lunedì 4 maggio 2020

Charlie's Angels (2020): Buongiorno Angeli (anzi buonanotte visti i risultati)

Proprio vero che nella vita, verrai giudicato più che altro per le tue affermazioni, piuttosto che per il tuo lavoro. Puoi farti in quattro per dare il massimo, ma se nel momento sbagliato farai un’affermazione infelice, sarai un uomo morto, o una donna morta, come nel caso di Elizabeth Banks.

Diciamolo chiaramente, un film sulle Charlie's Angels nel 2020? Già in molti si lamentano del fatto che vengano raccontate sempre le stesse quattro storie in croce, salvo poi “premiare” al cinema seguiti e remake. In oltre nell'era del movimento #MeToo, in cui ogni film si sforza di veicolare messaggi femministi (dimenticandosi spesso di creare anche personaggi interessanti), un progetto come questo nasce con un mirino laser puntato in mezzo alla fronte.

Maschilisti sul piede di guerra in tre... due... uno...
Dopo il primo fine settimana di programmazione (l’unico che conta per gli americani), “Charlie's Angels” è andato così così ed Elisabetta Banche si è sparata in un piede da sola, intervistata in merito, piccata ha risposto: «[Se il film] non farà soldi, non farà altro che rinvigorire lo stereotipo a Hollywood secondo cui gli uomini non vanno a vedere le donne che fanno i film d'azione. Vanno a vedere i cinecomic con Wonder Woman e Captain Marvel perché i cinecomic sono un genere da maschi [...] Charlie's Angels ha sempre avuto a che fare con le donne, il suo DNA è composto da donne che lavorano insieme, in squadra. Non stiamo percorrendo uno spazio maschile.»

Lo sentite anche voi il rumore dello sparo? L’odore della cordite? Sarah Connor, Ellen Ripley, Furiosa, come dicevo lassù, non importa quanto ti darai da fare, verrai ricordato solo per la volta che sbotterai malamente e ti lamenterai «Il pallone e mio e me lo porto via!» come ha fatto la Banks.

"E vorrei aggiungere un'altra cos...", "No Liz guarda, così basta e avanza!"
Non per fare l’avvocato del diavolo (faccio il disegnatore io) però Elizabeth Banks su questo progetto ha investito, è sceneggiatrice, produttrice, regista ed interpreta la parte di (uno dei) "Bosley", Rebekah. Mettiamoci poi che l’uscita nelle sale del film è stata funestata dai cinema-aperti-chiusi di questo periodo di Covid-19 (ah ma allora anche lui è un seguito!) e la frittata è fatta. L’idea della Banks di lanciare una saga al femminile sembra già terminata. Come avrebbe detto Sarah Connor.

Ma qui alla Bara Volante non abbiamo preconcetti, tanto meno quando si parla di film, e il beneficio del dubbio va concesso a tutti, quindi ve lo dico, “Charlie's Angels” inizia con una scena d’apertura che non gioca a favore del film: Sabina Wilson (Kristen Stewart con la parrucca da bionda svampita) snocciola frasi fatte sul femminismo in grado di far stridere i denti ai detrattori, ma dopodiché passa a strangolare (con le cosce) il riccone che stava distraendo, dando così il via ad una scena d’azione che permette di presentare anche l’altro “angelo”, Jane Kano, la bella (ed altissima! Almeno rispetto alle compagne) Ella Balinska.

Tutte insieme pesate come una coscia di Gina Carano, però tutto sommato siete simpatiche.
Con una scelta di sceneggiatura piuttosto canonica, viene introdotto anche il terzo personaggio del trio, Elena Houghlin (Naomi Scott… Nessuna parentela, l’avete vista in Aladdin) è la civile, il personaggio “normale” che rappresenta il punto di vista dello spettatore sul mondo da spie degli angeli, inoltre è l’esperta di computer, anche se ve lo dico per esperienza personale, gli smanettoni informatici che conosco io, non somigliano per niente a Naomi Scott.

Per qualunque problema di IT, chiedete tranquillamente a lei.
Qui la regista, sceneggiatrice e produttrice Elizabeth Banks mette in chiaro le sue carte, il suo “Charlie's Angels” non nega nessuno di quelli precedenti, potremmo dire che è in “continuity” per usare termini molto Nerd. John Bosley qui ha il volto di Patrick Stewart (captatio benevolentia, tutti vogliono bene al vecchio Picard) e sta per andare in pensione, dopo aver gestito per conto di Charlie un’agenzia di angeli in California (il primo trio con Farrah Fawcett per capirci, Jill, Kelly e Sabrina), e ha pensato bene di esportare in giro per il mondo gli angeli, come se fossero una catena di gelaterie in franchising.

"Il saluto Vulcaniano si fa così Patrick?", "Non proprio, intanto ti faccio vedere come si fa la presa Vulcaniana"
Grazie ad un photoshop brutto – e per buona pace di Bill Murray –, vediamo Patrick Stewart nel ruolo di Bosley anche accanto al secondo trio di angeli, quello composto da Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu. Ora l'agenzia Townsend si è espansa a livello internazionale, con un “Bosley” a capo di ogni sezione (uno è interpretato anche da Djimon Hounsou) insomma una situazione di partenza tipo Man in Black: International, pensata per unire i fan degli angeli invece che dividerlo in fazioni. Insomma Lizzy Banks aveva fatto i suoi calcoli e bisogna ammetterlo, il film è spigliato, diretto in maniera più che diligente e senza rivelarvi nulla sulla trama, anche con svolte costruite decentemente, e soprattutto assegnate agli attori giusti, non voglio rivelarvi di più nel caso decideste di accettare la missione vedere il film.

Quando scappa la mano con Photoshop.
Ci sono momenti d’azione abbastanza interessanti, certo Elizabeth Banks non è Michael Bay, però nella media dei film per tutti che popolano i cinema (almeno, fino a quanto erano ancora aperti) si è vista roba più svogliata, inoltre i tre angeli, anche se insieme pesano forse cinquanta chili, hanno ognuna una tecnica di combattimento che le rende, almeno abbastanza credibili delle scene d’azione.

Se Kristen Stewart stritola tutti con quelle coscette che si ritrova, Naomi Scott in quanto imbranata del gruppo, improvvisa, picchiando gli aggressori facendo roteare il mouse dal filo, una mossa che giuro di replicare il primo lunedì mattina, quando tornerò in ufficio, per tenere a bada i miei colleghi.

Non dovesse funzionare la tecnica del mouse rotante, ci sono sempre le maniere forti.
La trama ruota attorno al solito MacGuffin tecnologico da recuperare, si chiama Callisto, ed è una sorta di Alexa che può farti diventare il padrone del mondo, insomma niente che non si sia già visto in qualunque film di questo tipo, però devo dire che il “Charlie's Angels” di Elizabeth Banks è perfettamente in continuità anche con i film dell’attrice, è bilanciato tra commedia, battutine e momenti d’azione, la formula Marvel applicata agli Angeli funziona, ed io che non sono mai stato un grande fanatico dei precedenti film d McG (e nemmeno di McG in generale), non ho trovato nulla di particolarmente scandaloso, oppure di meno riuscito rispetto alla media di questa tipologia di film per tutti. Avevamo davvero bisogno di un altro “Charlie's Angels” penso di no? Ma poteva venire fuori peggio.

Buongiornissimo! Caffè? (perdonatemi, è stato più forte di me)
Certo forse il film è un po’ lungo, e nel secondo atto il ritmo rallenta di brutto, con l’entrata in scena del guru tutto fare che si prende cura degli Angeli (un personaggio che serve ad alzare “assist” per battute a sfondo pop), ma in generale il piano di Elisabetta Banche è piuttosto chiaro, se franchising al femminile deve essere che lo sia a tutto tondo, questo spiega le apparizioni di lusso sui titoli di coda (anche qui, molto in stile Marvel), che vanno da Ronda Rousey ma perché no, anche Laverne Cox, la Sophia Burset di Orange is the new black.

Il problema di questo film sta nel suo non essere abbastanza straordinario per zittire tutti, ma nemmeno così brutto da attirarsi più odio, di quello che si era già calamitato addosso. Più curato della media dei vostri film per tutti, ma non abbastanza per colpire.

Penso che sia piuttosto chiaro che ho una preferita, e allora?
Insomma “Charlie's Angels” non cambierà di sicuro lo scenario, e forse verrà ricordato solo per le affermazioni fuori luogo della sua regista, il suo flop al botteghino provocherà esultanze immotivate, ma per un ragazzo come me, che i film lì valuta solo per quello che sono, mi sembrava giusto provare a parlarne lontano da schieramenti, movimenti e prese di posizione per partito preso, anche se dopodomani questo film sarà una nota a piè di pagina nel mito della vecchia serie, quella con Farrah Fawcett.

30 commenti:

  1. Il primo di McG a me era piaciuto un sacco. Il secondo molto meno, anzi quasi niente. Qui forse gli Angeli si prendono troppo sul serio?

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    1. Naaa non è nemmeno quello, ci sono dei momenti in cui scherzano in maniera riuscita, mentre altri in cui scherzano senza riuscire a far ridere. Quando non riesce a smarcarti da un regista non proprio memorabile come MancaCoGnome vuol dire che hai un problema ;-) Cheers!

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  2. Carabara, sono abbastanza vecchio da ricordare il primo passaggio tv italiano degli Angeli e ricordo che tra i miei compagni di classe maschi andava fortissimo Kate Jackson e che io avrei visto Ric Montalban nei panni di Charlie anche se sapevo già allora che la sua voce era di John Forsythe. Mi spiace per i prbs che ha avuto Liz Banks, ma, come è noto, Cinelandia ha come mission fare un sacco di dindi. Plauso della critica ed eventuali premi non dispiacciono, ma sono il secondo slot. Non stupisce quindi il progetto del prossimo Angels di cui immagino tu abbia già sentito parlare, birba. E' una vecchia idea di Charlie ( ! ) Kaufman che sintetizzo di seguito a beneficio di chi non può contare sulle tue Gole Profonde.
    Isabelle de Merteuil, Alex Forrest e Joan Castleman sono tre donne e tre risposte diverse ai soprusi del maschio. La prima sceglie di combattere il fuoco col fuoco, la seconda è una Erinni moderna, la terza ha avuto occasione di rivalsa solo fuori tempo massimo. Albert Nobbs - una donna che si traveste da uomo x lavorare- le trova e le organizza in un team agli ordini di Charlie cioé Jenny Fields, una donna ex infermiera, che chiama i suoi angeli Gaps ovvero la distanza che manca tra il maschio prepotente e la donna realizzata. POtrebbe chiamarsi: Charlie's Angels : il mondo secondo Gap. Praticamente un one woman show con Glenn Close. Vedo già la fila davanti ai cinema. Fase due, here we come. Ciao ciao

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    1. Ed ora non riuscirò più a pensare ad altro se non a Ricardo Montalbán come faccia dietro la voce di Charlie. Dici bene a Liz sarebbe stato concesso quasi tutto se il suo film avesse fatto abbastanza soldini, per assurdo se ne avesse fatto un film di super eroi (cambiano poco e risparmiando per altro) avrebbe spaccato i botteghini, buffo il mondo e Hollywood insieme a lui. Avevo sentito parlare di questa idea di "Charlie Kaufman's Angels", se poi affidasse la regia all'amico Michel Gondry, oppure Spike Jonze ci sarebbe da divertirsi ;-) Cheers!

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  3. Come sai noi lo abbiamo trovato abbastanza insipido: scene d'azione non memorabili, battutine che non fanno quasi mai ridere, carisma delle protagoniste quasi 0... ecco, una delle cose interessanti è la svolta della trama che ovviamente non voglio rivelare

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    1. Quella svolta non è male, ma se ci pensi logica all'interno del tipo di operazione. Il classico film in cui pensi: «Questa scena non è male» e subito dopo ne arriva una che ti va venire voglio di metterti a fare qualcosa d'altro di più pericoloso (tipo sistemare il cassetto dei calzini). Tutto così alti e bassi, poi tiri una riga è il risultato è un bel... MEH! Cheers

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  4. Mh.
    Ce n'era davvero bisogno?
    Giuro che inizialmente avevo pensato a un ennesimo reboot.
    E invece si ricollega ai due del trio Med...no, del trio Diaz-Barrymore-Liu.
    Che gia' avevo trovato inconsistenti, fatta eccezione per le protagoniste gnocche e le scene in bullet-time che a quei tempi fare i film action in salsa hong-kongchiana (a' la John Woo, per intenderci) andava di moda.
    Percio', ce n'era davvero il bisogno.
    Per il resto non voglio entrare nel merito, ma su certe cose rimango della mia idea.
    Il #metoo sta iniziando a diventare una comoda scusa, per giustificare i fallimenti di film mediocri.
    Del resto lo avevano gia' fatto col remake al femminile dei noti acchiappafantasmi.
    Il film non riscuote il successo sperato e la colpa e' del pubblico misogino e maschilista.
    Certo. Niente niente non e' che e' il tuo film che non vale una cicca?
    Decisamente una pessima uscita, dove si nota parecchio livore.
    Ti brucia? Pigliatela col tuo film. Forse e' quello, il problema.
    Certo che le tre nuove "angiolette" fanno un po' ridere.
    Piu' che altro mettere una spilungona in mezzo a due nane (che poi nane non sono, e' la stangona ad essere decisamente troppo alta).
    Almeno almeno avrebbero dovuto sceglierle con caratteristiche fisiche similari, corporatura anoressica a parte.

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    1. Si vede che Lizzy Banks a questo film gli ha davvero voluto bene, era la sua creatura è comprendo l'infelice uscita (senza giustificarla), però non così, non con un film così moscio puoi cambiare le regole. Poi è sempre il solito problema, prima pensiamo a creare personaggi che facciano appassionare il pubblico, per veicolare messaggi ci sarà tempo dopo, ma niente, continuano a pensare prima al messaggio dimenticandosi di creare personaggi che possano piacere. Cheers!

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    2. Ne approfitto e mi ricollego ai vostri interventi per ribadire che è un film arrivato oltre il tempo massimo e che l'unica attrattiva che riveste per me è Kristen Stewart che mi fa sempre sangue. Poi lasciamo perdere i proclami di una persona delusa che ci ha investito tanto. Diciamo che possiamo in parte considerare che sono stati inviati in un momento di profonda delusione per gli esiti, quando sarebbe stato meglio tacere. Purtroppo a volte non si riesce e si fanno più danni alla pellicola che altro. Comunque notizia fresca per rallegrarci un pò, è previsto Demoliton Man 2!! A 26 anni dal primo!!!

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    3. Speriamo bene, il primo era stato (quasi) un film premonitore, il secondo con l'anziano Sly non so, vedremo. Cheers!

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  5. Certo che Sir Patrick non si fa scappare una vaccata che è una, eh!

    Alla coscia di Gina Carano sono scoppiato a ridere, spettacolare! :--D

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    1. Non si so dire, fino agli X-Men abbastanza bene, ma questo film non gioca a favore delle sue buone scelte. Ma dai le hai viste? Essù, carucce, simpatiche, ma Gina le smonta solo sbattendo le ciglia ;-) Cheers

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    2. Credo che il punto più basso l'abbia toccato col dopiaggio di Poo nel film sulle Emoticon.

      Comunque le tipe qui sono molto credibili come secret agent! Poker d'ossi, praticamente...

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    3. Oh, beh...
      Ho motivo di credere che il sor Stewart ormai si limiti a fregarsene e a passare alla cassa, in certi casi.
      Come questo.
      Certo che tre "grissini" del genere, paragonati alla nostra Ginona...
      Non c'e' storia.
      Tanto per tirare in ballo il classico esempio di una che mena di brutto anche nella realta', e non solo sullo schermo per finta.

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    4. Lasciatelo dire ma "Poker d'ossi" è abbastanza geniale ;-) Cheers!

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    5. Che poi capisco che una sia la nuova arriva, posso anche tentare di sospendere l'incredulità per la presa alle cosce della Stewart, ma fino ad un certo punto. Non è che ora tutti possono decidere di fare l'eroe dell'azione e dai! Cheers

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  6. Non rinuncio mai a vedere certe cose (cavolate), ma in questo caso potrebbe essere questo il momento giusto per cominciare a farlo..

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    1. Ahahaha direi che quando stamperanno il film su Blu-Ray, questa frase andrebbe dritta sulla copertina ;-) Cheers

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  7. Il primo film con la Barrymore, la Diaz e la Liu l'avevo visto al cinema e credo mai più. Ricordo che mi divertì perché la commedia d'azione un po' cazzona e molto kitsch con le ragazze che si mettevano le divise coordinate e in posa dopo ogni stacchetto non mi era dispiaciuta. La chiave di lettura per rilanciare il franchise poteva essere valida. Però già al secondo capitolo la formula era svaccata e col fiato corto. Ricordo di averlo visto solo per quella gran gnoccolona della Moore in costume e surf (così, giusto per dare uno schiaffo gratuito al femminismo!). Per il resto non ricordo nulla di nulla.

    Questo nuovo capitolo mi coglie totalmente di sorpresa. Ovviamente un'occasione mi sento di dargliela perché a naso ho visto di molto peggio spacciato per molto buono.

    (+1 per la Balinska che fino a stamattina non sapevo manco chi fosse!)

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    1. Nemmeno io prima di vedere il film, però gradevole, più del film ;-) Cheers!

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  8. Ci ho provato, giuro che ci ho provato, ma dopo dieci o quindici minuti ho dovuto spegnere: troppi ricordi delle scuole elementari e delle relative battutine e freddurine... :-P
    Per anni ci sono state donne che si sono lamentate dei film per maschi: entro nella nuova èra e mi lamento dei film per femmine. Se poi un giorno decidessero di smetterla di pensare ai genitali e dedicarsi a una sceneggiatura magari si scoprirà che esistono film fatti bene e fatti male, al di là del sesso. Nel frattempo, esigo pari opportunità anche nelle lamentazioni ^_^
    Adoro la Banks e giuro, ho sofferto quando ad inizio carriera faceva quel film con Seth Rogen (il re dei nerdoni maschilisti, anche se geniale) ma non si combatte il fuoco col fuoco: proprio perché vuole dimostrare la mancanza di equilibrio dei sessi al cinema... fa un film squilibrato? Sarebbe stato meglio un buon film, al di là di qualsiasi sesso. E raccontare la storia di tre fotomodelle anoressiche - con tutti quei problemi di anoressia fra le giovani! - che giocano a fare Barbie Agente Segreto credendo di fare da bandiera femminista è davvero il passo giusto verso la direzione sbagliata.

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    1. Parole sante! Capisco perfettamente che la Banks abbia stretto i denti per anni (vogliamo ricordare Fucking Seth Rogen?), non me la sento proprio di farle una colpa, però questa non è la risposta. Mi sta benissimo il film che veicola messaggi, ma prima ci devono essere dei personaggi, Ellen Ripley nel più grande film del mondo funzionava come discorso sulla maternità e lo stress post traumatico, ma prima di tutto era un grande personaggio. Così proprio non ci siamo e mi dispiace, perché si vede che la Banks ha voluto bene a questo film. Cheers!

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  9. Beh, salvo la diretta discendenza dalla saga con Liu, che almeno non viene esclusa.
    Era una buona idea, queste legacy funzionano.

    Moz-

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    1. Anche secondo me era una buona idea, anche la svolta finale permetteva di portare avanti la saga, ma la parte sbagliata è quello che hanno infilato nel film purtroppo. Cheers!

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  10. Ottimo lavoro Cassidy come sempre �� Daje così.

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  11. a me non è dispiaciuto. Si lascia guardare, anche se il telefilm è tutta un'altra storia.

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    1. Vero, bisogna riconoscere che la Banks ha coccolato questo suo progetto, si vede guardandolo. Cheers!

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  12. Visto durante questo periodo di isolamento casalingo e vuoi perchè ero prevenuto, vuoi perchè non me ne fregava molto, vuoi perchè mi hanno prestato il BR inglese che ha video nitido e audio italiano in un DTS-HD che al momento giusto mi faceva tremare il divano, ammetto che alla fine me lo sono goduto. Certo non è un film per cui mi strapperei i capelli e a dire il vero avevo già dimenticato di averlo visto, ma mi sono divertito. Non c'è effettivamente alcuna ragione per disprezzarlo, specie se poi magari si ha avuto il coraggio di travare divertenti quelli diretti da McG. Ad ogni modo la Banks fa un lavoro di mestiere, ma troppo poco per portare al successo il nuovo trio di spie.

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    1. Un filma cui è stato voluto bene (dalla Banks) ma non è abbastanza per essere memorabile andando oltre le critiche. Cheers!

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