Titolo: Spenser Confidential (2020)
Dove lo trovate: Netflix
Spoiler: Nessuno, solo vaghe allusioni alla trama.
Leggete pure tranquilli.
Il bello di scoprire i film guardandoli, libero dall’abuso
di trailer e da ogni forma di AAAAIPPPP (anche noto presso i giovani come “hype”)
mi permette di godermi la quinta collaborazione tra il regista Peter Berg e l’attore
Mark Wahlberg.
Questa volta il tema della pellicola (anche se è in
streaming su Netflix) è meno come dire, patriottico? Si diciamo così, meno patriottico rispetto
agli ultimi lavori della coppia. Gli unici ideali sbandierati sono il
preponderante senso di giustizia del protagonista, l’ex poliziotto di Boston
Spencer (Marky Mark), finito in galera per aver pestato il capitano Boylan (Michael
Gaston), un superiore molto in vista e beh, anche molto stronzo.
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"Volete sentire qualcuno dei miei vecchi pazzi Hip Hop? No dai non scappate!" |
Dopo cinque anni dietro le sbarre, molti dei quali
passati a fare a pugni con gli altri detenuti, Spencer esce e ritrova la sua
amata cagnolina, che però alla faccia di Argo, il cane di Ulisse, un po’ lo
schifa. Cinque anni umani in tempo canino sono la bellezza di trentacinque
anni!
Spencer a casa oltre al padre Henry (Alan Arkin) trova
tra le novità anche il nuovo coinquilino Hawk (Winston Duke, visto in
Pantera Nera) un Cristone grande e
grosso che prova a praticare MMA (maluccio), forte come un toro e con un passato
tormentato. I due investigatori improvvisati, opposti in tutto tranne che nelle
buone intenzioni, si ritroveranno a dirimere il mistero dell’omicidio dell’odiato
(ma popolarissimo) Boylan, per cui è stato accusato un ex collega di Spencer,
il classico Mr. Bravo Ragazzo da usare come capro espiatorio.
A metà del primo atto di “Spenser Confidential” ho
pensato: «Dieci a uno che questo film è tratto da un romanzo» (Storia vera). Si
perché, le svolte, l’andamento dell’indagine, l’approfondimento di certi
personaggi anche di contorno, è chiaramente troppo strutturato per il vostro
normale film del 2020. Questo rende la pellicola di Peter Berg abbastanza
interessata da seguire, anche se particolarmente generica.
Ci sono decenti momenti d’azione, ma sempre stemperati
dai battibecchi tra i personaggi e dalle spalle comiche che ruotano accanto ai
protagonisti, a partire da Alan Arkin nei panni di anziano-che-borbotta (il
ruolo su cui Arkin sta costruendo la sua ricca pensione) e la
bionda-quasi-ex-fidanzata-ma-due-colpi-te-li-do-ancora interpretata dalla Texana
cintura nera di Stand-UP comedy Iliza Shlesinger (salute!), che infatti parla
solo per battute e battutacce che vanno dal Nerd (quando paragona i
protagonisti a Batman e Robin) oppure più decisamente sboccate.
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"Io brontolo e mi lamento, e loro mi pagano, è così che i miei nipoti andranno all'università" |
Non ho letto il romanzo originale "Wonderland"
(2013) scritto da Ace Atkins, ma mi viene da pensare che fosse più cupo e truce
di così, in ogni caso la coppia di
Strambi Sbirri, male assortiti e opposti per colore di pelle, è una strizzata d’occhio
a tutti i
film giusti, e “Spenser
Confidential” malgrado il suo colpevole facilissimo da intuire potrà
intrattenervi in maniera più che decente senza per forza cambiarvi la vita.
Peter Berg qui più sotto controllo e al servizio della
storia, si lascia aperta una porta (anzi un portone) per possibile seguiti,
considerando che Ace Atkins ha scritto più di un romanzo con lo stesso protagonista,
“Marky Mark” Wahlberg potrebbe aver trovato il personaggio ricorrente che
mancava alla sua filmografia, anche se ora come ora non ne sento molto il
bisogno, però non si può mai dire.
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"Frena!", "Non riesco a mettere in pausa lo streaming di Netflix!" |
Se volete riempire 111 minuti con un'indagine, dal ritmo più che decente e alcuni spigoli parecchio arrotondati, il film fila e almeno due scene d'azione (di diversa natura) ambientate in un bagno di un locale, in questo film non mancano.
Carabara, SpenSer is right, Spencer is nobbuono. Sei un pischello too Young per ricordare Robert Parker , il papà di Spenser, che per me è stato anche lo scrittore chiaamto a terminare Poodle Springs ovvero una incompiuta con Phil Marlowe. Probabilmente non hai mai visto nemmeno un frame dei telefilm con Robert Urich. Confesso confidenzialmente che ho provato un romanzo con Spenser - sconto 75 % in un negozio di Clusone che non esiste più anni fa - e non era proprio nelle mie corde, come i telefilm del resto, ma sono un vecchio arnese che ieri sera si è imbattuto per la milionesima volta in Colombo che mette alle strette Don Pleasance e si è dovuto fermare a guardare come sarebbe andata a finire. Mm. Ciao ciao
RispondiEliminaNel film dicono che Spenser è un nome da ragioniere, sarà ma a me quella "S" manda in tilt. Sapevo dell'esistenza del telefilm, ma non ne ho mai visto nemmeno un fotogramma, quindi proprio non avrei potuto fare paragoni, anche se questo film sembra il lungo pilota di una serie tv al cinema, o in tv visto che è un film Netflix. Martin Scorsese non apprezzerebbe. Cheers!
EliminaMarky Mark... che ricordo flash anni novanta del primo Whalberg artista hip hop con il Funky Bunch. 😀
RispondiEliminaInfatti scherzosamente lo chiamo sempre così in memoria dei suoi bizzarri trascorsi ;-) Cheers
EliminaAl momento su Retepellicole mi sto facendo il pieno di film dello Studio Ghibli. A mia figlia piacciono un sacco.
RispondiEliminaBeh, e' l'occasione do rivedermi classici come Nausicaa o Laputa, che era una vita che non li vedevo piu'.
Questo mi ispirava, e con la tua rece mi hai convinto.
Tra un paio di settimane, che torno a casa tardi e la pargola dorme...gli do' un occhio.
Informazione di servizio:
Sempre su Retepellicole e' uscita la serie animata di Jojo.
Stavolta non la puoi mancare, Cass!
Statemi sani!!
Il ripasso di "Hayao meravigliao" ci starebbe proprio, ma mi sono lanciato su recuperi di serie lunghe, sto finendo "Deadwood" e altre cosette tipo "Battlestar Galactica", prima o poi mi butterò anche su Jojo ;-) Cheers
EliminaMmmm troppe spalle comiche rovinano il piatto, non so se mi piacerebbe il film :-P
RispondiEliminaLa Shlesinger mi piace in quei video dei suoi spettacoli che ho visto su YouTube, ma come sempre non è detto che un comico da stand-up sia in grado poi di rendere lo stesso in un film.
Qui è piuttosto brava e tiene bene lo schermo, ma in certi momenti sembra proprio infilata a forza nella storia, si nota troppo che è qui per stemperare, avrebbero dovuto essere un po' più misurati nel suo utilizzo, però se non altro lei ci fa una buona figura, però non ti so dire che sia meglio o peggio rispetto ai suoi spettacoli. Cheers!
EliminaScusa l'offtopic, in futuro pensi di parlare di Con Air?
RispondiEliminaDoveva essere il titolo del 2020 per il compleanno di Nicola, ma l'iniziativa a blog condivisi non è nemmeno partita. Pace, uno di questi giorni me lo rivedrò, voglio molto bene a quel film ;-) Cheers
EliminaFilm molto anni 80/90, sempliciotto con situazioni irreali e personaggi stereotipati, ma si lascia guardare senza fatica, tutto fila liscio senza problemi.
RispondiEliminaPreferisco questo ai thriller che vogliono essere profondi ma invece sono senza capo ne coda ( ieri non so come sono finito a guardare Cold Blood con Jean Reno ed ancora non riesco a capacitarmi di quanto sia imbarazzante! ).
p.s. l'altro giorno invece ho rivisto il primo mission impossible ed ai titoli di testa, per colpa tua, ho sghignazzato come un cretino alla comparsa del nome rob bottin :asd:
Esatto, poche pretese, un po' di lavoro a tavolino, non fa schifo ma nemmeno ti cambia la vita, si lascia comunque guardare, un giorno Peter Berg troverà la sua strada, mi sembra che ancora non abbia una sua personalità piena e finita. Rob Bottin è il nome più bello del mondo! :-D Cheers
EliminaSei il secondo che ne parla quantomeno decentemente e comunque un po' di sana azione mista a quella comicità da buddy movie non fa mai male. Anche se Wahlberg proprio non riesco a farmelo andare giù generalmente...
RispondiEliminaHa due personaggi nel suo bagaglio, entrambi di Boston, perché sa fare solo il suo accento, non è un film rivoluzionario (per nulla) ma intrattiene facendo il suo dovere, si lascia guardare ;-) Cheers
EliminaLo vedrò col compagno che guarda solo ste cazzate allora :)
RispondiEliminaAhahaah si non riesco proprio, questo blog ha un'impronta maschile, non ci posso fare niente per quello ;-) Cheers
EliminaQuesto film è il "Kiss Kiss Bang Bang" di Peter Berg, senza però Shane Black dietro e davanti la macchina da presa, ma con appunto Peter Berg. (il titolo "Kiss Kiss Bang Bang" può essere sostituito con qualsiasi altri film scritto da Shane Black che non sia l'ultimo Predator)
RispondiElimina"Miss Miss Shane Shane" ;-) Cheers
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