Siamo finalmente arrivati al tanto pubblicizzato finale
della dodicesima stagione di Doctor Who,
la prima parte per lo meno, perché anche questa volta Chris Chibnall mette
molta carne al fuoco e rimanda tutto di altri sette giorni, mi verrebbe voglia
di fare lo stesso ma ormai siamo in ballo, quindi balliamo!
Doctor per mettere in salvo i suoi, di fatto lì spedisce
nella tana del Cyber-Leone, una nave spaziale carica di centinaia di migliaia
di Cybermen lucidi, scintillanti e pronti all’uso, mentre Thirteen corre alla
ricerca di Ko Shamus, un mistico luogo di salvezza che dovrebbe essere un
pianeta, invece si rivela essere una persona (Brendan da vecchio? Boh chi lo sa,
il nome pseudo Irlandese forse mi ha distratto). Sta di fatto che l’episodio
prosegue introducendo elementi, evitando di dare risposte in un mare di noia e
confusione piuttosto desolante.
Sacha Dhawan con la sua recitazione sopra le righe, ha
l’ennesima occasione per raccontarci che tutto cambierà e niente sarà mai più
come prima, e non ci sono più le mezze stagioni, e si stava meglio quando si
stava peggio… Sì ma quando Chibnall? Quando? Basteranno i 65 minuti dell’ultimo
episodio di stagione (prevedo già lunghi pisolini durante la visione) a
risolvere tutte le sotto trame lasciate aperte, e magari anche a dare un senso
a questa dodicesima stagione? Ho parecchi dubbi, ma lo scopriremo a breve.
Il “cold open”, la scena iniziale prima della storica sigla
è notevole bisogna dirlo, l’impero dei Cybermen è ormai in rovina e potrà
tornare ad essere grande solo grazie ad un “credente”, il tutto raccontato mentre
parti mobili dei robot con la maniglia in testa svolazzano nello spazio
profondo.
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Nello spazio nessuno può sentirti urlare “DELETE! DELETE! DELETE!” |
Subito dopo la sigla però, lo scenario cambia, entriamo a
gamba tesa nella vita del “roscio” (lui si, davvero “ginger” per l’invidia del
Doctor) Brendan, un bambino trovato e adottato dai genitori arrivato dal nulla
in una cesta, un po’ Mosè un po’ Superman. Durante l’episodio ci vengono
raccontati alcuni momenti molto strambi della sua vita, Brendan cresciuto sopravvive
miracolosamente a colpi di pistola e cadute dalla scogliera, anche se la
domanda sorge spontanea: Che razza di problema ha Chibnall con le scogliere? È
dai tempi di Broadchurch che ne è
ossessionato.
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Non sapevo che il fiume Nilo arrivasse fino in Irlanda. |
L’episodio trattandosi della prima parte di un finale di
stagione, non offre risposte sull’identità di Brendan, potrebbe essere uno dei
“Timeless Children”? In qualche modo è legato al Cyberman solitario? Boh forse
lo scopriremo la prossima settimana.
Nel frattempo Doctor e la sua “Fam” (per me saranno sempre i
Tre Marmittoni) supportano i sopravvissuti umani nella lotta contro i Cybermen
guidati da Ashad, visto nell’episodio precedente The haunting of villa Diodati. Il primo dettaglio che balza agli
occhi è che questa puntata dovrebbe giocarsi un’enorme battaglia che però così
grande non è per nulla.
Certo i Cyber-Droni (delle ehm, teste di Cybermen volanti)
sono un’idea sfiziosa, ma difficilmente una serie come “Doctor Who” potrà
contare sul budget necessario per le ambizioni di una storia così, inoltre non
mi è molto chiaro l’utilizzo che Chibnall vuole fare dei Cyberman, il cui
principale obbiettivo è quello di assimilare altre forme di vita, non di certo
ucciderle, allora che diavolo sono quei fucili laser? No sul serio, non si
possono vedere.
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Ho capito, deve esserci stata una svendita di Cyber-capocce prima di questo episodio. |
La sensazione che ho avuto è che Chibnall abbia ripiegato
sui ben più celebri Cybermen, nel tentativo disperato di ingraziarsi i vecchi
fan, ma alla luce della loro caratterizzazione, non vedo molta differenza tra
questi personaggi (utilizzati così per lo meno) e altri generici avversari del
Doctor meno famosi, forse il piano originale era quello di utilizzare gli
Stenza? Introdotti proprio da Chibnall al suo esordio come showrunner della serie, e utilizzati poco (e male)?
Non lo so, più che aggiungere ripetutamente il prefisso “Cyber” davanti a tutte
le parole, come a voler ribadire la loro identità, non ci vedo questa grande
innovazione negli storici avversari del Doctor.
Bisogna dire che mostrare parte del volto di Ashad
(inquadrato spesso in primissimo piano), aiuta a migliorare l’espressività dei
Cybermen, affetti storicamente da una fissità degna del miglior Steven Seagal.
Ma l’episodio in se perde molto ritmo lanciandosi in svariati dialoghi troppo
lunghi e ben poco interessanti, come a voler far scorrere via questi 45 minuti,
in attesa del colpo di scena finale.
Sarebbe anche gustosa l’idea di mostrare gli umani come dei
rifugiati in fuga, un modo leggero di parlare del tema dei migranti, ma è
chiaro che la gestione Chibnal cerchi sempre di essere politica, ma senza
disturbare, con il risultato di sminuire i temi, utilizzandoli così male.
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I salvatori dell’umanità. Ok, abbiamo ufficialmente un
problema adesso.
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Il colpo di scena finale? Viene infilato giù per la gola
della trama, il ritorno in scena del devastato pianeta Gallifrey e del Master,
che non si sa bene come, ora è libero dalla prigionia in cui era finito nel
secondo episodio della stagione.
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Sono nove puntate che lo state ripetendo! |
Come al solito, vi ricordo la pagina dedicata a questa serie!
Allora i tre marmittoni ce li togliamo di torno alla fine della stagione? Tante frasi dell'episodio precedente fanno pensare ad un bel cambio. Qui non so com'è perché devo ancora vederlo. Forse me li vedrò di seguito.
RispondiEliminaTi consiglio di fare così, perché in questo episodio ancora non è accaduto niente, ma ormai ho l'abitudine dei post singoli quindi ho deciso di mantenerla. Sai che sarebbe solo un miglioramento per questa serie? Sono zavorra. Cheers!
Elimina"Chris, dove sono andati a finire tutti quei bei discorsi su nemici mai visti prima? Eh? Ancora i Cybermen! Ma che originalità! Beh, visto che ce li hai rimessi in mezzo, cerca almeno di usare la testa": ed ecco come dev'essere nata l'idea dei Cyber-Droni ;-)
RispondiEliminaComunque sì, forse in questo caso l'ideale è proprio aspettare e vedersi gli ultimi due episodi insieme...
Deve essere andata per forza così, che poi parliamoci chiaro, con gli Stenza sarebbe stato un episodio migliore, perché Chris non avrebbe avuto paragoni con il passato lavorando su personaggi nuovi, ma abbiamo già visto che la sua promessa di non utilizzare vecchi nemici era degna di un marinaio, presto fatta presto dimenticata ;-) Cheers
EliminaFortuna che ho visto la doppietta di episodi assieme, perché questa prima parte è stata tutta una lunga lungaggine per cercare di arrivare al vero finale. La parte irlandese mette tante domande nel paniere, ma la "guerra" che ci si aspettava fatta di teste volanti e cybermen che lasciano fuggire per troppo tempo i due marmittoni non riesco davvero a difenderla. Che poi, vedermi ripiombare all'improvviso quel Master non aiuta ad affrontarlo, il finale... [continua nel prossimo episodio]
RispondiEliminaIniziamo dalla parte importante, auguri ;-) Passando a questa prima parte del nulla, hai fatto bene, perché è un lungo aspettare l'episodio successivo, il Master poi non era stato imprigionato in eterno? Ci vediamo di là, sono curioso del tuo parere. Cheers!
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