«Hi kids! Do you like violence?», il titolo di oggi è talmente strambo da avermi fatto pensare all’inizio di “My Name Is” di Eminem, benvenuti al capitolo a sorpresa della rubrica… Above and Beyond!
Stuart Gordon ha cominciato lavorando con la sua compagnia teatrale e sul piccolo schermo, prima di approdare al cinema horror, ma io mi chiedo cosa sia passato in mente all'azienda di prodotti per la tosse Triaminic, quando hanno pensato che la persona giusta a cui affidare la regia di un corto dedicato alla sicurezza domestica dei bambini, fosse il regista di body horror Lovecraftiani come Stuart Gordon, io vi giuro che avrei pagato oro per essere presente alla riunione creativa, sul serio, ho già il libretto degli assegni pronto.
“Kid Safe - The Video” è nato con l’idea di cavalcare il boom dei videoregistratori registrato a metà degli anni ’80, bastava compilare una cartolina, spedirla alla Triaminic per ricevere a casa una VHS con questo cortometraggio di 30 minuti che tratta il tema della sicurezza domestica per i minori lasciati a casa da soli. Certo, la VHS da sola non poteva sostituire una buona educazione impartita dai genitori, come spiega la frase d’apertura, ma la pubblicità iniziale della Triaminic è così posticcia da far sembrare questa marca realmente esistente, una delle pubblicità finte di Robocop.
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Titoli di testa con Bara, per restare in tema con il blog. |
Il corto scritto e diretto da Stuart Gordon subito dopo le riprese del suo Dolls, ci ricorda che dietro alla macchina da presa si trova non solo un regista Horror, ma uno armato di una tagliente ironia, perché s'inizia con Count Floyd (il comico canadese Joe Flaherty), una sorta di parodia di un vampiro, con tanto di mantello nero fuori e bordato di rosso dentro, che esce dalla sua bara avvolta nel fumo creato con il ghiaccio secco per introdurre ai giovani spettatori la storia dell’orrore di oggi. Siete liberi di immaginarvi il Robert Prosky di Gremlins 2 visto che Count Floyd era il presentatore di un popolare programma canadese rivolto ai più piccoli intitolato Monster Horror Chiller Theater. L’ho sempre sostenuto che il Canada è un grande Paese!
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Per una volta non sono io il più lugubre qui sopra. |
La storia dell’orrore parla di una bambina rimasta sola a casa, il che ha una sua logica, più di un film Horror cominciava nello stesso modo, ma nessuno aveva la... Ehm... piccola Kathy Tudor, interpretata dall'allora quarantunenne attrice Andrea Martin, presenza fissa anche dello spettacolo di Count Floyd (storia vera).
Capisco il perché della scelta, visto che la breve storia scritta da Stuart Gordon prevede che la bambina trovi la bottiglia di Gin dei genitori («It’s party time!») e che infili la forchetta nel tostapane nel tentativo di tirare fuori le fette di pane bruciate, tutte cosette che un minore non dovrebbe di certo fare nemmeno nell'immaginario, almeno è quello che deve aver pensato la Triaminic che, infatti, si sono rivolti ad un noto regista di film per bambini, Re-Animator è un classico dell’infanzia. Almeno della mia, ma io sono un tipo strano, faccio poco testo.
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La giovane (si fa per dire) protagonista del video. |
Stuart Gordon dimostra di avere comunque il polso del grande regista, se riuscite a digerire la bravissima Andrea Martin nei panni della bambina, “Kid Safe - The video” con ironia trasforma una serata a casa da soli in un incubo fatto di rami che sbatacchiano sinistramente contro le finestre, luci che saltano e piccole ferite da tentare di curare. Anche l’arrivo in massa dei soccorsi (perché dovrebbero presentarsi a casa un poliziotto, un’infermiera e un pompiere? Vabbè, meglio non rischiare), diventa l’occasione per Gordon di introdurre un po’ di Horror nelle vite dei ragazzi seduti davanti al teleschermo, l’enorme uomo mascherato con l’ascia, sembra un assassino da Slasher prima di rivelarsi essere solo il pompiere Marty (Meshach Taylor).
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Vi manca il nativo americano, poi fareste rivalità ai Village People. |
Di fatto, questo cortometraggio è un video educativo che spiega con parole semplici quello che di norma dovrebbero spiegarti i tuoi genitori, nel caso un bambino fosse lasciato solo a casa. I numeri di telefono da chiamare in caso di problemi, i rudimenti del primo soccorso, riguardare oggi questo video fa capire perché una buona fetta di popolazione Yankee abbia votato per “The Donald”, ma bisogna anche contestualizzare il tipo di operazione, anche se non mi capaciterò mai del perché affidarla proprio ad un regista Horror, bah!
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No! Con il tostapane non si usa la forchetta, ci vuole il coltello da pane. Non lo conoscete il galateo? |
Eppure, è proprio il mestiere di Stuart Gordon a rendere “Kid Safe” divertente a suo modo, certo, bisogna sopportare la canzoncina (con tanto di balletto) che spiega cosa fare in caso di incendio, ma il gusto per il grottesco, per quel portare a galla gli elementi sgraziati e a volte anche un po’ ridicoli della natura umana, è puro Stuart Gordon al 100%, che avrà pure accettato questo lavoro su commissione dalla Triaminic in cambio di un assegno, ma non ha rinunciato a divertirsi.
Se storia Horror per bambini dev'essere, allora che lo sia! Tutta la parte iniziale con Kathy sola a casa, con tanto di bambole inquietanti pronte a fissarla (come in Dolls) è davvero un piccolo corto Horror per ragazzi, nel finale, poi, Gordon la butta in comicità surreale, per dimostrare che Kathy (che è un po’ tonta, ma non è stupida) ha imparato la lezione di non aprire la porta a nessuno, nemmeno quando dicono di doverti consegnare un assegno da svariati milioni di dollari, il regista di Chicago si diverte a mostrare al campanello di casa Tudor nell'ordine: una strega, una mummia, una creatura aliena che sembra uscita da un film di fantascienza degli anni ’50 e… Jason Voorhees!
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Per quello che mi riguarda è canonico rispetto alla saga di Giasone. |
Insomma: il livello di comicità è grossolano, ma spassoso, anche perché nell'epilogo Count Floyd si congeda dai ragazzi ricordando loro che là fuori è una giungla e loro possono essere tanti piccoli Tarzan, Jane oppure... Beh, Cheeta (ve lo giuro, fa davvero questa battuta, non me lo sto inventando, controllate voi stessi). A suo modo, “Kid Safe - The video” non stona nella filmografia variegata e dotata di grottesco umorismo di Stuart Gordon.
D’altra parte parliamo del regista autore della bellissima frase: «Horror films are a rehearsal for our own deaths». Quindi tanto vale prepararsi fin da piccoli, cercando di evitare morti stupide in casa, no?
Che dire...strambo!!
RispondiEliminaAl confronto trovo molto piu' inquietanti le vecchie e nostrane Pubblicita' Progresso (in piena tradizione del partito che andava per la maggiore a quei tempi: usa la paura. Fai credere alla gente che qualunque facciano, nel buio alle loro spalle ci siano una zanna o un artiglio in agguato).
Tipo quella degli incidenti domestici.
Un simil-videogioco dove una neonata gattonava evitando i vari pericoli per poi venire eliminata all'ultimo livello...
Ma il tocco di classe erano quelle sulla DDROGA.
Quella degli OCCHI BIANCHI non me la scordero' mai.
Insomma...bisognava pur campare.
E quindi qualche pubblicita' o videoclip tornavano decisamente comodi, immagino.
Ma il buon Gordon non perde l'occasione per infilarci la sua verve goliardica e guascona.
Dopotutto, erano l'occasione per sfogarsi un po'.
Credo che vi fossero molti meno paletti e controlli, e meno gente col fiato sul collo.
Tutto quel che desidera un regista: totale liberta' creativa.
Buona Domenica!!
Pensa che mentre guardavo "Kid Safe" pensavo che oggi ci sarebbe bisogno di un video così per spiegare l'importanza di lavarsi le mani, indossare la mascherina, per evitare il propagarsi di certe idee bislacche, quindi non siamo migliorati rispetto ai bimbi yankee degli anni '80. Però loro almeno avevano Stuart Gordon ;-) Cheers
EliminaMa vi ricordate anche sempre i video di Pubblicità Progresso con i tizi dall'aura colorata perché avevano l'hiv? Tra l'altro oggi se ne parla poco ma non è che sua sparito dalla circolazione. Leggendo il post mi immaginavo come sarebbe stato uno spot di Stuart Gordon sull'argomento... Da paura, secondo me!! 😜
EliminaBuona domenica 👋
Una pubblicità che ha segnato una generazione, dovrebbero rifarla, perché il problema HIV è stato dimenticato, Stuart Gordon lo avrebbe reso ancora più da brivido ;-) Cheers
EliminaSi, ci vorrebbero.
EliminaMa dubito che verrebbero ascoltate.
I nostri genitori direbbero che una volta c'era piu' fiducia, nelle istituzioni.
Noi per contro diremmo che c'era l'illusione che qualcuno pensasse davvero a noi e al nostro futuro, nella stanza dei bottoni. E in nome di quella ci si beveva tutto senza fiatare.
Non c'era internet, pero' c'era la TV. E si tendeva a prendere per oro colato tutto quello che dicevano al di la' dello schermo (cosa sbagliatissima).
L'unico punto in comune con ieri e' che si leggeva poco allora, e si legge pochissimo pure adesso.
Oggi c'e' forse piu' senso critico, e la possibilita' di informarsi.
Ma c'e' stato un grosso effetto boomerang.
Sei talmente bombardato dalle informazioni che nella maggior parte dei casi non te la fai nemmeno piu' un'opinione.
Nella peggiore delle ipotesi, visto che ormai tutti dicono tutto e il contrario di tutto...e' che scegli di credere a quello che ti fa piu' comodo o che ti e' piu' conveniente.
Il virus mi impedisce di fare quel che voglio? E allora sono tutte balle.
La verita', come su tante altre cose, non la sapremo mai.
Ma il pericolo c'e'. Lo dimostrano le vittime. Anche se molti sostengono che le hanno fatte morire di proposito per creare l'emergenza.
In ogni caso, le regole si rispettano. Punto e basta.
Che piaccia o no.
Come spesso capita condivido il tuo pensiero, caro Redferne, nel senso che una volta, a mio avviso, la classe politica al potere, per quanto con i suoi difetti, non solo dal punto di vista delle persone, ma anche già endemici nel sistema, ci provava a fare un pò di (in)formazione sociale, a volte con metodi anche discutibili, ma se ci ricordiamo ancora oggi quegli spot vuol dire che in qualche modo hanno fatto il loro dovere, supportati ovviamente dalle nostre famiglie e dalla scuola. Con il passare degli anni ho visto però sempre più una separazione netta tra i politici e il Paese, i cittadini. Non voglio fare discorsi populisti o generalizzare troppo ma mi è sembrato che la corsa alle poltrone interessasse più del benessere sociale. Tanto, una volta arrivati lì, oltre all'idea di aver vinto la lotteria si matura anche la consapevolezza che una qualche sistemazione la si trova sempre. Forse anche la trasformazione dei mass media e della società in generale ha agevolato questo scollamento. D'altronde le reti del Biscione, per quanto apprezzate per aver contribuito a diffondere molti film che ci hanno cresciuto, hanno anche prodotto notevoli danni, con la spinta estrema all'edonismo e alla rappresentazione dell'apparire sull'essere, alla bellezza e spensieratezza esagerate, tralasciando i contenuti. Non a caso una delle poche trasmissioni che si distingueva, come il Maurizio Costanzo Show, per quanto con i suoi limiti, è progressivamente stata sostituita da show che non parlano e non rappresentano più le persone ma solo modelli stereotipati... Chiedo scusa a Cassidy se mi sono dilungato troppo! 👋
EliminaOk, però in due commenti non ho letto mezza parola su Stuart Gordon. Io vi leggerei tutto il giorno con grande piacere, ma magari chi capita su questo post vorrebbe leggere dell'argomento del giorno. Lo dico solo perché sono già dovuto intervenire a cancellare commenti fuori tema che avevano preso una deriva litigiosa, so che capirete, grazie ;-) Cheers!
EliminaScusa Cassidy, hai perfettamente ragione, tanto più che io e Redferne siamo amici anche fuori dal blog e possiamo scriverci privatamente. Sentiti pure libero di cancellare i miei commenti, lo so che a volte divago troppo! 👋
EliminaOk, Cass.
EliminaHai ragione piena.
Sorry. Ci sono ricascato un'altra volta.
Provo a tornare a bomba.
Al di la' della stramberia, Gordon da' tutta l'impressione di essersi divertito un mucchio.
Come trasformare un lavoro fatto molto probabilmente per motivi, come dire, "alimentari", in una piccola chicca.
Segno evidente che per lui non esistevano produzioni di serie A o di serie di B. E che si impegnava senza risparmio su ogni fronte.
Un altro lo avrebbe fatto tra uno sbadiglio e l'altro, se proprio vi fosse stato costretto. O non si sarebbe neanche abbassato a farlo, come minimo.
Insomma, il fatto che ti rifilino un "corto" su commissione non e' un alibi per non fare comunque un mestiere come si deve.
E qui Gordon ha fatto un lavoro egregio, niente da dire.
Grazie ragazzi, ero sicuro che avreste capito ;-) Sicuramente resta un lavoro su commissione, però non perde di personalità nemmeno malgrado i tanti paletti imposti, inoltre deve essere arrivato al momento giusto della carriera di Gordon, il "seguito" spirituale di questo corto arriverà nel prossimo capitolo della rubrica ;-) Cheers
EliminaMolto interessante, mi ha divertito molto leggere questo tuo post. Ci vorrebbe un video del genere per la situazione attuale, aiuterebbe sicuramente di più e non ti farebbe salire l’ansia come i "comunicati seri".
RispondiEliminaHo pensato lo stesso guardandolo, se non altro sarebbe più intelligente ;-) Cheers
EliminaIl talento di Gordon riesce ad ammantare della giusta dose di grottesca ironia pure quel balletto "antincendio" che, in mano a un regista pubblicitario qualsiasi, avrebbe seriamente corso il rischio di essere molto ridicolo e nient'altro (tanto meno educativo)... ovvero, come soddisfare in pieno le serie esigenze di un committente e, allo stesso tempo, saper farlo senza prendersi troppo sul serio: la Triaminic non poteva scegliere meglio, direi ;-)
RispondiEliminaGordon aveva il tocco, ovvero la capacità come hai detto di ammantare tutto di grottesco, tirando fuori personaggi credibili agli occhi del pubblico anche dagli stereotipi, era uno dei suoi tanti super poteri ;-) Cheers
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