Sotto shock (1989): le frequenze pericolose di Wes Craven
Sento le scintille di elettricità nell’aria, oggi
torniamo ancora una volta lungo le strade di… Craven Road!
Il successo di critica e pubblico di quello che è l’apice
di Wes Craven come autore, ovvero il bellissimo Il serpente e l’arcobaleno, diventa l’occasione perfetta per il
maestro di Cleveland per togliersi un sasso dalla scarpa: ora ha la possibilità
di dirigere qualunque film lui desideri e Wes Craven vuole dirigere il suo
Nightmare.
Come dite? Sì, lo so che Craven Nightmare lo aveva già diretto (anche piuttosto bene) nel 1984, ma
da allora la New Line lo ha quasi estromesso dai seguiti, anche l’unico con cui
ha direttamente collaborato (Nightmare 3 - I Guerrieri del sogno) è stato pesantemente riscritto, portando il
personaggio di Freddy Krueger in una direzione che a Craven non è mai andata
davvero a genio, quindi zio Wessy ora ha la possibilità di creare il suo Freddy
Krueger. Un po’ me lo immagino Craven che come il robot Bender lascia gli
uffici della New Line Cinema dicendo: «Ah è così? Allora dirigerò e scriverò un
Freddy Krueger tutto mio, con Blackjack e squillo di lusso. Anzi, senza Freddy
Krueger» (quasi-cit.)
“New Line Cinema, sai chi ti saluta tantissimo? … ‘sto Craven!”
Prodotto dalla Alive Films che aveva appena sfornato Essi Vivono di John Carpenter, ma
distribuito dalla Universal (per gli stati uniti) e dalla mitica Carolco (per
il resto del globo), forte di un budget modesto, ma non piccolissimo come dieci
milioni di ritratti di ex presidenti defunti stampati su fogli verdi, Craven
scrive e dirige “Shocker” che qui da noi, in uno strambo Paese a forma di
scarpa, esce con il titolo di “Sotto shock”, guadagnandosi subito l’attenzione.
Per la tradizione dei titoli di testa, oggi non abbiamo badato a spese.
Sì, perché quando penso al nutrito reparto horror della
mia vecchia videoteca, dove passavo il tempo da bambino in cerca di nuovi film,
il faccione ringhiante di Mitch Pileggi legato alla sedia elettrica sulla
copertina della vhs di questo film è uno dei primi ricordi che mi viene in
mente. Inoltre, prima della sua uscita, la campagna promozionale del film non è
stata proprio invisibile, Pileggi indossò la tuta arancione di Horace Pinker e
come se fosse lo zio degli Slipknot (prima che gli Slipknot esistessero) si
presentò all'episodio di Halloween di MTV's Headbangers Ball, ospite insieme ad alcuni dei musicisti presenti nella
notevole colonna sonora del film che almeno un paragrafo tutto per sé lo
merita.
Nessuno vestito come un manichino dei crash test è mai stato così minaccioso.
Iggy Pop con "Love Transfusion", i Megadeth che
si esibiscono nella cover di un classico di Alice Cooper come "No more Mr.
Nice guy", insieme allo stesso Cooper che si esibisce in una sorta di
strampalato pezzo con Rap/Metal proprio in coppia con Mitch Pileggi (eh!?),
sono i primi nomi che saltano agli occhi, anche se a tenere banco nella colonna
sonora erano sicuramente il super gruppo dei The Dudes of Wrath, una banda di
loschi figuri capitanati dal cantante dei Kiss Paul Stanley, insieme a Rudy
Sarzo dei Whitesnake al basso, Tommy Lee (dei Mötley Crüe) alla batteria
insieme ad altri nomi da far girare la testa. Insomma, tutto questo per dire che
“Sotto shock” usa buona parte dell’elettricità presente nella storia, per
alimentare gli amplificatori e anche nel film questi pezzi fanno ancora la loro
porca figura, una delle ragioni per cui il titolo si ricorda ancora con affetto,
anche se a bene guardarlo è forse uno dei più pasticciati mai diretti da Wes
Craven. In ogni caso la colonna sonora ve la beccate per intero qui sotto!
“Sotto shock” sembra ricalcato con la carta carbone su Nightmare, come a voler tentare di
replicarne la formula, Horace Pinker l’assassino in tuta arancione con una
vistosa zoppia alla gamba è un personaggio con una certa presenza scenica
bisogna dirlo, infatti Wes Craven lo fa entrare in scena con un primo piano
sulle sue mani, impegnati ad affilare attrezzi, esattamente come aveva già
fatto per Freddy Krueger nel 1984.
Da qui in poi l’effetto fotocopia prosegue, la Nancy
Thompson di turno non è più Heather Langenkamp (che compare in un piccolo
cameo nel ruolo di una delle vittime), ma è un Nancy, un ragazzotto tutto
muscoli di nome Jonathan Parker interpretato da Peter Berg, che non è un omonimo,
ma è proprio il regista di Spenser Confidential, allora venticinquenne.
“Ciao sono Peter Berg, ora sono inciampato nello sponsor pagante ma un giorno sarà un regista famoso”, “Poveretto, deve essere stata una botta proprio forte quella che hai preso”
Jonathan si chiamerà anche Parker di cognome, ma non
sembra il “Pavido Parker” dei fumetti, diciamo che è un giocatore di Football
un po’ tonto più sullo stile di Flash Thompson, il tipo di ragazzo che nel giro
di tre minuti di film finisce a terra tre volte (quasi sempre distratto a
guardare belle figliole sugli spalti) e per effetto di un colpo in testa più
clamoroso degli altri, si ritrova con dei non ben specificati poteri di preveggenza.
Inoltre, ci tengo a sottolineare che il vice allenatore della squadra di
Football è interpretato da Ted Raimi, fratello di Sam, ennesima dimostrazione
che la “faida” a distanza tra Craven e Sam Raimi (che ha tenuto banco anche in questa rubrica) era solo una
cosetta tra amiconi.
Certe notti c'hai qualche ferita che qualche tua amica Ted Raimi disinfetterà (quasi-cit.)
Trattandosi di un film di Wes Craven, secondo voi come si
manifestano i nuovi poteri di Jonathan? Attraverso gli incubi. Bravi! Infatti, è
proprio in uno dei suoi numerosi incubi che il ragazzo vede il feroce ricercato
Horace Pinker (Mitch Pileggi) compiere uno dei suoi efferati omicidi e riesce ad
identificare il luogo dove si nasconde, semplicemente ehm… Leggendo la via
della casa dove si trova l’assassino. Qui bisognerebbe sottolineare che Wes
Craven, in quanto laureato in psicologia avrebbe dovuto sapere che la capacità
di leggere risiede nell'emisfero opposto a quella dove si generano i sogni
(motivo per cui nei sogni è impossibile leggere delle parole scritte, riusciamo
a farlo solo se “suggerite” dall'inconscio), ma di ancora più abbozzato c’è il
passaggio successivo: Jonathan (proprio come Nancy Thompson) ha un papà
poliziotto che crede immediatamente alla sua versione dei fatti e sulla base di
un incubo del figlio manda mille poliziotti a beccare Pinker. Avete presente il
bambino di Last Action Hero che punta
il dito e dice: «I cattivi sono lì dentro!» ecco stessa cosa, ma senza l’ironia
meta cinematografica.
“I cattivi sono qui dentro? Anni di accademia di polizia sprecati, bastava chiedere a mio figlio”
Ora, siccome zio Wessy ha bisogno di alimentare la faida
tra il suo protagonista Jonathan e il vendicativo Horace Pinker, pescando dal
grande libro delle scelte di sceneggiatura pigre, Craven s’inventa i
giornalisti in televisione che spiattellano la storia del sogno e il nome di Jonathan
che, ovviamente, diventa il bersaglio di Pinker.
Niente da dire, questo è proprio un bagno di sangue. Avete capito no? Perché è un… ok la smetto!
A farne le spese è la bionda
fidanzata del ragazzo Alison (Cami Cooper) che viene uccisa nella sua vasca da
bagno (uhm… Come in Nightmare) solo
per tornare in versione fantasma a dare buoni consigli al protagonista, una
sorta di Obi-Wan Kenobi armata di un... Beh, ciondolo che è l’unica arma in grado
di fermare Pinker. No, Wes, il ciondolo con il potere dell’ammMMmmore no!
"Usa la Forza Luke", "Non mi chiamo Luke", "Beh tu usala lo stesso!"
Ma se pensate che fino a qui sia tutto un pasticcio
aspettate perché zio Wessy fa valere il totale controllo creativo
dell’opera rendendo il set un posto familiare, ma anche famigliare, sua figlia
(Jessica Craven) interpreta un'impiegata, suo figlio (Jonathan Craven) è il
corridore (oppure dovrei dire “Runner” come va di moda oggi? Naaaaa) che viene
posseduto da Pinker e se aguzzate la vista troverete anche il nostro Wes nel
piccolo ruolo del vicino di casa.
Mentre il maestro di Cleveland si mette comodo, “Shocker”
prosegue a ritmo sostenuto, ma per avere un assaggio dei poteri sovrannaturali
di Horace Pinker tocca aspettare parecchio, il tutto mentre l’iconografia di
questo nuovo personaggio nato per conquistare da subito il pubblico, diventa
sempre più pasticciata lo vediamo, infatti, chiuso nella sua cella, evocare dei
demoni dal televisore (eh?) in un rito pagano che prevede parole magiche e dei
morsetti per la batteria che non credo siano propriamente forniti in dotazione
ai galeotti destinati alla sedia elettrica, ma potrei non essere
aggiornatissimo sulle leggi e gli statuti relativi al sistema carcerario
dell’Ohio.
Ottimi per far ripartire l’auto con la batteria a terra, oppure per evocare il maligno.
La scena più potente del film, l’esecuzione di Pinker
sulla “vecchia scintillante” viene un po’ diluita dalla lunga confessione
dell’assassino che parla della sua gamba zoppa e rivela di essere il padre di Jonathan,
prima di venire fritto (ma senza successo) sulla sedia elettrica. Finalmente
Horace Pinker diventa uno serial killer immortale dotato di poteri elettrici?
Ehm, più o meno, perché prima di arrivare alla parte della trama che sarebbe potuta
interessare a Thomas Edison, Pinker sfoggia il potere di “saltare”
da un corpo all'altro, possedendo ignare vittime.
Insomma, il personaggio nato per essere un Freddy Krueger
con i Kilowatt al posto di un illimitato potere all’interno nel mondo onirico,
sembra la versione in scala di Chucky la bambola assassina, capace di saltare
da un corpo umano all’altro (e non per forza solo in quello di un giocattolo
per bambini), che per tutto il secondo atto fa di “Shocker” un film dove la
minaccia è invisibile agli occhi delle autorità e se raccontata, fa sembrare il
protagonista una sorta di mitomane. Avere un mutaforma come protagonista rende
ironicamente “Sotto shock” una sorta di The Hidden più confuso. Considerando che il regista di “The Hidden” è lo stesso
Jack Sholder che ha diretto anche Nightmare 2 - La rivincita, non ho mai capito se questo era un modo per Craven per
raddrizzare i torti subiti dalla New Line Cinema.
Esci da questo corpo! (solo per entrare in un altro)
Tra i tanti dubbi che ho sempre avuto sul film anche il
dettaglio (del tutto cinematografico) della zoppia del protagonista, perché
passando da un corpo all'altro, il più delle volte scegliendone sempre di più
giovani ed atletici (come quello di Kane Roberts, chitarrista della band di
Alice Cooper, che qui interpreta l’operaio edile posseduto da Pinker nel parco), perché dovrebbero a loro volta zoppicare? Possibile che i corpi scelti da
Pinker abbiano tutte le ginocchia deboli?
Insomma, la mitologia creata da Wes Craven per quello che
avrebbe dovuto essere il suo nuovo Freddy Krueger è parecchio confusa, anche se
Horace Pinker a differenza di Krueger è un personaggio di cui sappiamo già
tutta la storia, perché da spettatori assistiamo alle sue origini nel corso
dei 110 minuti del film, di fatto il personaggio non ha la stessa aurea mitica,
le battutacce che snocciola non sono quelle che ti aspetteresti sentir
pronunciare da un personaggio pensato dal suo autore per opporsi alla piega
comica presa da Kruger nel corso dei seguiti.
“Ultime parole condannato?”, “Tutto questo vi costerà un botto di corrente elettrica”
Sembra quasi che preso dalla foga di creare un nuovo Krueger
a tavolino, su cui esercitare il totale controllo creativo, il nostro zio Wessy
si sia un po’ perso saltando di palo in frasca tra le idee, considerando
che negli anni Craven non si è mai fatto problemi a prendere le distanze da alcuni dei suoi film, oppure dal
dichiarare che erano stati realizzati solo per soldi, per “Shocker”, invece, non sono mai arrivati commenti di questo
tipo, evidentemente si tratta di un nuovo caso per il Dottore Craven e Mister
Wes, una sorta di personalità multipla artistica che per il maestro di
Cleveland poteva generare capolavori (se tenuta sotto controllo) oppure enormi
pasticci quando la capacità di attenzione del maestro andava altrove.
Eppure, negli anni “Sotto Shock” ha saputo creare il suo
piccolo culto di appassionati, non è difficile capire il perché, nei momenti in
cui Craven resta concentrato e rinuncia a rendere tutto razionale attraverso
l’ennesimo spiegone, i poteri elettrici di Pinker che tanto abbiamo atteso si
manifestano e il suo scontro con Jonathan si sposta all’interno dei canali
televisivi con l’eroe e l’antagonista impegnati a suonarsele di santa ragione
(sulle note di “Demon Bell” dei Dangerous Toys) saltando da un canale
televisivo all'altro, come in una sorta di zapping mortale.
“The Ring”? Tzè, dilettanti!
Per certi versi, “Sotto Shock” mi è sempre sembrato il
cugino horror di un altro mio grande classico da videonoleggio (e replica
mattutina in tv) ovvero “Frequenze pericolose” (1992), solo che qui
intrappolato tra i canali non è uno spaesato (e spassoso) John Ritter, ma i duellanti che si menano come fabbri mentre qualcuno (mai capito davvero chi) fa
zapping con il telecomando. Tra esplosioni atomiche sullo sfondo, sortite
durante il telegiornale e gli incontri di Wrestling, Wes Craven si scatena
anche a giocare un po’ con il cinema: bellissimo vedere Jonathan invocare un
po’ di aiuto a Colin Clive, il dottor Frankenstein del classico di James Whale
del 1931.
L’incubo di qualunque bambino teledipendente del pianeta.
Forse il vero sacrificato del film resta proprio Mitch
Pileggi che qui sfoggia il corpaccione e la faccia (brutta) giusta per la
parte, il suo Horace Pinker con tuta da operaio è minaccioso e folle quanto
basta malgrado la sinistra propensione allo “spiegone”, non è un caso se in
carriera sia finito a recitare in piccoli ruoli molto fisici (come in “Sons of
Anarchy”) anche se incredibilmente il suo ruolo più famoso resta quella del
direttore Skinner, non quello dei Simpson, ma quello di X-Files, dove reagiva sempre in maniera (abbastanza) posata alle
intemperanze di Mulder, anche se dopo averlo visto in questo film,
personalmente non avrei corso il rischio di affrontarlo a brutto muso come
faceva “Spooky Mulder”.
Il futuro direttore Skinner, no, non quello dei Simpson.
“Sotto shock” accolto tiepidamente dal pubblico non è riuscito
nel suo intento di lanciare una nuova “maschera” del cinema horror come Wes
Craven avrebbe sperato, ma resta divertente caciara, esagerato e sopra le righe
come la sua rumorosa colonna sonora, uno di quei titoli non proprio cartesiani,
ma divertentissimi che fanno da gustoso contorno alla filmografia del maestro
di Cleveland, un bimbo dalla mente iperattiva con la propensione naturale per
l’horror.
La prossima settimana parleremo di un altro di questo film, uno a cui
sono incredibilmente legato, non mancate tra sette giorni sempre qui su Craven
Road!
Intanto, trovate la locandina d'epoca del film dalle pagine di IPMP.
Ooh, e qui si torna decisamente sulle mie corde. Purtroppo Il Serpente e L' Arcobaleno, pur piacendomi, mi aveva lasciato un po' cosi'. Ma l'ho visto nel periodo sbagliato, senza dubbio. Rimediero' presto, in modo da rendergli gli onori che merita. Inizia la fase per lo zio Wes del "Cercasi nuovo Freddie disperatamente". E' innegabile che dopo essersi ritrovato estromesso da cio' che lui stesso ha creato, il povero zio Wes abbia passato anni a mangiarsi le mani dalla rabbia e dal nervoso. E che cerchi di rimediare. Ci riuscira'. Ma e' presto. Ironia della sorte...Craven e Romero li si accusa sempre di fare gli stessi film a base di maniaci e zombi, e quando finalmente accontentano chi li critica (come Monkey Shines o Martin, nel caso di George) non vengono capiti. Mah. Questo e' considerato il suo ennesimo insuccesso. Per il sottoscritto e' uno di quelli che predilige. E aggiungo che non e'andato poi cosi' male al cinema, considerando il budget da terzo mondo con cui lo hanno prodotto. (Continua)
Craven ha firmato molti film anche disgraziati, ma questo, malgrado i suoi evidenti problemi, non lo ha mai rinnegato, ci credeva in Horace Pinker e per certi versi sarebbe stato figo vedere nuovi capitoli. Cheers!
Certo, ci sono molte cose che non vanno. Tipo la parte col protagonista e la fidanzatina ormai buonanima, veramente troppo smielata. L'origine dei poteri di veggenza di Jonathan (solo grazie a una botta in testa? Davvero?), e anche quelli di Pinker. Ok, se davvero era suo padre...puo' darsi che nel momento in cui abbia attivato i suoi poteri diabolici si sia verificato una sorta di transfert (un po' come gli stand di Jojo. Se uno lo ottiene, i suoi figli lo avranno a loro volta). E sempre parlando di Horace, non si capisce perche' prima si trasferisce da un corpo all'altro come un'entita' maligna, e solo dopo usa l'elettricita'. Ok, ipotizziamo che nel corpo umano vi sia una piccola quantita' di corrente, pero'...in alcuni punti il film resta troppo oscuro. Va bene non spiegare, ma qui si esagera. Ma veniamo ai punti di forza. Horace Pinker. Pileggi (gia'. Il futuro Skinner di X - Files. Anche se qui non ha gli occhiali) alle volte ammicca con qualche atteggiamento Kruegeriano di troppo. Ma lui e Craven hanno dato vita ad un nuovo psicopatico da odiare con tutte le forze. E di cui avere una gran paura. Horace e' brutale, sanguinario e animalesco come il Freddie prima maniera. Quando lo piglia la furia omicida entra in modalita' overkill e sferra pugnalate e fendenti a manetta fa impressione. La scena del massacro in casa, all'inizio. O quando insulta il prete. O il discorso prima di finire arrostito (see...negli horror, le esecuzioni capitali NON FUNZIONANO MAI). Un essere vomitato fuori dal peggiore degli inferni, davvero. Un malvagio autentico, proprio.
Mitch Pileggi si è costruito una carriera da secondo violino, ma colo Craven aveva capito come usare davvero quella faccia e quel corpaccione, ogni volta che ascolto la colonna sonora del film me lo immagino ringhiante ;-) Cheers
Finalmente (per Craven) un attore alto e imponente, come avrebbe voluto il suo primo Krueger. Ma anche diabolico e guidato dal sangue (paterno!? ops, ma chi si potrebbe "accoppiare" con un animale simile? mistero...), veramente tosto e apparentemente invulnerabile. Mitch Pilleggi al top, mi è sempre piaciuto anche come Skinner, inizialmente sembrava il solito funzionario statale, burocrate e azzimato, poi col tempo si "scioglie" e diventa veramente il terzo membro del team x-files. Inutile dire che con un cattivo così la pellicola non può che decollare, al di là delle giuste incongruenze che sono state segnalate. Avendo fatto un pò di pugilato da ragazzo, con tutte le botte in testa che ho preso dovrei essere meglio del Mago Otelma se fosse come nel film... In ogni caso resta uno dei film più divertenti di Craven, anche solo il finale con lo zapping tra i canali, per quanto faccia un pò sorridere ai nostri giorni per come realizzato (anche se poi verrà in parte ripreso, a mio avviso, dalla serie TV "Dream On"). Uno dei miei preferiti, sicuramente.
Esatto bravissimo ad averlo ricordato, finalmente qui Craven ha avuto l'attore alto che tanto desiderava per Freddy, dimostrazione che davvero questo è il film con cui Craven ha provato a togliersi tutti i sassolini dalla scarpe dell'affare "Nightmare" ;-) Cheers
Altre in ordine sparso. La scena in stile Videodrome nella cella, con la bocca che sembra quella del Rocky Horror Picture Show! Il dialogo tra Jonathan e gli spiriti delle vittime del maniaco. Io l'ho trovato toccante. E poi lo scontro finale, anche se in certi punti rasenta un po' il comico. Sembra un incrocio tra le scazzottate alla Bud Spencer e Terence Hill e un incontro di wrestling! Ed infine la splendida colonna sonora, specie all'inizio. Sui titoli di testa, coi televisori del negozio di Pinker che mostrano chiaramente quel che frulla nella zucca marcia del gestore. Teschi ed esplosioni atomiche. Morte e distruzione. Non ha in mente altro. Strano non abbiano mai pensato a un remake. Di sicuro se avesse avuto il successo sperato, avremmo avuto un bel po' di sequel. Pinker, con la divisa arancione e a scacchi, iconograficamente era perfetto. E invece...bye bye, Horace. Uff, finito. Scusa la lunghezza, Cass. Ma come dicevo prima, ai tempi mi era piaciuto davvero molto. Buona giornata!!
Buongiorno caro Redferne! Mi sembra, ma potrei sbagliarmi, che nel gioco Manhunt della Rockstar ci siano alcuni rimandi al personaggio di Pinker. Si capisce che ti è piaciuto molto!!
Ehilà, Danié!! Si, Sotto Shock non é uno dei più riusciti. Però é uno di quelli che mi é piaciuto di più. Bello, Manhunt. Un po' ripetitivo, ma...VERAMNETE CATARTICO. Diciamo che dà la stupenda possibilità di fare quello che molti di noi vorrebbero fare al lavoro il Lunedì mattina. Ma...meglio farlo in un videogioco per finta, dà retta a me. Visto che se ne parla...si, La Casa 7, nonostante il titolo non ne incoraggi certo la visione, era un bel film. Anche lo psicopatico di quel film (come si chiamava? Max Jenke, forse?) era memorabile.
Sì, hai ragione, meglio lasciare la violenza ai videogiochi, ma anche gta v ha i suoi bei momenti catartici, poi se prendi Trevor che è matto come un cavallo... La Casa 7 la ricordo per la scena del tacchino indemoniato e per l'accoppiata Brion James / Lance Henriksen, entrambi bravi pur essendo una produzione di serie C ad essere generosi... Comunque Craven, volente o meno, ha ispirato diversi film del periodo, certo, la sua mano si nota e sicuramente spicca rispetto ai cloni. Anche per me questo film ha un posto speciale nel corazon, non fosse altro perché mi ricorda un bel periodo della vita. 👋
Ricordo questo film molto rockettaro, e anche all'epoca mi era subito parso una scopiazzatura di Nightmare... ma mi è comunque rimasto nella memoria, quindi tanto male non poteva essere!
Alla fine Horace Pinker è un cattivo piuttosto memorabile, quindi malgrado i difetti (evidenti) e la struttura che è quella di "Nightmare" io mi diverto sempre a rivedere questo film ;-) Cheers
Adesso però recensisci anche il film gemello, La casa 7 :D Secondo me non è un brutto horror, ma è uscito in un periodo in cui l'horror cercava altre strade da quelle del fanta-slasher, figlio dello slasher. Che dite?
ps "motivo per cui nei sogni è impossibile leggere delle parole scritte, riusciamo a farlo solo se suggerite dall'inconscio": ah, ecco! Infatti io nei sogni spesso leggo scritte, ma sapevo fin da bambino (da una puntata di Batman - The Animated Serie) che è impossibile leggere nei sogni!
Infatti nei sogni riesci a leggere qualcosa, solo se è il tuo cervello a suggerirti il contenuto, ecco bravo, quella puntata di "Batman TAS" lo spiegava molto bene, ottima memoria ;-) Davvero ci starebbe "La Casa 7" qui perché la trama è molto simile e anche il cattivo, il mitico Brion James. Forse si, ma più che altro quella strada esisteva già, era quella che portava ad Elm Street ;-) Cheers
Freddy è der popolo ;-) Scherzi a parte a me la tuta da "Sbullonato" di Pinker piace, Pileggi poi aveva il piglio giusto, ma il personaggio non ha attecchito, la trama scritta da zio Wessy forse era un po' troppo pasticciata. Cheers!
Incredibile, giuro che mai avrei ricordato fosse questa la trama del film!!! Eppure ero lì, davanti alla TV con il solito dito pronto sul solito videoregistratore, quel 30 ottobre 1992 quando Italia1 lo trasmise in prima visione: come posso averti dimenticato tutto a parte le scene in cui il cattivo entra-esce dalle TV? Va be' che l'ho visto una volta sola, ma anche "La Casa 7" ho visto una volta sola, e per anni ho ricordato bene la trama: credevo anzi che entrambi i film sfruttassero un cattivo che dalla Sedia si trasformasse in essenza elettrica. E pensare che ultimamente accarezzavo l'idea di rivedermi questo "classico"... che mi sa smetterò di considerare classico :-P La zoppia ectoplasmatica è una di quelle idee che ti fa prendere il buon vecchio Wes e accompagnarlo alla porta: sei stanco, fatti un riposone e poi torna :-D
Oh ecco, grazie per il link ;-) Quando ho rivisto "Sotto Shock" qualche settimana in vista di questa rubrica, ho aspettato il momento della "frase maschia" di PIleggi sulla sedie elettrica, ma mi sono visto arrivare solo un lungo spiegone paterno, recitato ringhiando alla grande, ma diverso da come lo ricordavo, ci credo, mi ricordavo la frase di Brion James! (storia vera). La storia della zoppia è senza senso, si tratta di un problema legato al corpo fisico di Pinker, saltando dentro nuovi corpi da indossare come abiti, perché portarsela dietro, avrei addirittura potuto giustificare che so, un difetto di pronuncia, ma così dici bene, ci voleva un sonnellino ristoratore ;-) Cheers
"Chi va con lo zoppo impara a zoppicare" dice il proverbio, e Horace Pinker non fa altro che metterlo in pratica ;-) Quanto al fatto che Jonathan sappia "leggere" le scritte negli incubi, la risolverei con il fatto che possa trattarsi di percezioni extrasensoriali del tutto slegate dalla divisione funzionale dei due emisferi... Comunque, al netto di queste frettolosità e vari limiti di sceneggiatura, al cinema lo stesso mi divertii a sufficienza con le malefatte di Pinker/Pileggi (accompagnate da una colonna sonora dalle palle quadrate) ;-)
Infatti la grinta di Pileggi è la notevole colonna sonora tengono su la baracca, rendendo il film comunque spassoso, direi chi va con lo zoppo impara a leggere nei sogni ;-) Cheers
Dovrei provare a rivederlo, ma temo la profonda delusione. Visto che l'estate è ormai arrivata e quindi il clima è perfetto per le Serate Horror, magari riuscirò nell'impresa ;-)
A livello di trama i problemi sono ancora tutti in bella vista, però è proprio un film da Notte Horror, ne h tutto lo stile e oserei dire anche la classe ;-) Cheers
Visto al cinema, ma all'epoca mi piacque relativamente lo trovai un po' confuso. Anni dopo lessi La saga di Proteus degli X-Men, e secondo me, per alcune cose, il film ne prende clamorosamente spunto ( nel fatto di saltare da un corpo all'altro ).
In effetti è una caratteristica comune, forse andava un po' di moda in quel periodo (sto pensando anche a "The Hidden"), escluso che Wes Craven sia stato un gran lettore di fumetti, di Swamp Thing non sapeva molto anche se ha diretto il suo esordio al cinema ;-) Cheers
L'ho visto giusto due volte: la prima nei primi anni '90 e la seconda in anni recenti. All'epoca mi piacque, e non poteva essere altrimenti vista la mia giovane età ed il palato non proprio raffinato. Ma la seconda visione é stata impietosa... trovandoci buttati dentro troppi elementi, alcuni dei quali francamente inutili (i viaggi astrali durante il sonno, la parentela con Pinker) e altri piuttosto puerili (il ciondolo col potere dell'amore!!!!!). La resa dei conti finale attraverso il tubo catodico poi è davvero troppo assurda per un film che non sia dichiaratamente comico. Come altri anch'io gli preferisco il contemporaneo "La casa 7"!
Assieme proprio a "Il bambino d' oro" uno dei pochi film che ho svalutato. Lo ricordavo come una figata e quando un po di tempo fa lo ribecco in TV mi dico: "Dai! Anche questo sarà un evergreen!"... dopo un pò non riuscivo a sopportare le robe buttate e mozzo da te elencate a quella maniera e mi stupivo di come lui diventasse un supernemico solo verso la fine! Rammentavo succedesse mooolto prima! Insomma, davvero una delusione! L' ultima parte però è sempre una figata. I 110 minuti si sentono tutti e forse sarebbe stato meglio a tal proposito avere un episodio di "Ai confini della realtà" con quasi solo la sequenza dello zapping. Interessante comunque la riflessione sul giornalismo che tornerà in "Scream". "Frequenze pericolose"! Lol Mi hai ricordato che lo deve rivedere. XD
"Sotto Shock" è un guilty pleasure per me. Rivisto non troppo tempo fa, il film è invecchiato molto, molto male, ma cosa vuoi, sarà per la colonna sonora, sarà per il personaggio di Pinker che comunque mi piace, sarà quel che sarà... (non potevo tirarmi indietro da questo), ma lo guardo sempre volentieri.
Ooh, e qui si torna decisamente sulle mie corde.
RispondiEliminaPurtroppo Il Serpente e L' Arcobaleno, pur piacendomi, mi aveva lasciato un po' cosi'.
Ma l'ho visto nel periodo sbagliato, senza dubbio. Rimediero' presto, in modo da rendergli gli onori che merita.
Inizia la fase per lo zio Wes del "Cercasi nuovo Freddie disperatamente".
E' innegabile che dopo essersi ritrovato estromesso da cio' che lui stesso ha creato, il povero zio Wes abbia passato anni a mangiarsi le mani dalla rabbia e dal nervoso. E che cerchi di rimediare.
Ci riuscira'. Ma e' presto.
Ironia della sorte...Craven e Romero li si accusa sempre di fare gli stessi film a base di maniaci e zombi, e quando finalmente accontentano chi li critica (come Monkey Shines o Martin, nel caso di George) non vengono capiti. Mah.
Questo e' considerato il suo ennesimo insuccesso. Per il sottoscritto e' uno di quelli che predilige.
E aggiungo che non e'andato poi cosi' male al cinema, considerando il budget da terzo mondo con cui lo hanno prodotto.
(Continua)
Craven ha firmato molti film anche disgraziati, ma questo, malgrado i suoi evidenti problemi, non lo ha mai rinnegato, ci credeva in Horace Pinker e per certi versi sarebbe stato figo vedere nuovi capitoli. Cheers!
EliminaCerto, ci sono molte cose che non vanno.
RispondiEliminaTipo la parte col protagonista e la fidanzatina ormai buonanima, veramente troppo smielata.
L'origine dei poteri di veggenza di Jonathan (solo grazie a una botta in testa? Davvero?), e anche quelli di Pinker.
Ok, se davvero era suo padre...puo' darsi che nel momento in cui abbia attivato i suoi poteri diabolici si sia verificato una sorta di transfert (un po' come gli stand di Jojo. Se uno lo ottiene, i suoi figli lo avranno a loro volta). E sempre parlando di Horace, non si capisce perche' prima si trasferisce da un corpo all'altro come un'entita' maligna, e solo dopo usa l'elettricita'.
Ok, ipotizziamo che nel corpo umano vi sia una piccola quantita' di corrente, pero'...in alcuni punti il film resta troppo oscuro.
Va bene non spiegare, ma qui si esagera.
Ma veniamo ai punti di forza.
Horace Pinker.
Pileggi (gia'. Il futuro Skinner di X - Files. Anche se qui non ha gli occhiali) alle volte ammicca con qualche atteggiamento Kruegeriano di troppo. Ma lui e Craven hanno dato vita ad un nuovo psicopatico da odiare con tutte le forze. E di cui avere una gran paura.
Horace e' brutale, sanguinario e animalesco come il Freddie prima maniera. Quando lo piglia la furia omicida entra in modalita' overkill e sferra pugnalate e fendenti a manetta fa impressione.
La scena del massacro in casa, all'inizio. O quando insulta il prete.
O il discorso prima di finire arrostito (see...negli horror, le esecuzioni capitali NON FUNZIONANO MAI).
Un essere vomitato fuori dal peggiore degli inferni, davvero.
Un malvagio autentico, proprio.
Mitch Pileggi si è costruito una carriera da secondo violino, ma colo Craven aveva capito come usare davvero quella faccia e quel corpaccione, ogni volta che ascolto la colonna sonora del film me lo immagino ringhiante ;-) Cheers
EliminaDopo Halloween 2 un altro horror che scimmiotta episodio V (in maniera ancor piú smaccata!)?😕
EliminaNon so, anche perché il fattore "famiglia" qui è accennato frettolosamente. Cheers
EliminaFinalmente (per Craven) un attore alto e imponente, come avrebbe voluto il suo primo Krueger. Ma anche diabolico e guidato dal sangue (paterno!? ops, ma chi si potrebbe "accoppiare" con un animale simile? mistero...), veramente tosto e apparentemente invulnerabile. Mitch Pilleggi al top, mi è sempre piaciuto anche come Skinner, inizialmente sembrava il solito funzionario statale, burocrate e azzimato, poi col tempo si "scioglie" e diventa veramente il terzo membro del team x-files.
RispondiEliminaInutile dire che con un cattivo così la pellicola non può che decollare, al di là delle giuste incongruenze che sono state segnalate. Avendo fatto un pò di pugilato da ragazzo, con tutte le botte in testa che ho preso dovrei essere meglio del Mago Otelma se fosse come nel film...
In ogni caso resta uno dei film più divertenti di Craven, anche solo il finale con lo zapping tra i canali, per quanto faccia un pò sorridere ai nostri giorni per come realizzato (anche se poi verrà in parte ripreso, a mio avviso, dalla serie TV "Dream On"). Uno dei miei preferiti, sicuramente.
Esatto bravissimo ad averlo ricordato, finalmente qui Craven ha avuto l'attore alto che tanto desiderava per Freddy, dimostrazione che davvero questo è il film con cui Craven ha provato a togliersi tutti i sassolini dalla scarpe dell'affare "Nightmare" ;-) Cheers
EliminaAltre in ordine sparso.
RispondiEliminaLa scena in stile Videodrome nella cella, con la bocca che sembra quella del Rocky Horror Picture Show!
Il dialogo tra Jonathan e gli spiriti delle vittime del maniaco. Io l'ho trovato toccante.
E poi lo scontro finale, anche se in certi punti rasenta un po' il comico. Sembra un incrocio tra le scazzottate alla Bud Spencer e Terence Hill e un incontro di wrestling!
Ed infine la splendida colonna sonora, specie all'inizio. Sui titoli di testa, coi televisori del negozio di Pinker che mostrano chiaramente quel che frulla nella zucca marcia del gestore.
Teschi ed esplosioni atomiche.
Morte e distruzione. Non ha in mente altro.
Strano non abbiano mai pensato a un remake. Di sicuro se avesse avuto il successo sperato, avremmo avuto un bel po' di sequel.
Pinker, con la divisa arancione e a scacchi, iconograficamente era perfetto.
E invece...bye bye, Horace.
Uff, finito.
Scusa la lunghezza, Cass. Ma come dicevo prima, ai tempi mi era piaciuto davvero molto.
Buona giornata!!
Buongiorno caro Redferne!
EliminaMi sembra, ma potrei sbagliarmi, che nel gioco Manhunt della Rockstar ci siano alcuni rimandi al personaggio di Pinker. Si capisce che ti è piaciuto molto!!
Ehilà, Danié!!
EliminaSi, Sotto Shock non é uno dei più riusciti. Però é uno di quelli che mi é piaciuto di più.
Bello, Manhunt. Un po' ripetitivo, ma...VERAMNETE CATARTICO.
Diciamo che dà la stupenda possibilità di fare quello che molti di noi vorrebbero fare al lavoro il Lunedì mattina. Ma...meglio farlo in un videogioco per finta, dà retta a me.
Visto che se ne parla...si, La Casa 7, nonostante il titolo non ne incoraggi certo la visione, era un bel film. Anche lo psicopatico di quel film (come si chiamava? Max Jenke, forse?) era memorabile.
Sì, hai ragione, meglio lasciare la violenza ai videogiochi, ma anche gta v ha i suoi bei momenti catartici, poi se prendi Trevor che è matto come un cavallo... La Casa 7 la ricordo per la scena del tacchino indemoniato e per l'accoppiata Brion James / Lance Henriksen, entrambi bravi pur essendo una produzione di serie C ad essere generosi... Comunque Craven, volente o meno, ha ispirato diversi film del periodo, certo, la sua mano si nota e sicuramente spicca rispetto ai cloni. Anche per me questo film ha un posto speciale nel corazon, non fosse altro perché mi ricorda un bel periodo della vita. 👋
EliminaRicordo questo film molto rockettaro, e anche all'epoca mi era subito parso una scopiazzatura di Nightmare... ma mi è comunque rimasto nella memoria, quindi tanto male non poteva essere!
RispondiEliminaAlla fine Horace Pinker è un cattivo piuttosto memorabile, quindi malgrado i difetti (evidenti) e la struttura che è quella di "Nightmare" io mi diverto sempre a rivedere questo film ;-) Cheers
EliminaAdesso però recensisci anche il film gemello, La casa 7 :D
RispondiEliminaSecondo me non è un brutto horror, ma è uscito in un periodo in cui l'horror cercava altre strade da quelle del fanta-slasher, figlio dello slasher. Che dite?
ps
"motivo per cui nei sogni è impossibile leggere delle parole scritte, riusciamo a farlo solo se suggerite dall'inconscio": ah, ecco! Infatti io nei sogni spesso leggo scritte, ma sapevo fin da bambino (da una puntata di Batman - The Animated Serie) che è impossibile leggere nei sogni!
Infatti nei sogni riesci a leggere qualcosa, solo se è il tuo cervello a suggerirti il contenuto, ecco bravo, quella puntata di "Batman TAS" lo spiegava molto bene, ottima memoria ;-) Davvero ci starebbe "La Casa 7" qui perché la trama è molto simile e anche il cattivo, il mitico Brion James. Forse si, ma più che altro quella strada esisteva già, era quella che portava ad Elm Street ;-) Cheers
Eliminalo vidi all'uscita e mi piaqque.
RispondiEliminache dire : freddy kruger che fa l'elettricista o l'antennista.
grazie
rdm
Freddy è der popolo ;-) Scherzi a parte a me la tuta da "Sbullonato" di Pinker piace, Pileggi poi aveva il piglio giusto, ma il personaggio non ha attecchito, la trama scritta da zio Wessy forse era un po' troppo pasticciata. Cheers!
Eliminaho letto ora il commento ri riky e lo quoto.
RispondiEliminala casa 7 ( mi spiace mitche pileggi ma brion james me te magna!!!) è più bello bello di sotto shock.
aspettiamo la tua rece
grazie
rdm
Ok a questo punto mi tocca un ripasso come si deve ;-) Cheers
Eliminae poi la pianto di rompere: sotto shock è del 1989 la cas 7 ( the horror show) è del 1989 -
RispondiEliminaio non sono così bravo col computer ma sarebbe interessante sapere chi è arrivato prima.
so che sul set australiano brion james e lance herrikses si fecero grasse risate. avrei voluto esserci
grazie
rdm
Intanto ti lascio la recensione del Zinefilo che è sempre un piacere ;-) Cheers
EliminaIncredibile, giuro che mai avrei ricordato fosse questa la trama del film!!!
RispondiEliminaEppure ero lì, davanti alla TV con il solito dito pronto sul solito videoregistratore, quel 30 ottobre 1992 quando Italia1 lo trasmise in prima visione: come posso averti dimenticato tutto a parte le scene in cui il cattivo entra-esce dalle TV? Va be' che l'ho visto una volta sola, ma anche "La Casa 7" ho visto una volta sola, e per anni ho ricordato bene la trama: credevo anzi che entrambi i film sfruttassero un cattivo che dalla Sedia si trasformasse in essenza elettrica. E pensare che ultimamente accarezzavo l'idea di rivedermi questo "classico"... che mi sa smetterò di considerare classico :-P
La zoppia ectoplasmatica è una di quelle idee che ti fa prendere il buon vecchio Wes e accompagnarlo alla porta: sei stanco, fatti un riposone e poi torna :-D
Oh ecco, grazie per il link ;-) Quando ho rivisto "Sotto Shock" qualche settimana in vista di questa rubrica, ho aspettato il momento della "frase maschia" di PIleggi sulla sedie elettrica, ma mi sono visto arrivare solo un lungo spiegone paterno, recitato ringhiando alla grande, ma diverso da come lo ricordavo, ci credo, mi ricordavo la frase di Brion James! (storia vera). La storia della zoppia è senza senso, si tratta di un problema legato al corpo fisico di Pinker, saltando dentro nuovi corpi da indossare come abiti, perché portarsela dietro, avrei addirittura potuto giustificare che so, un difetto di pronuncia, ma così dici bene, ci voleva un sonnellino ristoratore ;-) Cheers
Elimina"Chi va con lo zoppo impara a zoppicare" dice il proverbio, e Horace Pinker non fa altro che metterlo in pratica ;-) Quanto al fatto che Jonathan sappia "leggere" le scritte negli incubi, la risolverei con il fatto che possa trattarsi di percezioni extrasensoriali del tutto slegate dalla divisione funzionale dei due emisferi... Comunque, al netto di queste frettolosità e vari limiti di sceneggiatura, al cinema lo stesso mi divertii a sufficienza con le malefatte di Pinker/Pileggi (accompagnate da una colonna sonora dalle palle quadrate) ;-)
EliminaInfatti la grinta di Pileggi è la notevole colonna sonora tengono su la baracca, rendendo il film comunque spassoso, direi chi va con lo zoppo impara a leggere nei sogni ;-) Cheers
EliminaDovrei provare a rivederlo, ma temo la profonda delusione. Visto che l'estate è ormai arrivata e quindi il clima è perfetto per le Serate Horror, magari riuscirò nell'impresa ;-)
EliminaA livello di trama i problemi sono ancora tutti in bella vista, però è proprio un film da Notte Horror, ne h tutto lo stile e oserei dire anche la classe ;-) Cheers
EliminaVisto al cinema, ma all'epoca mi piacque relativamente lo trovai un po' confuso.
RispondiEliminaAnni dopo lessi La saga di Proteus degli X-Men, e secondo me, per alcune cose, il film ne prende clamorosamente spunto ( nel fatto di saltare da un corpo all'altro ).
In effetti è una caratteristica comune, forse andava un po' di moda in quel periodo (sto pensando anche a "The Hidden"), escluso che Wes Craven sia stato un gran lettore di fumetti, di Swamp Thing non sapeva molto anche se ha diretto il suo esordio al cinema ;-) Cheers
EliminaL'ho visto giusto due volte: la prima nei primi anni '90 e la seconda in anni recenti. All'epoca mi piacque, e non poteva essere altrimenti vista la mia giovane età ed il palato non proprio raffinato. Ma la seconda visione é stata impietosa... trovandoci buttati dentro troppi elementi, alcuni dei quali francamente inutili (i viaggi astrali durante il sonno, la parentela con Pinker) e altri piuttosto puerili (il ciondolo col potere dell'amore!!!!!). La resa dei conti finale attraverso il tubo catodico poi è davvero troppo assurda per un film che non sia dichiaratamente comico.
RispondiEliminaCome altri anch'io gli preferisco il contemporaneo "La casa 7"!
Craven nel suo voler cambiare la direzione presa dal suo Freddy ha fatto di tutto e di più per Pinker, però in un solo film! ;-) Cheers
EliminaAssieme proprio a "Il bambino d' oro" uno dei pochi film che ho svalutato. Lo ricordavo come una figata e quando un po di tempo fa lo ribecco in TV mi dico: "Dai! Anche questo sarà un evergreen!"... dopo un pò non riuscivo a sopportare le robe buttate e mozzo da te elencate a quella maniera e mi stupivo di come lui diventasse un supernemico solo verso la fine! Rammentavo succedesse mooolto prima! Insomma, davvero una delusione! L' ultima parte però è sempre una figata. I 110 minuti si sentono tutti e forse sarebbe stato meglio a tal proposito avere un episodio di "Ai confini della realtà" con quasi solo la sequenza dello zapping.
RispondiEliminaInteressante comunque la riflessione sul giornalismo che tornerà in "Scream".
"Frequenze pericolose"! Lol Mi hai ricordato che lo deve rivedere. XD
Senza volerlo ho organizzato una settimana a tema proprio con "Il bambino d'oro" ;-) Cheers
EliminaGià!😁
EliminaLa scimmia che organizza il palinsesto della Bara Volante é super brillante, pare che prima pilotasse aerei da combattimento per la marina ;-) Cheers
Elimina😁
EliminaBro-Fist! Cheers
Elimina"Sotto Shock" è un guilty pleasure per me. Rivisto non troppo tempo fa, il film è invecchiato molto, molto male, ma cosa vuoi, sarà per la colonna sonora, sarà per il personaggio di Pinker che comunque mi piace, sarà quel che sarà... (non potevo tirarmi indietro da questo), ma lo guardo sempre volentieri.
RispondiEliminaDecisamente si, non è bello ma piace, potrebbe essere il biglietto da visita di Horace Pinker ;-) Cheers
Elimina