Tra i dettagli che ricorderò di questa quarantena,
sicuramente l’impegno di Leo Ortolani nel intrattenerci anche nelle nostre ore
a casa. Anche se mi immagino il Venerabile a mordersi le nocche per aver deciso
di far uscire il nuovo “Star Rats” anche in edicola, per mia fortuna, ne ho una
sotto casa giusto vicino al panettiere (storia vera).
Anche se sono piuttosto sicuro che le esilaranti strisce
quotidiane pubblicate da Ortolani sui social, diventeranno presto un libro a
tema Covid-19, anzi un po’ ci spero, sarebbe uno dei primi casi di “libro
istantaneo”.
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Cronache dalla zona rossa (Leo, potrebbe essere un titolo per il volume) |
La mia comoda edicola per fortuna mi permette di tenermi aggiornato
su "Star Rats", che dopo il divertentissimo
primo volume, continua la sua corsa
davvero molto bene. Si inizia con il Supremo Loden, impegnato a cercare di
infilarsi l’elmo di Lord Walker, combattendo con qualche problema, diciamo di
profilo ecco.
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Per fare certe cose, ci vuole orecchio naso! (quasi-cit.) |
Bebi e Tamara (la versione Gender di Solo e Chewbecca) sono
l’occasione per Ortolani di snocciolare quante più gag possibili, quando i due
personaggi aprono bocca, arriva una battutaccia fulminante più delle spade dei
cavalieri dell’Oroscopo.
Essendo una parodia, il palindromo “Star Rats” si gioca
molto bene le sue carte, in un solo albo, Ortolani riassume i passaggi chiave
di
Il risveglio della Forza (che sono così pochi, da entrare tutti in una trentina
di pagine). Il ruolo dell’Inutile Maz Kanata (anche noto come: Max Kagata)
viene ricoperto nella versione di Leo dal Vecio, un personaggio ricorrente nei fumetti
di Ortolani, ispirato al suo amico Michele Ferrari, già comparso nella storia speciale
La salita.
Il Vecio consegna a Stella la maschera del Rat-Man, che
permetterà alla ragazza di entrare in contatto con le vie dell’Oroscopo e
continuare la sua missione, quella di trovare l’ultimo Rat-Man della galassia,
l’unico che potrà sconfiggere il nuovo impero.
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Mai uscire di casa senza la spada laser l'ombrello. |
Anche nel finale (una bella “Splash page” a sorpresa che non
vi rivelerò), Leo Ortolani modifica quel tanto che basta il finale del film di
GIEI GIEI Abrams. L’incontro di Stella sull’Isola dei mostri (piccolo omaggio a
Jack Kirby) apre scenari interessanti per i prossimi quattro numeri di “Star
Rats”.
Insomma tra le gag sull’oroscopo, il pulsante del “Servizio
in camera” e il nasone del Supremo Loden (Adam Driver anche disegnato da
Ortolani resta bellissimo!), anche il secondo numero di “Star Rats” risulta
molto divertente, la storia continua a salire di colpi. La buona notizia è che
forse il prossimo albo, potremmo acquistarlo in edicola senza tutte le
limitazioni di questi giorni… Beh, forse. In questo momento la forza più
potente della galassia, continuano ad essere le disposizioni del nostro premier.
Siamo sincronizzati con le recensioni anche oggi, ma al richiamo del Venerabile non si resiste :) Ci sono talmente tante gag anche in questo secondo albo che uno deve solo goderselo e divertirsi
RispondiEliminaEro pronto a firmare l'autocertificazione dichiarando: "Vado a comprare il nuovo fumetto di Ortolani". Tra un minuto passerò a leggerti ;-) Cheers
EliminaMi sono letto recentemente la parodia di 300... micidiale!!!
RispondiEliminaUna delle mie preferite, dopo quella non si può più leggere (o guardare) "300" con gli stessi occhi. Finale poi bellissimo, Ortolani riesce ad essere malinconico quando vuole ;-) Ho anche la maglietta di "299+1". Cheers!
EliminaNon l'ho ancora trovato, purtroppo.
RispondiEliminaIn compenso mi sto facendo due risate con il gigante, grazie alla storia del grande Magazzi.
Dove, grazie a un indovinatissimo cross-over, analizza a modo suo sia Harry Potter che Twilight.
Quest'ultimo poi...un vero mistero dei nostri tempi.
E poi la sgnaccamaroni. L'ennesimo, fulgido esempio del genio di Ortolani.
Che ti spiaccica in faccia un'assoluta realta' della vita mascherandola da fesseria.
Tutti, almeno una volta, abbiamo ricoperto il ruolo dell'Oler di turno.
Con una tipa a cui donavi tutto te stesso. E con lei che lo usava per stuccarsi le piastrelle del bagno.
Ingenuita' di gioventu'. Quando a idealizzare troppo una figura femminile si finiva in guai seri. Per la propria autostima e per la propria integrita' testicolare, come il nome lasciava supporre.
Certe tipe finivano per tirarti fuori il lato piu' misogino e retrogrado, davvero. Quello che non pensavi nemmenp di avere.
E' vergognoso dirlo, ma con certa gente di colpo i metodi di certe civilta' arcaiche (e patriarcali) acquistavano un senso.
Si fa per scherzare, eh.
Per fortuna sono solo una piccola percentuale. E l'errore era anche nostro, che correvamo dietro a chi non meritava.
Ma e' difficile capirlo, con gli ormoni impazziti al galoppo.
Buona Domenica a tutti!!
"Il grande magazzi" mi piace molto, proprio perché Ortolani ha unito due saghe in quel momento molto famose, ma lo ha fatto da "babbano", da chi non le conosceva in modo approfondito (come me del resto, anche se "Tuhail'aids" era la mia saga comica preferita), quindi é andato dritto al nocciolo della questione ;-) Cheers
EliminaMi hai appena dato un altro validissimo motivo per guardare Star Wars, oltre a Balle Spaziali :)
RispondiEliminaComunque sono d'accordo che 299+1 sia la migliore! Quell'anno per Natale regalai sassi a tutti i miei amici... beh, non tutti sono ancora miei amici...
Purtroppo per questa parodia, ti toccherà vedere i film nuovi Disneiani di GIEI GIEI Abrams, qualcosa che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico. Ma Ortolani é leggibile anche così, in fondo anche "299+1" era meglio di "300" per molte soluzioni, altro che hai fatto un gran regalo! ;-) Cheers
EliminaPreso ieri in edicola. Non leggo ancora il tuo post per non rovinare la sorpresa. Bella comunque la copertina! 😜
RispondiEliminaVai tranquillo, fammi sapere come ti é sembrata la storia ;-) Cheers
EliminaE' strano che in poche tavole e con un'ironia pungente sia Zerocalcare che Ortolani, siano stati tra i pochi, e molto di più rispetto a giornalisti e presentatori vari, a dare un'immagine vivida, reale e sociale di questa pandemia.
RispondiEliminaComplimenti a loro, davvero.
Perché chi scherza (con la testa sulle spalle) dice sempre la verità, forse più di tanti giornalisti che vanno alla caccia dei lacrimoni facili, ma forse sono io che sono più cinico del dovuto. Cheers!
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