giovedì 2 aprile 2020

Progetti mai realizzati: John Carpenter e il suo Platoon in salsa horror

La storia del cinema è fatta anche di film mai realizzati, progetti mancati oppure sfiorati per un soffio, Fabio mi ha affidato un gran bel compito: perché non gettare uno sguardo su tutti i film che il Maestro John Carpenter è arrivato ad un passo dal dirigere? Continuiamo oggi questa piccola rubrica a tema con uno dei titoli più sfiziosi in assoluto, e se… John Carpenter avesse diretto un film con dei soldati zombie?
EPISODIO #2 - John Carpenter's Shadows Company: Soldati ufficialmente zombie
Non credo sia mai esisto un singolo progetto che non ha mai visto la luce, in grado di radunare tutti insieme, così tanti dei miei preferiti come “Shadow Company”. Una specie di leggenda urbana in cui mi sono imbattuto più e più volte, facendo ricerche sulla vita (ma soprattutto le opere) dei nomi coinvolti, che vi avviso, sono tanti e davvero notevoli.

Partiamo dall’inizio, ovvero tra i banchi di scuola dov’è cominciata l’amicizia tra Shane Black e Fred Dekker, due con le stesse passioni in fatto di cinema e fumetti, talmente amici che durante gli anni al College, Black & Dekker (come la nota marca di trapani) condividevano un appartamento a Los Angeles. Proprio Dekker ha spinto l’amico a scrivere la sceneggiatura completa per quell’idea tutta matta che avevano avuto, una sorta di incrocio tra “Platoon” e “L’esorcista”, come lo ha definito Black al New York Magazine nel 1990: «Si tratta di soldati dispersi in azione, che perseguitano le loro famiglie dopo la fine della guerra».

Questo ragazzo qui appassionato di fumetti e romanzi Hard boiled sarebbe stato lo sceneggiatore del film.
Shadow Company” diventa di fatto il primo lavoro scritto da Shane Black a garantire allo scrittore un minimo di visibilità. Passando di mano in mano la bozza del copione è entrata in una lunga pre-produzione troppo stressante per Black, che preferì mollare tutto e dedicarsi all’offerta di Joel Silver, ovvero scrivere un poliziesco in una manciata di settimane, lo avete visto di sicuro, Arma Letale ha cambiato per sempre il mondo dei Buddy-Movie polizieschi, e non mi capaciterò mai del fatto che un capolavoro del genere, Black lo abbia scritto a soli 26 anni. Altro che Mozart!

Tra le mani che hanno sfogliato e letto la prima stesura di Black, anche quelle sicurissime di un’altra leggenda, Walter Hill, ve lo avevo detto che questo film radunava insieme tutti i miei preferiti o no? Se avete familiarità con il cinema e il modo di lavorare del Re della collina (e mi auguro per voi di sì), pensate davvero che uno sceneggiatore come lui si sarebbe limitato al ruolo di produttore esecutivo per un film così? Impossibile, Hill ha contribuito massicciamente alle sceneggiature di quasi tutti i film da lui diretti, ed è il vero padre dietro al personaggio di Ellen Ripley di “Alien”. Il suo zampino si nota molto anche nella bozza di Shadow Company” datata 20 ottobre 1988 disponibile in rete. Ora, provate a dire chi è il matto che ha pensato di leggersela? Bravi, proprio il vostro amichevole Cassidy di quartiere!

Se vi interessa leggerla, la trovate QUI.
Sapete perché l’ho fatto? Perché oltre a Shane Black, Fred Dekker e Walter Hill, l’ultimo grande nome arruolato nella compagnia ombra è quello del Maestro John Carpenter, che tutta questa bella robina, avrebbe dovuto dirigerla. Infatti tra le revisioni del soggetto, la sceneggiatura di Black & Dekker viene rivista proprio per essere il prossimo film di Giovanni, l'uso del genitivo sassone più bello e famoso del cinema prima del titolo ("John Carpenter's") è un indizio bello grosso.

“Shadow Company” sarebbe stato il titolo che avrebbe permesso a Carpenter di dirigere un altro film ad alto budget, dopo l’immeritato flop al botteghino di quel capolavoro di Grosso guaio a Chinatown, ecco perché quando il progetto è sfumato, Giovanni Carpentiere ha firmato il contratto capestro per tre titoli con la Universal Pictures, Il signore del male, Essi vivono e Avventure di un uomo invisibile. Due capolavori e uno beh, decisamente no. Poteva andarci peggio, due su tre a Basket è una buona media, e il Maestro è un grande appassionato di pallacanestro.

Eppure “Shadow Company” sarebbe stato il titolo perfetto, specialmente dopo l’umorismo sfacciato di Grosso guaio a Chinatown, perché la sceneggiatura di Shane Black, rivista da Fred Dekker e vitaminizzata dal lavoro di Walter Hill, nelle mani di Giovanni Carpentiere sarebbe stata dinamite!

La storia comincia a Saigon nel febbraio del 1973 durante gli ultimi mesi della guerra del Vietnam, il protagonista sembrerebbe essere il tenente colonello Frank Nikko, almeno fino a pagina sei, dove viene ucciso (con mossa alla Hitchock) da un gruppo di militari impegnati in una tesissima partita di poker, dove la posta in gioco sul tavolo consiste in una polizza assicurativa sulla vita, ma anche alcuni mignoli recisi di netto.

Questi sono i soldati di The Predator, cugini alla lontana della compagnia ombra.
Questa banda di soggetti con cui è meglio non scherzare sono la compagnia ombra, sei tipacci guidata dal maggiore Garrett Stark, utilizzati per le missioni segrete più zozze e spietate, quelle di cui il governo americani preferisce non tenere traccia, insomma non proprio dei pacifisti nemmeno in vita, figuriamoci da morti! Ma andiamo per gradi.

La storia prosegue sedici anni dopo, negli Stati Uniti il veterano del Vietnam Jake Pollard non se la passa bene, si è speso gli ultimi spiccioli per un caffè, siete liberi di immaginarlo come una sorta di Joe Hallenbeck ante litteram. In visita al cimitero militare della cittadina di Merit in California, il soldato fa la conoscenza del giovane Kyle Traeger e della sua ragazza Heather. La madre della ragazza è la vedova di uno dei soldati della compagnia ombra, ed ora si è risposata con lo sceriffo della città, cominciate a vedere lo scenario? Occhio che ora Black & Dekker si giocano la carta che solo due fanatici di fumetti come loro potevano utilizzare.

Questo signore baffuto e molto stiloso, il film lo avrebbe diretto.
Il generale Philip Woodhurst, responsabile del trasporto delle salme non ha preso per niente bene l’esito della guerra, grazie ai suoi contatti ha messo le mani sul misterioso “Agent Orange”, composto chimico in grado di riportare in vita i defunti. Seguendo il suo intento di portare la guerra in casa di coloro che hanno tradito tutti i soldati al fronte, il generale riporta in vita la compagnia ombra che attorno a pagina trentatré, riemerge dalle tombe, si arma fino ai denti e inizia ad uccidere tutti sul suo cammino, con la precisa missione di boh, non è chiarissimo, comunque, di fare un gran casino seminando il caos.

Pollard e Kyle, armati con fucili arraffati in giro e uno zaino pieno di dinamite, sono gli unici che possano fermare la compagnia ombra, mentre tutti i grandi nomi coinvolti nella sceneggiatura, fanno valere il loro peso. Perché Shadow Company” è un bagno di sangue, però piuttosto cupo e serio, alleggerito da alcuni tocchi di umorismo nero, tipico di quella coppia di trapani di Black & Dekker.

Come quando Pollard fa saltare in aria uno dei militari zombie, e la testa mozzata del soldato si mette ad urlare «Medic!», oppure quando un altro soldato scopre il filo teso usato come trappola nell'armeria, proprio mettendoci il piede sopra, con risultati esplosivi: BOOM!

Questo cowboy prestato al cinema, il film invece lo avrebbe prodotto.
Il contributo di Walter Hill, mi piace pensare che sia stato dato nella presentazione dei soldati della compagnia ombra, per certi versi molto simile a quella dei soldati nel suo Ricercati: ufficialmente morti. I sei soldati sono i tipici guerrieri in stile Hill: Armbuster con i suoi occhiali da sole a specchio e il gilet smanicato mimetico, Stockton il belloccio biondo con il nome “Doris” ricamato in un cuore sfoggiato sulla camicia. Perez, armato di lanciafiamme (come De Luca?) e con un adesivo di Woody Woodpecker che fuma sigaro sull’elemetto, seguito a ruota da Kozalli con il suo M16 con un lanciagranate M79 da 40 mm. McCall è quello con la fascia da Rambo in testa e le dita mancanti (pessimo giocatore di Poker), mentre Noonan è l’addetto alla radio, fanatico dei New York Knicks di cui indossa il berretto. Ora ho capito perché è così incazzato, avete visto giocare i Knicks di recente?

Ricercati Soldati ufficialmente morti zombie
Trattandosi di una sceneggiatura, è un gioco a somma zero immaginarsi una pellicola terminata, di cui non è stato girato nemmeno un fotogramma, i film sono soggetti anche a numerosi cambiamenti in corsa dettati dal set e dalle condizioni di lavoro, ma è divertente immaginare cosa avrebbe potuto tirare fuori John Carpenter da questa storia piena d’azione e ambientata a Natale (come TUTTI i film di Shane Black), con tanto di canzone natalizia di Bing Crosby prima dei titoli di coda.

Il finale è forse la parte più debole della storia, e Carpenter che invece nei finali offre sempre il meglio, di sicuro avrebbe rimaneggiato la trama a suo modo, sono piuttosto certo che davanti ad un gruppo di soldati tornati dalla morte per vendicare l’uso scellerato delle truppe in Vietnam, un sovversivo come il Maestro non si sarebbe trattenuto da fare della sana critica. Ma siamo nel campo delle teorie, quello che invece pareva quasi certo, era il coinvolgimento di un grande amico di Carpenter, se la pre-produzione di “Shadow Company” non si fosse arenata, state tranquilli che Kurt Russell avrebbe recitato in questo film.

Mentre questo ragazzaccio dalla faccia ingrugnata, sarebbe stato il protagonista. Ho visto di peggio per un solo film!
Anche leggendo la sceneggiatura, bisogna proprio fare un grosso sforzo per non immaginare Kurt Russell nei panni di Pollard, quindi “Shadow Company” avrebbe aggiunto una tacca alla cintura delle collaborazioni tra Carpenter e Russell, ed ora voi ditemi, con tutti questi nomi in gioco e questo tema di fondo, in una scala da uno a subito, quanto avreste voluto vedere un film come “Shadow Company”? Io personalmente gli voglio bene anche se non esiste!

Il lascito di questo non-film è paragonabile a quello di una leggenda urbana, uno di quei titoli che vengono fuori leggendo articoli ed interviste a John Carpenter a Walter Hill e a Black & Dekker. Ma “Shadow Company” ha scaldato la fantasia dei fan di tutti questi grandi autori, tanto che qualcuno si è anche divertito a creare un ipotetico Trailer per questo film:


Ma forse qualcosina della compagnia ombra è rimasta. Magari lo ricordano in pochi, ma Sbirri oltre la vita era un gustoso B-movie del 1988, in cui uno scienziato pazzo (Vincent Price) riportava in vita alcuni poliziotti defunti, trasformandoli in sbirri-zombie. Sapete chi ha scritto la sceneggiatura di quel film? Terry Black, il fratello maggiore di Shane (storia vera).

Nessuna storia muore mai per davvero, alcune beh, tornano in vita in altre forme (come zombie), e nel resto di questa rubrica, vedremo altre storie che avrebbero potuto essere raccontate dal Maestro John Carpenter, restate da queste parti, siamo solo all'inizio!


Vi ricordo di passare a trovare Fabio sulla pagina Il Seme Della Follia - FanPage italiana dedicata a John Carpenter e sul suo blog, che ha ospitato per primo questo post dedicato alla compagnia ombra.

Poi trovate sempre la pagina dedicato allo speciale sul Maestro!

34 commenti:

  1. Quando hai cominciato a parlare di Black&Dekker ho pensato ad un pesce d'aprile😂😂😂

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    1. No no, infatti ho programmato questo post per il giorno due aprile proprio anche per quello. Però come li chiami quei due matti di Shane & Fred, dai con i cognomi che si ritrovano è irresistibile ;-) Cheers!

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  2. Fumettistico, indeed. Penso a tutte quelle storie DC con pattuglie di marines alle prese con dinosauri o con carristi WWII che hanno in un generale sudista il loro spirito guida o alle atmo dello Skull the Slayer della Marvel o al nostrano Lost Kidz di Roberto Recchioni e Walter Venturi.
    Pazienza. Da qualche parte nel multiverso qualcuno avrà girato il film.

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    1. Molto. Black & Dekker sono due grandi appassionati e da Sgt. Rock in giù di sicuro conoscono il genere. Forse su Terra-972 John Carpenter ha "Shadow Company" della sua filmografia. Cheers!

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  3. Wow non sapevo nulla di questo progetto!

    Chissà se lo script verrà mai prodotto...

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    1. Qualcosa è rimasto nei militari di "The Predator" e negli poliziotti zombie di "Sbirri oltre la vita". Però sarebbe fantastico, è un titolo che ho incontrato di sfuggita varie volte nelle rubriche su Black, Hill e Carpenter, ci tenevo a dedicare un post a questo non-film. Cheers!

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  4. Un progetto davvero sontuoso.
    E mi sa che c'era spazio pure per IL TONY!!
    Appena ho letto agente orange ho pensato subito a lui.
    E quando ho letto sceriffo ho subito pensato a due cose.
    WESTERN e PARDS.
    Pane perfetto per i denti del maestro John.
    Ho come idea (ma e' solo un'associazione) che e' il classico script che, non essendo riuscito a concretizzarsi, e' finito disperso in mille rivoli.
    Ci sono reminescenze di The Fog (l'orda che va in giro a massacrare la gente), Chi e' Sepolto in Quella Casa e l'incubo di Un Lupo Mannaro Americano a Londra (i soldati zombie).
    Peccato perche' sarebbe venuto fuori il classico e perfetto assedio alla Carpenter.
    Fumettisticamente parlando ho pensato subito a Thor - Vikings e a una storia stupenda in salsa horror - western di Ghost, entrambe del vecchio Garth.
    Quand'e' che il maestro John mi fa il film di Vikings?
    Non vedo l'ora di sentir parlare il dottor Strambelli come il vecchio pellegrino.
    "Perche' non li hai fermati, mago?"
    "Perche' ho capito da subito che contro un potere come il loro non avevo speranze, amico mio. Sono il Dottor Strange, non il Dottor Suicide."
    "Sicuro che funzionera'?"
    "Io sono un professionista, lui era un povero stronzo."
    Fantastico.

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    1. "Chi e' Sepolto in Quella Casa?" è diventato un film nel 1986, ma era originariamente nato come un film ad episodi stile "Creepshow" per capirci, uno lo avrebbe dovuto scrivere e dirigere Steve Miner, uno Shane Black e l'ultimo Fred Dekker. Alla fine l'unico soggetto a diventare un film per davvero è stato quello di Dekker (diretto però da Miner), ovvero il film che conosciamo che guarda caso, aveva un militare zombie malvagio tornato dalla tomba. Le storia non scompaiono, trovano la loro strana ;-) Cheers!

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    2. Immaginavo che dal punto di vista temporale non era plausibile, come ipotesi.
      Pero c'entrano in pieno i nomi, e' questo e' pazzesco.
      Non lo avrei mai immaginato.
      Alle volte basta un'immagine e ti si accendono connessioni assurde.
      Del resto Big Ben, il soldato non - morto e vendicativo, ha proprio il classico humouraccio nero in stile Black & Dekker (bello come nomignolo, tra l'altro!!).
      Tipo quando cerca di sforacchiare il protagonista a colpi di mitra, finisce i proiettili e dice PORCA MISERIA...HO LASCIATO L'ALTRO CARICATORE NELLA TOMBA!!

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    3. Che poi è il problema di tutti i miei registi preferiti, mancanza di fondi. Un problema comune dei talenti non allineati. Cheers

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  5. Incredibile, un progetto che può essere definito solo così: incredibile. Con tutti quei nomi coinvolti, nell'epoca giusta poi, sarebbe stato un uragano. E Shane era ancora gagliardo: invece di quel gruppo di comici falliti di "The Predator" avremmo avuto un gruppo di soldati davvero cazzuti.
    Non posso a questo punto resistere dal condividere le idee che mi sono rimbalzate nel cervello mentre ti leggevo.
    - il soldato-zombie dal Vietnam Fred Dekker l'ha poi riciclato (come hai sottolineato nei commenti) nel soggetto di "Chi è sepolto in quella casa?" (House, 1985), prodotto da Sean "Venerdì 13" Cunningham
    - partita a poker perdi-dita = Walter Hill scrive e dirige l'episodio "Cutting Cards" (aprile 1990) di "Tales from the Crypt", con Lance Henriksen e Kevin Tighe che al tavolo verde iniziano a tagliarsi dita... e non finiscono più! (Anche se in realtà è una geniale reinterpretazione di una storia più vecchia, il Man from the South di Dahl, portata più volte in TV.)
    - i soldati "tornati" e l'agente orange sicuramente hanno ispirato "Allucinazione perversa" (Jacob's Ladder, ottobre 1990) di Adrian Lyne
    - soldati del Vietnam riportati in vita che cominciano ad ammazzare tutti? Chi ha detto Dolph Lundgren ne "I nuovi eroi" (Universal Soldier, 1992)?
    Ora vado alla ReKall e mi faccio impiantare la memoria d'aver visto "Shadow Company" ^_^

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    1. Mi sono imbattuto nella "Compagnia ombra" molte volte cercando storia di produzione su Black & Dekker, il Re della collina e il Maestro Carpenter. Ma quando veniva fuori la storia delle dita mozzata, impossibile non pensare a Walter Hill. Richard Rothstein che ha scritto "I nuovi eroi" nel 1992 deve aver sentito parlare anche lui della compagnia ombra, ci sono troppi punti di contatto. Come ti dicevo ieri, in questi giorni la ReKall sta facendo affari d'oro ;-) Cheers!

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    2. Ho come l'idea che a Hollywood anche i muri hanno occhi e orecchie.
      Devi stare attento ma molto attento di cosa parli e con chi ne parli, che a fregarti l'idea ci mettono davvero niente.

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    3. Lo aveva spiegato bene Lucius sul Zinefilo, Wes Craven andava in giro a vantarsi di quanto bella fosse la sua sceneggiatura di "A nightmare on Elm Street" ed è entrato in produzione "Dreamscape". Questa è Hollywood ;-) Cheers!

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    4. Nightmare l'ho conosciuto da adulto, mentre Dreamscape lo porto nel cuore: un cattivo che nei sogni si veste da ninja ed usa nunchaku luminosi... come si può non amarlo? Il guanto artigliato è figo, ma i nunchaku non si battono :-D

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    5. Penso che sfrutterò questi giorni a casa per rivederlo, potere dei Nunchaku ;-) Cheers

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    6. Che poi "Dreamscape" sarà mica stata una delle ispirazioni di Nolan? Piuttosto probabile. XD

      "Ho come l'idea che a Hollywood anche i muri hanno occhi e orecchie.
      Devi stare attento ma molto attento di cosa parli e con chi ne parli, che a fregarti l'idea ci mettono davvero niente."

      Già! Basti vedere tutti i film usciti a tematica simile dal secondo dopoguerra!?! o-O Il top rimane "Da grande"-"Big"! O-o Quando si travalica l' oceano. XD
      Solo una coincidenza pazzesca!?! Boh!

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  6. Grande Bara, ne avrai di lavoro da fare, il caro John penso che se la giochi solo con Albert Pyun e Tarantino a quantità di lavori annunciati e mai completati. Certo che un film con sceneggiatura di Black, Hill e Carpenter sarebbe stato bellissimo da vedere, è roba che al sol pensiero esplode il cervello!

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    1. Grazie capo! Pyun non scherza ma Carpenter non è come Tarantino, lui è imprendibile, anche perché Quintino fa dichiarazioni dettate del cuore, lui vorrebbe davvero fare "The Vega's Brothers", "Kill Bill 3" e un film su Star Trek ma sono parole dettate del cuore, inoltre ha sempre potuto disporre di "soldi infiniti" lasciami dire, Carpenter non ha mai avuto certi privilegi e anche un piglio differente. Black, Hill e Carpenter però resta una gran fantasia, sarebbe stato una bomba, ne sono certo ;-) Cheers!

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  7. Ecco, a occhio questo è un film che mi riguarderei almeno una volta l'anno, come tanti altri dello zio John. Che tristezza che non l'abbia fatto per davvero!!

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    1. Sarebbe stato un altro titolo di culto in una filmografia che già di suo lo è ;-) Cheers

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  8. Che gran film ne sarebbe venuto fuori, con la tripletta Black/Hill/Carpenter all'opera ;-)
    Mi chiedo se Joe Dante non abbia preso almeno qualche spunto da quella bozza per il suo episodio di Masters of Horror "Homecoming" (anche se i militi zombie hanno qui origini e comportamenti diversi, trattandosi di satira anti-bellica)...

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    1. I punti in comune ci sono, anche se "Homecoming" era stato scritto per diventare l'episodio diretto da Romero (se ci pensi, il grande assente dall'operazione "Masters of horror") che dovette lasciare campo libero a Dante, perchè era impegnato a dirigere "Land of the dead" (storia vera). Cheers!

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    2. Cambio volentieri un episodio di Masters of Horror per l'unico film a medio alto budget che abbiano mai fatto fare al povero Romero! W il Dead Reckoning!

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    3. Nel cambio abbiamo avuto un bell'episodio di Dante e un gran film di Romero ;-) Cheers

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  9. A proposito di progetti mai realizzati... Te non dovevi scrivere qualcosa su Riptide per la Geek League? :D

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    1. Se si, non sono stato avvisato. Oppure mi sono perso qualcosa, appena ho un attimo vado a controllare ;-) Cheers

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  10. Che dire? Mi sarebbe piaciuto vederlo, anche se fosse stato brutto ;)

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    1. Non credo che lo sarebbe stato, i muscoli cinematografici di John Carpenter in quel momento della sua carriera erano roventi, purtroppo non lo sapremo mai, la compagnia ombra ha tenuto fede al suo nome. Cheers!

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  11. Ottimo articolone Cassidy.

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  12. B&D, Hill, Carpenter... addirittura!?! O-O Stralol Da quando ho scoperto l' esistenza di questo progetto qui... l' unica cosa sarebbe portare il progetto a The rock XD", ma ormai fa cose più leggere.

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    1. No ormai è andata, non é più tempo di cinema così purtroppo. Cheers!

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