giovedì 23 gennaio 2020

Cena con delitto - Knives Out (2019): Signori, la noia è servita

Lo ammetto candidamente, non sono un grande appassionato di gialli classici. Questo non mi ha mai impedito di apprezzare tutti quei libri di Agatha Christie che ho letto in vita mia oppure i classici “Whodunit”, che da zio Alfred Hitchcock giù fino a “Invito a cena con delitto” (1976) ti trasformano in un piccolo investigatore improvvisato.

Ecco, proprio “Invito a cena con delitto” mi sembra il titolo più vicino a questo film, anche perché il titolo italiano ci da dentro di gomito (...Ciao Terry!) per accostare idealmente le due pellicole. “Knives Out” è il classico film che di solito in uno strambo Paese a forma di scarpa piace, perché le orge di attori al pubblico Italiano sono sempre gradite (questa frase mi è uscita inutilmente ambigua…), e bisogna dire che in questo film ci sono veramente TUTTI, il direttore del casting ha caricato la pellicola a pallettoni, con la precisa intenzione di tirare nel mucchio degli spettatori colpendo indiscriminatamente tutti, dalle signore che ai tempi guardavano Miami Vice (Don Johnson) fino ai ragazzi che oggi seguono Tredici (Katherine Langford).

Una foto a caso di Chris Evans, perché io penso alle lettrici della Bara Volante (tutte e quattro)
Chiaro che un giallo classico, con un cast che raduna molti dei miei preferiti abbia attirato anche me, salvo che alla scoperta del nome del regista, ero già pronto a passare ad altre attività più pericolose, tipo portare a spasso il cane. Avete mai portato a spasso un dalmata? È come legarsi volontariamente ad un treno in corsa, dovrebbe essere considerato sport estremo.

Penso che pochi nomi, siano in grado di sollevare sommosse popolari come quello di Rian Johnson. Parliamo subito dell’elefante nella stanza, il suo Episodio VIII era un pasticcio, ma non mi ha urticato come Episodio VII, però al maledetto GIEI GIEI Abrams è stato concesso tutto (anche dirigere un altro Star Wars con risultati imbarazzanti) mentre per Rian Johnson? Petizioni ridicole minacciate in rete per mettere fuori canone il suo film. Ma tanto è già al lavoro sulla prossima trilogia di Star Wars di cui lo ammetto candidamente (sono più in vena di trasparenza di Ana de Armas in questo film), mi interessa un accidenti, ormai ho occhi solo per The Mandalorian. Fine del paragrafo dedicato a Guerre Stellari, giuro! Tanto domani ne parleremo diffusamente.

“Una petizione ti rendi conto? Per far cancellare il film. Poi chiediti perché dilagano i terrapiattisti”
Rian Johnson ha diretto tre dei migliori episodi di Breaking Bad di sempre (“Fly”, “Fifty-One” e “Ozymandias”. Scusate se è poco) guadagnandosi un credito infinito tutto bruciato con “Looper” (2012). Se mi leggete da un po’ – poveretti voi – dovreste sapere che non sono uno di quelli che ama etichettare i film come “Capolavorò!” oppure “Cagata pazzesca” come invece è molto di moda presso molti cinefili in rete, ecco per “Looper” devo usare questi termini, perché il primo tempo era un film fighissimo che tutti vorrebbero vedere solo sulla base della sinossi, mentre il secondo tempo una porcata che non sapeva dove andare a parare.

Il buon Johnson è così, ha un buon occhio per la regia, ma secondo me quando una storia deve scriversela, si salvi chi può, perché ogni volta finisce per buttare dentro alla trama troppa roba, che ogni volta non utilizza o peggio, utilizza male, infatti “Knives Out” è la sagra dello spreco, in questo caso di attori. Trattandosi di un giallo, per non rovinare la visione a nessuno lo scrivo a chiare lettere, da qui in poi SPOILER!


Sapete quale sarebbe stato un bel finale? Si scopre che Plummer in realtà è Kevin Spacey!
La storia inizia come tutti i crismi del giallo classico, l’ottuagenario scrittore di gialli Harlan Thrombey (Christopher Plummer) muore in circostanze misteriose dopo una cena in famiglia che nel titolo italiano sembra centrale, molto più che nel film stesso, infatti per essere precisi avrebbero dovuto intitolarlo “Dopocena con delitto”. L’investigatore brillante e armato di favella assoldato da un misterioso mandante per indagare è Benoît Blanc, interpretato da un Daniel Craig che viene paragonato per via del suo accento impossibile al pollo dei Looney Tunes, peccato che se vedrete il film doppiato, non ve ne accorgerete nemmeno (il miglior doppiaggio del mondo!).

Daniel Craig in una delle rare volte in cui sembra addirittura vivo (a differenza degli ultimi 007)
Qui dovrebbe iniziare la parte in cui tutti i membri della famiglia Thrombey hanno un buon motivo per uccidere il vecchio e provare ad ereditare, peccato che Rian Johnson prima spenda parecchio tempo ed impegno per presentarci tutti i personaggi, salvo poi con una svolta, decida di passare come una pialla su tutti quanti, riducendo il tutto ad un giallino con tre personaggi.

Tutta la parte iniziale della storia vede protagonista l’infermiera del signor Thrombey, Marta Cabrera (una Ana de Armas bellissima e perfetta nel ruolo) che ha un piccolissimo problema: la ragazza di fronte ad una menzogna pronunciata oppure anche solo ascoltata, vomita compulsivamente. Quindi qui le cose sono due, se in un giallo hai un personaggio che grazie a questo trucchetto è fisicamente impossibilitato a mentire, o sta dicendo la verità, oppure sta mentendo spudoratamente anche sulla sua condizione. Considerando che tutta la parte iniziale ruota attorno a Marta, nel gioco del “Whodunit”, vi dico subito che la mia soluzione del giallo, era una trama molto meno banale di quella scritta da Rian Johnson, e visto che escludo di essere diventato di colpo il più grande giallista del mio condominio, direi che la strada scelta da Johnson non è proprio la migliore.

Una foto a caso di Ana de Armas, perché io penso ai lettori della Bara Volante (tutti e nove)
Si perché di fatto la prima tesi, raccontata in prima persona dalla vicende di Marta, invece di venire rigirata, capovolta e rivoltata come dovrebbe accadere in un giallo classico, di fatto viene solo confermata, al massimo aggiungendo dettagli in corso d’opera, ecco perché ad esclusione dell’infermiera, del detective di un personaggio che entra in scena con l’etichetta “CATTIVO” appiccicata sulla fronte, il resto del nutrito cast è solo costosa tappezzeria.

Prendiamo ad esempio solo i miei tre prediletti? Iniziamo per cavalleria dalla signore.
Jamie Lee Curtis complici gli occhiali, sembra il suo personaggio nella serie tv Scream Queens, però con un completo rosa invece che nero, il registro con cui Jamie Lee recita è quello grottesco e sopra le righe della serie tv di Ryan Murphy e Brad Falchuk, ma dopo una sfuriata piuttosto comica, Jamie Lee finisce in panchina in attesa dell’assegno.

La tappezzeria più costosa in circolazione.
Toni Collette, che solitamente è una specie di barometro umano della (buona) qualità di un film, qui forse va anche più sopra le righe di Hereditary, anche per lei sembra di vedere la continuazione del suo personaggio di Velvet Buzzsaw, dopodichè, grazie per essere stata con noi Toni, gli assegni verranno consegnati alle undici.

"Alle undici? Non si era detto alle dieci e trenta?"
Michael Shannon, ha la faccia del principale indiziato solo per il fatto di essere Michael Shannon, ma l’aspettativa disattesa del pubblico, sembra più merito del direttore del casting che di una geniale mossa di Rian Johnson.

Sospettato numero uno, due, tre e mille.
Si perché se vai a vedere un film come “Knives Out” te lo aspetti anche di vedere il detective di Daniel Craig fare il monologo finale con tanto di “spiegone”, ma il problema è che la parte comica non mi ha fatto molto ridere, anzi quasi per nulla, perché la scena dell’inseguimento in auto più lento del mondo, è divertente solo sulla carta, non tanto per il (non) ritmo che Rian Johnson prova a donarle.

Inoltre “Knives Out” che ha una solo svolta (la lettura del testamento) che però sembra ancora parte della sinossi del film, resta una trama piatta e senza guizzi, basta dire che i cani di casa Thrombey, avevano già identificato buoni e cattivi fin dal primo minuto, come nota subito il detective. Solo che lui é stato pagato per investigare, i cani anche se più efficaci e meno verbosi, nemmeno un osso da masticare.

Quindi cosa serve avere un cast del genere, se poi non lo utilizzi? Cioè Frank Oz erano vent’anni che non compariva come attore da questa parte della macchina da presa, hai anche lui ma invece di fare un film corale, riduci tutto ad una storiella con tre personaggi, in cui ogni svolta è spiegata per filo e per segno. No, non ci siamo.

"Ma questa è FCD, feniclidine. Polvere d'angelo. Tu lo sai l'effetto che ha sui ragazzi?" (Cit.)
Niente Rian, mi dispiace ma io e te proprio non ci troviamo, il che è un peccato, perché nel panorama del cinema americano contemporaneo, popolato di biopic di cantanti defunti e super calzamaglie, trovare un film originale, non tratto da nessun’altra fonte scritto e diretto dal regista del film, ormai è una rarità totale. Però alla fine l’unica trovata positiva di questo film, è che mi ha fatto venire una voglia matta di andarmi a rivedere “Signori, il delitto è servito” (1985), quello sì un film che davvero sapeva giocare con le caratteristiche del giallo classico, sfruttando al meglio il suo nutrito cast e con addirittura tre finali possibili. Questo film invece? Sto già iniziando a dimenticare il suo unico finale, fate un po' voi.

40 commenti:

  1. A questo giro caro Cassidy dissento, a me il film è piaciuto (mmhh... e con questo termina la capacità argomentativa delle 8 di mattina di una delle tue 4 lettrici; a prpos: grazie per Chris) Diciamo che l'ho vissuto più come una parodia (intelligente) che come un whodunit; la parte propriamente gialla più che sul chi è stato se la gioca su: riuscirà il tal personaggio a cavarsi dai guai? Noia zero, sarebbe però da testare a una seconda visione. Il cast è sprecato, è vero, ma visto che i film con la collezione di attoroni non mi attirano non ci piango sopra...

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    1. Figurati di nulla, ha fatto tutto Chris ;-) Avrei potuto apprezzarlo come parodia se mi avesse fatto ridere, i tentativi del registi di strapparmi una risata sono caduti nel vuoto, problema mia evidentemente, ho passato quasi tutto il tempo a pensare svolte di trama tutte più avvincenti di quelle che vedevo accadere sullo schermo, e ribadisco, non ho nessuna ambizione da scrittore, anzi! ;-) Cheers

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    2. Alla fine era funzionale però e Johnson non riduce tutto a macchiette avide. Poi anch' io mi sono divertito e le 2 ore non hanno minimimamente pensato, anzi. Ormai per me trovare un film appassionante ad Hollywood è come quasi trovare un ago in un pagliaio. XD Un giallo brillante quindi davvero ben fatto. Solo ora temo per il sequel dove speriamo non voglia strafare.
      Riguardo la scrittura, in effettu ormai o abbiamo quelli che vogliono fare gli autori completi a tutti i costi o i così dettu mestieranti che girano sceneggiature minimali con svolgimento da pilota automatico.
      Molto bella la fotografia che mette in risalto i marrone del legno della casa. In quest' epoca di fotografia digitale smarmellante o acida ci vuole trovare ancora lavori così curati.

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    3. Più vedo film così, più mi mancano i film d’azione anni ’80 e ’90, che non avevano pretese, erano guardati con schifo da troppi e non si fingevano più grandi di quello che erano. Il panorama attuale lo trovo deprimente, se tra le nuove uscite di pregio ci sono film così, ridatemi le videoteche ;-) Cheers

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  2. ANCHIO CARO CASSIDY IL FILM è PIACIUTO.

    certo la storia è un po traballante ma mi è piaciuto lo stesso .

    mini spoiler : alla fine del film una signora ha detto al marito . il colpevole è sempre il più figo .

    e io : ma allora è Don Jonson!!!

    rdm

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    1. Don Johnson sull'argomento “figoseria” ancora porta a scuola tutti ;-) Ogni tanto mi gioco la quota “Film che è piaciuto a tutti tranne a me”, ecco, direi che questo film rappresenta bene la categoria. Cheers!

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  3. Allora... il film non l'ho ancora visto per cui ho saltato a piè pari tutta la zona spoiler perché una visione gliela voglio dare appena possibile.
    Su Breaking Bad invece io ho trovato l'episodio The Fly abbastanza insulso... boh non avrò capito l'intenzione. Mentre su Star Wars concordo pienamente e lo sai benissimo😀😀😀

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    1. Su Star Wars domani diamo fuoco alle poveri ;-) “The Fly” ha una trama che persino Rian non poteva sbagliare: Jesse e Walter danno la caccia ad una mosca. Infatti se ci pensi ha fatto su un castello anche lì, però per una volta uno di quei castelli che si lasciano guardare, tipo quelli Scozzesi. Cheers!

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  4. Carabara, non ho visto il film - credo sia andato bene considerato che si pensa già ad un numero due delle indagini del pollo dei Looney Tunes - e ti rubo solo un sec per fare il precisetti e segnalare che Hitch non amava i Whodunit che al suo occhio erano il contrario del suspense e ne ha diretti ben pochi. In Io ti Salverò, per esempio, Hitch non è tanto interessato a chi sia l'assassino quanto a filmare i sogni - con l'aiuto di Sal Dalì - e principalmente alla storia di un uomo senza memoria che si innamora della sua psichiatra che è attratta dal tizio PROPRIO perché è una indifesa tabula rasa. Potrei continuare, ma esiste un limite anche al tuo grado di tolleranza alla altrui prolissità. Invito te e gli altri tombaroli alla lettura del bellissimo libro intervista di Truffaut in cui il regista della Finestra sul cortile apre una finestra sul suo metodo e moventi. Ciao ciao

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    1. No ci sta tutta la precisazione perché è stata una leggerezza da parte mia nel tentativo di riassumete (si vede che non sono proprio capace di farlo) e dare un’introduzione al post. Il libro di Truffaut è sulle mie mensole a casa Cassidy ed ogni tanto me lo vado a consultare, quindi faccio mea culpa per la leggerezza iniziale. Però metà libro/intervista Hitch spiega come lui proprio non abbia mai amato il meccanismo del “Whodunit” malgrado continuassero a proporgli sceneggiature di quel tipo, per fare ammenda vado a ripescare un film di Hitch a caso, per rifarmi la bocca dopo questo film che non ho digerito. Cheers!

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  5. Sono una delle 4 lettrici ma Chris Evans non mi sconfinfera. (MA come mai è senza barba nella foto?)
    Frank Oz almeno maneggia preservativi usati e non usati?

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    1. So che piace, ma nel film ci sono attori e attrici per tutti i gusti. Non maneggia preservativi, non maneggia Maestri Jedi verdastri, non maneggia FCD, maneggia solo testamenti, per me è un grave spreco di Ozitudine! Cheers

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  6. Ma questo non è un film.. è una zuppa! Sia di attori che di contenuti! Mi sembra di capire che il troppo stroppia. Io passo.

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    1. Esatto! Non avrei saputo dare una definizione migliore :-D Cheers!

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    2. No, quelli sono "Justice league" e "L' ascesa di Skywalker". XD

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    3. Trattieni il tuo odio mio giovane apprendista, domani ti servirà tutto ;-) Cheers

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  7. Mi sono fermato allo spoiler perché mia moglie è amante dei gialli e questo pensavo proprio di vederlo insieme a lei... Va beh, magari una chance gliela do lo stesso, perché da quello che ho letto della tua recensione mi sembra che il principale difetto che hai trovato sia lo spreco degli attori, difetto al quale potrei anche passare sopra.

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    1. Si quello è decisamente uno dei difetti, ma anche la trama non è che mi abbia proprio convinto in pieno, però sono curioso di conoscere il tuo parere ;-) Cheers

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    2. JJ che faceva fare 2 minuti a Von Sydow ed un personaggio macchietta alla Christie che compare poco è molto peggio secondo me. XD

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    3. Stiamo grattando il fondo del barile, ma ti vedo carico a pallettoni per il post di domani ;-) Cheers

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  8. Ottimo lavoro Cassidy complimenti per questa bellissima recensione magistrale come sempre ��������

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  9. Guarda l'importante è che non è stato il maggiordomo, allora lo vedo :D

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  10. Da quanto ho capito pare un ibrido: un po' giallo, un po' parodia. Ma, sempre da quanto scrivi, non riesce a fare bene nessuna delle due cose.
    Una possibilità gliela darò lo stesso per via di Ana de Armas. Ma solo ed esclusivamente per lei! :-)

    Quindi? Affiliamo i coltelli per domani? O preferiamo qualcosa di classico tipo "Festa delle Mazzate (a J.J.)" come i Simpson insegnano? Anzi, rilancio! Tanto J.J. lo incrocerai ancora nella tua vita quindi ti propongo proprio la "Festa delle Mazzate (a J.J.)". Ogni volta che tratterai una sua pellicola sarà giornata di festa qui alla Bara.

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    1. Che è anche l’unico motivo di interesse del film, anche perché è la più brava (la più bella non serve nemmeno sottolinearlo). Mi piace! Che sia la Festa delle Mazzate (a J.J.)! :-D Cheers

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  11. Ero partito prevenuto proprio perché mi aspettavo un pollaio d'attori il cui ego difficilmente può essere contenuto da un set, invece - come fai notare - è solo una costosa tappezzeria. (Chiamare Shannon a fare da lampadario è un crimine!) Così come mi aspettavo Craig Poirot, e invece... appena dice "Un'ultima domanda", mi rendo conto che è Colombo? Daniel gigioneggia, fa il finto tonto o il vero tonto, gli manca un bassotto e l'occhio un po' strabico e poi è il primo film apocrifo del Tenente Colombo :-D
    P.S.
    Da ragazzo ricordo un amico dell'epoca che per un pomeriggio si ritrovò a dover badare ad un dalmata: ricordo solo che lo vedevo volare, attaccato al guinzaglio. Quel mio amico, tapino, credeva di essere lui a portare a spasso il cane, invece era l'esatto contrario :-D

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    1. Si, il mini richiamo al tenente Colombo ha suscitato esclamazioni anche nel mio cinema, segno che c'erano un bel po' di giallofili d'antan...cosa che mi fa sempre piacere...
      Che poi, ripensandoci: uno dei difetti che trovo spesso alle trasposizioni televisive della Christie è che gli attori intercambiabili da fiction non rendono giustizia ai personaggi dell'autrice che sono sì bidimensionali ma molto archetipici (=stereotipi fatti molto bene) In questo caso bisogna almeno dire che il loro dovere: Christopher Plummer è un ricco patriarca tirannico perfetto ecc ecc. l'unico per cui mi piange veramente il cuore è proprio Michael Shannon, che dopo avergli visto mangiarsi il film ne La forma dell'acqua qui è veramente sprecato...

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    2. Dovrebbe essere almeno una multa da pagare per lo spreco di Shannon! Peccato che Peter Falk da ancora diverse piste a "James Blonde" per il resto tu sai cosa possono fare quei portatori di anarchia maculati, tu sei testimone oculare ;-) Cheers

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    3. Pensa che in "La Forma dell'acqua" era già alla prese con un personaggio un po' monodimensionale, in roba tipo "Take Shelter" (2011) oppure in "Boardwalk Empire" titaneggiava ;-) Cheers

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    4. Concordo con Cassidy, Shannon è un attore titanico che in ognuno dei suoi tantissimi film è riuscito ad essere diverso: con pochi gesti sapienti sa creare personaggi diversi - senza trucchi, maschere o altre diavolerie usate dagli attoroni da Oscar! - e tutti assolutamente credibili. La primissima volta che l'ho incontrato è in "13. Se perdi... muori" (2010) dove faceva una sorta di "arbitro" nelle roulette russe clandestine: pensavo fosse davvero un rifiuto umano chiamato a recitare se stesso. Quando l'ho rivisto in un altro film non assomigliava neanche da lontano a quel personaggio: con un semplice gioco di occhi, bocca e corpo Shannon sa essere persone totalmente differenti come gli attori da Oscar manco si immaginano.
      @Polymar75 (fra parentesi, mitico nickname ^_^) Felice che gli spettatori in sala abbiano colto anche loro la mia idea di un Daniel Colombo! :-P

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    5. Troppo bravo per i ruoli di primo piano e troppo famoso e talentuoso per fare solo il caratterista, sembra precipitato da un altro tempo in cui si recitava diversamente. Ci sta il ruolo "alimentare" come questo, ma si vede anche qui che non si è adagiato sugli allori lui, e il film ad averlo utilizzato poco e male. Cheers!

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  12. Divoro libri di Agatha Christie da quando ho imparato a leggere quindi per me l'uscita di un film così nel 2019 dopo anni che non se ne vedevano è già manna dal cielo a prescindere. Se poi, almeno nel mio caso, lo trovo anche divertente a tratti, ben recitato, girato e fotografato con molti degli spunti tipici del whodunit ma anche sterzate dal genere non indifferenti, non posso che esserne felice. Insomma, a me è piaciuto molto.

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    1. Sono felice che ti sia piaciuto, ma il buon vecchio Rian si è fatto la fama del grande decostruttore che smonta le regole, ma le regole per poterle aggirare, devi prima conoscerle, e su questo ho parecchi dubbi, sono sospettoso come il suo detective ;-) Cheers

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  13. Ma com'è che non sapevo che Johnson avesse diretto degli episodi di BB e proprio quei 3 episodi?
    E com'è che dopo quella petizione, dopo l'uscita dell'episodio IX ora elogiano tutti l'VIII con tanto di Rian che gongola su twitter?
    I misteri dei giorni d'oggi, molto più intriganti di questo giallo che sbaglia proprio lì dove un giallo non dovrebbe sbagliare: la soluzione del caso, che è piuttosto ridicola, che viene mostrata troppo presto.
    Quanta tappezzeria (ma anche che tappezzeria: una casa da invidia si ha, se si scrivono gialli)!

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    1. I fan di Star Wars sono volubili, anche troppo, e vale il principio del chiodo scaccia chiodo. Quelle tre puntate sono micidiali, ma Rian è bipolare, può fare il primo tempo di "Looper" e poi il secondo tempo di "Looper" ;-) Avercene di tappezzeria così, buona per altri sei o sette film! Cheers

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  14. Quando vedo le ammucchiate di cast mi viene da pensare che l'importanza delle cose che ha da dire il film sia inversamente proporzionale al grande cast. Ormai sono vaccinato alle ammucchiate dei grandi nomi e quando ho visto il poster a parete intera di Knives Out ho letto i nomi con gli occhi sgranati e l'espressione "wow" in faccia.
    Poi ho visto pure Ana de Armas e non ho avuto più dubbi: no, non si può vedere un film con Ana de Armas e così tanta altra gente famosa. Ognuno andrà a levarle minutaggio. E poi ho letto "diretto da Rian Johnson" e ho avuto come un WTF bloccato nella trachea, e l'ho bucato in sala.

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    1. Direi che hai portato tutte giustificazioni ottime ;-) Cheers!

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  15. Ecco ora puoi recensire Invito a cena con delitto! E non dire di no! Voce proviene da vacca su muro!

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    1. Non mi sbilancio, ma mi sono già sbilanciato ;-) Cheers

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