martedì 10 settembre 2019

Rambo III (1988): Storia della politica estera statunitense

Afghanistan, tra le altre cose, deserto rocce e sassi senza sbocco sul mare, nel tempo Alessandro Magno ha provato a conquistarlo, seguito da Gengis Khan, l’impero Britannico, la Russia comunista e in era più recente gli Yankee. Ma sapete chi è stato il primo americano a provarci? Sylvester Stallone.
Forse avrebbe fatto bene a ricordarsi uno dei dialoghi del suo stesso film «Salvaci dal veleno del cobra, dai denti della tigre e dalla vendetta di afgano» («Sai cosa significa?», «Che nessuno vi pesta i piedi»), ma nel 1988 zio Sly era in cerca di riscatto al botteghino, dopo il tonfo di un progetto molto sentito per lui come Cobra e il flop di un altro titolo di culto come “Over the Top” (1987), sembrava proprio il momento di far tornare in azione Rambo.

Quando Stallone è tornato a bussare alla porta di Mario Kassar e Andrew Vajna, è stato accolto a braccia aperte, perché no? In fondo, se non fosse stato per l’enorme successo al botteghino di Rambo e Rambo 2 - La vendetta, la loro casa di produzione la Anabasis Investments, non sarebbe diventata la celeberrima Carolco Pictures, scolpita nel cuore degli amanti dei film di genere. Ecco perché “Rambo III” ha potuto contare su un budget di ben 63 milioni di fogli verdi con sopra le facce di alcuni presidenti defunti (un termine di paragone? Ritorno al futuro parte II è costato 40 milioni), di cui Sly ha disposto in ogni modo. Quando dico in ogni modo, intendo proprio tutti!

Anche organizzando una grigliata, specialità: Costolette!
Non m’interessa del gossip secondo cui Stallone si sia fatto pagare un jet privato, l’importante è capire come sono stati impiegati buona parte di quei Paper-dollari. Di sicuro un po’ servivano a pagare Harry Kleiner, storico sceneggiatore di “Viaggio allucinante” (1966), “Bullit” (1968) e due titoli usciti per la Carolco, Ricercati: Ufficialmente morti.

Naaa troppo facile, Sly boccia la bozza di sceneggiatura e fa assumere Sheldon Lettich, poi parte in cerca di un regista e ne sceglie uno che in quel momento stava sulla cresta di un’onda altissima, Russell Mulcahy, fresco del successo di Highlander. Le idee di zio Sly sono più che bellicose, lui punta a sfornare un film grandioso, infatti, presto i rapporti con Mulcahy diventano tesissimi e il regista è costretto ad incassare dal divo un bel: «Ne resterà soltanto uno… IO!».

Sly intento a spiegare quanto deve essere grosso il suo film.
Mulcahy finisce ad autodistruggersi la carriera da solo con scelte suicide (tipo il secondo “Highlander”) e si vede sostituito dal primo che passa, nello specifico Peter MacDonald, grande esperienza nella seconda unità registica di film come Rambo 2, L’impero Colpisce ancora ed Excalibur, ma qui si trova a capo di una baracca in cui a fare il bello e il cattivo tempo, è Stallone.

Per dire, Sly fa comporre a Jerry Goldsmith una colonna sonora completamente inedita, salvo, poi, decidere di usare giusto un paio di pezzi (che ci frega, paga la Carolco!), ma non ci risparmia la melensa “He ain't heavy, he's my brother” cantata da Bill Medley che si sente sui titoli di coda, una roba patriottico/fraterna che, però, fa rimpiangere tantissimo la malinconica “It’s a long road” del primo film.

Ma il problema vero di “Rambo III” non sono tanto le spese folli di Stallone, la messa in scena del film è ottima, a distanza di trent’anni dalla sua uscita si vedono ancora tutti i soldi spese nella realizzazione del film. Il vero problema del film è quello di essere stato fin da subito in ritardo rispetto alla storia, quella del cinema e quella politica.

Piccole differenze tra USA e Afghanistan, in un'amicizia fatta per durar... Vabbè lasciamo perdere.
Dopo aver infilato i nemici russi in “Rambo 2” Stallone pensa di puntare tutto sul rosso e renderli i nemici ufficiali nel suo film, peccato che nel 1988 l’Unione Sovietica non era più “L’impero del male” di un tempo, la distensione era già iniziata anche al cinema, quel drittone di Walter Hill ad esempio, lo aveva già, capito.

Ma il paragone più significativo mi sembra un altro, anche Red Scorpion era un film nato con intenti anti-comunisti, fatto anche per mettere su pellicola un po’ delle porcate fatte dai Russi in Africa, ma almeno in quel film il protagonista è un soldato sovietico che all’interno della pellicola aveva il suo arco narrativo completo, il fatto che ad interpretarlo fosse Dolph Lundgren proprio colui che aveva incrociato i guantoni con Stallone in Rocky IV, suona quasi come una beffa.

Scacchi, più russi della Vodka.
In “Rambo III” l’unico arco è quello che il veterano più famoso della storia del cinema, usa per scoccare frecce contro i soldati Sovietici, nessuna evoluzione, nessuno passo in avanti, John Rambo qui abbraccia in pieno l’idea comune che tutti hanno del personaggio (specialmente chi non ha mai visto nessuno dei film a lui dedicati): deve avere un coltello enorme, un arco con frecce multiuso, i capelli lunghi, i muscoli in vista e una fascia rossa in testa. Il Rambo di questo film è il miglior imitatore, in una gara di cosplayer di Rambo. Molti sono rimasti turbati dal cambio di look nel personaggio, nelle prime foto promozionali del prossimo “Rambo: Last Blood”, ma abbandonare molti dei suoi simboli, potrebbe essere la cosa migliore capitata al personaggio, questo, però, lo vedremo tra qualche giorno.

Se tiri più forte quella fascia, rischi di fare la fine di Scanners.
A parità di sottotesti politici, Rambo 2 - La vendetta, era mosso dallo stesso furore patriottico, ma aveva qualcosa di coinvolgente da raccontare: Rambo soffriva, subiva perdite, viveva il suo essere l’eroe della patria con dolore, insomma aveva ancora delle cose da dire. Il Rambo di questo terzo capitolo, invece? Sì, soffre, nel senso che si trasforma il costato in un grigliata di Pasquetta per cauterizzarsi la ferita con fuoco e polvere da sparo, è recalcitrante a tornare a combattere, ma le ferite di guerra riportate più nelle mente che nel corpo del personaggio, quasi non si vedono. Il “mostro di Frankenstein” creato dall’esercito qui è sostituito da uno con i capelli troppo lunghi, la fascia troppo vistosa, i muscoli troppo pompati. Nel secondo capitolo entrava in scena spaccando pietre? Qui diamogli un ingresso ancora più cazzuto. Nel film precedente faceva esplodere elicotteri e soldati nemici? Diamogli elicotteri e avversari più grossi da far saltare in aria.

Il risultato è tanta ottima azione, “Frasi maschie” a strafottere («Chi sei tu?», «Il tuo incubo peggiore»), una messa in scena ottima e dei dialoghi che filano anche belli lisci, malgrado l’ironia a cui Stallone – affetto da sempre da una certa dose di gravitas congenita – non era certo avvezzo ai tempi. Sly rimasto alle glorie passate, porta avanti il suo sogno matto di un “Rambo 3 - La Stravendetta”, ribadisco, i dialoghi di questo film lo stavano consigliando bene: «Dio deve amare la gente pazza. Ce n'è talmente tanta!».

“Questo? Me lo ha dato una carina conosciuta in vacanza, è un ricordo ci tengo”
Questo, forse, spiega perché in alcuni momenti, nel film succedono cose (ed esplodono Russi), ma il coinvolgimento spesso latita, il ragazzino Afgano con cui Rambo fa amicizia è uno stereotipo locale tanto quanto lo era la bella Co-Bao, ma non serve nemmeno a far evolvere il protagonista. Il Trautman interpretato per l’ultima volta – in questa saga, ma non per sempre – da Richard Crenna è sempre più un generatore di frasi ad effetto riguardanti Rambo («Dio potrebbe aver pietà. Lui no!»), anzi per buona parte “Rambo III” sembra quasi un “Buddy Movie”, in cui il protagonista battibecca prima con Mousa Ghani (Sasson Gabai) e poi con il suo vecchio Colonello, le prove generali per Stallone prima di “Tango & Cash” (1989). Nulla di male, questo crea momenti divertenti, ma nel finale tutto diventa un grosso giocattolone in cui i protagonisti sembrano indistruttibili, i Mujahideen che arrivano in loro soccorso come dei “Deus ex machina” a cavallo contano poco, Rambo e Trautman avrebbero potuto far fuori tutta l’Armata Rossa senza fatica e senza graffi, per la piega presa dal film nell’ultimo atto.

#NoiDueControIlMondo #BFF
Trovo significativo che sia Trautman nel film – il creatore del “mostro” Rambo – in un paio di dialoghi a dare la dimensione di quanto tutto sia cambiato. Nel monastero gli dice che lui era già una macchina da guerra, loro hanno solo smussato qualche angolo (quasi uno scarico di responsabilità), mentre nel finale, due contro tanti, quando Rambo snocciola la frase che ogni tanto mi ripeto anche io, quando fingo sicurezza nei momenti di massimo delirio («Circondarli lo escludo»), cosa gli dice il vecchio Colonello? «Mi sembra proprio il momento di fare lo spiritoso», persino per il creatore è strano che la sua creatura sia cambiata così tanto.

Nelle riflessioni, chiamiamole “adulte” (o presunte tali) su questa pellicola, mettiamoci anche la dedica finale prima dei titoli di coda, la storia ha resto quel “Al valoroso popolo afgano" un enorme FACCIAPALMO considerato che, poi, gli invasori dell’Afghanistan sono diventati proprio gli Yankee, potremmo dire che Rambo ha sconfitto i Russi, in modo da permettere agli Stati Uniti di invadere il Paese di più è meglio, quale opera cinematografica riassume la politica esterna del Paese a stelle e strisce? Proprio questa! Incredibile che in trent’anni di repliche televisive, molti ancora non lo abbiano capito e gioiscano ad ogni nuova invasione Yankee. Io dal canto mio, ho esaurito tutte le mie fantasie guerrafondaie giocando con i G.I.Joe e guardando a “Rambo III”... Poi dicono che i film non servono a niente, tzè!

"Guerra, e sei il protagonista" (Cit.)
Di sicuro “Rambo III” è in grado di regalare tanta gloriosa caciara, la scena iniziale in Thailandia, con quei quasi sei minuti senza dialoghi, ma solo botte, è ottima, soffre di un unico problema: un po’ come quando guardi “Scream” (1996) e diventa impossibile non pensare a “Scary Movie” (2000), allo stesso modo non si può guardare Stallone di spalle impegnato a legarsi la fascia in testa, senza immaginarsi Charlie Sheen in “Hot Shots! 2” (1993). Inoltre, tutta la parte nel monastero dei monaci trappisti thailandesi è ancora figo, perché se non altro resta l’unico momento del film in cui Rambo fa ancora i conti con il suo passato, come il Dottor Banner che cerca di evitare lo stress per non trasformarsi in Hulk, John Rambo cerca una pace impossibile nel più isolato dei posti, ma a riabbracciare la guerra non ci pensa poi troppo.

Ong-Bak, quindi anni prima di Tony Jaa.
La cattura di Trautman da parte dei Russi in territorio afgano è quasi un MacGuffin per far cominciare la storia, infatti dura due minuti netti e tutta la parte di Rambo alle prese con i valorosi combattenti per la libertà locale, se non altro, non sembra proprio il solito momento “Americani visitano il terzo mondo, ovvero tutti i Paesi dove la moneta valida non sono i dollari”, anche se è un'estrema semplificazione dello scenario dell’Afghanistan.

“Rambo III” è forse il perfetto esempio della regola aurea dei seguiti: uguale, ma di più! Di bello ha che un tempo un film ad alto budget era costruito attorno ad un solo attore e prevedeva, gente che corre a cavallo per lanciare una Molotov, frecce scoccate nell’oscurità, tecniche alternative per curarsi le ferite, carri armati parcheggiati dentro elicotteri e dialoghi immortali come «È una luce azzurra», «Che cosa fa?», «Luce azzurra».

A volte la vita è bella, perché ti da risposte semplici.
Se il primo Rambo era un perfetto film d’azione con dentro una critica sociale quasi da film anni ’70 e Rambo 2 - La vendetta l’incudine su cui sono stati forgiati tanti altri titoli dello stesso genere, “Rambo III” è una cafonata costosa e godibilissima, ci ho speso mille ore della mia vita a rivederlo, sapete che vi dico? Tempo ben speso!

Prossima settimana, ultimo capitolo (per ora) della Rambo-Rubrica, si va tutti in Birmania! Intanto non osate dimenticarvi del Blogtour, trovate tutte le informazioni qui sotto.


La pagina riassuntiva del Zinefilo
Lo speciale della Bara Volante

100 commenti:

  1. lo vidi e non mi dispiaque. certo non allaccia nemmeno le scarpe a rambo 2.

    tu sai che amo il gossip e ti chiedo: come reagì sly al "tradimento" di richard crenna che convolò a hot shot 2.

    per la croonoca all'epoca pensai: bravo richard hic non holent!!

    rdm

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    1. Da quello che avevo letto ai tempi, Richard Crenna aveva chiesto la “benedizione” a Sly per riprendere il ruolo di Trautman in “Hot Shots! 2”, non ho avuto modo di verificare la notizia, ma sue due piedi così mi sembra abbastanza probabile ;-) Cheers

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    2. Scusate! A che minuto si trova la scena con la gallina esplosiva? Ricordo di averla vista svariati anni fa da qualche parte, solo che riguardando il film ,di quella scena non c'è traccia.

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    3. La gallina esplosiva la trovi in "Hot Shots! 2", in "Rambo 2" (non il terzo) si vede una scena in qui viene inquadrata una gallina, mentre Rambo è in furia piena a lanciare frecce, fine. Cheers!

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  2. Sai che Rambo III alla fin fine l'avrò visto mezza volta e manco me lo ricordo tanto bene?
    Ricordo lo scambio di battute «Chi sei tu?» «Il tuo incubo peggiore!» però boh, sarà che ho visto così tante volte "Hot Shots 2" che non ho mai sentito il bisogno di andarmelo a rivedere!! 😂😂 Al buon Sly hanno scatenato una parodia che non se la sognava neppure!

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    1. Questo non puoi dimenticarlo, è quello in cui tutti fanno domande al protagonista, in modo che lui possa rispondere dicendo qualcosa di lapidario e memorabile ;-) La misura dell’impatto culturale di un film si calcola dall’efficacia della sua parodia, e la qualità della parodia, quando si confonde con il film originale, prima dei vari “Scary Movie” solo i due “Hot Shots!” avevano osato tanto ;-) Cheers

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  3. sono daccordo con dave : mi ricordo molto di più più la scena di charlie sheen che lancia la gallina esplosiva ( ora con vegani crudisti e gretini vari non si potrebbe più farla una scena così.
    E FATEVELA UNA RISATA!!) con l'Arco!!!!


    ah ah ah mi viene da ridere.

    grazie rdm

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    1. Quella scena per me è geniale, perché in “Rambo 2 – La vendetta”, nel mezzo della furia con arco e frecce di Rambo, si vede una gallina, è automatico pensare, ora se la prende anche con lei! Ho una predilezione per l’umorismo demenziale di Abrahams-Zucker-Abrahams perché per prima cosa gronda amore per il cinema che prende amabilmente per i fondelli, e poi è il tipo di umorismo che potremmo fare noi, seduti in poltrona a vedere i film. Sembrano i commenti (scemi) degli spettatori, trasformati in film ;-) Cheers

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    2. RDM e Cassidy, giusto tempo fa ragionavo sull'argomento «quanti film capisaldi e nostri preferiti al giorno d'oggi non sarebbero più nemmeno proponibili» perché nessuno pensa aiiii bambiiiiini!!! 🤨🤨🤨

      Infatti le volte che hanno fatto film pensando a "noi bambini" sono venuti unammme***a!! 😁

      P.S. Orsetti!! Orsetti!! Orsetti!!

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    3. Un tracollo verticale, “Ghostbusters” era un film horror in cui i protagonisti facevano battute ma i fantasmi erano mostrati in modo dannatamente serie, altrimenti non sarebbe stati così memorabili i loro utilizzi comici (Slimer e l'uomo di Marshmallow), ma la cosa si nota anche in saghe recenti, ho rivisto da poco tutti i “Men in Black” dal primo all’ultimo capitolo un abisso, nel primo ancora qualcuno viene ucciso malamente in favore di macchina da presa. Ora si fanno film che devono andare bene dai 6 ai 60 anni. Cheers!

      P.S. La mia Wing-Woman mi compra gli orsetti di gomma solo per sentirma fare “Orsetti! Orsetti!” quando li mangio (storia vera).

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    4. Eh si, Ghostbusters ne è un fulgido esempio! 😉😉 Ray Stantz con la sigaretta a penzoloni approva 👍🏻

      I MIB lo sai che è davvero un secolo che non li rivedo? Ricordo bene il primo ma non gli altri... Forse dovrei fare un ripasso!

      Un inchino alla tua Wing-Woman!! 😊 Orsetti!! Ors...munch...munch...etti!! Or...munch...munch...

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    5. Confesso che l'esempio mi è venuto in mente, suggerito dal tuo avatar ;-) Cheers

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    6. «Non è colpa mia! C'è entrato così, da sé.» 😄

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    7. Eheh esatto quelle cose che fai senza pensare ;-) Cheers

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    8. volete Un film che oggi non passerebbe la censura nemmeno vietato ai 18 anni?????

      rimini rimini (1987) del regista di Django Vamos a Matar e altri capolavori.


      la mitologica scena di PIO PIO che si scopa Eleonora Brigliadori oggi farebbe inorridire metoo e compagnia cantante

      saluti

      geppo di nichelino


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    9. Ciao Geppo, a me fa inorridire la scena del seguito, con Inge che viene violentata dai tre balordi, dopo che la ragazzina di cui fa la tata li ha fomentati per radio. Alla fine la tata è tutta felice e contenta... Messaggio bruttino a dire poco...

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    10. non sapevo che ci fosse un seguito

      adirittura inorridire dai. mi pare che esageri un poco

      è un film .


      fattici una risata.



      e comunque gli americani fanno ben peggio:scary movie 1 2 3 4 5 per capirci

      ma lì si parla di ironia



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    11. Forse hai ragione Geppo, ho un pò esagerato, perché anche il presupposto del "è solo..." mettici pure ciò che preferisci, è quello che poi porta al giustificare le peggio cose. Poi una risata me la faccio anche, ma su una tizia che viene violentata da tre energumeni mi viene difficile... Gli scary movie li conosco ma a parte i primi due non li ho mai trovati così divertenti, preferisco di gran lunga gli Hot Shots oppure Una pallottola spuntata, dove si ironizza senza ricorrere a una comicità escatologica.

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    12. Penso che “Rimini Rimini” ambisca ancora oggi al titolo di film che ha messo fine a più infanzie, dando il via alle successiva adolescenze, del nostro Paese, più che altro per la scena dell’amaca. Detto questo, ho un grosso problema con le commedie italiane di quel periodo, come ho scritto spesso durante la rubrica su Verhoeven, le scene di stupro mi mettono quasi KO. Non voglio fare un simposio sulla commedia scollacciata italiana, però l’argomento tornava spesso, ricordo la scena di un film beccato in tv un’era geologica fa (non conosco il titolo), con quel sardo che faceva i vari “Operazione vacanze” con Jerry Calà, a grandi linee il tizio doveva stare dentro un cerchio disegnato a terra, mentre un tipaccio, diciamo “amoreggiava” con la sua fidanzata. La gag consisteva nel fatto che a cose fatte, lui si vantava di aver messo il piede fuori dal cerchio ben due volte mentre la sua fidanzata subiva. Ricordo che ai tempi la scena, non dico che mi turbò, però ecco, non mi era sembrata molto divertente.

      Allargando il tiro, non tutti erano Fernando Di Leo, che passando da commedia scollacciata a violenza brutale, firmava pietre miliari come “Avere vent'anni” (1978), però vedo dei temi ricorrenti ecco ;-) Cheers!

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    13. mamma mia premesso che correrò a vedere rimini rimini 2 ho un dubbio terribile : vuoi vedere che in italia ci sono più persone che hanno visto rimini rimini piuttosto che django?????????


      cassidy una volta all'anno fammi fare il professorino saputello: fernnando di leo non ha diretto nessuna commedia scollacciata.

      e per quest'anno sono a posto.

      rdm

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    14. Ehi attenzione a parlare male di Scary Movie... il terzo è bellissimo. È quello con la parodia di Signs, di Matrix, di The Ring, di 8 Mile (che non è un horror ma fanno anche quello). E non si smette un attimo di ridere. L'avrò rivisto decine di volte ed è sempre fortissimo

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    15. Allora chiedo venia, pensavo che quello fosse il secondo. Il terzo è ancora molto divertente. Del quarto salvo solo Charlie Sheen che prende il viagra e poi fa il buco nell'asfalto!

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    16. a me piacciono i film volgari anche pesanti ma contesto che la critica salva sempre i film stranieri e castiga i film italiani

      un esempio : una notte da leoni 2. in confronto rimini rimini è dowton habbey


      a me una notte da leoni 2 ha fatto ridere come un pazzo e (solo a chi è piaciuto il primo) lo consiglio
      più violento e più volgare dell'altro
      questo film è di una volgarità incredibile

      ma se questo film lo avessero girato i Vanzina la critica italiana li avrebbero fucilati in piazza
      lo girano gli americani e al massimo il film si becca la critica di essere ripetitivo


      quest è la verità


      rdm

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    17. Guarda, sui film volgari di brutto con me sfondi un portone aperto. Una notte di leoni non solo è una trilogia che fa ridere tanto, ma è davvero trash, come dimostra la decapitazione della giraffa nel terzo capitolo. Consiglio anche come ti rovino le vacanze per lo stesso tipo di comicità. Il problema mio, lo faccio presente, è che se per far ridere devi ricorrere allo stupro di una persona allora mi scade il film, anche se gli altri episodi sono divertenti. Poi ci sono tante commedie italiane che meritano, quelle di Pozzetto mi fanno sempre scompisciare. Comunque sono anch'io di Nichelino!! 😜

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    18. “Rimini Rimini” batte “Django” nel numero di visioni? Secondo me se la giocano ma il primo ha potuto contare su molti più repliche. Chissà perché ;-) Stiamo dicendo la stessa cosa, “Avere vent’anni” inizia come una cosa che sembra una commedia scollacciata, ma va da tutta un’altra parte, che poi era proprio dove voleva andare lui con quel film. Cheers

      P.S. Ho intenzione di radunare tutta la popolazione di Nichelino sulla Bara Volante ;-)

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    19. it will be hard

      geppo

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    20. "Ciao Geppo, a me fa inorridire la scena del seguito, con Inge che viene violentata dai tre balordi, dopo che la ragazzina di cui fa la tata li ha fomentati per radio. Alla fine la tata è tutta felice e contenta... Messaggio bruttino a dire poco..."

      Oddio, questa non la ricordavo! Comunque anche il ragazzino e la tipa che cerca un' avventura sono del 2. Il primo invece ha Serena Grandi al suo massimo che assieme a Paolo Villaggio superano Rourke e ka Basinger! Lol

      "ricordo la scena di un film beccato in tv un’era geologica fa (non conosco il titolo), con quel sardo che faceva i vari “Operazione vacanze” con Jerry Calà, a grandi linee il tizio doveva stare dentro un cerchio disegnato a terra, mentre un tipaccio, diciamo “amoreggiava” con la sua fidanzata. La gag consisteva nel fatto che a cose fatte, lui si vantava di aver messo il piede fuori dal cerchio ben due volte mentre la sua fidanzata subiva. Ricordo che ai tempi la scena, non dico che mi turbò, però ecco, non mi era sembrata molto divertente."

      Dovrebbe essere di "Pierino il fichissimo". Da ragazzino lasciò turbato anche me. Davvero brutta come cosa!

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    21. Sicuramente Villaggio, pace all'anima sua, è invecchiato meglio di Rourke, che somiglia sempre di più a Vincent di La bella e la bestia. Discorso contrario per la Grandi, purtroppo è un pallido ricordo di quello che era, la Basinger è molto meglio, per quanto tanto rifatta...

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    22. Mah, io non sono contro la volgarità nei film, tranne quando questa serve per nascondere la mancanza di idee.
      Trovo incredibile quanta gente ami la saga di Sacry Movie, di cui è decente ( non bello) giusto il primo.
      Il 2 e mediocre, il terzo è orribile con parti noiosissime come quella con Emynem ( che diavolo c'entra con l'horror ?)
      Milel volte meglio film come l'Esorciccio ( ca-po-la-vo-ro ) di tutta quella spazzatura lì.
      @Cassidy : il film che citi era il trashoso Pierino il fichissimo , primo film senza Alvaro Vitali .

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    23. Gracias! Mi avete fatto scoprire che dieci minuti di uno dei mille Pierino, li ho visti anche io ;-) Cheers

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  4. ma sai che di Rambo III, a differenza dei predecessori, ricordo singoli flash presi qua e là ma mai il film intero? è il film della saga che rivedo di meno, mi da la nausea anche a volerlo vedere come semplice cazzatona...

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    1. Sfido chiunque (non lo abbia visto tipo cento volte come me) a ricordarsi cosa succede nel secondo atto: Il primo, le botte in Thailandia, la fascia legata in testa, l’ultimo, le esplosioni i «Circondarli lo escludo». Per me è il secondo atto il suo punto debole, il personaggio non evolve. Va bene che il film è costato tanto e ancora oggi si vede dove sono finiti quei soldi, ma è troppi piatto. Inoltre è stato superato a destra dalla storia. Cheers!

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    2. Comunque anche io ricordo poco, a parte qualche scena, tipo quella dell'elicottero o di quando si ricuce. Ora che me le avete ricordate mi sono tornate in mente quelle della luce blu e di Trautman, ma se ripenso al film mi sovviene poco altro... Questo la dice abbastanza sull'impatto che ha avuto su di me e dire che ero quasi 14enne... Semper fidelis al primo!!

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    3. Infatti Daniele Brovida. 😀 Il quarto è brutto in una maniera imbarazzante. Non so se la causa sia il doppiaggio, perché poi sarebbe anche ben realizzato, specie nella parodia de La Guerra Dei Mondi, con effetti speciali al pari di Spielberg.

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    4. Grazie Bobby Han, mi hai confermato che non ho (per ora) tutti i neuroni bruciati! Però non ricordo se hai sparato per primo o no su Mos Eisley! 😜

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    5. Ebbene si, ho sparato per primo perché sono la canaglia più strapezzente e cafone della galassia. Ma poi mi sono pentito e ho intonato "Una lacrima sul viso", solo che Lucas mi ha tagliato la scena...

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    6. Grande Bobby!!!! 👋🏻👋🏻

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    7. Lucas è proprio un cattivone senza cuore, come si fa a resistere a una lacrima sul viso!?

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  5. Che gli rispondiamo? FANCULO! Si può riassumere così tutto il film :D A me se lo vedo viene sempre in mente il "Guerra" di Ortolani, con la sua capacità di ricucirsi un braccio intero da solo :D

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    1. Esatto, con tutto il rispetto per “Hot Shots! 2”, quando si parla di parodie di Rambo, lo scettro spetta al Venerabile di diritto ;-) Cheers

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  6. Non ci si pente senza dubbio nel vederlo, anche se nella mente fa spesso capolino Charlie Sheen :D

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    1. Difficile tenerlo fuori dai neuroni in effetti ;-) Cheers

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    2. Ma infatti io oggi non riuscirei più a rivederlo senza pensare a Charlie Sheen (o a come lo stesso Richard Crenna riesca a stare al gioco con la parodia del suo colonnello Trautman) ;-)

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    3. Trautman che addenta il panino, una scena di culto d’infanzia citata e ricitata continuamente con gli amici, proveniente da un’era quasi pre-Simpson, prima che Homer e soci si guadagnassero il monopolio delle citazioni ad uso ridere ;-) Cheers

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    4. Il top rimane il presidente che combatteva contro Saddam! Lol Ecco, invece il primo non è riuscito a scalfire "Top gun"!

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    5. Lo penso anche io, forse anche perché il primo “Hot Shots!” è stato replicato meno volte? A sensazione, non ho dati alla mano per confermarlo. Oppure perché i di Stallone esponevano più il fianco alla parodia? Non che “Top Gun” non lo facesse, però forse meno, sempre a sensazione ;-) Cheers

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  7. Si. La frase alla fine del film, rivista col senno di poi e alla luce di tutto quel che e' successo dopo (ma proprio TUTTO), risulta IMBARAZZANTE.
    I mali della politica estera americana: bombardare un punto a casaccio sulla cartina del mondo e scegliersi malissimo gli amici.
    Questo e'il primo Rambo che vidi al cinema. Alla vigilia di Natale, giusto per stare a tema. Mentre nella sala accanto impazzava Roger Rabbit (gran bel film anche quello, ci mancherebbe).
    Quando Rambo impazzava al cinema, i miei mi portarono a vedere altro (i cartoni).
    Quando finalmente mi riesce di vedere Rambo al cinema, scopro che al cinema impazza altro (i cartoni).
    Direi che illustra la situazione alla perfezione, come aneddoto.
    Io e Sly andiamo cosi' d'accordo perche' forse abbiamo un difetto congenito in comune.
    Siamo asincroni. Con le mode, le tendenze, i gusti.
    Arriviamo sempre in ritardo. Sempre dopo. Sempre ultimi.
    Poi arriviamo anche noi, eh. Basta darci tempo.
    Ai tempi della doppietta RAMBO II - ROCKY IV Stallone a Hollywoo (senza la D) era praticamente DIO.
    Qui si credeva ancora tale. E lo credeva ancora tale anche un sacco di altra gente.
    Insomma, arriva li' sul set Dio, lavori con Dio...che ti vuoi mettere, a contraddire Dio?
    Ma i tempi stanno cambiando. Anzi, sono gia' cambiati.
    C'e' la Perestrojka, l'apertura dell' URSS all'occidente. Il disarmo nucleare, il disgelo e le due superpotenze che, mantenendo una certa diffidenza, iniziano ad annusarsi.
    E lui fa un film dove i russi sono ancora brutti e cattivi, e ne fanno di ogni. E dove arriva l'eroe duro e puro a sistemarli.
    Ma non e' tutto. La gente e' stufa degli eroi che si prendono troppo sul serio.
    E' l'epoca dei Riggs, dei McClane.
    Schwarzie, da sempre piu' sgamato, capisce al volo e si adegua.
    Fa DANKO. Poi aumenta le dosi di humour, che gia' c'erano. Poi inizia a ironizzare sugli stessi personaggi che interpreta. E poi passa alle commedie.
    Un percorso che lo portera' a quella perfetta sintesi chiamata TRUE LIES.
    Questo film, concettualmente parlando, sa di vecchio. Nelle idee, nei concetti, nei contenuti.
    E' come ostinarsi a ballare il liscio quando tutti sono passati alla techno.
    Non e' detto che non torni di moda (e tornera'. Oh, se tornera'), ma bisogna capire quando non e' il momento.
    Senza contare che Sly, per immedesimarsi nel personaggio, deve assolutamente prendersi sul serio.
    Lui e' fatto cosi'. E come si fa a fare ironia a queste condizioni.
    Non funzionava con Cobra. Ne'con Over the Top. Peggio ancora con Rambo.
    Come fa a fare il brillante, coi trascorsi che ha?
    Sly ci prova a piazzare la battutina sagace, ma si vede che non e'roba per lui.
    Quello e' pane per i denti di Arnoldone. Lui puo' farlo, perche' e' il primo a riderci sopra a quel che fa.
    Tecnicamente, invece, nulla da eccepire.
    Quando si tratta di dare vita a scene spettacolari, smitragliate ed esplosioni Sly non ha eguali.
    Ha zero tempi morti, e un tale ritmo che puo' dare la birra al 90% dei film di oggi.
    Scene di battaglia come le sue se le sognano.
    Ma quando inizi a renderti conto dei tuoi limiti, dovresti per prima cosa affidarti a un regista e ad uno sceneggiatore coscienziosi.
    Schwarzie lo ha sempre fatto. Sly, invece, ha voluto far di testa sua e non dare piu' retta a nessuno.
    Prova anche a correre ai ripari infilandoci il russo buono (il disertore), ma ormai la frittata e' fatta.
    E' un film che va dritto per la sua strada. Peccato sia quella sbagliata.
    Non e' piu' tempo per quelli come Rambo.
    E non lo sara' per altri tredici anni almeno.
    Hai ragione: le parodie sono grandiose, ma alle volte e senza volerlo fanno un pessimo servizio all'originale.
    Come fai a spaventarti ancora con
    L' ESORCISTA dopo aver visto RIPOSSEDUTA?

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    1. Ops, dimenticavo...
      Altro lato positivo di questo film e' che Stallone, fisicamente parlando, e' al top della sua forma.

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    2. Che dire, hai già detto tutto quello che penso anche io. Probabilmente, alla fine, anche Sly si è accorto che ormai era fuori tempo massimo e ha estremizzato tutte le caratteristiche più "cafone" del suo personaggio, spingendo al massimo sull'accelleratore. Rilevante è il fatto che per 20 anni poi Rambo è rimasto a riposo, segno che era davvero figlio dei suoi tempi e quindi, per riproporlo, ha dovuto aspettare che ci fossero cambiamenti politici e culturali. Avevo scritto su un altro blog che avevo conosciuto dei soldati americani in vacanza e parlando (ma soprattutto bevendo) tanto con loro, sono i primi a pensare che la politica estera americana di friendship e pacche sulle spalle per giustificare le peggiori cose fa schifo. Purtroppo per molti è davvero una possibilità di riscattarsi, quella di fare il militare, di studiare anche e di avere un reddito senza dover fare il delinquente. In ogni caso tecnicamente film sontuoso, anche la fotografia è pazzesca, anni luce da Rambo II, a mio avviso.

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    3. Ciao Dan!! "Per 20 anni Rambo rimasto a riposo" mi ha fatto riderissimo! Me lo immagino che indossa la fascia rossa e poi tipo "ti scateno una briscola al C.V.A. che non te la sogni neppure!" 😂😂

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    4. Ciao Redferne! Eh il tuo ultimo esempio è calzante: come dicevo in un mio precedente commento "visto e rivisto hot shots 2, vedere poi rambo III non fa lo stesso effetto!"

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    5. Ciao Dave, effettivamente se a scopone lo fanno arrabbiare sono cavoloni amari per tutti! Nemmeno Trautman potrebbe sedarlo. In ogni caso, tornando a cose più serie, volevo segnalare che su Ign americano c'è tutta la saga di Rambo in sette minuti di riassunto. Un buon modo per "ripassare" tutti i film. Buona giornata

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    6. Stallone qui era penso al massimo della forma, per assurdo è più grosso qui, che in qualunque altro film di “Rocky”, dove interpreta il campione del mondo dei pesi massimi, quindi sarebbe stato anche più logico ;-) Rambo che scatena la briscola, penso che tra una mezz’ora forse riuscirò anche a smettere di ridere ;-) Cheers!

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    7. Ahahah briscola in tre...aka known as "briscola COL MORTO"

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    8. Per il prossimo Rambo V, mi aspetto una valanga di battute tipo: Rambo non guarda i cantieri, li fa esplodere ;-) Cheers

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    9. Io addirittura avevo pensato a un twist totale di trama, ovvero «Rambo V» pronunciato come «RamboFF»: Rambo in realtà era una spia russa riprogrammata dagli americani per farne una loro arma!! 😂😂😂
      "Ti scateno un Cremlino che non te lo sogni neppure"

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    10. Il massimo allora sarebbe il “crossover” con “Red Scorpion” un altro film con Sly e Dolph insieme. Ottima idea, fammi avere una bozza di sceneggiatura per lunedì mattina ;-) Cheers

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    11. E che ci vuole? Dò uno squillo a Shane Black che mi aiuta! 😄😄

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    12. Comunque cazzarola "Red Scorpion" sono davvero milioni di anni che non lo rivedo!
      Ricordo solo che c'era Dolfone e facevano la guerra, figurati!!

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    13. Penso che Shane Black sia ricaduto nell’alcolismo a tempo pieno dopo “The Predator”. “Red Scorpion” anche lui datato, ma fa ancora il suo dovere ;-)

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    14. Devo ripassarlo anche io, Dolph sempre un grande. L'idea di un Vs tra lui e Rambo, con comparse Putin, Trump e Kim Jong-un nella parte di loro stessi, ma invertiti, sarebbe capolavoro di trash.

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    15. No, sarebbe “Team America: World Police” :-D Cheers

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    16. "The predator" non l'ho ancora visto: fa pena e schifo?

      Prima di fare pace con questa saga mi devo dimenticare degli AvP ...sarà un operazione difficoltosa perché il primo l'ho rivisto da poco per curiosità e non pago di ciò mi sono fatto del male tantissimo vedendo per la prima volta il secondo. AvP 2. Un consiglio: NON FATELO. E se l'avete fatto (disgraziati-delinquenti-'ccidentavvoi come me) non RIfatelo!! Viene voglia davvero di sbattere fortissimo la testa sul lavandino scivolando volutamente sulla porcellana bagnata.

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    17. Se ancora devi riprenderti dai due AvP, non mettere altra carne al fuoco con "The Predator", il film che poteva essere bellissimo, ma non lo è, delusione. Cheers!

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    18. Arghhh! Peccato 😥
      Quello con Adrienbrodi l'hai visto?

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    19. Chiedo venia: ho visto che ci sono tutte le tue recensioni...non ci avevo fatto caso!
      Vado a leggerle per farmi del m...farmi un'idea, farmi un'idea!! (al massimo mi faccio del male dal ridere!! 😜😜)

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    20. Intervengo io per Predators, quello con adrienbrodi, visto un pezzo l'altra sera, ma lo avevo già visto. Non è così malvagio, a parte che è molto scuro come fotografia, quindi non è che si capisca tutto bene. O forse dipende dal mio televisore sgualfo...

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    21. ""ti scateno una briscola al C.V.A. che non te la sogni neppure!" 😂😂"

      Lol Comunque il III è così interessante che si parla della parodia e di altri film. XD

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    22. Fra X : quanto è vero!!! Ahahahah!!! Siamo finiti a parlare di predator....pensa tu! Sempre marines, giungla...ti scateno uno yautja che non te lo sogni neppure....sto cominciando a fare un po' di confusione!! 😂😂

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    23. "Predators" ha una fotografia così, nessun problema al televisore, ma rispetto ad AvP2 sembra ambientato nel deserto a mezzogiorno ;-) Cheers

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    24. Comunque...non senti anche tu un tremito nella forza? Come se milioni di voci gridassero "CASSIDY...FAI UN POST SU HOT SHOTS..." e a un tratto si fossero zittite. 😂😂

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    25. In questi casi si dice: Stiamo lavorando per voi ;-) Cheers

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    26. Non bazzicavo Cartoonia da un pezzo!

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    27. «Cartoni» che è la mia frase del generico disprezzo contro tutto e tutti, alternato al «Capitalismo» di "Danko" (storia vera). Cheers!

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    28. Ahahah siii!! Due classici da pronunciare a bocca storta + espressione di disapprovazione

      Storia vera anche quando si ordina al bar un «Xyzxyz con ghiaccio...GHIACCIO NON ROCCE!!» 😄😄

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    29. Anche quello, ma di solito quando il cameriere è un pinguino inizia ad avere dei sospetti ;-) Cheers

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  8. Ricordo pochissimo di questo capitolo, quello che so é che dei 4 é quello che mi piace di meno. Ricordo vagamente un po' di noia la prima e unica volta che lo vidi

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    1. Il secondo atto è pieno di azione, però non resta nella memoria, e per assurdo fa venire voglia di guardare l’orologio. Incredibile ma vero. Cheers!

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  9. Mai visto questo terzo capitolo, sono passato al quarto. Non c'è un motivo particolare, solo non ho ancora avuto occasione di vederlo

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    1. Bah non saprei nemmeno se consigliartelo oppure no, è un film costoso e a distanza di trent’anni si vede che i soldi sono stati usati bene. Valuta un po’ tu in base al post se può ispirarti passare una serata con un film con questa caratteristiche, il quarto è un po’ più in linea con il primo “Rambo”, questo è una versione sotto steroidi del secondo. Cheers!

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  10. Arrivo tardi ma arrivo ^_^
    E' incredibile come di questo terzo episodio sia rimasto tutto mitico... tranne la storia! Le frasi, le immagini, gli stili, tutto è stato citato e copiato, ma con il muto accordo di non ripetere mai l'errore di fare un film cazzuto seguendo il telegiornale. Prendi per esempio America e Corea del Nord, che litigano e fanno pace alternativamente ogni due o tre giorni: qualunque film affronti l'argomento automaticamente si fa ad infilare in guai grossi. Forse quando la storia sarà finita, se finirà, la si potrà raccontare con un nuovo Rambo...
    Grazie per la menzione del CitaScacchi. Questo film ancora non l'ho passato nel blog - avverrà quanto prima! - ma intanto da anni la menzione e il filmatino della scena campeggia nel mio vecchio CitaScacchi, nei film decennio 1981-1990 ;-)

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    1. Figurati, sei sempre il benvenuto, mentre ti leggevo pensavo al remake di “Alba Rossa”, a proposito di errore messi su pellicola :-) A suo modo ha fatto storia, su come non usare la storia recente al cinema, per il resto davvero, è un film talmente “pompato” che è entrato nell’immaginario collettivo di prepotenza.

      Oh mi mancava il tuo vecchio CitaScacchi, per altro ho delle robette da mandarti, accumulo come sempre per non mandarti tutto a spizzichi e bocconi. Cheers!

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    2. "Forse quando la storia sarà finita"

      Speriamo quanto prima! Ormai sono 40 anni!

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    3. Partendo a contare da Alessandro Magno anche qualcuno di più ;-) Cheers

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  11. Potremmo ridurre questo film con la frase: Quando gli afghani stavano simpatici agli americani con tanto di regalo di armi...
    Rivisto oggi è un po' un autogol questo film, ma all'epoca non mi dispiacque, quantunque della trama di questo film io ricordo pochissimo.

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    1. Sta emergendo dai commenti, che in pochi la ricordavano, qualcosa vorrà dire no? Visto che siamo in argomento e siamo tra di noi, quando americani e Afghanistan erano l’argomento caldo nei TG, secondo te a che film pensavo io? ;-) Se solo le persone avessero capito meglio “Rambo III” ci sarebbero meno persone a favore dell’interventismo, almeno con me è servito ;-) Cheers

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  12. L' ho visto 2-3 volte! E dire che lo registrai anche! Nonostante l' affascinante scenario afgano, come detto, tutto si risolve in caciara! E, nonostante ciò, da piccolo stranamente non mi prendeva. Gli unici momenti tosti sono appunto l' inizio ed al campo dei guerriglieri. E dire che lo spunto era anche superiore al 2! Chissà un Milius che ci avrebbe regalato! XD
    Anche 007 l' anno prima era alleato dei mujahidin, però almeno li si sentiva il clima da distensione.
    In patria si erano pure mezzo già stancati di Rambo!

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    1. Magari Milius! Il più vicino ap grande John incrociato in carriera da Stallone é stato Walter Hill, ed erano entrambi parecchio avanti nelle loro carriere. Lo Stallone del 1988 secondo me avrebbe licenziato anche Milius, ma forse non lo avrebbe voluto proprio, era quello che ha lanciato il suo "rivale" Arnold. Cheers!

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    2. Non ascoltava ragioni zio Sly. Cheers!

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  13. "allo stesso modo non si può guardare Stallone di spalle impegnato a legarsi la fascia in testa, senza immaginarsi Charlie Sheen in “Hot Shots! 2” (1993). "

    Ah, ah! Decisamente! XD

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  14. Bella recensione Cassidy.
    Avanti col prossimo Rambo XD.

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    1. In arrivo, molto presto resta da queste parti ;-) Cheers

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