Mi sono già lanciato in lodi sperticate nei confronti di “Big Mouth”, a mio avviso una delle serie più intelligenti, sprezzanti, arroganti e dotate di cervello di tutto il piccolo schermo.
In un mondo che si offende per tutto, (giustamente) ipersensibile ad ogni
argomento, “Big Mouth” continua la sua cavalcata trionfale, con ragazzini
minorenni che alla scoperta dei loro (mostri degli) ormoni, parlano di sesso,
affrontano tematiche altrimenti tabù e lo fanno con una leggerezza che però non
è affatto sinonimo di stupidità. Se ricordiamo che pur di chiudere l’irriverente
fumetto “Brian the brain”, Miguel Ángel Martín, il suo geniale autore è stato
accusato solo pochi anni fa di un’infamante (e del tutto fasulla) accusa di
istigazione alla pedofilia, il pericolo che corre “Big Mouth” è enorme. Ma sono
profondamente convinto che la capacità di far ridere, sia non solo un valore,
ma anche il modo migliore per trattare quasi qualunque argomento.
La quarta stagione di “Big Mouth” inizia con la classica
trasferta dei protagonisti nel campo estivo, un posto che di norma vuol dire
due cose: essere massacrati da Jason Voorhees oppure dare campo libero ai propri ormoni.
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"Lo avete visto anche voi il tipo grosso con la maschera da Hockey?" |
Tra Seth Rogen che presta la voce ad un ragazzo Canadese di nome beh... Seth (logico no?), che si diverte a fare battutacce zozze e un intero episodio “scatologico” (ed esilarante) per Andrew, questa serie riesce anche a portare in scena un personaggio che l’anno precedente aveva partecipato al campeggio come un ragazzo e qui ci torna, dopo un cambio di sesso, proprio nei giorni in cui ha fatto il suo esordio Elliott Page (anche se la pagina di Movieplayer ha ancora le idee un po' confuse), questa serie si conferma come una delle poche in grado di saper affrontare argomenti caldi prendendoli con leggerezza forse, ma mai senza la giusta dose di importanza.
I cambiamenti poi (li stessi cantanti nella bellissima sigla
Black Sabbathiana) toccano un po’
tutti i personaggi, e spero di non beccarmi una denuncia per aver usato il
verbo “toccare”. Missy dopo un viaggio dalle cugine ad Atlanta, entra in contatto
con il suo lato “nero”, Jessi affronta i suoi problemi con le prime
mestruazioni (con risvolti spesso grotteschi), mentre Nick deve vedersela con la sua odiosa proiezioni futura.
Personalità multiple? No, solo l'adolescenza. |
Può esserci qualcosa di peggio per un adolescente, di essere destinato a diventare un giorno un adulto orribile? In questa stagione “Big Mouth” cambia tutto, anche la struttura degli episodi, con continue battutine e strizzate d’occhio anche al formato degli episodi (abbattendo costantemente la parete che separa personaggi e spettatori). In un episodio la serie fa un salto in avanti fino all’anno 2052, per raccontarci i protagonisti da adulti, in una sorta di “Giorni di un ormone passato” assolutamente esilarante.
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No, non siamo in un episodio di Rick & Morty, anche se potrebbe sembrare. |
Tra minacce di reboot di Toy Story realizzato però con le armi, la fastidiosa zanzara dell'ansia (una metafora riuscitissima), un utilizzo criminale dei Socialcosi, alcune battute di umorismo nerissimo sull’undici settembre (compleanno dello sfigatissimo Coach Steve) e un quantitativo di parolacce e trovate gustosamente volgari, da far impallidire un locale pieno di camionisti, “Big Mouth” usa quella sua boccaccia senza remore, forte di quel tipo di umorismo che ti permette di dire tutto, a patto di aver dimostrato che a far andare quella lingua, sia un bel cervellone. Ok questa frase la chiudo qui, sta iniziando a diventare sinistramente esplicita.
Le zanzare sono fastidiose, ma quella dell'ansia le batte tutte. |
Questa stagione è anche quella in cui i protagonisti crescono, quasi una rarità delle opere di fiction occidentali, tanto che Nick ed Andrew provano a far valere la loro anzianità (ben un anno in più!) con due ragazze di seconda media, con risultati anche qui, tra il tragicomico e lo spassosamente disastroso.
Ora però vorrei vedere anche la serie "Cafeteria Girls". |
Menzione speciale per la prllmia preferita, Connie il demone degli ormoni (che per altro negli Stati Uniti è un gioco di parole di uso comune, storia vera), forse il personaggio dell’animazione occidentale più iper sessualizzato dai tempi di Jessica Rabbit, un’insegnante di educazione sessuale come ai miei tempi, potevamo solo sognarmi.
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"Io non sono così piena di ormoni, è che mi disegnano così" |
Perché la forza di “Big Mouth” è questa, parlare in modo schietto di argomenti che gli adulti con i propri figli cercano di evitare, siamo stati tutti adolescenti in crisi per peli pronti a spuntare in parti del corpo imbarazzanti e per quei problemi del tutto normali ma tabù, che questa serie affronta quasi con fare educativo, armata però di un’ironia che non prende prigionieri. A casa Cassidy ci siamo evaporati questi otto nuovi episodi in un attimo, quindi lunga vita a questa serie e alla sua boccaccia.
Ma pensa te... io ho sempre avuto una cotta per Ellen Page... e adesso come faccio?
RispondiEliminaHo un amico con il tuo stesso dubbio (storia vera). Cheers
EliminaNon vedo l'ora di cominciarla!
RispondiEliminaOra sto finendo Pure, serie inglese su una protagonista ossessionata dal sesso, sempre per restare in tema!
Ne ho sentito parlare, ecco potrei iniziare quella adesso, grazie per la dritta ;-) Cheers
Eliminalo so che non centra nulla ma è morto tommy lister
RispondiEliminapochi film ma ha lasciato il segno
rip
rdm
Ho scritto qualcosa sui socialcosi ieri ma siamo già al lavoro per un piccolo omaggio (storia vera). Cheers
EliminaVidi qualche puntata della prima serie (o tutte, adesso non ricordo), incuriosito da quanto letto sulla blogosfera (sicuro da Moz, ma non so se anche da te), ma ammetto che l'ho trovato troppo sopra le righe :D.
RispondiEliminaMi incuriosirebbe la puntata ambientata nel futuro.. Espediente narrativo sempre valido!
Da Moz sicuro, io ho scritto delle prime tre stagioni tutte insieme e anche tardi. Si conferma una serie matta, ovviamente volgare ma con sale in zucca ;-) Cheers
EliminaIo sono ancora ancorato alla seconda stagione, ma prima o poi arrivo.
RispondiEliminaVai tranquillo, questa questa stagione è appena uscita e la terza te lo dico, è una delle migliori secondo me. Cheers!
EliminaL'ho lasciato perdere, ma non perché non mi piacesse, con la seconda stagione: mi ero ripromesso di tornarci, visto che penso anche io sia una serie davvero geniale, sprezzante e assurda.
RispondiEliminaSe addirittura la quarta sa ancora sorprendere, e molto, beh... direi che è da premiare.
Purtroppo sì, conosco la questione di Brian the Brain... a parte che un'accusa del genere è assurda riguardo a robe disegnate, ricordo che la prima stagione di BM si concluse proprio con una battuta metanarrativa sulle accuse di pedofilia XD
Moz-
Nella quarta stagione le battute metanarrative continuano ;-) Ti consiglio di riprenderla perché le ultime due stagioni sono ottime. Cheers!
EliminaL'avevo iniziato e mi era piaciuto un casino, poi causa trasloco e altre rotture mi sono scordato di riprenderlo. Veramente tosto e sprezzante, una delle cose che mi sono piaciute di più del mio avvento su Netflix. Sono convinto che faccia a pezzi le serie animate storiche tipo Simpson, American Dad o Griffin (che mi sono piaciute ma anche no) sul piano dell'irriverenza.
RispondiEliminaLo penso anche io, ti consiglio di riprenderla perché nelle ultime stagioni sta volando alto ;-) Cheers
EliminaQuarto giro e ancora non stancano! Anzi, migliorano.
RispondiEliminaPure da me se la si è bevuta tutta d'un sorso, ma mi sono chiesta se la consiglierei ai cuginetti adolescenti: a volte le battute e i momenti espliciti sono troppo anche per me, ma allo stesso tempo sanno affrontare temi difficili meglio di tanti drammoni teen alla Dawson… un bel dubbio.
Pensa che un nostro amico, non più adolescente da un pezzo, la trova volgare, lui che non é proprio un poeta (storia vera). Però credo nell'intelligenza dei giovani e di questa serie, potrebbe funzionare, in fondo le parolacce da qualche parte prima o poi le impareranno lo stesso ;-) Cheers
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