sabato 19 dicembre 2020

Tommy Lister, il Wrestler che non sapeva di esserlo

Tommy "Tiny" Lister era una di quelle “facce brutte” che faceva sempre piacere ritrovare in un film, la notizia della sua dipartita è balzata agli occhi anche all'amico Enrico Bertelli, che ha voluto regalare alle lettrici e ai lettori della Bara Volante, tutti i retroscena legati ad uno dei suoi ruoli più famosi “Senza esclusione di colpi” (No Hold Barred, 1989). Quindi mi metto al lato del ring e lascio a lui la parola!

Tommy “Tiny” Lister è venuto a mancare in questi giorni.

I più, giustamente, lo stanno ricordando per i suoi ruoli cinematografici, per i suoi molteplici personaggi in tanti film (ha lavorato con registi come Tarantino e Besson, ma a noi amici della Bara e al buon Cassidy, ci piace ricordarlo anche in quelle produzioni che “spaccano”).

Tommy, il presidente del mondo per Besson.

Pochi, probabilmente una nicchia, invece lo ricordano nella sua brevissima e (in)dimenticabilissima carriera di Wrestler.

E pochi, probabilmente, sempre sanno che questa sua “carriera” è iniziata a causa di un Film, complice la WWF e Hulk Hogan.

È il 1989: Hogan è in piena Hulkamania, la WWF si sta espandendo a macchia d’olio in tutti gli USA, grazie alla politica di Vince McMahon, subentrato al Padre, McMahon sr., trasformando la WWWF, la promotion di famiglia, attiva solo nel territorio di New York, in una macchina da guerra economica e sportiva.

Vince fa praticamente terra bruciata intorno a se, acquisisce a suon di contratti milionari (e fissi) tutti i migliori Wrestler USA dei territori rivali, fa pressioni e ostacola ogni promoter che prova a contrastarlo, compra spazi televisivi, lancia il concetto di PPV moderno come lo intendiamo oggi, vince la sua scommessa con la prima WrestleMania, che diventa in breve tempo l’evento di Wrestling mondiale più importante di sempre.

Hogan è la stella più brillante di quella WWF: (quasi) ogni cosa che tocca o dove appaiono il faccione e i baffi di Hogan, porta denaro sonante a Bollea e a McMahon.

Lister cerca di distrarre con la presenza, dalla mancanza di logica nelle scene cretine pensate da Nolan.

La New Line Cinema (sì QUELLA New Line, la stessa New Line che ha creato la saga di Nightmare, che ha permesso a Jackson di portare sul grande schermo Il Signore degli Anelli) ancora non sa che Vince McMahon sta per bussare alla loro porta.

Hogan era carismatico, ma, oltre al Wrestling, voleva sfondare anche nel cinema: il suo ruolo di Labbra Tonanti in Rocky III era piaciuto parecchio al pubblico e gli aveva dato una certa notorietà, ma il punto è che Hogan, come attore, era quel che era. E abbiamo avuto una lunga sequela di film e comparsate TV che lo provano.

"Hulk non ti vergogni per tutte i tuoi ruoli?", "Un po', ma poco"

Ma la fortuna di Hogan è che Vince, all’epoca, voleva sfruttare ogni occasione per far conoscere la WWF e i suoi atleti, quindi pensa che sia una buona idea finanziare le pretese artistiche di Hogan.

Quindi fa la cosa più assolutamente normale che qualsiasi imprenditore avveduto farebbe: va alla New Line, gli butta sulla scrivania 20 milioni di dollari e gli dice: fate un film sul Wrestling con Hogan protagonista e i miei lottatori.

La New Line, che, come vedremo nella sua storia, è stata foriera di produzioni anche dimenticabili e che ha la Sindrome della Crocerossina (d’altronde, è una diramazione della Warner Bros, ricordiamocelo), gli dice “Bella Vince” e parte l’avventura.

La Matrioska composta da Van Damme, Dolph e "Tiny".

Alla sceneggiatura ci mettono Dennis Hackin, uno che ha lavorato con Eastwood (in Bronco Billy) , quindi la sceneggiatura sarebbe stata anche scritta da uno capace… Ma Hackin non aveva fatto i conti con Hogan & Vince.

Giusto per darvi un Background: Hogan è quello che, avuto carta bianca dalla WCW negli anni 90, ha praticamente tiranneggiato con il NWO per piazzare amici e conoscenti ai vertici della federazione e, di fatto, portarla al fallimento (grazie anche ad altri fattori, che vi risparmio sennò non basterebbe un Terabyte di memoria); Vince è sì stato da un lato brillante imprenditore e capace di rivoluzionare la scena del Wrestling mondiale, ma è anche autore di tutta una lunga sequela di scelte di booking dubbie, oltre a una predilizione per gimmick assolutamente ridicole.

Ebbene, i due decidono che Hackin è uno scribacchino incapace, lo mandano a fare di meglio (cosa che Hackin, fortunatamente, nella vita farà), prendono la sceneggiatura che ha fatto, la stravolgono e ne abusano in ogni modo.

Hulk Hogan mentre s’impegna a produrre la sceneggiatura del film.

Il finale, come racconta lo stesso Hogan nella sua biografia, è frutto di 72 ore di sonno mancate, probabilmente condite da steroidi, deliri di Vince, Hogan che Flexa e altre amenità (tutte queste cose, ovviamente, non le troverete nella biografia di Hogan):

“No matter how hard we worked on (the ending), we couldn’t get it right. So I told Vince, ‘The hell with it. I’ve got to go to the can.’ I was so tired that as soon as my ass hit the seat, my eyes closed and I started daydreaming. And in my daydream the whole fight scene was playing itself out, and you know what? It was great.”

Insomma, tutte le basi per il capolavoro si stanno allineando, manca solo Lister.

Lister è reduce da alcuni film che col pubblico sono andati bene  (Beverly Hills Cops II), ha avuto finora ruoli non da protagonista, in No Holds Barred potrebbe essere l’antagonista che cercano.

I titoli di testa però non sono niente male.

Lister si rasa quasi a zero, si fa due Z coi capelli sui lati, prende due stivali con rialzi per essere alto come Hogan, al provino si mette a fare flessioni a tutto spiano e si unge con olio per bambini per sembrare più  muscoloso e prestante.

L'uomo con la "Z" nel cervello.

A Vince, che, come dice una nota battuta da fan, piacciono i maschioni palestrati e grossi (arrivò persino a creare, con un disastro spaventoso, la sua personale federazione di Bodybuilding, dove pensò che fosse una idea GENIALE vestire omoni palestrati con costumi di pelle e borchie che li facevano sembrare tutti dei frequentatori dell’Ostrica Blu di scuola di Polizia), viene fulminato sulla via di Damasco e lo scrittura.

Il resto è una sequela di momenti degni della storia del Cinema, con Hogan che infortuna una marea di gente sul set, da Lister, che gli spacca quasi il setto nasale, a Kurt Fuller che quasi soffoca quando Hogan, durante una scena, gli infila per DAVVERO un’assegno in gola, invece che per finta… Per il resto, quando esce, il film fa esattamente il suo dovere.

"Dimmi solo chi devo menare e lo farò"

Ossia, fa un floppone assurdo: a fronte di 20 milioni investiti, ne incassa 16, a cui va aggiunto un’intero anno di assenza di Hogan dai Ring WWF, il che significa, incassi persi dai fan non venuti a vedere Hogan.

Vince ovviamente, non è felice di aver perso soldi, ma nonostante tutto, seppe rifarsi presto delle perdite (e negli anni, buttare soldi in altre iniziative bislacche, come la sua federazione di Bodybuilder o la XFL, per dire, dimostrando di non aver imparato la lezione); Lister, probabilmente grazie anche all’amicizia maturata con Hogan sul set, riuscì a farsi scritturare nello stesso anno di uscita del film come lottatore.

In tutto collezionando 3 (dico 3!) match, tutti contro Hogan (tutti in PPV), la cui faida culmina con un "No Holds Barred Steel Cage Match", ovviamente per tutta la durata della faida, Hogan vinse TUTTI i Match.

L’anno dopo, va in Puerto Rico, nella WWC dei Colon, unico match che combatte, contro Abdullah The Butcher.

Mi sembra di sentire anche il blaterare di Dan Peterson in sottofondo.

Poi qualche comparsata in qualche piccola fed misconosciuta, ma dedica più del tempo, giustamente, al cinema, il nostro Tommy.

Ma un’ultima volta, col Wrestling, ci prova: in WCW, nel 1996.

Guarda caso, chi è arrivato in quel periodo in WCW? Hogan.

Due anni, più comparsate che match (ne farà solo uno), dove riesce a far parte di due fra le più terribili delle Stable WCW:  Il Dungeon Of Doom di Kevin Sullivan (una sorta di Freak Show con Gimmick imbarazzanti a livelli altissimi, magari Cassidy una volta ne parliamo eh?) e la Alliance to End Hulkamania (nata e morta per un solo match, un match fra i più brutti della storia WCW… Dovremo parlare della WCW un giorno, Cassidy).

Più macho di beh... Macho Man.

E così si chiude (fortunatamente) la carriera del nostro Tommy come Wrestler, per fortuna, Lister ha avuto più successo e fan nel cinema, dove ci ha regalato tante performance.

Un saluto agli amici della Bara, spero di non essere stato troppo prolisso.

Enrico “Prossima Fermata” Bertelli

P.S.

Un enorme grazie ad Enrico per questo bellissimo post, passate a trovarlo sul suo blog!

27 commenti:

  1. Quando la WWE incontra il cinema c'è sempre da divertirsi! Tranne che per il povero Kurt Fuller in questo caso... Bellissimo post, grazie Enrico!

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    1. Sono molto felice di ospitare Enrico, solo lui poteva portarci dietro le quinte a dovere ;-) Cheers

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  2. cassidy quando lo recensisci "il quinto elemento??"

    un mondo dove il presidente di tutto è Tommy Lister e il Generale in capo è Brion James!!!

    il mondo perfetto.

    grazie e buon weeke end

    rdm

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    1. Manca lo so, pian pianino vedrò di recuperare i primi Besson, si meritano un posto su questa Bara ;-) Cheers

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  3. All'epoca non mi sono goduto il film. Ero appena stato infetto da vandamme-mania e cosa trasmette la RAI di notte? "Senza esclusione di colpi". Ma come l'anno prima l'ha trasmesso Italia1 e ora già sta su Raidue? Non avevo notato che mancava il punto esclamativo nel titolo, così quella notte del 28 febbraio 1993 registrai "No Holds Barred" nel rarissimo doppiaggio italiano. Non mi è mai piaciuto il wrestling quindi non ho apprezzato il film, ma "Tiny" era uno degli Universal Soldier quindi la VHS è finita subito nella mia collezione di Van Damme, che però non ho saputo conservare. Recentemente, grazie a Willy l'Orbo che è il più grande collezionista di film di Hulk Hogan in lingua italiana, ho ceduto e mi sono preso il DVD d'importazione del film con Tiny, ma quella trasmissione sgranata e sfocata di Mamma Rai, con il perduto doppiaggio italiano, mi rimane come spina nel fianco.
    Tiny era uno che la Z ce l'aveva in testa - letteralmente! - e ai film citati mi piace aggiungere "Men of War", dove affronta uno dei grandi re della Z: Dolph Lundgren ^_^

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    1. Il punto esclamativo faceva la differenza, grande differenza in questo caso! Infatti ho citato il pezzo del Zinegfilo scritto da Willy che su Hogan è imbattibile, Tiny era uno di noi, noi la "Z" nel cuore lui direttamente in testa ;-) Cheers

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    1. Mitico ci tenevo a ricordarlo a dovere, per fortuna è arrivato in mio soccorso il maggio esperto di Wrestling che io conosca ;-) Cheers

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  5. Ai tempi ero impazzito, per il wrestling.
    Ero reduce dalle trasmissioni del catch giapponese commentate dal mitico TONY Fusaro, ma quella sera rimasi folgorato.
    Era su Italia1, e la trasmissione era Wrestling Mania.
    Di fatto l'episodio pilota che fece da apripista al programma del sabato sera.
    Fu proprio li' che, ripensandoci ora, ebbi la prova lampante della grandezza dei wrestlers come intrattenitori.
    Nel giro di mezz'ora a noi ragazzini ci avevano mandati tutti ai matti. Anche a chi non sapeva un tubo di lotta.
    Specie Hulk Hogan, che quella sera affrontava Andre' the Giant.
    L'incontro in cui lo schirno' dopo averlo letteralmente sollevato di peso!
    McMahon ha detto il meglio (ed il peggio) nel match per il titolo tra Brett "Hitman" Hart e Shawn Michaels, nel famigerato Montreal Screwjob.
    Ancora adesso non si e' mai capito se a Brett lo hanno fregato davvero o e' stata studiata a tavolino.
    Lister me lo ricordo piu' come attore, che come lottatore. A parte il gia' citato Zeus.
    Certo, era un caratterista. Uno di quelli che gli appassionati si trovano a scovare nel mezzo delle pellicole, quasi fosse un film nel film.
    Magari al grosso del pubblico lui e quelli come lui non dicevano nulla. Per noi era un valore aggiunto.
    Un grande, a suo modo.
    Ci manchera'.

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    1. No, no il match contro HBK non doveva finire in quel modo. Se tu andassi a vedere varie interviste noteresti che Bret Hart è stato proprio fregato. Per niente lo Screwjob di Montreal è famosissimo.

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    2. Thanks per la delucidazione.
      Immaginavo anch'io, ma con l'inventiva inesauribile del wrestling non si puo' mai dire.
      E in effetti la storia che ha portato a quel match ha dell'incredibile.
      Brett che ormai era il volto della federazione, e lottatore di punta. Poi arriva Michaels, che inizialmente parte come cattivo ma poi diventa sempre piu' popolare.
      E alla fine Hart riscopre le sue origini canadesi e comincia a sputare veleno sull'America (e sappiamo tutti quanto e' pericoloso).
      In quel match Hart doveva vincere, e poi ritirarsi in modo da andarsene col titolo (doveva passare alla WCW, se non erro).
      Un po' perche' c'erano grossi scazzi con l'ingaggio, e McMahon voleva liberarsi di lui.
      I patti erano che dovesse vincere (visto che era pure a Montreal, e quindi in casa), e che se andasse.
      Poi Michaels se lo sarebbe vinto con tutto comodo il titolo, una volta rimasto vacante a causa della fuoriuscita di Hart.
      La scena dello sputo in faccia e' emblematica. Subito dopo che Vince corre all'angolo urlando SUONA QUELLA F*****A CAMPANA!!
      Oh, se era finta se la sono studiata davvero bene.
      O forse McMahon da marpione qual'era ha rigirato un incidente di percorso (e di copione) a suo favore.

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  6. gran pezzo, doveroso per un grande caratterista e attore. grande Enrico, ottime parole come sempre amico mio!

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  7. L'ho conosciuto come Zeus, lottatore alquanto sfuggente a quanto mi conferma l'articolo quassù. Un cattivo tutto apparenza dato che non ricordo di averlo mai visto vincere... Cioè, ha vinto più Honky Tonk Man di lui, e ho detto tutto!

    Film con wrestlers? Nella mia umile fantasia squattrinata, avrei intessuto una saga Ultimate Warrior VS Undertaker in ambientazione alla Mad Max, o alla Kenshiro se preferite. Ma i soldi sono di un "figlio di papà" e li sprecasse come vuole portando davanti alla cinepresa uno che sa recitare meglio della signora Ciccone, e anche qua ho detto tutto!

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    1. In effetti per un film su Kenshiro si sarebbe dovuto pescare dai Wrestler, per forza ;-) Cheers

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    2. E, infatti, nella seconda stagione dell'anime appariva lo sgherro modellato pari pari su Hulk Hogan, poi facilmente sconfitto da un Kenshiro per nulla impressionato dalla sua "tecnica facile facile" ;-)
      Quanto al compianto Tommy, sapeva sempre come farsi notare anche in ruoli secondari: fra gli altri, mi piace ricordarlo come Moose nel sottovalutato "Circus" di Rob Walker (a fianco nientemeno che di John Hannah, Famke Janssen e Fred Ward)...

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    3. Lo ricordo non male "Circus", mentre Hogan era più famoso che bravo, questo è abbastanza risaputo. Cheers

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  8. é stato un piacere scrivere e collaborare con Cassidy e con La Bara.
    E non credo sarà l'ultima volta che accadrà, vero Cassidy ;)

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    1. Questa Bara è sempre aperta per te. Che sembra una minaccia detta così ma non lo è ;-) Cheers

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  9. La Z in testa! Giustamente Lucius lo conosceva! X--D

    Non conoscevo il nome, ma la sua faccia ce l'avevo ben presente! Riposi in pace...

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  10. MOn Dieu Cassidy, che robe hai tirato fuori? Ma qui siamo nella Z più spinta, in versione kitsch addirittura!
    Mi immagino il daydreaming di Hulk!

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    1. Ci tenevo molto e quando Enrico mi ha contattato ho capito che era il modo migliore per omaggiare Zeus ;-) Cheers

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  11. Ciao caro Cass, sono stato un pò in vacanza, più mentale che lavorativa, per un pò di pensieri e situazioni varie... E quando ritorno a casa, sulla mia bara preferita, mi trovo questo bellissimo post su Zeus, lo ricordo molto bene, ai tempi di Hogan e della WWF e poi in molti film del periodo. Diciamo che non sarà stato un grande attore ma era imponente e anche atletico, vista la stazza e con un certo carisma, aggiungerei. Quindi mi spiace molto per la sua dipartita, va a raggiungere tanti altri grandi che sono nel Paradiso dei wrestler, come il mitico Eddie Guerrero o i citati Macho Man o Ultimate Warriors. Buona serata 👋

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    1. Bentornato Daniel-san un piacere rileggerti! ;-) Cheers

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