Perché limitarsi ad uno, quando possiamo avere un altro capitolo a sorpresa della rubrica
dedicata a Tony… Lo Scott giusto!
“The Hunger”, il film d’esordio di quello giusto di casa Scott, da noi in uno strambo Paese a forma di scarpa è molto più famoso con il suo chilometrico titolo Miriam si sveglia a mezzanotte. Tra il 1997 e il 2000, traendo proprio ispirazione dal film di Tony, il produttore Jeff Fazio ha creato una serie tv con più o meno le stesse atmosfere torbide e affascinanti.
“The Hunger”, il film d’esordio di quello giusto di casa Scott, da noi in uno strambo Paese a forma di scarpa è molto più famoso con il suo chilometrico titolo Miriam si sveglia a mezzanotte. Tra il 1997 e il 2000, traendo proprio ispirazione dal film di Tony, il produttore Jeff Fazio ha creato una serie tv con più o meno le stesse atmosfere torbide e affascinanti.
Il risultato è appunto “The Hunger”, due stagioni, un totale
di 44 episodi in fila per sei col resto di due, della durata di poco meno di
mezz’ora ciascuno. Ma se Walter Hill ha lavorato sul formato antologico horror
per il piccolo schermo con Tales from the Crypt, lo stesso ha fatto anche quello figo di casa Scott, perché la serie nelle
vesti di produttore vede proprio la presenza di Tony e ridley Scott.
A voler essere precisi, Tony ha anche diretto due episodi, il
suo è uno dei nomi più in vista tra i registi coinvolti, tra i quali possiamo
trovare anche Russell Mulcahy, ma
anche Jake e Luke Scott, i nipoti nel nostro Tony, figli di quell’altro con la
mania per le robe filosofiche.
La struttura di “The Hunger” è volutamente retrò, episodi autoconclusivi
legati insieme solo dai temi trattati (sesso, denaro, potere, soldi, perché la
“fame” non deve essere solo quella di sangue) tutti introdotti da un anfitrione
di lusso, un po’ come per la vecchia “Alfred Hitchcock presenta”.
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Lo zio Tony se la ride, perché tanto lo sa che possono anche moltiplicarsi gli Scott, ma quello giusto resta sempre lui. |
Il guardiano della cripta che introduce e tira le fila di
ogni episodio in questa serie, cambia di stagione in stagione, il primo è Terence Stamp che cede
il ruolo a David Bowie, uno che nel film che ha ispirato questa serie, ci recitava per davvero.
La serie in uno strambo Paese a forma di scarpa per un po’ è
passata anche in televisione, è uscita in edicola e se v'interessa, al momento
la potete trovare su Amazon Prime, dove mi sono visto un po’ di episodi, anche
se quelli che interessano di più a questa rubrica sono, ovviamente, quelli
diretti da Tony Scott. Pronti? Andiamo!
Episodio 1x01 - La spada
Il primo episodio della serie introdotto da Terence Stamp, porta
subito il marchio di fabbrica di Tony Scott, forse il suo marchio più
distintivo di tutti. Il montaggio frenetico? Le immagini ultra patinate? La
palette cromatica? Ma va! Il caratteristico berretto da baseball (ex) rosso
porta fortuna di Tony! Qui lo troviamo sulla testa di Terence Stamp, a dirla
tutta stona con il monologo barocco che l’attore è impegnato a recitare, ma quello
proletario di casa Scott ha finalmente trovato il modo di dirigere anche il suo
berretto preferito, grande mossa!
L’episodio tratto da un racconto di Robert Aickman, parla del
ricco e strafatto James Chandler (Balthazar Getty), spedito dal padre ad una
conferenza di cosmetici a Londra, in alternativa ad un periodo di
riabilitazione in qualche clinica americana. Che è un po’ come il “Garage
Italia” di Lapo Elkann, una roba del tipo gioca con le macchinine e smettila di
fare casini.
A Londra James non trova nessuna tentazione... Ma va, figurati
in un posticino piccolo ed isolato come Londra, ci saranno mai delle
tentazioni? Naaaa! Infatti, la prima sera il ragazzo finisce in uno strambo
locale di spogliarelli dove la ragazza non solo si spoglia, ma si lascia
trapassare da parte a parte dalla lama di una spada. Una spada vera, non è una
metafora giuro! Cioè un po’ lo è, però... Vabbè, avete capito!
Trattando con il suo, diciamo agente, James ottiene di avere
la bella Musidora (Amanda Ryan) tutta per sé e qui Tony Scott ci dà dentro
ricordandoci tutto il suo passato e la lunga militanza nel mondo dei videoclip
e della pubblicità. La chicca vera restano le musiche, in un momento di autocitazione pura, la contorta storia d’amore tra i due ragazzi, ha come sottofondo
“You're So Cool” di Hans Zimmer, direttamente dalla colonna sonora di Una vita al massimo.
La storia si conclude in tragedia come prevede la tradizione
di Romeo e Giulietta e Terence Stamp tira le fila parlando del fatto che non
esistono rose senza spine. Non proprio una storia super avvincente, però lo
stile della regia di Tony Scott è sempre riconoscibile e bisogna dire che il
ruolo di “padrino” di questa serie, l’ha preso molto sul serio.
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Metafora. No, al massimo quella spada è meta dentro, non lo vedi!? |
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"Senti ma a te piacciono i film di Sonny Chiba?" |
Episodio 2x01 - Sanctuary
Il primo episodio della seconda stagione di “The Hunger” alza
di molto l’asticella, la puntata è andata in onda nel 2000, quindi la regia di
Tony Scott è già quella della seconda metà della sua carriera, da Nemico Pubblico in poi per capirci.
Montaggio serratissimo e “frame freeze” ci introducono al
nuovo anfitrione (e protagonista dell’episodio) David Bowie che qui interpreta
il provocatorio artista Julian Priest, idolatrato nel mondo, ma irraggiungibile,
una specie di Salinger dell’arte che vive in un penitenziario abbandonato. Però,
ricordate, il principio è sempre lo stesso: i poveri sono matti, i ricchi, invece,
sono eccentrici.
A cercare un'udienza con l’artista è Eddie Foden (quella
faccia da schiaffi di Giovanni Ribisi), ferito da un colpo di pistola si
trascina fino al penitenziario anzichè al più vicino ospedale e, malgrado, l’interrogatorio
a distanza del sospettoso Julian, ottiene addirittura udienza.
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Il Duca bianco, con il camice che rende onore al suo soprannome. |
Eddie è un artista che scalpita per emergere, secondo lui
Julian è il passato, un residuo di un’era ormai fuori moda, lo scontro tra i due
sarà inevitabile e, ovviamente, con colpo di scena (sanguinolento) finale, non
imprevedibile, ma piuttosto metaforico ed efficace. Tra tutti gli episodi che ho
visto di questa serie, questo è a mani basse il migliore e vi dico solo che in uno intitolato
“Menage a Trois” (1x02) ci recitano Karen Black e Lena Headey, ma questo resta
comunque migliore quello dello Scott giusto.
“The Hunger” è piena di stile come il film da cui è
idealmente ispirata, un altro esempio di quanto potesse essere prolifico quello
giusto di casa Scott. Che dite chiudiamo con il consueto schemino della “Scottitudine”?
Eccolo che arriva!
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Quando si finisce per dare priorità a Giovanni Ribisi piuttosto che Lena Headey. Poi ditemi che non vado a fondo delle mie rubriche a tema! |
The Hunger
(1997-2000)
Se lo avesse diretto
Ridley?
Sarebbe un oggetto di culto citato da tutti e visto da quasi
nessuno, proprio come molti film dello Scott sbagliato. Ma siccome ci ha
lavorato più Tony che Ridley dev'essere dimenticabile per forza.
Nel paragone diretto,
resta comunque molto meglio di:
Non ho visto gli episodi che Ridley ha diretto per serie tv
come “Mogul” e “the Informer”, lavori antecedenti a “I duellanti” (1977).
Quindi, Tony viene dichiarato vincitore in attesa di “Raised by wolves”, in
uscita del 2020, prodotta da HBO con la collaborazione di Ridley. Ah! Lo vedete
che questa rubrica sta sortendo qualche effetto? La senti la competizione
Ridley, eh?
Risultato parziale
dopo il Round a sorpresa:
Oh mamma! Sai, perché mi batte el corazon? Ho visto Tony
Scott! Ho visto lo Scott giusto! Ue’ mammà innamorato so!
Ah, cosa mi ha evocato il nome Musidora... hai presente Irma Vep di Assayas? Riferimento casuale?
RispondiEliminaAssolutamente non casuale, ho tagliato via un paragrafo dal post, perché stavo deviando dal tema, quindi ti ringrazio per avermi riportato subito sul pezzo ;-) La ragazza nell’episodio usa Musidora come nome d’arte, ed è proprio un omaggione ad Irma Vep, che fin dal suo anagramma (di “vampire”) si lega a filo doppio ad una serie nata da una costola di “Miriam si sveglia a mezzanotte”, che tra tutti i film moderni sui vampiri, è ancora uno dei più sottovalutati. Cheers!
EliminaCredo di non averla mai sentita nominare... Almeno gli episodi di Scott credo vadano recuperati. O va recuperata per intero?
RispondiEliminaPer un po’ è passata anche sulle nostre televisioni, ora la trovi su Amazon prime. Io la sto guardano a tempo perso, anche perché ogni episodio è slegato quindi puoi davvero vedere solo qualche puntata oppure tutte, quelle dirette dallo Scott giusto sono gli episodi migliori, anche se puntate succulente non mancano. Cheers!
EliminaMi sembra che l'avessero trasmessa su TMC o qualcosa del genere, forse Italia7, mi sembra anche di aver visto un paio di episodi... Comunque sembra carina, poi la brevità degli episodi aiuta sicuramente la visione!!
RispondiEliminaNiente, ogni articolo che scrivi e che ci avvicina (inesorabilmente) al termine della rubrica mi fa pensare a quanto manchi il nostro TONY e quanto poteva ancora dare al mondo del cinema...
Sembrava davvero un buontemp(T)ony, lui e il suo cappello.
Mi dispiace solo non aver trovato un’immagine di Terence Stamp con il berretto di Tony in testa per il post, appena ho un minuto per pasticciare magari cercherò di estrapolarla. Sono certo di averla vista per caso su qualche canale italiano, ma sono una chiavica a rintracciare i passaggi tv quindi confido nei lettori della Bara Volante che invece sono chirurgici ;-)
EliminaPer il resto concordo, le sto provando tutte per sfilacciare la rubrica aggiungendo capitoli, non ho fretta di tornare nel “mondo” dove l’altro Scott è rimasto l’unico in attività. Cheers!
Tra l'altro Terence Stamp è un altro grande che merita di stare nell'Olimpo degli attori che ci hanno segnato. Il Generale Zod è uno dei villain meglio caratterizzati che esistono!
EliminaAmen! Ma lanciava carisma fuori dallo schermo, per altro ha tanti ruoli mitici in carriera ;-) Cheers
EliminaQuindi mi stai dicendo che anche in passato facevano serie tv basate su film? Incredibile! Allora non è un invenzione degli ultimi anni! La prossima volta cosa mi dirai? Che anche in passato si facevano film da serie tv?
RispondiEliminaLa serie non l'ho vista ma potrei anche provarla ;)
“Mission: Impossibile” diretto da Brian De Palma nel 1996, ispirato alla serie tv “Missione impossibile” del 1966… Oddio viviamo nel 2019 alternativo! Dove Biff è corrotto, potente, e sposato con tua madre! (cit.). No scherzi a parte, le novità sono sempre vecchie idee a cui qualcuno passa una mano di bianco ;-) Cheers!
EliminaEh, ma mai che quel Brian abbia un idea nuova!
EliminaRicordiamo anche una pallottola spuntata e Norberg... era bianco!
Nel dubbio aggiungerei anche un «Netflix merda!» che va sempre di moda ;-) Cheers
EliminaCarabara, ti ringrazio di cuore per ricordarmi che vivo in un universo in cui possiamo chiamare un tizio Balthazar Getty che non viva tra le pagine colorate di un fumetto. Mi pare di capire che tu sia un fan di Tony Scott - sei stato discreto nell'accennare alla cosa, ma io ho afferrato - e ti farà quindi piacere sapere che noi del think tank della IDW Publishing stiamo pensando ad una versione a fumetti densa di pagine colorare di Miriam si sveglia a mezzanotte a cui stanno già lavorando i miei amici ed ex allievi Franco ed Art Baltazar ( Teeny Titans o Itty Bitty Mask ndr ). So che stai riflettendo sul fatto che nemmeno Matt Groening ha osato tanto e naturalmente hai ragione: pensa a La Pimpa, ma sotto acido. Probabilmente a Tony e ad Duca sarebbe piaciuta. Ciao ciao
RispondiEliminaSi ho scelto per questa rubrica la via dei toni (ah-ah) bassi, del sussurrato piuttosto che urlato, insomma lo stile della Bara Volante, infatti apprezzo che tu lo abbia notato grazie ;-) Per altro se escludiamo il terribile (per me) “The Judge” (uno spreco di Robert Duvall), il vecchio Balthazar Getty ha una filmografia breve ma intensa, potrebbe tornare spesso su questa Bara perché è uno che compare in tanta roba, magari non giusta giusta, ma giusta che qui piace ;-) Certo che un fumetto su Balthazar disegnato da Baltazar prende a schiaffoni anche le trovate di Matt, a Tony e David sarebbe piaciuto, ma anche a me, quando esce? ;-) Cheers!
EliminaUna vera sorpresa.
RispondiEliminaCi speravo, ma non me l'aspettavo.
Che si ispirasse a "Miriam" l'avevo intuito, visto il titolo.
Ma non sapevo che IL TONY fosse coinvolto direttamente nel progetto.
Si scopre sempre qualcosa di nuovo.
Visto su Odeon, a notte fonda, quando l'emittente stava tirando i suoi ultimi anni di vita.
Grande canale, comunque.
Al momento della sua nascita a me e ad altri ha permesso di gustarci un sacco di film horror, thriller, poliziotteschi e spaghetti western.
Avevano dato persino LA CASA!!
E poi, il meglio del meglio della produzione italiana.
Lenzi, Bava, Fulci.
Film con UN TRANQUILLO WEEK END DI TERRORE (non DI PAURA), GHOULIES, LO SQUARTATORE DI NEW YORK, MANIAC, MACABRO ed altri me li ero beccati tutti li'.
Dunque...serie un po' altalenante, come dici tu. Ma con gli episodi accomunati sempre da un finale bastardissimo. Quasi un antesignano di Black Mirror, per certi versi.
E la presenza del grande Bowie era un valore aggiunto.
Da riscoprire, senz'altro.
Magari non ha avuto il successo sperato, ma ha sicuramente ispirato tante altre cose venute dopo.
Il capitolo a sorpresa, serve per quello, quando l’ho visto spuntare su Amazon Prime mi sono gettato con tutti i canini. Ecco allora era Odeon il canale, stiamo tracciando un identikit ;-) Sulla gagliardaggine del canale Oden, sta raccontando tutto il Zinefilo, ed io ogni mercoledì gongolo con la sua rubrica. Cheers!
EliminaMa pensa te, continua la maledizione per cui mi sono perso tutto Scott giusto. Nel 2002 mi sono abbonato alla neonata Sky ma in pratica l'unico canale che vedevo avidamente era Canal Jimmy. Nel mare magnum di serie TV che faceva c'era anche questa "The Hunger" ma proprio non mi incuriosiva, malgrado lo spot andasse in onda tipo mille volte al giorno. Non so perché non mi ispirasse, ma stavo già seguendo dieci serie al giorno e a questa ho rinunciato. A saperlo che era dello Scott giusto...
RispondiEliminaQuindi tracce di questa serie anche su Canal Jimmy, chissà dove l’avevo (intra)vista io ai tempi allora. Ci sono episodi anche altalenanti come qualità, però quelli dello Scott giusto non passano inosservati ;-) Cheers!
EliminaNon avevo la mitica Canal Jimmy a farmi da supporto "seriale", ma ho avuto comunque la fortuna di vedermi The Hunger sugli altri canali in chiaro che l'hanno programmata (Odeon, Italia 7 Gold, ecc.). Grandi anfitrioni Stamp e Bowie... In particolare, ricordo una beffarda chiusura di (beffardo) episodio da parte del Duca:
Elimina(Iniziando con fare serafico) "Dio ama tutte le sue creature ..." (concludendo con fulmineo sarcasmo) "Non è vero! AH AH AH!" ;-)
Confermo ho visto anche quell'episodio, Il Duca bianco perfettamente a suo agio nel ruolo per altro, ma vabbè, lui era perfettamente a suo agio in tutta la galassia ;-) Cheers
Eliminadi questa serie ricordo vividamente un solo episodio, quello della ragazza per ogni occasione… un tipo incontra una bella figliola, si innamorano, passa una settimana e lei diventa completamente diversa caratterialmente. Dopo un altra settimana, casalinga provetta. La seguente, ninfomane perversa. Quella dopo, dominatrice sadica. Il gioco finisce male e lei muore tipo di mercoledì… il ragazzo attende col cadavere in braccio il Lunedì… che arriva e magicamente………………. Bellissimo.
RispondiEliminaNon ci sono ancora arrivato a quell'episodio, ma ora ho la scimmia per vederlo ;-) Intanto ti do il benvenuto sulla Bara Volante, qui i clown sono visti con occhio buono. Cheers!
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