martedì 18 febbraio 2020

Bad Boys (1995): Whatcha gonna do, when they come for you?

Una combinazione letale: l’uscita in sala del terzo capitolo della serie, mescolata alla mia passione per i film con Strambi Sbirri. Secondo voi potevo non dedicare un po’ di spazio a “Bad Boys”?
Ci sono poche cose che mi rispediscono con la memoria indietro nel tempo come la musica, la colonna sonora di “Bad Boys”, ad esempio, arriva dritta da un’epoca in cui la giusta combinazione di canzoni e un videomusicale martellante poteva “vendere” il film al grande pubblico meglio di tante campagne pubblicitarie, una tattica che Will Smith ha imparato bene a sfruttare per i suoi successivi successi.

La colonna sonora di “Bad Boys” è piena di titoli piuttosto clamorosi, fra questi il pezzo degli Inner Circle che ha idealmente dato il titolo al film (lasciatemi l’icona aperta, su questo punto più avanti ci torniamo), quello che per me resterà sempre la sigla di Cops, come ho già avuto modo di raccontarvi. Ma se proviamo ad ignorare classici assoluti come “Me against the world” di Tupac Shakur, il pezzo che ha trainato il film è stato sicuramente “Shy Guy” di Diana King che è uno dei primi che si sentono nel film, è la canzone che mi rispedisce all’estate prima dell’uscita del film che negli Stati Uniti ha invaso le sale ad aprile del 1995, noi, invece, abbiamo dovuto aspettare settembre dello stesso anno per vederlo, anche se nei piani originali avrebbe dovuto essere un film abbastanza diverso.

Quante volte l’avete rivista questa inquadratura? Ve lo dico io, in tanti l’hanno imitata.
Sì, perché il gatto e la volpe che ogni tanto tornano a trovarci sulla Bara (Don Simpson e Jerry Bruckheimer) avevano un piano piuttosto preciso per questo film: Beverly Hills Cop era stato un enorme successo, no? Quindi, perché non replicare la formula moltiplicando il numero di poliziotti protagonisti, se un solo Axel Foley è piaciuto così tanto al pubblico, questa volta giochiamocene due di comici, due come Dana Carvey e Jon Lovitz. Ehi! Dana Carvey? L’indimenticato Garth di “Fusi di testa” (1992) e uno dei volti storici del Saturday Night Live, come Lovitz, ma questi due tipi non vi sembrano parecchio… Beh, bianchi?

Sì, perché per nostra fortuna nel 1995 non avevamo il problema di dover distribuire i ruoli in base ad un finto buonismo di facciata che serva a far contenti tutti. Pensate che scemi, erano ancora tempi in cui si sceglievano solo gli attori giusti e con tutto il rispetto per Dana Carvey e Jon Lovitz che avrebbero regalato a tutto un gran tono da commedia, il regista aveva altri piani e il regista era uno dei nomi più maledetti (oppure adorati, lo lascio giudicare a voi) in circolazione ancora oggi ad Hollywood: Michael Bay.

“Stupido sexy Flanders Bay” (quasi-cit.)
Michele Baia arrivava da una lunga gavetta nei videomusicali (cosa vi dicevo lassù all’inizio?) ed era entrato nelle grazie di Don & Jerry proprio per via del suo talento visivo, per certi versi, una versione più giovane di quello che al momento era il numero uno della scuderia dei due produttori Tony, lo Scott giusto che nei primi anni ’90 stava spiegando al mondo come dovevano essere fatti i capolavori cinematografici.

Quando la sceneggiatura di “Bulletproof Hearts” finisce nelle mani di Michael Bay, al regista esordiente non piace quasi nulla, come dargli torto? Persino il titolo era piuttosto moscio. Nel tentativo di metterci un po’ di brio si parte alla ricerca di un paio di attori azzeccati. Arsenio Hall si è giocato la carta di dare un colpo di coda alla sua carriera, rifiutando il ruolo di Lowrey, decisione di cui il celebre comico si è pentito a vita (storia vera). La scelta per i ruoli di Marcus Burnett e Mike Lowrey è finita su Martin Lawrence e su Will Smith perché entrambi erano piuttosto lanciati con le loro rispettive sit-com televisive, “Martin” e “Willy il principe di Bel-Air” di cui potreste aver visto un paio di puntate in replica nel corso degli anni.

Bad boys, bad boys, whatcha gonna do / whatcha gonna do, when they come for you
Vi ero debitore di un’icona da chiudere, lo faccio subito. Con Lawrence e Smith a bordo il film assume subito quel tocco “black” che ha influenzato lo spirito del film e la sua notevole colonna sonora, il celebre pezzo degli Inner Circle negli Stati Uniti è sinonimo del programma televisivo “Cops”, quindi il suo ritornello scalza con facilità il moscissimo “Bulletproof Hearts”, diventando un tormentone, tanto che persino Smith è arrivato ad auto citarsi in un episodio della sua amatissima serie, nell’episodio 20 della sesta stagione di “The Fresh Prince di Bel-Air” quando a Nicky impediscono di vedere il film “Bad Boys”, Smith risponde: «Bad Boys, huh? What'cha gonna do?».

Marcus Burnett (Martin Lawrence) e Mike Lowrey (Will Smith) sono due amici di lunga data che lavorano come detective per la narcotici di Miami, alle prese con una grossa rogna: la bellezza di 100 milioni non dei soliti fogli verdi con sopra facce di ex presidenti defunti, ma tutti in eroina della mafia prima sequestrata dalla polizia e poi rubata dalla cassaforte blindata, un sospetto lavoro interno che potrebbe far chiudere l’intero reparto lasciando tanti bravi sbirri a casa senza lavoro, Burnett e Lowrey compresi.

Ehm, questo è il momento in cui leggete i miei diritti?
Il loro unico contatto sembra essere una delle (tante) ex fidanzate di Lowrey, la bella Maxine "Max" Logan (Karen Alexander) che, però, viene uccisa presto dai cattivoni, sotto gli occhi della sua migliore amica, Julie Mott (Téa Leoni) diventa così l’unica testimone, il fatto che voglia parlare solo con Lowrey, mette in moto tutti gli equivoci che terranno banco nel film.

Sì, perché “Bad Boys” si gioca la carta dei classici, modificando, però, un po’ la formula: i poliziotti sono sempre due, ma non opposti per colore di pelle o di età, oppure per il fatto di essere interpretati da un attore drammatico e uno comico. No, Lowrey e Burnett sono intercambiabili se non fosse per il fatto che il primo è uno scapolone ricco di famiglia che cambia più fidanzate che calzini, mentre il secondo un bravo padre di famiglia con la leggera (leggeriiiiiissima!) fissa per l’assenza di sesso casalingo con la bella, ma leggermente isterica moglie. Theresa Randle, di fatto una specialista nel ruolo di “Moglie di…” al cinema è stata sposata con Michael Jordan, con Spawn e con Martin Lawrence. Lascio giudicare a voi la qualità dei mariti, io sono mero testimone dei fatti qui!

Cioè testimone, il mio parere devo anche concederlo altrimenti che ci sto a fare qui, no? Ecco, siamo in tanti a trovare irritante la piega presa dalla carriera di Will Smith che ormai come unico scopo nella vita ha quello di interpretare il bravo padre in tutti i film in cui recita. Di più irritante di questa china paterna di Smith, trovo solo... Beh… Quasi tutta la filmografia di Martin Lawrence, uno che non trovo per niente divertente, appena di allontana dalla saga di “Bad Boys”.

"Arrenditi oppure ti costringerò a rivedere Big Mama"
Eppure, qui i due funzionano, Martin Lawrence alle prese con un personaggio sopra le righe e piuttosto monotematico riesce a non essere quasi mai urticante, mentre Will Smith era ancora nella fase della sua carriera in cui si godeva la vita, quindi funziona nella parte dello sciupafemmine spaccone che cita Michael Jordan quando gioca a basket. Mi rendo conto scrivendolo che probabilmente nel prossimo “Bad Boys for life” presto nelle sale, Smith potrebbe finire per interpretare entrambi i personaggi, ma affrontiamo un problema alla volta, nel 1995 i due erano ancora azzeccati per la parte.

Proprio come il terzo vertice del triangolo dei “buoni” del film, Téa Leoni in una variante ancora più per famiglie dell’infame ruolo (sempre disponibile per le attrici… That’s Hollywood baby!) della “prostituta dal cuore d’oro”, qui stemperato dal fatto che Julie Mott non è nemmeno una prostituta, ma solo una damigella in pericolo con le gambe chilometriche sempre ben in vista. Una parte in cui Téa Leoni riesce quasi a far dimenticare il cortocircuito di cliché del suo ruolo, tirando su un ruolo sensuale da finta svampita, con dei buoni tempi comici.

Non prendo più caffè, voglio solo Téa (ah-ah)
Sì, perché “Bad Boys” per lunghi tratti sembra più una commedia degli equivoci, in cui ogni tanto spunta Joe Pantoliano nel classico ruolo del capo di polizia che urla (e qui, gioca anche male a Basket) per ricordarci che, comunque, questo sarebbe sempre un poliziesco. Dettaglio che si tende a dimenticare per via di qualche lungaggine nel secondo atto, tutte dovuto al modo reiterato di prolungare la stessa gag di scambio di ruoli tra Mike e Marcus. Quindi, per lunghi tratti, più che un "Buddy cop movie" sembra un "Buddy movie" e basta.

Per garantirsi la collaborazione di Julie, Marcuss è costretto ad impersonare lo sciupafemmine Mike, mentre Mike finisce a badare ai figli del compagno, parola azzeccata quando si tratta di sbirri che in questa situazione suona ambigua, anche perché il film le pensa tutte per sottolineare ogni doppio senso. Alcuni momenti, bisogna ammetterlo, sono molto spassosi, come quando Martin Lawrence deve giustificare le foto di Will Smith sul muro e i legittimi sospetti di omosessualità sollevati dalla bella Julie, però alla lunga continuare e menarla con la stessa battuta stanca e per fortuna qui entra in azione Michael Bay.

Il mondo gira tutto intorno agli eroi di Michael Bay.
Per quanto esordiente Bay aveva le idee chiare: considerando la sceneggiatura monnezza, ha incitato in tutti i modi gli attori ad improvvisare quanto più possibile. Il risultato sono tutti i battibecchi più divertenti tra Mike e Marcuss che si punzecchiano costantemente su tutto, dal modo di guidare al modo di giocare a Basket, come battute molto simpatiche tipo quella su “A spasso con Daisy”.

Ma la specialità di Bay è l’azione ed ecco perché la scena iniziale che presenta i personaggi alle prese con un panino sgocciolante, la Porsche immacolata di Mike e un paio di sgherri da arrestare a colpi di astuzia e battutacce, è stata fortemente voluta da Michele Baia che ha richiamato gli attori sul set per girarla e dare più forza allo loro entrata in scena nella pellicola (storia vera). Ma dove “Bad Boys” dà il massimo è sicuramente nel finale, sì, perché il budget notevole, ma non esagerato del film (si parla di circa 20 milioni di fogli verdi con sopra le facce di alcuni ex presidenti passati a miglior vita) non permetteva a Michael Bay di fare proprio tutto quello che desiderava e quello che voleva, era devastare tutto!

Per questo pare che il regista abbia tirato fuori di tasca sui circa 20.000 dollari, per mettere un po’ di vitamine al finale, un trionfo di cura del dettaglio che da solo, è stata l’anticipazione della regia adrenalinica e sincopata che ha reso famoso (oppure famigerato?) il regista. Bay ha costretto gli attrezzisti a fare del super lavoro, prima nelle selezione delle armi usate in scena e poi per organizzare la coreografia di esplosioni durante la sparatoria finale che è un trionfo di gloriosa e caciarona ignoranza cinematografica («Hai dimenticato la carta d'imbarco» BANG!).

“Fai volare questa Bara, ti ho detto di far volare questa dannata Bara!”, “Non ha nemmeno le cinture, voi siete matti!” 
Se la scena di inseguimento sul camion, con i bidoni di etere lanciati in stile “Donkey Kong” è tiratissima e molto efficace, sembra solo un riscaldamento per la corsa in auto finale tra i protagonisti e il cattivone in fuga (l’azzeccato Tchéky Karyo, forse un po’ troppo sacrificato dalle gag del film), lanciati a velocità folle contro l’unico varco tra le barriere in cemento della pista d’atterraggio. Una scena che non ha perso un grammo della sua forza e che ci ha preparati a tutte le gioie che da lì a poco Michael Bay ci avrebbe regalato.

Insomma, “Bad Boys” è ancora oggi uno degli ultimi rappresentanti di quel cinema pieno di Strambi Sbirri che piace tanto a questa Bara, non proprio l’ultimo, perché per fortuna è arrivato anche un seguito, ma questa è un’altra storia.

32 commenti:

  1. Se non sbaglio lo vidi al cinema all'uscita ma non ricordo come la pensassi all'epoca. Probabilmente uscii soddisfatto anche perché ad ogni dannato passaggio televisivo me lo riguardo volentieri anche per la Leoni che all'epoca era veramente tanta roba. Concordo che in alcune fasi non pare per nulla un poliziesco ma una "commedia degli equivoci" con due poliziotti come protagonisti.

    (Ora aspetto con ansia il post del 2 dove citerai a memoria la scena con Reggie...)

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    1. Téa Leoni qui è perfetta in un ruolo sulla carta odioso, che lei riesce a rendere interessante, avere due chilometri di gambe è un vantaggio. “Bad Boys” a lunghi tratti funziona meno dei suoi modelli di riferimento, ma diventa super quando parte il Bayhem. Già pronto arriverà la prossima settimana insieme a Reggie e ad un paragrafo cestistico che potrebbe interessarti ;-) Cheers!

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  2. Visto anche io al cinema quando uscì, mi piacque parecchio, forse perché ancora Smith non se la tirava tanto e Lawrence era abbastanza sconosciuto (almeno per me) ma funzionava bene in coppia con l'altro. Ricordo anche una recensione del periodo dove dicevano che la cifra artistica di Smith era la logorrea e devo ammettere che non solo ci avevano azzeccato ma poi è rimasta uguale negli anni.
    La scena inziale, dove il cattivo dice alla tipa "falli sbavare" mi fa sempre ridere...
    Bay era il solito, forse più contenuto che nei successivi film, quindi più "digeribile". La fotografia, devo ammettere, ricorda molto quella di alcuni film di Tony Scott, non so se è un omaggio o un plagio del grande TONY...
    Su Lawrence, comunque, la penso come te, in ogni altra parte non mi ha mai fatto sorridere (figurati ridere). Téa Leoni, ex signora Duchovny, era un bel legno ai tempi, ricordo anche che sulla scia del successo ottenuto aveva girato anche lei una sit-com che avevano trasmesso anche qui da noi.

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    1. Se la logorrea era la cifra stilistica di Smith, su Lawrence cosa avevano da dire? La scena iniziale è Bay che riassume tutto quello che gli interessa, signorine comprese ;-) Senza lo Scott giusto, Michael Bay nemmeno esisterebbe, solo che Tony aveva tutta un’altra classe, e a parità di strapotenza visiva era anche un narratore migliore di Bay. Michele più o meno fino al primo “Transformers” (2007) aveva ancora un minimo e vago interesse per la storia, poi ha pensato di dedicarsi solo alla confezione dell’immagine, con risultati esagerati, ma niente, Tony con una mano dietro la schiena gli dava comunque due piste ;-) Cheers

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  3. E il terzo? Vale la visione? No, perche Willy ultimamente pare garanzia di film pacco...

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    1. Perché credo abbia ripiegato sul terzo capitolo di una sua serie storico? Ti saprò dire quando l’avrò visto. Alcuni parlano di miglior capitolo di sempre perché Bay non è più della partita. Mi sembra strano visto che le parti migliori dei primi due capitoli, erano proprio quella in cui Bay scatenava il Bayhem. Cheers!

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    2. Se vale la visione? Nì. Anzi sì dai, dei tre è il più fiacco, il primo resta iconico, il secondo era una caciara coi controfiocchi, questo fa una fatica bestia ad ingranare, i siparietti tra Mike e Marcus non sono vivaci e brillanti come nei film di Bay. Ecco, aperta parentesi su Bay, spesso bistrattato, è uno che mette quel qualcosa in più, perchè ha un gran mestiere ma soprattutto ci si diverte e si sente.
      Il terzo per paradosso funziona di più nei momenti drammatici e assai meno in quelli che vorrebbero essere divertenti.
      La parte finale comunque merita, la prima l'ho trovata più stanca del Marcus pensionato.
      Allerta spoiler: Zio Smith credo vorrà tornare in un quarto capitolo, magari con un Martin Lawrence in secondo piano...

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  4. L'unica scena che ricordo è quella del piccoletto fatto di extasy che va a casa del capo ( sempre se non è il secondo capitolo), per il resto per me è un filmettino da pomeriggi tutti uguali di metà anni 90, sul divano con gli amici e la cannetta che gira, quindi dimenticabile.
    Quando parli di Bay e Scott mi viene da pensare che questo bad boys è la versione sminchiata di l'ultimo boy scout! :D

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    1. Quello è il secondo. Esatto è un film proprio così, poi partono le scene d’azione e allora diventa un film da vedere, i momenti action hanno proprio un altro passo, per il resto del tempo è Bay che morde il freno. Ma la filmografia di Michele è quella sminchiata dello Scott giusto. Bay ha il potere di Tony Scott ma senza la responsabilità ;-) Cheers

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  5. Il primo "Bad Boys" non si scorda mai. Il numero di volte che l'ho visto non riesco nemmeno a contarle, VHS prima, DVD poi e ora speriamo nel terzo capitolo. Il seocndo fu una grande delusione, ricordo che uscito dal cinema mi sembrava che mi avessero rotto il regalo di Natale.

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    1. Ho letto il tuo parere, devo dire che ho sempre amato di più i modelli originali a cui “Bad Boys” strizza l’occhio, quindi questo (e il seguito) per me sono due divertenti versioni che sfoggiano i muscoli, una variante esplosiva sul tema ;-) Cheers

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  6. Quando Bay mi faceva ancora ben sperare.
    Infatti poi ha buttato fuori un filmone come The Rock.
    Peccato che dopo sia arrivato Armageddon. E con esso un insano proposito da parte del qui presente di pigliare Micheluzzo a coppinazzi fortissimi dietro le orecchie.
    Qui abbiamo un Bay non ancora troppo vanesio e innamorato di sé stesso. Che riesce ancora a caratterizzare a dovere sia i personaggi che le relazioni, con particolare riferimento all'amicizia e al rispetto che si prova nei confronti di persone con cui si lavora da una vita, e che si conoscono come e addirittura meglio di quanto si conosca sé stessi.
    Anche se...riguardandolo col senno d poi, le avvisaglie ci sono già, purtroppo.
    Le dinamiche tra i due protagonisti ricordano quelle dei classici "buddy movies", ma il tutto é molto più grezzo e raffazzonato.
    Lo si potrebbe imputare al fatto che siamo negli anni 90, ragazzi. Ormai la sbornie, i lustrini e i fasti del decennio precedente sono agli sogoccioli. Già si parla di crisi.
    In realtà ci si dovrebbe rendere conto che a Bay interessa altro.
    Così come Snyder di certi fumetti ha guardato solo i disegni...lui del TONY ha guardato solo le ESPLOSIONI.
    Inutile nasconderlo: in parecchi punti ricorda una versione stracciona dei grandi classici.
    I due 48 Ore, i vari Arma Letale e il Beverly Hills Cop firmato dallo Scott giusto sono di un'altra categoria, gente.
    Persino Eddie Murphy, che non ho mai giudicato mister simpatia, da solo se la cava meglio della coppia Smith/Lawrence. Soprattutto del primo, che era bravino ma sinceramente aveva già iniziato a scocciare.
    Per forza, ce lo rifilavano in tutte le salse.
    Qui lui e il suo socio vorrebbero fare i simpatici ma risultano irritanti. Anche se, messi insieme...no, risultano irritanti il doppio.
    Col fracasso che fa non é un caso che venisse usato come film dimostrativo per i vari servizi dedicati ai primi impianti home teatre.
    Era proprio il classico film che mettevi su a casa giusto per bullarti con gli amici delle casse nuove di zecca.
    "Oh, rimanda indietro che non ho capito un'esplosione!!"
    Ma tutto sommato...per Bay nutrivo ancora delle speranze.
    Poi é arrivata la meteora, come con Dylan Dog.

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    1. “The Rock” è la sua Guernica, e gli è andata bene, perché era stato proposto prima a Tony (storia vera). Cheers!

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    2. Ma che vi ha fatto di male Armageddon?

      Cast di prima scelta, trama buona, azione, battute da duri vecchio stile, momenti comici, momenti drama e gran colonna sonora.. io lo riguardo sempre con piacere.

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    3. Non lo so, ma sono sicuro che la Bara Volante se ne occuperà, tempo di gestire un paio di post e poi partiamo alla caccia del meteorite ;-) Cheers

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    4. Anche io non sono così "cattivo" su Armageddon, sarà perché c'erano Bruce e anche quella strappona di Liv Tyler, sarà per il cast stellare, sarà che comunque era realizzato veramente bene. Mai sopportato Ben "carciofone" Affleck, ma c'erano tanti di quei bravi attori che sopperivano alla sua presenza, senza contare la mitica canzone degli Aerosmith "I don't want to miss a thing", tra l'altro il singolo di maggior successo della band, con annesso video. Ci sono diverse battute ma manca un pò d'ironia, se proprio vogliamo trovare un difetto.
      Discorso "The Rock", rivisto combinazione ieri sera, anche questo è un film bello, senza se e senza ma (almeno a mio parere). Mi piace soprattutto il fatto che Nick Cage non faccia il super poliziotto della situazione, in questo caso è un biologo molecolare con il distintivo, anche se poi anche lui si dà da fare, relegando il ruolo a quell'attempato (ma ancora ginnico) Sean Connery. Poi c'è tutto il Michele Baia che conosciamo, compreso inseguimento su Ferrari gialla, ovviamente distrutta alla fine... Comunque se a distanza di 24 anni si fa ancora vedere, significa che è invecchiato bene!! Anche qui come cast, in ogni caso, non si scherza per niente! Ciao

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    5. Trattieni l’entusiasmo, il meteorite punta dritto verso questa Bara ;-) “The Rock” è stupendo anche quando sbaglia, è bellissimo perché esagera, non ha senso ma non cambierei nulla, Nicola Gabbia è sopra le righe ad ogni scene e per questo viene voglia di tifare come lui, Sir Sean Connery ci ricorda che il più figo 007 di sempre è sempre lui e Ed Harris incarna il concetto di epica. Cassidy da Alcatraz, passo e chiudo! ;-) Cheers

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    6. Armageddon a una prima visione mi piacque e divertì, neanche poco, ma in seguito l'ho ridimensionato.
      The Rock invece si difende alla grandissima ancora oggi, sia i tre personaggi principali che quelli di contorno mi conquistano.

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    7. Ma poi vogliamo parlare della colonna sonora di "The Rock"? Io ancora ogni ogni tanto parto a cantarmela da solo (storia vera). Cheers!

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  7. Bad Boys Whatcha gonna do, when they come for you? Cassidy XD.

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    1. Ah io lo so cosa farei, ho visto tante puntate di “Cops” e tutti i film giusti ;-) Cheers

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  8. Ecco perché non disdegno mai troppo Michael Bay, perché ci ha regalato questo gioiellino ;)
    Mi ci vedo in macchina io e te, tu Willy ed io Martin, a fare cosa? a cantare, sai cosa :)

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    1. Saremmo proprio un bel quartetto, Bad boys for life ;-) Cheers

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  9. Caciarona, ma divertente.
    Classico film che adoravo da adolescente, ma che oggi ( almeno al cinema ) non rivedrei.

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    1. Vero, anche se Bay sul grande schermo fa sempre il suo ;-) Cheers

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    2. Lo ributtassero in sala, correrei a vederlo, dandogli il gas facendo finta di avere una Porsche.

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  10. Tempi d'oro! Chissà se Bay stesso ha diretto il trailer, che ricordo pura dinamite.
    Sai che forse hai sciolto un antico enigma? Perché mai Arsenio Hall di punto in bianco ha accettato di fare lo "strambo poliziotto" nella serie TV "Martial Law" accanto a Sammo Hung? Ora ho capito: stava cercando di recuperare l'errore di Bad Boys :-P

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    1. Direi proprio di si, gli è rimasta talmente sul gozzo che dopo ha cercato alternative in giro, devo studiarmi il trailer, anche io lo ricordo fortissimo, ti farò sapere per il prossimo post sui "Ragazzacci" ;-) Cheers

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  11. La scena iniziale del film ha un che di Pulp Fiction mi sa ? Non che la cosa mi dispiaccia anzi.Stima massima per un regista che rinuncia ad'un quinto del suo stipendio per una scena d'esplosione,anche Spielberg girò scene di tasca sua per Lo Squalo,e anche lui era agli inizi,quando si dice volersi imporre e farsi strada. Ah dimenticavo la Leoni,quando qualche mese fa ho visto il film ho pensato "questa è la migliore Bay-Girl di sempre",davo per scontato che nessuno potesse superare ne tantomeno raggiungere la Megan Fox di transformers 2 ma mi sbagliavo,(degustibus naturalmente)quei capelli scuri gli stanno da Dio,molto meglio del biondo che porta sempre.

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    1. Anche secondo me, non è mai più stata sensuale come in questo film. Bay è partito con intenzioni serie, non è un caso se è ancora oggi uno dei nomi più grossi in circolazione, che la sua idea di cinema piaccia o meno. Cheers!

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  12. Bad Boys è un classico. Opera prima - e maxima - di Bay, che all'epoca aveva trent'anni e aveva voglia di stupire e fare esplodere le cose in parti uguali. Tantissime parti...
    La colonna sonora fa un gran bel lavoro, il montaggio è qualcosa di delirante, le sparatorie e gli inseguimenti sono girati da maestro, e il finale è una bomba.
    A chi critica Michael Bay rispondo canticchiando "bad boys, bad boys..."

    p.s. Nel terzo si è anche regalato un cameo!

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    1. Quando l'ho visto spuntare nel terzo film ho esultato, mamma mia quanto mi è mancato il Bayhem nel terzo film. Qui davero era un ragazzo pronto a spaccare tutto, in linea di massima l'ha fatto, anche tanto ;-) Cheers!

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