Riuscirà Diabolik il re del terrore a sconfiggere il
virus che ha fermato il mondo e chiuso i cinema? Il film dedicato al
personaggio creato dalle sorelle Giussani e diretto dai Manetti Bros. dovrebbe
uscire nelle sale di uno strambo Paese a forma di Jaguar scarpa a fine
anno, mentre teniamo le dita incrociate (per il risultato finale e l’uscita),
finalmente ho l’occasione di portare su questa Bara l’unico altro film dedicato
al personaggio, quello diretto dal un maestro come Mario Bava.
Ci sono pochissimi personaggio con un’iconografia tanto definitiva da riuscire a passare (quasi) indenni attraverso lo scorrere del tempo, il fumetto creato da Angela e Luciana Giussani è sicuramente uno di questi, malgrado il tentativo di addolcire molti dei suoi contenuti (e il numero di morti provocato dal lancio del suo coltello), Diabolik è il più famoso degli eroi “neri” del fumetto Italiano, anche se non è stato il primo ad arrivare sul grande schermo.
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Le sorelle Giussani, due signore a modo che hanno creato il più nero degli (anti)eroi del fumetto Italiano. |
Quel primato tocca al suo rivale Kriminal, tratto dal fumetto di Magnus e Max Bunker è diventato un film dal moderato successo nel 1966, per la regia di Umberto Lenzi. A nessuno allora passò nemmeno per l’anticamera del cervello di battezzare questo filone con il nome di “Cinecomic all’Italiana”, anche se è un altro esempio del fatto che questo sottogenere è sempre esistito al cinema, ma è stato battezzato con un (brutto) nome solo negli ultimi vent’anni. Sapete invece chi non ha perso tempo ad inventare un nome ai film tratti da fumetto, ma ha capito che potevano essere un colpo con cui farci bei soldi? Il re del terrore del cinema Italiano, il leggendario produttore Dino De Laurentiis.
De Laurentiis ha sempre amato fare le cose in grande, nello stesso periodo Dinone aveva le mani piene, visto che oltralpe stava co-producendo un altro progetto di natura fumettistica come “Barbarella” (1968), ma prima di iniziare a parlare di “Universo espanso di De Laurentiis”, sappiate che la prima scelta per la regia di “Diabolik” del diabolico produttore era Tonino Cervi, sopravvissuto ben una settimana, prima di finire licenziato per direttissima, in una produzione che come spesso accadeva con De Laurentiis di mezzo, era tutto tranne che semplice.
Intanto beccatevi questa meraviglia, che sembra James Bond ma in realtà è Diabolik. |
Le sorelle Giussani spingevano per un adattamento il più fedele possibile, quindi il nome che sembrava perfetto per mettere tutti d’accordo poteva essere quello del fumettista (e futuro regista) Corrado Farina, che però non passò indenne attraverso lo sguardo di punizione di Dinone, che voleva qualcuno con esperienza per un film che avrebbe dovuto essere grande, sfarzoso e pieno di effetti speciali. Il contributo alla causa di Farina, appassionato di cinema horror, fu quello di suggerire il nome di Mario Bava, nessuno meglio di lui conosce l’horror all’Italiana, visto che ha contribuito largamente a crearlo.
L’idea di affidare tutto alle capaci mani di Mario Bava piaceva molto a De Laurentiis, Bava era considerato uno dei migliori tecnici degli effetti speciali, inoltre aveva le idee chiare per il suo film su Diabolik, ed è così che uno dei personaggi a fumetti più famosi di questo strambo Paese a forma di scarpa e uno dei nostri migliori registi di sempre, hanno incrociato le lame. Ma i problemi erano appena iniziati.
Il primo candidato Jean Sorel e una Eva mora, interpretata da Elsa Martinelli. |
Il personaggio di Diabolik ha dei canoni estetici rigidissimi, l’altezza, il colore di occhi e capelli, la forma delle sopracciglia, alla pari di Batman tutti sanno esattamente come dovrebbe essere fatto un attore per risultare un Diabolik credibile, ma quando è il momento di fare un nome… Panico! Lo stesso accadde durante la produzione del film, Jean Sorel non girò nemmeno una scena, perché faceva parte del cast scelto da Tonino Cervi, ci pensò Mario Bava a risolvere tutto con il suo solito pragmatismo. Abilissimo da sempre a praticare lo Zen e l’arte di arrangiarsi in fatto di realizzazione di film, Bava suggerì a De Laurentiis, l’attore John Phillip Law già impegnato sul set di “Barbarella” nei panni di Pygar, che sarebbe stato perfetto per il ruolo, e considerando che il film con Jane Fonda era momentaneamente in pausa causa pasticci durante la produzione, il produttore accettò di buon grado visto che John Phillip Law era di fatto già sotto contratto, ecco perché l’attore non fece nemmeno un vero e proprio provino, quando si presentò per leggere le sue battute De Laurentiis esplose in un rumoroso: «Ma lui è perfetto per Diabolik!», via via che qui abbiamo un film da fare (storia vera).
John Phillip Law mette le mani sul film (inquadratura ardita di Bava, primo estratto) |
Il ruolo dell'ispettore Ginko andò all'attore francese Michel Piccoli (doppiato in Italiano da Gigi Proietti… Ciao Gigi!), mentre il cattivone creato apposta per il film, Ralph Valmont venne affidato a Adolfo Celi. Per la parte di Eva Kant invece, bisognò sudare più di una camicia.
Il cattivone Bondiano (inquadratura ardita di Bava, secondo estratto) |
Inizialmente vennero passate al setaccio parecchie modelle per il ruolo, immagino con sommo dispiacere del direttore del casting, costretto a questo lavoraccio infame. Solo in alcuni trailer montati per il mercato americano, è ancora possibile intravedere Eva Kant in un abito bianco lungo interpretata da Catherine Deneuve (Storia vera). L’attrice venne suggerita dal regista Roger Vadim, responsabile del film “gemello”, ovvero “Barbarella”, ma anche la Deneuve durò pochissimi giorni sul set, la leggenda vuole che non venne considerata adatta per il ruolo, oppure che non volesse girare scene di nudo, personalmente ho i miei dubbi su questo tipo di informazioni trasmesse per sentito dire, ma sta di fatto che dopo un tattico cambio di colore di capelli (da mora a biondo platino), il ruolo venne affidato alla bellissima Marisa Mell, che fin dalla prima volta che vidi il film da ragazzino, ricordo come l’effetto speciale migliore di tutta la pellicola.
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Ricordavo bene, voi che dite? |
Messo insieme il cast si trattava solo di portarlo a casa questo film, la sceneggiatura scritta a quattro mani da Mario Bava, Dino Maiuri, Brian Degas e Tudor Gates, che pesca a piene mani da tre storie di Diabolik, ovvero “Lotta disperata”, “L'ombra della notte” e “Sepolto vivo!”, questo spiega anche la natura molto episodica del film, spezzettato tra diversi colpi mandati a segno dal re del terrore. Che però nel film uccide con il suo coltello giusto un paio di sgherri sulla spiaggia e poco altro, perché è su questo punto che Dino De Laurentiis e Mario Bava hanno fatto sonoramente a capocciate.
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Diabolik nella parte di Mario Bava, mentre cerca di seminare il suo invadente produttore. |
Bava aveva le idee chiare, il suo Diabolik avrebbe dovuto avere tratti in comune (e vizio per l’omicidio) al mascherato protagonista del suo film del 1964, il bellissimo “Sei donne per l'assassino”, una scelta che faceva felici le sorelle Giussani, che saranno anche state due signore per bene con collana di perle e modi all’antica, ma sono state capaci di dare vita ad un personaggio dall'animo nerissimo che nelle sue prime storie, lasciava sul campo parecchi morti. Dinone De Laurentiis ha fatto partire il dito a tergicristallo, no no, troppi morti, non voglio casini con la censura, ed ecco perché nella versione cinematografica Diabolik il coltello lo utilizza, ma solo in alcune scene.
“Babbo Natale non trova tutta questa resistenza mannaggia a voi!” |
In compenso il dissidio tra regista e produttore si è quasi appianato quando Mario Bava, ha idealmente restituito molti dei soldi del nutrito budget messo a disposizione. Gli unici numeri confermati che ho trovato erano espressi in fogli verdi con sopra facce di ex presidenti defunti, quindi dei tre milioni di dollari messi a disposizione a Bava, il regista originario di Sanremo restò fedele alla sua idea di cinema, tutto realizzato con trucchi artigianali e di quella cifra, finì per spendere solo quattrocento mila dollari (storia vera), tanto che con i soldi avanzati De Laurentiis propose al regista di girare immediatamente un seguito del film, risposta di Mario Bava? Si diede malato, allettato, scusa Dino ma mi piacerebbe un sacco ma proprio non posso (storia vera). Tutto pur di non avere più a che fare con il produttore, ma parliamo dello stesso regista che non ha mai accettato di lavorare degli Stati Uniti, perché non aveva voglia di imparare l’inglese, quindi figuriamoci se aveva voglia di altri mal di testa provocati da De Laurentiis.
Mario Bava più diabolico di Diabolik. |
Non sono mai stato un grande lettore di “Diabolik”, in vita mia avrò letto una decina di numeri del fumetto, ma questo non mi ha mai impedito di fare due cose: apprezzare il film di Mario Bava e capire che è molto diverso dal fumetto da cui è stato tratto.
Il film di Bava ha potuto contare sul meglio che il cinema italiano disponeva in quegli anni, a supportare lo stesso Bava negli effetti speciali è stato chiamato Carlo Rambaldi e le musiche, sono state composte dal Maestro Ennio Morricone. Ecco se volete scoprire una colonna sonora distante ma coerente con quelle perennemente citate di Morricone, ascoltare quella di “Danger: Diabolik” (titolo per i mercati anglofoni) è una vera esperienza, ci troverete dentro il “tema” cantato, molto in stile film di James Bond, ma anche tracce veramente psichedeliche, ad esempio quella che si sente durante il raid della polizia nel locale di Valmort, popolato di figli dei fiori impegnati a passarsi una di quelle sigarettine tutte ripiene di droga (ah gli anni sessanta!), che Mario Bava riprende con una lunga carrellata di primi piani, mentre il maestro Morricone ci dà dentro con una traccia musicale con tanto di coro, che sembra il pezzo di “Hair” che non aveva ancora mai ascoltato.
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In fondo anche i fumetti sono una forma di droga leggera che crea dipendenza, quindi non vedo problemi. |
“Diabolik” alla sua uscita non ha incassato molto ed è stato stroncato dalla critica e dal pubblico, solo la Francia lo ha amato, ma perché i francesi (i veri americani del mondo) sono stati i primi a riconoscere il talento di Mario Bava e lo idolatravano già come il grande autore che è sempre stato. Ma qui in patria il film venne etichettato dalla critica come uno dei più stupidi di tutti gli anni ’60, mentre il pubblico lo odiò perché troppo edulcorato (e aggiungerei anche colorato) rispetto al fumetto originale che era davvero amatissimo. Passano gli anni, ma i lettori di fumetti integralisti sono l’unica costante dei film tratti da fumetto.
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L'ispettore Ginko Biloba (cit. Ortolaniana) |
Inutile girarci attorno, “Diabolik” è davvero una trama scema, un insieme di colpi per il re del terrore, tutti risolti con una grande uscita di scena per il ladro in calzamaglia (qui in parte “dipinta” sul volto John Phillip Law), che richiedono un abbondante sospensione non solo dell’incredulità, ma proprio dei neuroni. Vogliamo parlare della mossa alla Robin Hood in cui Diabolik fa saltare per aria banche e tesorerie tutte insieme (nemmeno fosse il protagonista di V for Vendetta), senza causare un singolo morto ma nemmeno un effetto collaterale. Possibile che nessuno invochi l’utilizzo del MES? Oppure che non venga sfornato nemmeno un DPCM? No, quello che fa il governo è chiedere ai cittadini di pagare lo stesso le tasse, anche se non richiesto (seee! Molti non lo fanno quando devono) e poi di fondere insieme tutto l’oro di stato, in un grosso “lingottone”, che ovviamente non diventerà il prossimo bersaglio di Diabolik, no no figuriamoci.
“Nella zona gialla sarà concesso muoversi in Jaguar, ma sempre indossando la mascherina” |
L’ingenuità del film è tutta da vedere, va di pari passo con l’operazione “pop” firmata da Mario Bava, anzi potremmo dire che proprio questo film ha inaugurato la “fase pop” del regista. John Phillip Law non ha per nulla il fisico richiesto per la parte, dentro la sua tutina nera sembra un grosso ragno che zompetta spesso gobbo con aria furtiva, però ha gli occhi azzurri richiesti dalla parte, nulla mi toglie dalla testa che i Manetti Bros. si siano ispirati a loro volta a questo film, ma questo lo scopriremo a dicembre. Eppure Law funziona nella misura in cui sarete in grado di dimenticarvi dei personaggi originale, per me che ho letto ben pochi numero di “Diabolik” è stato più facile.
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Il suo nome è Bolik, Diabolik. |
Diabolik e Eva Kant sono due uber-fighi innamorati pazzi, che vivono in uno costante stato di luna di miele, il loro unico scopo nella vita è compiacersi tra di loro. Il pianeta Terra è il loro campo da gioco, potrei fare un paragone con il giardino dell’Eden, ma sarebbe troppo facile considerando il nome della protagonista femminile.
Nel loro primo colpo Diabolik ed Eva rubano un carico di dollari, in un’atmosfera che più giocosamente Bondiana non potrebbe davvero essere, il cambio di Jaguar, con quella nera, schiantata giù da un dirupo e quella bianca, utilizzata per raggiungere la “Diabolik-Caverna” sotterranea, una base segreta che sembra un trionfo di art-decò applicato a come potevano immaginare il futuro negli anni ’60. Una caverna fatta di scalette d’acciaio ed archi intrecciati tanto inutili quanto belli da vedere, che poi è quello che forse potremmo dire dei due protagonisti.
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La Bat-caverna? Tzè! Uno sgabuzzino pieno di pipistrelli. |
La base segreta dei due amanti è un gioiellino che Mario Bava ha creato utilizzando esclusivamente effetti ottici vecchia maniera, un trucco che pare abbia fatto esclamare a Dino De Laurentiis: «Dirò alla Paramount che questo set ci è costato 200.000 dollari!», pronto a fare il “grosso” con i distributori americani (storia vera).
"Qui non si bada a spese" (cit.) |
Nel mondo di “Diabolik” nessuno è buono per davvero, forse il meno peggio è Ginko, che rappresenta l'autorità, per quanto anche lui sia pronto a scendere a patti con il viscido Valmort pur di arrestare Diabolik. Lo stesso Valmort poi, è il classico cattivo Bondiano preso in prestito e portato fuori dalla saga di 007 per vedersela temporaneamente con un tizio in calzamaglia e occhi blu. Conduce affari sul suo Yacht pieno di ragazze in costume che si annoiano perché nessuno le considera, e risolve le sue diatribe sul suo aereo personale, dotato di ben poco realistica botola sul pavimento, per scaricare in volo tutti gli oppositori e i nemici di Valmort.
Non proprio Point Break lo so, però la scena è uno spasso. |
Per essere un film totalmente “pop”, Mario Bava non le manda a dire, ma anzi si prende giocosamente gioco di tutto il periodo storico in cui il film è uscito, dei figli dei fiori impegnati a passarsi la cannetta vi ho già detto, ma loro in fondo sono innocui. Bava come Diabolik si scaglia contro un governo ridicolo, che non riesce a creare nessuna contromisura per fermare il re del terrore, tanto ridicolo che Diabolik si prende gioco dei rappresentanti, rilasciando un gas esilarante con l’unico scopo di far ridere tutti, davanti alle parole del ministro degli interni.
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“Ah sono questi quei famosi fogli verdi con sopra facce di ex presidenti defunti di cui Cassidy parla sempre!” |
Se molti dei film Italiani del periodo avevano una forte connotazione politica, Mario Bava semplicemente se ne frega e come il suo personaggio, si fa beffe di tutto e tutti, concentrandosi sui suoi due protagonisti che per certi versi sembrano una versione estremamente pop di Sailor e Lula, oppure di Mickey e Mallory Knox, esistono solo uno per l’altra e i soldi rubati, li usano per rotolarcisi dentro nudi, mentre fanno l’amore, tanto sono giovani, fighi, ricchi e innamorati, non hanno bisogno d’altro se non della loro controparte.
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“La prossima volta non correre tutti questi rischi, portami solo a fare colazione da Tiffany”, “Ho rapinato anche quella” |
In questo senso Eva Kant non ha nulla del bellissimo personaggio cartaceo da cui è tratto, qui è solo una biondona in grado di distrarre tutti grazie a gambe lunghe e gonne corte, Diabolik per lei farebbe qualunque cosa, anche rubare la collana della regina rischiando l’impossibile, solo per farle un regalo di compleanno e poter piazzare le pietre preziose sul decolté di Eva. Il loro costante giochino psicosessuale, li rende menefreghisti rispetto a tutto e tutti, ma per lo meno sinceramente innamorati, quindi più puri dei loro avversari.
Tutto questo Mario Bava lo dirige infrangendo i retini e la rigida griglia di vignette in bianco e nero che da sempre caratterizzano le pagine del fumetto di “Diabolik”, trasformando lo schermo in coloratissima arte Pop. Ecco perché ogni scena del film sarà pure scemessima come solo i fumetti più datati e naif sanno essere, però allo stesso tempo estremamente cinematografiche.
Di tutte le sfaccettature di un personaggio come Eva Kant è rimasto solo un lato (quello B). |
L’entrata nella caverna della Jaguar bianca, oppure la caduta con un solo paracadute di Diabolik e Valmort, fino alla scalata della torre, affrontata con mimetica (si fa per dire) tutina bianca e super ventose, ogni scena di questo film è entrata con forza a far parte della cultura popolare.
Nel 2001 Roman Coppola ha diretto un intero film, intitolato “CQ”, spudoratamente ispirato al film di Bava, ma meglio di lui sono riusciti a fare solo i Beastie Boys, da sempre i più cinematografici di tutti nei loro videoclip, hanno di fatto firmato un rifacimento del film di Mario Bava per il video della loro Body Movin' intendo proprio scena per scena! Ci sono dei passaggi in cui Adam Yauch (utilizzando il suo pseudonimo di Nathanial Hörnblower) ha reso omaggio a Bava, come noi in uno strambo Paese a forma di scarpa non siamo mai riusciti a fare.
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Sembra una scena del film, invece sono i Beastie Boys. |
D’altra parte i due “Corpi in movimento” del film sono proprio quelli di John Phillip Law e Marisa Mell, bellissimi e incuranti, impegnati in colpi che sarebbero stati forse più adatti per un film (d’animazione però, perché tanto non sono credibili comunque) di Lupin III più che uno su Diabolik, eppure nel finale si finisce comunque a tifare per loro, non perché siano particolarmente bravi a recitare, ma solo perché sanno essere teneri uno con l’altra e per questo, comunque meglio di tutti gli altri personaggi nel film. Occhio allo Spoiler qui sotto!
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“Stai attendo Diabolik”, “Tranquilla Eva ho la tuta anti-spoiler” |
Nel finale invece di una Bondiana cascata di diamanti, arriva una cascata di oro fuso, che rende John Phillip Law ancora più imbalsamato di prima, ma gli lascia la possibilità di fare l’occhiolino. Un finale beffardo come tutto questo film, che strizza l’occhio al fumetto e si fa gioco di tutto. Fine della parte con Spoiler.
Ci voleva una grande Maestro di cinema per rimaneggiare le
carte in questo modo, sarà un adattamento pessimo di un fumetto di Diabolik, ma
resta la conferma che il vero re del terrore, era di sicuro Mario Bava.
Non sono mai stata lettrice del fumetto ma questo post mi ha incuriosito: non conoscevo questo film e non avevo mai considerato il lato bondiano di Diabolik, ma qui c'è Adolfo Celi quindi: venduto! Il film comunque lo aspetto con trepidazione, magari dopo il successo (meritato) di Jeeg Robot il cinema italiano può mostrare di saper fare anche queste cose... purtroppo, come per Freaks Out, non si sa bene se e quando uscirà...
RispondiElimina"Freaks Out" lo aspettavo molto, ma meglio non aspettare film quest'anno. Ben felice di averti fatto scoprire un film ;-) Cheers
EliminaFilm molto "bondiano", l'ho visto più come omaggio a Diabolik che film su Diabolik. Toni smorzati, ma forse con la serie animata hanno smorzato anche di più, trasformando il re del terrore in un Lupin III in calzamaglia.
RispondiEliminaBella comunque la colonna sonora, quella musica assente per forza di cose nel fumetto, e necessaria per scandire i tempi mentre va la pellicola... E Adolfo Celi ha sempre una forte presenza scenica, e qui lo si può apprezzare senza sciropparsi "Cenerentola '80". 😄
La colonna sonora di Morricone è finita tra i miei ascolti fissi, non la ricordavo così variegata ;-) Cheers
Elimina"trasformando il re del terrore in un Lupin III in calzamaglia."
EliminaSe scrivi una boiata simile, è fin troppo chiaro che non conosci DAVVERO Lupin III: nudi, eros, ammazzatine e riferimenti alla droga e alle società segrete come se piovesse.
Riprova ancora... è più che altro un Batman ancor più edulcorato (parlo della mitica serie a cartoni anni 90, quella con la sigla cantata da Cristina D'Avena prima e quella di Enzo Draghi poi).
Guarda, non sono molto esperto del cinema di Bava (peraltro quasi tutto quello che ho visto l'ho inserito nella categoria capolavori o cult), ma di lui ho sempre apprezzato una grande qualità nella messa in scena dei suoi film. E c'è questo gusto di inserire scene "psichedeliche" che sono quasi un film nel film.
RispondiEliminaRicordo anche dei volgari imitatori di Bava, che provavano a ripetere lo schema del maestro, ma con risultati grotteschi...
Tanti hanno provato ad imitare Bava, ma al massimo potevano essere ispirati da quel suo modo espressivo di utilizzare la fotografia, ci sono fior fiori di registi americani che annoverano il nostro Marione tra i più grandi di sempre, noi invece in uno strambo Paese a forma di scarpa non dico che lo abbiamo quasi dimenticato, ma mai esaltato come davvero merita. Cheers!
Eliminaho il dvd e una volta all'anno me lo rivedo. mi ritrovo con la tua recensione.
RispondiEliminae pra pubblicità!!!!!
consiglio a tutti di guardare le due pubblicità della renault incentrata su dk.
e ovviamente il video dei tiro mancino.
nella pubblictà eva kant è interpretata da una modella e se possibile è più marisa mell di marisa mell.
rdm
Sapevo che ti avrei trovato tra gli estimatori, grazie per aver citato i video e le pubblicità ispirate, io mi sono fermato ai Beastie Boys ;-) Cheers
Eliminanon facciamo torto a nessuno
RispondiEliminaio una volta all'anno mi guardo la pubblicità della crodino
diabolik che parla in romano della suocera è impagabile!!!!
Ho dei vaghi ricordi, la andrò a cercare sul Tubo ;-) Cheers
EliminaNon ho aspettative su quello dei Manetti sarò sincero, forse però l'idea di una Miriam Leone bionda è troppo allettante! Nulla da dire sul film di Mario Bava, è sempre stato un pioniere anche nel campo dei film tratti da fumetti! Ah si "qui è solo una biondona in grado di distrarre tutti grazie a gambe lunghe e gonne corte" dici poco!
RispondiEliminaBellisisma la citazione a V for Vendetta ed ai mitici Beastie!
Non potevo non inserirle, mi sono venute proprio fuori da sole, ho dovuto trattenermi da mettere solo foto di Marisa Mell, quello è stato difficile ;-) Per il resto sono totalmente d'accordo la scelta di Miriam Leone, indipendentemente da come andrà il film, vuol dire già mettersi dal lato giusto della storia ;-) Cheers!
EliminaHo conosciuto Diabolik nel 1989 e sebbene l'ho spesso abbandonato l'ho comunque letto parecchio, e per anni ho sentito nominare questo film di Bava: ma è vero? Nessuno ne ha mai mostrato una foto, nessun emittente lo trasmeteva, nessuna videoteca esponeva la sua cassetta, boh: per me è uno scherzo, non esiste! Ho dovuto aspettare anni più vicini a noi, quando al vuoto della distribuzione italiana si sopperisce con quella piattaforma on demand chiamata "A dorso di mulo" :-D
RispondiEliminaSono il primo ad aver criticato il film perché assomiglia a Diabolik quando il Tex di Giuliano Gemma assomiglia a quello cartaceo: se in entrambi i casi si fossero sbagliati e in locandina avessero scritto "John Smith", nessuno si sarebbe accorto dell'errore. Però far cadere questo Bava nel totale oblio per decenni è stato un po' esagerato.
L'effetto "Casco di Dredd" poi è meraviglioso: hanno preso un personaggio che in tutta la sua carriera criminale non ha MAI toccato una sola banconota, essendo interessato unicamente a gioielli e diamanti, e l'hanno fatto fare il bagno nei bigliettoni manco fosse un rapper :-D
Diabolik ed Eva non hanno mai avuto un covo fisso e in quegli anni dormivano addirittura in letti separati, quindi via con le festicciole sessuali nella Diabolik-caverna!
Scherzi a parte, non so perché per così tanto tempo si sono portati al cinema fumetti famosi con l'unico scopo di creare qualcosa che fosse l'esatto contrario di quei fumetti, visto che l'unico risultato sono film poi totalmente dimenticati dalla distribuzione. All'epoca Kriminal e Satanik di carta tiravano su soldi da far girare la testa, i rispettivi film credo non siano usciti manco in cassetta tanto si vergognavano. Boh, forse i guadagni all'estero bastavano a giustificare lo sforzo.
Se avessero aspettato un paio d'anni a fare il film, Adolfo Celi sarebbe stato un perfetto King nel raccontare il Mito delle Origini di Diabolik, una storia splendida di puro stampo freudiano.
P.S.
Ricordo male, o è questo il film in cui infilano un diamante in una pistola e lo sparano come fosse un proiettile????
No, non credo che sia questo il film con la scena del diamante proiettile, almeno qui non è presente di sicuro. Concordo in pieno, questo film volevano farlo per fare loro il bagno dei soldi come dei Rapper ammettiamolo, Dinone nostro sempre a quello pensava fin da “Flash Gordon” ;-) Il post mette in chiaro quanto mi piaccia Bava e quanti pochi numero di Diabolik abbia letto in vita mia, mi piaceva ma non era mai una lettura che mi capitava per le mani, forse per questo malgrado la tramona scemona, ho sempre apprezzato questo film (per altro uscito in una nuova versione rimasterizzata per l’Home video solo da poco), ci vedevo più Bava che Diabolik, secondo me i Manetti terranno più conto del fumetto, anche se sono certo che questo film siano andati a rivederselo ;-) Cheers!
EliminaOnestamente non saprei se augurare ai Manetti una maggiore aderenza, sia perché tanto i fan del fumetto non li accontenterai mai, neanche se come sceneggiatore chiamassi Tito Faraci (che secondo me ha scritto negli ultimi anni le storie diaboliKe migliori), sia perché dovresti spiegare così tante cose che non se ne uscirebbe più. Vale la pena spiegare la realtà parallela in cui vive Diabolik, in cui i nomi geografici sono tutti diversi dal mondo a noi noto e dove tutti hanno nome italiano e cognome straniero? Ogni singolo aspetto di Diabolik è inspiegabile a meno di non sospendere per sempre ogni tipo di raziocinio, quindi forse i Manetti farebbero meglio ad inventarsi un loro Re del Terrore personalissimo.
EliminaPer non parlare delle secchiate di cadaveri che si lasciano dietro i due amanti diaboliKi: dubito fortemente che la censura cinematografica (o anche solo il buon gusto) lasci passare ciò che invece alla storica testata Astorina viene concesso per pura consuetudine.
Infatti in tal senso forse ha fatto bene a fregarsene Mario Bava, in ogni caso già la scelta del protagonista dei Manetti è stata criticata, quindi siamo già sulla buona strada ;-) Per assurdo ma nemmeno tanto, un fumetto che si presta solo ad essere adattato e reinterpretato, come tutti nel passaggio da carta a schermo, ma forse questo anche di più. Cheers!
Elimina@Lucius io vidi il film non so quante volte in tv: la prima volta da bambino, e mi conquistò.
EliminaDa adulto, credo nel suo ultimo passaggio tv a tarda sera su Rete 4 ( o TMC ? Dovrei andare a cercare la vhs), mi lasciò freddo.
Hai notato che dici sempre l'esatto contrario di quanto dico io? E mi vieni pure ad inseguire per dirmelo: non vedo l'ora che apri un tuo blog così posso venire tutti i giorni a dire l'esatto contrario di quanto dici.
EliminaDico il contrario di quello che dici perché sono cose sbagliate.
EliminaHai il brutto vizio che se una cosa non l'hai vista o non la conosci, per te vuol dire non esiste : e allora convincerti del contrario diventa come spiegare a un terra-piattista che la terra è rotonda. :P
Diabolik lo fecero a fine anni 90 o inizio 00 con tanto di mini-speciale sul film prima della trasmissione.
Possibile che non l'hai visto neppure quella volta ?
Daibolik lo hanno trasmesso più volte, così come Kriminal e Satanik ( Kriminal lo ricordo pochi anni fa su Rai movie ).
Certo, a volte per beccarli dovevi fare le ore piccole ( Satanik lo ricordo su italia 1 degli anni 90 alle 2 di notte ), ma li facevano.
Tieni conto che io non ho mai noleggiato una vhs in vita mia,ho visto una marea di film e pure abbastanza rari, in epica pre-internet, zappando come un matto su tutte le tv, locali e nazionali, vedendo di tutto e di più.
Quindi, se mi permetto dire che "X è andato in tv su Y " ecc.. è perché io l'ho visto con i miei occhi e ne sono sicuro al 100%.
E nonostante ti segnali gli errori sul tuo blog , non correggi nulla .
Quasi quasi lo apro davvero un blog, coì se faccio degli errori e me li segnali, non li correggo per ripicca. :P
Permettimi Sam, ma la memoria non è un buon modo per portare argomentazioni, sono sicuro che la tua memoria sia una cassaforte, ma se per caso ti sbagliassi? Meglio avere fonti certe e documentate, specialmente da confrontare, la sola memoria non basta e comprendo perché Lucius a ragione non corregga, perché se dovessimo metterci a correggere tutto quello che qualcuno ricorda diversamente ciaone! ;-) Cheers
EliminaQuesto gioco si può fare in due: siccome tu una volta di notte hai beccato un film, automaticamente è un film noto a tutto il mondo e "lo fanno sempre"?
EliminaTi posso assicurare che non l'ho fatto apposta, a non beccare mai il film, il problema è che la roba che passa di notte - cioè quella non famosa, quindi non di ampia notorietà come tu pensi - è sempre stata troppo scomoda. Questo non vuol dire che non passava - non ho fatto uno studio, semplicemente pur consultando la Guida TV negli ultimi trent'anni non mi è mai capitato, ma magari ero distratto - semplicemente non ha avuto quel successo tale da trasmetterlo in prima serata così che anche un distratto come me poteva vederlo. E ti giuro che negli anni Ottanta sarei stato molto curioso di vederlo, visto quanto ero appassionato al fumetto.
P.S.
Per affermare che "dico cose sbagliate", dovresti portare prove, non tuoi vaghi e fantomatici ricordi.
Dato che il blog è tuo, caro Lucius, sta a te sbatterti nel trovare conferma delle mie notizie.
EliminaE' già tanto che ti segnali gli errori per amore di verità storica, e mi devo pure sbattere a cercare le fonti ?
Quello lo lascio a te, che non dovrebbe neppure essere difficile : riesci a trovare i libri e interviste più rare del secolo scorso, e non riesci a rintracciare un cavolo di passaggio tv, nonostante ti dia un approssimazione di mese e anno in cui è stato trasmesso ?
Di piuttosto che ti sei abituato al' idea che ti sei fatto te negli anni e non vuoi cambiarla.
Perché poi io le fonti le do pure , ma anche lì fai orecchie da mercante: tyi ho spiegato che la New Line era stata comprata da Sloane e Kuppin o come si chiamano negli anni 80, e che appena due anni dopo l'hanno rivenduta a Perelman.
La fonte è il libro Marvel Untold Story, e mi pare di averlo anche specificato, a meno che il tuo blog non si sia mangiato il messaggio inviato ( e mi è capitato tante volte ).
idem il fenomeno delle Bad Girls : è nato con Vampirella, lo sanno tutti, ne parlavano riviste di fumetti italiane e americane , ma siccome tu lo hai ignorato fino a d oggi, non esiste.
Ti ho detto pure di contattare Alessandro Bottero su FB, che curava Vampirella in Italia per avere conferma dell' ovvio, ma ancora sei delle tue posizioni .
E potrei continuare con altri esempi... quanto al film di Diabolik e simili, io non "li ho beccati una sola volta ", è solo che li facevano in tv molto più spesso di quanto si credeva : ma bisognava però cercare, cosa che in pochi facevano.
Io sono sopratutto un appassionato sopratutto di animazione : ci sarà un motivo se sono l'unico in tutta Italia a possedere l'edizione nostrana di certi cartoni animati ( visti solo in tv e mai usciti in vhs ) ?
Quante volte ho beccato "Alien E terrore dallo spazio " di Mario Bava , su reti locali ma anche su Rai 3 a Fuori Orario ?
Quante volte ho visto "L'Uomo Puma", che Mediaset trasmetteva ogni anno a tarda notte ?
E lo hanno trasmesso per anni e anni !
Ricordo che io sono l'unico che ha rivelato su internet ( proprio qui sulla Bara e da ZInefilo) che esiste una versione italiana , trasmessa credo da Rai uno , di "the golden sun" film cinese con Chintya Rockford che non ha visto o conosce nessuno !
Se penso che lo avevo registrato e poi l'ho cancellato, mi mangio le mani !
Probabilmente avevo il film marziale più raro da trovare in assoluto ( in italiano , almeno )!
@Cassidy : sono d'accordo che la memoria può ingannare, e infatti quando non sono sicuro, lo dico che potrei sbagliare , o che il dato potrebbe essere inesatto .
Ma cmq, le mie considerazioni non partono mai dal nulla, ma da fatti che ho visto/letto/vissuto personalmente ( quindi niente "mi ha detto mio cugino").
A questo punto, tocca a voi proprietari del blog vedere o meno se andare a fare ricerche se quello che dico giusto o meno.
Liberi quindi di non credermi , per carità, però fino a prova contraria , gradirei di non essere trattato come il classico pallonaro di internet , come fa il buon (?) Lucius .
Sam da quando sei stato nominato una tale autorità da essere sollevato dal dovere di portare prove alle tue affermazioni? Mi hai elencato una sola fonte per il budget di Diabolik, io prima di riportare la cifra ne ho verificare quattro (storia vera). Ti ricordo che su Internet ognuno é responsabile di quello che scrive e convidive, informazioni che andrebbero verificate, sono il primo a corregge quando trovo conferma della segnalazione, ma pretendere di dover passare al vaglio i tuoi ricordi (che sono fallaci come per tutti, su questo ci siamo già chiariti) non ha nessun senso, il passo successivo sarà dichiarare che hai vinto le elezioni ma non ti vogliono eleggere presidente a causa dei brogli. Nessun sta dicendo che sei il classico pallonaro di Internet, ma se ti comporti come tale é una scelta che stai facendo tu e tu soltanto. Quindi cerca di ritrovare la lucidità che ti contraddistingue grazie perché la stai buttando in farsa, grazie. Cheers
EliminaMi sa che hai frainteso Cassidy: se fossi io ad avere un blog, scrivo una cosa sbagliata, e tu mi dici che lo è perché ricordi così e cosà, io ti chiedo la fonte ( come ho fatto io con te dicendoti dove ho preso quella di Diablik )
EliminaSe la fonte è tua personale , tipo il passaggio di X su Y, al massimo ti chiedo l'anno , l'orario , il canale, e poi vado IO a cercare se la fonte che dici è attendibile o meno, e nel caso correggo.
Di certo, non chiedo a te di perdere tempo a dimostrarmi quello che dici, nè ti considererei un pallonaro perché non puoi dimostrare quello che dici .
Chi commenta, segnala se c'è qualcosa o meno di sbagliato in un articolo, e poi, in base alle segnalazioni, è il proprietario del blog/sito a informarsi se ciò che gli è stato detto giusto o meno.
E nel caso corregge.
Almeno io la vedo così.
Che chicca!!
RispondiEliminaChe sia l'inizio di una bella retrospettiva dedicata al grande Mario Bava?
Se così fosse...mi garba parecchio, l'idea.
Bava non aveva un gran bel ricordo, di questo film.
Anzi...ne disse proprio peste e corna.
Va detto che sono ben pochi, i lavori di cui si é dichiarato pienamente soddisfatto.
Ma leggendo la storia della lavorazione, non gli si può dar certo torto.
Per lui fu un autentico calvario.
L'occasione era ghiottisssima: la possibilità di lavorare con alto budget, finalmente. e con un personaggio notissimo. Peccato che...
Peccato che a De Laurentiis é arrivata all'orecchio la diceria che Bava fosse abituato a lavorare con budget miserrimi. Una manna dal cielo, per lui!
Una dannazione per il sor Mario, che ha dovuto risolvere il tutto col suo tocco magico.
Del tipo applicare dei modellini davanti all'obiettivo della macchina da presa, come nel caso della villa di Diabolik o del suo covo segreto.
L'ha girato "Con un inezia" per usare le sue parole.
Ma non é tutto. Bava dimostra di conoscere bene cosa si sta trattando, tant'é vero che le sue prime parole in merito furono "Ma scusate: facciamo un fil su Diabolik e non ci mettiamo il sangue e gli omicidi?"
Produttori e sceneggiatori gli risposero in coro che c'era il processo ai fumetti neri, e avevano paura...
Tsk. I fumetti neri. Mi viene da ridere...
Ma ai tempi non c'era mica tanto da ridere. Finivi sotto processo per molto meno...
Guardate il caso de "La Zanzara".
Il film non é così brutto come lo dipinse.
Qui venne ignorato, ma ebbe un gran successo oltralpe (che sui nostri "cugini" puoi dire tutto, ma di cinema capiscono molto più di noi).
Ma pure oltreoceano, visti gli omaggi arrivati decenni dopo.
Certo, col "vero" Dibolik c'entra poco e niente.
E' più una parodia di 007, ed infatti la presenza del grande Adolfo Celi non é affatto casuale.
Law avrà anche il volto giusto, ma oltre a non avere "le physique du role" dimostra pure di non essere tagliato nemmeno per il ruolo.
Sempre a detta di bava, "Teneva la grinta da duro per cinque minuti e poi si sgonfiava come un palloncino".
La Mell é bellissima, ma sembra la classica Bond-girl.
Sia Diabolik che la Kant, agli esordi, erano due personaggi che sapevano essere spietati e senza scrupoli, verso chi cercava di ostacolarli.
Negli anni si é cercato di edulcorarli e di renderli più appetibili verso una maggiore fetta di pubblico, ma all'inizio erano CATTIVISSIMI.
Si, De laurentiis voleva pure il sequel, ma Bava non si faceva nemmeno trovare.
Lasciava detto che era "Invalido a letto, permanentemente".
Come detto, il film fu un insuccesso, qui da noi.
Tanto per cambiare.
Ma col tempo, ha saputo ritagliarsi una discreta fetta di aficionados, al punto che oggi molti lo considerano un piccolo gioiellino, a suo modo.
E riguardo agli omaggi...indimenticabile quello dei mitici Beastie Boys, di cui avevi già parlato tempo addietro.
Forse potrei citare anche Gru e Dru di "Cattivissimo Me 3" con il contrasto bianco e nero delle loro due calzamaglie, visto che Diabolik nel film ne usa una pure bianca.
Stavo giusto pensando...a nessuno é mai venuto in mente di fare il film di Alan Ford?
Alan Ford con il suo tono satirico, altro fumetto che é meglio ammirare su carta. Non so se farò una rubrica su Bava (la Bava volante) ma tornerà, é uno dei miei preferiti di sempre ;-) Cheers
EliminaQuesto film mi stupì positivamente quando lo vidi. Davvero spettacolare, e non parlo della sola Marisa Mell. :--)
RispondiEliminaSplendida recensione, come sempre!
Voglio bene a questo pasticcio pop, ci vedo tanto del suo regista, grazie mille ;-) Cheers
EliminaCarabara, nulla succede per caso e quindi nemmeno questa perla di Bava ( locuzione molto Lovecraft temo) è andata sprecata perchè il mio amico ed ex allievo Grant Morrison è rimasto folgorato dalla tuta bianca di Diabolik e ha creato Fantomex ed il suo sistema nervoso di riserva ed esterno E.V.A nel corso del suo rilancio degli X-Men di inizio 21mo secolo.
RispondiEliminaDel film che colpevolmente non ho visto ricordo solo che le Giussani apprezzarono Piccoli sebbene non assomigliasse al Ginko cartaceo ( che è naturalmente un gemello separato in culla di Diabolik similmente a Lupin III e Zazà nelle storie di Monkey Punch). Un sincero in bocca al lupo ai Manetti bros, ma ammetto che avrei preferito Tilda Swinton nel ruolo del Re del Terrore che si tuffa nella cioccolata fondente prima di colpire birichina nelle ore tra il crepuscolo e l'alba, Dave Linch nel ruolo di Ginko e Jude Law in quello della signora Kant. Olè. Molto Bunuel, lo so, ma girato come fosse un Marco Ferreri senza freni. In sala a vederlo in due contando il proiezionista, probabilmente. Quando e se. Ciao ciao
Come tu sai ho una predilezione per i New X-Men del tuo ex allievo, infatti da Baviano (o Bavoso? Chissà) adoravo Fantomex ;-) Giuda Legge aveva gli stessi occhi e stempiatura di.. Eva Kant, si vede che ho letto poco le Giussani, segna tre quindi! Cheers
EliminaVero, film tanto odiato per non essere Diabolik, quanto amato per essere la più alta espressione del pop di classe degli anni '60.
RispondiEliminaBava, Rambaldi e Morricone.
Gli attori non sono Diabolik, Eva, Gnko (che è quello più fedele al fumetto), sono altroper un film che, tra divieti iniziali, jamesbondate e soluzioni geniali, si è fatto carne.
E ce lo invidiano tutti.
Uno dei primi cinecomics che contano^^
Moz-
In largo anticipo, in fondo gli Italiani (alcuni) fumetti li hanno sempre letti, quindi era anche giusto che fossimo i primi a tradirli negli adattamenti ;-) Scherzi a parte, comprendo la delusione da lettori, ma come film di Mario Bava e basta lo trovo uno spasso che ha segnato a suo modo la cultura popolare. Cheers!
EliminaHo sempre pensato che un attore adatto ad interpretare Diabolik sarebbe stato Martin Landau e in quel periodo ci poteva stare benissimo, budget permettendo. De Laurentiis ha sempre avuto la predisposizione per impelagarsi in produzioni pretenziose che sconfinano facilmente nel trash, ma la loro fortuna è che sono talmente eccessive che fanno il giro e con il tempo vengono rivalutate e diventano quasi degli esempi da seguire. P.s. Non avevo mai visto il video dei Beastie Boys... fichissimo!!!
RispondiEliminaNon lo avevi mai visto? Un gioiello, di fatto il rifacimento (identico) di questo film, una dichiarazione d'amore a Bava ;-) Cheers
EliminaIl tuo passaggio in cui dici che le scene ricordano piu' Lupin III di Diabolik mi hanno fatto ricordare che era proprio questo il mio pensiero la prima volta che ho visto il film! Ho malignato spudoratamente:" L'autore di Lupin III lo ha visto..e sicuramente piu' di una volta"...
RispondiEliminaBisognerebbe verificare i tempi, forse Monkey Punch aveva creato il personaggio prima, ma ballano davvero pochi mesi, vado a memoria però, non prenderla come oro colato (come direbbe il Diabolik di questo film). Cheers!
EliminaMi spiace Cassidy, ma ci sono inesattezze varie sulla genesi del film : in un almanacco della puara di Dylan Dog dedicato a Bava , c'è un estratto di una sua intervista tratto dalla rivista "Horror",dove racconta che fu de Laurentis a dargli appena 300 milioni ( almeno, ricordo questa cifra ...) del sontuoso budget anticipato dai distributori , per risparmiare : questo perché Bav era famoso per realizzare film con budget ridicoli, quindi, perché dargli più soldi, che poi si abitua male ?.
RispondiEliminaE odiava Law che "manteneva la grinta per due minuti" e pure l'attrice di Eva Kant.
Insomma, ne aveva un pessimo ricordo.
L'intervista poteva comunque riportare i ricordi di Bava, anche perché sul budget del film non ho trovato due cifre uguali nemmeno tenendo in considerazione l'almanacco della paura, questo conferma che con De Laurentiis (era lui che ha dichiarato "perfetto" Law, per chiudere la faccenda), il caos regnava, la costante è che tutti i registi che hanno lavorato con lui lo hanno etichettato come un produttore invasivo da morire, questo spiega il pessimo ricordo di Bava del film. Cheers!
EliminaNemmeno io sono mai stato un grande lettore di Diabolik, il che mi può forse avere aiutato a gradire ancora di più questa sua versione pop... e poi è pur sempre un film del grande Mario Bava, punto. ;-)
RispondiEliminaAdesso rimango in trepidante attesa del Diabolik targato Manetti Bros (Miriam Leone? Scelta eccellente!)...
Anche io sono curioso della versione dei Manetti, proprio per quello ho colto l'occasione per scrivere ancora un po' su Mario Bava ;-) Cheers
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