domenica 1 marzo 2020

Doctor Who - 12x09 - Ascension of the Cybermen: Tranquilli, non è successo ancora niente

Siamo finalmente arrivati al tanto pubblicizzato finale della dodicesima stagione di Doctor Who, la prima parte per lo meno, perché anche questa volta Chris Chibnall mette molta carne al fuoco e rimanda tutto di altri sette giorni, mi verrebbe voglia di fare lo stesso ma ormai siamo in ballo, quindi balliamo!

Il “cold open”, la scena iniziale prima della storica sigla è notevole bisogna dirlo, l’impero dei Cybermen è ormai in rovina e potrà tornare ad essere grande solo grazie ad un “credente”, il tutto raccontato mentre parti mobili dei robot con la maniglia in testa svolazzano nello spazio profondo.

Nello spazio nessuno può sentirti urlare “DELETE! DELETE! DELETE!”
Subito dopo la sigla però, lo scenario cambia, entriamo a gamba tesa nella vita del “roscio” (lui si, davvero “ginger” per l’invidia del Doctor) Brendan, un bambino trovato e adottato dai genitori arrivato dal nulla in una cesta, un po’ Mosè un po’ Superman. Durante l’episodio ci vengono raccontati alcuni momenti molto strambi della sua vita, Brendan cresciuto sopravvive miracolosamente a colpi di pistola e cadute dalla scogliera, anche se la domanda sorge spontanea: Che razza di problema ha Chibnall con le scogliere? È dai tempi di Broadchurch che ne è ossessionato.

Non sapevo che il fiume Nilo arrivasse fino in Irlanda.
L’episodio trattandosi della prima parte di un finale di stagione, non offre risposte sull’identità di Brendan, potrebbe essere uno dei “Timeless Children”? In qualche modo è legato al Cyberman solitario? Boh forse lo scopriremo la prossima settimana.

Nel frattempo Doctor e la sua “Fam” (per me saranno sempre i Tre Marmittoni) supportano i sopravvissuti umani nella lotta contro i Cybermen guidati da Ashad, visto nell’episodio precedente The haunting of villa Diodati. Il primo dettaglio che balza agli occhi è che questa puntata dovrebbe giocarsi un’enorme battaglia che però così grande non è per nulla.

Certo i Cyber-Droni (delle ehm, teste di Cybermen volanti) sono un’idea sfiziosa, ma difficilmente una serie come “Doctor Who” potrà contare sul budget necessario per le ambizioni di una storia così, inoltre non mi è molto chiaro l’utilizzo che Chibnall vuole fare dei Cyberman, il cui principale obbiettivo è quello di assimilare altre forme di vita, non di certo ucciderle, allora che diavolo sono quei fucili laser? No sul serio, non si possono vedere.

Ho capito, deve esserci stata una svendita di Cyber-capocce prima di questo episodio.
La sensazione che ho avuto è che Chibnall abbia ripiegato sui ben più celebri Cybermen, nel tentativo disperato di ingraziarsi i vecchi fan, ma alla luce della loro caratterizzazione, non vedo molta differenza tra questi personaggi (utilizzati così per lo meno) e altri generici avversari del Doctor meno famosi, forse il piano originale era quello di utilizzare gli Stenza? Introdotti proprio da Chibnall al suo esordio come showrunner della serie, e utilizzati poco (e male)? Non lo so, più che aggiungere ripetutamente il prefisso “Cyber” davanti a tutte le parole, come a voler ribadire la loro identità, non ci vedo questa grande innovazione negli storici avversari del Doctor.

Bisogna dire che mostrare parte del volto di Ashad (inquadrato spesso in primissimo piano), aiuta a migliorare l’espressività dei Cybermen, affetti storicamente da una fissità degna del miglior Steven Seagal. Ma l’episodio in se perde molto ritmo lanciandosi in svariati dialoghi troppo lunghi e ben poco interessanti, come a voler far scorrere via questi 45 minuti, in attesa del colpo di scena finale.

Sarebbe anche gustosa l’idea di mostrare gli umani come dei rifugiati in fuga, un modo leggero di parlare del tema dei migranti, ma è chiaro che la gestione Chibnal cerchi sempre di essere politica, ma senza disturbare, con il risultato di sminuire i temi, utilizzandoli così male.

I salvatori dell’umanità. Ok, abbiamo ufficialmente un problema adesso.
Doctor per mettere in salvo i suoi, di fatto lì spedisce nella tana del Cyber-Leone, una nave spaziale carica di centinaia di migliaia di Cybermen lucidi, scintillanti e pronti all’uso, mentre Thirteen corre alla ricerca di Ko Shamus, un mistico luogo di salvezza che dovrebbe essere un pianeta, invece si rivela essere una persona (Brendan da vecchio? Boh chi lo sa, il nome pseudo Irlandese forse mi ha distratto). Sta di fatto che l’episodio prosegue introducendo elementi, evitando di dare risposte in un mare di noia e confusione piuttosto desolante.

Il colpo di scena finale? Viene infilato giù per la gola della trama, il ritorno in scena del devastato pianeta Gallifrey e del Master, che non si sa bene come, ora è libero dalla prigionia in cui era finito nel secondo episodio della stagione.

Sono nove puntate che lo state ripetendo!
Sacha Dhawan con la sua recitazione sopra le righe, ha l’ennesima occasione per raccontarci che tutto cambierà e niente sarà mai più come prima, e non ci sono più le mezze stagioni, e si stava meglio quando si stava peggio… Sì ma quando Chibnall? Quando? Basteranno i 65 minuti dell’ultimo episodio di stagione (prevedo già lunghi pisolini durante la visione) a risolvere tutte le sotto trame lasciate aperte, e magari anche a dare un senso a questa dodicesima stagione? Ho parecchi dubbi, ma lo scopriremo a breve.

Come al solito, vi ricordo la pagina dedicata a questa serie!


6 commenti:

  1. Allora i tre marmittoni ce li togliamo di torno alla fine della stagione? Tante frasi dell'episodio precedente fanno pensare ad un bel cambio. Qui non so com'è perché devo ancora vederlo. Forse me li vedrò di seguito.

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    1. Ti consiglio di fare così, perché in questo episodio ancora non è accaduto niente, ma ormai ho l'abitudine dei post singoli quindi ho deciso di mantenerla. Sai che sarebbe solo un miglioramento per questa serie? Sono zavorra. Cheers!

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  2. "Chris, dove sono andati a finire tutti quei bei discorsi su nemici mai visti prima? Eh? Ancora i Cybermen! Ma che originalità! Beh, visto che ce li hai rimessi in mezzo, cerca almeno di usare la testa": ed ecco come dev'essere nata l'idea dei Cyber-Droni ;-)
    Comunque sì, forse in questo caso l'ideale è proprio aspettare e vedersi gli ultimi due episodi insieme...

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    1. Deve essere andata per forza così, che poi parliamoci chiaro, con gli Stenza sarebbe stato un episodio migliore, perché Chris non avrebbe avuto paragoni con il passato lavorando su personaggi nuovi, ma abbiamo già visto che la sua promessa di non utilizzare vecchi nemici era degna di un marinaio, presto fatta presto dimenticata ;-) Cheers

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  3. Fortuna che ho visto la doppietta di episodi assieme, perché questa prima parte è stata tutta una lunga lungaggine per cercare di arrivare al vero finale. La parte irlandese mette tante domande nel paniere, ma la "guerra" che ci si aspettava fatta di teste volanti e cybermen che lasciano fuggire per troppo tempo i due marmittoni non riesco davvero a difenderla. Che poi, vedermi ripiombare all'improvviso quel Master non aiuta ad affrontarlo, il finale... [continua nel prossimo episodio]

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    1. Iniziamo dalla parte importante, auguri ;-) Passando a questa prima parte del nulla, hai fatto bene, perché è un lungo aspettare l'episodio successivo, il Master poi non era stato imprigionato in eterno? Ci vediamo di là, sono curioso del tuo parere. Cheers!

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