mercoledì 25 marzo 2020

Togo (2020): Un film troppo togo!

Per prima cosa invoco il vostro perdono per il titolo del post, ma era dal 1995 che aspettavo l’occasione per usare di nuovo la parola “togo” in una frase di senso compiuto. Non lo dice più nessuno ormai togo, se non la Disney che ha prodotto un film con questo titolo per il suo canale streaming Disney+.


A proposito di 1995, ve lo ricordate “Balto”? Il film d’animazione prodotto da Steven Spielberg con il cane-lupo eroe che guidava la slitta attraverso il pericoloso viaggio attraverso i ghiacci dell'Alaska per portare fino alla cittadina di Nome (non mi sono dimenticato come si chiama, è una cittadina di nome Nome, non prendetevela con me se in Alaska gli fa difetto la fantasia!) il siero per combattere la difterite e salvare i bambini malati. Quel “Balto”, quanti Balto conoscete nella vostra vita? Ok, il film ha avuto numerosi seguiti, però a noi interessa quello, il primo "Balto".

Sì, perché il vecchio film d’animazione della Amblin era tratto da una storia vera e raccontava in maniera edulcorata i fatti relativi alla staffetta organizzata per portare a Nome l’anti-tossina necessaria a salvare molte vite, una corsa contro il tempo di 674 miglia percorse in 127 ore, sfidando una tempesta che impediva agli aeroplani di sollevarsi in volo. Cinque giorni con temperature medie di meno 40 gradi da percorrere a tutta forza con dei cani slitta. Gunnar Kaasen l’ultimo staffettista arrivò a destinazione il 2 febbraio con una slitta in cui il cane di punta si chiamava Balto, quello che si è guadagnato la gloria, una statua a Central Park nel 1927 scolpita dallo scultore Frederick George Roth e vabbè, il film prodotto da Spielberg nel 1995.

Non potrete mai più guardare "Balto" con gli stessi occhi.
Ma siccome la storia la scrivono i vincitori (oppure lasciano che sia il cinema a farlo per loro), nessuno si è curato degli altri staffettisti e tanto meno degli altri cani, in fondo a chi interessa sapere qualcosa del secondo uomo che ha messo piede sulla Luna? Non mi risulta che Damien Chazelle abbia in produzione un film intitolato “Second man”, no? Ecco, allora ci pensa la Disney, perché nel 2011 Togo è stato nominato cane più eroico del secolo e probabilmente dieci minuti dopo lo studio di Topolino aveva già acquistato i diritti di sfruttamento della storia.

Già, perché Balto era un siberian husky che proveniva dall'allevamento del norvegese Leonhard Seppala che è stato anche lui uno degli staffettisti, per altro quello che ha percorso più chilometri di tutti con la sua muta di cani guidata da Togo, chiamato così in onore dell’ammiraglio Tōgō Heihachirō. Insomma, un cane "troppo togo"! Ok, questa era l’ultima volta lo giuro.

I veri Leonhard Seppala e Togo... Troppo toghi!
Per certi versi, potremmo dire che “Togo” (2020) sta a “Balto” (1995) come “Lettere da Iwo Jima” (2006) sta a “Flags of Our Fathers” (2006) e siccome io è dal doppio film di Clint Eastwood che faccio il tifo per pellicole gemelle che offrano i due punti di vista della stessa storia (voglio “Sentieri selvaggi” raccontato dal punto di vista degli Indiani!) con un’operazione così ci vado a nozze, poi, oltre che cinefilo, sono anche cinofilo, quindi non si potrebbe chiedere di meglio.

Il film scritto da Tom Flynn e diretto da Ericson Core (quello di “Invincible” e del “Point Break” sbagliato) è una storia molto classica che procede in due sensi: va avanti, seguendo la corsa di Leonhard Seppala e del suo cane Togo, ma va anche all'indietro raccontandoci il passato di entrambi. Non proprio A boy and his dog perché Seppala ha già un età, però più o meno il tema del film è quello.

An old boy and his dog.
Leonhard Seppala, norvegese che partecipò anche ai giochi olimpici nel 1932, è noto principalmente per due cose: aver introdotto come cane da compagnia il Siberian Husky ed essere identico a Willem Dafoe. Infatti, nel film chi lo interpreta? Bravi, Willem Dafoe. Lo trovate nella locandina, è quello che non sta a quattro zampe.

Un film come questo aveva parecchi rischi, primo fra tutti quello di sembrare una versione “live action” di “Balto”, con il problema che questo tipo di operazioni Disney non stanno venendo fuori proprio pesche e crema. Inoltre, il rischio dietro l’angolo è sempre quello della biopic che potrebbe risultare meno interessante che leggersi la pagina di Wikipedia dedicata a Leonhard Seppala. Per fortuna, Willem Dafoe è una sicurezza e dove lo metti lui recita (anche bene), inoltre Ericson Core avrà diretto anche il “Point Break” sbagliato, ma questo tipo di film sa come dirigerli.

Togo porta fuori Willem Dafoe a fare la pipì.
Ci sono scene anche piuttosto spettacolari che si alternano ad altre in cui la CGI scappa un po’ troppo di mano, alla ricerca disperata dell’effetto drammatico, ma ci pensa Dafoe a tenere tutto in equilibrio, vederlo recitare l’Enrico V mentre fa filare i suoi cani con il vento gelido in faccia è una scena che porta decisamente a casa il risultato.

Ovvio che trattandosi di una produzione Disney, non ci troviamo davanti ad una specie di “Zanna Bianca” di Jack London, come lo avrebbe inteso John Milius, ma di qualcosa in cui a tenere banco è il rapporto tra il cane e il suo padrone che, però, funziona anche piuttosto bene.

Ci sono momenti in cui il cinema di Milius mi manca tantissimo.
Il canale Disney+ dopo The Mandalorian sembra partire all’insegna delle trame semplici, realizzate per comprarsi i papà, Togo non è Baby Yoda, ma è un cagnone che nella storia non viene mai umanizzato (errore che spesso troppi film con cani e animali in generale tendono a fare). Il risultato è una bella storia di testardaggine umana e di grande cuore canino, in cui la prima è destinata a venire smussata e la seconda a prendere il sopravvento.

Raccontare la storia di Togo e del suo padrone in un arco di tempo così lungo, offre svariati momenti in cui sarà molto difficile per chiunque non affezionarsi ad entrambi i personaggi, assolutamente impossibile se avete (oppure avete avuto) nella vostra vita un animale, un cane in particolare. Quindi vi avviso, siccome conosco i miei cani polli mentre guardavo il film ho tenuto la guardia bella alta in attesa del classico MDD: Momento del Dramma Disney (copyright La Bara Volante 2019, all right reserved aut. min. rich vi sguinzaglio dietro i cani e gli avvocati) ovvero la mazzata che la casa di produzione di zio Walt ti piazza dritta in piena faccia, per portarsi a casa le vostre lacrime.

"Willem seduto, se-du-to. Guarda che non ti do il biscottino. seduto!"
Bisogna dire che in “Togo” l’MDD arriva, ma in maniera delicata e del tutto funzionale al racconto, quindi se vi farà piangere dipenderà solo dal vostro livello di coinvolgimento con la materia (cinofila e cinefila) in oggetto, da parte mia posso dirvi che questo è a mani basse il miglior film Disney che mi sia capitato di vedere di recente, tra ridicole operazioni di riciclaggio (coff COFF Il re leone COFF coff) e altre trovate spilla soldi. Molto meglio questo piccolo film che restituisce un po’ di giustizia ai gregari, che tanta roba più blasonata targata Disney uscita in sala.

Lo trovate disponibile sul neonato (almeno qui da noi) canale di streaming Disney+, quindi evitate l'osceno "Lilly e il vagabondo" in versione live action e buttatevi su questo... BAU!

18 commenti:

  1. Avevo avuto quel dubbio che potesse essere un live action di Balto, che è della Dreamworks per cui il Topo non avrebbe potuto usare il nome originale. Ma se non lo è, allora magari è anche carino. Anch'io ho una certa avversione per i remake live della Disney davvero inutili il più delle volte, se non addirittura peggiorativi.
    Preferisco a sto punto i Live Action giapponesi degli anime, da Sailor Moon a Occhi Di Gatto. Ma proprio quelli giappi. Non le cose americane come Pacific Rim che è chiaramente un Evangelion a stelle e strisce, pure spettacolare, si ma prende tutto da Ideaki Anno.

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    1. Impossibile non pensare a "Balto", dopodiché essendo firmato Disney temevo il filmetto edulcorato con i cani umanizzati che portano anche il giornale e la colazione a letto ai padroni, invece è un film riuscito, certo siamo sempre a casa Disney, però mi è piaciuto più di quanto mi sarei mai immaginato. Sono d'accordo con te, alcune storie stanno bene nel loro formato originale e basta ;-) Cheers

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    2. L'ho visto proprio ieri sera (dopo il tuo consiglio) e devo dire che è molto bello. Magari ne parlerò anch'io dalle mie parti😀

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    3. Vero che non è la classica roba stucchevole Disney? Bene sono felice di averti consigliato bene, aspetto il tuo parere dettagliato ;-) Cheers

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  2. Com'è sto Disney+? Merita la spesa? Io sono molto curioso.

    Tornando al film sono sicuro che mi piacerebbe molto, visto la mia passione per i cani. Però non vorrei che fosse tutto un super film per famiglie come piace oggi alle grandi case.

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    1. Ho messo alla prova il suo catalogo ieri, ho trovato "I tre caballeros", test superato (storia vera).
      Se hai già visto tutti i Marvel e tutti gli Star Wars forse no, però trovi davvero tutto e come interfaccia grafico è il più ordinato, Sicuramente rientrerò della spesa, perché tra serie tv e cartoni lo farò piangere ;-)

      "Togo" mi ha stupito, perché rimanendo un film Disney, non si gioca lacrime facili, riesce ad essere intenso e ben fatto, non me lo aspettavo così bello, ribadisco una piacevole scoperta ;-) Cheers!

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  3. un occhiata ce la darò, grazie per la dritta xD

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    1. Figurati sono qui per questo, aspetto il tuo parere ;-) Cheers

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  4. Quando comincerà la sperimentazione sul vaccino contro i live action???
    Ma quell'altro film, quello con il cane vero e Harrison Ford ricreato in digitale (o viceversa?) che ne è stato? Prometteva bene :-D
    Scherzi a parte, malgrado adori i cani difficilmente mi piace quando sono protagonisti di un film, quindi rimango dubbioso. Per di più all'epoca mi annoiai decisamente con Balto, quindi mi sa che queste trame non fanno per me, pur essendo molto sensibile ai MDD (© La Bara Volante).
    Considerazioni sparse:
    - Il secondo uomo sulla Luna è stato fortunato, perché non ha avuto Ryan Gosling ad interpretarlo!
    - «voglio “Sentieri selvaggi” raccontato dal punto di vista degli Indiani!» Quello sì sarebbe un filmone! Un thriller mozzafiato in salsa indiana, dove un serial killer (cioè John Wayne) va in giro a massacrare tutti con violenza inaudita solo per una ragazzina rapita, come ne è piano il West. Sarebbe un film molto intrigante...
    - Ma se la Disney sta dando fondo al proprio magazzino di animazioni storiche per trasformare tutto in film veri... a quando Pippo Olimpionico? :-D

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    1. Gli ultimi film con cani che ho visto sono stati "Togo", il live action di "Lilly e il vagabondo" (osceno) e "Il richiamo della foresta" (fedele al libro ma osceno anche lui). Ormai ho messo una pietra sopra i live action Disney, li trovo concettualmente delle truffe, inoltre non sopporto i film dove i cani, vengono raccontati come degli strani umani con la coda, come accade in "Il richiamo della foresta" e per fortuna non in "Togo", dove il cane fa cose incredibili, ma non impossibili per un cane, quindi anche per questo è stato una piacevole sorpresa.

      "Il richiamo della foresta" ha il problema del primo pianeta delle scimmie (quello nuovo con James Franco) la CGI ti dice scimmia, ma quella che vedi è molto diversa dalle scimmie dei documentari, per questo quel film e "Il richiamo delle foresta" avrebbero potuto essere ottimi film d'animazione, ma poi Ford e Franco sarebbero rimasti senza lavoro ;-) Per fortuna "Togo" non è il live action di "Balto" è l'anti-Balto per certi versi.

      Lo sogno da sempre, Clint Eastwood potrebbe farlo, davvero il Duca sarebbe una specie di assassino di indiani, un vero western revisionista ;-) La Disney vuole correggere tutti i suoi film, ho letto che vuole rifare "Gli aristogatti" senza i Siamesi, perché oggi sono uno stereotipo razzista (storia vera, e aggiunto anche GULP!). Cheers!

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    2. Porca Vacca che mito Pippo Olimpionico!!!

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    3. Fighissimo, spero di non vederlo in live action però! :-P Cheers

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  5. Il togo cui pensavo io era il nome dei biscotti Pavesi ricoperti di cioccolato che non mancavano mai nei viaggi in treno dei primi anni Ottanta, non chiedermi perché: ero piccolo e mi limitavo a mangiarli, fantasticando che fossero una sorta di "biscotti ufficiali delle Ferrovie dello Stato". Quando li vedevo in un carrello della spesa per me era evidente che quella famiglia stesse per partire, ovviamente in treno.

    La storia di Balto non mi è nuova, ma non la ricordo animata: probabilmente devo aver beccato qualche adattamento con attori (e cani) successivo, oppure mi sbaglio e si tratta di un racconto che, mentre lo leggevo, immaginavo quanto sarebbe stato (bello?) vederlo trasposto in film.
    Purtroppo questi film con cani rischiano di farmi venire un groppo in gola che insufficienza respiratoria da covid-19 levati... Mi scende ancora la lacrimuccia quando becco per caso un brano di Vangelis utilizzato in "Antarctica" che è un film del 1983 che vidi in prima visione televisiva (non proprio ieri, insomma).
    E' vero che, essendo questo un prodotto Disney, il lieto fine è pressoché garantito (o almeno lo era), ma se so a priori che c'è mi perdo il gusto di vederlo. Diciamo che se mi capiterà di intercettarlo ci butterò un'occhiata.

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    1. Non é così garantito il lieto fine, Togo é il gregario che non ha avuto la gloria, non aggiungo altro ma il groppo potrebbe arrivare, quello si. Solo che ora mi hai fatto venire voglia di biscotti e non posso nemmeno prendere il treno ;-) Cheers

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  6. L'ultima volta che ho sentito dire "togo" è stato in Camera Caffè, pensa un po' tu.

    Comunque sei particolare eh! Non ti piacciono i cani che fanno le persone, non ti piacciono gli attori che recitano da cani... sei incontentabile!

    Riguardo a Balto, Togo e compagnia, magari avrebbero potuto riportare su una targa tutti i nomi degli staffettisti e dei cani coinvolti, anziché limitarsi al supermeticcio che sa soltanto quello che non è. Perché capisco che fare una statua di tutti sarebbe impraticabile, ma una targa incisa, nel metallo o nel marmo... persino nel legno, dai!

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    1. Ahahah mi piacciono gli attori cani ma non i cani attori, dici bene sono un tipo particolare :-D
      Sarebbe stato più logico, ma viviamo in una società che ama avere eroi, dimenticandosi dei gregari, forse per questo il film mi ha colpito così. Cheers!

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  7. Grazie mille per aver portato alla mia attenzione questo film, nonostante io stia girando Disney Plus in lungo e in largo rischiava di sfuggirmi! A me Balto piace moltissimo, ma devo dire che ora mi sento come se Spielberg mi avesse preso per i fondelli per un bel po' di anni... Comunque Togo è davvero bello, merita! Mi sono appassionata, affezionata, ho pianto il giusto... proprio ben fatto!

    Ora torno a cercare di convincere i bambini che le Duck Tales sono meglio della Dottoressa Peluche!

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    1. Prego figurati, certo di offrire un servizio di pubblica utilità, questo film rischiava di passare inosservato malgrado sia uno dei primi titoli pensati proprio per Disney+, ma secondo me merita di essere visto. Anzi a breve ho intenzione di recuperare anche io Duck Tales, anche se su Disney+ al momento hanno caricato gli episodi in ordine sparso. Buona giornata e grazie per il commento! ;-) Cheers

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