Ci sono serie televisive che diventano incredibilmente
popolari, anche malgrado una qualità generale tante volte dubbia. Poi ci sono altre serie tv che hanno per davvero
elevato la qualità generale di quelli che una volta chiamavamo solo telefilm,
ma comunque passano inosservate. Avevo il sospetto che “Battlestar Galactica”
mi sarebbe piaciuta, ma non così tanto. Ah ve lo dico subito, non ci sono
“Spoiler”, quindi leggete pure tranquilli e sereni.
Dopo una maratona di recupero della miniserie
introduttiva, delle quattro stagioni che compongono la storia, ma anche di
tutti i film e i "Webisode" correlati (per una cronologia completa, vi rimando alle
pagine del Zinefilo, che ho utilizzato
come bussola per muovermi nella galassia di BSG), ora posso dire che “Battlestar
Galactica” è balzata tra le mie serie preferite di sempre, aggiungerei anche un
bel: «Così diciamo tutti».
Attorno al 1978, la fantascienza era tornata ad essere un
genere che piaceva tanto ai botteghini di tutto il mondo, Guerre Stellari la “space opera” di George Lucas ha cambiato per
sempre lo scenario del cinema occidentale, non credo sia un caso se più o meno
nello stesso periodo, anche le repliche della serie classica di “Star Trek”
erano di nuovo popolarissime, ed è qui che entra in scena Glen A. Larson.
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Larson si toglie uno sfizio, alla guida della mitica "Supercar" (e Michael Knight... MUTO!) |
Il nome potrebbe non accendervi nessun campanello nella
testa, ma siamo tutti cresciuti con il suo lavoro, Larson è stato tra i
creatori di telefilm come “Magnum P.I.”, “Supercar, “Automan” e “Manimal”,
insomma tutte quelle mattine passate a casa da scuola davanti alla tv le
dobbiamo al vecchio Glen, che è anche il creatore di una “space opera” durata
una sola stagione (con un seguito ancora più breve negli anni ’80) che però ha
colpito l’immaginario di tanti spettatori.
Della serie originale non so dirvi molto, se non che
nella parte di Scorpion (Starbuck in originale), recitava Dirk Benedict, il
mitico “Sberla” dell’A-Team. Anzi a dirla proprio tutta, nella sigla della popolare serie con Hanniball
Smith e compagni, davanti a Benedict sfilava un tizio in corazza luccicante,
uno dei Cylon (in italiano Cyloni, che sembra il nome di una roba che
fumerebbero Jay e Silent Bob), in omaggio proprio all’originale “Battlestar Galactica”.
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Sberla l’ultimo a destra, gli altri il resto del cast di |
Di sicuro, tra quelli cresciuti guardando l’originale
BSG, metteteci tranquillamente Ronald D. Moore, uno che si è fatto le ossa
lavorando a varie serie di “Star Trek” come “Next Generation”, “Deep Space Nine”
e “Voyager” e che nel 2003 ha proposto al canale SyFy (che allora si chiamava
ancora SciFi Channel) un rifacimento del “Battlestar Galactica” del 1978, il
risultato inutile girarci attorno, è un capolavoro.
Ci sono mille motivi per cui questa serie è fantastica,
ma vorrei iniziare da uno che potrebbe essere apparentemente minore, ci sono
serie tv in cui ci viene spacciato dagli stessi autori che tutto era stato
previsto fin dall'inizio, anche quando non era palesemente vero. “Battlestar
Galactica” al pari di Breaking Bad è
una di quelle serie in cui i cambiamenti in corsa sono avvenuti, in cui i
personaggi affidati ad attori talmente azzeccati, si sono guadagnati più spazio
di quello previsto originariamente (un po’ come accaduto a Jesse Pinkman), e
in cui il finale non era tutto scolpito nella pietra fin dall’inizio, ma la
sensazione da spettatori è comunque quella, un dettaglio che trovo molto più
affascinante perché denota cura, amore e talento per un’opera, che ha davvero
tutto per conquistare lo spettatore.
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Nello spazio nessuno può essere più fico di loro. |
Ronald D. Moore ha deciso di introdurre i suoi personaggi
con una “miniserie”, due lunghi episodi di 90 minuti l’uno che compongono un
lungo film introduttivo: da quarant'anni i Cyloni (o Cyloni se siete Jay e Silent
Bob) non fanno vedere il loro brutto muso corazzato al tavolo delle trattative,
la pace regna nella galassia fino al giorno in cui i Cyloni tornano, ma non
sono più quei “ferri da stiro” dei Centurioni, che un po’ ricordavano i
Cybermen di Doctor Who, adesso sono un modello nuovo, avanzato, ormai
indistinguibile dagli umani e per di più fatti a forma dell’affascinante Numero
Sei (Tricia Helfer).
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Un comodo schemino evolutivo, dove lo stadio migliore è sicuramente l’ultimo. |
Ma la bella bionda è solo la punta dell’iceberg,
l’attacco dei Cylon è micidiale, in pochissimi minuti sterminano la razza umana
distruggendo tutti gli abitanti delle 12 colonie, un genocidio a cui sopravvive
solo l’equipaggio della nave da battaglia Galactica, un residuato bellico, un
pezzo di ferraglia volante (una bara?) in cui molta della tecnologia a bordo è
talmente antica, per certi versi analogica quel tanto che basta da schivare
l’attacco dei Cylon. Ditemi cosa volete, ma mostrare la Galactica, come una
nave dove le comunicazioni a bordo avvengono ancora sollevando la cornetta di
un telefono (come nella serie del 1978), non è solo un atto d’amore per la
serie originale, ma anche una discreta trovata narrativa.
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La Galactica, una bara volante in piena regola. |
I sopravvissuti della Galactica, comandata dal monolitico
William Adamo (quella mappa topografica che è il volto del mitico Edward James
Olmos), hanno l’obbiettivo di sopravvivere agli attacchi e alle infiltrazioni
dei Cylon, nella speranza di raggiungere l’ultimo avamposto, un luogo che
esiste solo nelle leggende, un posto chiamato Terra. Ora, non voglio rivelare troppo riguardo alla trama e ai suoi sviluppi, ma anche la consapevolezza da parte dei
responsabili del Galactica, che la Terra sia solo una leggenda, pone un velo
oscuro su tutta la serie: tutto quello che resta della razza umana, viaggia su
un’arca tecnologicamente arretrata, in direzione di una terra promessa che
potrebbe tranquillamente non esistere. La flebile speranza dei protagonisti
della serie, va di pari passo con le mille sfumature (tutte di grigio, se non
proprio di nero) che caratterizzano i personaggi.
I protagonisti di “Battlestar Galactica” sono il tipo di
personaggi per cui è impossibile non fare il tifo, identificarsi, anche
odiarli nel caso del viscido Gaius Baltar (James Callis), ma sempre
comprendendo le loro motivazioni, perché nessuno di loro è mai completamente
buono oppure totalmente malvagio. Malgrado sia una serie ambientata su una nave
stellare nello spazio profondo, il realismo la fa da padrone e i personaggi
risultano incredibili perché sfaccettati, come potreste essere voi oppure io,
hanno motivazioni reali ad alimentare le loro azioni, sempre secondo il loro
personale barometro morale, e questo vale per tutti, anche per quelli che in
teoria sarebbero i “cattivi” comprovati della serie.
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"Spero almeno ci facciano vedere un'altra volta Top Gun" |
I Cylon nella loro nuova incarnazione a forma umana, si
presentano come un’alternativa alla razza umana, quasi un’umanità 2.0 capace di
“rigenerarsi” e tornare in vita. Ma l’umanità come tale può davvero azzerarsi e
ricominciare con il cambio del corpo, oppure le esperienze hanno il loro peso?
Ecco perché “Battlestar Galactica” riesce a parlare in modo coerente e mai
banale di razzismo, di politica, di religione con continui riferimenti al
nostro presente che però non strangolano mai la storia.
Ad esempio alcuni dei Cylon, non sono nemmeno consapevoli
di esserlo, questo li rende degli agenti “dormienti” nascosti tra di noi e
completamente indistinguibili, questa paranoia da nemico invisibile, serpeggia
tra le fila degli umani creando una riuscita metafora per il razzismo oppure
per il terrorismo, che sono tutte chiavi di lettura possibili per una storia
che comunque, non perde mai il filo della sua narrazione, preparando al meglio
i colpi di scena, ma soprattutto, facendo un gran lavoro sui personaggi.
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Katee Sackhoff anche con i capelli da maschiaccio resta un bel vedere. |
Perché se la costruzione dei personaggi è così
realistica, anche la messa in scena di “Battlestar Galactica” segue lo stesso
filone, in un episodio gli autori si giocano l’espediente classico
dell’intervista ai protagonisti, che in questo caso vede la giornalista
Lucy Lawless porre le sue domande a buona parte del cast. Questa trovata quasi
da documentario, non solo permette al pubblico di scoprire qualcosa di più sui
personaggi, ma anche agli autori di gestire uno dei passaggi chiave della trama
dal punto di vista diretto dei protagonisti coinvolti.
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"Non sono Xena, sono Lucy Lawless" (cit.) |
Questo tocco di realismo, in una serie che comunque è
pura fantascienza (del tipo migliore), si manifesta anche nella regia: quando i
caccia Viper e i Raptor attaccano, gli zoom e i movimenti di macchina da presa
ricorda un po’ certe scelte stilistiche di “Firefly”, altra sfortunata e
bellissima serie uscita più o meno nello stesso periodo di BSG.
Ma quello che conquista per davvero di questa serie sono
le sfaccettature di personaggi che dispiace dover abbandonare arrivati alla
fine della storia, questi protagonisti, con tutti i loro difetti sanno come
conquistare il pubblico perché sono carichi di dubbi, aspettative e ambizioni
che li rendono davvero tridimensionali, anche perché la capacità di associare
un attore al giusto personaggio, in “Battlestar Galactica” raggiunge livelli
beh, stellari!
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"Jean-Luc Picard... Chiii? Mai sentito nominare" |
Il “fattore umano” in “Battlestar Galactica” conta
moltissimo, nella storia che ci viene raccontata ma anche nella realizzazione
della serie, un veterano come Edward James Olmos è impeccabile nel ruolo del
granitico William Adamo, basta guardare quella faccia rugosa per capire che se
questo deve essere il crepuscolo della razza umana, allora l’unico al mondo che
può guidarci e trovarsi al comando è decisamente lui.
La presidentessa Laura Roslin interpretata dalla
bravissima Mary McDonnell, è un altro personaggio che completa un arco
narrativo originale e molto sfaccettato, che prevede anche una grave malattia
da affrontare. Per certi versi Laura Roslin è il metronomo di questa serie, se
l’umanità non ha più tempo, lei ne ha meno di tutti ma con il triplo delle
responsabilità, ironico che lei che era già stata la First Lady al cinema, qui lo sia per davvero, però con ancora più
doveri da affrontare, un tempo avrei detto che il miglior ruolo della McDonnell,
era alzata con pugno in Balla coi lupi, oggi penso che invece
indicherei Laura Roslin.
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Alzata con pugno è entrata in politica (con quel nome, sicuramente con un partito di sinistra) |
Potrei stare qui a tessere le lodi di tutto il cast,
perché anche l’ultimo dei personaggi in questa serie diventa memorabile, come
Boomer ad esempio, a cui nessuno dice mai «Ok Boomer», perché il suo
personaggio è davvero uno dei più controversi e magnetici dell’intera serie.
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Ok Boomer! (perdonatemi è stato più forte di me) |
Il Gaius Baltar di James Callis, da solo ha la capacità
di ridefinire per sempre l’idea che qualunque spettatore potrebbe avere di un
classico “cattivo” da serie tv. Il suo personaggio riesce ad essere carismatico
e vigliacco in parti uguali, ci sono dei momenti in cui si ride (il fatto che
solo lui riesca a vedere Numero Sei, genera più di un momento, chiamiamolo
leggero), e altri in cui verrebbe voglia di prenderlo a pugni. La banalità del
male, la megalomania ma anche molte altre sfaccettature, tutte riassunte in un
losco figuro che raramente ho trovato in una serie televisiva, forse devo
scomodare qualche personaggio di Oz
per cercare qualcuno in equilibro instabile tra bene e male come Gaius Baltar.
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"Gaius è un nome, non un orientamento sessuale, ci tengo a dirtelo", "Immagino che a scuola ti prendesse in giro anche il bidello" |
Il meglio l’ho tenuto per la fine, ho visto alcuni episodi
di “Lucifer” di recente, in cui recita Tricia Helfer, ma per quanto sempre
molto guardabile, non ha un’oncia del carisma che sfoggia nei (pochi) panni di
Numero Sei in BSG. Tricia Helfer, era stata evidentemente scelta per la parte
più per i suoi trascorsi da modella che per le capacità recitative, ogni volta
che compare in scena calamita inevitabilmente l’attenzione con il suo
sensualissimo ruolo di Jessica Rabbit dei Cylon, ma nel corso degli episodi il
personaggio cresce, migliora ed evolve di pari passo con la prova di
recitazione della Helfer. Non vi voglio rivelare nulla sull’arco narrativo del
personaggio, ma ci sono scene anche piuttosto intense, in cui Tricia Helfer
utilizza persino la sfumatura di colore dei suoi capelli per dare forma a Numero
Sei e la sua evoluzione, il risultato è davvero incredibile, anche più delle
gambe chilometriche della Helfer, ve lo posso assicurare.
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Il meglio per la fine, la Kara Thrace detta Scorpion (oppure
Starbucks) di Katee Sackhoff, è la versione aggiornata del personaggio
interpretato un tempo dal vecchio “Sberla” dell’A-Team, ma se pensate che si
tratti solo di un cambio di sesso, pensato per far contenti i buonisti
contemporanei, vi sbagliate di grosso. La sua Kara va ben oltre lo stereotipo
del militare tosto e insofferente alle regole, ma anche oltre a quello del
pilota tutto talento e sregolatezza che abbiamo già visto raccontato in parecchie altre storie.
Katee Sackhoff con quelle sue spallone, e l’aria da
maschiaccio (avercene di maschiacci così!) porta il personaggio ad un altro
livello, per certi versi Scorpion (o Starbucks) è il cuore e l’anima di tutta
la serie, vedremo presto la Sackhoff anche nella seconda stagione di The Mandalorian (non vedo l’ora!), spero di sbagliarmi ma difficilmente potrà fare
meglio di così, per Katee Sackhoff, Kara Thrace è il classico caso di
personaggio della vita, capisco perfettamente perché Howard Wolowitz in “The
Big Bang Theory” fantasticava su di lei, da spettatori quando un’attrice trova
il ruolo della vita, possiamo solo godersi lo spettacolo.
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Mi rendo conto che potrei anche fare a meno di scrivere le didascalie per questo post, non le leggerà mai nessuno. |
Di questa serie mi è piaciuto tutto, anche il finale di
cui se volete parleremo nei commenti, quello che posso fare e consigliarvela
caldamente, ora che è disponibile su Amazon Prime Video sarebbe un peccato non dare
una possibilità ad una serie che ha davvero contribuito a rendere le serie tv
più vicine al cinema (in termini di qualità) e che è stata ignorata da tutti i
premi che contano, forse perché fantascienza pura, quella che ti porta nello
spazio profondo solo per parlarti dell’umanità senza fare sconti, al massimo
regalandoci personaggi incredibili.
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"Passatemi il sale" |
Sono ben felice di aver recuperato questo capolavoro, vi
consiglio di fare altrettanto, per tutti gli altri entusiasti come me, ci
leggiamo nei commenti: «Così diciamo tutti».
Non perdetevi il post sui videogiochi di Battlestar Galactica di Storie da birreria.
E allora ditelo che tu e Lucius mi volete male! E' da mesi (forse pure un paio d'anni...) che ho nella lista dei desideri di Amazon il cofanetto di BSG. Ogni tanto lo aggiungo nel carrello per poi farmi due conti sui miei (risicatissimi) tempi liberi e lo tolgo. All'acquisto successivo lo aggiungo nuovamente per poi rispostarlo nella lista. E via così in un balletto lunghissimo.
RispondiEliminaTra i vari post e le citazioni di là e questo pezzo di qua, mi sa che è giunta l'ora.
Se vuoi te lo diciamo in coro di guardarla: so say we all ;-) Fatti ‘sto regalo, merita. Cheers!
EliminaDisgraziato... L'ho appena comprata. Che ve possino... Tutti e due eh! Tu e il tuo compare di là. ;-)
EliminaBravo Zio, così si fa!!! Mi spiace solo che l'hai comprata senza il mio codice Amazon: ricevere una percentuale per averti dannato l'anima sarebbe stato un fiore all'occhiello! :-D
EliminaScherzi a parte, vedrai che dopo il primo episodio non potrai più farne a meno e diventerà la tua serie del cuore.
Concordo, basta la miniserie iniziale per entrare nel tunnel ;-)
EliminaCi tengo a precisare che Lucius ed io non siamo finanziati da nessuno per pubblicizzare la serie
EliminaStacco, esterno giorno: Lucius e Cassidy che lanciano soldi dalla prua di uno yatch come DiCaprio in “The Wolf of Wall Street” :-P Cheers!
C'è la Battlestar Flying Grave che è ormeggiata al porto spaziale :-P
EliminaChiedi di prendere il comando della Flying Grave, signore ;-) Cheers
EliminaSono anni che da più parti mi consigliano questa serie, ma un consiglio che viene da una bara ha certamente il suo peso... Ne ho visti solo alcuni frammenti in tv e mi sembrava una cosa un po' troppo grigia e triste per i miei gusti, ma da come ne parli tu credo di essermi proprio sbagliata! Amo la fantascienza ben fatta, quindi cercherò di recuperarlo, grazie Cassidy!
RispondiEliminaDi sicuro i protagonisti non vivono la più spensierata delle situazioni, ma non è una serie grigia, non volevo fare altro che trovare del tempo per tornare da loro per proseguire la loro storia, se non sbaglio è ancora disponibile nel catalogo di Prime Video, grazie a te ;-) Cheers!
EliminaSembra che tu mi legga nel pensiero, visto che ho iniziato a guardami daccapo BSG solo tre giorni fa. Decisamente una delle mie serie tivù preferite, assieme a 24 e a poche altre....
RispondiEliminaL'avevo vista parecchi anni fa e, per inciso, me la sparai quasi tutta in inglese per via del fatto che nn si trovavano (forse perché non ancora uscite) le versioni doppiate. Oggi sto cercando di capire se con il doppiaggio si perde qualcosa, visto che ci sono alcuni dialoghi che per me sono diventati leggenda in inglese (senza fare troppo spoiler, mi riferisco allo sfogo di un Adama incazzatissimo il giorno dell'ammutinamento).
Pensa che ho comprato poi il cofanetto di BSG due volte. Il primo nemmeno sono riuscito a guardarlo (prestato anni fa a una stronzamica che se lo è tenuto); il secondo, beh, lo sto guardando adesso.
La serie originale? Inguardabile. Mollata lì dopo pochi episodi. Ma credo che il problema fosse nelle aspettative...
“24” spero di iniziarla presto, per il resto potrei essere un Cylon… o forse no :-P
EliminaQuel passaggio è leggendario, una serie con attori così in palla l’ho vista tutta in originale, di solito faccio così, quindi non posso aiutarti. La serie originale non credo che potrei vederla, non dopo questa versione, poi dicono che i rifacimenti sono sempre peggio dell’originale eh? ;-) Cheers!
So che ti sembrerà un consiglio illogico ma te lo faccio lo stesso,comincia 24 dalla stagione 4,poi riprendi le prime tre e poi via con la quinta e oltre. Perchèèè ??? Diciamo che la prima prende moolto seriamente lo scorrere del tempo,anche troppo. La prima serie mi piace ma è la più lenta e non vorrei che pensassi che sono tutte cosi. Se la prima è un trattore ( un bellissimo trattore ) ,la seconda è una Lamborghini che va a 300 all'ora. Ho viosto le prime sei stagioni 3 volte,dalla settim alla nona '' solo '' due volte, questo per dirti che non ricordo nessun particolare spoiler delle prime tre stagioni nella quarta. Lo so,è un consiglio strano,e comunque la prima è una bella stagione. E' un bel rischio lo so,io poi rischio di essere mandato a quel paese nel caso di spoiler che non mi ricordo delle prime tre serie. Vabbuo la chiudo qui. In breve ti consiglio di cominciarla il prima possibile ciao.
EliminaSapevo dell'ossessione della prima stagione per lo scorrere del tempo, quindi sono preparato ma grazie per la dritta quasi quasi ci provo, non mi manca molto all'inizio, il tempo di finire "Banshee" ;-) Cheers
EliminaPosso dire un'eresia?
RispondiEliminaA me la vecchia serie piaceva persino piu' del classico Star Trek, per certi versi.
Vuoi per la caratterizzazione dei protagonisti, vuoi per la trovata dei Cylon (o Cyloni, per noi vecchi spettatori!) che li trovavo fighi nel loro essere finti e plasticosi.
Almeno quanto erano pericolosi e letali.
Non posso fare a meno di pensare, ogni tanto, che i Borg...
Come spesso accadde con molte serie dell'epoca, a una prima impressione sembrava composta di molti piu' episodi di quanti ne avesse in realta': merito delle repliche, suppongo.
E ci fu anche qualche film. Ma forse, conoscendo la logica dei tempi, erano special per la TV riadattati e spacciati per tali.
Benedict non me lo ricordavo proprio. Ecco spiegata quella scena nella sigla dell' A - Team!!
Ma visto che siamo in tema...ma secondo voi il tizio al centro era quello di Bonanza? A occhio e croce gli somiglia.
L'idea di un pezzo di ante-guerra come ultima risorsa mi ricorda molto Space Battleship Yamato ( o Starblazers).
Gli daro' un'occhiata.
Non ti saprei dire, la vecchia serie la conosco solo per sentito dire, ora ho un po’ di roba sulla griglia, magari in futuro proverò a guardarla, per ora mi sono appassionato troppo a questa incarnazione dei personaggi ;-) Cheers
EliminaDa spettatore vintage della vecchia serie mi permetto di rispondere io: sì, il tizio al centro è proprio lo stesso Lorne Greene di Bonanza e ancora sì, i film erano episodi riadattati e rimontati per il grande schermo ;-) Tra l'altro, una punta di misticismo era presente anche qui (episodio doppio "War of the Gods") ma con delle caratteristiche piuttosto diverse rispetto all'impostazione a più ampio respiro scelta da Moore per la nuova BSG...
Eliminahttps://neoencyclopedia.fandom.com/wiki/Count_Iblis
https://neoencyclopedia.fandom.com/wiki/Seraphs_(Battlestar_Galactica)
Per il resto, ero praticamente certo che BSG ti avrebbe conquistato all'istante ;-)
Grazie mille Giuseppe, precisissimo più di quanto avrei mai potuto essere io ;-) Cheers!
EliminaSo say we all
RispondiEliminaSo say we all ;-) Cheers
EliminaCarabara, non ci crederai, ma è una delle serie preferite da Crepascola - parlo di quella con Alzataconpugno ed il tizio che seminava gli origami in Blade Runner e microsentenze in Miami Vice- in anni ed anni di binge watching. Io ricordo ancora la serie con Sberla - già allora non riuscivo a seguire per tanto tempo un telefilm a parte Colombo - e Mike Bongiorno che interrompeva l'azione e diceva cose come " questa scena è davvero coinvolgente: rivediamola! ". Canale Cinque anni ottanta dello scorso secolo. Post moderno come nemmeno Tondelli o i Valvoline! Crepascola mi aveva raccontato il concept e per qualche tempo, anni fa, mi ero baloccato con l'idea di un tascabile disegnato in stile Tuono Pettinato o Maramotti su di di uno sciame di astronavi in fuga dalla Terra esplosa. Tutti ibernati. Un incidente ne sveglia alcuni. Vivono in ambienti che replicano appartamenti piccolo borghesi stilizzati anni trenta. Come nelle tavole del Topo di Gottfredson. Le finestre sono finte. Accettano quella condizione, ma discutono del perché: sono stati indottrinati in qualche modo prima di essere addormentati? amano quella gabbia rassicurante? attendono il viaggio finisca o lo temono? ho cominciato a pensarci che BG non era ancora finito. Pensi che abbia il potere di portare sfortuna su scala planetaria? è il caso che torni a cose meno impegnative come Origamiami vice con un club di velisti che nel silenzio del mare aperto si sfidano a chi farà il gabbiano di carta + bello? mm. ciao ciao
RispondiEliminaIl mito della caverna disegnato da Tuono Pettinato, se ci aggiungi qualche origami poi diventa tutto più bello Ridley lo Scott sbagliato lo aveva capito, ma onestamente con quella cartina topografica al posto della faccia Adamo/Adama (in base all'edizione) può guidarci dove vuole con qualunque animale di carta spiegazzata ;-) Cheers!
EliminaSono in perfetta sintonia. Una serie che ho amato molto e una delle poche in lista per una seconda visione.
RispondiEliminaSono personaggi che si abbandonano con grande fatica, tornare a trovarli è più che lecito. Cheers!
EliminaOhhh finalmente anche tu sei salito sulla Galactica Volante: ora siamo al completo, possiamo partire ^_^
RispondiEliminaPensa che quando vent'anni fa avevo l'abbonamento a SKY e Canal Jimmy mandava la serie appena doppiata l'ho ignorata bellamente, ma forse è stato un bene, perché non sarei sopravvissuto ad un episodio a settimana.
Serie del cuore, amata come poche, anche perché c'è Mark Verheiden nella stanza degli autori (e produttori), l'uomo che ha raccontato a fumetti la giovane grintosa Newt nelle sue avventure spaziali contro gli alieni invasori: c'è tanto universo alieno espanso in "Galactica", quindi la amo ancora di più :-P
Ho seguito il tuo consiglio e come sempre ho fatto molto bene ;-) Si vede il suo tocco, ci sono tante Newt in questa serie, direi tutte quelle che ci sono state negate nel corso della saga aliena. Cheers!
EliminaQuesta serie è bellissima, fino all'ultima stagione. Sono gusti personali, ma non ho gradito il tono misticheggiante delle ultime puntate. Comunque una meraviglia con dei personaggi indimenticabili.
RispondiEliminaPermettimi un po' di squallida autopromozione: in caso te lo fossi perso, passa sul mio blog a cercare "i videogiochi di Battlestar Galactica"! ��
Vero, però ho trovato una sua logica anche a quello, non sono propenso alla mistica, ma posso capire che in quelle condizioni, fosse una via. Ho fatto prima, ho aggiunto il collegamento alla tua pagina, grazie! ;-) Cheers
Elimina❤
Elimina(nel caso l'icona non si veda bene, è un cuoricione!)
Si vede... Bro-fist! ;-) Cheers
EliminaIo ricordo la miniserie e la prima stagione come tra le cose più fighe e belle della fantascienza non solo televisiva ma anche cinematografica, poi però ricordo anche che dalla seconda-terza stagione pur essendo sempre estremamente godibile e notevole in certi punti, ha preso una deriva trek che in Battlestar Galactica non vedo troppo bene. Moore che ha fatto grandi cose in star trek ha poi secondo me trapiantato diverse idee che sanno di comodo e soluzione semplice nella serie. La mia è una critica fatta però tenendo in conto come vengono gestiti i personaggi nelle serie di Whedon o in quelle più adulte tipo hbo e qualcuna vecchia tipo amc, ecco nei personaggi e nella loro evoluzione ho visto qualche scelta un po' così semplice e frettolosa e di comodo,soprattutto un certo episodio della terza stagione dove un comandante donna fa scelte discutibili e poi la si giustifica, ma non vedo l'ora di vederla tutta, magari cambio idea.
RispondiEliminaSenmayan
*l'episodio del comandante o capitano donna è della seconda stagione non della terza, non ricordo il titolo.
EliminaSenmayan
Capisco in pieno il senso, ho visto prima BSG di “Star Trek” quindi probabilmente non ho fatto questo paragone, inoltre guardando tutte le puntate insieme, devo dire che gli archi narrativi dei personaggi secondo me sono un’evoluzione (parola adatta visto il tema) che ho trovato sensato. Cheers!
EliminaSi, direi che è nella seconda stagione, ci siamo capito al volo lo stesso ;-) Cheers
EliminaSerie bellissima: ottimo colpo averla recuperata!
RispondiEliminaIo la vidi tutta durante le vacanze di natale di qualche annetto fa (10-11? è passato un po' di tempo insomma): iniziai pensando di guardarne qualche episodio e che se mi fosse piaciuta mi avrebbe fatto compagnia / svago per i primi mesi dell'anno... nel giro di poche settimane (non più di 3 credo) l'avevo già finita XD
A proposito di questa frase:
"I protagonisti di “Battlestar Galactica” sono il tipo di personaggi per cui è impossibile non fare il tifo, identificarsi, anche odiarli nel caso del viscido Gaius Baltar (James Callis)"
io invece sono stato tra gli spettatori che hanno odiato profondamente la Roslin (avrei voluto vederla morire male male), mentre nonostante i suoi difetti tifavo per Gaius, oltre che per Adama.
Parlando di cose brutte, invece, non fare mai l'errore di provare a recuperare Caprica: complessivamente una porcheria terribile... per 2 cose buone in croce, ci sono almeno 20 che sono peggio di un incidente in autostrada.
Infine, sfrutto la bara ed i suoi baristi, per vedere se riesco a togliermi un dubbio che mi porto dietro da anni:
se non ricordo male, nel corso della prima o seconda puntata della miniserie (forse proprio nel finale della seconda parte), Adama riceve un "pizzino" che gli comunica quanti modelli antropomorfi esistono dei cylon (o qualcosa del genere: è passato troppo tempo per la mia fallace memoria, ma ricordo essere un'informazione essenziale sui cylon, non a disposizione di molti, anzi tutt'altro)...
Ecco, si è mai capito chi avesse lasciato quel "pizzino" ad Adama?
Nathan
Ho approfittato del tempo extra da Pandemia per recuperare un po’ di serie lunghe che volevo vedere da molto tempo, come questa ;-) Diciamo che vanno a momenti, ci sono momenti in cui qualcuno a turno si chiama le sberle, ma le loro storie hanno sempre una logica, quindi come spettatori potevo comprenderli. Caprica non mi sono ancora lanciato, più o meno tutti ne parlano come hai fatto tu qui. Cheers!
EliminaL'unico motivo per vedere riddick 3 e big bang theory sono le zanne della sabato zanne volevo dire zanne geppo di nichelino
RispondiEliminaRicordo una gag di Ortolani proprio su questo argomento. Cioè, tutti e due gli argomenti ;-) Cheers
EliminaChe capolavoro. Una delle poche serie transgenerazionali (nel senso che ha agganciato pure i miei genitori, che non amano granché la serialità. Riprova fu mio padre che si dimenticò di recuperarmi in stazione perché stava guardando "i ciloni"). Bel recupero, Cass
RispondiEliminaHai provato sulla tua pelle cosa voleva dire essere sostituiti dai Cylon ;-) Di colpo è entrata tra le mie serie preferite di sempre, così, pronti via! Cheers
EliminaIo avevo visto la serie classica, quella col mitico "Sberla" ed anche con Richard hatch, che poveraccio per anni aveva provato a farne una terza stagione, anche mettendoci i suoi soldi per realizzare un assaggio di trailer pubblicitario. In quanto alla nuova serie , che dire? L'ho letteralmente adorata. ;)
RispondiEliminaMerita davvero l'adorazione, è una serie grandiosa ;-) Cheers!
EliminaL'ho sempre pensato come uno Star Trek di serie B, ma vederlo citato a più riprese da più personaggi di serie fra i miei preferiti mi aveva messo la pulce all'orecchio. Ora ti ci metti pure tu, e grazie al cielo metti pure i link per riuscire ad orientarsi e quindi mi sa che presto cederò, di un nuovo Doctor Who ho bisogno!
RispondiEliminaComoda comoda su Prime, basta che non me la cancellino, in questi giorni sto facendo la corsa contro il tempo per finire Seinfeld che il 14 scadono i diritti, aiuto!
Non mi dire nulla, mi sono bevuto “Justified” con l’imbuto, perché il 31 gennaio era in scadenza (storia vera). Ho fatto una verifica al volo adesso, non dovrebbe essere in scadenza, quando mi sono deciso ad iniziarla ero convinto di trovarla su Netlifx ma aveva traslocato su Prime Video, in ogni caso i link ti torneranno utili, mi gioco la previsione: se tieni botta all’impatto iniziale (che comunque non è nulla di spaventoso) potresti andarci sotto anche tu. Sono personaggi sfaccettati per cui diventa proprio impossibile non patteggiare. Cheers!
Elimina(Versione professorino antipatico: on) Dirk Benedict e la citazione dei Cylon si vedono nell'episodio 11 della seconda stagione e da lì in poi quella sequenza viene utilizzata per la sigla; inoltre Marla Heasley (alias Tawnia Baker in A-Team) ha un ruolo (muto e di pochi secondi) in Galactica 80. (versione professorino antipatico: off).
RispondiEliminaChiedendo perdono per la mia entrata a gamba tesa (l'A-Team, per una serie di motivi che non interessano a nessuno è la mia serie preferita) e, soprattutto, rientrando in tema devo dire che BSG è una di quelle serie tv che si fanno amare proprio per le sfaccettature e la crescita dei personaggi durante l'arco narrativo. E' ambientata nello spazio profondo ma il tema fantascientifico passa decisamente in secondo piano mostrandoci un pugno di persone sopravvissute che combattono per la loro vita e per la ricerca di un "posto chiamato casa" (cit.); per certi versi potremmo dire che è quasi un western.
I dubbi, le debolezze, il coraggio, l'invidia sono tutte componenti che caratterizzano i personaggi e che li rendono (finalmente!) simili a noi e non semplici simulacri distanti da ammirare. L'abilità di R.D. Moore è quello di avere un obiettivo da raggiungere, di avere un'idea (anche se in grandi linee) già ben designata ma che comunque ha potuto correggere nel corso delle stagioni ricevendo i giusti feedback dal pubblico (che brutta parola, diciamo riscontri).
Ogni dettaglio si incastra alla perfezione, dalla scelta degli attori, alle musiche, passando per gli effetti speciali, il montaggio e chi più ne ha metta. Davvero questa serie avrebbe meritato maggiore fortuna, in fondo è quasi di nicchia eppure è forse proprio questo suo essere misconosciuta al grande pubblico che fà si che sia un qualcosa che andrebbe ricercato spasmodicamente alla ricerca di un posto dove vivere ehm di un prodotto televisivo che riappicifichi il cuore e la mente dello spettatore.
Ulteriore nota, in una puntata di BSG si rende necessario avere un inno nazionale e si ode il "Galactica anthem" che altro non è che una rivisitazione della sigla iniziale della serie originale.
Peccato per Caprica, serie prequel, non all'altezza di BSG ma comunque migliore di Galactica 80, sequel dell'originale.
Passabile "blood&chrome".
Così diciamo tutti.
Nizortace.
Precisazione doverosa, ti ringrazio ;-) Sul resto sono totalmente d'accordo, Moore ha dimostrato di avere un piano, il risultato finale fa sembrare tutto pianificato dall'inizio anche se così non è, posso dire che lo trovo ancora più affascinante, direi che «Mi piacciono i piani ben riusciti» (cit.) ;-) Cheers!
EliminaIl Dradis <3
RispondiEliminaLeggenda! ;-) Cheers
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