domenica 26 gennaio 2020

Doctor Who - 12x04 - Nikola Tesla's Night of terror: AC/DC

Con addosso la depressione di Marvin l’androide paranoide dopo lo sconfortante episodio 12x03, mi sono gettato sulla nuova puntata di Doctor Who, e devo dire che questa settimana le cose sono andate (un pochino) meglio. Ma prima di qualunque altra cosa, una scelta musicale, la più ovvia del mondo!

Nina Métivier scrive una puntata che è una dichiarazione d’amore a Nikola Tesla, un personaggio che secondo le parole di Thirteen ha anticipato il ventesimo secondo con le sue invenzioni, ed è interessante che la serie più amata (malgrado gli ascolti in picchiata) dagli Inglesi, sia così spudoratamente “British” anche nella narrazione.

Diamoci da fare, questo commento non si scriverà da solo!
Il Nikola Tesla interpretato da Goran Višnjić è sicuramente tra le note positive della puntata, un geniale inventore opposto in tutto, specialmente nella strategia, ai freddi calcoli di Thomas Edison (Robert Glenister) qui rappresentato come un abile uomo d’affari, uno in grado di monetizzare dalle invenzioni (altrui). Una critica al capitalismo Yankee scritta con il pennarellone a punta grossa ok, ma se non altro coerente nella gestione della serie da parte di Chris Chibnall, che sull’argomento si era giù esibito nell’episodio 11x04 - Arachnids in the UK.

“Capitalismo” (cit.)
Bisogna anche dire che Tesla è stato affidato all’attore giusto, lontano dallo stile etereo (e ammettiamolo, inarrivabile) di David Bowie in “The Prestige” (2006), Goran Višnjić ci regala un Nikola Tesla molto umano specialmente nei difetti, qualcuno che avrà anche avuto il talento ma non ha potuto emergere al suo meglio. Farlo interpretare all’uomo che è subentrato a George Clooney nel cast di “E.R. - Medici in prima linea” è una scelta quasi geniale, non so quanto voluta ma sono dettagli che mi piace notare. Certo il fatto che per lunghi tratti dell’episodio, Tesla sembri uno dedito a piani da super cattivo dei cartoni animati (il raggio mortale? Sul serio!?) rientra invece nelle zone di bassa marea dell’episodio.

Quello che vi viene raccontato è che il ventesimo secolo sarebbe stato migliore se solo Nikola Tesla fosse stato più spietato nel perseguire il vile denaro, un messaggio che a ben pensarci è più cinico di quello che l’atmosfera della puntata lascerebbe intendere, ma risulta comunque affogato in un episodio che sa un po’ troppo di lezioncina. Ciao bambini, questa settimana parliamo di Nikola Tesla che era un grande inventore!

Tesla ha avuto un’idea. Avete capito no? Per via della lampad… Ok la smetto!
Se non altro le dinamiche tra Doctor e Tesla sono piuttosto riuscite, due spiriti affini, con la nostra Thirteen evidentemente emozionata nel conoscere qualcuno con cui condivide la scintilla del genio. Per una volta Tesla che entra nel Tardis capendone al volo il funzionamento, risulta un momento speculare all’entrata di Thirteen nello studio di Tesla, che è beh, più piccolo delle sue aspettative.

Ci sarà un motivo se è considerato un genio no?
Ovviamente non può mancare l’elemento fantasy trattandosi di “Doctor Who”, qui rappresentato dagli alieni Skithra, quasi un caso di rigenerazione dei cattivi, che sembrano tanto i Racnoss dell’episodio dell’era Russell T. Davies intitolato “The Runaway Bride” (ah bei tempi!). Solo che questa volta le minacciose creature somigliano più a scorpioni che a ragni, ma considerando che in natura questi animali pieni di zampe extra sono nemici naturali, è troppo sperare in una puntata con la guerra tra gli Skithra e i Racnoss vero? La BBC non ha tutti questi soldi da spendere in trucco ed effetti speciali.

Il budget langue, almeno a giudicare dall’abbondante utilizzo dei primi piani.
Di differente di sicuro l’approccio dei diversi (anche se sono lo stesso personaggio) Dottori nei confronti della specie, Ten li aveva spazzati via senza farsi troppi problemi, Thirteen concede loro una possibilità di comportarsi in maniera decente, e poi si vede costretta a dar loro una clamorosa bacchettata sulle mani, zampe, insomma quelle robe lì.

Accenni di una differenza di approccio, forse un pochino più femminile da parte del primo Dottore donna di questa serie? Sono io che cerco la luce alla fine del tunnel? Probabile, perché in se “Nikola Tesla's Night of Terror” somiglia ad un episodio scritto dagli Skithra, o che per lo meno rende onore al lodo modus operandi: Sembra ottenuto mettendo insieme i pezzi sparsi presi qua e là dalle vecchie puntate della serie.

Chiaro che una serie che è in giro da così tanto tempo (e spazio) come “Doctor Who” non possa proprio puntare sempre all’originalità totale, ma il VIP proveniente dalla storia qui ben rappresentato da Nikola Tesla, gli alieni invasori e la morale finale, che funziona anche bene, ma sa un po’ di frase da Baci Perugina («Il presente è loro. Io lavoro per il futuro, e il futuro è mio»). Non siamo proprio davanti ad una delle puntate più strabilianti di sempre, intrattiene non lo nego, ma procede un po’ a strappi, anzi oserei dire che in certi momenti va a corrente continua e altri a corrente alternata. Battuta tremenda, ma comunque meno peggio di quelle che Nina Métivier mette in bocca ai suoi personaggi.

Un saluto troppo moderno? Meglio il classico Bro-Fist?
Per il resto devo dire che Thirteen sta emergendo forte in acqua quattro sul fronte della pro-attività tipica del Doctor, da qualche episodio sembra nuovamente in grado di anticipare i suoi avversari restando un passo avanti a loro sul piano dell’intelletto, piccoli margini di miglioramento che comunque fanno piacere.

Restano statici i “three stooges” che coprono il ruolo di Companion, Graham (il più vecchio) fa le battutine giovanilistiche, e in questo episodio risultano un po’ meno inutili, solo perché vengono divisi piuttosto presto e mandati a svolgere piccole mansioni che puntualmente non riescono a portare a termine con successo. Qui le cose sono due, possiamo iniziare a chiamarli Larry, Moe e Curly, oppure sarebbe seriamente ora di lasciarli in panchina per sempre.

Ci sono! Puntata in cui il Doctor incontra i tre marmittoni e abbiamo risolto!
Anche perché anche in questa puntata, Tesla nel ruolo di “companion” (di lusso) ruba la scena, facendomi riflettere sul fatto che forse sarebbe meglio affiancare di volta in volta al Doctor un personaggio storico come fatto in Spyfall - Parte 2, almeno al netto dei risultati ottenuti dalla stagione fino a questo momento. Time Out Cassidy!

Dopo Ada e Noor, due che hanno contribuito massicciamente allo sviluppo dei nostri attuali computer, e Nikola Tesla, il cui genio qui è stato molto (tanto!) semplificato ad “Inventore del Wi-Fi”... Per caso Chris Chibnall sta tentanto di portare timidamente avanti una sotto trama orizzontale che riguarda personaggi storici e computer? Sono io che vado alla disperata ricerca di segnali positivi dalla sua gestione? Forse avete ragione.

“Che stai leggendo Doc?”, “Niente, solo l’ennesimo papiro della Bara Volante”
Si perché al netto del risultato finale “Nikola Tesla's Night of Terror”, è una puntata tutto sommato guardabile che ora sembra una piccola boccata di aria fresca, ma di cui alla lunga temo non ci ricorderemo poi molto, se non che ah sì! In una puntata il Doctor incontrava Nikola Tesla. Fine.

Dopo un’intera stagione d’esordio e quattro episodi della sua seconda da showrunner, la più grossa critica che posso muovere a Chris Chibnall è quella di aver tolto il brio a “Doctor Who”. Gli episodi peggiori della gestione Russell T. Davies oppure di quella Steven Moffat avevano quella marcia in più che le rendevano comunque frizzantine. Non tutte erano perfette (anzi!), però la sensazione era quella di guardare una serie brillante, spontanea, insomma viva. Ecco quella scintilla dopo un’intera stagione d’esordio (e quattro episodi) sta seriamente iniziando a mancarmi, a questo punto una lezioncina diligente su Nikola Tesla, potrebbe non bastare più. Staremo a vedere, intanto vi ricordo la pagina dedicata a Doctor Who.

12 commenti:

  1. Dai che in questo episodio andiamo meglio. Tra l'altro Goran somiglia più di Bowie a Tesla. L'ho trovato molto credibile. Belli anche gli scorpioni quando corrono per la città e ribaltano cose e loro stessi. E i primi piani sul makeup della Regina ci stavano tutti perché era perfetto, mi ricordava quello di Tim Curry in Legend.
    Concordo sui tre inutili companions (o zavorre?)

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    1. Decisamente si, Bowie era più adatto nella dimensione della storia di Nolan, che aveva bisogno di un personaggio più etereo. Anche a me sono piaciuti i primissimi piano intensi (quasi horror) all'inizio, ma alla lunga l'abuso ne ha fatto perdere l'effetto, molto belli gli alieni a corpo intero, ma costa meno un primo piano sull'attrice truccata solo sul viso ;-) Cheers!

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    2. L'hai vista struccata? Te la consiglio. Una vera bellezza

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    3. No ma ho controllato ora, direi: Urca! Speriamo la recuperino per qualche ruolo più di primo piano, non sarebbe una novità per questa serie, era già successo a Karen Gillan e Peter Capaldi. Cheers!

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    4. Beh, non essendo lei del tutto nuova al Who-verse (aveva già partecipato a The Sarah Jane Adventures) un recupero "serio" nella serie principale non sarebbe affatto una cattiva idea ;-) Così come questo non è affatto un cattivo episodio, per di più con dei cattivi Skithra assai migliori (nonché memori dei mitici Racnoss) dei precedenti e dimenticabilissimi Dregs... a questa stregua, mi può star bene anche un Tesla che si perda qua e là in piani da "raggio della morte" ;-)
      P.S. I companions? A questo punto, forse funzionerebbero meglio come "semplici" guest stars a cadenza non regolare...

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    5. Anche Jenna Coleman era stata recuperata da un episodio precedente

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    6. Vero, ma la bellissima, impeccabile ed insopportabile Clara tendo a rimuoverla, colpe del personaggio non di certo di Jenna Coleman. Cheers!

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    7. Per altro dopo la vostra imbeccata, leggevo che Anjli Mohindra ha lavorato con Mark Gatiss nel suo “The Dead Room”. Tra un po’ metto su una campagna elettorale per averla a bordo del Tardis come si deve ;-) Cheers!

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  2. Su Tesla, da fan di Araki, ti consiglio vivamente VITE BIZZARRE DI GENTE ECCENTRICA, un volume di episodi auto - conclusivi dove si trova la sua biografia a fumetti NIKOLA TESLA - ECCENTRICO TESTARDO.
    Bellissimo volume, cosi' come la storia in questione.
    Disegnata, tra l'altro, con uno stile ultra-realistico davvero inusuale.
    The Prestige mi e' piaciuto tantissimo. E l'ho trovato molto "Arakiano", nei contenuti.
    Per le bizzarrie, per il comportamento ossessivo dei personaggi al limite della psicosi e per i giochi di prestigio. Di cui Araki e' autentico fanatico.
    In Jojo si trovano moltissimi rimandi alla prestidigitazione. E in un altro fumetto, MASHONEN B. T., il protagonista sconfigge gli avversari ricorrendo a trucchi e superandoli in astuzia.

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    1. Grazie per la dritta, prima o poi dovrò aprire il vaso di Pandora di Araki ;-) Cheers

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  3. L'ho messo su una settimana fa e niente, appena sono saliti magicamente su quel treno sono caduta vittima di Morfeo.
    L'ho ripreso, non trovando comunque di che esaltarmi, che Goran Višnjić (grazie crtlc/v) è bello e buono come lo ricordavo dai tempi di ER, che l'amore per Tesla è ben riposto, ma la storia ingrana fin là.
    Tra l'atro ho trovato mal gestiti molti passaggi, tra i companion che non si mai come utilizzare, e quell'aggeggio di teletrasporto che compare all'improvviso per salvare la situazione. Mah.
    Fortuna che [continua nel prossimo episodio...]

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    1. Un episodio non tedioso di cui ci dimenticheremo presto, forse ricorderemo solo che Tesla è stato tra i personaggi storici incontrati dal Doctor e poco altro, Morfeo sicuramente ha più attrattiva di questa puntata ;-) Cheers

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