sabato 28 novembre 2020

The Crown - stagione 4: la Lady di ferro e Lady D

La prima stagione mi ha conquistato, pur non essendo io di certo un maniaco delle vicende dei reali d’Inghilterra. La seconda mi è piaciuta con qualche riserva, la terza invece, malgrado una scelta di attori impeccabile, non mi ha proprio colpito, tanto che ahimè, ho anche dimenticato di scriverne qualcosa. Mea culpa!

Ma ci tengo a sottolineare quanto sia fenomenale Olivia Colman, una che ho sempre considerato bravissima, fin da prima che i premi grossi cominciassero a pioverle addosso, oppure Helena Bonham Carter, che quando esce dall'ombra di quel ricciolone di suo marito, si conferma un’attrice notevole.

Il direttore del casting di questa serie merita davvero tutti i soldi che guadagna.

Ma con la quarta stagione, la serie curata da Peter Morgan, l'ho trovata ai livelli della prima che mi aveva conquistato. Continuando a seguire progressivamente le vicende dei reali della vecchia Albione, questa quarta stagione ha avuto su di me, l’effetto che deve aver avuto sulla regina Elisabetta l’arrivo di due tornado a sconvolgere la patria e la corte, due Lady, la Lady di ferro e Lady D.

La spaventosa cofana di capelli di Margaret Thatcher qui viene interpretata da Gillian Anderson, che presta la sua voce roca di norma super sexy, ad uno dei personaggi più discussi e controversi dell’intera storia occidentale. Non esito a dichiarare che il risultato finale è l’ennesima prova di talento di un’attrice fin troppo sottovalutata come l’ex agente speciale Scully, che qui grazie alle trame orchestrate da Peter Morgan, non solo rende onore al soprannome di Maggie Thatcher, ma ci viene descritta come una donna che ha dovuto tirare fuori il doppio delle palle dei suoi colleghi maschi - perdonate l’espressione non proprio regale, chiedo venia - per competere per un ruolo che sembrava precluso ad una donna. La Margaret Thatcher di Gillian Anderson è una donna che vede nei reali tutto quello che trova sbagliato nel suo Paese, basta un disastroso fine settimana a caccia con la regina per delineare buona parte della sua strategia politica, che ovviamente la porterà a fare a capocciate proprio con la testa coronata di Elisabetta.

Lei probabilmente la corona, la nasconde in quel cespuglio di capelli.

Il personaggio di Margaret Thatcher in questa stagione, ci ricorda che la monarchia a volte, potrebbe essere il minore dei mali ed è quasi un peccato che l’intera stagione non ruoti intorno alla Lady di ferro, in una stagione che ha davvero molto da raccontare e lo fa davvero alla grande. A mani basse il mio episodio preferito è stato il quinto (4x05 - Fagan), la storia di Michael Fagan, l’uomo che per ben due volte è riuscito ad intrufolarsi a Buckingham Palace, qui viene interpretato magnificamente da Tom Brooke (uno degli angeli di Preacher), che rappresenta il punto di vista umano e proletario sui reali inglesi, in una storia che era già pronta per diventare fiction e qui lo fa davvero alla grande. Perché ho scoperto che questa serie è godibilissima se come me, non conoscete nulla delle vicende di corte, ma documentandosi un minimo (come ho fatto attratto dalla figura vagamente Punk di Fagan), ho potuto apprezzare ancora di più gli eventi e la meticolosa messa in scena di questa serie.

Non avevo idea di chi fosse questo Fagan, ed ora è il mio eroe della settimana.

La quarta stagione è caratterizzata dalla presenza di un altro personaggio femminile importantissimo, Diana Spencer qui viene interpretata dalla esordiente Emma Corrin, anche se qui devo confessare un mio errore: leggendo distrattamente in rete, vevo capito che il personaggio fosse stato affidato alla spilungona di Tenet, Elizabeth Debicki. Quindi mi sono chiesto per interi episodi come fosse possibile che quella stangona con il viso così squadrato, fosse diventata davvero identica alla giovane lady D, complimenti a tutto il cast tecnico per essere riusciti a farla sembrare più piccola dell’attore che interpreta (l’inascoltato e frustrato) Carlo d’Inghilterra, personaggio su cui vorrei uno spin-off subito, una vita messo in ombra da tutti, quando lui voleva solo la sua Camilla e poco altro, mi ha fatto quasi tenerezza, quasi.

Di norma non mi faccio impressionare dalla somiglianza degli attori con i personaggi reali che interpretano, ma qui voliamo ad alto livello.

In realtà leggendo per benino Wikipedia e Imdb, ho capito che la Debicki erediterà il ruolo nella quinta stagione, la soluzione al mistero della (non) altezza di Sua Altezza Lady D, era molto più semplice, stava tutto nel talento della bravissima Emma Corrin, che ci ricorda che questa non è una serie sulla regina, ma è una serie che si intitola “La corona”, può sembrare banale ricordarlo ma è una distinzione chiave. Questa serie parla di quanto pesi indossare non solo la corona nel senso di ingioiellato oggetto semicircolare, ma quanto pesi il potere, le responsabilità del ruolo e le attenzioni (spesso indesiderate) che da esso derivano. La Lady di ferro e Lady D sono due donne che affrontano il peso del ruolo che si ritrovano a ricoprire, la prima dopo averlo voluto e inseguito con le unghie e con i denti, la seconda vivendolo prima come una favola romantica, e poi pian piano come una prigione dorata. Entrambe hanno cambiato lo scenario per coloro che sono arrivati dopo di loro, però quanto pesa quella corona, anche quando non la porti fisicamente sul capo.

Oppure se non la porti, come nel suo caso.

La mezza delusione per la terza stagione, mi aveva erroneamente portato a credere che questa quarta, sarebbe stata quella conclusiva, che ci volete fare, mi è piaciuta così poco la terza da farmi abbassare il mio solito livello di ossessione per i dettagli. Ora sono felice di sapere che arriveranno altre due stagioni di questa meraviglia, una delle migliori serie televisive in circolazione al momento, che nelle stagioni cinque e sei, cambierà ancora una volta gli attori, e per mia somma gioia, per interpretare il ruolo di Filippo, sta per arrivare uno dei miei preferiti di sempre, non vedo l’ora!

10 commenti:

  1. Beh io mi Sono appassionato a Downton Abbey. Penso che potrei apprezzare anche questa

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    1. L'ho vista, ok buona parte dei primi episodi dormendo (cadevo in fase REM di botto sulla sigla, sullo scodinzolare del cane, storia vera), ma poi dagli episodi della guerra (ben due puntate) mi sono appassionato, una serie molto bella con grandissimi attori, lontana miliardi di chilometri dai miei gusti, ma se una serie é di qualità me ne frego del genere, in fondo lo faccio sempre anche con i film di genere, sarebbe ipocrita non fare il contrario no? ;-) Cheers

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  2. Anche io, come Bobby, ho adorato Downton Abbey e quindi dopo aver visto il film sono orfana di britannicitá! The Crown è nella mia lista da un sacco di tempo, devo proprio recuperare quindi, grazie del tuo reminder Cassidy!

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    1. Su "Downton abbey" trovi la mia nel commento qui sopra, su questa sappi che sono quattro stagioni (al momento, come la pizza) già disponibili su Netflix, ti piacerà ;-) Cheers

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  3. Confermo che si fa presta a vederla, noi abbiamo iniziato una quindicina di giorni fa e siamo quasi "in paro", al momento infatti siamo a metà della terza. Anche a noi sta piacendo molto..ma ne parlerò presto :)

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    1. Benissimo, non vedo l'ora di sapere il vostro parere ;-) Cheers

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  4. Come sai ho divorato questa serie tutta insieme, macinando episodi su episodi e sono contento di non averla iniziata quando nei hai parlato (ben tre anni fa: come vola il tempo!) perché così mi sono potuto fare una mangiata da leccarsi i baffi.
    In questa serie anche i tavolini sullo sfondo sono interpretati da attori titanici: possibile che non ci sia neanche una comparsa al di sotto dell'eccellenza? Se già non fossero bastati i titani delle prime due stagioni - un newyorkese che interpreta il più celebre britannico di sempre è un compito che solo uno che di cognome fa Lithgow poteva adempiere alla perfezione - l'arrivo di Oliviona nostra è da applauso: è dai tempi di "Broadchurch" (2012) che la considero fra le migliori attrici del momento, e ancora non ho avuto occasione di rimangiarmi il giudizio.
    Non avendo mai visto X-Files se non per scene sparse, ho sempre considerato Gillian Anderson un po' "moscia", perché la vedevo sempre là, con lo sguardo spento a fissare il vuoto, le volte che mi capitava di vedere una scena della serie. Invece ora che si è liberata della maledizione aliena può brillare di luca propria: mai avrei immaginato di vederla in un'interpretazione così enorme, di una donna d'acciaio che deve reprimere la propria umanità e lasciarla solo intravedere di riflesso. Dopo averla vista capisco perché nelle interviste la Anderson dichiara fermamente di non aver avuto la parte solo perché è la compagna dell'autore della serie, ma solo perché è maledettamente brava :-P
    Comunque ammazza che gente, 'sti nobili: meglio essere morti di fame! :-D

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    1. Anche i ricchi piangono ;-) Gillian Anderson ultimamente è salita ancora più di colpi, in “Sex Education” è davvero brava sfoggiando tempi comici perfetti, ma lì può ancora contare sul suo “sesso a pile” (che l’aveva resa una Bedelia perfetta in “Hannibal” anche se davvero imbalsamata, prendo in prestito la tua azzeccata espressione), qui invece di sexy non ha niente, ma il talento è tutto da vedere, una prova maestosa.
      Oliviona è grande Lithgow, sai essere uno dei miei preferiti, ma in una serie così persino Clancy Brown (nella terza stagione) giganteggia e anche attrici che ormai davo per bollite come Helena Bonham Carter, mi ha ricordato perché l’ho sempre considerata molto brava, salto a due piedi le nuove generazioni, che sono in linea con il talento dei colleghi più anziani. Non solo hanno grandissimi talenti, ma possono permettersi di ruotarli come i cambi durante una partita di Basket! Cheers

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  5. Io ri-confesso che con la prima stagione non è scattata alcuna magia, anzi, è prevalsa la noia con sonnellini continui ad ogni episodio. La struttura della seconda invece mi ha conquistato e così pure la terza, con Aberfan a stracciarmi il cuore. Qui si mantiene lo stesso livello, l'unica pecca che gli imputo e l'aver corso veloci su anni politici tumultuosi e non l'aver mostrato il matrimonio di Diana e Carlo.
    Poca cosa, comunque.

    Ma quindi la Corrin dopo tutto il lavoro fatto già se ne va? E per quella stangona che chissà come abbasseranno? Sono un po' indignata.
    Curiosa, e con molti dubbi, sulla scelta del futuro Carlo.

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    1. Abbiamo fatto due strade diverse ma ci siamo trovati allo stesso punto di arrivo. Tanto per cambiare concordo con te, la Lady di ferro sparisce per interi episodi in cui accresce la sua popolarità senza che ci venga racconatato molto. Ok abbiamo tutti studiato storia, però questa singola stagione aveva materiale per beh, due stagioni.

      Da quanto ho capito si, anche se la Corrin mi é sembrata perfetta. Tanti auguri a chi dovrà studiare le inquadrature, dovrà davvero sudarsi la paga ;-) Cheers

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