La musica e il cinema mi
mandano da sempre giù di testa, quindi perché non celebrarli entrambi in una
rubrica di musica e colonne sonore che serva a farvi alzare il volume
ricordandovi che i migliori combattimenti sono quelli che evitiamo. E se voglio evitare di farmi fare il culo? Non dire culo (cit.)
Titolo del pezzo: Higher Ground
Artista: Red Hot Chili Peppers
Tratta dal film: The Karate Kid - La leggenda continua (2010)
Aggiungo
solo un estratto dal mio commento al film dedicato proprio a questo pezzo:
Poi ci sarebbe la questione arti marziali, tappandosi naso, bocca, occhi, orecchie (e mi fermo qui!) sul titolo “Karate Kid”, Jackie Chan ha tutto il vissuto artistico e l’esperienza marziale che a Morita mancava. Se conoscete Chan solo per le repliche di Italia 1 di “Terremoto nel Bronx” (1995) di sicuro vedendolo qui avrete una percezione di lui, se lo conoscete per “Drunken Master” (1978), "Project A - Operazione pirati" (1983) e “Police Story” (1985) ne avrete di certo un'altra. Vogliamo dire che questi titoli non solo erano più divertenti, ma avevano giusto un paio di scene d'azione in più, di tutti gli episodi di “Happy Days” in cui è comparso Pat Morita prima di diventare Miyagi? Si dai, diciamolo.
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“Lo sai che il mio pap…”, “Di un po’ ragazzì, devo fare al tuo braccio quello che tu hai fatto alle mie balle?" |
Si perché quando Jackie Chan aiuta Dre contro i bulli del Cobra-Kai-che-non-è-il-Cobra-Kai, e letteralmente li fa picchiare tra di loro (anche perché non è bello vedere un adulto picchiare dei bambini) dentro ci sono gli echi delle coreografie tutte matte delle sue vecchie pellicole. Anche se questo film ricalca con la carta carbone l’originale del 1984, dopo ore di appendi giacchetto, prendilo, mettilo a terra, raccoglilo e via così, quando Dre si ritrova davvero a fare qualcosa che sembra del Kung Fu, la sorpresa è la stessa del «Dai la cera, togli la cera» di allora, solo che qui ad allenarti è Jackie Chan, brutto?
Ecco, se solo poi a tutto questo, si fosse aggiunto anche un film, e non una sbiadita copia carbone, le cose sarebbero andate meglio. Tutto il romanzo di formazione, la ricerca di un padre assente, la rivincita contro i bulli che rendevano il film originale un’adorabile puttanata impossibile da prendere sul serio, ma con un sacco di cose per arrivare ai ragazzi, qui resta una puttanata, adorabile a tratti grazie ad un Jackie Chan con il cuore lanciato oltre l'ostacolo - e le musiche di James Horner davvero bellissime - ma con dentro davvero poco altro. Attenuante generica: nemmeno i seguiti ufficiali di Karate Kid sono mai riusciti a replicare la mistica di quel primo film di culto, questo bisogna dirlo.
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"Conosco il Kung Fu" (Cit.) |
Resta il fatto che al torneo finale si arriva sulle note prima di “Back in Black” degli AC/DC, con i ragazzini che si atteggiano e fanno le pose come se fossero al Torneo Tenkaichi di “Dragon Ball” (passatemi il paragone, anche se è un fumetto giapponese), ma quando Dre inizia a carburare, a sorpresa parte “Higher ground”, non l’originale di Stevie Wonder, ma la versione dei Red Hot Chili Peppers di quanto erano al meglio e facevano ancora sentire il Funkie nella loro musica.
Ora, se voi utilizzerete ogni momento della pellicola in cui compare la ragazzina puccettina che piace a Dre, per concedervi fisiologiche pause (pipì, popò, acqua, sigaretta), e i momenti dedicati alle panoramiche sulle bellezze della Cina per mettervi a giocare con il cane (o il gatto, la fidanzata, l'amante oppure il vostro ombelico), una volta arrivati al momento del torneo, vi ritroverete a pensare: «fatto trenta, facciamo trentuno!» sappiate che da lì i titoli di coda sono dietro l'angolo, anche perché le parti «Spezzagli la gamba» e la vittoria finale, sono state filmate su carta carbone.
Insomma, questo nuovo “The Karate Kid - La leggenda continua” non ha fatto continuare nessuna leggenda, sicuramente non quella di Jaden Smith, al massimo quella di Jackie Chan che emerge come un signore. Quindi per quello che può valere, questo film potrebbe convincere qualcuno ad approfondire la conoscenza delle sue vecchie pellicole, quello è l’unico modo che questo film ha per continuare qualche leggenda.
Non osate perdervi il clamoroso speciale del Zinefilo dedicato alla leggenda di Jackie Chan!
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Avevo un compagno di squadra a basket che faceva lo stesso gesto, lo chiamavamo massima estensione (storia vera) |
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Anche meno Jaden, tiratela anche meno. |
Non osate perdervi il clamoroso speciale del Zinefilo dedicato alla leggenda di Jackie Chan!
Si, in effetti il grande Jackie e' l'unica cosa che si salva (a parte le musiche, ecco) , anche se purtroppo non basta a farmi dimenticare che questo film e' tutto un costosissimo regalo di compleanno da parte di un padre megalomane.
RispondiEliminaBuona Domenica!!
Per concludere la settimana dei giovani protagonisti andava bene, ma il film vale solo per Jackie. Cheers!
EliminaNe approfitto, oltre che per sottolineare quanto detto da Redferne con un pennarello a punta grossa, per dire che non ha portato comunque fortuna questo film a Jaden Smith. Ormai la gente ha capito che devi avere e fare qualcosa di speciale per essere qualcuno nello showbiz. Non basta essere figlio di... Se vediamo i vari Kiefer Sutherland, Josh Brolin, Liv Tayler, Scott Eastwood, ecc. ecc. hanno comunque dovuto fare un bel pò di gavetta per affermarsi, il cognome non li ha aiutati molto, a mio avviso. Invece Jaden ha avuto un pò il piatto pronto e non avendo grandi qualità, il nepotismo di cui si è giovato lo ha alla fine affossato, tanto che poi si è dedicato alla carriera di cantante, anche qui con scarsi risultati. Forse sente tanta pressione ad avere un padre così egocentrico ed ingombrante.
EliminaA mio avviso sarebbe stata buona cosa se si fosse specializzato nelle arti marziali, tanto le possibilità le aveva...
In ogni caso grande pezzo dei Red Hot, anche io la penso come te, si sono persi negli anni, erano meglio agli inizi. Un pò come Lenny Kravitz, anche se qualcosa di buono lo sforna ogni tanto, i Red Hot ormai sono anni che non fanno qualcosa che sublimi le mie stanche orecchie... Ciao
Avendo ormai capito di avere un figlio scarso forte, papà Willy ha deciso di comprare a Jaden una carriera da cantante che per fortuna ignoro, lui non fa male alle mie orecchio e io lo lascio in pace, vinciamo tutti ;-) Cheers
EliminaEffettivamente le cose stanno proprio così, e un po' mi dispiace, ma il cinema è anche questo ;)
RispondiEliminaConsoliamoci con un grande Jackie ;-) Cheers
EliminaLa canzone dei Red Hot è figa (anche se non ai livelli dei loro migliori lavori), il film..va beh, avete già detto tutto voi :D
RispondiEliminaAveva quel suono funkie che i Red Hot purtroppo hanno perso con il tempo, anche se hanno guadagnato legioni di appassionati. Ma sono di parte, il loro disco che preferisco è ancora quello d'esordio. Cheers!
EliminaGrazie per la citazione e per la sferzata d'energia domenicale, che serve sempre! :-P
RispondiEliminaQuando ho dovuto scegliere il Rock 'n' Blog per concludere la settimana sui giovanotti, avevo appena letto il tuo post su Jackie quindi ho chiuso il cerchio (storia vera). Cheers!
EliminaIl mio pensiero dopo aver visto questo film: vabbè, c’era Jackie Chan che mi sta simpatico e Back In Black quindi non è stato tutto tempo sprecato.
RispondiEliminaPovero Jaden comunque: un nome pesantissimo per un talento inesistente.
Un film meno peggio di quello che vogliamo ricordare, ma non grazie a Jaden, la prova che essere figli d'arte è difficile. Cheers
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