Parliamoci chiaro, fare meglio di quanto fatto da Mike Flanagan con The Haunting of Hill House era quasi impossibile. Quello fino a questo momento non solo è uno dei punti più alti della carriera di Mickey Mike, ma anche un modo incredibilmente riuscito di portare l’horror gotico al grande pubblico.
La notizia di trasformare “Hill House” in una serie
antologica, alla moda di American Horror Story per capirci, lo ammetto, mi ha
un po’ fatto storcere il naso. Però comprendo le strategie commerciali, le
serie tv spesso sono soggetti che esauriscono la spinta propulsiva dopo alcuni
episodi, ma devono proseguire perché ormai il pubblico si è legato al "marchio",
quindi per una miniserie auto conclusiva come “Hill House” l’unica alternativa
era diventare un’antologia.
Questa volta il classico letterario a fare da base alla
storia è, beh una cosetta da nulla, “Il giro di vite” di Henry James, soggetto
contro cui aveva sbattuto il naso anche il recente “The Turning” (2020), che non ho apprezzato molto, malgrado la mia stima
per la brava Floria Sigismondi. Bisogna dire però che Mickey Mike
Flanagan ha pescato anche da altri racconti di James e soprattutto ha adattato la trama
ai tempi moderni, quindi non manca la parte dedicata al dramma in costume (per
di più in bianco e nero dell’episodio 1x07), ma la storia si sposta nei primi
anni ’80, e non per fare concorrenza a Stranger Things ve lo posso assicurare.
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Francamente Mary Poppins la ricordavo diversa. |
La storia è quella della ragazza alla pari Dani (Victoria Pedretti), che viene assunta come governante dal ricco Henry Wingrave (Henry Thomas) per occuparsi giorno e soprattutto notte dei suoi nipoti, la chiacchierona Flora (Amelie Bea Smith) e il più introverso Miles (Benjamin Evan Ainsworth). Una sorta di Mary Poppins americana che presto scoprirà le sorti della precedente tata, ma anche tutti gli ospiti della magione, tra vicende personali, flashback e apparizioni di fantasmi come in un sogno bagnato di Dan Aykroyd.
Oddio fantasmi, affrontiamo subito questo capitolo, a
differenza della prima stagione, Mike Flanagan qui si occupa della regia solo
del primo episodio, l’alternanza tra diversi registi con diversi stili, fa
perdere qualcosa in termini di compattezza alla serie. Gli spettri che
compaiono sono meno, ma soprattutto meno spaventosi rispetto a Hill House, ma si sa che la paura è
soggettiva, quindi prendete questa mia affermazione come tale e valutate gli spiriti
di Bly Manor secondo il vostro personale livello di sensibilità sullo “spaventometro”.
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Vista così, sembra una di quella vecchie pubblicità “progresso” della mia infanzia. |
Di mio ho un rapporto difficile con le storie di fantasmi, molte specialmente in epoca recente, sono l’occasione per portare in scena dei “Salti paura” (anche noti come “Jump scare”) facili e redditizi, ogni riferimento a fatti, cose, persone o il pupazzo James Wan è puramente voluto. Per appassionarmi, una storia di fantasmi deve dare uno spessore ai personaggi, da appassionato di Horror, posso dirvi che la storia di questo genere è piena di esempi positivi, ma una storia di fantasmi è soprattutto una storia di legami spezzati prima del tempo, spesso anche di amori, ogni fantasma ha la sua storia ed è quella storia a cui bisogna rendere giustizia per rendere efficace la vostra beh, storia di fantasmi.
I pirati fantasma di Carpenter
avevano delle motivazioni, ma prima che io mi perda con gli esempi positivi, fatemelo mettere in chiaro, anche i fantasmi di Bly Manor hanno una loro
storia, che affascina più per quei legami e sentimenti spezzati, che per i
facili spaventi. David Foster Wallace sosteneva che ogni storia d'amore è una
storia di fantasmi, ma se ogni storia di fantasmi fosse anche una storia
d’amore? Che può essere quello di una persona verso un’altra, ma anche l’amore
per i propri cari che se improvvisamente fossi costretto a lasciare, diventerebbe una
storia spezzata, che vaga nell'aria come un fantasma appunto.
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“Da bambino avevo questo amico, si chiama E.T. e voleva tornare a casa. Solo che non mi sono mai più ripreso da allora…” |
“The Haunting of Bly Manor” in questo senso è perfettamente riuscita, dentro ci sono dei personaggi che parafrasando uno che di storie fantasmi ci capisce, sono dei “Mucchi d’ossa” (ciao zio Stephen King) a cui è molto facile affezionarsi anche per i loro difetti, forse l’unico vero fantasma che aleggia a Bly Manor è quello della prima inarrivabile stagione. Questa seconda serie, ha la sfiga di rappresentare il tentativo da parte di Netflix di rendere seriale qualcosa che nasceva come miniserie auto conclusiva, l’altro grande difetto di “Bly Manor”? Essere tanto, ma tanto spiegata e parlata.
Henry James confondeva i lettori con la natura ambigua del
paranormale nella sua storia, “Bly Manor” tenta di seguire la stessa lezione
senza spiegare troppo al pubblico, ma ad un certo punto è costretta a svelare
le carte, lo fa con la bellissima puntata citata 1x07, dove compare anche la moglie
di Flanagan, la bella Kate Siegel che non manca mai accanto al marito. Un episodio rivelatorio che da solo, sembra quasi un piccolo film che però come
detto, forse risulterà anche fin troppo “spiegato”, anche se fondamentale per
mandare in scena l’ultimo episodio, che chiude le trame secondo me anche meglio
di quanto abbia fatto “Hill House”, almeno nel confronto diretto tra i due finali.
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Con tanti saluti da parte di George A. Romero. |
A proposito di attori Flanaganian… Flanagania… Di Mike Flanagan, un ruolo chiave lo ricopre anche Carla Gugino (che qui vedrete recitare pettinata con i capelli come Giovanna Botteri, perché Giovanna spacca e fa tendenza, grande Giovanna!), in un ruolo da narratrice che contribuisce a rendere “Bly Manor” molto parlata come vi dicevo da qualche parte lassù, ma che è anche la chiusura perfetta del cerchio di questa storia.
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La corrispondente dalla Cina |
Insomma, il secondo genito ha la sfortuna di subire i confronti con il primo nato, che resta almeno due spanne sopra come qualità e riuscita generale, inoltre non so quanti altri classici della letteratura questa serie potrà provare a riadattare in chiave moderna, temo che il gioco alla lunga risulterà logorante, ma per ora ancora funziona, quindi anche se con qualche segno dettato dal dolore della crescita, ben venga anche questa trasformazione in serie antologica. Mike Flanagan, un’altra tacca alla tua cintura.
Con Giovanna Botteri mi hai steso😂😂😂
RispondiEliminaGiovanna fa tendenza, anche Jamie Lee Curtis nell'ultimo (in ordine di tempo) "Halloween" le ha omaggiato l'acconciatura ;-) Cheers
EliminaNe ho scritto proprio oggi. Il finale mi ha commosso, ma il resto l'ho trovato prevedibile e melenso.
RispondiEliminaInfatti ho visto che siamo usciti "vestiti uguali", i difetti ci sono ma era anche inevitabile dopo la prima stagione, ci vediamo tra poco dalle tue parti ;-) Cheers
EliminaDopo Hill House adesso Il giro di vite?? Allora mi tocca recuperare l'ennesima serie che avevo lasciato ai posteri...Non mi basterà una vita.
RispondiEliminaPurtroppo ci sono solo ventiquattro ore in un giorno maledizione! ;-) Cheers
EliminaIo ne sono uscita estremamente commossa e turbata al tempo stesso, quindi per me ben fatto. Ovviamente Hill House sta su un altro pianeta.
RispondiEliminaConcordo, inarrivabile ormai. Però questa storia pur con tutti i suoi difetti di ritmo alla fine l'ho seguita con piacere fino alla fine. Cheers
EliminaTeoricamente dovrei vederlo per completare la mia collezione di film tratti da Giro di vite - personale maratona fatta tanti anni fa e che prima o poi rifarò per il blog - ma a forza di storcermi il naso ormai ha fatto il giro completo! Non so, non mi prende, non ho ancora visto manco Hill House, altro speciale di tempi addietro. Ti ringrazio comunque per tenermi informato, che magari un giorno recupererò tutto e passerò a commentare :-P
RispondiEliminaSono qui per questo, visto che ci siamo sempre legato a "Giro di vite" ti segnalo anche "The Turning - La casa del male" (2020) di Floria Sigismondi, non mi è piaciuto molto però è sul tema ;-) Cheers
EliminaSto sempre più considerando l'idea che io sia l'unico ad aver preferito soggettivamente "Bly Manor" ad "Hill House" pur reputando più riuscita la prima serie, per i motivi da te ben spiegati.
RispondiEliminaA me questa storia d'amore che in realtà è una storia di fantasmi che in realtà è una storia d'amore (che al mercato, Mike Flanagan comprò) mi è piaciuta tantissimo, e francamente non vedo l'ora di una terza serie.
Giocando di fantasia, a me non dispiacerebbe un "The Haunting of Pink Palace", basato sul romanzo di "Coraline" di Neil Gaiman, completamente riadattato da capo per coinvolgere un'intera famiglia. Il tema principalee potrebbe essere il Desiderio, no? In HIll House era il Dolore, in Bly Manor è il Ricordo.
Provo a mandare un email a Flanagan :D
Saluti!
(da "Il popcorn di checov", che non sa come mettere il nickname correttamente lol)
Manda pure un'email a Flanagan perché l'idea è bellissimo e visto che ci siamo, benvenuto sulla Bara Volante, un piacere averti qui ;-) Purtroppo Blogger impone l'iscrizione per avere una firma fissa, è un padrone di casa fiscale, per la questa stagione rischiamo un "The haunting of Blogger" ;-) Cheers
EliminaAhaahhah firmerei già la petizione :D
EliminaGrazie per la delucidazione, in realtà è da anni che commento anonimamente sotto i tuoi post ma non riuscivo a capire come mettere un nickname a mio piacimento (storia vera). IL benvenuto lo considero ad honorem ;)
Saluti,
Popcorn di Cechov
Se qualcuno sfida Blogger e spende anche un solo minuto del suo tempo per commentare merita una risposta, quindi un benvenuto ad honorem ci sta tutto, grazie ancora! Cheers
EliminaDunque io avevo apprezzato la prima stagione, anche se in alcuni punti (e mi riferisco ai rapporti umani dei vari protagonisti) mi sembrava che avessero voluto calcare un poco la mano sul politically correct, mi spiego meglio:
RispondiElimina-Figlio 1 Etero e coniugato con una wasp.
-Figlia 2 etero e coniugata con un ispanico.
-Figlia 3 omosessuale e con un interesse amoroso con una sino americana.
-Figlia 4 etero e coniugata con un afroamericano.
-Figlio 5 etero e con simpatie per le ispaniche e afroamericane.
Ci mancava solo l'italoamericano (ovviamente chiamato Guido) e un esquimese e avremmo fatto filotto. ;)
Niente di male, intendiamoci eh! Sono precisamente a favore per il melting pot e poi parliamoci chiaro il mio modello di bella donna è Moon Bloodgood, però ecco più che per convinzioni personali del creatore e degli sceneggiatori la cosa alle volte mi sembra dettata più da esigenze di bilancino per non scontentare nessuno.
Un poco come quando nelle ultime stagioni di AHS gli autori andavano avanticon la solita discussione della guerra tra Patriarcato e matriarcato (abbiamo capito! Concetto importante, ma un poco di nuove idee no eh?) che poi la questione è sicuramente importante però in AHS spesso veniva cacciata fuori ad minchiam (esempio: personaggio maschile: "Oggi mi sa che pioverà, tu che ne pensi?", personaggio femminile: Che è tutta colpa di voi maschi patriarcali se oggi pioverà!". )Insomma, mi sa che il politically correct ad ogni costo stia rovinando la serialità televisiva e delle piattaforme, ma forse sono andato fuori tema e nel caso me ne scuso Cass! ;)
In "AHS" il sottotesto diventa unico testo, specialmente nelle ultime stagione e questo denota povertà di idee. Magari un giorno i posteri guarderanno alla produzione del 2020 come noi ora guardiamo "Via col vento", magari metteranno anche una nota, prima della visione ;-) Cheers
EliminaCome sai, a me ha deluso nonostante un finale riuscito.
RispondiEliminaIl mio spaventometro è rimasto molto basso, solo la scena in soffitta (shhh) e nel corridoio mi hanno fatto sussultare, cosa che dà ragione a Flora nel dire che più di una storia di fantasmi questa è una storia d'amore.
Sforbiciata di qualche sottotrama o di qualche personaggio avrebbe reso meglio, ma ammetto che per me il punto di forza erano proprio i tanti spiegoni (quello al chiaror di un fiore di luna) e la voce accompagnante della Cugino.
La natura narrata della storia è ben visibile, ma l'ago dello "spaventometro" non si muove più di tanto, se Mike Flanagan avesse diretto tutti gli episodi sarebbe stato sicuramente meglio, ma forse questa serie avrebbe dovuto restare miniserie. Cheers!
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