Non sono solo i buoni a fare la storia del cinema, molto
spesso i cattivi sono altrettanto iconici, e questa rubrica è tutta per loro,
quei fantastici bastardi che amiamo odiare, cattivi fino al midollo: B-b-b-b-b-b-b-bad,
bad to the bone!
Nome: Al Leong
Amiamo odiarlo perché:
Ha recitato in TUTTI i film che contano, senza mai pronunciare nemmeno una singola riga di dialogo, nemmeno mezza parola. Certe facce appartengono al cinema, quella di Al Leong parla da sola. Senza bisogno di parlare.
Se non bastasse un film pieno di Cinesi che fanno cose credibili per un piccola comunità cinese (tipo celebrare i loro riti), a stordire il pubblico americano del 1986, ci hanno pensato anche tutti gli elementi fantasiosi di Kung-Fu che caratterizzano la pellicola. Quanti altri film di Carpenter avete visto con di mezzo le arti marziali? Ecco, un altro motivo che rende questo film una mosca bianca.
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Il Maestro dirige (con sigaretta) il leggendario Al Leong... Troppo mito in un foto sola! |
Arma letale (1987)
Proprio il finale è una bomba assoluta, ogni volta m'incanto a guardare la scena nel deserto, in cui Richard Donner muove la macchina da presa intorno a Murtaugh solo in piedi, come l’ultimo pistolero del West, ma dove ogni volta vado veramente già di testa, è la scena della tortura, dove compare il mitico Endo, ovvero i baffoni del grande
Al Leong, una vita da cattivaccio nei film d’azione, senza mai nemmeno una linea di dialogo pronunciata in carriera!
Il colpo di genio di Landis è quello di mettere tra le fila dei meccanici al lavoro, anche il mitico Al Leong, l’uomo che al cinema faceva il
pericolosissimo sicario armato nei film. Lo vedi e pensi che tra un attimo si metterà a
sparare come fa sempre, rompendo le uova nel paniere ad Axel. Perché tanto dopo due film lo sappiamo che Axel farà qualche casino dei suoi, l’abilità di un grande della commedia come Landis è dilatare i tempi, far aspettare la “battuta finale” al pubblico giocando con le sue aspettative. Ecco perché quando arrivano dei veri sicari prezzolati al servizio del viscido Ellis De Wald (Timothy Carhart) ad eliminare i meccanici e a prendere il loro posto, avviene in maniera veloce e comunque comica, con la vernice rossa da auto al posto del sangue.
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No, nemmeno questa volta Al Leong riuscirà a pronunciare una sola parola (eroe!) |
Fuga da Los Angeles (1996)
Il personaggio più spassoso di tutti è Hershe, nome che in pratica significa “La sua lei” e infatti… E’ un uomo! Un vecchio commilitone di Jena che lo ha lasciato a spasso a Cleveland, provocandone di fatto l’arresto. Un po’ come se il Mente del primo film (il mito Henry Dean Stanton), avesse cambiato sesso e qui Carpenter si gioca un vero colpo di genio: a chi facciamo interpretare il personaggio? Facile: alla leggendaria Pam Grier, la diva sexy della Blaxploitation! Cosa c’è di più ironico di far interpretare un transessuale ad una che ha fatto girare più di una testa nei (pochi) panni di Coffy o di Foxy Brown. Ah! Quando sentite dire che il primo ad affidare un ruolo di rilievo a Pam Grier dopo anni di assenza è stato Quentin Tarantino, ricordatevi che “Jackie Brown” è uscito solo l’anno dopo “Escape from L.A.” e segnate un'altra tacca alla cintura di John Carpenter!
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Dite grazie al Maestro, per averci restituito Foxy Brown! (e Al Leong sullo sfondo) |
Proprio vero: a memoria mia non l'ho mai visto spiccicare una parola.
RispondiEliminaMa non ce n'e' bisogno.
Quel che si vede...basta e avanza.
Mi ha sempre dato l'idea di un fascio di nervi, un tappetto tosto e rognoso che ti fa dire MII, SE QUESTO INIZIA A MENARE LE MANI SONO DOLORI.
La stessa sensazione che di recente (beh, piu' o meno) mi ha dato Yayah Ruhyan (si chiama cosi?) quando ha fatto Mad Dog o Prakoso nei due The Raid.
Bravissimo, pensa che io la prima volta che ho visto Mad Dog in "The Raid" ho urlato «Al Leong!» salvo poi rendermi conto che non poteva proprio essere lui (storia vera). Guardati le sue foto da giovane, è tutto muscoli, sono sicuro che non abbia mai spiccicato verbo nemmeno quando esce ad andare a comprare il pane, con quella faccia non serve ;-) Cheers
EliminaEh, eh! Una faccia che ritrovavi ai tempi! Scena dello snack top! Caratteristi in via di estinzone! Sic!
RispondiEliminaLa scena in cui si guarda attorno prima di rubare lo snack é geniale, stanno facendo il colpo del secondo e lui si preoccupa per lo snack, mitico! ;-) Cheers
EliminaGrande mito, dovunque c'era bisogno di un asiatico... i suoi baffi erano lì! ^_^
RispondiEliminaNon ne ha perso uno, tutti i film hanno potuto contare sui suoi baffoni, ed é ancora in giro, un grande! ;-) Cheers
EliminaEccolo, l'attore cattivo col nome che sembra preso da una canzone di Lionel Richie. :D
RispondiEliminaUna faccia che non ti dimentichi, e oltre ai film citati, è stato una faccia ricorrente nei classici telefilm d'azione anni Ottanta trasmessi da Italia 1: "A-Team", "Mc Gyver", "Magnum P.I.", "Riptide"...
Infatti ai tempi era fighissimo vederlo nei telefilm della mattina e poi nei film veri, quelli grossi, un mito! Cheers
EliminaMi sembra che non ci sia un film o telefilm action negli anni '80 e '90 dove lui non sia comparso!!
RispondiEliminaMe lo ricordo anche in Supercar, Hunter (a proposito quando un articolino sul più Calla(g)hiano dei poliziotti!?), Riptide, Simon & Simon, ecc. ecc. Ha la faccia da cattivo e mena come un fabbro, però manifesta anche una simpatia naturale, dispiace quasi quando viene fatto fuori!! Tra l'altro c'era anche in Hot Shots 2!!
Confermo tutto, era in ognuno di queste telefilm e anche in “Hot Shots! 2” :-D Un giorno finirò la rubrica su Dirty Harry che ho lasciato in sospeso da troppo, poi potrò passare ad “Hunter” lo adoravo, e poi mi piaceva un sacco Dee Dee McCall ;-) Cheers!
EliminaTi volevo segnalare anche la presenza in un videogioco per Sega Mega Drive: Two crude dudes, nelle vesti dei nemici dei protagonisti (che poi era un tizio uguale a lui con il kimono di colore diverso, per differenziarlo).
RispondiEliminaProverò a dargli un'occhiata grazie! ;-) Cheers
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