggiungere, in tanti siamo cresciuti con il cinema di Petersen, un giorno riuscirò a portare "Il mio nemico" su questa Bara. Cheers!

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  5. Guarda, pensavo di evitarlo, ma ora mi hai quasi convinto. mannaggia a te... ��

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    1. Sono partito critico, mi ha conquistato, poi mi ha quasi perso, poi con la scena del bus il film mi ha riacchiappato, poi buttando tutto in caciara mi ha quasi perso, ma è talmente curato, ben fatto e spassoso che ora sto ascoltando la colonna sonora a rotazione da giorni (storia vera). Cheers!

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  6. Purtroppo i trailer li vedo ancora e questo mi ha subito colpito! Sarà che sono esattamente il prototipo del quarantenne con pancetta, figlio e stempiatura ma SENZA il passato "classified" e oltretutto che ha speso una vita a prendere bus / treni con gente molto maleducata e a cui avrei fatto a volte volentieri saltare un paio di denti, ma mi sono sempre fermato in tempo... In ogni caso questo film mi ha esaltato pur sapendo che si tratta del solito minestrone, ma se è fatto bene perché non vederlo!? E infatti lo vedrò per quello che è, pura azione senza grandi riflessioni e mi godrò lo spettacolo messo su, un pò come in John Wick, anche se a lungo andare mi ha un pò stufato, per quanto sia sempre realizzato magistralmente. Poi se la situazione si fa "pesante" il buon Christopher Lloyd non ha certo problemi con la gravità!!
    Buona settimana

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    1. Lo so, è pesante (cit.) ;-) Dovrebbe uscire a maggio questo film, condizionale d’obbligo come con tutte le uscite in questo strambo 2021. Cheers!

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  7. Ricorda molto Johh Wick perché hanno gli stessi coreografi, pare. Quindi sì, se incassano abbastanza probabilmente ne faranno un cross-over. Anche se, un residuato come me dal trio Sylvester-Arnold-Bruce, ancora non riesco a vederli a menare (seppure li abbia, di fatto, visti farlo).

    Però, ogni volta che Bob faceva le faccine in primo piano, istintivamente tiravo l'angolo della bocca anch'io per imitarlo. E, ogni volta che compariva Lloyd, l'occhio andava in cerca della DeLorean.

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    1. Sono attori identificati con altro, intendo proprio anche altri generei, certo la squadra di Chad Stalheski ultimamente è ovunque, riesce a far quasi (ho detto quasi) picchiare Falcon e Bucky (a brevissimo su queste Bare), sono talmente bravi che potrebbero far sembrare un eroe d’azione anche me. Questa è l’aria che tira, la sacra trilogia: regia, coreografia e atleti capaci di eseguire. Questi ultimi ormai sono stati sostituiti da attori che il pubblico conosce, apre uno scenario tutto nuovo. Cheers!

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  8. Non vedo l'ora di vederlo! Troppe vedute?!

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  9. Me lo vedrò senz'altro, quando avrò l'occasione.
    Il trailer mi é passato davanti (non ricordo dove, tra l'altro. Forse sul Tubo)e lì per lì non mi ha detto niente.
    Nulla di particolarmente originale, visto che a una prima occhiata non faceva altro che riprendere roba già nota fischiettando e facendo finta di nulla.
    Impressioni che mi confermi con la tua rece. Però...non sarà nulla di particolarmente originale (ma cosa lo é più, al giorno d'oggi?), ma se é divertente perché non dargli una chance?
    Fosse anche solo per i nomi coinvolti (che piacere ritrovarla, Mr. Ironside!!). E per il regista.
    "Hardcore" aveva un ritmo indiavolato e sottoponeva gli stunt ad un lavoro infernale. Instilando il tremendo sospetto che qualcuno di loro, durante le riprese, le penne ce le avesse lasciate per davvero.
    Sapete com'é...da quelle parti non stanno a guardare roba come tutela sul lavoro, misure di sicurezza, fattori di rischio e rivendicazioni sindacali.
    E chi ha il tempo, per badare a queste sciocchezze?
    Insomma mi aveva divertito un sacco. Anche se é riuscito nell'impresa di farmi venire il mal di mare a guardarlo sullo schermo della TV (non oso immaginare al cinema) e alla fine del film continuavo ad osservarmi con insistenza le mani.
    Ed in più non si lesinava sul sangue.
    Qui mi sa che ha il freno a mano (parecchio) tirato.
    Lo vedrò.
    Certo che vien da ridere, però.
    Volete osservare i mutamenti della società negli ultimi quarant'anni? Guardate gli eroi dei film action.
    Dai tizi tutti muscoli si é passati a quelli con auto-ironia incorporata per poi finire agli ometti tristi ma dal passato innominabile.

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    1. “Hardcore!” anche se il suo titolo originale “Hardcore Henry!” mi è sempre piaciuto di più, è stato girato in Russia, penso che un minimo di regolamenti li abbiano, pochi eh? Direi che l’Indonesia mantiene ancora il primato, ma laggiù persino guidare per strada equivale e rischiare la vita (storia vera), in Russia pare sia pericolassimo avere un blog, ma questo è un altro discorso ;-) Cheers

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    2. Ecco, avrei tanto voluto aggiungere un paio di famosi filmetti di Gareth Evans con Iko Uwais, che mi hanno dato lo stesso tremendo sospetto.

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    3. No li sono morti proprio, il volo di schiena sulla balconata, ancora mi chiedo come lo abbiano girato senza mandare fiori alla vedova. Cheers

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    4. Tu dici?
      Per me hanno buttato il poveretto nell'indifferenziata e poi hanno urlato: "AVANTI IL PROSSIMO!!"
      Che tanto c'e' la fila, mi sa.

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    5. Avranno avuto i bidoni fuori: plastica, carta, stuntmen. Cheers

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  10. La prendo moooolto larga. Il mio tempo libero ormai è praticamente azzerato (vado a nozze con roba velocissima come SOLAR OPPOSITES che, ahimè, non ho più il tempo di commentare!) e devo centellinare la roba che posso permettermi di guardare tra un episodio e l'altro di LADYBUG & CHAT NOIR (off topic: ammetto che le avventure dei due supereroi francesi mi hanno preso veramente bene! Danno una pista a decine e decine di prodotti per bambini. Sia perché è fatto bene, sia perché le storie, seppur ripetitive e a misura di bambino, vengono mescolate con temi più o meno adulti come i primi amori e tutto ciò che comporta, le amicizie, la crescita e la consapevolezza di se stessi, il rapporto coi genitori, la fiducia nel prossimo,... Tutta roba che ad un bambino-ragazzino non può arrivare ma visto con gli occhi dell'adulto rappresentano insegnamenti preziosi. Fine OT). Detto questo, un film come NOBODY devo riuscire a vederlo. L'idea di base è semplice, quasi banale nonché trita e ritrita, ma è dannatamente vincente. Quindi attendo con ansia di recuperarlo.

    P.S.: ma perché nessuno ricorda mai GIUSTIZIA PRIVATA con Butler e Foxx? Se il primo TAKEN con Liam tutto sommato era "credibile", il punto di non ritorno per me fu GIUSTIZIA PRIVATA. Da quello in poi tutto era concesso e valido.

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    1. Io invece sarò direttissimo: sai perché lo ricordano in pochi (anche se lo ricordano comunque in troppi visto che passa in tv una volta al mese)? Perché fa schifo. Di solito soppeso pregi e difetti di un film, ma quello è uno schiaffo in faccia all'intelligenza dello spettatore. Cheers!

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    2. Pensa che sono così st@#*o che andai a vederlo al cinema...

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    3. Per fortuna mi evitai tale tormento, almeno quello. Totale solidarietà! Cheers

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  11. Ma pensa che film hai scovato!!!!! Dici bene, Odenkirk ne ha fatta di gavetta, da compagno di merende di Ben Stiller - e mitico Charley Manson del suo "Ben Stiller Show" - a John Wickoide :-D
    Sappi che sei stato profeta, questo film su IMDb è già riportato come "Io sono nessuno"!

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    1. Anche Wikipedia lo ha battezzato così, il bello è che si sa tutto, tranne se uscirà ;-) Bisogna dire che era facile, gli echi di Terence Hill sono una tentazione forte, per una volta sarebbe anche un adattamento con un minimo di logica, ogni tanto si possono ancora fare ;-) Cheers

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  12. Ottima recensione. Posso dire che ha fatto esattamente lo stesso effetto anche a me, ma mi ha lasciato pure un po' di amaro in bocca. Non so quanto possa interessarti, ma nella mia rece ho scritto:
    "Realizzato benissimo e dotato di un ritmo implacabile, Nobody sembra il figlio illegittimo dell'amplesso di Red con John Wick, creato apposta per solleticare e gasare - in maniera subdola perchè sottilmente parodistica - il piccolo fascista superomista che è in noi.
    E' uno spasso, ed è pericoloso proprio per questo"

    Per dire, la visione mi ha spinto a rivedere Il Giustiziere della Notte, che mi è sembrato un film strutturalmente molto meno di destra.

    A presto rileggerti
    Blissard

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    1. Mi interessa molto e personalmente quell'amaro in bocca l'ho attribuito proprio alla prima parte, che pare promettere un film tutto diverso rispetto a quello in cui poi "Nobody" evolverà. Detto questo un po' come Rambo, sono stati i seguiti a rendere "Il Giustiziere della Notte", il primo film si rifà al giustizialismo ereditato dal vecchio West, ma è un film che comunque mette alla berlina l'animo umano, la scena chiave è la reazione di Paul Kersey dopo il primo omicidio: torna a casa e sta male. Cheers!

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  13. Spero non sia un'eresia per nessuno: ma Bob Odenkirk mi fa molta più simpatia di Keanu, quindi se John Wick non ho ancora trovato la voglia di recuperarlo, questo Nobody ispira già molto di più!

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    1. Perché ancora non ti sei lanciata a vedere la saga di Bill & Ted ;-) Scherzi a parte, Bob Odenkirk è un signor attore e lo conferma anche qui, per altro risulta credibilissimo anche nelle parti d'azione e il film si lascia guardare ;-) Cheers


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  14. Appena finito di vederlo. Che dire: uno dei migliori film action che ho visto ultimamente. Ricorda un pò tanti film ben fatti, da John Wick (non poteva essere altrimenti) a R.e.d. (per la scena "casalinga"), però è impreziosito da una buona recitazione e da dialoghi che sono abbastanza credibili, soprattutto nelle dinamiche famigliari. Certo la fine è un pò esagerata, non voglio fare spoiler, però il pensionato con il fucile che picchia come un fabbro e spara come un cecchino in mezzo a una selva di proiettili senza farsi nemmeno un graffio, è leggermente esagerato. Ovviamente non si cerca il realismo in queste pellicole, però fino al confronto finale si poteva parlare di sospensione dell'incredulità rimanendo sempre in un contesto verosimile, per quanto spettacolarizzato.
    Mi piace anche il fatto che, quando Hutch si "risveglia", non è subito padrone delle sue capacità e degli automatismi marziali, quindi si prende un (bel) pò di botte.
    In ogni caso Christopher Lloyd rimane sempre un mito e fa piacere rivederlo in qualche pellicola moderna.
    Il problema è che ora vorrei subito vedere il seguito, anche solo per avere delle risposte sul passato di Mansell.

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    1. Penso che verrà annunciato il seguito prima della data di distribuzione italiana di questo film ;-) Cheers

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  15. Il. Mio. Genere. Di. Film. Punto.




    Me lo aspettavo diverso, infatti non avevo letto il pezzo fino in fondo la prima volta e sono andato in sala col solo trailer a solleticarmi. Sono andato in sala. Assaporiamo un attimo queste parole, anzi, per citare Shang Tsung: "fate tesoro di questi momenti".
    E' davvero un Wannabe-John-Wick, il protagonista un pò più attempato e con famiglia al seguito, ma con quel tot di caratterizzazione - abbozzata - che basta. Insomma, è come sarebbe diventato John Wick se non gli morivano fidanzata e cane? Probabile.

    La scena dell'autobus da sola vale in prezzo del biglietto, anche perché rivela che il film sarà qualcosa di diverso dalle vaghe aspettative (anche se uguale ad altro già visto).
    90 minuti sono la durata perfetta, e Bob dimostra che anche uno con la sua faccia e il suo curriculum può diventare un eroe d'azione. Ci riesce davvero bene, oltre che per bravura, per come i colpi li incassa, sanguinando e rompendosi tutto, anche se la scena dopo è tutto pimpante pronto per la nuova infornata di cattivi, manco avesse la rigenerazione di Wolverine. Ma va bene così.

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    1. Sei uno dei pochi che si è gasato come me per "Hardcore Henry", quindi ero sicuro che avresti apprezzato ;-) Cheers!

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  16. Finalmente me lo sono gustato e davvero apprezzato: un piccolo film che cresce scena dopo scena, sempre più incredibile, paradossale e wickoide, senza mai prendersi sul serio ma impegnandosi sempre seriamente. Davvero adorato, e con la bruttezza micidiale che infesta il cinema contemporaneo ci voleva proprio una boccata d'aria fresca.
    Una curiosità. Nel primo scontro, quello dell'autobus, il wickoide affronta due vandammoidi. Infatti fra gli sgherri russi che salgono sull'autobus c'è Daniel Bernhardt, che nei Novanta continuò la saga Bloodsport presentandosi come clone di Van Damme, e Alain Moussi, che negli anni Dieci del Duemila ha ripreso la saga Kickboxer con tanto di Van Damme stesso a fargli da maestro. Capisci che durante quella scena stavo lì davanti allo schermo a battere le mani ^_^

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    1. Infatti mi sembravano facce note, ma un po' gli anni (miei e loro) un po' che ero preso dalla coreografia di menare, non li avevo riconosciuti, per fortuna questo film ha più idee e talenti, di tanta altra roba piatta a noiosa vista di recente ;-) Cheers

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