Meta degli anni ’80, Leo Ortolani acquista la trentaquattresima (o giù di lì) edizione di “Il signore degli anelli” e ci va sotto bevendo dall’idrante. Consuma il librone leggendolo ad ogni minuto libero della giornata, in pratica come abbiamo fatto tutti la prima volta che abbiamo letto il capolavoro di Tolkien. Solo che lui a differenza nostra non ha cominciato ad elaborare nella sua testa tutta una sua derivativa mitologia di personaggi a fumetti.
Ecco, io scherzo sempre sul fatto che Ortolani invecchiando, sta diventando sempre più simile (anche fisicamente) a Stephen King, ma entrambi gli autori sono rimasti pesantemente influenzati da Tolkien. Zio Stevie ha scritto la saga della Torre Nera mentre Ortolani sfornò “Polvero il cercatore”, una lunga storia completa, acerba quanto volete rispetto al talento sfoggiato e alle capacità di narratore che oggi sono la normalità per Ortolani, però una storia lunga, che avrebbe potuto essere espansa ad esplorata in tanti altri progetti a fumetti, insomma Leo Ortolani sembrava destinato a diventare un autore di fumetti Fantasy, ma poi è uscito Batman di Tim Burton e tutto è cambiato di nuovo. Quello stesso spirito che lo aveva portato a rivisitare in chiave comica Tolkien, aveva dato vita ad una parodia dell’uomo pipistrello di nome Rat-Man, potreste averne sentito parlare come di uno dei migliori fumetti di tipo beh, sempre.
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Polvero, riemerso dalla polvere dei lavori dimenticati (ah-ah) |
Dalla polvere, Ortolani ha ripescato “Polvero” decidendo di rimetterci le mani per presentare finalmente quella storia, e anche qui, i paragoni con alcuni degli ultimi lavori di Stephen King potrebbero tornare di moda. Ma visto che nel 1989 è uscito anche L’ULTIMO (non accetto discussioni sull’argomento) film di Indiana Jones, Polvero è scomparso, trasformato nel personaggio più avventuroso del Cercatore, che nella nuova versione ha le sembianze di Michele Ferrari, un amico di Ortolani già comparso a fumetti nella storia breve “La salita”. Per sua ammissione Ferrari per Ortolani è come Banderas per Almodovar, e come sottolinea il Venerabile nella spassosa post-fazione a questa ristampa, Ferrari è molto felice del paragone perché Banderas si spupazzava Melanie Griffith, Ortolani un po’ meno, perché non sa bene chi si spupazzava esattamente Almodovar, e non ci tiene nemmeno particolarmente a scoprirlo.
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L’attesa che solo certi tipi di distillati richiedono. |
“Il cercatore” era già stato presentato a puntate sulle pagine di “Rat-Man Gigante”, serie che non seguo perché ho già tutti i numeri della “Collection” di Rat-Man, ma per fortuna il Venerabile pensa anche a noi (un po’ meno ai nostri portafogli, anche se questo fumetto costa solo 6.50 Euro) e presenta ristampe di tutto, un po’ come il Ragno di Rat-Man. Che sia un’auto citazione?
“Il cercatore” quindi è una guest-eroica ambientata in un mondo che è “andato avanti” (devo smetterla con questi paragoni ai lavori di King), dove per evitare che le porte degli inferi vengano aperte, liberando così il loro malefico contenuto, bisogna ritrovare l’artefatto di turno rubato dal viscido Corvus, un personaggio che con la sua parlata “latina”, potrebbe essere considerato uno stereotipo razzista, ma noi non diremo nulla perché su Internet nel 2020, basta un nulla per aizzare la caccia alle streghe, ma quando è stato pensato nel 1989 il personaggio faceva solo sorridere, quindi va bene così, inoltre a ben guardare ricorda un po’ il ruolo che Alfred Molina ricopriva per Indy in I predatori dell’arca perduta, quindi diciamo che è una citazione a Spielberg.
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Un fumetto di Leo Or(crrr) che è un(bzzz)... Fsssshhh |
Questo fumetto fa proprio ridere perché Ortolani utilizza la sua tecnica ormai rodata, quella di far coesistere un personaggio serio e tosto come il Cercatore, con un paio di scemoni urticanti in stile Rat-Man, qui rappresentanti dal Signor Fruttini e dal suo aiutante, che già solo per il modo in cui sono disegnati da Ortolani (fruttini non ha il caratteristico musetto da scimmia Ortolaniano) è chiaro che possano maneggiare la magia, che in una storia Fantasy alla base come questa, non può mancare.
Quello che non mancano sono i ribaltamenti di fronte, le dinamiche tra personaggi si mescolano, quindi anche il Cercatore per una volta diventa oggetto di scherno. Le gag sono una meglio dell’altra e fanno molto ridere, ma è chiaro che la storia sia stata rimaneggiata, Ortolani ha cercato di rendere più moderno e allineato al suo attuale talento (trent'anni piegato sul tavolo da disegno a sfornare fumetti non sono noccioline), una trama che nel 1989 aveva delle ingenuità, basta dire che le motivazioni che spingono Corvus sono ben più che pretestuose, tanto da venire risolte con una battuta (non una delle più divertenti dell’albo). Quindi Leo, quando vai a dire in giro che The Mandalorian non ti piace perché ha una trama da niente, ricordati che una volta le scrivevi anche tu e anzi, nel 2020 ancora le pubblichi le trame lineari e un po’ ballerine.
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In ogni caso, un finale spiazzante. |
Detto questo, il fumetto mi ha fatto come al solito spanciare, Ortolani sforna un trio di personaggi così riuscito e divertente nelle dinamiche, da far passare quasi in secondo piano la loro ricerca, d’altra parte è così anche nella realtà, un gruppo si crea nell'avversità e non sarebbe male leggere altre avventure di questi tre personaggi. Non so se avrebbero avuto ai tempi la forza per lanciare la carriera di Ortolani come ha fatto Rat-Man, ma sono molto felice di aver conosciuto questi personaggi, anche rimaneggiata e ristampata, una storia di Ortolani resta una lettura che garantisce gran divertimento, quindi se è quello che cercate, con questo fumetto lo avete trovato.
Molto divertente, l'avevo letta a rate nel Gigante ma ho preso pure il libretto quando l'ho trovato, perché era un peccato averla dispersa in 4-5 albi diversi (e anche non contigui!)... la parte alla locanda della colossale "Vecia" mi fa morire ogni volta
RispondiEliminaLa Vecia é un gran personaggio... In tutti i sensi! ;-) Per fortuna Ortolani ristampa in volumetti il materiale inedito, per noi che non collezioniamo anche il Gigante. Cheers
EliminaDunque...a questo punto SPOILER vorrei sapere le motivazioni che hanno mosso il "villain"
RispondiEliminaTi scrivo come al solito ;-) Cheers
EliminaAcerba la prima foto nel tratto, ma comunque divertente😀
RispondiEliminaAcerbo ma già con il suo stile, il musetto di scimmia ;-) Cheers
EliminaDivertente, non lo conosco!
RispondiEliminaMa non capisco questa enfasi sull'ultimo film di Indiana Jones. La trilogia è stata effettivamente completata anni fa, lo sanno tutti!
Una di quelle bufale che girano in rete, sai come i coccodrilli nella fogne di New York, leggende metropolitane ;-) Cheers
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